Uscire dal villaggio non era mai stato così straniante: una volta messo il piede all'esterno, un forte vento proveniente dal fitto della foresta mi travolse scostandomi dalla mia posizione, sul momento sembrò qualcosa di trascendentale ed inspiegabile ma per la poca importanza dell'evento (o forse per il mio carattere disinteressato) presto me ne scordai."Mi stavo intorpidendo a casa senza fare nulla. Non pensavo che questa storia delle missioni mi impegnasse tanto tempo, in un certo senso speravo me ne venisse data un'altra" Quella mattina ero stato chiamato dal Mizukage, ovviamente sapevo che mi aspettava un'incarico, e come al solito, non mi era stato detto molto, però a quanto pare, da qualche parte nel Paese delle Terme, c'era un villaggio chiamato Tokiro che ci chiedeva aiuto. Come mai Kiri stesse mandando qualcuno è presto detto, questo villaggio aveva la fama di avere una produzione di ferro niente male, di certo il mio paese contava di ottenere qualcosa in cambio dell'aiuto dato, ma queste sono questioni al di sopra di me, sapevo di dover portare a termine un ordine del mio Kage; e poi non si rifiuta una richiesta d'aiuto"Forse però dovrei iniziare a fare conoscenza con quest'altro ragazzo, come ha detto il Mizukage sarà il mio compagno durante la missione, quindi è meglio avere una base di amicizia per collaborare al meglio" Infatti questa volta non stavo partendo dal villaggio da solo, con l'incarico mi fu presentato anche questo ragazzo, un certo Seishiro, che sarebbe venuto con me. Anche lui era un Genin, quindi più che una guida sarebbe stato un aiuto."Allora Seishiro, mi vergogno un po' a dirlo, ma sinceramente non ti ho mai visto per il villaggio, eppure sei un mio pari" "Aaahhh, odio queste cose...Mi riesce sempre difficile parlare con gente nuova evitando brutte figure, sopratutto in situazioni così tranquille; ci sarà un motivo se non mi faccio un amico da un bel po' " Mi guardò un'attimo, il movimento delle sue sopracciglia, coperte in parte da una frangia in mezzo alla fronte, lasciava intendere come fosse dubbioso, i suoi occhi scuri avevano un qualcosa di strano, sembravano avere delle tracce rossicce ma me le spiegai come un gioco di luci e colori."Ora che mi ci fai pensare nemmeno io ti ho mai visto, anche se il tutto può essere spiegato dalla mia abitudine di stare a casa tutto il giorno; sai...non è che adori l'esterno" Il suo atteggiamento calmo e distaccato per nulla conviveva col suo aspetto, sembrava troppo giovane, oserei dire più di me, ma non me la sentivo di chiedergli l'età, apprezzavo l'idea di essere un suo pari in tutto e per tutto, non mi era mai piaciuta la riverenza per anzianità, ancor meno quando la differenza era piccola."Però avremmo tempo di conoscerci durante la missione, o no?" Sempre col suo fare tranquillo lanciò un sorriso, sembrava una persona particolare anche se non ero mai stato il tipo da pregiudizi."Certamente" Solo quando ci mettemmo in marcia mi accorsi di quanto fossero lunghi i suoi capelli, colorati di un nero pece, che correvano lungo la sua schiena e tenuti legati da un nastro cremisi, doveva averli fatti crescere per parecchi anni, per il resto non aveva nient'altro di insolito, il suo vestiario era formato da una semplice maglia bianca con uno strano stemma rosso e da pantaloni blu, probabilmente appartenenti ad una tuta."Adesso che mi torna in mente il Mizukage non era molto contento del tuo piccolo ritardo, c'è stato per caso qualcosa di particolare avvenimento che ti ha fermato?" "Oh no...nulla di che tranquillo" "...Se sapesse" *Flashback - Stamattina*
Una morsa salda, dolorosa ed eseguita con una forza incredibile."Dove credi di andare!" La stretta si fa più forte, il rossore è intenso e con esso anche il male."Pensi che me ne sia dimenticata?!" Finisco contro il mudi certo apparirà un livido sulla mia schiena che farà compagnia all'orecchio pulsante.Scena nera.
