Votes taken by Misaki Mei

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    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Kazekage
    Vedova


    Tu.. - Un vocione con toni alti assalì la giovane genin, tanto da rimanerne quasi terrorizzata - So che sei fresca di addestramento ma tutti i ninja in questo momento sono impegnati in una missione piuttosto importante... - Quindi sono stata chiamata io perché non c'era nessun altro da chiamare... - quindi devo chiedertelo obbligatoriamente, in questo modo potrai farti anche le ossa.. - S..si, mi dica tutto signore. - il vocione del Kage rimbalza in tutta la stanza, a Kirika sembrava quasi che la i vetri tremassero e il che il suono avrebbe fatto cadere tutti i fogli dalla scrivania. - Ha l'aria di essere una cosa seria, il Kage sembra essere piuttosto irritato dalla cosa... - Allora: non so se ti è giunto all'orecchio ma questa notte, o ieri sera ancora i medici non lo sanno, è stato ritrovato un cadavere al largo della periferia cittadina.. - le tornarono in mente quelle persone di stamattina che parlavano per la strada. - Si ne sono a conoscenza, sembrerebbe che per il villaggio la gente ne parli e ho avuto modo di apprendere qualcosa, ma nessuno sembra sapere i dettagli. - Inutile dirti che certe cose sono intollerabili a Suna! L'uomo è un membro della famiglia Takahashi, una delle famiglie più ricche e potenti in città, si chiamava Nabiki Takahashi, ed era il primogenito del padre Soun, colui quindi che avrebbe dovuto ereditare il titolo di capofamiglia e tutto ciò che gli spettava di diritto.- Mmmm una faida in famiglia o qualche problema con altre famiglia??... - La cosa deve essere presa con le pinze! non voglio errori di alcun genere!!! Interroga, cerca, minaccia, corrompi se necessario, ma fai qualunque cosa per trovare chi ha ucciso quell'uomo! voglio evitare una guerra tra clan che potrebbe portare la rovina dell'economia di Suna.. - La mission sembrava più seria di quanto potesse sembrare, ad occhio non vi era nulla di pericoloso, ma richiedeva molta diplomazia e carisma per la riuscita, in gioco c'era molto visto che si trattava di una delle famiglie più importanti del villaggio. - Farò tutto ciò che posso per andare infondo a questa storia signore. - Prendi, prendi.. - il kage mise sulla scrivania un sacchettino, che Kirika raccolse ed aprì per vederne il contenuto. - sono 200 ryo spendili pure in armeria se ne hai bisogno.. - Oh grazie signore, li userò per il meglio. - Ora levati dalla mia vista e non tornare se non per consegnarmi il colpevole! - Si, tornerò a fare rapporto a missione finita. - Kirika uscì dalla stanza e si lasciò chiudere la porta alle spalle. - Questa storia sembra aver davvero innervosito il Kage, meglio che mi metta subito a lavoro - Mentre si avviava verso l'uscita dell'edificio ricapitolo in mente gli avvenimenti. Non sapeva dove fosse la residenza della famiglia Takahashi, così già che si trovava nell'edificio decise di fare un salto all'anagrafe per reperire l'informazione che le serviva e successivamente sarebbe passata nel armeria presente stesso nella residenza per vedere cosa poter comprare con i 200ryo che le erano stati dati. Girovagò un pò per l'edificio, non lo conosceva molto bene e ci mise un pò a trovare le zone interessate. All'anagrafe recuperò l'indirizzo e le indicazioni per arrivare alla residenza, più alcune informazioni sui residenti. Successivamente si diresse all'armeria dove spese parte dei soldi che le vennero dati dal Kage, acquistando alcune armi. Uscì dalla residenza del Kage e percorse le strade di Suna per avviarsi al luogo prestabilito. Lungo la via però si trovo a passare per la farmacia del villaggio. Le toernò in mente che non aveva ancora acquistato il veleno per la propria marionetta così ne acquisto una provetta. Finiti gli acquisti non rimaneva altro da fare che recarsi alla residenza Takahashi, che da quanto aveva scoperto all'anagrafe era situata nel quartiere più rinomato del villaggio. Non era posizionato proprio al centro di Suna, così Kirika ci mise un pò ad arrivarci. Lungo la via si stanziavano edifici, quasi delle ville, ognuna con