Posts written by Byakko

  1. .

    Yuki Moriko [x]

    Genin - 15



    narrato - parlato Yuki -pensato Yuki - Parlato kyuubi KimiKanaeMomo-San


    Intrusi



    Man mano che avanzavano, seguendo le orme trovate poco prima, notavano come l'habitat intorno loro cambiava lentamente. L'aria secca e arida tipica del paese del fuoco aveva fatto spazio a una molto più umida e apiccicaticcia; Le foglie scure e secche erano scomparse, mostrando invece quelle di un verde brillante, ornate da goccioline di rugiada fresca.
    Avrebbe anche potuto essere un bel paesaggio da godersi nella più totale tranquillità, se non fosse stato per il fatto che il trio che camminava a qualche metro più giù – meglio specificare che lei aveva preferito di muoversi di ramo in ramo – sembravano tre dei sette nani che andavano in miniera. Mancava solo la canzoncina di sotto fondo, e avrebbero potuto far parte del famoso cartone Disney.
    Ovviamente, Yuki sarebbe stata Brontolo e lui aveva da ridire su tutto e faceva caso a tutto, come lei che in quel momento si era accorta del lento cambiamento climatico. Non erano più nel paese del fuoco da tempo. E dove si trovavano adesso non era un bel posto, non per quelli della foglia.
    Cosa vedi da lassù Moriko-chaaaan?! urlò Kimi, con le mani intorno alla bocca, mentre l'ambiente circostante faceva rimbombare la voce squillante della ragazza.
    Yuki si schiaffò una mano in fronte, quasi non si strappava i capelli dalla disperazione.
    Di certo non il tuo quoziente intellettivo gli rispose la ragazza mentre penzolava dal ramo, intenta a scendere con i piedi per terra.
    Comunque non si vede nulla, a parte che siamo sconfinati un po' troppo disse, guardandosi intorno respirando a pieni polmoni l'aria umida.
    Stranamente, il sergente panzone aveva annuito alla sua affermazione. Anzi, a dirla tutta aveva assunto un aria troppo seria, che era veramente in contrasto con il suo aspetto esteriore. Il labbro inferiore era sporto verso l'esterno, le sopracciglia corrucciate e la fronte aggrottata lasciava trasparire un aria davvero severa.
    Ed ecco che Babbo Natale si trasforma nel Krampus* sghignazzò la volpe, ma stavolta invece di assecondarla, Yuki la ignorò così concentrata nel cambiamento di Momo-san.
    A giudicare da quel repentino mutamento, lui e il paese della Nuvola non andavano tanto d'accordo. Anzi, dietro quegli occhi gelati d'impatto probabilmente si nascondevano altri tipi di trascorsi che forse ne lei ne gli altri potevano capire.
    Quindi... ora che facciamo? domandò Kimi ingenuamente, mentre sua sorella rovistava tra i cespugli.
    Ragazzi, ho trovato delle impronte!esclamò entusiasta Kanae facendo sbucare la testa come farebbe uno struzzo, mentre nei capelli erano incastrati alcuni rametti.
    Uh-uh, fa vedere saltellò la ragazza, precipitandosi sulla sorella.
    Okay, lei è la meno intelligente. Questo è certo
    Portano... alla Nuvola.
    Bene ragazze, è ora di fare sul serio. Formazione a rombo: io staro in punta; Kanae e Kimi, voi siete le più forti e potete respingere, ai lati. Moriko, tu chiudi, sei la più veloce. Da questo momento, massima serietà e balzò in avanti.
    Yuki rimase sorpresa da quella posizione. A dirla tutta non sapeva se essere sorpresa per quello o offesa per essere stata etichettata come la meno forte.

    **



    La foga con cui Momo san si guardava intorno con lo scopo di stanare gli invasori era veramente ammirevole. Quasi alla pari di un cane da caccia, ed era proprio quello che le fece supporre che la simpatia nei confronti del paese della Nuvola, e verso tutti i suoi alleati, non era delle più grandi.
    Improvvisamente ci fece cenno di fermarci. La pista si fermava, ed altre quattro impronte si erano fatte larghe nel loro campo visivo.
    Andiamo. Questa pista risulta fresca e saettò nuovamente in avanti, non dando neanche il tempo alle novelline di riprendere fiato a sufficienza.
    Visto Rambo? le chiese la volpe, sbucata da chissà dove.
    Già, lo hai visto? Quell'involucro di ciccia e simpatia ha lasciato spazio a...
    A rancore, vendetta e odio. Da potere non vedi? E tu che non hai mai voluto farti soggiogare! sbuffò.
    Sono una terribile ribel... accidenti! Con non so che riflessi, Yuki era riuscita a schivare un qualcosa che le era volata contro ad alta velocità. E dal ramo su cui si trovava, era riuscita a tenersi per fortuna attingendo chakra alle piante dei piedi ed era finita a testa in giù.
    Si sarebbe arrabbiata, se non fosse che da quella posizione riusciva a scorrere quattro persone.
    Assottigliò lo sguardo concentrandosi su uno dei loro coprifronte.
    ...KUMO!



    *Krampus= nella tradizione, è una sorta di antagonista di babbo natale, che frusta e rapisce i bambini che si sono comportati male


    «Quelli che hanno paura sono quelli che muoiono per primi»
  2. .

    Yuki Moriko [x]

    Genin - 15



    narrato - parlato Yuki -pensato Yuki - Parlato kyuubi KimiKanaeMomo-San


    Gemelle, obesi e raffreddori



    Come osano mettere le loro zampacce nel nostro territorio? Ah se solo li avessi tra le mani, non so cosa li farei
    asseri con forza Kimi Shang battendo il pugno sul palmo della mano aperta mentre la sorella Kanae, specifichiamo sorella gemella, rideva per le sue sciocchezze.
    O cosa farebbero loro a te. e le diete uno schiaffetto dietro la nuca, provocando dei mormorii contrariati da parte della sorella e delle occhiatacce di Momo-san.
    Aveva sempre sentito dire che le ragazze fossero le prime a maturare, che lo facessero in anticipo, a differenza degli uomini, che per diventare tali impiegavano tre quarti della loro vita. Beh comunque, quelle due erano l'eccezione che confermava la regola.
    Magari essendo gemelle, si sono dovute dividere i neuroni... suppose la volpe cercando di trovare una spiegazione al loro comportamento strano. Sembravano due cuccioli di cane che si azzuffavano senza un perché.
    Quello oppure qualche anomalia genetica... asserì Yuki, guardandole battibeccare da alcuni metri di distanza mentre il loro jonin, Momo-san, camminava goffamente davanti al gruppo. Era un tipo... veramente bizzarro.
    Partendo dal presupposto che non avesse esattamente l'aspetto di un Jonin: era basso, davvero basso, anche più di lei, le guance paffute e una barba incolta. Inoltre camminava in modo parecchio strano: le punte dei piedi andavano verso l'esterno, neanche avesse un masso nelle mutande. In poche parole, gli mancava solo una camicia a quadri e sarebbe potuto passare per il prototipo di taglialegna perfetto.
    Mi sa che se mai vi tendessero un'imboscata, faresti meglio a scappare. Ciccio formaggio lì non ha l'aspetto di uno che può garantire la propria incolumità, figuriamoci la vostra... sghignazzò la volpe e la ragazza dai capelli candidi come la neve si limitò ad annuire. Era verissimo. Sembrava un hamburger con i piedi, probabilmente se fossero stati attaccati dai lupi, lui sarebbe stata la preda più appetibile.
    Che le divinità ce la mandino buona...

    **



    Però, che missione noiosa... questi prima ci invadono il territorio, poi si nascondono con la coda tra le gambe pff sbuffò Kimi, la gemella più esuberante, buttandosi a terra e sedendosi a gambe incrociate mentre mangiucchiava una merendina tirata fuori da chissà dove.
    No sul serio, da dove cavolo le ha prese... rifletté Yuki, mentre nel suo si borsello c'erano solo armi che aveva preso appositamente per il viaggio: la tanto, piccola spada di piccole dimensioni che aveva intenzione di legare alla gamba sinistra – alla destra aveva già messo l'aikimichi – e un sigillo esplosivo, inoltre aveva già preso il resto giorni prima.
    Diciamo che aveva tutto a disposizione, come sempre, e le mancavano solo quelli. Sarà che precedentemente aveva avuto la grande fortuna di contrarre l'influenza, per questo motivo era finita bloccata a letto senza possibilità di muoversi. Anzi, aveva anche cercato di scappare più volte dal letto in cui era stata costretta a stare, ma puntualmente la strega la ripescava ancor prima che potesse mettere piedi fuori sullo zerbino.
    Già, neanche uno straccio di impronta sbuffò di rimando Kanae, cercando di strappare un pezzo di barretta dalle mani della sorella, ma quest'ultima si sbracciava per non farle prendere nulla, più per divertimento che perché non volesse condividere con lei.
    Ohoho, Kimi, danne un pezzo anche a me! Non fare l'avara! Sorrise bonariamente il Jonin Momo, toccandosi l'enorme ventre con le mani barra ventagli.
    Uh, da quando in qua babbo natale ha intrapreso la carriera di Jonin?
    A quanto pare c'è crisi per tutti, ci si arrangia come si può
    Comunque Kimi disse freddamente Yuki, fulminandola con lo sguardo Se smetti di rotolarti sulle tracce, magari la missione potrebbe forse diventare più interessante sbottò la ragazza, tirandola per la giubba orribile che portava guardando le orme leggermente sbiadite. Portavano a nord.
    Uh, brava Moriko-chan! Occhio di falco! Bene, seguiamole!
    Si capitano!
    Eppure non ho mai chiesto nulla, solo di avere a che fare con persone un po' meno stupide sospirò, incamminandosi con loro verso nord.


    «Quelli che hanno paura sono quelli che muoiono per primi»
  3. .

    Yuki Moriko [x]

    Genin - 15



    narrato - parlato Yuki -pensato Yuki - Parlato ninja - Parlato Kenzaburo


    Amekagure e vecchie conoscenze



    Percorreva la strada che l'avrebbe portata all'entrata del villaggio a testa basa, uno sguardo che avrebbe potuto uccidere a prima vista, con i pugni serrati a pugno pronta a colpire chiunque l'avesse infastidita. Chiunque avesse visto i due battibeccare, avrebbe sicuramente pensato si trattasse di un rapporto fraterno ma questo la ragazza non poteva neanche immaginare. Essendo figlia unica non avrebbe mai potuto pensare che quello, agli occhi esterni, potesse sembrare un legame e, se solo lo avesse saputo, non avrebbe esitato a smentire.
    Lei, di legami, non ne voleva proprio sapere ad eccezione di quelli parentali che, ahimé, era costretta a sopportare. Specialmente se si parlava delle sue cugine, di parte materna, Rumiko e Ruriko.
    Erano le figlie di sua zia, ad essere più specifici erano le figlie della sorella di sua madre, che si erano divertite a rendere tutte le estati passate insieme un vero inferno.
    Con la scusa di giocare con lei, ingannando la sua tutrice - la nonna, che poi riflettendoci su non sono così diverse fra loro, quei mostri - e finendo per essere seviziata dalle sue stesse cugine.
    Ma se andaste a chiederlo alle dirette interessate, vi risponderanno che si trattava solo di un innocuo gioco tra bambine. Certo, vallo a dire ai capelli tagliati, ai segni sui polsi che lasciava la corda troppo stretta o alle lotte due contro uno. E pensare che quelle due sono più piccole di lei e vincevano di brutto.
    La realtà e che Yuki non era, in tenerà età, aggressiva come lo era adesso. Piuttosto che iniziare una battaglia, preferiva di gran lunga evitarla e starsene in disparte.
    Spero solo che questo Kanzaburo...o era Kenzaburo? Non importa quale sia il suo nome. Spero solo non sia un'idiota. pensò stizzita e mentre svoltava l'angolo finì per scontrarsi con qualcuno che, purtroppo, aveva già avuto l'occasione di fare conoscenza.
    Sta attento a dove metti i piedi, razza di imbecille! sbottò la ragazza sollevando lo sguardo dalle punte delle sue scarpe a quella del suo interlocutore rimanendo di sasso.
    Non è possibile! pensò con gli occhi sgranati mentre incredula fissava la figura del ragazzo dalla pelle diafana e dagli occhi e dai capelli color pece. Immediatamente la sua memoria riportò a galla uno spiacevole ricordo.