"Tsukihi mi vuoi lasciare in pace?" "Lasciare in pace? Non sono cero io che evito tutte le responsabilità uscendo di soppiatto" "Ma ho una missione" "Ah certo una missione, molto comodo. Fila a lavare i piatti, oggi è compito tuo" "Non posso proprio e mi dispiace arrivare a tanto sorellina ma devo proprio" "Cosa stai blaterando?" "Tecnica del far cadere tirando il tappeto" "Cos..." SBAM "Ciao sorellina...a presto" "Ouch...Maledetto. Tanto dovrai tornare" Disse la ragazzina dolorante. Shuya fugge dalla porta.*Fine flashback*
In un modo o nell'altro, io e l'altro genin, eravamo arrivati al porto, pronti per prendere la nave. Il sole era ancora alto e perpendicolare alle nostre teste, durante la camminata non avevamo parlato troppo quindi rimanevamo ancora quasi sconosciuti ma di tempo ce n'era ancora, il viaggio era lungo e probabilmente costellato di eventi. La nave si presentava come una delle solite, ne avevo viste abbastanza da poterne ignorare le fattezze, "una vale l'altra" pensavo, oppure una qualche altra frase rappresentativa della mia indifferenza, effettivamente non ero mai stato il tipo che si appassiona facilmente, anche il corso di falegnameria finì prima di incominciare."L'imbarcazione dev'essere questa, prendiamo posto?" Seishiro pose domanda col sorriso , come suo solito, ma non trasmetteva davvero felicità, sembrava un'espressione forzata, anche se non indagai troppo."Si si, vai avanti. Scegli pure tu dove stare, il viaggio sarà lungo ed è meglio star comodi" Il fondo della nave andò più che bene: poca gente, casse sul quale sedersi ed un telo blu che rendeva più colorato il tutto."Prima mi dicevi che non esci spesso di casa, ma quindi non hai fatto tante missioni?" Guardando con le pupille verso il cielo mi rispose."In realtà no, ho partecipato solo ad una missione da quando possiedo il coprifronte, non che sia andata male o altro, semplicemente penso di non essere il miglior ninja da scegliere" "Mmm sarà, non nascondo però che aspetto di vedere le sue doti, ha l'aria di qualcuno capace anche se umile...o forse è solo un sempliciotto" "Comunque riguardo questa missione tu ne sai quanto me giusto?" "Immagino di sì, il Kage ha detto tutto quando eravamo presenti entrambi, in ogni caso non mi sembra un'incarico pesante. Alla fine è solo una richiesta da un villaggio di artigiani, cosa sarà mai." "Effettivamente nemmeno a me sembra qualcosa di troppo complesso" "...Ma ho imparato a non giudicare una missione prima di trovarmici in mezzo" Era arrivato il tardo pomeriggio, non c'era la solita brezza marina, q"[/color]indi si sentiva il caldo tardo-primaverile che rendeva piacevole la sosta sul ponte della nave e favoriva anche il sonno."Shuya, sono andato a prendere qualcosa da bere. Ti va?" Aprii piano gli occhi e lo vidi con due bottigliette in mano, di cui una rivolta verso di me."Ma sì grazie, anzi, sai dirmi anche l'ora?" "Fammi controllare..." Mi lanciò la bottiglia di quello che sembrava tè verde."Dovrebbero essere le sei di sera. Mi stupisco come ci sia ancora tanta luce" "Caspita, ho dormito un bel po', ma cos'altro potevo fare? Finito il discorso si è messo a leggere ed io mi trovavo senza nulla sottomano " "Grazie del tè!" Alla luce del sole la sua pelle sembrava ancor più chiara di quanto non fosse, era davvero di un pallore estremo; non mentiva quando diceva di non uscire spesso."Shuya, non ti ho ancora chiesto perché sei diventato un ninja. Lo so che queste domande fanno parte una convenzione poco piacevole