Votes taken by Roby 1

  1. .

    Missione Oto – Livello S


    One For All


    Utente/i partecipante/i:«« ICHIGO »»

    Pg partecipante/i:Majeed Wazuka


    Il nemico che hai attaccato cadrà a terra privo di sensi, mentre l'altro rimarrà imprigionato nella tua tecnica e riuscirai a sconfiggerlo (ruolata autoconclusiva, niente riepilogo). Come accaduto prima i due mukenin cominceranno a contorcersi e moriranno soffocati dal sigillo che hanno sulla lingua, questo sia che tu provi ad interrogarli oppure che li lasci stare. Sembra quasi che sia stato attivato a distanza in qualche modo oppure che ci sia un'altra condizione che lo attivi oltre che quella di spifferare gli affari del capo, non avrai però tutto il tempo che vorresti per approfondire la vicenda e ti darai subito all'inseguimento. Intorno non c'è nessuno, anche il sindaco se l'è data a gambe. Quando però ti volterai un attimo per tranquillizzare Yuhiko e dirle di aspettarti vedrai che la ragazza ha usato l'arte del cristallo per crearsi un'ingessatura alla gamba e si sarà giò messa in piedi. Se pensi di liberarti di me così facilmente ti sbagli di grosso! Nonostante il momento di debolezza palesato nel post precedente ora sarà decisa più che mai a seguirti...quindi hai due scelte: o la accontenti e trovi il modo per calare la ragazza assieme a te nella voragine, oppure la stordisci con un pugno dei tuoi e la lasci lì :asd:. In entrambi i caso ti avvicinerai al buco (ovviamente la barriera è già sparita) e scenderai giù per 20 metri o forse anche più. Arrivato in fondo al buco vedrai che il tunnel scavato dal tuo prossimi avversario ne intercetta un'altro che però sembra essere lì da più tempo, la galleria procede in due direzioni, da una parte però dopo circa 20 metri c'è una svolta che porta ad una sala 6x6 che pare dismessa da tempo, dall'altra invece il tunnel continua per diverse centinaia di metri e sembra terminare in un'ampia sala. Sentirai dei rumori. Termina il post che ti stai per affacciare sulla stanza.


    Per qualsiasi dubbio contattami via mp. :fiore:


    E meno male ti avevo detto di usare bene il chakra, ve bene che con l'eremitica lo pisci a profusione però potevi giocartela diversamente. Se avessi tirato un solo pugno ad uno dei tipi ti saresti accorto che riuscivi a colpirlo (te lo avevo detto che erano delle pippe), poi neanche hai provato ad usare la png che ti è stata data. I calcoli poi sono sballati: hai +1 a forza, velocità e riflessi...quindi le schivate vanno bene, gli attacchi invece non vanno bene perchè non avendo bonus a destrezza non puoi arrivare ad 11 ma a 10.5. L'altro calcolo che hai sbagliato (il colpo d'onda) te l'ho mandato via mp. Il riepilogo poi cerca di farlo tutto insieme invece che spezzettarlo nel post. Nel complesso il post è discreto, anche se potevi aggiungere qualche dettaglio in più ed essere meno sbrigativo

    Voto: 6.8

    Per qualsiasi dubbio contattami via mp. :fiore:

  2. .
    Blu rendi fiero il tuo manager :asd:
  3. .
    Benvenuta, ottima innata :fiore:
  4. .



    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Zetsu - Midori - Shinobi#1 - Shinobi#2




    La notte volò via in un batter d'occhio. Avevo riposato e recuperato le forze, tuttavia non era stato un sonno tranquillo...ero agitato e teso ed accanto a me sentivo l'ansia di Midori che era divenuta partecipe della mia inquietudine. Quando all'alba aprii gli occhi lei era già sveglia e dubitavo avesse chiuso occhio se non per un'ora o due, notai che mi teneva la mano stretta nella sua come se avesse paura che sparissi da un momento all'altro. Appena mi vide sveglio i suoi occhi si riempirono di trepidazione, non capiva come e perchè dovessi andare via da lei, ma in un certo modo era rassegnata all'idea e questo rendeva il suo sguardo meno vivo e allegro del solito.
    Se solo potessi venire con te...se lo chiedessi all'Amekage sono convinta che...
    Non finì la frase, rendendosi lei stessa conto che quello che aveva detto non sarebbe mai potuto succedere. Lei si occupava degli archivi e non aveva svolto che qualche missione di basso livello per conto della Divisione Investigativa, ma era stata accuratamente tenuta lontana dal campo di battaglia, non perchè le mancasse il coraggio ma per una questione di attitudine al combattimento. Sapevo che faceva parte del copro degli Interrogatori e che le attività svolte li portavano sul luogo dell'azione solo dopo che questa si era già risolta. Se non con rare eccezioni i ninja di quel tipo non erano portati a combattere ed infatti non venivano mai mandati soli. Le toccai la guancia con il dorso della mano per lenire in qualche modo la sua tristezza, ma non ero sicuro di riuscirci. Midori soffriva, ma lo faceva in modo composto, non capiva ma si adeguava, sapendo che per qualche ragione la cosa aveva per me una grande importanza. Non dubitavo che al ritorno avrebbe voluto sapere, ma non le avrei potuto dire la verità.
    Tesoro, devo andare. Ma ti prometto che starò attento, te lo giuro.
    Non farmi promesse che non puoi mantenere. Lo so che rischierai la vita e pensarci mi fa stare male.
    Ti devi fidare di me. Non voglio che tu soffra, ma ti ho mai fatto una promessa che non ho poi mantenuto?
    No, ma stavolta ho veramente paura per te.
    Allora presterò il doppio dell'attenzione.
    Lei fece di si con la testa, solo parzialmente sollevata dalle mie parole, pii finalmente il sonno prese il sopravvento su di lei e si addormentò. Presi tutte le mie cose, portakunai, sacca dei medicinali, armi e rotoli. Ispezionai con cura ogni dettaglio affinchè tutto fosse a posto e mi premurai di mettere anche la divisa dell'Akatsuki in una tasca nascosta della sacca da viaggio, poi mi fermai e la tolsi. Non aveva senso che la portassi, l'Organizzazione non mi avrebbe dato alcun supporto...ero con le spalle al muro e se avessi fatto una brutta fine nessuno sarebbe venuto a riprendermi. Sapevo che avevo già causato parecchio disagio e non volevo aggiungerne altro. Sicuramente gli altri membri erano già stati informati della cosa, quindi non aveva senso lasciare altri messaggi.
    Ora siamo solo noi. Io contro la mia famiglia e ci potrà essere un solo vincitore




    Il buon vecchio clima del Paese del Fulmine mi riportò alla mente tanti ricordi del passato. L'avvicinamento era stato più lento del normale perchè volevo essere certo che stavolta nessuno mi avrebbe seguito e niente mi faceva presupporre che ci fossero stati ficcanaso di sorta. Nonostante fossimo alla fine della Primavere nei giorni precedenti c'era stata una discreta nevicata ed ora il paesaggio era coperto di un sottile quanto fuori stagione strato di neve. La mia attenzione però era concentrata su ciò che si trovava davanti a me: su un'altura che dominava su chilometri e chilometri di terreno roccioso sorgeva infatti Kumo, la mia vecchia casa e l'origine di tutti i miei mali, nonchè il posto in cui la testa del serpente si adagiava tra le sue spire. Nei giorni di viaggio avevo pensato a lungo ai rischi che avrebbe comportato il mio ingresso in città, l'ideale sarebbe stato entrare e colpire rapidamente per poi sparire, ma la sorveglianza era comunque alta data l'importanza che ricopriva il Villaggio. Le mura erano alte ed imponenti ed in più ci sarebbero state sicuramente guardie e trappole ad attendere l'incauto mukenin che si fosse avventurato in modo avventato, io però avevo il vantaggio di conoscere queste difese, al netto di quelle aggiunte dopo la mia fuga e potevo aggirarle durante la notte...il momento più favorevole. Osservai con la massima attenzione da una discreta distanza grazie al Binocolo Oculare, al riparo da sguardi indiscreti la situazione esterna sembrava delinearsi in maniera abbastanza chiara.
    Dunque i turni di guardia vengono cambiati ogni tre ore e la nuova guarnigione rimpiazza quella vecchia a partire dalle scale che consentono l'accesso al livello più alto delle mura,
    questo fa si che ci siano pochi minuti in cui la parte centrale tra due scale rimane più sguarnita delle altre, visto che la vecchia guardia va via e la nuova ancora non è giunta.

