Votes taken by Roby 1

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    Fatto. Approva la mia richiesta di aggiornamento delle armi quando hai tempo :fiore:
  2. .
    Richiudo le discussioni
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    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Ichiro - Hideki - Delphine - Masaki - Motoko




    Una dopo l'altra le maschere vennero abbattute dagli attacchi loro portati, finchè di tutte non rimase che quella Futon. Anche mio padre fu molto provato dall'offensiva che addirittura lo scaraventò indietro di alcuni metri, facendogli perdere la presa sul piccolo Ichiro che rotolò a terra. Mio padre era sgomento per ciò che stava succedendo, in un attimo tutto quello che aveva costruito e sperato di ottenere venne spazzato via e rimase nudo di fronte alla dura realtà.
    PRENDI IL BAMBINO DELPHINE!
    Mia era rimasta sbigottita di fronte alla violenza della scena, di tutti gli scenari che si era immaginata in nessuno probabilmente le cose si sarebbero messe così, era evidente che non sapesse che cosa fare e mio padre se ne era accorto e l'aveva spronata, ma Delphine era tutt'altro che bendisposta ad aiutarlo...quantomeno non a scatola chiusa. La donna così finì con l'esitare quella frazione di secondo che bastò a mia madre per intervenire in difesa del piccolo Ichiro, richiamando una potente nube temporalesca a forma di dragone che attaccò mia zia. La nube non sembrava dotata di un grosso potere offensivo, tuttavia i suoi effetti erano tutt'altro che blandi, infatti Delphine si bloccò all'improvviso.
    Co-cosa mi ha fatto... - altre scariche elettriche la attaccarono a stretto giro, senza lasciarle un attimo di tregua. Il jutsu la lasciò debilitata, la fierezza e l'energia di poco prima erano solo un ricordo e la donna appariva deperita come se qualcosa l'avesse prosciugata delle sue forze. Si era fatta pallida e la sua pelle più avvizzita, faceva inoltre fatica a rimanere in piedi - Le mie...forze...il mio...chakra...
    In poco tempo la donna si afflosciò a terra come un sacco vuoto, il corpo scosso da una serie di convulsioni, residuo probabile delle scariche elettriche che l'avevano prosciugata. Lo scontro si era repentinamente rivolto a mio favore, dovevo solo allungare la mano per prendere il mio premio.
    Stupida donna inutile!! - la voce di Hideki trasudava disprezzo, mai tanto quanto lo si percepiva parlando di me - Inutile sacco di merda...
    Era furioso, ma le sue sembravano sempre più vuote minacce a cui non sarebbe seguito niente che potesse preoccuparmi. Tutta questa faccenda era stata solo una sua macchinazione per proteggersi da me ed aveva fatto morire così tante persone che difficilmente la famiglia si sarebbe potuta riprendere in poco tempo. Il prestigio dei Sato sembrava definitivamente eclissato. In tutto questo mia madre planò a terra ed abbandonò la furia a cui si era abbandonata fino a pochi istanti prima e si precipitò sul piccolo Ichiro che era caduto a terra sbucciandosi un ginocchio, la donna lo abbracciò con una foga ed un trasporto tali che quasi lo travolse, ma fu solo un istante prima che le braccia tornassero ad avvolgerlo in modo delicato e morbido. Motoko, mia madre, era spaventata a morte per il rischio che il piccolo aveva corso ed ora la tensione accumulata si sfogava in un pianto isterico e liberatorio, si vedeva chiaramente che aveva esaurito ogni energia. Mi domandavo dove avesse, anzi, trovato le forze necessarie per fare ciò che aveva compiuto.
    Possibile che solo il combattere per mio fratello le abbia dato la forza necessaria? La forza dell'amore può riuscire in una simile cosa? - mi massaggiai il mento mentre riflettevo - Stronzate, deve essersi trattenuta per tutto il tempo per non rischiare di mandare all'aria il matrimonio.
    TU! E' tutta colpa tua!! Me la pagherai!!
    Mi voltai verso mio padre. Ora che me lo trovavo davanti privo di ogni protezione mi rendevo finalmente conto di come la mia intera vita fosse stata condizionata da un individuo così insignificante e meschino. Camminai lentamente verso di lui, la rabbia che avevo accumulato in così tanto tempo si concentrava dentro di me fino quasi a farmi esplodere, quindi mi fermai davanti a lui e lo guardai.
    Così finisce tutto stasera...non credere però che sia esaurito tutto. Non hai ancora finito di soffrire.
    Di cosa parli? Le tue sono solo minacce prive di fondamento, stai solo cercando di guadagnare tempo!
    Estrassi la lama dal fodero e la soppesai alla tenue luce che filtrava fra le nubi da cui era sceso il finimondo e ne poggia la punta alla sua gola. Rimasi immobile mentre la sua espressione mutava in terrore.
    Tu...non hai idea di quanto mi abbia deluso. Dovevi ripristinare il prestigio del clan ed invece lo hai distrutto. Che tu sia maledetto, Eikichi Sato. Pagherai tutto, anche se non sarò io ad avere il piacere di servirti il conto.
    Non sai quanto avevo sognato questo momento. Avevo pensato che ti avrei detto chi sa cosa ed invece...la verità è che dopo tutti questi anni non ho più bisogno di parole per descriver l'odio che ho per te. Non voglio capirti, non voglio riconciliarmi. Devi solo pagare...per ciò che hai fatto a me ed alla mamma. Muori.
    Feci scorrere la lama sul petto fino ad arrivare al cuore e poi feci scorrere la lama tra le costole fino ad affondarla nel petto. Hideki ebbe un sussulto e poi sfferrò la lama con le mani, annaspando con la bocca per dire qualcosa.
    Lui...v-verrà. Non potrai...sfuggirgl...
    La morte lo colse sull'ultima parola folle pronunciata dalla sua bocca. Era morto, ma non mi sentivo nè lieto nè leggero come avrei creduto. Lo avevo fatto perchè volevo farlo, non perchè ne avevo bisogno ed ora l'ultimo passo sulla mia discesa in basso era compiuto. Mi voltai ed osservai mia madre con il piccolo stretto al petto per non fargli vedere il dramma che si stava consumando, ma sospettavo che avesse già perso i sensi per la paura e lo stress. Pochi passi più in là Delphine giaceva a terra, per lei la morte fu assai più rapida e giunse con un movimento leggero che le aprì la gola. Tutto mentre mia madre mi osservava e piangeva.
    Eikichi...sei venuta anche per me, non è vero?
    La guardai costernato, come se fossero le prime parole che le sentivo dire nella mia vita. Il pensiero stranamente mi feriva, avevo fatto cose orribili ma il pensiero di ucciderla non faceva parte di me. Ed invece per lei sarei stato capace anche di quello. Sospirai.
    Dovevo chiudere con il passato. Fossi stato una persona migliore lo avrei fatto lasciandomi tutto dietro, invece sono dovuto arrivare a tanto. No. Tu vivrai...non ti ho mai odiato. Avrei solo voluto che mi volessi più bene.
    Te ne ho voluto tantissimo...ma c'è stata troppa sofferenza, troppe disgrazie. Alla fine tuo padre ha soffocato anche i miei sentimenti. Siamo entrambi sue vittime, non è vero?
    Mi voltai. Ero stanco, volevo sprofondare in un sonno quieto e risvegliarmi cent'anni dopo, allora chiusi gli occhi e li riaprii.
    Cosa ne sarà di voi? Verrete interrogati come unici testimoni...cosa vi faranno?
    Scapperemo...dove non lo so. Ma Kumo non è più la nostra terra.
    Serrai la bocca e poi la dischiusi pronunciando parole che mai avrei creduto - Vieni con me. Ti porterò al sicuro. Avrete una nuova casa, così come ce l'ho io.
    Mi sorpresi da solo di averlo detto, ma il combattimento e la morte di mio padre mi avevano come estraniato dalle emozioni che mi avevano lacerato fino a poco prima. Mi sentivo come se mi avessero amputato una parte di me, ero confuso ma per qualche ragione credevo di sapere cosa stessi facendo. Allungai la mano verso mia madre e lei in un slancio la intercettò con la sua. Era calda, un tepore che non provavo da tempo.


    Bussai alla porta d'ingresso del locale noto come "Devil's Nest", una taverna apparentemente qualunque in cui si trovava il solito sottobosco di clientela losca che però badava bene dal creare confusione. Il posto era cambiato dall'ultima volta che vi ero stato ed ora aveva una parvenza di pulizia che lo faceva apparire come un luogo ordinario. L'ideale per nascondere i traffici illeciti che vi si tenevano. No era un luogo edificante per un pargolo, ma fuori non era più sicuro di dentro e quindi Motoko ed Ichiro erano entrati e se ne stavano ben nascosti sotto i loro cappucci. Capivo dagli occhi di mia madre che si stesse chiedendo cosa ci facessimo in un posto del genere.
    Eikichi....che cosa ci facciamo in questo postaccio? Ci sono un sacco di brutte facce in giro...
    Il posto è gestito da una mia vecchia conoscenza. Dovrete rimanere qui per un po' finchè non avrò organizzato le cose ad Ame. Farvi entrare senza destare domande è troppo difficile.
    Quindi ci molli qua...e per quanto tempo? - la lontananza da mio padre l'aveva rapidamente risvegliata dallo stato di prostrazione nel quale aveva vissuto per troppo tempo. I suoi occhi erano tornati vigili e non avrei potuto ingannarla facilmente. Mentre il buttafuori andava a chiamare il mio contatto mi voltai verso mia madre e tentai di spiegare le cose in modo facile.
    Sono infiltrato ad Amegakure assieme ad altre persone...lì nessuno sa chi sono in realtà perchè ho assunto un'identità fittizia. Non posso farmi spuntare fuori una madre ed un fratello dal nulla. Mi devo organizzare. - Anche con Midori...come cazzo faccio? Che le racconto
    Mia madre fece uno strano gesto con la testa, sembrava aver capito ma era quantomai preoccupata per la situazione in cui ero immischiato ed in cui di riflesso era finita anche lei. Dopo pochi minuti ci fu fato segno di salire da una robusta guardia del corpo che ci condusse in una stanza curata ed elegante, che era sempre difficile immaginare in un posto così apparentemente anonimo. Seduta su una poltroncina stava la donna che tempo prima avevo aiutato a risolvere una faccenda in modo, come dire, radicale.
    Eikichi, come va? Mi è stato detto che avevi bisogno di parlare - Ranjiku fece finta di non vedere la donna e l'annesso pargolo che stavano poco dietro di me, che mi trovavo in mezzo alla stanza.
    Ho bisogno che tu mi faccia un favore. Devi tenere al sicuro, lei ed il bambino...solo per un po', finchè non sarò pronto a farli venire da me.
    Allora mi vuoi proprio scaricare come un pacco postale! - mia madre era arrabbiata e ne aveva tutte le ragioni visto che la lasciavo in un posto del genere, per di più con il figlio di cui occuparsi, ma non avevo tempo per occuparmi di tutte le sue preoccupazioni.
    Ranjiku poggiò il mento sul dorso della mani giunte davanti al suo petto, non mi potevo aspettare una risposta immediata, ma ad essere onesti mi toccò attendere molto meno di quello che credevo.
    Certo, possono rimanere qua per qualche tempo. Ho una stanza che fa al caso loro. - guardò mia madre ed il piccolo Ichiro con il suo sguardo enigmatico - State tranquilli, non verrete infastiditi da nessuno. Qua le regole vengono rispettate, non dovete avere paura.
    Parole concilianti, ma che non tranquillizzarono molto Motoko che tuttavia , capendo di non avere alternative nè tanto meno la possibilità di avanzare pretese, fece un cenno affermativo e si allontanò.
    Grazie Ranjiku, so di chiederti molto ma non sapevo a chi altri rivolgermi - lei fece spallucce, come a non voler dare troppo peso alle mie parole - In fondo se sono qua è merito tuo. Solo non farci troppo l'abitudine..lo faccio solo per quella povera donna che ho l'impressione ne abbia passate troppe... - mi fece un sorrisetto compiaciuto, come chi si rende conto di aver fatto una cosa buona che gli varrà un favore in futuro. D'altro canto non mi potevo certo aspettare che fosse un'opera di carità. La salutai ed uscii dalla stanza. Mia madre stava nell'ombra e la tenue luce che proveniva dalla finestra del corridoio faceva luccicare di riflesso i suoi occhi.
  4. .
    Ti riapro le discussioni e tu apporti le modifiche

    Puoi apportare le modifiche
  5. .