    Flashback


    Era accaduto tutto troppo velocemente: il suo interlocutore, troppo rapido persino per lei, si era mosso con una agilità assurda e senza che se ne accorgesse le era arrivato alle spalle. E non era solo agile, ma anche forte: con un gesto secco le aveva afferrato le braccia e stretto in una morsa i suoi esili polsi.
    E' uno scherzo? Pensò sgranando gli occhi per lo stupore, mentre alla gola le si era formato un groppo enorme che non riusciva a mandare giù, mentre il suo capo era rivolto verso il basso-
    Calmati ed ascoltami le aveva sussurrato il ragazzo sconosciuto, accorciando ancora di più le distanze e ciò aveva fatto irrigidire ancora di più il corpo della kunoichi che, chissà perché, non riusciva a muovere. L'idea che qualcuno le fosse così maledettamente vicino la innervosiva e spaventava al contempo
    Sono un ninja della foglia. come te, ma a quanto pare tu sei importante. C'è qualcuno che ti sta puntando, ti sta tenendo d'occhio, probabilmente da prima di me, ed è bravo. Dannatamente bravo. Io ti farò GUADAGNARE tempo, tu torna il più in fretta possibile a Konoha. Le aveva soffiato all'orecchio con voce risoluta, il suo respiro caldo le si infrangeva contro i capelli, e fu allora che si accorse del ragazzo, precisamente del suo petto, leggermente poggiato sulla propria schiena. Riusciva a sentire il suo cuore palpitare e, per un momento, le pareva che il suo battito avesse preso ad accelerare.

    Fine Flashback



    Il viso di Yuki cambiò diverse tonalità di colori del viso in un lasso di tempo che potremmo definire record: dapprima rosso dalla vergogna, per aver ricordato, blu dal nervosismo e poi di nuovo rosso a causa della rabbia e furia omicida che sormontava dentro di lei.
    Eccot...TU SEI IL DEPRAVATO! aveva urlato la ragazza, non lasciando al suo interlocutore il tempo di completare la frase, puntandogli contro un dito con fare accusatorio. I pochi passanti che si trovavano nei pressi delle porte del villaggio si voltarono verso di loro, con un espressione a dir poco sconcertata. Non poteva minimamente biasimarli, avrebbe fatto lo stesso nei loro panni.
    Oh no... oh no, no, no, no e no. La vita non può farmi anche questo, non a me! pensò, mentre una goccia di sudore - freddo - le percorse la tempia.
    Aspetta un momento! Non fasciamoci la testa prima di rompercela. Magari lui non è la persona con cui dovrò andare a Kiri. Il fatto che si trovi alle porte del villaggio è solo una coincidenza... pensò cercando di autoconvincersi, combattendo contro parte di lei che voleva saltargli addosso e prenderlo a punti.
    Ti prego, prima che possa reagire male, confermami che non sei tu Kenzaburo il suo tono oscillava tra l'amareggiato e il supplichevole, mentre quasi implorava di sentire quella risposta.
    Sono Kenzaburo. asserì il ragazzo, con la sua solita faccia neutrale, priva di ogni tipo di espressione umana, cosa che faceva innervosire Yuki ancora di più.
    Okay,lo strangolo. probabilmente vi starete chiedendo perché tutto quel rancore nei confronti di Kenzaburo. Beh, credo che il flashback sia più che eloquente a chiarire qualsiasi vostro dubbio. Inoltre, oltre il gesto, ci si aggiungeva la sua misantropia che faceva sembrare ogni contatto umano una sorta di trasmissione virale di chissà quale virus mortale e questo l'allontanava da qualsiasi tipo di relazione personale.
    Assimilato ciò, che ormai era rimasta fregata dal grande cerchio della vita, con aggiunta di karma, Yuki si mise a camminare in circolo cercando di ordinare i pensieri che le vorticavano per la testa.
    Questo intacca completamente la mia idea di convivenza pacifica, tutto il mio piano per non dare in escandescenza va a farsi friggere, soprattutto se dovrò avere a che fare con una faccia da ebete del genere.. e mentre pensava le parole "faccia da ebete" fermo il suo andare e si fermò a guardarlo, per poi scuotere la testa disgustata. Non c'era niente che potesse fare al riguardo, doveva farsene una ragione.
    Questa è una missione, per questo non mi tirerò indietro anche se sei tu la persona che mi è stata appioppata per portarla a termine. Solo voglio avvertirti: asserì fredda come un ghiacciolo, guardando le sue iridi nero pece Prova ad allungare di nuovo le tue mani, sfiorarmi, avvicinarti anche solo involontariamente o ti ritroverai privato di un arto.
    Recepito..disse semplicemente Kenzaburo, annuendo con il capo Incamminiamoci, fammi strada, e informami sulla missione.
    Chiedere per cortesia non fa male, sai vero? Yuki lo schernì, tagliente come al solito alla pari di un coltello, superandolo e incominciando a camminare.
    Per cortesia? Ti è stato ordinato di ragguagliarmi sulla missione: non è un piacere che mi fai... l'aveva incalzata il ragazzo, facendo vacillare per un secondo la sua andatura ritta e fiera.
    Cosa ha detto? pensò adirata, anche se la sua faccia era una maschera impenetrabile, anche se il leggero tic all'occhio si era ripresentato.
    Ma un tuo preciso dovere. infierì Kenzaburo ancora di più, rigirando il dito nella piaga in una ferita appena aperta. Si, perché per quanto non lo avrebbe mai ammesso, aveva saputo bene come rigirare la cosa.
    Brutto figlio di... Respira Yuki. Avrai tutto il tempo per ucciderlo nel viaggio di ritorno, non c'è bisogno di sporcarti le mani già da subito. e prese un respiro a pieni polmoni, cercando di calmarsi.
    Già, un ordine. Ma nello specifico, l'ordine non prevedeva di metterti al corrente subito, ergo sarà a mio discapito scegliere quando farlo disse monotona, scuotendo le spalle con nonchalance.
    Inoltre non sei un mio superiore. Quindi non provare ad impartirmi ordine, ne tanto meno usare toni che non appartengono al tuo rango. In questo momento stiamo, per quanto mi costa dirlo, sullo stesso livello. disse pacata, mentre dentro di lei c'era un fuoco che le divampava.
    Intanto stai facendo strada... non seppe precisamente se con quella costatazione volesse prendersi gioco di lei o fosse davvero così stupido da non saper dosare le parole come si deve.
    Quante missioni hai svolto? chiese il ragazzo senza peli sulla lingua, domanda probabilmente fatta per mettere in difficoltà Yuki che, nonostante mostrasse abili qualità da ninja, aveva portato a termine, sì, parecchie missioni di livello D - livello basso, a dire il vero - non erano comunque abbastanza da potersene vantare. Inoltre quella era la sua prima missione di livello più alto, ma non l'avrebbe di certo sbandierato ai quattro venti. Soprattutto non davanti a quello spocchioso.
    Abbastanza da essere qui, adesso. E se credi che ti faccia la stessa domanda, più per cortesia che per interesse, sappi che ti sbagli. Non mi interessa minimamente. disse piccata, mentre il passo incominciava ad aumentare il ritmo.
    Io non credo niente... semplicemente penso che fra compagni di missione... a quella costatazione a Yuki per poco non scappò una di quelle risate che si hanno dal profondo del cuore, della milza e persino dello stomaco, ma cercò di trattenersi, soprattutto per dare ancora credibilità alla sua immagine.
    Sia d'obbligo condividere le informazioni... almeno quelle inerenti allo stile di combattimento... e dopo questa non poté fare a meno di liberare i suoi polmoni in una risata che riecheggiò nel luogo circostante.
    Frena, frena. Solo perché ci è stata assegnata una stessa missione non implica che noi possiamo definirci "compagni". Prendiamola come una sorta di convivenza forzata, quindi non vedo il motivo per cui metterti al corrente del mio stile di combattimento aveva detto, cercando di troncare ogni tipo di curiosità da parte del ragazzo. Infatti, metterlo al corrente del suo piccolo - abnorme - problema peloso a nove code non era esattamente in cima alle cose da fare. Inoltre non sapeva neanche se ne fosse a conoscenza. Ricordava ben poco di quel giorno e alla fine si era svegliata nel suo letto, stanca e spossata, credendo di aver solo sognato.
    Come vuoi. Ora, che ne diresti di dirmi almeno dove stiamo andando? insisté il ragazzo, e Yuki lasciò stare il suo muro di ostinazione e acidità per quel momento.
    Dobbiamo dirigerci al confine di Amekagure, pare ci siano problemi e quindi hanno richiesto di incontrarci. Però... disse, grattandosi il mento cercando di ricordare le parole esatte del capo villaggio Neanche l'Hokage sa di che si tratti. Quindi è stato organizzato una sorta di incontro al confine del Villaggio della Pioggia, al villaggio di Shizuku.
    Capisco... aveva detto, prima di lasciare completamente il discorso, cosa che Yuki aveva accettato ben volentieri e senza opporsi minimamente. Aveva sperato che accadesse o avrebbe finito per fargli inghiottire qualcosa.
    Comunque meglio se ci muoviamo. Ci vorranno sette ore prima per arrivare, non voglio perdere altro tempo. concluse, slanciandosi in avanti.

    ***



    Dopo sette astenuanti ore di viaggio, trascorso nel silenzi più totale, erano finalmente al villaggio e con loro era arrivato anche un leggero strato di nebbia. Fortunatamente non intaccava la sua vista.
    Bene, adesso dobbiamo solo incontrare questi ninja... Anche se non sappiamo come sono fatti. pensò Yuki stringendosi nella giacca a vento beige attraversando il sentiero principale che l'avrebbe portata - insieme all'ameba al suo fianco - alla vera vita del villaggio.
    Sinceramente non mi hanno dato nessun identikit del nostro ninja. Quindi non mi scomodo, sarà lui a cercare noi. Nel frattempo voglio andare in qualche locanda a mangiare qualcosa. Non so tu cosa voglia fare, se tu abbia fame o altro e francamente non m'interessa. quando si trattava di avere fame e cibo, era meglio non contraddirla, non più del dovuto almeno. Nonostante l'aspetto esile, era un pozzo senza fondo.
    Non sappiamo come distinguerlo.. Potrebbe essere una trappola
    Giusta osservazione, ma io ho comunque fame. Ergo, andiamo in qualche locanda. Rilassati o ti viene un infarto... e poi, anche se fosse una trappola, nessuno entrerebbe in azione in un villaggio così affollato. disse risoluta guardandolo dritto negli occhi senza battere neanche ciglio, facendogli capire che non avrebbe cambiato idea.
    Si, andiamo in una locanda, ma tieni alta la guardia. Il numero di persone non centra, se vogliono agire agiscono
    Si, si, okay ma sbrigati. Sappi che non mi faccio alcun scrupolo a lasciarti indietro terminò avanzando il passo nella direzione di un'insegna di una sorta di locanda - ristorante.

    ***



    All'interno dell'edificio c'era molto più calore di quanto si aspettasse, infatti sì privó anche della giacca, poggiandola sullo schienale della sedia, e anche il ragazzo prese posto.
    Finí per ordinare diversi piatti a base di carne, anche perché - crediateci o meno - anche essendo giapponese, detestava il pesce. Non affatto storse il naso quando il cameriere serví una sorta di intruglio con riso e gamberetti al suo "compagno".
    Che schifo, questo ragazzo non ha gusti in nulla: né nel vestire, né nel cibo. Poverino, lo compatisco... Kami-sama deve proprio odiarti pensò prima di distogliere lo sguardo dalla sua figura, ispezionando l'interno della sala con gli occhi il tutto mentre addentava un pezzettino di carne di maiale.
    All'interno di quella locanda, che non era poi così grande, oltre loro vi erano altre persone: alla loro destra vi era una famiglia, composta da padre, madre e due bambini che non ne volevano sapere di mangiare le verdure; alla sinistra invece, due vecchietti giocavano a shoji mentre si scaldavano con una minestrina calda e, al bancone, due ragazzi mandavano giù dei bicchieri di sake tra chiacchiere e risatine. Solo un personaggio, entrato in quel momento facendo tintinnare i campanellini della porta, attirò l'attenzione della ragazza.
    Era un tipo strano, vestito in un modo che più di tutti lo faceva risaltare tra la folla, avvolto in una giacca a vento lunga fino alle ginocchia beige ed un berretto in testa. Si guardava intorno come se cercasse qualcuno e i suoi occhi non smisero di muoversi o almeno non lo fecero finché non si posarono sulla stessa Yuki.
    I due si guardarono, poi l'uomo spalancò gli occhi e si diresse verso di loro percorrendo i metri che li dividevano a grandi falcate.
    Vi stavo aspettando...ma non possiamo parlare qua... aveva sussurrato estraendo dal giaccone un piccolo foglietto di carta piegato e poggiandolo sul tavolo. Dopodiché, dopo essersi guardato intorno con aria circospetta, si dileguò.
    Yuki con uno scatto felino allungò il braccio, prendendo il foglietto prima del suo compagno e poi lo lesse.
    Visto? Alla fine lui ha cercato noi disse, appiccicandogli il foglietto alla faccia.
    Era in incognito...E' una trappola ma Yuki roteò gli occhi facendo finta di non sentirlo.