un proprio muretto e un cancello che si ergevano quasi a separarli dal resto della strada, se non della città. Questa gente sa come spendere i propri soldi... - non vi erano negozi, solo case che si ergevano, un quartiere silenzioso dove Kirika si sentiva quasi a disagio a camminarvici. - Suppongo che ognuna di queste famiglie elargisca qualcosa per mantenere protezione, credo sia per questo che il Kazekage sia interessato a scoprire quanto sia successo, non vorrà che si incrinino i rapporti. - Mi chieso solo quali siano gli interessi di tutte queste famiglie e sopratutto se ciò non porti a scontri tra le stesse. - Dopo una lunga passeggiata arrivò finalmente alla residenza. Era una casa che si stagliava su più piani, tutta bianca. - Chissà quante stanze ci saranno? - aprì il cancello e attraversò il viale. Nonostante il villaggio di Suna fosse eretto nel deserto, vide all'interno del viale una miriade di piante - Come riusciranno a tenerle vive? il terreno qui dovrebbe essere arido...- pensò che ciò poteva considerarsi come un costo della reputazione. Le famiglie nobili e ricche spendevano sempre soldi per cose frivole, questo veniva fatto solo per lo scopo di darsi un tono e far vedere quanto fossero superiori rispetto alla gente comune. Arrivò finalmente alla porta della casa e bussò. Venne aperta da una signora in lacrime, notò che era piuttosto giovane e dall'aria affranta. Deve essere la vedova della persona assassinata.. - Si chi è lei? - Mi presento, sono Kirika Misaki, sono stata mandata qui dal Kazekage in merito a...sono qui per investigare sull'accaduto... - la donna guardò la ragazza dall'alto in basso - Prego mi segua... - la invitò ad entrare e a seguirla. Percorsero insieme il corridoio, le finestre avevano le tende chiuse e all'interno della casa vi era poca luce. Il corridoio si estendeva tra una sfilza di porte di varie stanze e una serie di quadri raffiguranti persone, probabilmente avi della famiglia stessa. Giunsero infine in una stanza, la vedova aprì la porta e condusse la ragazza all'interno della stanza, al cui interno vi erano altre tre perone. Kirika si guardò intorno, anche la stanza come il resto della casa era piuttosto buia, con le tende tirate. C'erano delle luci accese che illuminavano l'ambiente sparse in giro e un divano al centro della stanza. La vedova si recò a sedersi sul divano, dove erano già seduti altre due persone mentre la terza era in piedi. Dalle informazioni che aveva reperito all'anagrafe le due persone seduta sul divano erano rispettivamente il capofamiglia Soun, il padre del defunto Nabiki, e la madre. Mentre la persona in piedi che girovagava per la stanza era il secondogenito e fratello di Nabiki. Come ho già spiegato sono stata mandata dal Kazegake per investigare sulla mor...su ciò che è accaduto a suo figlio. Tutti continuarono a guardarla in silenzio mentre lei parlava e poneva loro delle domande. La madre e la moglie mi sembrano troppo affrante per far loro qualche domanda, inizierò con il padre... - Il signor Soun era un uomo sopra la mezza età, vestito con una vestaglia rossa per casa, ma molto elegante, aveva un aspetto imponente e degno di un capofamiglia. Bene, allora...Signor Takahashi...sa dirmi se lei o suo figlio Nabiki avete nemici o persone che volessero farvi del male? Ooo... - osservò che il figlio continuava a camminare nevroticamente avanti e indietro per la stanza - ...ooo se c'è qualcosa in generale di cui dovrei essere informata? Ascoltò quello che le veniva detto... - Sapete perché ieri Nabiki era uscito di casa? Qualcuno lo aveva contattato? - ...Verso che ora? Gli esperti non hanno ancora stabilito a che ora sia avvenuto il tutto, se di sera o di notte e potrebbe essere utile capire quando tutto si sia verificato. - Certo che quello lì sembra proprio nevrotico per come si sta comportando, sarà perché è dispiaciuto anche lui per la morte del fratello? - rivolgendosi al fratello della vittima, un uomo piuttosto alto, di bella presenza, capelli chiari, decisamente un bell'uomo, ma aveva dei tratti molti diversi dal fratello - Lei sa dirmi nulla? Tra fratelli spesso si parla, le ha confidato qualcosa?