ma mi interesserebbero davvero i tuoi motivi" "Strano modo di porre una domanda..." "Nulla di che, è un impiego come un'altro, e poi dovevo riempire un po' le mie giornate" "Scusa se lo dico ma fare ninja non è un hobby, spesso è pericoloso, non pensi di sottovalutare questo compito?" "Non ho grandi timori, e poi fin'ora non mi è successo niente di grave" "Sarà..." Avevo tirato fuori il mio atteggiamento spericolato e disinteressato, non che fossi davvero così superficiale, ma mi capitava di comportarmi così davanti ad altri, una sorta di facciata che usavo forse per sembrare più "fico"."Beh io invece ho un'obbiettivo....però la storia ti annoierebbe quindi meglio se adesso andiamo a mangiare" "Uh? Vabbè" Una cena frugale anticipò il nostro sonno, stavamo sottocoperta perché il freddo notturno entra nelle carni e gela le ossa, e poi chi rifiuterebbe un bel letto. Come mio solito arrivai al punto di svegliarmi piuttosto tardi. Erano probabilmente le undici, il sole era abbastanza alto, a dire il vero ero sveglio già da tempo ma una qualche forza mi teneva sdraiato, mi ci volle non poca forza di volontà per alzarmi."Beh che dire, una bella dormita, devo essermi abituato al beccheggiare della nave. Adesso però devo cercare Seishiro. Mmm, se ho capito quel tipo dev'essere già fuori a farsi i fatti suoi" Il mio intuito non si sbagliò, appoggiato comodamente su una cassa, l'altro Genin stava leggendo beatamente, i suoi capelli femminei volavano alzati dal vento. Prima ancora di potermi avvicinare si accorse di me, come grazie al suo sesto senso, e mi invitò ad avvicinarmi."Il capitano dice che saremo a destinazione tra poco" "Beh sì, le tempistiche per raggiungere il Paese delle Terme sono queste anche se non penso che questo sia più in mare, vedo intorno a noi montagne tipiche dell'entroterra" "Non ti sbagli, ci siamo addentrati tramite un grande fiume e lo stiamo percorrendo per raggiungere il lago in cui si butta; a quanto pare l'isola di Tokiro non si trova in acque salta ma all'interno" Proprio nel momento in cui mi veniva detto ciò iniziai a scorgere una macchia in lontananza, si faceva sempre più grande, un puntino scuro con le verdi montagne come sfondo: era la nostra destinazione. L'isoletta ormai era ben visibile, la prima cosa che notai era lo sferragliare, lo sbattere dei martelli e l'ardere dei forni, tutto lasciava immaginare il lavoro frenetico all'interno di quelle sbarre di legno che fungevano da mura. Il villaggio non aveva un porto, così scendemmo sulla terraferma per poi raggiungerlo a piedi grazie al ponte che lo rendeva accessibile. La costruzione seguiva la pendenza del suolo e si divideva su due due isolotti collegati, sembrava una fortezza dalla quale uscivano colonne di fumo biancastro, denso e avvolgente, diverso dalla nebbia del mio villaggio natale."Meglio raggiungere il cancello e presentarci" Disse Seishiro."Oh? Ah si certo" Ero ancora abbastanza colpito dal posto, dall'interno di Tokiro arrivava un gran baccano e un vociare confuso. Una cosa che notai solo nei pressi del ponte per l'ingresso era come gli alberi smettevano di esistere una volta nei pressi del villaggio, probabilmente sfruttati dai cittadini per i loro lavori. Due guardie si affacciarono da una postazione al di sopra del portone aspettando probabilmente le nostre presentazioni, così mi mossi a parlare."Noi siamo Seishiro e Shuya, i due ninja che Kiri ha inviato a seguito di una vostra richiesta di intervento, chiediamo di essere ricevuti!"