    «Quelli che hanno paura sono quelli che muoiono per primi»


    Edited by Byakko - 27/11/2015, 15:56
  4. .

    Yuki Moriko [x]

    Genin - 15



    narrato - parlato Yuki -pensato yuki - Parlato Hokage - Parlato Kyuubi - Parlato Memoru - Parlato ninja


    Tra missioni, demoni, e malinconici fiori di pesco



    Erano passate circa due settimane da quando Yuki aveva avuto un incontro ravvicinato con dei suoi simili, tre marmocchi che le avevano dato parecchio filo da torcere - specialmente uno, del quale si ricordava ancora il nome cosa parecchio strana - e un tête-à-tête con due animali dalle mastodontiche dimensioni, uscendone però illesa e consegnando gli infiltrati alle forze dell'ordine. Ed era proprio uno di questi infiltrati che, da quel momento, non aveva fatto altro che perseguitarla con tentativi di spionaggio che andavano in fumo a causa della sua impacciataggine. Voleva, ad ogni costo, sfidare la ragazza: non gli importava minimamente che stesse facendo la spesa, eseguisse incarchi o si allenasse, sferrava sempre attacchi che lui considerava a "sorpresa" ma che fallivano miseramente.
    Per i primi tempi, ad essere sinceri, Yuki era anche riuscita a mantenere la calma - per quanto sorprendente possa apparire - ma poi non ce l'ha più fatta. Si era spogliata di tutti gli obblighi barra impedimenti morali, non si era fatta scrupoli e l'aveva colpito con forza spedendolo contro un muro. Eppure questo non lo aveva affatto scalfito, anzi.
    Si era alzato, col naso sanguinate e un dente scheggiato, facendo un sorriso da ebete e alzando un pollice in su in segno di approvazione per poi gridare: Che forza, Moriko-kun! . E ciò aveva mandato in pappa il cervello della ragazza.
    Di solito i bambini fuggivano solo con un occhiataccia, ma lui no! Per questo era arrivata alla conclusione che, anche riducendolo in fin di vita, non se ne sarebbe mai sbarazzata e ciò l'aveva portata a compiere un gesto estremamente umiliante: fuggire.
    Capite? Fuggire! Lei, che non era scappata a una setta che l'ha usata come tributo per un demone, che non era scappata dai mangiatori di uomini affetti chissà da quale virus e che non era scappata neanche da un rinoceronte grande quanto la metà della sua casa... era stata costretta, da un marmocchio di appena quattordici anni, ad un esilio forzato nei territori della sua famiglia che aveva appositamente perimetrato con sigilli esplosivi e trappole varie. Sapeva che Memoru non si sarebbe avvicinato più di tanto: aveva badato bene che lui guardasse cosa facesse e quali armi usasse, e questo l'aveva intimidito almeno un po' da allontanarlo da lei. Lì, tra le mura di casa, già c'era sua nonna a metterle i bastoni fra le ruote. Fortunatamente, però, la vecchia aveva lasciato il villaggio della foglia per visitare alcuni parenti a Kiri, indi per cui quello di Yuki era un esilio forzato - barra - toccasana che le permetteva di rimanere concentrata sul suo obbiettivo principale: l'allenamento.
    E a proposito di questo, dopo la missione nel campo di allenamento 4, detto anche come "la terra degli animali fantastici", aveva subito inoltrato la richiesta all'Hokage per allenarsi lì e la risposta non aveva esitato ad arrivare, ricevendo i permessi necessari per allenarsi in santa pace.
    Per i primi giorni era andato tutto a gonfie vele, l'allenamento sembrava dare i suoi frutti e l'eccitamento iniziale offuscava del tutto anche la sola idea di stanchezza. Ma tutta questa eccitazione ben presto sparì, portando con sé tutti i pensieri positivi che la spingevano a continuare lasciando spazio allo sconforto e all'autocommiserazione.
    Lei sapeva bene lo scopo di tutto quello allenamento: non era per ricoprire chissà quale ruolo nella società, o perché avesse uno spirito da megalomane e aspirasse a chissà quali sogni utopici. Semplicemente avrebbe dovuto crescere se voleva avere anche una minima chance di ritrovare suo padre, perduto in quale meandro del mondo. Erano passati quasi sette anni dalla sua scomparsa e qualunque altra persona, se avesse passato una situazione simile, si sarebbe messa l'anima in pace archiviando tutto. Ma lei sapeva - o sperava - che non era così.
    Per questo si era sforzata così tanto, per cercare di raggiungere il proprio obbiettivo, e fu esattamente per questo esaurimento che tutti i nodi vennero al pettine. Lo ricorda perfettamente. Era stata a tanto così da perdere il controllo.

    Flashback

    Dannazione imprecò la ragazza mentre il suo petto si sollevava ed abbassava a ritmo irregolare mentre una goccia di sudore le scorreva lungo la tempia.
    Il suo viso era completamente sporco di terra, i capelli erano annodati e pieni di rametti e foglie secche mentre le nocche delle mani erano coperte di graffi e incrostate di sangue.
    Dannazione! Dannazione! Dannazione!continuò urlando imperterrita, spaventando e fa facendo così volare uno storno di uccellini.
    Sono passati solo cinque giorni e sono già ridotta uno straccio! Non sto qui da neanche in ora è già ho sprecato quasi tutto il chakra a disposizione... Quanto posso essere una nullità? pensò Yuki accasciandosi al suolo affranta e spossata da tutto quell'esercizio fisico portato all'estremo.
    C'é un modo per porre fine a tutta questa fatica se lo vuoi una voce rauca e cupa le rimbombo nella scatola cranica, rimbalzando contro la parete cerebrale e facendola scattare sull'attenti. Era davvero da parecchio tempo che non la sentiva che quasi aveva dimenticato di essere l'abitazione di una creatura a dire degli altri "mostruosa", il che era vero. Quella volpe era proprio brutta, con il suo ghigno e la bava al muso.
    Guarda che ti sento! tuonò il demone, facendo venire alla ragazza una fitta alla testa. Le sarebbe venuta un emicrania se avesse continuato ad urlare.
    Senti volpe spelacchiata, non ho tempo da perdere con te. Cosa vuoi stavolta, eh? Non penso che tu faccia visite di cortesia, o sbaglio? sbuffò la ragazza socchiudendo gli occhi, venendo catapultata in quel luogo umido e appiccicoso, dove solo una gabbia la divideva dalla mastodontica bestia.
    Come siamo sospettosi, ed io che volevo aiutarti ad progredire nei tuoi scopi ringhiò lo spirito Kurama, avvicinando il suo muso al cancello mostrando le enormi zanne, contrariato.
    Ohw, che animo magnanimo che sei. Una tipo d'animo che compie gesti completamente disinteressati non è vero? sbuffò, incrociando le braccia sotto il - quasi inesistente - seno, inarcando un sopracciglio seccata.
    Più tempo rimango a intrattenere una conversazione con questo canide pulcioso, più tempo verrà detratto al mio allenamento... meglio sbrigarci, mi sta seccando
    Senti non sono stupida, e non ho tempo da perdere insieme alle tue idee. Muoviti a fare la tua richiesta, che respingerò a priori ma che farò finta di ascoltare, cosicché io possa tornare prima sul da farsi disse sventolando la mano con nonchalance, mentre la volpe la guardava con sdegno, ma si sforzava di apparirle dolce ed ammaestrata.
    Se fai la saccente non dico nulla, brutta insolente del cacchio... ed io che avrei potuto aiutarti ad alleggerirti gli allenamenti. Infondo più tempo impieghi, più rischi di non farcela nel tuo intento. Ti sto servendo quest'opportunità su un piatto d'argento, coglila.
    Se c'era una cosa che Yuki ancora non sapeva, era che quell'astuta volpe era una brava oratrice, ma lo avrebbe scoperto solo più tardi.
    Detesto essere ripetitiva ma: cosa vuoi tu in cambio? Non sei il tipo da concedere favori solo perché la tua parte caritatevole si è manifestata
    Niente di che, tu prendi il mio potere ma ne frattempo... mi lasci, in un certo senso, libero. Che vuoi che sia! Questo solo finché usi il mio potere. Poi, appena non ti servirà più, continueremo la nostra "pacifica convivenza". Niente di più, niente di meno
    Solo più tardi Yuki capirà di aver ceduto ad una parola sbagliata, notando il luogo in cui si stava allenando completamente raso al suolo.

    Fine flashback



    L'unico motivo per cui Yuki aprì gli occhi, accorgendosi di essersi appisolata su un ramo dell'albero di pesco, era che qualcuno era finito in una delle sue trappole e aveva continuato a lamentarsi incessantemente.
    Non si può neanche dormire in pace in questo modo pensò seccata, rimettendosi in posizione eretta e notando una sorta di salame gigante umano oscillare a destra e a sinistra
    Y-yuki Moriko? aveva chiesto un ragazzo, anche lui un ninja probabilmente avente la stessa età della ragazza, appeso a testa in giù.
    Yuki annuì, scendendo con un salto da sopra al ramo, e dirigendosi verso di lui che cercava di slegare il nodo alla caviglia.
    Ho una richiesta di convocazione...l'Hokage ti attende nel suo ufficio disse tra un conato di vomito e l'altro, mentre il colore del viso cambiava leggermente tonalità.
    Dilettanti
    Conoscere la tecnica dello scioglimento dei nodi è chiedere troppo? disse tagliente come la lama di un coltello, ma mai come il suo kunai che con un taglio netto lascerò la corda, facendo cascare il ragazzo a peso morto.
    Prima di andare, però, si fermò a guardare il suo albero. I petali stavano iniziando a cadere. L'inverno era alle porte.

    ***


    E' permesso? aveva chiesto la ragazza battendo prima le nocche sulla porta di legno, gesto che attirò l'attenzione del capo del villaggio.
    Moriko...sei arrivata presto bene. Ho un compito da assegnare e mi serve che tu e un altro ninja vi rechiate al confine con il Paese della Pioggia.
    Altro ninja? Eppure... se c'era una cosa in cui non era proprio brava erano le collaborazioni. Con tutte le persone con cui aveva lavorato era finita sempre allo stesso modo: litigi, zuffe, e piani omicidi se non, addirittura, con morti, lividi ed grossi ematomi.
    Signore, ci sono solo io qui gli fece notare la ragazza dai capelli argentei, più per altro per accertasi che lei non fosse completamente rimbambita. O che, nella peggiore delle ipotesi, lo fosse diventato l'Hokage.
    Si lo so ...incontrerai il tuo compagno direttamente all'uscita del villaggio. Lo ragguaglierai tu sulla missione. Ora ascolta...pare che ci siano dei problemi ad Amegakure e un ninja della pioggia ci ha contattato per un incontro informale con dei nostri ninja. Vorrei mandare te e Kenzaburo.. una fitta le arrivò alla testa come un colpo secco, facendole strabuzzare gli occhi. Sembrava che la sua mente cercasse di inviarle segnali, immagini, ricordi che, però, in un modo o nell'altro erano state danneggiati ma sapeva che c'era qualcosa che non ricordava.
    Se non sbaglio vi conoscete già vero? Yuki scosse le spalle, ancora stordita da ma di testa.
    Probabile, non faccio molto attenzione con chi parlo. Il nome non mi è nuovo
    Perché sento come se mancasse qualcosa? C'è qualcosa che mi sfugge, e non mi piace affatto. Non è da me. pensò mordicchiandosi l'interno guancia.
    Non so preciso cosa vogliano da noi...quindi mi serve che andiate li e vi incontriate per vedere cosa hanno da dire. Mi raccomando di fare attenzione...l'incontro sarà al villaggio di Shizuku Yuki scosse la testa, allontanandosi momentaneamente dalle sue domande e concentrandosi su ciò che le diceva il capo del villaggio.
    I suoi dilemmi avrebbe potuto risolverli una volta incontrato questo "Kenzaburo".
    Farò del mio meglio, signore promise inchinandosi leggermente in avanti per poi uscire dal suo ufficio.
    Devo sbrigarmi ad andare alle porte, ma prima ho bisogno di prendere delle cose...