    Un ulteriore problema era dato dalla trappole, che dalle mie conoscenze consistevano principalmente in contatti a pressione che scattavano al passaggio di un peso troppo grande su di essi, tali contatti si trovavano sulla merlatura delle mura e avrebbero rilevato se qualcuno stava scavalcando il muro di nascosto. In questo caso il trucco risiedeva nel fatto che in alcuni punti del camminamento di guardia si trovavano dei piccoli varchi dai quali le guardie potevano sporgersi per guardare di sotto, visto che l'operazione era difficoltosa senza poggiarsi da qualche parte in quei punti non si trovavano trappole. L'ultimo dubbio riguardava la presenza di ninja sensitivi che sarebbero stati più difficili da aggirare...tuttavia non possedevo tecniche che li potessero contrastare, anche se era più facile rilevare la presenza di un'estraneo piuttosto che quella di un (ex) ninja del villaggio, che per di più possedeva un'abilità innata identica a quella di altri del mio stesso clan. Era anche possibile che mi avrebbero confuso con uno di loro, o almeno era quello che speravo. In tutta questa analisi mi ero reso invisibileJutsu assassini, 5 punti chakra ed avevo dato un'occhiata più ravvicinata alle difese, non trovando sostanziali differenze se non alcune ulteriori trappole poste nei dintorni delle mura, queste altro non erano che dei fili di nylon estremamente sottile disposti a formare una fitta maglia sul terreno circostante le mura r che probabilmente avrebbero fatto scattare qualche meccanismo di allarme se debitamente toccati. Finchè la luce mi assisteva tracciai quindi un itinerario mentale da percorrere per avvicinarmi senza cadere in trabocchetti.
    Ora devo solo scegliere da dove passare. L'ideale e più lineare opzione sarebbe passare per la porta principale, ma mi esporrebbe a maggiori rischi, quindi credo che salirò sulle mura col favore delle tenebre e forte della mia invisibilità. Ci sono buone possibilità che il piano abbia successo.
    I rischi di un eventuale fallimento invero erano abbastanza concreti e spaziavano dall'essere catturato dalle guardie e sottoposto ad immediato interrogatorio tramite ninja interrogatori...oppure essere catturato da membri del mio clan ed essere prima torturato per farmela pagare. In entrambi i casi sarei stato fottuto.
    Mentre pensavo il sole stava rapidamente tramontando e ben presto il momento di agire sarebbe giunto. Sempre celato nella mia invisibilità mi avvicinai alle mura percorrendo a ritroso le impronte lasciate dai ninja di pattuglia che di tanto in tanto controllavano lo stato delle trappole attorno alle mura, poi con un balzo silenzioso mi appoggiai elle mura ed aderii alla parete di roccia con uno strato di chakra in modo da poter risalire lungo il muro, con pazienza attesi i pochi minuti che avevo calcolato mi avrebbero separato dal cambio di guardia.
    Che tempo, si è messo anche a nevicare fuori stagione...guarda ora scendono altri fiocchi di neve. Da non crederci!
    Eh Tsume, che ti posso dire...non ci sono più le stagioni di una volta!
    Due shinobi della Nuvola stavano parlottando con fare annoiato poco sopra di me, non potevo biasimarli visto che ricordavo bene come a suo tempo anche io morissi di noia durante le pattuglie, ma i discorsi che facevano erano il colmo dell'ovvietà. Quando si finisce a parlare del meteo vuol dire che si deve essere esplorato ogni altro ambito di possibile conversazione. I due ninja infine furono chiamati dal capopattuglia che annunciava il cambio della guardia, i due quindi con fare annoiato e strascicando i piedi si allontanarono senza badare troppo a ciò che avevano intorno.
    Ora è il momento!
    Con velocità salii lungo il muro fino ad arrivare in cima e passai per uno dei varchi nella merlatura, poggiandomi laddove la pietra era più erosa a causa del contino e ripetitivo poggiarsi dei ninja che si sporgevano per guardare cosa succedeva diversi metri più in basso, poi analogamente aderii al muro interno e scesi giù all'interno delle mura prima che la nuova pattuglia fosse giunta. A quel punto la prima fase era terminata e non restava che imboscarsi tra le vie di Kumo.
    Se nessuno si accorge di me ora ci sono buone probabilità che nessuno mi noti affatto. Chi cercherebbe un mukenin dentro le mura del Villaggio?
    Certo c'era sempre la possibilità che una qualche leggerezza rivelasse la mia presenza, ma se avessi giocato bene le mie carte sarebbe stato comunque più difficile che essere scoperto subito. Camminai al massimo della furtività per le strade deserte del Villaggio, incrociando di tanto in tanto dei ninja di pattuglia per le strade, che evitavo cambiando percorso prima di arrivare loro troppo vicino. Notai che il villaggio era come lo ricordavo, quasi come se in quegli anni il tempo si fosse cristallizzato. C'erano gli stessi negozi, gli stessi locali, gli stessi ritrovi delle stesse persone...riconobbi addirittura tre signori

    che erano soliti passare le loro serate a giocare a carte e a bere birra in uno dei bar, certo erano un po' invecchiati ed i loro capelli si erano ulteriormente ingrigiti ma ero certo che fossero gli stessi.
    Niente sembra cambiato, eppure tutto è diverso perchè lo guardo con occhi differenti rispetto a prima.
    Mi sentivo strano nell'osservare quella che un tempo era la mia patria e che invece adesso era mia mortale nemica, per un istante chiusi gli occhi e tentai di dimenticare quello che era scuccesso e di tornare allo spirito dei vecchi tempi, ma era solamente un esercizio inutile che non mi avrebbe fatto altro che male. Lasciai perdere la nostalgia e proseguii verso la zona in cui si trovava il quartiere del mio clan. Definirlo quartiere era forse leggermente eccessivo, si trattava di un'insieme di abitazioni confinanti, ciascuna delle quali circondate da un recinto al'interno del quale si estendeva un giardino la cui grandezza e cura dava un segno del prestigio della famiglia all'interno del clan. Tutte queste case, che erano quattro in tutto, formavano una sorta di grande quadrilatero e ciascuno dei nuclei interni al quartiere condivideva un lato con i due che confinavano con esso. Ricordo che la mia abitazione aveva un che di tetro e che aveva vissuto dei momenti migliori, segno che il clan aveva risentito del colpo subito ed ancora non si era totalmente ripreso. Ora invece qualcosa sembrava cambiato. Mi appollaiai sul tetto del signor Tanaka, un uomo anziano che da piccolo mi sgridava sempre quando mi appostavo sul suo tetto (che avevo designato come mio personale "pensatoio") ed osservavo dall'altole abitazioni nelle quali viveva la mia famiglia ed il mio clan: il giardino pareva molto ben curato e l'abitazione era stata notevolmente svecchiata e ristrutturata, pur mantenendo i tratti tradizionali che le conferivano una certa eleganza. In più erano stati piantati numerosi alberi lungo il perimetro che, assieme al muro di cinta, contribuivano ad aumentare la privacy della struttura.


