Posts written by Misaki Mei

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    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Donna Misteriosa


    Kirika era fuori alla porta ad aspettare qualcuno che aprisse la porta, ma nel vedere che non riceveva risposta provò a bussare nuovamente, fino a sentire una voce femminile risponderle. Arrivo...arrivo...un momento. Vide aprirsi la porta davanti e comparire una donna alta, dalla pelle scrurita dal sole e i capelli cinerei. Si? Chi sei?. Kirika diede uno sguardo alla foto - E' decisamente lei, i lineamenti sono gli stessi anche se sono passati degli anno. - Beh la stavo cercando... - la donna fece uno sguardo strano non capedo cosa la giovane volesse. - Cercavi me? - Si... - girò la foto per mostrarla alla donna -...lei è la donna di questa foto, quindi conosce Nabiki, sto investigando sulla sua morte, e volevo... - si stoppò dal parlare nel vedere che in viso la donna stava assumendo una strana espressione. Il suo volto esprimeva preoccupazione e al medesimo tempo spavento nel fissare quella foto. Violentemente chiuse la porta in faccia a Kirika, che rimase sbigottita dalla reazione della donna. Sentì rumori provenire da oltre la porta di oggetti che si rompevano all'intrno della casa, dopodiché sentì delle urla di gente provenire dalla strada accanto. Vista l'agitazione che c'era in strada accorsa a vedere tralasciando un attimo la casa. Vide la gente che si buttava ai lati della strada e in lontananza riconobbe la donna, benché fosse di spalle, che le aveva poco fa chiuso la porta in faccia correre via per la strada. Si guardò intorno e vide la finestra aperta sul muro alla sua destra. - E' fuggita da qui! - Non aveva tempo da perdere per capire perché stesse fuggendo così si mise a rincorrerla, non poteva perderla. Le due iniziarono a correre per le strade della periferia, presto si ritrovarono all'interno din un mercato. La donna cercò di rallentare Kirika facendo cadere gli oggetti delle bancarelle per terra. Kirika non si fece trovare sprovveduta evitando gli ostacoli. Non era facile correre per la strada evitando tutta la gente, cercava di non andare a sbattere contro la gente. - Fermaaa!!! Voglio solo parlarti!! - Ma la donna non sembrò aver l'aria di voler rallentare. - Kirika provò a chiedere aiuto alla gente - Fermatela!!! - ma nessuno sembrò rispondere al suo richiamo. La donna girò in un vicolo, dove Kirika la seguì. La strada iniziò ad essere libera dalla gente, fino a svuotarsi, mentre la rincorsa continuava tra vicoli e strade parallele. - Vattene, lasciami in pace!! - Girò nuovamente in un vicolo e Kirika la seguì anche lì. Entrando anche lei nel vicolo vide la donna girarsi verso di lei da lontano ed avere un kunai in mano - Dove lo ha preso quello? - La donna glielo scagliò contro, Kirika riusì a vederlo arrivare e si buttò prontamente a terra di lato per evitarlo. La donna riprese a correre e Kirika si rialzò da terra per inseguirla. Stavolta non avendo tutte quelle persone che le intralciavano la corsa riuscì ad avvicinarsi di molto rispetto alla distanza che aveva prima. Ma visto che la donna sembrava essere piuttosto ostinata temeva in qualche altro suo sotterfugio per depistarla. - Non posso permettermi di perderla, se scappa via così saprà sicuiramente qualcosa... - prese dal portakunai quattro spiedi, due li passo nella mano sinistra. -...la rallenterò così che non possa più fuggire. Mettendo gli spiedi tra le dita, non appena fu abbastanza vicina da ritenere di poterla colpire, scagliò gli spiedi contro le gambe della donna. Due per gamba, così da non colpire nessun punto vitale, ma fare solo in modo che stoppasse o rallentasse la sua corsa.

    CITAZIONE
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    Riepilogo Post:

    Azione Difensiva: Schivata del Kunai
    Azione Gratuita 1: Estrazione di 4 spiedi
    Azione Gratuita 2: Passo due spiedi nella mano sinistra
    Attacco con armi: Lacio i 4 spiedi vs le gambe dell'avversario
    Chakra rimasto/posseduto: 40/40
    Ferite subite: //
    Condizioni psico-fisiche: normali, leggermente in affanno per la lunga corsa
    Armi rimaste/possedute:
    Portakunai:
    [SPOILER]Tasca 1: 6/8 kunai, 8/15 shuriken

    Tasca 2: 1/15 spiedi, 5/15 makibishi

    Tasca 3: 2/4 Sigillo esplosivo, 2/2 palla di luce, 2/2 fumogeni

    Tasca 4: 10/10m di filo di Nylon, 3/5m di bende[/SPOILER]