    ***



    Yuki stava per entrare all'interno del negozio quando una voce troppo familiare le fece rizzare i peli delle braccia.
    Mooooriiikooo-chaaaan Memoru correva alla carica nella sua direzione con un pugno portato in avanti con l'intenzione di colpirla. Yuki senza neanche scomporsi gli deviò il bracciò, facendo scontrare così contro la parete esterna del negozio.
    Brutto peste, continui imperterrito ad infastidirmi! Non ne hai abbastanza? sbottò lei portandosi davanti a lui e sovrastandolo con la propria imponenza con uno sguardo da tigre del bengala affamata.
    Ma Moriko-chan, finché non ti batto non lascio perdere... mugugnò massaggiandosi il naso che aveva battuto al muro, asciugandosi una lacrima solitaria dal dolore.
    Senti nanerottolo, anche se avessi voglia di giocare con te - cosa che non accadrà mai - non posso intrattenermi. Devo svolgere un compito, quindi gira a largo lo avvertì, poggiando la mano destra sul pomello della porta.
    Uh e dove vai? Puoi dirmi dov..No.
    Eddai! Che ti costa dirHo detto di no, testa ottagonale!
    Allora portami almeno un souvenir sbuffò sconsolato il bambino mettendo il broncio facendo salire nervi alla ragazza.
    Souvenir!? Ma credi che vada a fare una gita o una scampagnata?! gridò esasperata, continuando a tirare la porta.
    Perché questa maledetta porta non si apre!
    Moriko-kun...
    Che vuoi adesso?! Va via!
    C'è scritto spingere...

    ***



    La ragazza si aggirava incuriosita tra gli scaffali in cerca di un oggetto che già aveva avuto modo di ammirare dalla vetrina. Si trattava di un piccolo coltellino da ridotte dimensioni ma abbastanza affilato da provocare profonde lacerazioni per poi curiosare tra i vari aggeggi e scegliere cosa più gli serviva.
    Appena ebbe preso tutto si diresse alla cassa, poggiando il materiale scelto per la missione sotto lo sguardo vigile del commesso.
    Che hai da guardare, vecchiaccio? Mai visto una ragazza prendere armi potenzialmente mortali? Quanti pregiudizi... sbuffò e dopo aver pagato uscì fuori dal negozio.
    Notò che di Memoru non c'era traccia e che, per una volta, l'aveva ascoltata e si era allontanato.
    Finalmente!

    «Quelli che hanno paura sono quelli che muoiono per primi»


    Edited by Byakko - 21/11/2015, 12:39
  5. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Memoru
    Parlato Kasha
    Parlato terzo bambino
    Guardia


    Quando si avvicinarono, la guardia non esitò un attimo a prendere parola.
    Sei tornata...disse puntando il suo sguardo mezzo metro più in basso e questi ragazzini? Yuki inarcò un sopracciglio, chiedendosi se facesse veramente sul serio o meno.
    Sono gli infiltrati...dovresti farti due domande. Fregato da da dei mocciosi... neanche fossero Bonnie e Clyde.
    Cosa?! Mi stai dicendo che tutto questo tempo siamo stati gabbati da questi tre mocciosi? e la ragazza, purtroppo, non riuscì a trattenere una risata divertita.
    Fermo, fermo! Sei tu la guardia, non io. Sei tu che sei stato “gabbato”, non io. Assumiti le tue resp...
    Hey mocciosi a chi?!!! come al solito Memoru, col suo fare da moccioso arrogante e irriverente che Yuki odiava tanto, s'intromise nella discussione beccandosi un bel pugno in testa ben piazzato da parte della ragazza stessa
    Non ti hanno mai insegnato a stare al tuo posto? sbottò la kunoichi dai lunghi capelli argentei mentre il labbro le tremava da nervoso.
    Tu sta zitto...che sei già nei guai! infierì ancora di più la guardia, facendo battere in ritirata il ragazzino che chissà quali insulti stava imprecando sottovoce.
    Senti...potresti portarli tu alla polizia del villaggio? Io non posso muovermi da qua....ma vedrò di mandare qualcuno dal Kage per fare rapporto...ti ringrazio
    Devo proprio portarli io? Penso di aver fatto abbastanza.
    .<i>Poi non è che se ti allontani, cambi qualcosa eh.

    La guardia annuì, guardandola anche un pochino male a dire il vero a dire il vero. Beh, come biasimarlo: non solo non aveva voglia di portare al termine il proprio compito, ma non aveva neanche esitato a dargli dell'incapace incompetente.
    Bene, vuol dire che accompagnerò molto volentieri questi adorabili angeli sorrise forzatamente, dando delle leggere spinte ai ragazzi Se non avanzate il passo vi uccido, nani da giardino biascico a denti stretti, in modo che solo i ragazzini.

    **

    Non impiegarono molto ad arrivare alla stazione di polizia. Probabilmente perché la ragazza era completamente corsa, spingendo i ragazzini a tutta birra. L'unica cosa che voleva era tornare a casa, salire sul suo albero, penzolare le gambe e schiacciare un pisolino prima che un altro superiore arrivasse ad affibbiarle un compito da baby sitter. Chissà, stavolta le avrebbero chiesto di portare a spasso il cane.
    Sono gli infiltrati al campo di allenamento numero quattro. Penso dovreste avvertire qualcuno e dire che è tutto risolto e bla bla bla e tutte quelle robe burocratiche lì... bene, io taglio la corda. A mai più sparò velocemente come una mitragliatrice, scagliando i bambini all'interno dell'ufficio, facendo sussultare sul posto le due segretarie all'interno dell'ufficio.
    Ma come, te ne vai così senza dire nulla? sbottò Memoru, interrompendo la fuga lampo della ragazza.
    Eh? Mo che vuole questo?
    Che vuoi che ti dica? Non siamo mica in una telenovela, sai? Non ti dirò che ci rivedremo presto... spero che non accada neanche fra un milione di anni. Non metterti nei guai ti potrei dire, ma non perché tenga a te. Sincera. Perché probabilmente con la sfiga che mi ritrovo ritoccherà venire a riprenderti chissà dove. E prega che quel giorno non accada mai, perché ti uccido con le mie stesse mani sorrise la ragazza, dando una pacca sulla testa del marmocchio.
    Ci proverò, ma non ti assicuro nulla brutta befana disse Memoru sorridendo sornione, prima di darsela a gambe levate.
    Tira avanti, Yuki o commetti un omicidio

    **

    Alla fine, gli ultimi istanti della giornata, Yuki aveva in mente di spenderli seduta sotto l'albero di famiglia. Il più grande dell'intero boschetto circostante. A quanto ne sapeva era lì da generazioni, l'albero più forte e robusto che avesse mai visto.
    Si sedette ai piedi dell'albero, poggiando la schiena al tronco, finendo per guardare il cielo e iniziò a riflettere su quello ciò che era accaduto quella giornata.
    E' la verità era una sola: era davvero, potenzialmente parlando, scarsa. Da quando aveva iniziato la sua carriera di ninja, non aveva fatto che arrancare inciampando nei suoi stessi scarponcini da trekking, sfuggendo a situazioni critiche più per fortuna che per forza e bravura.
    Chi voglio prendere in giro: prima Shiji, poi Dan poi la fortuna. Sono scampata a situazioni critiche solo perché c'è chi si è accollato il mio peso. Dan si è perfino fatto uccidere... pensò, grattandosi la nuca, sollevando le ginocchia e poggiandovi sopra il mento.
    Devo cercare di diventare più forte. Sembra che da quando abbia finito l'accademia non abbia mosso neanche un passo avanti mentre quel nano di un metro scarso, nonostante fosse un idiota privo di coordinazione, forza, ha qualcosa che io non riesco neanche a vedere lontanamente, qualcosa che non so neanche di che si tratta... ed infatti era così.
    Nonostante quei due fossero simili, c'era questa particolarità di Memoru che oscurava la presenza della ragazza come anche un eclissi farebbe.
    No, basta. Mi sono fatta quasi surclassare da un moccioso. Io. IO! Inaccettabile. Devo fare qualcosa, farmi il culo... mi sono fatta riprendere da un marmocchio... ANCORA NON CI CREDO sbottò la ragazza prendendosi il viso fra le mani, soffocando un grido di frustrazione e vergogna.
    Inizierò col campo di allenamento, diventerò più forte... ora che ci penso, quello in cui ho ripescato i tre porcellini non era tanto male... chissà. Potrei farci un pensierino. Chissà il Kage mi dia il permesso, mh... lo chiederò a tempo debito pensò chiudendo gli occhi, lasciandosi andare contro la corteccia.





    yypLX

  6. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Memoru
    Parlato Kasha
    Parlato terzo bambino


    Yuki aveva lasciato che i ragazzini corressero davanti a lei in modo che potesse improvvisare dei diversivi, delle trappole fatte al momento per cercare di stanziare i suoi nemici che non avevano smesso di correre nella loro direzione.
    Aspettate! Fermatevi! ordinò ai ragazzini, estraendo della tasca un gomitolo di filo di nylon
    Sono solo degli animali, anche se non sarà una trappola fatta per bene, non se ne accorgeranno pensò, guardando l'ambiente intorno a se. Non c'era niente, se non foglie, che potesse usare.
    Okay, tu... disse allo smilzo, lanciandogli il filo attorcigliato ma tenendo sempre un capo dalla sua parte Lega l'estremità di quel filo alla base di quell'albero. Mi raccomando, un bel nodo o non regge aveva ordinato la ragazza con un tono risoluto e si sorprese di tanta sicurezza. Prima d'allora non avrebbe mai scommesso di avere un tono che andasse al di là dell'annoiato, seccato e arrabbiato. Non avrebbe mai immaginato di essere una persona in grado di dare delle direttive, anzi la maggior parte delle volte era lei che non le eseguiva mettendosi spesso nei guai.
    Riflettendoci bene, Memoru le ricorda lei. Certo, avevano caratteri completamente contrastanti. Probabilmente, se fossero stati rinchiusi in una stanza senza vie di fuga probabilmente si sarebbero presi a pugni finché uno dei non sarebbe caduto a terra stremato ma... ma da un lato erano molto simili. Entrambi volevano dimostrare qualcosa, e per quanto lei fosse stata dura, sapeva a cosa puntava il ragazzino.
    Memoru prendi questo... gli disse, allungandogli – anche se leggermente tentennate – un sigillo esplosivo.
    Mettilo un po' più avanti e coprilo con delle foglie secche, niente di troppo pesante o rischiamo di saltare in aria quanto a te grassone... mh niente di complicato, controlla se arrivano ordinò mentre si accingeva a legare il suo capo al tronco dell'albero opposto.
    Il piano è piuttosto elementare: questo dovrebbe farli inciampare e finire dritti sul sigillo esplosivo...anche se la scimmia non passasse di qui, e il rinoceronte avesse la fortuna di saltare il filo di nylon, finirebbe comunque sulla trappola esplosiva. Inoltre le fiamme raggiungerebbero anche la scimmia se questa per puro caso si trovasse ad oscillare a qualche metro da terra. pensò Yuki, annodando per bene il filo.
    Bene, andiamo adesso terminò, facendo segno ai ragazzi di andare.

    **


    La loro fuga continuò per davvero molto. Davvero molto. Camminarono per davvero molto, e forse anche in tondo per ore.
    Il leggero buon umore e la piccola ombra di tolleranza che le avevano riempito l'animo per un secondo erano spariti del, lasciando spazio all'irritazione e alla furia omicida. Se era sbagliato provare quei sentimenti verso dei ragazzini? Probabilmente. Che volesse fregarsene delle leggi morali e di provare a strozzare quegli ragazzini come farebbe Homer Simpson con Bart? Si, assolutamente, ma si tratteneva dal farlo solo perché non voleva poi essere rinchiusa a vita in una cella di detenzione. Già la tua reputazione non era delle migliori.
    E comunque non è che si irritava senza nessun motivo... okay, a volte si, ma non era quello il caso. Provate voi a camminare in tondo per ore, con insetti dotati di pungiglioni, e le lamentele ininterrotte di qui, quo e qua.
    Stiamo camminando da tempo, dici di saperti muovere eppure non vedo altro che foglie da quando sono qui... si lamentò il ragazzino ispirando in Yuki un'istinto omicida mai visto.
    Sta calma, Yuki, sta calma. Soffocarlo non porterà a nulla di buono
    APPUNTO! TU NON AVRESTI DOVUTO ESSERE QUI sbraitò la ragazza dopo essersi – si fa per dire – calmata.
    Questo è l'ultimo posto in cui avreste dovuto essere! Ma cosa avete in testa? Segatura? E non si tratta di intelligenza o meno ma istinto di autoconservazione. Inoltre ti avviso: non voglio più sentire una parola uscire dalla tua bocca. Ti ho tolto dai guai con il rinoceronte, ma nulla mi vieta di rimettertici, chiaro? lo guardò minacciosa per poi rigirarsi. Menomale che non si era accorta del ragazzo che le faceva il verso, o realmente lo avrebbe fatto inghiottire dalla pianta carnivora.
    Ehi, guardate là. L'uscita!! esclamò Kasha, superando tutti e correndo verso l'enorme cancello. Gli altri due lo imitarono e questo suscitò l'attenzione della guardia che rimase a fissarli.
    Inutile che hai quello sguardo da pesce lesso, dovresti vergognarti. Ti sei fatto fregare da dei mocciosi, tsk






    yypLX

  7. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Memoru
    Parlato Kasha
    Parlato terzo bambino


    Il calcio sferrato aveva dato buoni risultati, in quanto aveva fatto indietreggiare l'enorme animale. Certo, la pelle corazzata era così dura da essere penetrata neanche da un pugnale, quindi immaginate le ripercussioni su un piede.
    Come perdere l'uso del piede in una sola mossa pensò scuotendo la gamba, le dita del piede che ancora pulsavano.
    Beh avevamo deciso di allenarci e abbiamo avuto la pensata di venire qua... asserì lo smilzo uscendo mezzo busto dal cespuglio in cui si era rifugiato.
    Solo che non ci facevano entrare e così abbiamo pensato di entrare in un altro modo

    Qui ci sono un sacco di animali forti per allenarsi...
    Dannazione ragazzi non le dovete dire tutte queste cose!!