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    All'ora stabilita arriverete alla grande sala da pranzo scortati ciascuna delegazione da un paio di servitori. La stanza è grande e presenta due tavoli, ad uno siederanno il padrone di casa, Frozen, Takahiro e i capi delle scorte (quindi circu ed un ninja a scelta di Frozen), mentre gli altri faranno a turno a mangiare all'altro tavolo visto che faranno parte del servizio di sorveglianza nelle stanze e attigue, seguendo i vari camminamenti e controllandoche non ci siano problemi. Le guardie di Tobayashi saranno assenti, impegnate a controllare i piani inferiori. Bene, spero che questo pasto frugale possa servire a preparare al meglio l'incontro di domani...mi piace dilungarmi in preliminari prima di discussioni importanti prechè trovo che sia più facile discutere con chi si conosce! Tobayashi parlerà con la sua solita enfasi e farà sfoggio di tutte le sue carinerie da nobiluomo, sembra un uomo molto accorato in ciò di cui ha cuore di occuparsi e mette nei suoi gesti un trasporto che pare quasi eccessivo, sia nel tono che negli ampi e ricercati gesti. Qua vi lascio libertà perchè voglio che rompiate un po' il ghiaccio tra voi, si tratta di una cena assolutamente informale e quindi potete parlare liberamente tra voi, ovviamente vorrei vi concentraste tra voi lasciando in sottofondo le discussioni da gentiluomini tra Tobayashi e Takahiro, che consumeranno a parte rispetto a voi dell'ottimo vino millesimato. Sembrano in ottima sintonia e tu circu ti stupisci di vedere Takahiro così sciolto rispetto alla sua rigida formalità. Dopo un paio d'ore vi congederete e tornerete nelle vostre camere dove i vostri sottoposti vi faranno un riassunto ciascuno sulle zone di pertinenza da lui/lei sorvegliate (qua non è importante che scendiate nel dettaglio). Andrete a letto e all'indomani mattina sarete pronti per il vertice che si terrà a breve. Circu noterai che il tuo delegato è tornato il solito rispetto a quello a cui eri abituato.


    Circu:Il post di per sè è buono, hai fatto qualche erroruccio di distrazione ogni tanto "...C’è una sweet reale..." si scrive suite :yao:
    Voto: 7.5




    FrozenWind: Il tuo post è buono e non ho riscontrato niente da segnalare per quanto riguarda gli errori. Per inciso...ho detto che eravate in un castello, ma non avevo detto che fosse in stile europeo. Ovviamente nemmeno ho detto che non lo fosse, quindi va bene. Ci tenevo solo a dirlo
    Voto: 7.6


    </table>


    Se avete dei dubbi contattatemi. :beer:

    Richieste circu:


    Arte del Fuoco: Drago di Fuoco Supremo (Gōryūka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Drago -Coniglio - Tigre - Drago
    Livello: A
    Descrizione: Tecnica di incredibile potenza che ha la stessa impostazione della palla di fuoco suprema. Dopo aver composto i sigilli si concentra il chakra nel petto per poi espellerlo insieme all'aria che uscirà dalla bocca viaggiando in linea retta ottenendo una forma di un grande dragone. Se si viene colpiti in pieno si riceveranno ustioni di terzo grado.
    Consumo: 60
    Danno: 5 - 8 + ustioni di 3° grado
    Richiede: Chakra Katon; Drago di fuoco; Zen 5; Destrezza 8
    Costo: 250 Exp
    Energia: Blu


    Richieste FrozenWind:


    Arte della terra: Squalo Sotterraneo (Doton: Dochū Senkō)
    Tipo: Ninjutsu / Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: B
    Descrizione: Scomparendo nel sottosuolo e impugnando una lama (wakizashi, katana, spada etc.), il ninja riapparirà a circa 4 mt dal bersaglio nuotando come uno squalo. L'unica parte visibile del ninja sarà la lama dell'arma, che fuoriuscendo dal terreno (per tutta la lunghezza della lama) sembrerà una pinna dorsale di squalo. Per via dell'effetto sorpresa l'avversario conterà i propri riflessi per l'eventuale schivata/parata con un malus di 1.
    Consumo: 30
    Richiede: Chakra Doton; Corporee 5; Una spada
    Slot ferita: danno dell'arma aumentato di 2 slot (minimo e massimo)
    Costo: 100 Exp
    Energia: Rossa

    Arte dell'Acqua: Lancia d'Acqua Fluente (Suiton: Ryūsuisō)
    Tipo: Taijustu/Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Pecora - Topo - Serpente - Bue - Cane
    Livello: S
    Descrizione Tecnica: L'utilizzatore richiamerà una massa d'acqua davanti a se compattandola, per colpire il nemico con un fendente d'acqua massiccio e pesante. Il colpo sarà ravvicinato e molto violento, tanto da infliggere uno status lacerazione nella zona colpita. La lacerazione procurerà un malus di -1 punto a seconda della zona colpita e il malus rimarrà fino a quando la ferita non verrà curata [Braccia=Forza; Gambe=Velocità; Busto=Destrezza; Testa/Collo=Riflessi]
    Consumo: 64
    Richiede: Arte dell'Acqua; Forza 8; Destrezza 5; Zen e Fisico Chimiche 5
    Slot danno: 6-8
    Costo: 150 Exp
    Energia: Viola

    Contatto: @Roby
  6. .
    Ok, come missione di livello C possiamo ritenerci soddisfatti. Hai fatto un buon lavoro.

    Media voto: (7.4+7.7+7.5+7.7+7.6+7.6+7.3+7.5)/8=7.5

    Ottieni 23 ppe; 30 pex; 650 ryo

    Puoi richiedere l'aggiornamento
  7. .

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    Arriverete a destinazione prima dei vostri "amici" di Ame e verrete accolti dall'attendente del vostro anfitrione, il maggiordomo vi farà accomodare e prenderà le vostre cose (mantelli e quant'altro, ovviamente l'equipaggiamento rimane a voi...nel caso puoi tenerti il mantello se vuoi). Il signor Tobayashi è lieto di accogliervi nella sua umile magione, in questo momento tuttavia non è in casa...ma non dubito che sarà di ritorno a breve - Ah...mi sarei aspettato un'ospitalità più calorosa... Takahiro sarà un po' scocciato di essere accolto da un semplice maggiordomo e dopo avergli indicato i bagagli chiederà di essere guidato nelle sue camere. La casa è molto grande e ben arredata in stile classico giapponese, l'esterno è totalmente circondato da giardini e sorge su una piccola collinetta che lo eleva rispetto all'area circostante. Probabilmente un tempo era un castello di un signore feudale ed infatti presenta un sistema di mura attorno alla struttura (in giro ci sono delle guardie). Uno di voi andrà ad accompagnare il vostro delegato nella sua camera, tu però ti vorrai accertare che tutto sia in ordine e ispezionerai la casa assieme all'attendente che ti farà da guida. Il signor Tobayashi è andato a caccia nella tenuta di proprietà della sua famiglia, ha detto di voler offrire ai suoi ospiti un pranzo a base di cervo ed altra selvaggina...chiedo scusa se la sua assenza può aver urtato la sensibilità del vostro delegato Il maggiordomo è un tipo mite e servizievole, molto pacato e per niente borioso, ti dirà anche che la delegazione di Ame è di ritardo a causa del maltempo che ha guastato la viabilità (hanno fatto pervenire un messaggio per annunciarlo). Dopo alcune ore il padrone di casa tornerà con il suo seguito e porterà con sè tutta la cacciagione frutto della battuta di caccia. L'uomo è quello che ha mostrato Frozen nel suo post e ovviamente è vestito in modo molto più spartano visto che era impegnato a cavalcare e cacciare. Tobayashi scenderà da cavallo e vi accoglierà con calore inaspettato. Che piacere, siete arrivati! Mi scuso per il mio terribile ritardo, ma ho deciso all'ultimo di preparare qualcosa di speciale per voi! Indicherà gli animali che sono stati cacciati. Verranno serviti nel pranzo di domani. Vedendo il vostro delegato fare capolino nel cortile dove la scena si è svolta il vostro anfitrione si scuserà con voi ed andrà a conferire con lui in privato in vista dell'incontro di domani. Approfitterai del tempo per organizzarti con gli altri ninja sulla sicurezza per la notte ed il giorno successivo (se hai info da chiedere fallo via mp). La vostra delegazione ha un'ala della casa dedicata a voi. A sera arriverà infine anche la delegazione di Ame, tuttavia il cerimoniale non vi darà modo di incrociarvi per adesso, quindi resterete sulle vostre in attesa della cena a cui i vostri due gruppi sono invitati. Termina il post dopo un'oretta dall'arrivo dei ninja di Ame, pronti per andare a cena dal vostro anfitrione.

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    Il vostro viaggio subirà una battuta d'arresto nell'ultima parte, infatti il maltempo dei giorni precedenti ha causato una frana che ha tagliato la principale via di comunicazione che dovevate percorrere, quindi dovrete fare un giro più largo ed impiegare più tempo. Arrivati ad una cittadina farete recapitare una missiva che avverte del vostro ritardo (quella di cui parlavo nell'altra traccia). Il giochetto vi costerà un poco e di tempo e quindi arriverete a sera, poco prima del tramonto. Il padrone di casa vi accoglierà con calore parecchio manifesto, profondendosi in una serie di inchini e smancerie da nobiluomo che ti metteranno un po' a disagio, ma nel complesso l'uomo vi farà l'impressione di un ottimo anfitrione. Messeri finalmente, che sfortunata coincidenza quella che vi ha rallentato...tuttavia ho avuto tempo di organizzare una battuta di caccia i cui frutti ci allieteranno domani a pranzo. A proposito i delegati di Kumo sono giunti di già e ci faranno compagnia stasera per cena...non appena avrete avuto modo di rinfrescarvi un po', ovviamente! La casa è ovviamente quella di cui ho già parlato nella traccia di circu, nelle note vi dico un po' di cose. In un'oretta vi cambierete e avrete modo un po' di giorottolare nell'ala in cui risiedete (la casa è molto grande) e di tanto in tanto vederete delle guardie personali del nobiluomo che fanno il loro giro di perlustrazione...organizzatevi un po' anche voi per la sera e poi il giorno dopo. In tutto due ore dopo che siete arrivati sarete pronti per cena, termina qua il post.


    Circu:Il post è migliore del precedente e vedo con piacere che il carattere del buon circu è sempre lo stesso...molto bene. Per la cosa che mi hai detto via mp non ci sono problemi :)
    Voto: 7.7




    FrozenWind: Anche il tuo post mi è piaciuto, si vede bene il carattere del tuo pg e anche la tua ruolata ha un suo carattere distintivo che mi piace
    Voto: 7.7


    </table>


    Innanzi tutto scusate per il ritardo, non mi ero reso cont oche fossero passati così tanti giorni. Per ricapitolare la casa è un vecchio castello adattato a casa signorile, posizionato su una piccola altura e circondato da mura al cui interno gli spazi sono stati abbelliti in modo piacevole. Se volete descrivere più nel dettaglio mettetevi d'accordo tra voi.

    Richieste circu:


    Arte del Fuoco: Drago di Fuoco Supremo (Gōryūka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Drago -Coniglio - Tigre - Drago
    Livello: A
    Descrizione: Tecnica di incredibile potenza che ha la stessa impostazione della palla di fuoco suprema. Dopo aver composto i sigilli si concentra il chakra nel petto per poi espellerlo insieme all'aria che uscirà dalla bocca viaggiando in linea retta ottenendo una forma di un grande dragone. Se si viene colpiti in pieno si riceveranno ustioni di terzo grado.
    Consumo: 60
    Danno: 5 - 8 + ustioni di 3° grado
    Richiede: Chakra Katon; Drago di fuoco; Zen 5; Destrezza 8
    Costo: 250 Exp
    Energia: Blu


    Richieste FrozenWind:


    Arte della terra: Squalo Sotterraneo (Doton: Dochū Senkō)
    Tipo: Ninjutsu / Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: B
    Descrizione: Scomparendo nel sottosuolo e impugnando una lama (wakizashi, katana, spada etc.), il ninja riapparirà a circa 4 mt dal bersaglio nuotando come uno squalo. L'unica parte visibile del ninja sarà la lama dell'arma, che fuoriuscendo dal terreno (per tutta la lunghezza della lama) sembrerà una pinna dorsale di squalo. Per via dell'effetto sorpresa l'avversario conterà i propri riflessi per l'eventuale schivata/parata con un malus di 1.
    Consumo: 30
    Richiede: Chakra Doton; Corporee 5; Una spada
    Slot ferita: danno dell'arma aumentato di 2 slot (minimo e massimo)
    Costo: 100 Exp
    Energia: Rossa

    Arte dell'Acqua: Lancia d'Acqua Fluente (Suiton: Ryūsuisō)
    Tipo: Taijustu/Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Pecora - Topo - Serpente - Bue - Cane
    Livello: S
    Descrizione Tecnica: L'utilizzatore richiamerà una massa d'acqua davanti a se compattandola, per colpire il nemico con un fendente d'acqua massiccio e pesante. Il colpo sarà ravvicinato e molto violento, tanto da infliggere uno status lacerazione nella zona colpita. La lacerazione procurerà un malus di -1 punto a seconda della zona colpita e il malus rimarrà fino a quando la ferita non verrà curata [Braccia=Forza; Gambe=Velocità; Busto=Destrezza; Testa/Collo=Riflessi]
    Consumo: 64
    Richiede: Arte dell'Acqua; Forza 8; Destrezza 5; Zen e Fisico Chimiche 5
    Slot danno: 6-8
    Costo: 150 Exp
    Energia: Viola

    Contatto: @Roby
  8. .