    Farmaci rimasti/posseduti: Veleno urticante per marionetta
    Posizione del PG: Dietro la donna al suo inseguimento
    Distanza dall'avversario: Un 6m

    CITAZIONE
    Valori Azioni:
    Schivata:
    Riflessi Pg 3 essendo maggiori del valore dell'attacco avversario vedo il kunai arrivare
    (Destrezza+Velocità)/2= (4+2)/2=3 Valore della mia schivata maggiore del valore dell'attacco avversario con il kunai 3>2
    Attacco con armi:
    (Velocità Arma+ Forza)/2= (3+1)/2=2 ----> Ho lanciato 4 spiedi, ogni spieda fa un danno di 1

    Senti per le azioni movimento, sono alquanto scombussolata...come dovrei conteggiarle essendo un inseguimento?? è troppo strano un inseguimento di soli 12 metri... :sisi:



    Edited by Misaki Mei - 29/7/2012, 10:57
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    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Vecchietto
    Mercante
    Bambina


    Kirika si guardò intorno, tutti i modibli, i tavoli e il bancone erano ricoperti da teli. Nonostante la luce che subentrava dalla porta e dalle finestre la situazone era cambiata poco, l'ambiente si presentava tutto di un grigio polvere. Nessuno doveva essere entrato più lì da anni ormai e così il locale fu lasciato incurato a marcire nella muffa. - E cosa ci sono venuta a fare qui? - Il posto aveva un terribile puzza di chiuso e sporco, alla giovane faceva un pò senso solo camminarci. - Mmmmm spero non ci sia qualche insetto schifoso... - un piccolo brivido le passo lungo la schiena al solo pensiero, fece un piccolo respiro e tornò a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa, anche se non sapeva cosa. Dei piccoli tavolini e sedie erano ammassati in un angolo del locale comperti in parte da dei teli troppo piccoli. Sul soffitto si vedevano ragnalete un pò ovunque, cosa che non era certo piacevole da vedere per una ragazza. Passò per dietro il bancone, anche esso coperto con un lungo telo che tirò via alzando un polverone pazzesco, di fronte al quale Kirika si parò bocca e naso per non rimenerne coinvolta. C'erano una serie di cassetti, provò ad aprirli tutti nella speranza di trovare qualcosa, ma quello che trovò non fu altro che vuoto e sporcizia. Non era rimasto niente in quel posto, tutto era stato portato via da tempo e la giovane cominciò a pensare che Eizan le aveva tirato un brutto scherzo. - Se è stato uno scherzo è di pessimo gusto, non posso perdere tempo così... - Le era rimasto l'ultimo cassetto da aprire, ma non si aspettava di trovarci certo qualcosa dentro, visto che fino ad ora sembrava essere stata una perdita di tempo. Provo a tirarlo fuori, ma non ci riuscì, sembrava essere chiuso a chiave o forse la serratura con il tempo si era arrugginita e bloccata. Provò a tirare più forte, ma niente. - Beh questo è strano...forse è la volta buona - Cercò di metterci più forza ma il cassetto sembrò non voler venire via. - Accidenti... - tirò fuori un kunai e ne introdusse la punta nella serratura - Improvvisiamoci scassinatrici... - mosse la punta all'interno della serratura, fino a farla scattare con un colpo di forza. - Bene ora dovrebbe aprirsi... - cercò di aprirlo ma sembrava ancora voler porre resistenza, così ormai stanca della faccenda, ci riprovò l'ennesima volta mettendoci tutta la forza che aveva. - Avaaaantiiii....( forse ora ne mise troppa)....Ahhhhhhhhhhh!!!- il cassetto venne fuori velocemente, forse troppo da far perdere l'equilibrio a Kirika e cadere all'indietro contro il mobile che stava alle sue spalle. Anche il mobile era ricoperto da un telo che nel urto cadde e ricoprì la giovane. Tossendo si levo il telo polveroso che le era caduto addosso e subito prese il cassetto per controllarne il contenuto, ma lo trovò vuoto. - Cosaaa? Tutta questa fatica ed è vuoto? - Lasciò il cassetto per terra e si rialzò - Tutta fatica sprecata venire qui, non c'è niente che possa servirmi... - mentre si rialzò per andarsene passò sopra al telo che le era caduto addosso e calpestò qualcosa che fece uno strano rumore, tipo di vetro rotto. Alzò il telo e controllò cosa ci fosse sotto. Vide una cornice di cui aveva rotto il vetro calpestandola. - Da dove è uscita? - guardò il mobile ormai spoglio della sua copertura. - Doveva trovarsi sul mobile...cadendo il telo deve averla trascinata a terra con se...