    Non fossi stato sul tetto del signor Tanaka non avrei potuto vedere quanto la mia vecchia casa fosse cambiata, non potevo fare a meno di chiedermi cosa fosse potuto succedere per giustificare un simile contrasto con i tempi passati.
    Probabilmente il vecchio è riuscito a coalizzare il clan. Ricordo che da che il nonno era morto nessuno aveva potuto ripristinare l'unità della famiglia...forse papà è riuscito a stabilire una linea comune. Da viscido bastardo che è posso immaginare di quali bassezze si sarà macchiato.
    Era probabile che avesse sfruttato la sua anzianità e la vendetta da far calare su di me come collante tra le varie anime del clan, acquistando e mantenendo un prestigio ed un riconoscimento che prima non possedeva. Feci un giro del quartiere ed osservai le altre case, si trattavano delle abitazioni del fratello di mio padre e di suoi cugini, persone su cui non potevo dire di sapere molto nonostante fossero miei parenti, gli anni avevano infatti creato una profonda spaccatura tra le fazioni del clan e nessuno era mai riuscito a colmarla per mancanza di carisma o polso, ragion per cui era cominciata dapprima in modo serpeggiante e poi in modo non tanto nascosto una sorta di guerra interna per la successione. I rapporti si erano fatti tesi e le interazioni tra i membri del clan si erano ridotte al minimo per anni, se non all'interno delle stesse fazioni. In circa mezz'ora completai un sopralluogo che mi fece capire come tutte le abitazioni, ed in particolare quella di mio padre fossero sorvegliate. Si potevano notare infatti che le luci interne erano accese e che di tanto in tanto delle figure passassero davanti alle finestre, rivelando la loro sagoma nera...ma non solo. Anche nel giardino si potevano intravedere, alla flebile luce della luna, delle sagome di ninja (presumibilmente anbu) che furtivamente si muovevano nei punti dove l'ombra era più fitta. Non c'era niente da dire, il clan si era organizzato ed ora era tutto sul chi vive in attesa della tempesta che si aspettavano sarebbe caduta su di loro, la potenza militare messa sul tavolo era troppa perchè potesse essere ignorata ed affrontata in modo sprovveduto.
    Devo avere pazienza, non è consentito nessun errore, ne va della mia vita. Mi prenderò il tempo che mi serve, avrò pazienza e colpirò al momento che mi è più favorevole.
    Tuttavia ero inquieto: le carte in tavola erano state cambiate dall'ultima volta che avevo avuto modo di vederle ed ora mi trovavo seduto ad un tavolo in cui si giocava pesante. Mi resi conto di aver atteso troppo per muovermi e che ora il clan era forse troppo forte. Ma non era quella l'unica ragione della mia inquietudine. Il trovarmi così vicino alla genesi stessa del male che covavo dentro proiettava su di me un'ombra se possibile ancora più tetra. Sentivo i cuori che dentro di me ribollivano furiosi come se stessero entrando in risonanza con qualcosa, come se rispondessero ad un ancestrale richiamo. Mi sentivo più abietto, più meschino e più malvagio che mai...i ricordi che quel luogo aveva il potere di richiamare erano pericolosi, come se da essi trasudasse un veleno mortale che avevo assimilato per anni e che mi aveva contaminato. Una fredda pece più nera della notte stessa.
    Mi rividi bambino a giocare nel giardino con i miei giocattoli, rigorosamente da solo, con mio padre che di tanto in tanto mi ricordava le mie responsabilità e mi rimproverava di passare il mio tempo a giocare. Oppure sotto il portico assieme a mia madre, che mi parlava di papà, che lo giustificava per il suo modo di comportarsi oltre il limite dell'ossessivo. Non ero mai riuscito a capire da che parte stesse, era come se fosse presa in mezzo tra due estremi inconciliabili che la strattonavano ciascuno per portarla dalla loro parte.
    Ogni ricordo felice era in qualche modo ammorbato da un germe che lo rovinava e lo rendeva triste, malato. Dovevo trovare un equilibrio per non cadere vittima delle mie emozioni e la cosa poteva richiedere del tempo che avrei potuto usare per studiare una strategia e schiarirmi le idee, ma dove potevo trovare un posto sicuro in cui nascondermi indisturbato?
    Mi servirebbe una posizione privilegiata che non desti sospetti...già ma quale?
    Poi d'improvviso mi resi conto che ci stavo proprio seduto sopra. Forse la casa del vecchio signor Tanaka poteva fare al caso mio?


    Tecniche usate / Chakra consumato: Invisibilità Totale / 5 punti
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: B
    Descrizione: Tecnica utilizzabile solo al di fuori di un combattimento, consiste nel rendersi perfettamente invisibili al nemico mantenendo inalterata la propria capacità di movimento, è l'ideale per missioni d'infiltrazione silenziosa.
    [Consumo: 5 a turno]
    [Energia: Rossa]
  5. .
    Per ora Frozen, per ora :ice:
  6. .



    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv A / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena