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    Partirete di buon ora con il tempo che alternerà fasi di schiarite a nuovi temporali. Prima della partenza avrai però un po' di tempo per leggere i tuoi documenti, nei quali ti verrà spiegato che l'incontro a cui andrete avverrà con una delegazione della Pioggia e sarà organizzato in terreno neutrale, vicino Takigakure. La Raikage è preoccupata per l'improvviso (anche se avvenuto un annetto prima) cambio di leadership della Pioggia, per quanto il Villaggio si sia mosso in modo distensivo con i vicini non ha ancora avuto molti rapporti con Kumo (data la distanza) perciò la Raikage vuole capire meglio che persone sono e soprattutto se hanno delle intenzioni nocive o quantomeno provocatorie. Dovrai insomma raccogliere informazioni e proteggere il delegato in caso di necessità, qualora gli intenti dei ninja di Ame fossero ostili. La salvaguardia del delegato è di massima importanza. La Raikage sembra preoccupata, che lo sia secondo te troppo o no me lo dirai tu. Il viaggio comunque durerà due giorni e mezzo, durante i quali potrai familiarizzare con i tuoi compari (tutti special jonin senza innata, uno di energia blu). Il delegato invece è un nobiluomo di buona famiglia e con la puzza sotto il naso ed un po' spocchioso, che passerà il tempo perlopiù a leggere per prepararsi all'incontro. Per il resto invece lascio anche lui a te. :asd:

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    Prima della partenza avrai modo anche tu di leggere i tuoi documenti, che sono molto corposi ma piuttosto ben organizzati...un piccolo post it di Kirika ti avvertirà che le parti più importanti sono state evidenziate per rendere la lettura più rapida. In sostanza vi recherete in una località vicino Takigakure ad incontrare emissari nella Nuvola, l'incontro è semiufficiale e sarà patrocinato da un nobiluomo della Cascata, un tale Tamui Tobayashi. Lo scopo del meeting non sarà altro che cercare un qualche terreno comune di trattativa per eventuali accordi successivi tra i Kage (di natura commerciale od altro), in sostanza dovrai preparare la strada per cose più serie che verranno discusse in seguito. In allegato troverai tutta una serie di dati di produzioni ecc per discutere con la tua controparte di aspetti commerciali che potrebbero essere interessanti. Il viaggio sarà di un giorno e procederà tranquillo, anche qui voglio che tu ti concentri sui tuoi compagni per farmeli conoscere un po' meglio (pure i tuoi sono senza innata).


    Circu: Post discreto, so che puoi fare meglio di così. Non è male ma si poteva fare di più. Attento a fare il galletto con la Raikage che poi ti fulmina :asd:

    Voto: 7.5




    FrozenWind: Che diligente, avrei pensato che trovavi una scusa per andartene e lasciare i marmocchi ed invece sei rimasto lì :ehmsi:. Il post è buono anche se non ho riscontri con altri perchè è la prima volta che ti modero, in generale mi è piaciuto lo stile di scrittura e lo spazio che hai dato a ciascuna parte del post senza lasciare indietro niente.

    Voto: 7.6


    </table>


    Aggiornata la scheda di Frozen e aggiunte le richieste

    Richieste circu:


    Arte del Fuoco: Drago di Fuoco Supremo (Gōryūka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Drago -Coniglio - Tigre - Drago
    Livello: A
    Descrizione: Tecnica di incredibile potenza che ha la stessa impostazione della palla di fuoco suprema. Dopo aver composto i sigilli si concentra il chakra nel petto per poi espellerlo insieme all'aria che uscirà dalla bocca viaggiando in linea retta ottenendo una forma di un grande dragone. Se si viene colpiti in pieno si riceveranno ustioni di terzo grado.
    Consumo: 60
    Danno: 5 - 8 + ustioni di 3° grado
    Richiede: Chakra Katon; Drago di fuoco; Zen 5; Destrezza 8
    Costo: 250 Exp
    Energia: Blu


    Richieste FrozenWind:


    Arte della terra: Squalo Sotterraneo (Doton: Dochū Senkō)
    Tipo: Ninjutsu / Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: B
    Descrizione: Scomparendo nel sottosuolo e impugnando una lama (wakizashi, katana, spada etc.), il ninja riapparirà a circa 4 mt dal bersaglio nuotando come uno squalo. L'unica parte visibile del ninja sarà la lama dell'arma, che fuoriuscendo dal terreno (per tutta la lunghezza della lama) sembrerà una pinna dorsale di squalo. Per via dell'effetto sorpresa l'avversario conterà i propri riflessi per l'eventuale schivata/parata con un malus di 1.
    Consumo: 30
    Richiede: Chakra Doton; Corporee 5; Una spada
    Slot ferita: danno dell'arma aumentato di 2 slot (minimo e massimo)
    Costo: 100 Exp
    Energia: Rossa

    Arte dell'Acqua: Lancia d'Acqua Fluente (Suiton: Ryūsuisō)
    Tipo: Taijustu/Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Pecora - Topo - Serpente - Bue - Cane
    Livello: S
    Descrizione Tecnica: L'utilizzatore richiamerà una massa d'acqua davanti a se compattandola, per colpire il nemico con un fendente d'acqua massiccio e pesante. Il colpo sarà ravvicinato e molto violento, tanto da infliggere uno status lacerazione nella zona colpita. La lacerazione procurerà un malus di -1 punto a seconda della zona colpita e il malus rimarrà fino a quando la ferita non verrà curata [Braccia=Forza; Gambe=Velocità; Busto=Destrezza; Testa/Collo=Riflessi]
    Consumo: 64
    Richiede: Arte dell'Acqua; Forza 8; Destrezza 5; Zen e Fisico Chimiche 5
    Slot danno: 6-8
    Costo: 150 Exp
    Energia: Viola

    Contatto: @Roby
  9. .

    Missione Kiri: Un Brivido Gelido


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Tornerai da Ayame ed insieme a lei ci sarà anche l'uomo con cui avevate parlato prima. La polizia ha ricevuto un'altra denuncia di sparizione...stavolta si tratta di una giovane ragazza del posto. I genitori si sono insospettiti da poco perchè erano sempre rimasti in contatto con la figlia...anche se già da alcuni giorni i messaggi si erano fatti più sporadici Chiederai informazioni ulteriori. La ragazza si chiama Kaede e fino a pochi giorni fa era in vacanza in una località balneare vicino Kiri. Doveva tornare oggi ma i genitori non riescono più a contattarla... La notizia ti farà gelare il sangue nelle vene, forse la ragazza che avevi conosciuto in vacanza è finita nei guai...ovviamente però non puoi sapere quando il fatto sia successo quindi forse il giorno in cui non l'avevi vista stava ancora bene...o forse no. Insieme farete un po' di congetture, ma capirete di non avere appigli su cui muovervi. Nei tuoi colloqui però forse si trova una possibile chiave d isvolta, in quanto una delle persone sparite (la ragazza con i cui genitori avevi parlato nel post precedente) era in contatto epistolare con qualcuno. Capite che la soluzione rischia di finire fuori controllo e che devi mettere assolutamente le mani su quelle lettere. Decidi come agire, se entrare in casa di nascosto oppure in via ufficiale. Nell'ultima parte del post attuerai il tuoi piano e riuscirai ad avere accesso alla stanza della giovane e comincerai le ricerche. Termina il post che hai cominciato le ricerche, senza tuttavia trovare niente nei vari posti in cui potrebbero essere conservate delle lettere.

    In questo post oltre all'azione vorrei che tu mi mostrassi in maniera convincente anche le tue emozioni nel constatare come si stiano evolvendo le vicende.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Buono, hai sfruttato il margine che ti avevo lasciato ed il post è risultato piacevole

    Voto: 7.5

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Contatto: @Roby
  10. .

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    Sei nel tuo letto e fuori stà imperversando una tempesta di quelle che non si vedevano da anni. Siamo un ora prima dell'alba e non riesci a prendere sonno un po' per via del trambusto, un po' perchè stai ancora pensando alla tua infiltrazione. D'un tratto sentirai bussare alla porta, colpi pesanti ed insistenti che non possono essere ignorati, maledicendo il rompiscatole scenderai a vedere: un anbu con l'impermeabile zuppo di pioggia e la maschera (l'animale raffigurato lo lascio a te) non aspetterà nemmeno il tuo invito per entrare. La Raikage ti vuole vedere, si tratta di una faccenda assolutamente urgente. Porta anche la tua roba, ti anticipo già che al 90% partirai in missione. Farai come ti viene detto ed andrai nel Palazzo del capovillaggio, la donna sarà seduta sulla sua poltrona con lo sguardo fisso sulla tempesta, ma allo schiudersi della porta si volterà subito verso di te. Dimir, ti ho tirato giù dal letto con questo tempo da lupi per una faccenda importante. A dire il vero la missione era destinata ad un altro jonin del villaggio, un ninja del clan Sato, ma all'ultimo ha dovuto rinunciare per motivi personali lasciandomi nei pasticci...ovviamente la cosa avrà conseguenze, ma per quello ci sarà tempo. Ora ho bisogno di qualcuno che sia disposto a partire con così poco preavviso e mi sei venuto subito in mente tu. Accetterai questa missione? Nota che non ti è ancora stato detto di cosa si tratta e la Raikage non sembra intenzionata a dirtelo prima che tu abbia accettato (cosa che ovviamente farai). Molto bene. Dovrai fare da scorta ad un mio emissario che si dovrà incontrare con un'altra delegazione per motivi politici. Tu dovrai controllare che tutto vada bene. La Kage ti darà una busta con i dettagli della missione, non la aprirai per adesso, piuttosto ti recherai ad incontrare la delegazione che è già pronta a partire, questa sarà composta da un capo delegazione, ed una squadra di tre ninja di cui tu sei capo. Descrivimeli come vuoi, sesso e aspetto dei membri della comitiva sono a tua scelta. Puoi anche parlare/farli parlare, ma non il/la capo/a per adesso. Chiudi il post che siete pronti a partire.

    Missione Kumo/Ame: La Regina ed il Pedone


    Missione Liv A


    Utenti partecipanti:circu e FrozenWind
    Pg partecipanti: Circu Dimir e Kirito Kuno



    Sarai impegnato nella tua normale vita di tutti i giorni al Villaggio, in particolare ti ritroverai a fare da balia a qualche giovane ninja della Pioggia che è ansioso di fare pratica con la spada. Visto che ad Ame non ci sono molti famosi spadaccini il tuo passato da ex Kiriano ti rende molto più abile della media (anche se ovviamente i pischelli quest non lo sanno xD), puoi dedicarti un po' a loro ma se proprio hai da fare cose che ti interessano di più puoi provare a svicolare da loro in qualche modo. Mentre sarai impegnato in questa o quella attività un chunin della Pioggia ti informerà che l'Amekage vuole vederti. Nell'ufficio una delle copie di Kirika ti accoglierà in veste di Kohana e dopo aver mandato via tutti gli orecchi indiscreti ti parlerà liberamente. Ho bisogno di mandarti in missione...dovrai recarti in qualità di delegato per discutere di faccende inerenti alle politiche del Villaggio. La cosa ti stupirà un pooc perchè si tratta di un ruolo più politico che pratico. Si me ne rendo conto, ma è un vertice informale a cui non partecipano direttamente i Kage e quindi devo mandare qualcuno di cui mi fidi. Naturalmente il fatto che vada tu è giustificabile con il fatto che Kirisame è un jonin della Pioggia, questo snellirà un poco la delegazione e ti risparmierà il grattacapo di occuparti di un civile. Puoi fare delle considerazioni se vuoi ma alla fine accetterai l'incarico, Kirika quindi ti consegnerà un portadocumenti con il materiale che ti dovrai studiare per il meeting (non aprilo, lo farai nel prossimo post), a quel punto avrai libertà di sceglierti quattro ninja della Pioggia come scorta da portarti dietro. Presentameli un po' e poi preparati a partire. Termina qua il post.


    Potete scegliere liberamente l'ordine in cui postare. Per dubbi contattatemi in privato

    Richieste circu:


    Arte del Fuoco: Drago di Fuoco Supremo (Gōryūka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Drago -Coniglio - Tigre - Drago
    Livello: A
    Descrizione: Tecnica di incredibile potenza che ha la stessa impostazione della palla di fuoco suprema. Dopo aver composto i sigilli si concentra il chakra nel petto per poi espellerlo insieme all'aria che uscirà dalla bocca viaggiando in linea retta ottenendo una forma di un grande dragone. Se si viene colpiti in pieno si riceveranno ustioni di terzo grado.
    Consumo: 60
    Danno: 5 - 8 + ustioni di 3° grado
    Richiede: Chakra Katon; Drago di fuoco; Zen 5; Destrezza 8
    Costo: 250 Exp
    Energia: Blu

    Contatto: @Roby
  11. .