    Qui ci sono un sacco di animali capaci di uccidervi, bambocci! Prima che ci carchi di nuovo, andiamo via prima che ricarichi! ordinò Yuki afferrando per il colletto Memoru, ma quello non ne volle sapere affatto. Anzi, sfuggì alla presa della ragazza e armeggiando con un kunai e con un sigillo esplosivo si frappose tra la ragazza e il rinoceronte il quale non gradì affatto l'affronto del ragazzino.
    Non è un buon segno!
    Moccioso, no! Siamo troppo vici...TUTTI A TERRA! Yuki si fiondò su Memoru, strattonandolo, ma il kunai esplosivo finì comunque per colpire il rinoceronte e non fu il solo a ed essere investito. Anche Yuki era stata colpita da quelle lingue di fuoco, anche i ragazzini che avevano urlato e in quel momento rantolii di dolore si levarono nell'aria.
    Memoru?! Yuki cercava con lo sguardo il ragazzino, gli occhi che lacrimavano leggermente a causa dei detriti finiti negli occhi. Le lacrime le offuscavano la vista e quanto più si strofinava gli occhi più sembrava peggiorare la situazione.
    E dopo, solo quando il fumo si fu diradato, notò l'enorme animale fronteggiarli in tutta la sua imponenza.
    Siamo nella merda, dannazione pensò, sollevandosi lentamente da terra cercando di non fare movimenti troppo sospetti.
    Moccioso... non-muoverti Yuki aveva scandito la ragazza a rallenty, allungando il braccio verso l'inguardabile giacchetto giallo senape del ragazzino, stringendo le dita intorno la stoffa.
    Il suolo sotto i loro piedi cominciò a tremare nel medesimo istante in cui le enormi zampe dell'animale cominciarono a pestarlo. Quel gesto non sembrava affatto rassicurante.
    Ed infatti, come previsto, il rinoceronte partì alla carica verso di loro, colmando con la propria stazza in un batti baleno quei due metri che li separavano. Fortunatamente sta volta il danno fu minimo. Yuki era riuscita giusto in tempo a spostare il ragazzino e ad evitare di essere incornata in pieno per un soffio. Fu solo colpita leggermente al fianco sinistro ma poteva andare decisamente peggio.
    Non ti azzardare neanche a piagnucolare che ti uccido con le mie stesse mani aveva minacciato al ragazzino, dopo averlo messo in salvo.
    Renditi utile, raggruppa stanlio ed olio, arrivo tra un secondo ordinò e, guardando l'animale, compose dei sigilli prendendo un profondo respiro. Subito dopo l'aria ispirata si trasformò in un enorme involucro di fiamme che si diressero nella direzione del rinoceronte, roteando ad alta velocità.
    Un boato risuonò per la foresta in seguito all'impatto dell'attacco di Yuki. Dei fruscii si susseguirono mentre le fronde degli alberi incominciarono ad oscillare.
    Appesa ad un ramo comparve un enorme scimmia, che si dondolava di ramo in ramo, e che puntava dritto verso di lei con i denti ben in vista.
    Da quando le scimmie hanno denti da carnivori e sono alte quasi due metri?! pensò la ragazza notando l'avanzare dell'animale e, dopo che questo ebbe emesso un verso – come un grido di battaglia – si scagliò contro la ragazza e volle colpirla con la coda a mo di frusta.
    Senza perdere tempo la ragazza compose i sigilli, eseguendo una perfetta tecnica della sostituzione sostituendosi appunto ad un ceppo d'albero che si trovava a esattamente cinque metri da lei. La ragazza si ritrovò alle spalle della scimmia e approfittando della situazione estrasse dalla tasca un kunai, e con un movimento secco lo scagliò alle spalle dell'animale.
    Questo posto è un inferno umido. Se continua così, finirà che arriveranno altri animali ed io non so quanto riuscirò a reggere pensò, avvicinandosi ai bambini i quali erano raggruppati intorno ad un tronco d'albero secolare, con gli occhi chiusi e tremanti.
    Quasi mi dispiace per loro... anche se, se la sono cercata... Comunque non è tempo di pensare a questo. Un altro secondo qui dentro e questi tre potrebbero diventare spuntino per la scimmia.
    Ehi, ehi, non è tempo di rimanere immobili... sentite dobbiamo allontanarci il prima possibile okay? Ora creerò un diversivo, al mio via correte verso destra. Dovrebbe essere la strada che porta alla porta principale, okay? i ragazzini annuirono, asciugandosi le lacrime.
    Yuki infilò ancora una volta la mano nel portakunai, ma stavolta estrasse una palla luce.
    Uno...due...TRE! CORRETE Yuki scagliò verso i due animali la palla luce e insieme ai ragazzini incominciò a correre.


    Riepilogo post
    Azione non offensiva 1- schivata semplice:Si sposta da un lato
    Azione offensiva 1 – Tecnica Palla di fuoco suprema
    Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema - (Katon: Goukakyuu no Jutsu)

    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Pecora - Scimmia - Cinghiale - Cavallo - Tigre
    Livello: D
    Descrizione: Una tecnica di fuoco molto potente, dove chi la utilizza deve aver impastato un buon quantitativo di chakra per utilizzare questo attacco. La tecnica si fa, usando il chakra concentrato nella parte del petto, dove lo si fa mescolare nei polmoni dal quale uscirà con l’aria e poi andrà a verso l’avversario a forma di una palla grande (5 metri quadrati circa) , poi per dare forma e direzione alla fiamma , si mette la mano destra davanti alla bocca.
    Consumo: 6
    Richiede: Chakra Katon; Zen 2
    Danno: 1 - 4

    Azione non offensiva 2 – Tecnica Tecnica della sostituzione
    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Tigre - Orso - Bue - Cane - Serpente
    Livello: E
    Descrizione Tecnica: Tecnica basilare indispensabile per la promozione all'accademia degli shinobi. Tecnica utilizzata per sostituirsi a un oggetto delle vicinanze grande almeno 1/3 del corpo dell'utilizzatore.Ha lo scopo di confondere l'avversario facendogli credere di aver portato a segno il colpo,dandovi così l'opportunità di contrattaccare.
    Consumo: 2

    Azione offensiva 2 – Attacco sempliceLancio Kunai
    Azione non offensiva 1 – lancio di oggetti che non arrecano danniLancio palla luce
    Chakra consumato: 8
    Chakra rimasto: 33/40
    Slot ferita persi: 1
    Slot ferita rimasti: 16/20
    Armi rimaste/possedute:
    [Prima sacca]

    Tasca 1: ( 7/8 ) Kunai, ( 4/15 ) Shuriken<-oppure-> (3/4) Uchiha Shuriken
    Tasca 2: ( 0/15 ) Makibishi, ( 0/15 ) Spiedi

    [Seconda sacca]

    Tasca 3: ( 1/2 ) Palla di luce, ( 2/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 10/10 m ) Filo di Nylon, ( 1/5 m ) Bende

    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Leggermente preoccupata per i bambini
    Posizione del PG: Nella selva
    Distanza dal nemico: <i>Lontana dal nemicoi>


    Calcoli
    Azione non offensiva 1 – schivata semplice = 2,5 – Danno 1
    Azione offensiva 1 – tecnica = 6
    Azione non offensiva 2 – tecnica – schivata tramite ninjutsu = 2,5 – la evito
    Azione offensiva 2 – attacco con arma da taglio = 2,25





    yypLX

  8. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Memoru
    Parlato Kasha
    Parlato terzo bambino


    I tre ragazzini incominciarono a scalciare come puledri impazziti, tanto che Yuki fu costretta a metterli giù, quindi lasciò la presa e li fece cadere al suolo.
    Ma che diavolo...chi sei? sbottò uno dei tre ragazzini finito col sedere a terra, sollevando il capo coperto da un paio di occhialoni enormi d'aviatore, puntando il suo sguardo spavaldo nelle iridi gialle della ragazza.
    Mi stai per caso sfidando, nanerottolo? Yuki fissava il più basso dei tre con un cipiglio che rischiava di arrivarle all'attaccatura dei capelli. Intuì che il ragazzetto dai capelli rossi e la faccia piena di lentiggini fosse il leader, mentre gli altri due – lo smilzo e il grassoccio – fossero una sorta di suoi sottoposti.
    Chi sia io non importa, la domanda vera è chi siete voi e cosa ci facciate qui. Farete meglio a vuotare il sacco, o potrei arrabbiarmi sul serio rispose Yuki con le braccia incrociate al petto, assumendo lo stesso atteggiamento del ragazzino come farebbe un bambino dispettoso con la sottile differenza che lei riusciva a incutere timore allo stesso tempo. Infatti, escludendo il gradasso, gli altri due tremavano come foglie.
    E a te che importa?!! se Yuki fosse stata in un manga, a quest'ora le sarebbe comparso sulla fronte di chi sta veramente per perdere le staffe.
    E' per mocciosi come te che ho il terrore di avere figli, sappilo pensò la ragazza, lasciando scivolare le mani da sotto al seno fino ai fianchi poi si chinò per avere un tete a tete più ravvicinato col nano.
    Mi importa parecchio, dato che sono stata incaricata di mandare o fare fuori chiunque abbia avuto la fortuna di entrare, anche con la forza, quindi faresti meglio ad abbassare il tono con me e a spiegarmi il motivo della vostra presenza qui se non volete finire nei guai sibilò come un serpente sul viso del ragazzino provocando un sussulto negli altri due.
    Memoru non fare così...già siamo nei guai a questo punto cerca di non peggiorare la situazione
    Spaventare i bambini, funziona sempre pensò soddisfatta, puntando lo sguardo sul grassoccio, quello con una sciarpa enorme avvolta intorno al collo che lo faceva sembrare un senza-collo. Una sorta di Maurizio Costanzo giapponese.
    Ti ascolto, piccolo involtino primavera.
    Beh...noi noi...volevamo allenarci...siamo da poco diventati genin e così abbiamo avuto l'idea di venire in questo posto per...
    Zitto KASHA! il più turbolento si fiondò sul grassoccio, tirandolo per la sciarpa e cercando di tappargli la bocca e farlo zittire.
    Mollami... sbuffò spingendo Memoru, e tutto ciò finì per degenerare in una rissa a colpi di schiaffi e pugni mal assestati.
    E tu sta zitto...non sono AFFARI suoi!!
    E questi sarebbero dei genin?!
    Se volevo dividere risse tra marmocchi sottosviluppati, andavo a fare la meastra d'asilo... CHIARO? sbottò afferrando gli occhialoni di Memoru e la sciarpa di Kasha, strattonandoli.
    Ora vi do esattamente cinque minuti per filare via o...
    Ehm...ragazzi?! ...RAGAZZI!!!...STA ARRIVANDOO!! lo smilzo, che per tutto il tempo era stato in silenzio, aveva preso parola balbettando e correndo via a gambe levate mentre sulla testa comparve un enorme punto interrogativo. Soprattutto quando anche gli altri due se la filarono, lasciando perdere il loro battibecco.
    Cosa sta arrivando?! Cosa?! ma non c'era più bisogno che qualcuno le rispondesse. Solo un cieco non l'avrebbe visto.
    E la stava caricando... beh era riuscito anche a beccarla in pieno, scaraventandola contro un albero lì vicino.
    Perché cavolo c'è un rinoceronte pensò Yuki, rimettendosi in piedi e scrollandosi di dosso le foglie e i rametti impigliatesi nei capelli, poi saltò in aria sferrando un calcio sul muso del grosso animale facendo attenzione a non beccare il corno.
    Ora, pretendo una spiegazione o vi do in pasto a questo coso.