    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby






    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Zetsu - Shark - Midori




    Zetsu sprofondò nel terreno per dedicarsi alla ricerca della maschere che stavano pascolando liberamente in città. Dentro di me sapevo che avrei dovuto aspettare e che quella sarebbe stata la parte più facile.
    In base a quante sono potrei avere un'idea del numero di inseguitori che mi stanno alle costole, in genere è difficile riuscire ad evocare più di tre o quattro di quegli esseri.
    Si narrava, da vecchie storie del mio clan, che un mio avo fosse stato in grado di manipolarne anche di più, ma erano perlopiù voci provenienti da un'epoca che aveva pochi riscontri storici. La verità era che nonostante i miei sforzi non ero riuscito ad assimilare più di quattro cuori e dubitavo che nel mio clan qualcuno avesse potuto fare di meglio. Riposai la mente e distesi i nervi mentre le lancette dell'orologio compivano il loro ritmico giro del quadrante, in quel frangente il tempo sembrava essersi dilatato fino quasi a fermarsi e mentre attendevo la mia mente si stava come assopendo nel tentativo di tornare padrona del corpo in cui si trovava, allontanandosi da tutti gli stimoli esterni che erano solo una mera distrazione. Mentre il respiro rallentava e si normalizzava la mente sembrava tornare lucida e con essa la capacità di giudizio che nei minuti precedenti si era come offuscata. Nonostante i miei sforzi in certi momenti perdevo la necessaria calma e facevo delle sciocchezze, si trattava di un limite su cui avrei dovuto lavorare o per me sarebbero stati guai, ma pensare che Midori fosse in pericolo mi aveva giocato un brutto scherzo che non doveva ripetersi. Sentivo che la mia debolezza era una parte di me e che affondava le sue radici nel passato, come se mi fosse stato instillato un tarlo nella mente con lo scopo di rendermi più debole...ma a quale scopo? Forse per essere più manipolabile? Erano pure speculazioni a cui non potevo dare risposta, ma era una domanda in più che avrei potuto fare al mio vecchio quando lo avessi incontrato. D'un tratto Zetsu emerse dal terreno davanti a me.
    Hai parecchio lavoro da fare, ho individuato otto maschere.
    Otto. Nel migliore dei casi si trattava di due membri del mio clan, o forse di più se si fossero tenuti delle carte di riserva. In ogni caso non sarebbe stata una lotta facile o tanto meno ad armi pari.
    Dove si trovano?
    Alla periferia est, nella zona del mercato ittico. Seguimi, ti porto da loro.
    C'era come una dicotomia nella mente bacata di Zetsu, in alcuni momenti era serissimo mentre in altri sembrava totalmente inaffidabile. Doveva esserci una qualche spiegazione, ma in quel momento non riuscivo ad appassionarmi alla cosa, fremevo solamente all'idea di poter finalmente rendere pan per focaccia a quelli del mio clan. Se avessi giocato bene le mie carte probabilmente avrei potuto evitare che riportassero notizie a Kumo e avrei potuto colpire i vertici della famiglia con l'aiuto dell'effetto sorpresa. Uscimmo dal Covo e proseguimmo lungo le strade semibuie, illuminate solo da alcuni lampioni disposti in modo da non lasciare zone troppo buie e su cui scrosciava una pioggia che non accennava a smettere. Rapidamente ci spostammo dal centro cittadino verso la zona periferica in cui le case si facevano più rade e dove evidentemente le maschere mi stavano cercando, lì Zetsu mi indicò al'incirca una zona in cui si trovava una piccola piazza ed alcuni capannoni. Proprio nello spiazzo vidi due figure nere che stavano curiosando davanti ad un'anonima abitazione. Saltando da un tetto atterrai alle loro spalle, erano in due e sembravano non avermi notato...la cosa pareva volgere a mio vantaggio.
    Se riseco ad affrontarle separatamente dovrei riuscire a limitare i danni, in qualche modo.
    Stavo giusto componendo i sigilli per una tecnica Katon quando un improvviso ronzio annunciò l'arrivo di una forte scarica elettrica che mi avrebbe colpito in pieno se non mi fossi rapidamente spostato all'indietro con un colpo di reni: altre tre maschere erano spuntate da dietro un'angolo ed avevano messo in allarme le altre due che si voltarono verso di me. Delle cinque figure due erano più alte e sgraziate delle altre mentre una era più bassa e pareva procedere a quattro zampe, un'altra invece stava svolazzando tutto intorno.
    Cinque...ne mancano tre!
    Con una manovra a tenaglia le due maschere davanti a me si allargarono stringendomi dai due lati, mentre dietro le altre tre partivano all'attacco a testa bassa: le due figure alte si spalleggiarono aiutandosi a vicenda nel portarmi un pugno al volto che schivai con maggiore facilità del jutsu precedente, subito queste allora balzarono all'indietro e lasciarono campo libero alla maschera quadrupede che spalancò le fauci con un gesto secco e proruppe una vampata di fuoco che impattò terra e si allargò su un fronte piuttosto ampio, costringendomi ad una precipitosa ritirata per non finire bruciacchiato in malo modo. La maschera volante nel mentre sparò un proiettile di vento che mi sfiorò di un soffio. Mi trovavo in una brutta situazione a causa della cospicua inferiorità numerica che non mi dava tempo per difendermi, per quanto rischioso dovevo puntare a ridurre la differenza di numero, quindi aprii le cerniere sul lato posteriore della mia tuta da shinobi e scoprendo le maschere ne feci fuoriuscire ben tre tutta assieme, quelle di elementi Fulmine, Vento e Fuoco, disponendole su tre dei quattro lati da cui quelle avversarie mi stavano affrontando. A quel punto quasi come richiamate dal rumore della battaglia altre tre maschere si unirono allo scontro, di queste un'altra era volante.
    Accidenti, sono finito in un bel pasticcio. Tutte assieme sono troppe!
    Distesi il braccio verso la coppia di maschere davanti a me e quelle Raiton e Katon ripagarono pan per focaccia l'attacco lanciato in precedenza utilizzando i loro poteri e colpendo i due esseri con un'ondata di fuoco ed una potente scarica elettrica, nel frattempo quella Futon contrastò un attacco a base Doton di una delle due con il suo soffio. Subito dopo sguainai la spada e mi avventai contro le due maschere davanti e me, forte del fatto che fosse difficile manovrarle tutte assieme per evitare ogni attacco, menai un primo fendente all'addome della maschera Suiton 1 che rispose con un muro d'acqua al primo attacco ma nulla potè sul secondo fendente, indietreggiai quindi di un passo e rilascia una forte scarica elettrica sotto forma del Tornado di Fulmini. Un ultimo colpo di spada finì quella maschera che si dissolse in pochi istanti, ma non feci a tempo a sollevarmi del primo successo che l'altra maschera (Doton 1) mi colpì al volto con un forte pugno facendomi vacillare per poi essere investita da un impetuoso getto d'aria lanciato dalla mia terza maschera. Intanto le mie due altre creature stavano venendo rapidamente sopraffatte dalle altre sei nemiche, due delle quali (Katon 1 e Futon 1) infatti si erano fuse tra loro e ne avevano formata una più grande ed imponente, che si voltò verso di me e mi vomitò addosso un jutsu combinato Katon/Futon, uno dei più devastanti della mia innata, che fui costretto a limitare creando un muro di terra e roccia davanti a me. L'elevata temperatura era percepibile anche da dietro il mio riparo e le fiamme guizzavano facendo fumare la roccia, mentre la pioggia le raffreddava fino a spegnerle. Richiamai con un gesto la maschera Futon che planò in picchiata contro quella combinata colpendola con un calcio alla testa mentre componevo i sigilli ed evocavo un grosso drago di terra che feci schiantare al petto della creatura, a quel punto la mia maschera Raiton si fece sopra di lei e tendola ferma per le spalle le sparò in piena faccia il jutsu dell'Oscurità Artificiosa che squarciò malamente il tessuto filiforme dell'avversaria staccando di netto la testa dal collo. Lo scontro imperversava in maniera caotica e selvaggia, la lotta senza quartiere mi vedeva portare a segno alcuni colpi importanti, ma la superiorità numerica avversaria era ancora netta sicchè mi era difficile seguire tutto lo scontro senza distrazioni ed infatti fui sorpreso da una tecnica Doton non troppo potente ma insidiosa, che mi respinse indietro sbattendomi contro la maschera Raiton 1 che mi assestò una spallata e mi fece cadere a terra. Sarebbe stata pronta a schiacciarmi con una pedata se non fosse stato per per il pronto intervento della mia maschera Futon che la distolse da me con una manovra diversiva. Ne avevo sistemate quattro, ma altre quattro rimanevano in attesa di una mia mossa falsa per piombare su di me e finirmi, dovevo tornare padrone della situazione prima che fosse troppo tardi. Con un rapido guizzo da terra tagliai un piede della maschera che mi aveva appena scaraventato a terra e la feci cadere a sua volta, al che le due maschere Raiton e Katon la afferrarono per le braccia e per le gambe e la tirarono con forza fino a cominciare a sfibrarla...e ci sarebbero riuscite se non fosse stato per la maschera Katon 2 che proruppe in un getto di fiamme più concentrato dei precedenti per distogliere le mie evocazioni dal combattimento e liberare la sua compagna, che si allontanò con un braccio semi staccato dal corpo. Rimenavano ancora quindi quattro maschere nemiche: una Vento che svolazzava in giro contestando alla mia il dominio dell'aria e accapigliandosi con essa in uno scontro aereo che mi era difficile seguire a causa della scarsa visibilità, poi la maschera Katon 2 e Raiton 1 che stavano lottando contro di me e le altre mi due creature, infine una quarta (Doton 1) che che se ne stava in disparte tentando di sfruttare l'occasione buona, e fu proprio quello che fece. Mentre ero intento a tenere d'occhio le altre due infatti questa mi sgusciò alle spalle e mi afferrò facendomi passare le sue braccia sotto le mie e bloccandomi gli arti superiori in una morsa che mi era difficile contrastare, nel frattempo però la mia creatura Futon aveva trovato uno spiraglio per lanciare un proiettile d'aria contro la maschera Raiton 2 che si vide mozzato il braccio per poi essere sopraffatta dalle altre due a terra, nel frattempo però l'essere Katon 2 stava dando man forte a quello che mi stava trattenendo ed aveva preso a strangolarmi con le sue fibre. Sembrava la fine, ma con un braccio libero riuscii comunque a comporre i sigilli per la tecnica Raiton "Tuono", le saette si sprigionarono da me e colpirono duramente la maschera Doton 1 (contro cui questa tecnica era forte) e la spazzarono via, infine con due fendenti ben assestati abbattei la maschera Katon 2.
    Merda me la sono vista brutta...ora rimangono le ultime due!
    La maschera Raiton 2 era l'ultima a terra e quindi fu facilmente circondata dalle altre e fatta a pezzi, lasciando solo la maschera volante di cui preoccuparsi. L'ultima creatura infatti aveva preso a volteggiare sempre più in alto e la mia non riusciva a starle dietro perchè stava finendo il chakra e quindi fu costretta ad atterrarmi accanto. Vista la mal parata quindi l'ultimo essere filò via a gran velocità, cosa assai negativa per me perchè avrebbe potuto comunicare la mia presenza al suo padrone. Avrei voluto inseguirla ma ero troppo stanco e dolorante per continuare, avevo qualche ammaccatura e contusione che sarebbero passare con una nottata di buon riposo e la vista cominciava a giocarmi brutti scherzi per via della stanchezza.
    Tra il viaggio di ritorno e la nottata che ho passato non ho quasi chiuso occhio, se continuo così rischio di crollare
    Zetsu tu cerca di tracciare quella maschera, io devo tornare a casa...devo controllare come vanno le cose. Non posso partire così.
    Va bene, ma cerca di non dimenticarti di quello che ti ha detto il capo. Vedi di non diventare un peso per l'Organizzazione.
    L'essere sprofondò nel suolo ed io rimasi solo sotto la pioggia fredda ed insistente, meditando sulle mie successive mosse. Una volta riposato dovevo necessariamente passare al contrattacco e dirigermi a Kumo, non posso perdere più tempo di quello che ho già perso. Tornai quindi a casa, senza dare parole a ciò che penavo nella mia testa, ovvero che mentre ero impegnato contro le maschere qualcuno poteva essersi introdotto a casa, poi però mi ricordai che c'erano degli Shark a controllare che tutto filasse liscio e quindi mi tranquillizzai. Tutto in effetti sembrava tranquillo nei pressi della mia casa con due Shark che sorvegliavano il perimetro nascosti dove era difficile vederli, uno di loro mi si avvicinò.
    Possiamo tornare al palazzo dell'Amekage? - la pioggia non doveva piacergli troppo e pareva avere voglia di mettersi all'asciutto.
    Non ancora. Passerò qua il resto della notte e domattina partirò...voglio che continuiate a sorvegliare questa casa fino al mio ritorno. - L'uomo rispose con un rigido cenno di capo e tornò al suo posto.
    In casa trovai Midori seduta sul letto, mezza addormentata e tesa come una corda di violino. Bastò il lieve fruscio dei miei passi per risvegliarla.
    Aki! Stai bene, non ti è successo niente, vero?
    Dal suo sguardo trapelava una trepidazione che le stava scuotendo fin nelle viscere, aveva gli occhi appesantiti dal sonno eppure rimaneva ostinatamente così bella. L'abbracciai e ci sedemmo di nuovo sul letto.
    Per stasera è andata bene, domattina però dovrò partire di nuovo. Non è ancora finita.
    Ma come?! Questa storia è così strana, ma in che razza di missioni sei coinvolto?
    Sono missioni segrete, lo ai che non posso dire nulla.
    Ma...no viviamo assieme... - la sua voce si incrinò per un istante - E non mi vuoi raccontare le cose importanti. Credi non mi sia accorta quanto sei sempre preoccupato e pensieroso?
    Mi irrigidii un attimo, una impercettibile frazione di secondo che passò inosservata solo perchè Midori si era portata le mani al volto per soffocare qualche lacrima. La strinsi forte a me.
    Ti prometto che d'ora in poi le cose andranno meglio. Devo solo sistemare questa cosa...poi non lascerò che niente si metta tra me e te. Niente.
    Rimanemmo così per alcuni lunghissimi secondi, poi le i sollevò i suoi occhi al mio volto.Va bene, l'ho sempre saputo che sei un tipo misterioso. Ma mi stà bene, è una cosa che ho accettato. Ma se in questa missione ti succede qualcosa...giuro che ti ammazzo! - sorrise, anche se era un sorriso carico di stanchezza. Era come un bellissimo fiore che rischiava di appassire. Ci coricammo a letto e ci addormentammo quasi subito.