    Missione Kiri: Un Brivido Gelido


    Utente/i partecipante/i: blaze9
    Pg partecipante/i: Kameji Ashimizu


    Vi incamminerete verso la vostra destinazione con Ayame che ti farà strada senza darti troppa confidenza, almeno all'inizio, quindi potrai farle alcune domande sulla missione o su di lei (se è qualcosa che trovi nella descrizione della png puoi prendere quello per buono e scriverlo), poi sarà lei a farti delle domande. Sai è importante che in una missione ci sia il giusto grado di confidenza tra compagni di squadra...ne va dell'affiatamento. Come ti sei trovato in queste prime missioni,
    hai avuto delle difficoltà? Ti va di parlarne un po'?
    Puoi cogliere questa parte per contestualizzare un po' il vostro rapporto, lei ti fa da supervisore, ma vedrai che non sembra atteggiarsi da capo squadra o darsi delle arie...sarà invece molto distesa anche se un po' impacciata perchè non è abituata ad andare in missione. Per la sera alloggerete in una locanda di passaggio (ognuno nella sua stanza, non fare il birbante :asd:) e poi a mattina presto ripartirete per arrivare a Ogai. Lì Ayame di porterà a colpo sicuro dalle forze dell'ordine e verrete ricevuti da un uomo sui quaranta.
    Ero informato del vostro arrivo e non posso che dire di essere lieto che siate qua, abbiamo provato a seguire tutte le piste, ma non siamo riusciti a cavare fuori niente. -
    Di preciso...di quante sparizioni stiamo parlando? - Due e non abbiamo trovato alcun punto in comune tra di loro. Chiederai maggiori informazioni sull'accaduto, l'uomo ti dirà che sono state rapite persone comuni, ma che nessun riscatto è stato chiesto, da lì i dubbi che hanno avuto sulla vicenda. Questo è quello che al villaggio sono a conoscenza, non sono abituati ad avere a che fare con simili fatti di cronaca e quindi sperano che tu possa essere d'aiuto. A questo punto tu ed Ayame vi dividerete i compiti, uno di voi due andrà in archivio ad esaminare le scartoffie relative alle denunce, l'altro invece andrà in giro a raccogliere eventuali testimonianze, organizzati come preferisci (in questo frangente puoi gestire Ayame e farla parlare). Termina qua il post.

    Scusa per il ritardo, ma sono stato impegnato. Ti ho aggiunto le armi.

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Buon post, attento che a volte fai delle ripetizioni che rallentano un poco il discorso, ma in generale è un buon post.

    Voto: 7.4

    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:


    Contatto: @Roby
  12. .



    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Ichiro - Hideki - Delphine - Masaki - Motoko




    La mschera Doton subì tutti gli attacchi che le rivolsi e si smembrò rivelando il suore che covava al suo interno, che ben presto andò distrutto assieme al resto delle fibre. Gli attacchi di spada invece furono solo un successo parziale, infatti il primo colpo fu evitato dalla maschera mentre il terzo andò a segno. Il secondo fu invece bloccato da una tecnica Futon della maschera di mio padre.
    Piccolo bastardo!! Giuro che ti ammazzo, con le mie mani ti ammazzo!!
    Taci tu! Sei solo un lurido verme, hai passato tutta la tua mserabile vita ad ammorbare la mia perchè compissi ciò di cui tu non eri capace. Sei solo un parassita! - feci una pausa per recuperare un po' di calma, ma era un'impresa che andava oltre le mie capacità - E poi guarda cosa hai fatto alla mamma, non so in che modo tu ci sia riuscito...posso solo immaginare a quali bassezze tu ti sia abbassato per cambiarla così. Tu non la meriti, non l'hai mai meritata...sei solo capace di distruggere quello che è migliore di te...sei meschino!
    Sputai fuori quello che non pensavo avrei mai detto, mi sentivo come se avessi rivelato il segreto più profondo che avessi. La cosa che mi aveva fatto soffrire di più era stato il suo rifiuto di amarmi e glielo avevo finalmente rinfacciato, ma non c'era riappacificazione che potesse reggere. Aveva trasformato il mio amore per la famiglia in odio viscerale e non lo avrei mai potuto placare se non con il suo sangue.
    Ah vedo che non sei cambiato affatto. Sempre debole come un tempo, sei solo capace di frignare perchè ti hanno fatto un torto ma non hai le palle per vivere la tua vita. Sei ancora ossessionato da me e sarà questa ossessione a distruggerti!
    Schifoso...
    Vorrei strapparti le viscere con le mie mani, ma quasi quasi lascerò che sia tua madre a finirti. Così finalmente mi libererò di te e tua madre capirà qual è il suo posto.
    Lei non lo farà...non la puoi spingere fino a quel punto
    Ed invece si, io posso tutto...quella donna è in mio potere e lo farà solo perchè io glielo ordino. Vero Motoko?
    A quel punto scattò qualcosa nella mente di mia madre, che si mise in mezzo tra me e mio padre. Pareva sull'orlo di una crisi tanto profonda quanto violenta.
    Fermatevi....fermi...FERMI!!
    Era fuori di se, tanto scossa che niente sembrava poterla raggiungere. Compose una serie di sigilli ed sputò dalla bocca un drago di fuoco di grandi dimensioni, l'essere di fuoco attraversò l'aria e sembrava volermi colpire, ma in realtà era non pareva diretto a me ed infatti mi passò di canto a poca distanza e sentii il calore intenso delle fiamme scaldare la mia pelle a tal punto che dovetti ripararmi il volto con il braccio. Il drago di fuoco volò in aria e si disperde tra le nubi temporalesche. Motoko era prostrata dal dolore, era sfinita eppure qualcosa la teneva in piedi...un potere a cui non riuscivo a dare nome. Delle nubi temporalesche sembrarono avvolgerla e sollevarla da terra, scariche elettriche la circondavano e le conferivano un aspetto minaccioso oltre ogni dire. Avevamo tirato troppo la corda e quando era sul punto di spezzarsi era scattato qualcosa, come un meccanismo di difesa.
    BASTAAAAA!!
    Il tono pareva non ammetteva repliche e qualunque cosa le avessi voluto dire in quel momento mi seccò letteralmente in gola, alcune saette cominciarono a balenare intorno al suo corpo e si sparsero sul campo di battaglia, alcune dirette violentemente contro di me. Era un attacco impetuoso che mi avrebbe travolto se non avessi fatto qualcosa, istintivamente mi poggiai la mano sul petto ed attivai un jutsu che avevo appreso nella mia breve permanenza ad Iwa, tramite il quale era possibile alleggerire notevolmente il proprio peso corporeo e quindi rendere più rapidi i propri spostamenti. Attivata quella tecnica tentai quindi di difendermi balzando di lato per finire fuori dal raggio d'azione di quella tecnica Raiton così potente.
    Questa tecnica...è potentissima. Non pensavo che mia madre fosse così forte!
    Ma non era finita perchè una nuova e potente luce illuminò Motoko che gridava in preda alla furia - GUAAAAAH!!
    Una nuova illusione mi proiettò in una situazione di mortale pericolo. Un tifone di potenza inaudita mi catturò, sferzandomi fin quasi a strapparmi i vestiti di dosso. Il vento impetuoso mi sollevò da terra e mi spinse in alto, sempre di più! Ero consapevole che si trattasse di un'illusione, ma allo stesso tempo la visione era vivida e terribile come non mai. Gridavo forte ma nessuno poteva aiutarmi, infine la corrente mi scagliò verso il basso da un'altezza che poteva superare il chilometro. Il vento era tagliente e la sensazione di vuoto associata alla caduta mi svuotava i polmoni. Nel momento in cui raggiunsi terra per me fu come finire in pezzi. Ero inginocchiato a terra, tremavo mentre la mente faceva fatica a tornare alla realtà. Mi guardai la mano come per capacitarmi di essere ancora vivo, mentre del sangue mi colava dal naso cadendo a gocce dense nelle pozzanghere d'acqua al suolo.
    Ma cosa diavolo... che succede?!
    Weeeeeeeeeeeeehh!
    Ichiro piangeva terrorizzato, la furia della madre non sembrava preoccuparsi di niente, nemmeno di suo figlio piccolo. Hideki stesso era atterrito da ciò che accadeva.
    FERMATI!! SEI IMPAZZITA?!
    Devi BRUCIARE!!
    Mia madre compose alcuni altri sigilli per eseguire un altro jusu, era fuori controllo...pericolosa anche per se stessa, ma non sapevo come fermarla. Improvvisamente il cielo si schiarì, ma non era segno che il temprale si stesse diradando, piuttosto era il chiarore di un fuoco tanto intenso da poter bruciare la carne. Alzai gli occhi ed il drago di fuoco che prima era salito in cielo stava ricadendo al suolo, mutando il suo aspetto in una gigantesca palla di luce che mi travolse in modo inesorabile, la temperatura che si raggiungeva al suo interno era tale da mandarmi in cenere la carne e farmi perdere il senno. Mi portai le mani alla testa, faceva male...il dolore si era concentrato e fissato nella mia testa come una lama affondata nel cervello che scavava e scavava senza pietà.
    Mamma...basta! Ti devi fermare, stai facendo male anche a me e ad Ichiro. Devi controllarti o distruggerai tutto quanto! MAMMA!!
    Gridai forte ma non ero sicuro che mia madre mi potesse sentire, se ne stava in volo sopra di noi ad alcuni metri e non sembrava volermi attaccare...il suo stato mentale però era terribilmente precario e poteva degenerare da un momento all'altro. Era un'incognita. Per tutti noi.
    Te lo giuro mamma, ti tirerò fuori da questa faccenda...
    Mentre la guardavo percepii venire da dietro mio padre un'altra presenza che ben presto si palesò come Delphine, vestita di tutto punto e con la solita espressione algida e fredda dipinta sul volto, era accompagnata da due sue maschere...non mi ci volle troppa immaginazione per capire che quelle due dovevano essere le presenze che mi avevano fatto desistere dall'attaccarla poco prima. La donna osservò la scena per un attimo prima di dischiudere le labbra e pronunciare parole distaccate e precise.
    Cosa succede qui!!
    Delphine!! Finalmente!! AMMAZZA QUEL TRADITORE DI MIO FIGLIO!!
    Delphine rimase immobile per un istante che pareva infinito, potevo immaginare che qualcosa potesse passare per quella mente calcolatrice che si trovava. Era incerta su cosa fare, su quale mossa l'avrebbe messa nella migliore posizione a fronte dei rischi che correva. Dopo pochi secondi la sua espressione non mutò, da abile calcolatrice doveva aver fatto i suoi conti e non avrebbe lasciato trapelare facilmente il percorso dei suoi pensieri.
    Quella spina nel fianco ha seminato una bella scia di morti, ci hai portato una serpe in seno che è problematica. Te ne rendi conto?
    Non me ne parlare. Non c'è bisogno che tu aggiunga altro, il tuo aiuto verrà ricompensato più che generosamente Delphine, puoi esserne sicura!
    Allora ho la tua parola Hideki. Eccellente! - mia zia solo allora sorrise certa di avere in pugno mio padre. Che lui fosse ucciso o meno lei avrebbe ottenuto comunque qualcosa, aveva scelto accuratamente il momento in cui intervenire per essere il più possibile in un punto di forza e minimizzare i rischi.
    Delphine richiamò dentro di sè le sue maschere, gesto che poteva apparire come distensivo ma che alla luce della piega che aveva preso la conversazione assumeva un significato assai diverso. Nel momento in cui il suo corpo assorbì le ultime fibre prese a mutare: i suoi arti si allungarono e dalle sue giunture si allungarono una serie di fibre che saettavano minacciose nell'aria. Queste si andarono poi a condensare in otto tentacoli in cui le fibre erano ammassate ed intrecciate in modo quasi inestricabile. Era una creatura abominevole che poco aveva a che spartire con i lineamenti aggraziati e curati di Delphine. Era una figura che però meglio riusciva a descriverne l'animo più profondo, quello spietato e privo di scrupoli che non si fermava davanti a niente. Mia zia si diresse verso di me ed appena fu a portata delle mie due maschere saettò in avanti due dei suoi tentacoli con i quali tentò di colpire le mie due maschere. Quella Raiton venne sorpresa dal guizzo dei tentacolo che la colpì a mo di frusta, la maschera Futon invece abbozzò una difesa e proiettò un getto d'aria con il quale formò una cupola difensiva che l'avrebbe dovuta proteggere. Infine Delphine richiamò a sè i de tentacoli e da dietro tentò con un ultimo guizzo di infilzarmi in malo modo ed in risposta mi gettai a terra rotolando sulla schiena per poi rialzarmi con la faccia rivolta verso la mia nuova nemica, che si era riportata a fianco di mio padre.
    Che cazzo, ci mancava anche lei a rompere!
    Non rendere le cose più difficili di quelle che sono, Eikichi. Hai avuto la tua possibilità ma adesso non hai via di fuga. - poi guardò mi a madre con sguardo glaciale - Che diamine è preso a quella squilibrata? Pensavo che la tenessi in pugno ed invece...
    Non so che cosa le sia passato per la testa, deve essere stato per colpa di Eikichi...rivederlo deve avere risvegliato in lei qualcosa. Appena lo avremo ucciso tornerà tutto sotto controllo, come prima!
    Lo scenario che si delineava era quello di Delphine che voleva aiutare mio padre prima di tutto per ridare slancio alla sua posizione di prestigio all'interno del clan. Una scelta che sicuramente doveva aver fatto viste le carte in tavola e che mi metteva ancora di più in difficoltà, tanto più che mi sentivo la testa a pezzi. Avevo un ronzio nelle orecchie che era a dir poco fastidioso e facevo fatica a focalizzarmi sulle cose, non mi sentivo per niente bene ma non potevo mostrare debolezza...Delphine la fiutava lontana un miglio e sarebbe stata pronta ad avventarsi su di me come uno squalo se avesse pensato di avere vita facile. Se volevo liberarmi di lei dovevo fare in modo che pensasse che il lato debole era quello dal quale si era schierata lei. Non avevo scelta.
    Delphine hai sbagliato a fidarti di papà, lui sarà la rovina del clan...e te lo dimostrerò...
    Tolsi la mano con cui mi massaggiavo la tempia e composi una serie di sigilli con le mani, infine giunsi i palmi e poi le poggia a terra.
    Kuchiyose: Edo Tensei
    Dal punto in cui poggiai le mani a terra emerse una singola bara di legno che si stagliò tra me ed ii miei nemici, infine si aprì con uno scatto secco ed il coperchio cadde a terra. L'uomo al suo interno afferrò il bordo della sua cassa e con fare solenne si trasse fuori da essa, guardandosi intorno con sguardo curioso e scuro.
    Che cosa succede? Perchè mi hai evocato?
    Ma quello chi è? Che cosa significa?! - Delphine guardò mio padre con sguardo interrogativo in cerca di una risposta alla scena bizarra che le si parava davanti. Mio padre però non sembrava avere una risposta significativa.
    Puoi uccidere tutti, tranne lei e ed il bambino - indicai mia madre e mio fratello Ichiro - Controllati e non destare troppo l'attenzione, intesi?
    Intesi...
    Il Rianimato si sgranchì il collo e le braccia e poi si proiettò in avanti contro la maschera che si trovava sul centro destra sferrandole un poderoso pugno dall'alto verso il basso, usando la mano come una clava. Successivamente il Rianimato caricò il suo peso sulla gamba destra e sferrò un'altro pugno dritto per dritto, stavolta con la mano sinistra, per poi tentare di affondare la mano nel petto della creatura e dilaniarne il corpo in modo brutale*Quest'ultima parte ovviamente se riesco ad uccidere la creatura fibrosa. Nel frattempo la mia maschera Raiton caricò il chakra necessario per un ulteriore attacco, stavolta rivolto contro mio padre. Tentando di colpire solo la sua gamba (in modo quindi da evitare il piccolo Ichiro) scagliò un altro potente fulmine altamente concentrato, a quel punto la maschera aveva quais esaurito il chakra e visto che era già danneggiata decisi di farla tornare dentro il mio corpo. Ma non era ancora finita, impastai il chakra nelle mie mani e rilasciai tramite il terreno una fitta ragnatela di fulmini diretta alla maschera alla mia estrema sinistra...visto che era già pesantemente danneggiata sarebbe potuta andare in pezzi anche lei. A quel punto Masaki si proiettò in avanti verso mio padre, portandogli un potente colpo alla zona dell'addome/torace con il palmo aperto della mano, un colpo assai debilitante ma che allo stesso tempo era mirato soltanto e lui e che avrebbe uindi dovuto risparmiare il piccolo Ichiro.
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    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Ichiro - Hideki - Fudo - Orochimru - Motoko