    Acquisti:
    Armeria:
    1x Palla di luce
    1x Sigillo esplosivo
    2x Kunai
    2x Shuriken
    1x Spiedo
    5x Makibishi
    Farmacia:
    1x Veleno Urticante per marionetta

  2. .
    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Mamma
    Parlato Papà
    Parlato gente per la città
    Parlato Jonin


    Kirika come suo solito si sveglia di mattina presto e ancora in pigiama scende in cucina per fare colazione. Buongiorno a tutti. La madre ricambiò con un sorriso e il padre alzando la tazza di caffè che sorseggiava in segno di saluto. Strofinandosi l’occhio destro per il sonno che ancora l'attanagliava, aspettava che la madre le servisse la colazione. Allora, programmi per oggi? - Beh non so ancora, non ho il lavoro da postina, quindi non avrei impegni, pensavo di fare un giro per la città.Ah ahhh – tornando a sorseggiare il caffè mentre leggeva il giornale – e come procede con il lavoro? Bene bene, anche se camminare avanti e indietro è un po’ faticoso, stavo pensando di comprare una bicicletta per rendere il lavoro meno faticoso. Mmmm si è una buona idea, se vuoi c’è la mia… - Ohhh no caro la tua non mi sembra il caso? Perché no?!Beh è rotta papà… - Un po’ di olio nella catena ed è come nuova - Lascia stare… - Si infatti e poi ne voglio una tutta mia.Ok ok vuol direi che dopo usciamo a comprarne una.Ah me la paghi tu? Ok mi sta bene? – Il padre la guardò con uno strano sguardo. Perché avevi intenzione di pagarla da sola?Penso che salirò su a vestirmi… - si alzò per defilarsi da tavolo – Hey stai evitando di rispondere? Caro, ha preso da te. – Kirika e la madre scoppiarono a ridere, mentre il padre scuotendo la testa tornò a leggere il giornale. La ragazza salì in camera a cambiarsi tutta contenta di uscire per fare acquisti, probabilmente oltre alla bici avrebbe raggirato il padre anche a comprarle qualche altra cosa. Tornò giù tutta spensierata e chiamo il padre gridando – Pronto per uscire papà?!!Arrivo arrivo…- Uscirono di casa e si recarono al centro cittadino per andare al negozio di bici. La giovane non ci mise molto a scegliere quale volesse, subito individuò quella che le piaceva, una bici verde con un aggancio dove poter mettere pacchi dietro. Così ci potrò mettere su la borsa… - Allora pago??Si paga paparino – e si attaccò al braccio. Ehh le figlie… disse al negoziante. Una volta pagata i due uscirono dal negozio, con Kirika che portava la bici trascinandola con le mani senza ancora salirci sopra. Tutta contenta si incamminarono per le strade, mentre Kirika pensava dove portare il padre per ulteriori acquisti. La sua attenzione fu attirata da un gruppetto di persone che erano poco distanti proprio sulla loro strada. Passando nelle loro vicinanze potè ascoltare la loro conversazione.
    Ma allora è vero? - Sembrerebbe di si, un cadavaere è stato ritrovato nella periferia della città. Di chi si tratta? Non lo so, so solo che è un uomo, ma non si sa di più... - Continuando a camminare non riuscì più a sentire cosa stessero dicendo, ma quel poco che aveva sentito l'aveva alquanto turbata. Voci così in giro...cosa sarà successo? - Il padre notò la strana espressione della figlia - Qualcosa non va? - No, no è tutto ok. - Mmmm ok e ora dove si va? - Torniamo a casa -Pensavo volevvi continuare a girare - No, va bene così grazie, torniamo a casa. Così ripresero la strada di casa con fare molto silenzioso. Si fece ora di pranzo e tutti erano a tavola a mangiare, Kirika era ancora assolta nel silenzio, che la madre provò a spezzare con un pò di conversazione. Beh allora la prossima volta che andrai a alavoro userai la tua bici nuova?! Kirika completamente assorta nei suoi pensieri continuava a mangiare. Tesoro? Ehm hai detto qualcosa mamma? E' successo qualcosa mentre siete usciti? ricolgendo lo sguardo prima a Kirika e poi al padre che fece cenno con la testa di non sapere nulla. Non è nulla mamma è solo... - in quell'istante bussarono alla porta e la madre andò all'ingresso a vedere chi fosse. Kirika vieni è per te! la giovane si alzò da tavola e si diresse verso l'ingresso. Vide un ninja del villaggio, dal suo equipaggiamento capì che era un Jonin. Riferì poche ma semplici parole: Il neo-genin Misaki Kirika è richiamata al cospetto del Kage per una questione importante. Sono stata convocata dal kage? - guardò in faccia la madre, mentre nel frattempo il ninja se ne era andato. Che mi assegneranno una missione? Kirika corse di sopra a prendere il suo portakunai e lo allacciò alla gamba destra e tornò giù velocemente. Mamma io scappò, ad una convocazione del Kage non posso fare tardi, ciao! Quanto più velocemente possibile la giovane si diresse all'edificio dove poter incontrare il kage. Arrivò davanti alla porta ed esitò un momento. Uhhhh (respirando) potrebbe essere la mia prima missione, devo stare calma! Bussò alla porta e una voce le disse di poter entrare. Aprì la porta ed entrò nella stanza con molta discrezione. Era una stanza piuttosto grande al cui centro vi era una scrivania piena di libri e scartoffie varie. Al suo centro si trovava la persona che l'aveva mandata a chiamare, il Kazekage. So..sono Misaki Kirika, mi ha mandato a chiamare?!

557 replies since 28/3/2012
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