    CITAZIONE
    Specchietto esplicativo: Ho numerato le maschere avversarie in modo da rendere un attimo più comprensibile questo scontro che rischia di diventare un macello :asd:. Le 8 maschere nemiche sono: Doton 1, Raiton 1 e 2, Katon 1 e 2, Futon 1 e 2, Suiton 1.
    La vicenda è la seguente: attacco e uccido Suiton 1 mentre Katon 1 e Futon 1 si fondono e vengono uccise dalla mia maschera Raiton. Raiton 1 viene ferita da me ma uccisa da Futon. Doton 1 e Katon 1 vengono uccise da mentre mi stanno per fare secco :asd:. Raiton 2 viene uccisa dalle altre maschere e Futon 2 scappa. Spero di aver reso lo socntro un po' più comprensibile.
  7. .

    Missione Kiri: Un'Oasi di Pace

    Utente/i partecipantie/: Shui
    Pg partecipante: Koga Nodoku



    Richieste Utente: //



    Prima Traccia:Sei tornato dalla missione che hai appena concluso ed il tuo sensei ti ha lasciato per andare a fare rapporto dal Kage sull'accaduto. Non c'è bisogno che venga anche tu...si tratta di una mera formalità che ti risparmio, vai a riposarti. - quamdo ti sarai voltao per andare via Roruko ti chiamerà un attimo - Koga, hai fatto un ottimo lavoro.
    Visto che siete arrivati di prima mattina hai tutto il giorno per organizzarti con le tue faccende e sarà proprio mentre ti starai facendo gli affari tuoi (saranno circa le 15) che arriverà a casa tua un piccione viaggiatore con un messaggio legato alla zampetta. Dall'intestazione capirai che è un messaggio dal tuo sensei.

    "Koga vieni subito nella piazza centrale di Kiri, ti è stata assegnata un'altra missione. Lì scoprirai di cosa si tratta.
    Roruko"


    La lettera contiene anche un buono sa spendere in armeria [sono 300 ryo, i soldi non spesi andranno persi]. Una volta fatto rifornimento ti recherai sul luogo dell'appuntamento ma non trovando traccia del tuo maestro non capirai a chi ti debba rivolgere perchè in piazza ci sono molte persone. Dopo un po' che ti guardi in giro sentirai una voce flebile alle tue spalle. Scusami...tu dvi essere Koga, non è vero? - voltandoti vedrai una donna con un lungo vestito viola e l'aria un po' triste. La sua voce sarà molto debole, quasi un sussurro - Roruko mi ha detto che saresti venuto. Le farai presente che non sai perchè sei stati chiamato. Devo recarmi ad est e tu mi dovresti fare da accompagnatore. Scusa se non ti spiego subito tutto quanto, ma rischiamo di perdere l'ultimo battello della giornata se non ci sbrighiamo. Ovviamente acconsentirai e farai per partire verso il porto, ma la ragazza ti fermerà. Se mi aiutassi con il bagaglio mi faresti un grosso favore, è un po' pesante. Il bagaglio è un grosso baule ed in effetti sembra piuttosto che pesi molto.Termina il post che vi incamminate (Puoi aiutarla o meno, scelta tua).


    Contatto: @Roby



  8. .
    :ice: Questa è la tua interpretazione :ice:
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    Missione Kiri: La Casa Stregata

    Utente/i partecipantie/: Shui
    Pg partecipante: Koga Nodoku



    Valutazione: Il post di per sè non è malaccio, anche se hia fato di meglio ma capisco che hai degli impegni. Quello che non mi è piaciuto però è che hai mosso il tuo sensei senza dirmi niente
    CITAZIONE
    " Si caricò il ladro nelle spalle e ci avviammo verso il centro della cittadina, dal sindaco. Arrivati all'entrata consegnò il ladro alle guardie senza proferir parola e si diresse verso l'ufficio del sopracitato. Mi disse di aspettare fuori, non sò bene il perchè. Attaccai l'orecchio alla porta e dopo la spegazione di Roruko ...."

    Potevi fare ciò che ti avevo detto senza muovere arbitrariamente il mio png. Questo purtroppo ti penalizza abbastanza

    Voto: 6




    Premi:
    Media: (7.4+7.5+7.5+7.4+7.7+6)/6=7.2

    Ottieni 21 ppe; 15 pex e 350 ryo
    Puoi richiedere l'aggiornamento (il tanto non te lo avevo inserito perchè volevo chiederti dove lo volevi mettere ma me lo sono dimenticato. Inseriscilo nell'aggiornamento così lo piazzi dove ti pare.

    Contatto: @Roby



  10. .

    Missione Kiri: La Casa Stregata

    Utente/i partecipantie/: Shui
    Pg partecipante: Koga Nodoku



    Valutazione:Il post va bene, a parte per qualche sporadico errore di battitura ed il modo in cui hai reperito le informazioni mi è piaciuto. Un Kiriano a cui non piace l'odore del mare :asd:

    Voto: 7.5




    QuartaTraccia:Racconterai a Rokuro quello che hai sentito dalla vecchia ed anche lui confermerà la storia, aggiungendo qualche dettaglio.Secondo quanto ho scoperto la famiglia si è allontanata dal Villaggio dopo che la loro figlia quindicenne è morta in seguito ad una malattia, da qui la credenza che il fantasma della ragazza infesti la casa. La cosa è successa quattro anni fa, e gli episodi strani sono cominciati da circa un mese. - ti guarderà un po' per vedere se hai da dire qualcosa - Direi di cominciare a dare un'occhiata alla casa. Non pensi?
    Il discorso del tuo sensei sottende qualcosa che non ti ha detto esplicitamente, comunque farete come Roruko ha detto. La ricerca si dividerà in questo modo: tu vai nella casa stregata mentre il sensei perlustra il vasto giardino della villa.
    Ci rivediamo qua tra un'ora.
    La casa si snoda su due piani ed è in precarie condizioni di igiene visto il tempo trascorso senza che qualcuno la abitasse e ci sono ragnatele ovunque. Il piano terra sarà sgombro e non noterai niente di strano, anche il piano superiore sarà tranquillo, non sembrerà esserci alcun traccia di attività soprannaturale. Rincuorato dalla cosa (o forse un po' deluso? :asd:) scenderai al piano terra e farai per uscire, però noterai una cosa che prima ti era sfuggita: un pannello di rovere che riveste una delle pareti sembra leggerissimamente scostato. Investigando un po' capisci che si tratta di una porta di servizio ben nascosta che porta nello scantinato, scostando la porta sentirai una voce leggera provenire dal basso. Incuriosito ed incurante delle raccomandazioni di Roruko scenderai giù.
    ...E dai...apriti...quanto cazzo di tempo mi fai perdere! - un uomo è intento ad armeggiare davanti ad una cassaforte che non ne vuole sapere di aprirsi. D'un tratto l'uomo si volterà dalla tua parte - Merda sono stato scoperto!
    L'uomo ti si avventerà contro e tenterà di tirarti un pugno
    CITAZIONE
    Attacco semplice 1: Valore 3 - Danno 1-2

    Non sei ancora del tutto certo di come stia la situazione, ma capisci che hai davanti un farabutto. Difenditi e contrattacca.


    Contatto: @Roby



  11. .