    Oramai la sorveglianza del quartiere dei Sato era stata pesantemente decimata e quindi mi potevo muovere con maggiore tranquillità, ma la tensione rimaneva comunque alta perchè il Villaggio era tutt'altro che sguarnito di ninja. La pianta della casa di Fudo era piuttosto lineare e semplice, con pochi ampi ambienti multifunzionali che si spartivano il piano inferiore arredato in modo piacevole, di certo era stata la moglie a metterci mano perchè non mi ricordavo mio zio come uno attento agli stili e agli abbinamenti cromatici. Al piano superiore si giungeva tramite una ripida e stretta scala ricavata al centro dell'ambiente giorno, il pavimento era ad assi di legno e si piegava dolcemente sotto il peso del corpo, non c'era niente di sospetto in giro...nessun segno di trappole o guardie poste a protezione della casa. Fudo non era stato prudente come sua cugina. Fu facile raggiungere la prima camera sulla destra e trovarvi dentro mio cugino che dormiva senza sapere cosa stesse per accedere, la lama che gli perforò il cuore lo uccise in un attimo mentre il suo corpo si contraeva in un rantolo di dolore che subito si rilassò al giungere della morte. Era stato facile, più del previsto, così come facile fu introdursi nella camera di mio zio. Non so come, ma nel momento in cui sollevai la spada ed ero sul punto di calarla i suoi occhi si aprirono di colpo e capì subito cosa stava succedendo.
    Così sei venuto alla fine...vuoi vendicarti, io ti capisco ma...
    Non finì mai la frase perchè la stessa lama recise di netto la vita del padre dopo quella del figlio. Accanto a lui il letto era intatto, non c'era traccia della moglie, Akane, che per qualche scherzo del fato non era al suo posto, forse non era nemmeno a casa. Poco male, lei non era nella mia lista.
    Uscii soddisfatto dalla casa in cui avevo appena concluso il penultimo step della mia missione, feci appena a tempo a mettere il piede in giardino che un forte tuono squarciò l'aria preceduto dal un lampo improvviso. Sobbalzai un attimo per la sorpresa e mi ricordai che in quella stagione non era inusuale che ci fossero temporali inaspettati, questo però era giunto quasi senza alcuna avvisaglia...o forse ero io che non avevo posto attenzione ai dettagli? Però la cosa non mi disturbava, i tuoi sarebbero stati un buon diversivo e mi avrebbero coperto. Mi avvicinai colmo di trepidazione alla mia vecchia casa, ero vicino a chiudere quel maledetto capitolo della mia vita e a poterlo finalmente lasciare alle spalle, fui estremamente sorpreso però dal vedere che le luci della casa erano ancora accese.
    Perchè? Nessuno ha dato l'allarme oppure sarebbe pieno di ninja...eppure sono tutti svegli. E poi quegli anbu cosa stanno combinando?
    Vedevo due ninja della Nuvola che non sapevano che pesci prendere, erano visibilmente confusi e per qualche ragione non sembravano trovare il modo di starsene fermi. Stava succedendo qualcosa...ma cosa?
    Questo mi complica le cose...cazzo! Se mi lascio sfuggire questa occasione non ne avrò un'altra. Devo agire comunque, costi quel che costi! Però devo essere prudente...
    La situazione era lontana dall'essere quella che mi ero immaginato, quindi decisi di mettermi nascosto da qualche parte in attesa che la situazione divenisse più chiara. Intuivo del movimento dentro la casa e potevo anche sentire delle urla femminili, riconobbi la voce di mia madre che era agitata ma non capivo che cosa dicesse, distinguevo anche delle urla infantili...sicuramente erano del mio fratellino.
    Forse Orochimaru ha ficcato il naso a casa mia? Questo spiegherebbe la confusione...
    Un lampo abbagliante illuminò il quartiere dei Sato ed un tuono dal suono basso e possente rombò forte come non mai nelle mie orecchie, gocce d'acqua nel frattempo cominciarono a picchiettare a terra ed alcune mi bagnarono il viso. Le luci di casa si spensero, ma l'illusione che tutto si stesse normalizzando svanì in un instante quando si udì il rumore di vetri che si infrangevano. Mia madre si lanciò fuori dalal finestra con Ichiro in braccio, era ferita a causa dei vetri ed era visibilmente agitata.
    Non mi porterai via anche lui!
    Subito venne seguita da mio padre si afacciò dalla finestra e sbraitava ordini.
    FERMATELA!! FERMATE QUELLA DONNA!! MUOVETEVI!!
    Hideki urlava come un ossesso alle guardie che erano incerte su come comportarsi ed era facile da immaginare il perchè della loro indecisione. Non erano certo stati mandati lì per fare da paceri in questioni coniugali. Mio padre saltò dalla fenestra e si mise ad inseguire lui stesso Motoko che correva nella mia direzione.
    FERMATI!!
    NOOO!!
    Era oramai abbastanza vicina a me che quasi avrebbe potuto vedermi, infatti un altro lampo illuminò la scena e rese palese la mia posizione. Motoko rallentò fermandosi di colpo per la sorpresa, quasi come se il suo corpo avesse smesso di funzionare, impacciata non riuscì a stare in equilibrio e rovinò a terra, riuscendo però a proteggere Ichiro...ma non per molto. Hideki infatti la raggiunse e proiettando un tentacolo di fili neri la raggiunse e le strappò via il figlio dalle braccia.
    WWAAA...mamma...WAAA!!!
    Il volto dia mia madre si riempì di lacrime che le sgorgarono incontrollabili dagli occhi, guardava fissa dalla mia parte con lo sguardo pieno del dolore opprimente che la schiacciava. Era sempre stata una donna forte, ma qualcosa doveva averla cambiata profondamente. Mi appariva fragile come non mai.
    Ridammi mio figlio!!
    Nostro figlio... - il tono di mio padre era sempre lo stesso, quel "nostro" sapeva tanto di "mio". La sua arroganza nel disporre di chiunque era rimasta immutata - Ne abbiamo già parlato! Ha tre anni ormai e non ha mostrato alcun tipo di abilità particolare...non ci serve...
    Sputai a terra all'udire quelle parole. Provavo una rabbia incontrollabile e per un istante mi sentii di compatire Ichiro per il triste fato che gli era toccato. Ancora troppo piccolo per capire era già stato giudicato un peso e scartato. Come ero stato scartato io. Hideki non si sarebbe mai fermato, la sua follia avrebbe consumato tutto.
    N-no...non te...l-lo permett-tt-erò... - mi guarderà piena di dolore, supplicandomi - E-eikichi...aiutami...
    Perchè ti affidi a me, mamma? Io ti ho lasciata con lui, ricordi?
    Ancora?! Ti ho detto che non devi più nominare quella feccia! Traditore del suo stesso sangue!! E poi quel piccoletto a breve morirà anche lui!
    N-no...A-aiutami...
    Cominciai piani pano a farmi un'idea degli eventi che erano seguiti alla mia fuga. Mio padre era ovviamente incazzato, ma la mamma sembrava in qualche modo avergli rinfacciato che fosse colpa sua, che fosse stato lui a mandarmi sulla strada che avevo intrapreso. La cosa aveva un senso e si può dire che in effetti fosse proprio la verità. Adesso Motoko era in difficoltà e non voleva perdre un altro figlio per colpa del marito. Mio padre tacque alle parole della moglie, confuso dal suo comportamento. Lui non mi aveva ancora visto e quindi non poteva immaginarsi che l'appello di mia madre fosse reale. Fu solo quando l'ennesimo lampo squarciò ancora il cielo plumbeo che Hideki mi vide, i suoi occhi carichi di risentimento e disprezzo.
    TU!! GUARDIE!!
    Gli anbu erano troppo confusi per rendersi conto sia della complessità della faccenda che del pericolo che era in agguato.
    Arte della Terra: Onda Terrestre
    Poggiando le mani al suolo creai un'ondata di fango e detriti che travolse uno dei due anbu e facendolo cadere addosso al secondo, mentre i due si rialzavano balzai rapidamente tra di loro e portai un rapido colpo di spada al collo del ninja già ferito, mentre l'altro si allontanava ma non abbastanza rapidamente. Lo raggiunsi che era ancora di spalle e gli conficcai la lama nella schiena, per poi sfilarla e abbatterla sul suo cranio con un movimento dall'alto verso il basso, aprendogli quasi la testa in due. Mio padre era ancora stupito e più arrabbiato che mai.
    COSA CI FAI QUI!!
    Sono venuto per te, padre. Voglio la tua vita...
    Incerto e spaventato indietreggiò e cercò riparo nel giardino interno al quartiere, gridando per attirare l'attenzione.
    PRESTO! VENITE AD AIUTARMI...QUALCUNO VENGA IMMEDIATAMENTE!!!
    Ma i tuoni sovrastarono la sua voce nervosa e non era rimasto nessuno nelle vicinanze che lo potesse aiutare. Tutti gli anbu erano stati giù uccisi, volevo dirglielo, ma una figura sinuosa catturò la mia attenzione. Un serpente troppo cresciuto scivolava nell'oscurità di poco schiarita dai lampi.
    Ssssssshhh...Grazzzzzzzzzieeee.... - Il serpente avanzava verso il confine del villaggio ed i boschi con in bocca una figura minuta che cercava invano di divincolarsi dalla presa del serpente e di non essere inghiottita, dal pigiama capivo che era stata sorpresa nel sonno ed allora capii che si trattava di due dei figli di Kuroro. A giudicare dal colore rosa del pigiama doveva essere mia cugina Motoko, ma non era la sola sventurata ad essere stata catturata...dal rigonfiamento nella zona addominale capii che il serpente sembrava aver preso anche uno dei fratelli che oramai era stato sopraffatto ed inghiottito, reso quasi incapace di muoversi. La scena era raccapricciante anche per i miei standard, quel viscido era venuto al villaggio per catturare delle prede e non osai immaginare per quale scopo lo avesse fatto, ma aveva avuto il coraggio di mettere becco nelle mie faccende. Quello sgarbo non me lo sarei dimenticato, ma ora mi dovevo occupare di una faccenda più importante. Contro voglia mi voltai e lo lasciai andare via.
    Non verrà nessuno ad aiutarti. Siamo solo noi, pagherai per tutto...dì le tue preghiere.
    Figlio ingrato...io ti ho cresciuto, sangue del mio sangue! E guarda che cosa ho ottenuto...mi hai coperto di vergogna. Sei solo un rifiuto...
    Vedo che hai pensato bene di rimpiazzarmi. Che c'è...il nuovo giocattolo non ti piace e vuoi gettare anche lui?
    Le mie parole sferzanti lo fecero tacere per un istante in cui guardò il bimbo che teneva tra le grinfie, un piccolo inerme che aveva avuto la sola colpa di avere un padre privo dei più basilari istinti di un genitore. Una strana luce si accese nei suoi occhi malati ed in un istante liberò le sue quattro maschere che si andarono a mettere in formazione.
    Moglie...mia cara e amata moglie...è venuto il momento di fare la tua scelta...o uccidi Eikichi...o io...Uccido lui...