    Riepilogo postAzione di movimento 1:indietreggia di un metro
    Azione offensiva 1 – Attacco semplice: Calcio al muso
    Chakra consumato: //
    Chakra rimasto: 40/40
    Slot ferita persi: 3
    Slot ferita rimasti: 17/20
    Armi rimaste/possedute:
    [Prima sacca]

    Tasca 1: ( 8/8 ) Kunai, ( 4/15 ) Shuriken<-oppure-> (3/4) Uchiha Shuriken
    Tasca 2: ( 0/15 ) Makibishi, ( 0/15 ) Spiedi

    [Seconda sacca]

    Tasca 3: ( 2/2 ) Palla di luce, ( 2/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 10/10 m ) Filo di Nylon, ( 1/5 m ) Bende

    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Confusa sull'accaduto
    Posizione del PG: Nella selva
    Distanza dal nemico: Di fronte al nemico


    Calcoli
    Azione offensiva 1 – attacco semplice = Danno 1; 2,5





    yypLX

  9. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    bambino 1
    bambino 3
    bambino 2


    Doveva essere sincera, la natura le era sempre piaciuta, ovviamente finché si trattava di paesaggi incontaminati pieni di verde e graziosi animaletti impellicciati, ma quando si iniziava a parlare di insetti era tutta un'altra storia. Il ronzio la infastidiva a tal punto da farle crollare l'umore, per non parlare delle punture a cui era spesso soggetta. E in quel momento quindi non se la cavava molto bene. Grazie alla sua carnagione pallida, le punture che aveva ricevuto sembravano dei lamponi in miniatura, inoltre si era auto schiaffeggiata più volte, cercando di contrastare le sue nemiche giurate: le zanzare.
    Annuncio all'ordine del giorno: ricordarsi di comprare una protezione contro gli insetti decente pensò seccata, grattandosi con foga l'avambraccio ormai arrossato, superando le strisce segnaletiche che sbarravano i buchi fatti.
    In quel momento riusciva persino a rivedere l'immagine di suo padre che l'ammoniva con sguardo severo, ripetendole per l'ennesima volta di mettere la protezione contro gli insetti se voleva ancora girovagare nel bosco.
    Ma a che diavolo vado a pensare? sbuffò seccata, scalciando un sasso distante da lei Non penso sia questo il momento per avere dei flash back degni di soap opera scosse la testa, tirando nuovamente un calcio ad un sasso e, quest'ultimo, volò fino alla recinzione ma stavolta non sentì il solito rumore metallico che si sente quando si colpisce la rete. Anzi, sembrò proprio che avesse colpito un cespuglio, il che era strano.
    Solo che si fu avvicinata notò che il sasso aveva attraversato la rete, proprio perché quest'ultima presentava un'altra apertura. Ma questa, a differenza delle altre, non era stata segnalata.
    Questo qui non c'era sulle foto pensò abbassandosi per guardarlo da vicino Quindi... potrebbe essere stato fatto da poco. Magari chiunque l'abbia fatto è ancora lì... e pensando ciò, mettendosi a carponi, cercò di sgusciare all'interno del campo, ma la cosa era più dura di quanto si aspettasse.
    Primo, il passaggio era decisamente troppo piccolo. Aveva impiegato una decina di minuti a far passare di lì testa e braccia, senza graffiarsi tutta.
    Chiunque l'abbia fatto o è un animale, o una persona con un deficit ormonale alto a malapena novanta centimetri-.. guarda che mi tocca fare, non gattono da quando mi sono spuntati i primi denti.. cosa si fa per il capo aveva pensato la ragazza, trascinando le gambe all'interno.
    Seconda cosa, i suoi lunghi capelli si erano impigliati un po' ovunque, rallentando la sua “marcia” in ginocchio e alcune volte aveva dovuto tirarli con forza per sradicarli dai rametti ergo, alcune ciocche avevano finito per strapparsi.
    Se acchiappo il responsabile di tutto ciò, lo lincio aveva pensato poi, rimettendosi in posizione eretta e spolverandosi i pantaloni macchiati di terra. Nulla da fare, il fango non sarebbe andato più via.
    Fango, eh? Se è stato così inesperto da lasciare ben visibili i buchi nella rete, probabilmente non avrà pensato a non lasciare impronte ipotizzò Yuki, ed aveva ragione.
    Qualche metro più avanti, tre tipologie di impronti differenti erano stampate nel fango fresco e a giudicare quella melma putrida, erano fatte da poco.
    Fu così che Yuki iniziò una “scampagnata” tra la fitta vegetazione in cerca degli intrusi. Meglio specificare che non fu la passeggiata più piacevole della sua vita. Aveva scoperto che era presente più fauna e flora in quel campo di allenamento che nell'intera Africa, che le piante carnivore esistevano eccome – e alcune gigantesche avevano anche cercato di inghiottirla – che serpenti lunghi metri avevano cercato di stritolarla e, per chiudere in bellezza, aveva scoperto che il suo lato animalista stava andando a farsi friggere.
    Se ri-becco quel serpente, giuro, altro che difensore degli animali. Mi ci faccio degli stivali pensò irritata, massaggiandosi il collo fino ad un secondo fa stritolato.
    Dove possono essersi cacciati questi stron... stava per inveire contro gli intrusi, quando delle voci bianche la fecero ammutolire all'istante, cosa che la fece mettere sugli attenti.
    Hey hey...che ne pensi di quello? chiese uno di loro, probabilmente ad uno dei suoi compagni di escursione
    Mmmm ce la potremmo fare!! esclamò, e Yuki dall'angolazione in cui si trovava non riusciva ancora a vedere bene i volti di quei ragazzini – perché dal tono di voce potevano essere solo ragazzini.
    Non è più grande rispetto agli altri?
    Dai di che hai paura siamo in tre!!
    Ah sono in tre?! Chiunque siano, li spedirò a casa dritti a calci in culo. Come ringraziamento a tutto quello che ho dovuto fare per trovarli pensò seccata Yuki, avvicinandosi alla fonte delle voci e notando che provenivano da un cespuglio.
    Vi ho trovati, mocciosi! A causa vostra sono retrocessa da Genin a baby sitter
    E forse per il troppo nervoso agì distinto, afferrando i tre ragazzini per il colletto delle loro maglie e sollevandoli leggermente da terra, e non vi dico come era il suo sguardo. L'espressione spaventata dei tre diceva tutto.
    Ora, qui quo e qua, datemi almeno un solo motivo per cui non debba darvi in pasto alla pianta carnivora che ho visto poco fa. Vi do cinque secondi per rispondere disse glaciale la ragazza, mollando poi infine la presa sul colletto, ma solo perché aveva visto la carnagione dei tre passare da rosa a violaceo.





    yypLX

  10. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Hokage
    Parlato Guardia


    Aveva sempre considerato l'ufficio dell'Hokage come luogo accogliente, tranquillo e soprattutto ordinato. Ogni cosa era minuziosamente riposta in ordine: i libri sulla libreria a muro erano messi in ordine crescente, divisi poi por categoria; i documenti erano riposti sulla scrivania in modo impeccabile e poi... c'era lei, con i capelli scompigliati, i vestiti stropicciati e il respiro affannoso – a causa dello sprint che aveva dato per arrivare in tempo – che stonava con tutto quell'ambiente. Probabilmente tra le ciocche argentee si nascondeva persino qualche ramoscello.
    Yuki...sono contento che sei arrivata...ho un compito per te. aveva asserito il capo del villaggio dopo che Yuki aveva varcato la soglia, sollevando lo sguardo dalla pila di documenti.
    Conosci il campo di allenamento 7? le chiese, riponendo lo stilo nel porta inchiostro. Yuki ci pensò su.
    In realtà, lo aveva sentito nominare diverse volte ma mai aveva indagato su cosa fosse precisamente. Con molta probabilità era passata di sfuggita accanto al perimetro di quel campo qualche volta, ma era stata troppo di fretta per fermarsi. E infatti era così.
    Uno dei vizi che la ragazza aveva era quella di non utilizzare le normali vie per arrivare al villaggio piuttosto preferiva saltare di ramo in ramo. Fu uno di quei giorni di noia che, oscillando a destra e sinistra, vide una vegetazione rigogliosa e fitta, cosa piuttosto insolita. Avrebbe anche voluto entrarvici dentro, ma il cartello di divieto e la recinzione l'avevano destata dal farlo
    Come saprai questi campi di allenamento sono recintati e l'accesso è vietato senza un'apposita autorizzazione. Ma di recente sono stati trovati dei passaggi nella recinzione... dal cassetto estrasse un plico, mostrandole delle foto di quella famosa recinzione che l'aveva tenuta ma stavolta ben diversa. Qualcuno non aveva saputo trattenersi.
    Non sarà una cosa casuale, i punti recisi non sono di certo stati fatti alla rinfusa constatò Yuki, guardando con sguardo accigliato le foto.
    Tu stai facendo dei progressi come kunoichi ed ero già intenzionato a mandarti li per un allenamento...ma vista l'occasione vorrei che cercassi di capire chi ha tagliato la recinzione.
    Si, Hokage. Andrò subito a dare un occhiata. disse con tono solenne per poi lasciare la stanza, ma non prima di afferrare il sacchetto datole dall'Hokage per andare a fare compere.

    **

    Dopo che Yuki ebbe comprato il necessario, si recò subito sul posto: ovvero al campo di allenamento sette.
    Davanti all'enorme entrata un ninja stava di guardia, con le gambe divaricate e le braccia incrociate al petto. Peggio di una guardia inglese.
    Sei il ninja mandato qui a investigare? e Yuki annuì, facendo oscillare i capello argentei Hai qualche domanda prima di entrare
    Mh, mi chiedevo...avete trovato altro, oltre che una recinzione manomessa?
    Mmm no nulla di rilevante...beh delle impronte...ma solo all'interno..nulla che ci portasse a qualche indizio fuori
    Mh, non mi ha detto nulla di rilevante... è un campo di addestramento, normale trovarvi impronti e questo non aiuta a trovare un colpevole alla recinzione manomessa. Potrebbe essere stato anche un animale... pensò la ragazza.
    C'è allora qualcosa che potrebbe attirare l'attenzione di qualcuno, qui... oggetti di valore o altro?
    Questo potrebbe spiegare l'intrufolarsi di qualcuno, scartando l'opzione animale...
    Oggetti di valore? E' un campo di allenamento...anzi cerca di state attenta quando entri

    Ah, quindi si tratta anche di un campo con diversi ostacoli... e da come ne parla anche pericolosi. Perché qualcuno dovrebbe metterci piede, se non per qualcosa di valore? Questa cosa non mi quadra
    Chiunque potrebbe essere stato, dovrebbe essere a conoscenza di qualcosa, no?
    chiese, cercando di spillare qualche informazione in più sulla faccenda ma rimase a bocca asciutta quando la guardia le rispose con: E' quello che vorremmo sapere...non so capisce il perché entrino proprio qui
    Continuo a non ricavare un ragno dal buco pensò Yuki, boccheggiando.
    Allora ti apro l'accesso all'area
    No... preferire non entrare dall'ingresso principale. Dalle scarse informazione ricevute, meglio che mi metta sotto. Partirei proprio dalla recinzione, per vedere se ci sono alte falle, se lei è d'accordo.





    yypLX

  11. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Hakurama
    Parlato Murui
    Parlato Shibo
    Parlato uomo
    Parlato Himeko