    Missione Kiri: La Casa Stregata

    Utente/i partecipantie/: Shui
    Pg partecipante: Koga Nodoku



    Richieste utente://



    Prima Traccia:Da poco sei diventato Genin, tuttavia non sei stato subito gettato nella mischia, ma sei stato lasciato ad allenarti per alcune settimane. In questa prima parte del post vorrei che tu mi descrivessi un po' una tua tipica giornata di allenamento: che cosa fai, se vedi qualcuno, dove vai ecc. Completata questa parte passiamo un po' a noi :P.
    Un'altra mattina verso le 7.30 il tuo sensei, lo stesso dell'Accademia ovviamente, passerà da casa tua e busserà alla porta. Quando lo farai entrare si metterà un po' a parlare e ti farà delle domande.
    Allora come ce la passiamo? Ti sei allenato in questi giorni oppure sei stato a poltrire?
    Parlerà in tono gioviale e sembrerà veramente interessato a ciò che gli dirai, tanto che non ti interromperà con domande o altro. Alla fine comunque passerà al sodo.
    Oggi ti accompagnerò al tuo primo incarico, non temere si tratta di qualcosa di semplice. Ti farò da supervisore pertanto mi aspetto che tu mi ascolti attentamente quando ti do delle indicazioni, intesi? Ora andiamo, per prima cosa andiamo a fare colazione!
    Il sensi ti accompagnerà a mangiare un boccone e ti pagherà anche la colazione, poi ti darà un tagliando.
    Questo vale 300 Ryo, passa dall'armeria e fai rifornimento di quello che ti serve - [i soldi non spesi andranno persi] - Io ti aspetto all'ingresso Nord del villaggio.
    Fai i tuoi acquisti e poi recati all'appuntamento. Termina il post appena arrivi alle porte del Villaggio.



  12. .
    Nuove notizie! sofa

    Link
  13. .



    Nome: Eikichi Sato - 英吉 佐藤 / Aki Hanamura - 秋 花村
    Energia: Viola
    Grado: Mukenin liv B / Special Jonin
    Affiliazione: Akatsuki aka_by_fabioniisan-d7si0fj / Amegakure
    Età: 18
    Altezza: 1.75
    Segni particolari: 4 maschere sulla schiena
    Scheda
    Minischeda
    Riepilogo
    Mp@Roby



    LEGENDA:

    Parlato - Pensato - Senzo - Ragazzo cappelli argentei - Ragazza Bijuu - Leader - Soya - Mukenin - Jiro - Shark - Zetsu





    Una nuova offensiva, nuovi danni, la stessa ostinata difesa di quell'essere di cui ignoravo la vera natura. Lo spartito si stava ripetendo da un tempo sicuramente breve ma che nella mia ottica soggettiva sembrava durare da un eternità. Il monotono ripetersi delle cose...senza mutazioni o variazioni, è così che me lo immagino l'inferno.
    La ragazza incassò ancora i colpi sopportandoli con la stessa cocciutaggine, consumata dalla sua stessa rabbia.
    Ancora sei in piedi?! Abbraccia la morte, non evitarla!!
    Dopo di te. Non voglio morire prima di averti portata all'inferno!
    Si ma come diamine ce la porto!?
    Tutto qua? - l'aura oscura e tenebrosa sembrò accrescersi ulteriormente attorno a lei. Sembrava non esserci fine a quell'energia maligna, eppure la fatica cominciava ad impossessarsi di lei, come se controllare un simile potere fosse faticoso. Provò a muoversi, ma non vi riuscì - Cosa?! Dannato essere...Non avrei dovuto fidarmi di te...Ti...ti sei preso tutto il mio chakra. - la ragazza stava soffrendo, attanagliata da un dolore al petto che sembrava lancinante. Stava accadendo qualcosa che non capivo, ma che stava piegando il duello dalla mia parte.
    Quindi questo potere deriva da altri, proprio come quello di un jinchuriki, solo che non si tratta veramente di un Bijuu e per giunta questo qui sembra piuttosto malevolo verso il proprio portatore.
    Hinoku...Scusami...st-sto...a...arrivando...
    La ragazza si spense di colpo, consumata dal potere a cui tanto follemente aveva ceduto la sua stessa linfa vitale. Di lei rimase solo un esile corpo oramai prosciugato di tutto...era stata usata e poi gettata via all'occorrenza, uno spartito che al giorno d'oggi si ripete troppe volte. L'essere serpentiforme solo allora abbandonò il suo contenitore, aveva una forma che non avrei potuto propriamente definire corporea...forse era chakra o forse chi sa cos'altro, fatto stà che svanì nel nulla ma dubitavo che in esso fosse veramente finito. Forse un giorno ne avrei nuovamente sentito parlare.
    Nooooooooo!!
    Il ragazzo corse verso l'amica, abbandonando momentaneamente lo scontro con il ninja di Suna che però non tardò a farsi sotto per inseguirlo e non dargli tregua.
    Dove pensi di andare!
    Il Jonin di Suna si avventò con le forze residue contro il Mukenin. La scena era diventata caotica e confusa. Io non potevo resistere più, ero stanco e sarei crollato a terra dalla fatica se avessi dovuto continuare. Feci quindi l'ultimo sforzo, richiamando il poco chakra residuo ed usandolo per svanire nel nulla...invisibile nel deserto. Che gli altri continuassero a scannarsi a vicenda, io me ne chiamavo fuori.
    Il signor "Statuto dei ninja" avrà il suo bel da fare...non penso che sia messo molto meglio di me e di sicuro non lascerà quei marmocchi da soli.
    Fuggii dirigendomi verso il confine con il Paese della Pioggia sperando di riuscire ad arrivarci una buona volta. Anche la monotona pioggia che lo caratterizzava stava cominciando a diventarmi più simpatica dopo una permanenza forzata nel deserto. Durante la marcia mi resi conto, prendendo a riferimento alcune formazioni rocciose, che dovevo già essere passato per quel posto e non molto tempo prima.
    Dunque ripensandoci quando sono scappato da quei pazzi che mi inseguivano mi devo essere diretto in direzione sud, visto che loro mi avevano tagliato la strada di fuga principale...poi non appena ho potuto mi sono nuovamente diretto verso Ame, solo che con quella tempesta devo aver fatto un po' confusione...alla fine dopo tutto questo camminare mi ritrovo praticamente al punto di partenza!
    Trovarmi così in vista del covo nemico mi metteva in pericolo, ma sapevo che probabilmente tutti i Mukenin che si trovavano là mi avevano dato la caccia per colpa di quel maledetto rotolo...quindi non avrebbero dovuto esserci problemii, a meno che non i ci fossi andato a ficcare dentro. Ero pronto a svignarmela quando proprio allora intravidi le sagome familiari degli Shark, le forze al soldo dell'Organizzazione e che facevano da spalla ai membri regolari dell'Akatsuki per supportarli in condizioni di difficoltà...anche ad una certa distanza si potevano distinguere i loro caratteristici mantelli ed i cappucci che ricordavano per l'appunto la sagoma di una testa di squalo. Tra l'oro però c'era anche un tizio dall'aria curiosa, che avevo imparato essere un nuovo membro di Akatsuki, anche se non avevo avuto modo di confrontarmi con lui ed imparare a conoscerlo. Era stato Kirito a reclutarlo e quando gli avevo chiesto che tipo fosse mi aveva lasciato intendere che fosse un tipo di poche parole e con ancora meno scrupoli. Parlando ancora era venuto fuori che fosse anche lui di Kumo, la cosa però non mi faceva nè caldo nè freddo.
    In effetti forse dovrei coltivare un po' di rapporti umani...
    Salutai i nuovi arrivati con un semplice gesto della mano, sollevandola all'altezza del capo.
    Come mai siete stati mandati qua? Non ditemi che il Capo mi dava già per morto...
    ...Esatto...
    Accidenti che tono spettrale...non credo sia uno abituato ad avere a che fare con gli altri...va bhe lasciamo perdere...
    Ho avuto alcuni intoppi che mi hanno trattenuto più del previsto. Ho comunque portato a termine la missione.
    ...Tempo sprecato....
    Eh?!
    Si riferisce al fatto che eravami venuti a cercarti...le premure del Capo sono state inutili, anche se non hai una buona cera, lasciatelo dire.
    Eh, ho avuto momenti migliori.
    Death Mask, così il nuovo arrivato dell'Akatsuki amava farsi chiamare, non perse troppo tempo in convenevoli, avvicinandosi ad uno degli shark per impartirgli degli ordini.
    Torniamo.
    Ho seminato gli inseguitori che avevo alle calcagna, ma Orochimaru ha occhi ed orecchie nei posti più impensati, quindi facciamo attenzione e muoviamoci in fretta.
    Jiro creò alcune copie di sè e le mandò in giro a percorrere tragitti diversi in modo da confondere eventuali inseguitori e far perdere le nostre tracce, una trovata astuta devo dire. Si vedeva che aveva avuto bisogno di guardarsi le spalle da solo, certe cose lasciano il segno e si prendono delle abitudini a cui è difficile rinunciare...sopratutto i primi tempi che si torna a condurre una vita "normale".
    Per eventuali scocciatori....
    Ottimo, quelle copie sicuramente metteranno fuori pista quei pochi che possono essermi rimasti alle costole...anche se probabilmente sono morti tutti...
    Il viaggio di ritorno anche grazie alla scorta filò liscio e senza interruzioni, avevo una certa premura di vedere il capo e feci presente la cosa ad uno dei sottoposti che parevano essere più loquaci.
    Devo andare subito dal Leader a fare rapporto, una vlta giunti ad Ame se non avete altri ordini potete tornare alle vostre mansioni.
    Ricevuto...ci eravamo preparati al peggio dopo quello che ci era stato detto. Ci eravamo preparati all'azione, ma non è servito.
    Ci sarà tempo per menare le mani, non preoccuparti. Se quello che credo è vero presto ci sarà del lavoro anche per voi.
    Giunti ad Ame per prima cosa andammo subito al covo segreto, dove ebbi modo di parlare subito con il misterioso e carismatico capo dell'Akatsuki che andò subito al sodo.
    Eikichi...cos'è successo?
    Ho avuto qualche piccolo inconveniente sulla via del ritorno, ma la missione è stata un successo. Ho con me il rotolo - lo tirai fuori da sotto il mantello da viaggio, proprio in quel momento Zetsu sbucò dal terreno come se non aspettasse altro nella vita.
    Dai qua, metterò il rotolo al sicuro...dove nessuno tranne noi potrà mai trovarlo.
    Bene, se tu fossi stato così efficiente anche nell'assistermi magari...non ti ho visto per giorni.
    Chi credi che ti abbia coperto le tracce? - mi fissò dal basso mentre si reimmergeva nel suolo. Aveva sempre il solito sguardo assente - Se non ci fossi stato io ti avrebbero seguito fin nella casetta nel deserto...era una missione segreta non potevo certo farmi... - il resto se lo inghiottì la terra una volta che fu completamente fuso con essa. Chi sa se si rendeva conto che da sotto terra non potevo sentirlo.
    Imbecille..il fatto che fosse una missione segreta non vuol dire che debba stare tutto il tempo nascosto...poteva anche farsi vivo prima invece che stalkerarmi per tutto il tempo...scommetto che a quello non ha pensato.
    Ottimo, quelle informazioni sulle reti informative di Orochimaru saranno molto utili in futuro...Ora però voglio sapere i dettagli e se hai scoperto altro.
    Il capo continuò come se la scenetta non fosse mai avvenuta, conoscendolo sapevo che non si sarebbe accontentato di niente di meno che la storia completa.