    Uno dei tentacoli fibrosi puntava alla gola del piccolo Ichiro, la cosa mi causò fastidio tanto da indurmi a stringere il pugno con rabbia.
    Non puoi... - il volto di mia madre si incrinò assumendo un'espressione disperata, il suo sguardo smarrito che non sapeva dove guadare - Ti scongiuro Hideki, lascia andare il piccolo, non ha colpe! Ed Eikichi...s-sono convinta che...lui... - le parole le morirono in gola. Il fiato mozzato dai singhiozzi.
    Sei solo una sentimentale Motoko. Quante volte te lo devo ripetere!? Pensavo che avessi accettato come stavano le cose. - Io...io...ti scongiuro...il mio piccolo Ichiro! - Zitta! Tu e le tue attenzioni esagerate...è colpa tua se nostro figlio è venuto su così debole. Hai rovinato tutti e due i nostri figli, quante volte te lo devo ripetere che sei stata tu a rammollire Eikichi!? Tu ed il tuo stupido affetto...pensavo ti fosse entrato in quella testaccia che è solo colpa tua!
    Mia madre scoppiò in un nuovo pianto disperato. Aveva sofferto molto per la mia fuga e mio padre se ne era approfittato in modo squallido, giocando sulla sua sofferenza per soggiogarla psicologicamente .
    Forza moglie, lo sai che cosa devi fare. Uccidi quel fallimento di figlio!
    Ci fu un lunghissimo istante di silenzio inj cui si udiva solo lo scrosciare della pioggia.
    S-scusami Figliuolo... - mia madre si rimise in sesto per cominciare a combattere. La decisione che aveva preso era ricolma di sofferenza e non era stata presa a cuor leggero. Capii che non mi odiava, che non lo aveva mai fatto, ma che ora voleva salvare a tutti i costi il piccolo Ichiro. Questo l'avrebbe destabilizzata ancora di più forse l'avrebbe distrutta...nessuna madre dovrebbe veder morire i propri figli, tanto meno ucciderli con le sue mani. Dopo questa scelta mio padre l'avrebbe avuta totalmente in pugno, non si sarebbe mai più potuta riprendere.
    UCCIDILO!!
    T-ti prego...non muoverti...
    Ti libererò da lui. Ti prometto che non ti farà mai più del mele...
    Ma era inevitabile che avremmo dovuto scontrarci, mentre componeva i sigilli per un jutsu attivai la mia innata. La tecnica che attivò ebbe uno strano effetto, vidi delle catene spuntare da terra e risalire lungo il mio corpo rendendomi impossibile la fuga, appesantendomi...ma era strane. Sembrava quasi che non fossero vere, scossi la testa per recuperare lucidità.
    Si deve trattare di un illusione. Non c'è altra spiegazione!
    Mentre combattevo contro il genjutsu una delle maschere dietro di lei poggiò le mani a terra e creò una serie di colonne di terra che indirizzò contro di me. Non c'era troppo tempo per contrastare l'illusione, mi morsicai in modo che il dolore mi richiamasse alla realtà e così le catene svanirono, lasciandomi libero di dare sfogo ai miei cuori che fremevano dentro di me dal desiderio di combattere, ma decisi che non era il caso di sbilanciarsi troppo e quindi richiamai solo due cuori (per la precisione quello Raiton e quello Futon) ed al contempo di tentare di schivare il jutsu Doton. Ma non era finita, infatti una luce quasi accecante si generò da dietro mia madre, attivando un ulteriore tecnica
    R-raiton: Raigen...Raigen Raikōchū!!
    Era un altro genjutsu, ma stavolta molto più diretto del precedente, il suo scopo non era quello di immobilizzarmi, ma solo di ferirmi con una visione sconvolgente. Vidi un fulmine che si generava da cielo e che con un frastuono imponente si staccò dalle nubi e mi colpì in pieno, paralizzando la mia carne e bruciandomi fino alle ossa. Era un dolore atroce che mi trapanava il cranio, terribile quasi da far perdere il senno. Tuttavia era una visione imperfetta, sapevo che non era vera, ma la sua forza era tale che non potevo fare finta di niente. Il dolore sembrava vero, la corrente elettrica che mi attraversava il corpo...il calore e la pelle che bruciava...anche se era una simulazione faceva male. Tremendamente. L'illusione cessò prima che potessi tentare di scioglierla, ero un po' confuso da quel genere di attacchi che tentavano di indebolirmi la mente ma ancora riuscivo a restare in guardia e non farmi sorprendere troppo. Sfruttando il diversivo offerto dalle illusioni tre maschere si fecero avanti e tentarono di attaccarmi in modo alquanto diretto. Il primo attacco mi fu portato da una maschera che sfruttando l'elemento Fuuton poteva svolazzare liberamente, l'essere planò velocemente e tentò di colpirmi con un calcio al petto mentre usava gli arti superiori come fossero timoni ed io risposi tentando di abbassarmi il più velocemente possibile in modo da passare sotto la maschera e farmi superare indenne. La successiva maschera aveva dei fregi tondeggianti di un colore rosso vivido, questa mi fronteggiò senza quasi darmi il tempo di rialzarmi, sferrandomi un pugno dall'alto verso il basso anch'esso probabilmente diretto al petto. In risposta all'attacco sputai dalla bocca un flusso di terra e roccia informi che avrebbero divuto farmi da barriera mentre mi rialzavo e recuperavo l'equilibrio, giusto in tempo per fronteggiare il terzo attacco. La maschera successiva, che aveva come fregi dai lineamenti gialli spezzati, mi si avvicinò e tentò di colpirmi con un calcio dal basso verso l'alto, al quale la maschera Futon rispose soffiando un getto d'aria ad alta velocità che impattò il suolo generando una cupola protettiva. L'offensiva sembrava terminata ed avevo un po' di tempo per riordinare le idee su come affrontare il resto dello scontro.
    C'è troppa gente che cerca di uccidermi. Dovrei focalizzarmi su mio padre per sconfiggerlo, ma è troppo riparato per poterlo attaccare in modo efficace. Mia madre poi sembra pronta a crollare da un momento all'altro...
    Io...non voglio...io...
    Le sue condizioni parevano seriamente compromesse, oltre ad essere fuori allenamento era costretta evidentemente ad agire contro la sua volontà senza tuttavia avere la forza di opporre resistenza a quello che le veniva ordinato. Le rivolsi un gesto di stizza.
    Perchè ti ostini a dargli retta!? Una volta non gli avresti mai consentito di trattarti in questo modo...anche io sono tuo figlio, sai? Non fai altro che autocommiserarti...ma alla fine se ti chiedessi chi è che ha dato il via a tutta questa faccenda ti renderesti conto che è colpa sua. Se fosse stato un padre normale tutto questo non sarebbe mai successo!
    Con amarezza cercai di far tornare il lume della ragione a mia madre, farle capire che doveva ribellarsi in qualche modo. Ma era come se fosse totalmente in balia degli eventi, prostrata dal dolore di non avere a suo avviso altra scelta.
    Avanti moglie! Spazza via quell'inutile di tuo figlio! Ichiro non sarà mai al sicuro finchè Eikichi sarà vivo...hai visto cosa è in grado di fare no? Credi che lo risparmierebbe?
    Io...in fondo lui ha ragione...la colpa di quello che è accaduto è nostra. Siamo stati dei pessimi genitori...
    Tu se stata un pessimo genitore! Io ho sempre cercato di raddrizzarlo e forse ci sarei riuscito se tu mi avessi dato una mano...ora ascolta quello che ti dico: non ci sarà mai futuro per noi finchè Eikichi sarà vivo. Per il bene nostro lo devi uccidere, poi faremo un altro figlio e sarà tutto a posto. Tornerà tutto come prima...
    Sembrava voler essere tranquillizzante ma in realtà si sentiva il fetore delle sue menzogne lontano un chilometro, ma Motoko sembrava incapace di accorgersene...come se le fosse stato fatto il lavaggio del cervello procedeva sotto lo stesso spartito.
    Eikichi...p-perdonami...No hai idea, non puoi sapere che cosa...lui...mi abbia... - La sua voce fu rotta dal pianto. Qualunque cosa mio padre le avesse fatto non poteva essere disfatta in così poco tempo. Mi resi conto che probabilmente non sarei riuscito a farla ragionare e che dovevo passare all'azione.
    Ma capirò che cosa ti ha fatto quel verme questo te lo posso assicurare!
    Scacciai i pensieri di troppo dalla mia testa e passai ad analizzare la situazione nella maniera più fredda possibile: mi trovavo contro un numero elevato di nemici e non potevo permettermi di prolungare lo scontro troppo a lungo, quindi la cosa più logica da fare era accorciare il più possibile i tempi del confronto. Concentrai il chakra Fulmine nelle mie mani andando a formare un arco voltaico e lo caricai fino al limite, rilasciando un ponte elettrico che indirizzai contro la maschera Doton di mio padre e quella a sinistra di essa (la Maschera 1), in seguito diedi il via alla mia maschera Raiton che concentrò una massiccia dose di chakra nel suo petto e scagliò un fulmine altamente concentrato contro la medesima maschera Doton in modo da sfruttare la forza del mio elemento contro la maschera in difesa. Mentre avveniva questo attacco avevo cominciato ad impastare il mio chakra nel terreno, sollevando da esso un possente drago di terra che indirizzai contro lo stesso bersaglio di prima.
    Non mi posso risparmiare, queste maschere rappresentano un'incognita troppo grossa. Devo sistemarle in qualche modo.
    Portai la mano al fianco e sguainai la mia Gyakusatsu, facendo scintillare il freddo acciaio nella luce intermittente dei fulmini che non smettevano di squarciare il cielo buio e piovoso. Pensai che probabilmente la prima offensiva sarebbe dovuta bastare per abbattere la maschera Doton e quindi mi concentrai su la maschera che si trovava più alla sinistra e che poteva essere rimasta coinvolta nel jutsu del Tornado di Fulmini. Avvicinandomi ad essa di gran corsa sfruttai la velocità per compiere un balzo e portare un colpo orizzontale alla testa della creatura di fili neri. Esaurito lo slancio atterrai di poco alle sue spalle e scaricando a terra lo slancio tentai di tramutare lo slancio frontale in un rapido movimento rotatorio per sorprendere la maschera con un ulteriore fendente orizzontale, questa volta all'addome. Infine portai indietro la lama e la sollevai sopra la mia testa e poi la calai giù, portando un fendente verticale alla spalle sinistra dell'essere. Terminai la mia offensiva misurando la mia distanza da mio padre, erano meno di tre metri...pochi perchè uno degli attacchi che sarebbero potuti seguire non rischiassero di ferire Ichiro. Non provavo simpatia per il piccoletto, ma il semplice fatto che mio padre lo volesse uccidere era ragione sufficiente perchè io in quel momento non lo volessi fare. Avanzai quindi di alcuni metri, riportandomi davanti alle maschere di mio padre e mi misi in attesa.
  14. .