    Una goccia di sudore scorreva lungo il suo viso, arrivando sino al mento e poi cadere a terra. Quella situazione stava diventando sempre più faticosa e, per quanto volesse sostenere di riuscire ancora ad andare avanti, in realtà sapeva che da un momento all'altro i muscoli le avrebbero ceduto a causa dell'enorme sforzo. E i ragazzi non erano da meno: se Hakurama fosse stato investito avrebbe avuto di certo un aspetto migliore mentre il tizio dai capelli rossi... beh, era prossimo a morte per infarto. Un cuore innocuo come il suo non sarebbe riuscito a reggere altro, dopo questa.
    I tre si trovavano ad un metro di distanza l'uno dall'altro, e Shibo accortosi di ciò intimò a tutti di avvicinarsi e aggrupparsi: Restiamo vicini! gridò e la sua voce si perse in tutto quel trambusto.
    Voi due avvicinatevi! Non distanziamoci così... schiena al muro, non lasciamo varchi! ordinò Yuki portando le proprie spalle contro la parete e così fecero tutti gli altri.
    Unica pecca: erano circondati e di vie di fuga non se ne vedevano neanche lontanamente.
    Ed ora cosa cavolo ci inventiamo? Siamo fot**ti pensò la ragazza in modo davvero positivo. Già, quando era il momento di prenderla per il verso giusto, lei non sapeva neanche da dove iniziare
    Inoltre ci mancava questo... cosa diavolo è?! l'aria circostante sembrava essersi appesantita, offuscata, e non parlavamo della solita nebbia. Si parlava di qualcosa di tangibile, qualcosa di ruvido, qualcosa che fosse davvero poco probabile che si trovasse lì.
    Che diamine ci fa della sabbia qui?tossì Yuki, coprendosi il volto con un braccio, intimando i suoi amici di squadra a fare lo stesso.
    Aveva pensato che quello fosse un attacco indirizzato a loro, doveva essere sincera, ma quando vide i nemici che li circondavano cadere al suolo stramazzanti e paonazzi in viso – alcuni vomitarono persino - sulla sua testa si designarono due punti interrogativi.
    Qualcuno mi può spiegare cosa diavolo sta succedendo?! sbraitò la ragazza dai capelli bianchi verso i suoi compagni – che ne sapevano quasi quanto lei, e rischiavano anche di essere pestati da Yuki per questo – al limite della sopportazione.
    Perché lo chiedi a noi, idiota, non vedi che siamo con te? sbuffò seccato Hakurama, beccandosi di risposta un'occhiataccia da parte di Yuki. E doveva ringraziare i Kami che non aveva beccato un pugno, ma conoscendola a fine missione nessuno l'avrebbe fermata dal farlo.
    State tutti bene? una voce squillante come un campanellino raggiunse le sue orecchie poi, improvvisamente, davanti ai loro occhi la figura di una ragazza alta, slanciata, dal seno prorompente e dagli strani occhi si erse davanti a loro. Le due ebbero subito un contatto visivo, che la mora sciolse prontamente.
    Ottimo, mancava solo la Lolita... il quadro non poteva completarsi in modo migliore pensò sarcastica, portandosi due dita alle tempie. La situazione continuava a sfuggire di mano.
    Tu... tu sei la ragazza che abbiamo incontrato? a prendere parola era stato lo stoccafisso di Murui che...Cosa, cosa, cosa? La conoscono?
    Si!Non immaginavo di incontrarvi di nuovo! Se avessi saputo che entrambi seguivamo le stesse tracce avrei proposto... un alleanza![/cloro] sorride calorosamente e questa cosa infastidì Yuki.
    [color=orange]Che cavolo sorride, pff... ma aspetta, ho altro a cui pensare...
    Come vi conoscete voi tre, questa cosa sfugge sia a me sia a Shibo... perché? domandò pungente la ragazza ai due compagni di squadra Se non ti fossi fatta catturare, te lo avremmo raccontato Yuki gli assestò un bel gancio, giusto per togliersi una soddisfazione. Ben gli stava.
    E tu che hai da fissare, ancora?! si rivolse poi verso la ragazza, che aveva di nuovo beccato mentre la fissava. Gliene averebbe detto quattro anche a lei, ma l'apparizione di un nuovo squilibrato la interruppe sul nascere.
    ...Solo che...
    Solo che cosa?!.
    Voi...voi avete rovinato tutto ringhiò una voce interrompendo la ragazza Ma ve la farò pagare! continuò sollevando con due mani un ampolla in aria – neanche fosse la nascita del re leone, anche se lui a dirla tutta l'aria della scimmia ce l'aveva eccome.
    Qui...è racchiuso un potere incredibile...non contavo di doverlo usare ora...ma dopo quello che avete combinato... prese una piccola pausa, guardandosi in torno arrabbiato e frustrato il mio covo che sta cadendo pezzi per colpa vostra!!!
    M...m..ma non l'ho fatto apposta!!!
    Qu...qui si...mette....male...sul serio....
    Ti prego dimmi che non l'hanno detto davvero... questa sembra essere la goccia che fa traboccare il vaso, perché senza esitazione l'uomo aprì l'ampolla dalla quale iniziò a fuoriuscire un fumo denso che inizia ad occupare tutto lo spazio. Sembra quasi risucchiare tutta la luce e calore che fino a poco tempo prima erano presenti.
    Questo...un potere che abbiamo cercato per anni...capace di far cadere una nazione...Thanatissia!!! il fumo continua a diventare sempre più denso e improvvisamente, dopo aver raggiunto una certa consistenza, si scaglia verso di loro, puntandoli come farebbe un toro.
    Yuki chiuse gli occhi, aspettando che l'impatto – o qualunque cosa sarebbe dovuta succedere – succedesse ma ciò non accadde. Vide la ragazza di prima, ora di fronte loro, ergere un muro di sabbia che sembrava proteggerli ma...un momento... sta cedendo?! Yuki mosse un passo nella direzione della lolita, cercando di aiutarla ad arginare qualunque cosa fosse quel fumo ma improvvisamente successe ciò che nessuno avrebbe mai immaginato. Il muro che fino ad un momento prima cercava di difenderli adesso era crollato ma non solo adesso questa fluttuava all'impazzata nell'aria e colpendoli e ricolpendoli e..cosa diavolo sta succedendo qui! Yuki era caduta a terra inerte, immobilizzata dalla sabbia che fino ad un secondo prima considerava la sua salvezza.
    Ora questa le toglieva ogni via d'uscita, le stritolava le ossa, le tappava le orecchie e....Maledizione! Mi sta entrando nel naso e nella bocca... la sento arrivare ai polmoni in quel momento Yuki voleva urlare, voleva dire alla ragazza di ritirare la sabbia. voleva tossire per scacciarla ma non riusciva. Inoltre più cercava di combatterla, più questa aumentava la presa.
    Quindi questo dovrebbe essere il mio ultimo momento? Ed io che pensavo si ripercorresse tutta la vita passata in un secondo... cazzate. Chissà se quei tre staranno pensando lo stesso... pensò, mentre le forze sembravano svanire e l'unica cosa da fare era lasciarsi andare.
    Poi successe.
    Lentamente, la sabbia si era allentata lasciando che tutti potessero rimuoversi e riprendere il movimento.
    Siamo morti? Ah no...
    Co...cosa?...che...che succede? Tutto qua? l'uomo cadde in ginocchio, con sguardo vitreo, come se fosse entrato in trance, mentre Yuki e gli altri si rimettevano in piedi un po' barcollando e non venivano di certo aiutati dalle scosse che fecero vibrare tutto.
    ..STA CROLLANDO TUTTO!!
    Ma va, che genio! Non me ne sono accorta... pensa ad una via di fuga piuttosto Yuki si guardava in torno, ma effettivamente...Erano intrappolati.
    Inoltre poi vide la ragazza allungare una mano verso di lei... Non penserai mica che ti prenda per mano, vero? Preferisco essere schiacciata da un masso
    Yuki, fa come ti dice! Fatelo tutti! ordino Shibo categorico, afferrando anche lui la mano della ragazza.
    Prima la quasi morte, adesso il contatto con... lei... può andare peggio di cosi? questo fu l'ultimo pensiero di Yuki, prima che tutta quella stanza sparisse dai suoi occhi.

    **
    Si erano ritrovati “magicamente” fuori da lì, in uno spazio verde che non aveva niente a che fare con la stanza in cui si trovavano.
    Che razza di tecnica era quella?Possibile che una svampita del genere sia più di quel che voglia mostrare? Yuki era dubbiosa. Ma una domanda la importunava da un po': perché mai una ninja di Suna, perché il suo manipolare la sabbia non era passato di certo inosservata, si trovava lì? Non poteva essere un caso, anche perché i casi non esistevano. Non nel suo mondo, e l'aveva capito anche dal parlottare fitto tra lei e Shibo che nascondeva qualcosa.
    Gli affari di Suna non ci riguardano, per tanto non sono vincolato dal far rapporto della tua presenzadisse Shibo alla ragazza, ricevendo uno sbuffo sonoro da parte di Yuki.
    Perché avrebbe dovuto farlo? Che la sua presenza qui non era a conoscenza da parte dei suoi superiori? Quella storia non le piaceva.
    Magari ci rincontreremo disse entusiasta Hakurama, con aria da cascamorto come suo solito
    Spero per te che ciò non accada in mia presenza pensò stizzita Yuki, arricciando il nasco e incominciando ad incamminarsi verso la strada che l'avrebbe portata al villaggio.
    La missione dovrebbe essere terminata, quindi posso tornarmene a casa. Voi fate quel che vi pare! disse, lanciando un ultima occhiata alla ragazza e a Shibo, poi iniziò a camminare.

    **

    Non è strano che ti abbia chiesto di non rivelare la sua presenza? chiese a bruciapelo Yuki al jonin, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo. Yuki era debole fisicamente, non aveva la forza che avevano i suoi compagni di squadra questo era sicuro, ma su una cosa non ci pioveva: era troppo astuta e intelligente di tutti loro.
    Affatto. E' troppo sospetta come cosa ma... il suo comportamento non farebbe mai pensare a qualcuno di pericoloso. Sta di fatto che sono questioni che riguardano Suna...
    Quindi non dirai niente davvero? E se fosse una...
    Messa in scena? Si, ci avevo pensato, ma si dovrebbe verificare l'effettiva pericolosità della ragazza, e fino a prova contraria sembra pericolosa come un cucciolo di koala... l'unica cosa che posso fare è parlarne con l'Hokage, ma non implica che accadrà qualcosa. Abbiamo altre faccende che hanno la priorità su una kuniochi svampita
    E Yuki annuì, lasciando cadere il discorso, mentre davanti ai loro occhi si ergevano le porte del villaggio.
    Finalmente a casa



    yypLX

  12. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Hakurama
    Parlato Murui
    Parlato Shibo
    Parlato uomo


    Nonostante il kunai della ragazza riuscì ad andare a segno, conficcandosi tra la tesa e la spalla, il suo avversario era ancora in piedi.
    Dannazione, avrei dovuto prendere meglio la mira pensò contrariata, saltando mezzo metro all'indietro così da poterlo guardare meglio.
    I due si guardarono negli occhi in un tempo che parve indefinito, aspettando rispettivamente un passo falso dal proprio avversario. E rimasero così, immobili, fin quando non fu l'avversario della ragazza a prendere l'iniziativa.
    Egli corse nella sua direzione, accorciando i metri di distanza che li separavano, e prima di colmare del tutto la distanza si alzò in “volo” per poi sferrare contro la ragazza che, nonostante si fu portata gli avambracci, venne colpita in pieno da una scarica di calci e ciò la fece indietreggiare ancora di più.
    Cavolo! Che dolore! pensò massaggiandosi gli avambracci, e tastandoseli con attenzione non riuscì a non pensare che, l'indomani, avrebbe avuto dei bei grossi lividi.
    Si mise a riflettere sul da farsi e, se voleva concludere qualcosa, doveva farlo alla svelta. La sua mente iniziò a elaborare quante più strategie possibili, scartando quelle con poca probabilità di riuscita.
    Poi notò una cosa: la loro posizione all'interno di quella camera non era esattamente centrale, anzi; erano riversi più verso il lato destro, accostati quasi alla parete destra. Ecco quello era un opportunità.
    Il piano che aveva ideato era abbastanza semplice: distrarlo in modo da poter arrivare ad una posizione di vantaggio, e attaccare senza che avesse potuto fare qualcosa.
    Per quel motivo, dopo aver estratto un kunai dal borsello, lo lanciò nella sua direzione.
    Che lo avesse evitato, spostandosi, o che lo avesse parato sarebbe comunque riuscita a mettersi sulla sua direzione. Infatti, dopo che ebbe lanciato l'arma, aveva accumulato abbastanza chakra sotto le suole dei piedi e con un salto si attaccò alla parete, correndo fino a raggiungere il soffitto, ritrovandosi a testa in giù sopra al suo avversario.
    Dopo fatto ciò, tenendosi ben salda al soffitto, compose i sigilli con le mani aspirando una grossa quantità d'aria per poi rigettare fuori, al suo posto, una grande palla di fuoco spedendola contro il nemico. Però, subito dopo, si lanciò giù distanziandosi dal suo avversario di un paio di metri prima che le fiamme risalissero verso l'alto



    Riepilogo post
    Azione gratuita 1: Estrae un kunai
    Azione offensiva 1 – attacco semplice:Lancio Kunai
    Azione gratuita 2 : “invia” chackra sotto le piante dei piedi
    Azione di movimento 1 : Salta sulla parete, arrivando al soffitto
    Azione offensiva 2 - tecnica : Palla di fuoco suprema
    [SPOLIER]Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema - (Katon: Goukakyuu no Jutsu)

    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Pecora - Scimmia - Cinghiale - Cavallo - Tigre
    Livello: D
    Descrizione: Una tecnica di fuoco molto potente, dove chi la utilizza deve aver impastato un buon quantitativo di chakra per utilizzare questo attacco. La tecnica si fa, usando il chakra concentrato nella parte del petto, dove lo si fa mescolare nei polmoni dal quale uscirà con l’aria e poi andrà a verso l’avversario a forma di una palla grande (5 metri quadrati circa) , poi per dare forma e direzione alla fiamma , si mette la mano destra davanti alla bocca.
    Consumo: 6
    Richiede: Chakra Katon; Zen 2
    Danno: 1 - 4
    Costo: 25 Exp
    Energia: Gialla [/SPOILER]
    Chakra consumato: 6
    Chakra rimasto: 28/40
    Slot ferita persi: Danno max calci(4)=4
    Slot ferita rimasti: 10/20
    Armi rimaste/possedute:
    [Prima sacca]

    Tasca 1: ( 7/8 ) Kunai, ( 4/15 ) Shuriken<-oppure-> (3/4) Uchiha Shuriken
    Tasca 2: ( 0/15 ) Makibishi, ( 0/15 ) Spiedi

    [Seconda sacca]

    Tasca 3: ( 2/2 ) Palla di luce, ( 2/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 10/10 m ) Filo di Nylon, ( 1/5 m ) Bende

    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Determinata a far fuori i suoi avversari
    Posizione del PG: Dentro la stanza
    Distanza dal nemico: di fronte, ma a gran distanza


    Calcoli
    Azione offensiva 1 – attacco semplice : lancio kunai; danno 1-3
    Azione offensiva 2 – tecnica :Palla di fuoco suprema: 2,5+0,5 di superiorità= 3




    yypLX

  13. .