    Flashback
    Osservavo la struttura da lontano con il binocolo acquistati ad Iwa, muovendomi cautamente in posizioni diverse ed immortalando i fotogrammi che mi servivano per farmi una planimetria completa della zona, nel frattempo Soya stava completando la ricognizione sull'altro lato, sfruttando la sua innata conoscenza del deserto Suniano. In poco meno di un'ora avevamo un quadro completo della zona in cui ci trovavamo. Si trattava di una formazione rocciosa che spuntava dalla sabbia rovente e su cui sorgeva quella che all'apparenza poteva sembrare una struttura abbandonata, in realtà secondo le fonti di cui ero fornito quel posto nascondeva uno dei covi di Orochimaru, l'uomo che da solo stava sfidando Ame e l'Akatsuki che vi stava dietro. Quali fossero le sue ragioni ed in che modo fosse a conoscenza di tutto ciò che sapeva era un mistero e per risolverlo ero stato mandato ad intrufolarmi in quel posto desolato.
    Allora...da quello che mi è stato detto in quel vecchio rudere dovrebbe trovarsi il covo di Orochimaru...laggiù dovremo individuare la posizione di un certo rotolo, la cui esistenza è stata confermata dalle fonti del Capo. In quella pergamena sono riportate importanti informazioni sulla rete di contatti del nostro nemico. Impossessandoci di questa informazione lo metteremo in seria difficoltà...capisci?
    Parlavo a Soya, ma le parole parevano perdersi nella brezza del deserto. Da quando eravamo giunti in vista di quell'avamposto il mio compagno si era fatto cupo e taciturno, non sapevo cosa lo turbasse....certo avrei potuto scoprirlo forzandolo a parlare contro la sua volontà, ma temevo di indisporlo. Controllare costantemente un Resuscitato è un compito faticoso, senza contare che lui conosceva molto meglio di me le sue capacità, quindi la logica mi imponeva di soprassedere su quella faccenda, dato l'animo fiero che il vecchio Kazekage si portava dietro.
    Insomma, mi ascolti?!
    Si...ho sentito cosa mi hai detto. Suggerisco di entrare dal basso, facendoci scudo con le rocce per non essere visti.
    Tsk...io non ne ho bisogno, posso diventare invisibile te lo sei dimenticato? E poi oramai è sera...nessuno ci vedrà!
    Chiudemmo lì il discorso e ci preparammo ad infiltrarci dentro la struttura, con me che facevo da apripista facendomi forza della tecnica appresa nel corpo assassino di Kumo e l'ex Kazekage che mi seguiva a poca distanza, passando dal riparo dietro un roccia ad un altro. Apparentemente non c'era sorveglianza esterna, ma era normale dato che delle guardie avrebbero reso palese che si trattava di un nascondiglio segreto, questo non significava però che il nascondiglio fosse sguarnito.
    Potrebbero esserci delle trappole da qualche parte lungo il percorso, meglio stare in guardia...
    Mi voltai verso Soya e dal suo sguardo capii che anche lui doveva aver pensato una cosa del genere, infatti prestava moltissima attenzione a tutto ciò che lo circondava. Passammo indisturbati lungo il versante brullo del costone roccioso, illuminati solo dal chiaro della luna ci avvicinammo a quella che pareva l'entrata della struttura in pietra arenaria smussata dal vento e dagli altri agenti meteorologici...l'avamposto sembrava essere lì da moltissimo tempo.
    L'ingresso pareva abbandonato da una vita tanto che se non fossi stato certo dell'informazione avrei creduto di esser giunto nel posto sbagliato. Passammo una prima sala spoglia e ampia, con una parete in cui si aprivano delle ampie finestre prive di vetrate, poi giungemmo in un ampio corridoio che poteva portare sia verso il basso, tramite una scala a chiocciola, che verso l'alto tramite una scala in legno.
    Dividiamoci, io vado in basso - e il suo tono non ammetteva repliche. Dato il posto non mi sembrò il momento di obiettare, ma alla fine della missione avrei dovuto fare due chiacchiere riguardo al suo modo di fare squadra.
    Va bene, ci vediamo tra 10 minuti, il posto non sembra grande...
    La stanza soprastante collegava tramite porte con altre quattro sale orientate verso i punti cardinali. Cercai con discrezione, muovendomi a passo felpato ed andai a botta sicura verso la stanza est...non so perchè ma sentivo che era la scelta giusta. Il mio sesto senso sembrò una volta tanto essere premiato, infatti la porta era chiusa da un lucchetto di buona fattura, segno che qualcosa di interessante si celava dietro la porta. Con calma e perizia usai tutta la mia esperienza per scassinare la serratura che dopo quasi 10 minuti si aprì con uno scatto secco. La stanza pareva uno studio, infatti oltre ad una scrivania c'erano degli scaffali con pile di libri, i muri erano tappezzati da carte con sopra segnate delle annotazioni. La cosa mi parve interessante ed infatti mi avvicinai, solo per rendermi conto che sul piano in legno del tavolo si trovava una riproduzione della carta stessa con pagine e pagine di nomi, luoghi ed annotazioni. Mi si accese un campanello nel vedere la scena, era tutto troppo facile, il rotolo con le preziose informazioni era lì davanti a me senza che dovessi fare nient'altro che prenderlo. La cosa mi puzzava tremendamente.
    Afferrai la pergamena e corsi via, sperando che Soya fosse già uscito, ma quando passai davanti alla scala a chiocciola sentii un mormorio sommesso e familiare provenire dalla stanza sottostante. Mi guarda intorno e niente lasciava intendere che fosse scattata qualche trappola.
    Accidenti a me...una volta o l'altra la mia curiosità finirà con l'uccidermi!
    Scesi in silenzio la rampa e giunsi in una stanza buia in cui filtrava solo una sottile e fioca luce proveniente dall'esterno. Soya stava in piedi, impietrito e silenzioso a fissare il muro.
    Cosa diamine stai facendo qua?! Dovremmo già essere fuori...
    L'ho trovata...finalmente l'ho trovata...
    Trovato cosa?! Il rotolo ce l'ho io! - cominciavo a spazientirmi. La sua risposta mi si gelò il sangue.
    La sua tomba...la tomba della mia amata Izumi
    Ma...che stai dicendo!? Questo è un avamposto...un covo di criminali - Soya fece no con la testa
    Questo è un vecchio tempio...una volta la gente veniva qua a pregare...la famiglia di Izumi lo custodiva da generazioni.
    E questo cosa c'entra con il trovare Izumi? - Soya indicò la parete all'apparenza spoglia, in essa erano stati ricavati dei loculi che anno dopo anno avevano riempito tutto il muro. Uno di essi portava inciso il nome di Izumi Shimuri - Vuoi dirmi che questa è la tomba della tua...fidanzata?
    La risposta di Soya non arrivò, se ne stava fisso davanti al loculo senza proferire parola.
    Non prenderla male...ma tu non puoi rivederla. Lei è morta...
    Soya mi fissò con lo sguardo carico di tristezza, anche da morto non smetteva di volere bene alla sua amata e di straziarsi il cuore per le. Io non sapevo cosa fare nè cosa dire, ma stare lì era troppo pericoloso.
    Soya andiamocene, potrebbero scoprirci.
    Presi il Resuscitato per il braccio e lo tirai ma lui non mi mosse di un passo, si voltò invece verso di me e intravidi una lacrima rigare la sua guancia.
    Cosa diavolo succede?
    Hai ragione non posso più vederla, non finchè sarò nel mondo dei vivi. Ti ringrazio, liberandomi da Orochimaru mi hai dato la possibilità di trovarla. Addio.
    Ma...aspetta! Come addio?
    Il volto di Soya Kazama, ex Kazekage, si incrinò una prima volta e da quella prima imperfezione iniziò il disfacimento del suo corpo che in men che non si dica si trasformò in un mucchio di polvere, da cui emergeva il corpo esanime della ragazza sfregiata che avevo usato come sacrificio umano per legare a me l'anima del Resuscitato. Ero sbigottito, Soya era sempre restato sotto il mio controllo e non avevo mai dubitato che vi sarebbe rimasto visto che la sua volontà non era abbastanza forte da liberarlo...eppure in qualche modo era sfuggito al mio controllo. Che fosse stato il desiderio di rivedere l'amata a dargli la forza?
    Ihihihi...alla fine è valsa la pena starvi ad osservare. una voce bassa e malevola interruppe il flusso dei miei pensieri, istintivamente mi voltai mettendo mano alla spada.
    Chi va là? - una figura ammantata di oscurità uscì da un angolo da cui doveva aver osservato l'intera scena, ero entrato tanto di fretta che non mi ero minimamente accorto di lui nonostante il suo abbigliamento...eccentrico - Che cosa vuoi dire? Parla!
    L'uomo, un tipo stempiato dai capelli neri e più vicino ai quaranta che ai trenta, trovava molto divertente ciò che era appena accaduto e sembrava divertirsi un sacco a rendermi partecipe dell'inganno.
    Veramente una scenetta commovente...peccato...al capo sarebbe piaciuto riavere indietro il suo giocattolo. Tu sei lo sventurato che ha avuto la brillante idea di derubarlo, non è vero? Sappi che pagherai a caro prezzo la tua arroganza nel venire qua, sono convinto che sarai una preziosa cavia per i suoi esperimenti...dopo che ti avremo fatto dire tutto ciò che vuole sapere si divertirà un modo con te!
    L'idea di venire dissezionato un'altra volta mi dava i brividi, già per due volte mi ero ritrovato alla mercè di scienziati pazzi che volevano condurre esperimenti su di me e non ero affatto ansioso che un terzo si unisse al club. Mi trovavo alle strette e l'unica via di fuga che intravedevo era tramite la finestra alla mia sinistra...sarebbe stato un bel volo ma era sempre meglio che farsi catturare, avevo però bisogno di sapere ancora di più.
    Come mi avete scoperto? Non ho visto nessuno in questa base segreta...
    Ahaha...che carino che sei! In realtà sapevamo del tuo arrivo e ci siamo ben nascosti. Siamo stati informati, seppure con colpevole ritardo, dalla spia che abbiamo ad Ame...non abbiamo fatto a tempo a nascondere per bene il rotolo che hai trovato, ma non importa. Tu non andrai da nessuna parte. Uomini, catturatelo!
    Nella stanza irruppero un gran numero di Mukenin. Era arrivato il momento di scappare.