    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Fumiko - Anbu#1 - Anbu#2




    Mi lasciai alle spalle le due uccisioni appena compiute e già mi stavo focalizzando sulle prossime mosse.
    Ora a chi devo passare? Fudo o Delphine...probabilmente dovrei andare direttamente da lei per poi chiudere la faccenda con Fudo in un secondo momento. Sembra la scelta più sensata, Fudo ed il figli dovrebbero essere i due più complicati.
    Non sapevo bene come approcciarmi alla loro casa e quindi pensai bene di procrastinare il problema e di fare più danni possibile al clan finchè potevo. Aprii la porta che mi avrebbe condotto sul retro ed uscii nel giardino in cui la calma regnava in modo innaturale, così come innaturale era la posizione dei corpi degli anbu accasciati a terra, privati della loro vita da qualcuno.
    Ma che diamine...ed io che mi ero fatto tanti scrupoli per non dare nell'occhio...
    Tra i cadaveri strisciava sinuosamente il serpente che avevo incontrato prima di entrare da Kuroro, si muoveva con un fare che aveva un non so che di baldanzoso...certo, mi rendo conto che sia difficile definire un serpente "baldanzoso" ma il modo in cui si muoveva ed emetteva i suoi rumori serpenteschi mi faceva pensare a qualcuno che non sta nella pelle per qualcosa. Non avendo tempo per curarmi di ciò che accadeva mi limitai a seguire con gli occhi la bestia maculata che si intrufolava nella casa. Ero assai curioso di sapere cosa avesse in mente, ma ero anche consapevole di avere un piano già abbastanza complicato da portare a termine. Sospettavo poi che prima o poi avrei saputo cosa quell'essere stava facendo a Kumo dato che il suo padrone aveva il vizio di impicciarsi in ciò che non lo riguardava. Mi mossi con la massima furtività nel giardino fino ad arrivare alla recinzione che segnava il confine tra le due ville, visto che una parte della sicurezza era già stata eliminata fu più facile del previsto avvicinarsi, ma al contempo mi bastò fare capolino oltre il muro per rendermi conto che aldilà la vigilanza era più alta che mai. Scrutavo l'oscurità illuminata dalla luna e spostavo il mio sguardo lungo tutto il giardino mentre li contavo.
    Uno...due...tre. Non ce ne dovrebbero essere altri. - tre uomini se ne stavano accovacciati negli angoli più nascosti del giardino che circondava la grande casa, non sarei mai riuscito ad individuarli se non fosse stato per il particolare monocolo che avevo comprato ad Iwa e con il quale riuscivo ad ingrandire e zoomare a grande distanza, da dove me me stavo riuscivo così a guardare più da vicino tutto il girdino senza dovermi muovere di un passo. Avrei voluto evitarli come avevo fatto con gli altri, ma stavano tutti molto attenti a sorvegliare i punti di accesso alla casa. Per quanto invisibile non avrei potuto aprire un porta o una finestra senza essere visto. Mi mossi quindi lungo il perimetro fino ad arrivare in prossimità di un albero di Corbezzolo tra le cui fronde si nascondeva il primo anbu, mi avvicinai quindi alle sue spalle e gli conficcai un kunai nella gola, danneggiandogli in modo grave le corde vocali in modo che non gli fosse possibile parlar o gridare. Il ninja ci mise più del previsto a morire, continuando a rantolare mentre affogava nel suo sangue, quindi gli diedi una veloce pugnalata alla schiena che gli risultò fatale, dopo di che lo abbandonai fra i rami in modo che non cadesse giù. Il secondo shinobi si trovava invece tra alcuni cespugli di Ginepro ed aveva un piccolo binocolo con cui guardava le finestre della casa ed i vari punti di accesso. Così preso nel suo lavoro quasi non si accorse di nulla mentre gli conficcavo il kunai alla base del cranio, causando una morte praticamente istantanea. Il terzo ninja invece era nascosto sotto una stuoia che in qualche modo mimava il manto erboso su cui si era acquattato, così messo era stato il più difficile da individuare ma anche il più facile da raggiungere una volta individuato. Mi portai sopra la sua posizione, appollaiato sui rami di un albero ai cui piedi si era nascosto, quindi calai giù e sfruttando l'energia della caduta lo colpii con un unico e decisivo affondo di spada. Ora che la sorveglianza era stata sistemata non rimaneva che entrare in casa.
    La porta è troppo in vista, devo passare da una finestra ed una poco in vista sarebbe l'ideale...uhm... - scrutai nel buio ed alla fine mi adocchiai una che pareva più discreta di altre - Quella sia.
    La finestra era ben chiusa e quindi dovetti ricorrere alle maniere forti per aprirla, forzandola usando la lama della spada come leva in modo da far cedere i fermi che la tenevano chiusa. L'interno non era buio come credevo, mi ritrovai infatti nella cucina che doveva confinare con il resto della zona giorno ed il salotto, in cui la luce era stata lasciata accesa. In sottofondo si sentiva il ronzio del televisore.
    Merda, questa non ci voleva...qualcuno è rimasto in piedi! Ma che cazzo...
    Mi sporsi dalla porta e vidi davanti a me un grande divano posizionato davanti ad un televisore acceso. Fumiko se ne stava seduta con le braccia stese sul poggiatesta, con il telecomando in una mano ed una lattina di birra nell'altra. La osservai per alcuni istanti mentre era impegnata in uno zapping compulsivo che le lasciava a mala pena il tempo per vedere qualche piccolo frammento di un programma per poi passare a quello dopo. Alla fine si fermò su un canale e sorseggiò gli ultimi gocce di birra, prima di poggiare la lattina sul tavolo ed aprirne un'altra.
    Mi feci coraggio ed uscii dalla cucina passando alle spalle del divano. Ero incerto se stordire mia cugina o lasciarla lì a guardare la televisione, ma alla fine decisi che rischiare di iniziare una colluttazione non era proprio il caso. Superai Fumiko che nel frattempo aveva disteso le gambe sul tavolinetto.
    Che schifo di programmi, non c'è mai niente di decente a quest'ora... - la voce di Fumiko sembrava leggermente alterata dall'alcool. Sgusciai alle sue spalle inosservato e presi l'ampia scala che portava alle camere del piano superiore. Feci mente locale su ciò che potevo ricordarmi sulla famiglia di Delphine, ma non mi venne in mente altro se non che suo marito era morto in missione quando ero ragazzino e che da allora mia zia non si era mai più risposata. La casa era decisamente ben arredata e si vedeva già dai mobili del piano inferiore che non avevano certo problemi economici, alle pareti poi si vedevano numerosi quadri di arte che si abbinavano allo stile antico della casa. La scala terminava in un corridoio che si allungava per diversi metri e su cui si aprivano alcune stanza: una biblioteca con scrittoio, una con i cimeli di famiglia ed altre che potevano fungere da camere per gli ospiti. Il corridoio terminava a T e da una parte si intuiva la presenza di un bagno che pareva piuttosto grande, sulla destra invece c'erano due porte chiuse su cui le targhette facevano intendere fossero le camere di Fumiko e del fratello. Più avanti invece una porta più elegante faceva intendere che vi fosse la camera da letto principale. Portai una mano alla spada e l'altra alla maniglia, ma nel momento stesso in cui vi poggiai la mano fui come folgorato da un'improvvisa sensazione, avvertivo delle presenze nella camera di Delphine...in tutto erano tre, ovvero due di troppo rispetto a quelle che avevo previsto.
    Accidenti quella si tiene dei guardaspalle a farle da scorta. Sapevo che era una donna prudente ma non immaginavo che lo fosse così tanto. Cosa faccio? - rimasi fermo a proiettarmi nella mente alcuni possibili scenari - L'unica possibilità di chiudere la faccenda in modo rapido sarebbe di utilizzare qualche ninjutsu, ma Fumiko al piano terra sentirebbe tutto. Se invece li combatto uno alla volta potranno dare l'allarme.
    Anche se le guardie fossero state al livello di quelle nel giardino in uno spazio così ristretto avrei avuto difficoltà a non farmi scovare. Temporeggiai alcuni altri istanti, ma mi resi conto che il successo della missione era in bilico e che compierla per 5/6 era meglio che riuscire solo per metà. A malincuore lasciai la maniglia e mi ritirai.
    Certo che in questo modo le spalanco la strada per prendere le redini del clan...è comunque una persona prudente e lenta ad agire, quindi forse le cose potrebbero andarmi comunque bene.
    A malincuore scesi la scala e ripercorrendo i passi compiuti all'andata uscii dalla finestra e mi lasciai alle spalle quella casa e le persone che la abitavano. Ero un po' infastidito di non aver compiuto quella parte del piano, ma gli obiettivi più grossi rimanevano a portata di mano. Era quello che mi dicevo mentre mi dirigevo verso l'abitazione di Fudo ed era quello in cui volevo credere a tutti i costi. La casa era piuttosto sorvegliata, persino più di quella della cugina, cinque anbu infatti si alternavano nella ronda: tre se ne stavano in posizione defilata mentre due conducevano una ronda attorno all'edificio, controllando con fare attento tutti i possibili ingressi all'abitazione. La posizione mi dava una buona visuale della sorveglianza, ma mi rivelò anche qualcosa di molto più nefasto. Sporgendomi dal muro avvertii una sensazione lungo tutto il corpo, come se venisse attraversato da un sottile quando appiccicoso manto di chakra. Anche se non ero un ninja sensitivo ero abbastanza esperto per rendermi conto che qualcosa non andava, anche se non conoscevo quale jutsu potesse essere coinvolto in ciò che stava succedendo. Non mi ci volle molto però per rendermene conto, guardandomi le mani notai che riuscivo a vederle. Era come se qualcosa avesse disattivato la il mio camuffamento.
    No dico...sul serio?! Una tecnica come questa a difesa di una semplice casa...nemmeno si trattasse di un capoclan!
    Questo la diceva lunga sul livello di allerta in cui il clan era piombato dopo gli eventi di Ame, mi resi conto che le difficoltà che avrei dovuto affrontare d'ora in avanti sarebbero state sempre maggiori ma che d'altro canto imbarcandomi in questa missione mi ero procurato un biglietto di sola andata. Qualunque esito diverso da un successo avrebbe rischiato di compromettermi in modo irreversibile. Finii di scavalcare il muro ed andai a nascondermi dietro la siepe che cresceva alla base del perimetro del giardino e mi mossi strisciando a terra per non rendermi facilmente visibile, calcolai che avrei dovuto raggiungere il primo anbu di guardia in non più di 3 o 4 minuti e che per allora le due guardie sarebbero state sul retro della casa. Raggiunsi l'uomo da dietro e scattando in piedi gli misi la mano sulla bocca mentre gli affondavo il kunai nel collo, facendogli venire meno le forze a causa dell'emorragia. lo shinobi battè le mani contro il mio braccio nel disperato tentativo di liberarsi, ma c'era sempre meno energia mano a mano che passavano i secondi ed infine un sussulto annunciò che il suo cuore aveva smesso di battere. Mentre spostavo il cadavere lontano da occhi indiscreti avvertii un leggero movimento dalla mia sinistra, infatti uno degli altri due anbu doveva forse aver sospettato che qualcosa non andava e si stava avvicinando a controllare.
    Devo sbrigarmi, se arriva nella zona dove ho pugnalato il suo amico si accorgerà di tutto!
    Partii di slancio per evitare il peggio ed uccidere il mio prossimo bersaglio prima che scoprisse la mia presenza, ma nonostante tutto non potei evitare che la guardia individuasse la pozza di sangue tra i cespugli della siepe...solo che invece di mettersi a gridare rimase come interdetto dalla scena e se ne stette lì, in piedi come paralizzato. Era il momenti di rischiare: in poco tempo l'uomo si sarebbe ripreso dallo shock ed avrebbe dato l'allarme, quindi mi giocai il tutto per tutto e presi la mira scagliandogli il kunai all'altezza della gola. L'impatto secco fece barcollare e gorgogliare lo shinobi della Nuvola che arretrò e cadde a terra nel tentativo di tamponarsi la ferita. In un secondo gli fui sopra ed afferrando il pugnale lo sfilai facendo prorompere un vistoso zampillo di sangue che spruzzò il volto del suo altro compare che si era a sua volta avvicinato.
    Che diavolo...
    Non finiscono mai!
    Portai una spazzata bassa con la gamba e sgambettai il mio avversario facendolo rovinare a terra, quindi gli saltai addosso portando una serie di fendenti al volto ed al petto. L'uomo era come in preda al panico e tentava disperatamente di difendersi, sicchè una buona metà dei colpi non andarono a bersaglio. Infine un colpo più violento degli altri piegò la mano del difensore ed arrivò a bersaglio trapassandogli l'occhio sinistro e scavandogli a fondo nel cranio. La frenesia di quegli istanti si spense all'improvviso come all'improvviso si era scatenata, ed un silenzio di morte era disceso sulla scena.
    E con queste sono sette guardie in tutto...diamine se mi stanno rendendo la vita difficile!
    Inavvertitamente mi tirai su con il busto sbucando dalla siepe mentre sopraggiungano le due guardie di ronda, che già prima di vedermi avevano lasciato intendere di aver capito cosa stesse succedendo. Una delle due fece un cenno brusco con la mano e poi si sgranchì le dita. In quell'istante pensai che era tutto prossimo alla fine. Avrebbero dato l'allarme ed io sarei dovuto fuggire. Invece...
    Questa si che è fortuna! Occupiamoci di lui, guadagneremo di sicuro molto prestigio se lo catturiamo!
    Era chiaro che i due non avrebbero tentato di chiamare i rinforzi e che mi volevano catturare da soli...la fortuna in fondo non mi aveva ancora voltato le spalle. I due ninja partirono subito all'attacco, così come gli altri indossavano un mantello scuro ed una maschera dai tratti animaleschi che nel loro caso prendeva una smorfia distorta che conferiva loro un aspetto più feroce. Gli animali rappresentati erano un rapace ed una faina. Rapace fu il primo ad attaccare e tentò un colpo relativamente semplice, saltando in modo da prendere slancio e portando un forte pugno che sfruttava al massimo l'energia cinetica guadagnata nella fase di preparazione. L'attacco però non era così veloce come avrebbe potuto e quindi mi impegnai in una capriola frontale per passare sotto l'arco della traiettoria del ninja e ritrovarmi alle sue spalle, ma il primo attacco pareve aver lasciato spazio al suo compare per un ulteriore offensiva. Riconobbi i sigilli ed indovinai dall sequenza che si dovesse trattare di un jutsu Raiton, difatti si sprigionò una formazione triangolare di elettricità il cui scopo poteva essere quello di imprigionarmi e tenermi buono mentre mi arrestavano. L'attacco era veloce ed io mi trovavo ancora a terra perchè non avevo ancora fatto in tempo a rialzarmi, quindi rischiavo di finire rinchiuso in una sorta di gabbia triangolare dai muri formati di chakra fulmine.
    Mi volete catturare? Avete sbagliato, dovevate combattere per uccidere...
    Impostai con le mani alcuni sigilli e liberai delle scariche elettriche per contrastare il jutsu che era stato usato contro di me, spezzando la sua resistenza.
    Addio...
    Sguainai la spada dal fodero sulla schiena e mi avventai contro lo shnobi che aveva appena usato il jutsu Raiton che tentò di difendersi in qualche modo, però gli colpii la mano con cui stava tentando di eseguire dei sigilli, facendogli saltare via alcune dita e poi misi la lama dritta tra noi due e la affondai nello stomaco torcendola mentre la estraevo in modo da rendere più grave l'emorragia. Nel frattempo l'altro anbu aveva cercato di portarsi alle mie spalle, ma non fece a tempo a completare la manovra che il suo compagno era già a terra agonizzante. Mi voltai verso di lui e portai tre rapidi fendenti, calando e sollevando la spada a più riprese ogni volta che un fendente andava a vuoto...infine l'anbu incespicò in una sconnessione del terreno e fu sorpreso da un fendente laterale che lo colpì di lato al cranio, incrinando la maschera e sfregiandogli il volto. Un secondo colpo alla base del collo lo raggiunse finì il lavoro, il primo anbu nel frattempo era morto dissanguato. Pulii la spada mentre mi guardavo attorno, non ero abitutato ad usare così tanto la spada e mi facevano un po' male le braccia, ma per fortuna le guardie sembravano finite. La strada per la casa era sgombra e nessuna trappola si metteva tra me ed i miei bersagli, anche trovare un ingresso si rivelò piuttosto facile visto che una finestra non era stata ben chiusa e bastò fare un po' leva per aprirla senza causare troppi danni. L'atmosfera pareva cristallizzata, sembrava tutto fin troppo semplice, ma forse era tutto dovuto al fatto di aver già superato ben due ostacoli per arrivare a quel punto...nessuno avrebbe probabilmente pensato che un simile dispiegamento di forze potesse non bastare e certo non potevo dire che introdursi in casa di Fudo fosse stato facile. Mi portai la mano alla fronte e mi asciugai il sudore. Dovevo andare avanti e dovevo farlo in fretta.