    Yuki Moriko
    scheda - 15 - Genin





    Parlato Yuki
    Pensato Yuki
    Parlato Hakurama
    Parlato Murui
    Parlato Shibo
    Parlato uomo


    Ah quindi Cip e Ciop sono arrivati, chi l'avrebbe mai immaginato pensò Yuki, alzando gli occhi al cielo. Non avrebbe mai pensato che due tizi del genere sarebbero riusciti a notare i suoi indizi.
    Si, se non si era capito, aveva veramente una considerazione davvero bassa di quei due. Come del resto delle persone dopotutto.
    Dunque, proverò a usare un linguaggio che tu capisci al volo, cara Yuki: Se provi a rompere le scatole con quei tuoi modi tanto "carini", ti ammazzo io con le mie mani, al diavolo il lavoro. Dovessi vedermela io da solo con quel ceffo. Yuki lo guardò con stizza, poi alzò gli occhi al cielo lasciando che quelle parole – che avrebbero dovuto risultare intimidatorie ma avevano ricevuto l'effetto contrario – e lo ignorò.
    La missione ha la priorità su tutto, persino sullo spaccarti il brutto muso che ti ritrovi. A quello penserò una volta finito. poi gli rivolse il sorriso più falso che avesse mai potuto fare. Ma ehi, era pur sempre un sorriso!
    Userò quella sua testa di Mokuton per farne una bella casetta gli uccelli sbuffò cercando di sopprimere il suo istinto omicida. Quello avrebbe complicato di più la situazione e già non era messa bene.
    Adesso Yuki dovrà ricredersi sul nostro conto!
    Si, come no. Contaci. pensò la ragazza dai capelli argentei.
    Se c'era una cosa che mai, nella sua vita, avrebbe fatto era ricredersi. Quei due avrebbero potuto persino diventare i migliori ninja del paese del fuoco, li avrebbe catalogati sempre come idioti.
    PPensiamoci DOPO che usciamo da questa situazione, Murui-kun...
    Ah, allora non ha schegge di legno nella scatola cranica
    pensò lanciandogli una leggera occhiata, per poi puntare lo sguardo sull'uomo.
    S.. Sì! Hai ragione!
    Finito con questa scena, karate kids? Non so voi, ma c'è qui uno che non ha esattamente le migliori intenzioni.. sbuffò infastiditala ragazza puntando gli occhi sull'uomo che aveva preso a correre nella loro direzione.
    Per prima cosa si era diretto verso Hakurama, sferrandogli un calcio che – grazie all'aiuto di Murui – era riuscito in parte ad evitare cosa che non era riuscita a fare Yuki, la quale finì con il labbro spaccato.
    Dannazione!
    Ma non terminò qui perché, non contento, continuò il suo operato scagliando contro il ragazzo dai capelli bianchi una ginocchiata, che stavolta non riuscì a schivare anzi. Il colpo sembrò spingerlo ad indietreggiare. Poi, caricando la propria forza nel palmo della propria mano ma qui, stavolta, con un colpo di fortuna e – anche se le costava ammetterlo – con l'aiuto di Murui era riuscito in parte a schivarlo.
    Mi ha veramente rotto, 'sta volta gli ficco un kunai dritto su per il... pensò facendo scrocchiare le dita e pulendosi il labbro inferiore con il dorso della mano, giusto per incanalare un ancora di più quel suo istinto omicida.
    Hakurama nel frattempo aveva sovrapposto le sue mani e la ragazza non capì all'inizio cosa stesse facendo, se stesse preparando un attacco da solo o che altro, ma appena ricevette la sua occhiata comprese il piano.
    Ah,Cip... ti vengono in mete anche i piani? I tuoi neuroni rischieranno di implodere se continui a sforzarti pensò divertita, notando lo shuriken di legno tra le sue mani.
    Aspé.. legno? Come ha.. no, a dopo queste cose pensò, aspettando il momento giusto. Non appena il suo compagno di team scagliò lo shuriken, iniziò la sua avanzata, correndo sulla stessa traiettoria dell'arma ma mentre quest'ultima puntava il viso dell'uomo, la ragazza saltò in alto estraendo un kunai dal marsupietto e stringendolo con la mano destra scese con forza, puntandogli la testa.
    Mi sono annoiata!


    Riepilogo postAzione non offensiva 1– Difesa semplice :Schivata
    Azione movimento 1: corre verso il nemico
    Azione gratuita 1: Estrae un kunai
    Azione offensiva 1 – attacco semplice: Attacco portato con kunai
    Chakra consumato: //
    Chakra rimasto: 34/40
    Slot ferita persi: Danno max pugno(2)+Danno minimo palmata(1)=3
    Slot ferita rimasti: 14/20
    Armi rimaste/possedute:
    [Prima sacca]

    Tasca 1: ( 8/8 ) Kunai, ( 4/15 ) Shuriken<-oppure-> (3/4) Uchiha Shuriken
    Tasca 2: ( 0/15 ) Makibishi, ( 0/15 ) Spiedi

    [Seconda sacca]

    Tasca 3: ( 2/2 ) Palla di luce, ( 2/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 10/10 m ) Filo di Nylon, ( 1/5 m ) Bende

    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Determinata a far fuori i suoi avversari
    Posizione del PG: Dentro la stanza
    Distanza dal nemico: Al lato del nemico


    Calcoli
    Azione offensiva 1 – attacco semplice : affondo con kunai; danno 1-3
    Primo pugno non evitato: danno pieno (2)
    Palmata schivata ma calcolo pari quindi danno minimo (1)




    inserito anche i danni precedenti

    yypLX

  14. .

    Missione Oto – Livello D


    Genbu: La tartaruga nera


    Utente/i partecipante/i:xXMystogan Gyokuryo Kagayaku

    Pg partecipante/i:Gyokuryo Kagayaku


    Arrivato davanti al cancello insieme alla tua compagna, noterai che il vostro sensei vi aspetta già alle porte, con la sua solita aria scocciata.
    Ce ne avete messo di tempo, su, sbrighiamoci che abbiamo già perso abbastanza tempo
    Da qui in poi starà solo a te descrizione del viaggio, che avrà la durata di tre giorni. Proseguirete verso nord, e inoltre dovrai raccontare di questi giorni per bene. Ovviamente non devi scrivere tutto per filo e per segno, ma voglio qualcosa fatto bene.


    Al termine del terzo giorno giungerete in un luogo del tutto sperduto, pieno di alberi e di qualunque tipo di vegetazione. Diciamo una Tundra.
    A questo punto il vostro senpai deciderà di mettersi subito alla ricerca della tartaruga, giusto per n
    non perdere altro tempo prezioso. Solo dopo aver girato in tondo per ore capirete di non aver cavato un ragno dal buco.
    Mi sa che abbiamo fatto un buco nell'acqua. Meglio di così non avrebbe potuto andare dirà la ragazza scocciata, però appena pronuncerà queste parole sentirete echeggiare un urlo. Sembra che qualcuno sia in pericolo.
    Andrete a controllare di che si tratti e noterete due uomini in procinto di attaccare un bambino.
    Decidi se intervenire in suo soccorso oppure no.


    Allora, per prima cosa mi scuso per l'enorme ritardo, davvero. Seconda cosa, traccia semplice anche questa. Non dovrai descrivermi tutto il percorso solo quello del primo giorno, il resto potrai anche fare un ellissi sui restati due giorni di cammino.
    Descrivi bene i luoghi, non arronzare mi raccomando, e imbizzarrisciti (?) anche con i dialoghi.

    Potevi fare molto di meglio. Hai approssimato i dialoghi con solo delle “frasi colorate”, facendola diventare una cosa monotona. Sta volta voglio più impegno. Inoltre attento agli errori di sintassi e grammaticali. Se devi scrivere in fretta e furia perché hai paura del leggero ritardo, preferisco di gran lunga che tu ti prenda qualche giorno in più che poi prendere un voto basso. No?

    Voto: 6,4

  15. .

    Missione Oto – Livello D


    Genbu: La tartaruga nera


    Utente/i partecipante/i:xXMystogan Gyokuryo Kagayaku

    Pg partecipante/i:Gyokuryo Kagayaku


    E' mattina, è il giorno della tua convocazione, e non ti resta che dirigerti nell'ufficio dell'Hokage, il quale ti starà aspettando e non sarà sola.
    Infatti, una volta che entrerai ti accorgerai che vi sono due persone nella stanza: la prima è una, ragazza, deve avere anche lei la tua età, mentre il secondo è un uomo. Comprenderai che si tratta di un jonin, il suo vestiario non lascia dubbi.
    Ora che siamo tutti al completo.. dirà il Kokage lanciando un'occhiata nella tua direzione Possiamo iniziare con la spiegazione, lascio a te la parola Daisuke dirà rivolgendosi all'uomo che annuirà.
    Secondo alcune voci che circolano da giorni, dopo cento anni, sembra che Genbu si sia fatto vedere
    Chi sarebbe Genbu? chiederà la ragazza dai capelli azzurri interrompendo il Jonin.
    Beh, Sayuri, una leggenda narrava di quattro guardiani: Seiryu, il dragone guardiano dell'est; Suzaku, la fenice guardiana del nord; Byakko, la tigre guardiana dell'ovest; infine abbiamo Genbu, la tartaruga del nord. E' quello che c'interessa di più. E' simbolo di longevità e saggezza, si crede che nel suo guscio sia racchiuso l'universo, per questo dobbiamo trovarlo e prelevare del suo sangue, cercando di accedere alla sua saggezza.
    Non vedo tutta questa difficoltà nel prendere una tartaruga nera, non passa di certo inosservata dirà la ragazza, ma qui arriverà la parte complicata.
    Se hai la fortuna di trovarlo sotto forma di tartaruga, si. Ma ecco un piccolo particolare: Genbu ha l'abilità di prendere la forma di un uomo. il Kokage vi interromperà dopo aver messo due sacchetti sulla scrivania. Vi farà cenno di prenderli.
    All'interno di queste ci saranno duecento ryo da spendere come volete.
    Ora che è tutto terminato, andate. Daisuke avrà il compito di spiegarvi più nel dettaglio cosa fare..
    Alle porte del villaggio, appena avrete terminato le vostre compere.
    [Durante il tragitto sta a te manovrare la ragazza e se ti è opportuno farla parlare]
    [Concludi il post che vi dirigete al cancello]



    Non c'è nulla di specifico da fare, anche questo come puoi vedere è un post introduttivo. Ho lasciato che tu stesso manovrassi Sayuri, e ti lascio libero spazio per quanto riguarda la sua personalità. Ma come detto, sta a te interagire con lei oppure no.

    Post ben fatto. Hai seguito le mie direttive in modo giusto, nulla da ridire.
    Solo, ho notato alcuni errori di sintassi, magari fatti per la fretta di scrivere. Non preoccuparti del tempo, come vedi anche io sono parecchio lentuccia.
    Per il resto è tutto okay.

    Voto: 6,5

73 replies since 14/12/2014
.
Top