    Il resto poi è storia che già sapete e che il Capo ascoltò con molta attenzione.
    A quanto pare insomma abbiamo una serpe in senso, è proprio i caso di dire...mi sembra un'informazione interessante. Quanto all'Edo Tensei che ho perduto so già come sostituirlo...forse non sarà forte come quello che ho perduto, ma è indubbiamente versatile.
    Mi congedai dal Leader, o forse sarebbe meglio dire che il suo ologramma si congedò da me? Fatto stà che finalmente avrei avuto di che riposare. Spiace dirlo ma da quando mi ero stanziato ad Ame mi ero un po' imborghesito e certe sfaticate come l'ultima missione mi pesavano un po'. Lasciai la stanza dopo essermi cambiato e decisi di fare un salto in infermeria per farmi dare un'occhiata alle ferite mentre pensavo a che scusa mi sarei inventato da raccontare a Midori.
    Accidenti a me che le ho raccontato sarebbe stata una missione facile...mi sono quasi rotto l'osso del collo, ora non la smetterà più con le domande! Quando ci si mette è veramente apprensiva.
    Fuori nel frattempo continuava a piovere, una visione stranamente confortante dopo tanti giorni passati nella più totale siccità. Proprio in quel momento da dietro un angolo sbucò fuori Midori.


  14. .

    Missione Kiri: Chi non Muore si Rivede



    Missione Liv C


    Utente/i partecipante/i: Vanny.S
    Pg partecipante/i: Shuya Kiriyama


    Eboshi ti guarderà in modo indecifrabile, poggiando il gomito sulla sua sedia e reclinando la testa sulla mano. Sembrerà pensarci su seriamente, poi manderà un servitore a chiamare un ometto di mezz'età [puoi descriverlo come vuoi], i due parleranno ma all'inizio non capirai bene l'argomento. Una volta confabulato l'uomo, che si chiama Tenzo, stenderà una cartina su un tavolo lì vicino e comincerà a parlare.
    Ecco, come può vedere le vene più superficiali sono diffuse su tutto il versante Ovest, mentre su quello Est la maggior parte del minerale si trova in profondità...teoricamente sarebbe possibile abbattere un po' di alberi sulla parte Ovest e poi procedere con un sistema di gallerie fino ad arrivare alle vene più profonde. Tuttavia la cosa richiederà tempo e denaro, non so se il Daimyo accetterà...
    La donna lo interromperà con un gesto elegante della mano.
    Non ho uomini sufficienti per estrarre minerali su tutta la montagna e poi il bosco è una risorsa in termini di legname e di cibo...se tagliassimo tutto come farebbero i miei concittadini a procurarsi il cibo? Il Daimyo deve capire anche le nostre esigenze, avrà ciò che vuole...questo lo garantisco, ma se è possibile farlo nel reciproco interesse allora è così che gli proporrò.
    La donna farà un gesto secco e il funzionario verrà portato fuori, ti guarderà un po' sorridendo.
    Mi hai stupita, non pensavo che avresti proposto una tregua tra me e quella rompiscatole integralista...però sei riuscito a farla ragionare, non so come ma lo hai fatto. Fino ad ora non avevo mai pensato che fosse possibile, ma visto che mi hai spianato la strada non lascerò che l'occasione si sprechi. Mononoke avrà una fetta del bosco in cui vivere e gli abitanti del villaggio avranno il lavoro di cui hanno bisogno.
    Sei libero di replicare a Eboshi e fare le tue considerazioni, poi ti puoi congedare. Chiudi il post a piacere.


    Per qualsiasi dubbio riguardo alla traccia contattatami via mp. :fiore:




    Nonostante la pausa che ti sei preso hai mantenuto un buon livello di scrittura. Devo dire che mi è piaciuto abbastanza il tuo tentativo di compromesso tra Eboshi e Mononoke, l'idea è buona.
    Voto: 7.6


    Contatto: @Roby
  15. .

    Duello: Sangue da Spargere


    Utenti partecipanti: white eye princess - - Greed -
    Pg partecipanti: Himeko Otonashi - Shuren Furinji


    Greed: (7.4+7.5+7)/3= 7.3 - Ricevi 11 ppe e 20 pex

    Wep: Ricevi 10pex e dovrai fare un post di 8k in infermeria.




    Edited by Roby 1 - 24/11/2016, 10:20
208 replies since 14/3/2010
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