    Uso invisibilità (5) e Assassinio elettromagnetico (16) per contrastare il jutsu della legatura di fulmini (sono entrambi di energia verde). In totale sono a 36 punti chakra spesi. Spero di aver reso interessanti gli scontri, anche perchè era talmente tanti che non sapevo più come ucciderli :yao:. Mi sarebbe piaciuto continuare con la traccia 1 ma era troppo rischioso da provare, quindi ho optato per la 2.
  15. .



    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Tomoe




    Mi lasciai alle spalle il serpente ed il mukenin pazzoide che si portava al suo interno e mi avvicinai ancora alle case, facendo il giro perimetrale degli edifici in modo da non dover passare attraverso i cortili interni sorvegliati dagli anbu. Le strade che costeggiavano le residenze erano deserte dato che oramai il sole era calato da tempo e solo le stelle e la luna illuminavano e schiarivano la notte. Se la tensione potesse avere una sua fisicità il suo peso sarebbe stato schiacciante, sufficiente quasi ad uccidere da solo una persona, ma fortunatamente non era così anche se risultava comunque una presenza fastidiosa ed opprimente difficile sopportare. Nel silenzio irreale ed apparentemente inviolabile di quell'ora percorsi le poche centinaia di metri necessarie ad aggirare la casa di Fudo e giungere dinnanzi a quella di Kuroro Sato. La scelta era stata quasi automatica dato il profilo misterioso e battagliero del soggetto, avendo preso la decisione di eliminare per prima cosa le variabili impazzite. La sua abitazione aveva un che di spoglio, risultavaa3c23d81d0004f84badeeb6d56e86bd9 infatti perlopiù disadorna e poco accogliente, in netto contrasto con quella degli altri parenti ma assai in linea con l'indole austera del cugino di mio padre e della sua consorte. Forte della mia invisibilità mi arrampicai con agilità su un albero che cresceva a pochi metri dal muro perimetrale ed issandomi sui rami più alti osservai il cortile interno.
    Sembra tutto tranquillo, ci sono alcune guardie ma sono poche rispetto alla casa di mio padre.
    Anche quel dettaglio era in linea con quanto ci si poteva attendere, in fondo si trattava di una persona che aveva vissuto la vita al servizio del clan in modo assoluto, quasi monastico. Ignoravo quali fossero le ragioni di una simile scelta, che fosse una semplice deformazione comportamentale o che dietro vi fosse un qualche oscuro ricatto non mi era dato sapere...personalmente però credevo che quel comportamento fosse stato in qualche modo "incoraggiato". Scesi dall'albero e mi arrampicai sul muro per poi scivolare come un'ombra nel cortile, muovendomi con leggerezza sul prato spruzzato di neve, i miei passi niente di più che un leggero fruscio che poteva confondersi con quello del vento. I secondi che mi servirono ad attraversare il prato e ad arrivare al perimetro della casa mi parvero lunghi come ere, in quel breve tragitto ero totalmente scoperto e sarebbe stato facile per un ninja con qualche dote sensitiva individuare che qualcosa non andava, ma la fortuna mi assistette ancora e nessuno interruppe il mio avvicinamento; mettendomi con la schiena schiaccia contro il muro attesi che il ninja mascherato la cui ronda passava più vicina all'abitazione transitasse e si allontanasse quel tanto che mi bastava per proseguire indisturbato, quindi feci il giro della casa fino ad arrivare sul retro in corrispondenza di una veranda che comunicava con la casa mediante una semplice porta a vetri. Ero sospettoso perchè mi sembrava che tutto fosse troppo semplice e la guardia troppo blanda, quindi soppesai l'opportunità di analizzare il pavimento della veranda e la porta finestrai. Il pavimento si rivelò sgombro da trappole, ma in corrispondenza della porta c'era un innesco a contatto che se la porta fosse stata aperta avrebbe probabilmente azionato un meccanismo ed il conseguente allarme. Meditai sul funzionamento della trappola che pareva di tipo elettrico, in definitiva sulla porta c'era una lamella di metallo molto sottile e difficile da vedere che all'apertura della porta scorrendo sopra una identica posta nella guida della stessa avrebbe chiuso il circuito ed azionato un allarme posto in alto sul tetto.
    Dunque se apro la porta lo scorrere della porta nella guida farà scattare un contatto, uhm
    Tolsi un kunai di tasca e feci leva sulla lamella di metallo fino a staccarla dalla porta, impedendo così la chiusura del circuito. L'espediente era semplice, ma sarebbe dovuto bastare ad ingannare un sistema di allarme così rudimentale. Chiusi la porta finestra alle mie spalle e rivolsi la mia attenzione al salotto. L'interno della casa era buio e la poca luce che proveniva dalle finestre del soggiorno bastava a malapena a distinguere in modo assai precario la conformazione della stanza: si trattava di un locale piuttosto ampio che comprendeva dei divani ed un tavolo in fondo alla stanza che doveva essere vicino alla cucina, uno stretto corridoio portava verso quello che credevo l'ingresso principale ed a metà stanza, sulla destra, una scala conduceva al piano superiore.
    Mi pare evidente che le stanze sono al piano di sopra...a quel che ricordo Kuroro ha tre figli, quindi dovrebbero esserci diverse stanze? Uhm...non mi pare che la casa sia così ampia da ospitare così tante camere da letto singole. Credo piuttosto che ce ne siano alcune condivise.
    Mi avvicinai alla scala e solo all'ultimo istante un riflesso quasi impercettibile mi rivelò la presenza di un sottilissimo filo di nylon all'imboccatura della scala, proprio all'altezza delle caviglie. Pensai che si trattasse di un banale congegno a scatto, di quelli cioè che si innescano una volta che la pressione posta sull'innesco (in questo caso il filo) superasse una certa soglia. In questi casi di solito tagliare il filo risolveva i problemi, perchè la molla che faceva scattare il successivo attacco non aveva più la possibilità di caricarsi.
    Salii le scale con il favore delle tenebre e soppesando ogni passo per non causare troppo rumore e rivelarmi, la scala si snodò stretta e sinuosa innestandosi su un corridoio che procedeva trasversalmente rispetto alla scala, alla mia destra c'erano due porte, alla mia sinistra altrettante.
    Porca miseria ed ora quale scelgo?
    Andai a caso verso sinistra avvicinandomi ad una porta socchiusa, sbirciando dentro vidi una luce fioca provenire dal basso probabilmente da una presa di corrente...ad essa sembrava essere stato attaccato uno di quei lumini che si mettono nelle camere dei bambini che hanno paura del buio - Ok qua no.
    Mi guardai intorno e supposi che l'altra stanza dalla stessa parte del corridoio fossero dei fratelli e che una delle altre due rimanenti dovesse essere il bagno. Superai quindi la scala da cui ero salito e mi diressi con cauta decisione verso la prima porta della sezione destra del corridoio. La porta si apri senza intoppi e vidi che in effetti dietro di essa c'era in effetti il bagno. La porta successiva si rivelò quella giusta. Gli scuri chiusi lasciavano trasparire una sottile lama di luce lunare che fendeva la quasi perfetta oscurità, davanti a me un letto matrimoniale dall'apparenza semplice e solida occupava la maggior parte della stanza, lasciando non molto spazio alla sua destra ed alla sua sinistra. Riaccostai la porta e sguainai la spada legata alla schiena con un movimento lento e solenne, poi scostai di nuovo la porta ed entrai a passi lenti, scorrendo lungo la sagoma del letto fino ad arrivare al cospetto di mio zio...sollevai quindi la spada, direzionai la lama con attenzione e con un movimento repentino la calai piantandola nel petto e trapassandogli il cuore. Il corpo di Kuroro prima di irrigidirsi ebbe un sussulto brusco che svegliò la moglie.
    Tesoro..? Che c'è hai avu...
    Sfruttando l'intorpidimento che accompagna i primi istanti del risveglio nel letto di casa propria con un fluido movimento e senza togliere la mano dall'elsa della spada salii sul letto e portai un fendente dal basso verso l'alto che avrebbe dovuto arrivare dritto alla gola di Tomoe...ma forse a causa del buio non fu preciso come volevo. La lama doveva aver impattato contro la mandibole o chi sa...di fatto la donna venne spinta indietro dall'energia del colpo e cadde di schiena - Ma cosa? Chi sei...cosa.... Negli agguati l'iniziativa è tutto. Essere il primo a portare il colpo e per di più di sorpresa può spesso colmare anche un grosso divario di forza tra i contendenti, in quel caso rese solo più facile ciò che forse sarebbe avvenuto comunque. La lama fredda calò di nuovo con la forza di tutto il mio peso e si conficcò per diversi centimetri nel petto della povera donna che si vide strozzare in gola le grida. Il sangue le riempì i polmoni e la uccise in poco più di un minuto. Era fatta, ora rimaneva solo da uscire di casa e passare alla parte successiva del piano. Tolsi la chiave dalla serratura ed una volta uscito dalla stanza ne chiusi la porta in modo che non fosse possibile per i figli di Kuroro e Tomoe entrare nella stanza dei genitori, poi mi avviai al piano terra con l'intenzione di uscire dalla stessa porta finestra da cui ero entrato.

    Uso ancora l'invisibilità spendendo altri 5 punti chakra (per ora sono a 15)
208 replies since 14/3/2010
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