- raccolse la foto trai pezzi di vetro infranti per esaminarla. Vi era raffigurato il chiosco in cui si trovava, ma era una foto vecchia, molto vecchia, da quello che poteva capire dai festoni e i palloncini che vedeva, suppose che si trattasse del giorno dell'inaugurazione. Al centro della foto vi erano due giovani, un ragazzo ed una ragazza. - Ma questo è il figlio del signor Takahashi...Nabiki!!! Come era giovane, ma quest'altra ragazza...mmmmm non mi sembra la moglie, chi è? - Rigirò la foto tra le mani ma non vi trovò scritto nulla sul retro. Aveva ispezionato tutto il locale e non aveva trovato nient'altro che quella foto. - Tanto vale andarsene, non credo di trovare altro qui. Proverò a tornare alla residenza dei Takahashi, magari mi sanno dire chi sia questa ragazza ritratta in foto con Nabiki. - Uscì così dal chiosco, la luce del sole ormai stava venendo meno, così pensò di affrettarsi prima che si facesse sera. Affrettò il passo per tornare alla residenza, una volta giunta davanti notò che dalle finestre non vi vedeva nessuna luce accesa. - Beh mi sembra strano che siano già andati tutti a dormire, è ancora presto... - Avanzò verso la porta e bussò più volte, ma nessuno sembrò rispondere. - Mmmm strano, che siano usciti? - Si voltò per guardarsi intorno - Non mi resta che tornare domattina. - Così ripercorse il viale alberato e ritornò a casa, lungo il tragitto non fece altro che guardare quella foto in cui era ritratto Nabiki con quella sconosciuta. Se quella foto era la cosa che Eizan voleva che Kirika vedesse, allora doveva trovare il modo di scoprire chi fosse quella ragazza. L'indomani mattina Kirika si svegliò di buon ora così da tornare sulle indagini della missione. Uscì di casa senza nemmeno fare colazione. Prima di ritornare alla residenza dei Takahashi pensò di voler tornare al chiosco, pensando che con la luce del giorno forse avrebbe visto qualche particolare che prima le era sfuggito. Pensò di prendere la sua bicicletta, così avrebbe fatto prima ad andare avanti e indietro per il villaggio. In poco tempo arrivò davanti al chiosco, dove trovò un anziano davanti all'entrata. Posò la bicicletta e vi si diresse incontro. - Ohhh cosa è successo qui? - Scusi, lei conosce questo chiosco? - Certo, abbito qui vicino, anni fa ero solito venire in questo posto, ma....lei chi è signorina? - Sono una kunoichi del villaggio in missione, sto portando avanti un'indaggine proprio qui - Ohhhh per la morte del Signor Nabiki? - Kirika fece cenno di si con il capo, a quanto pare la notizia si era diffusa nel villaggio - Ehhh un peccato che questo posto chiuse, mi piaceva venire qui, ci passavo spesso. - Quindi lei conosceva questo posto??...Avrei una domanda da farle. - prese la foto che aveva in tasca e la pose davanti al signore per mostrargliela. - Oh ricordo questa foto, fu scattata il giorno dell'inaugurazione. Nabiki la teneva proprio dietro al bancone, era difficile non notarla quando si entrava... - Sa dirmi nulla di questa ragazza? - Lei...si certo...ehmmm si chiamava...si chiamava...mi spiace il nome non credo di ricordarmelo, lavorava anche lei qui con Nabiki, davvero una bella ragazza. Sentii dire che dopo che il chiosco chiuse si trasferii, non la vedo da molto. - Trasferita? sa dirmi dove? - Aggrottò un momento le sopracciglia e la fronte per fare mente locale - Nel gehetto cittadino...si non posso sbagliarmi, ricordo perfettamente che era il ghetto, perché mi dispiacque moltissimo che finì per andare a vivere laggiù - Il ghetto?? Si trova ai confini del villaggio giusto? - Esatto. - Bene, grazie mi è stato davvero d'aiuto, arrivederla - il vecchio tese la foto alla giovane che la riprese e se la rimise in tasca. Kirika prese la bicicletta e decise di dirigersi in quel luogo per vedere se sarebbe riuscita a trovare quella donna. Sempre grazie alla bici, benché il ghetto fosse piuttosto lontano, non le volle molto per arrivarci. Il posto era alquanto degradato, case decadenti, strade piene di gente, vicoli in cui barboni erano rannicchiati per terra a mendicare. Qui e lì si trovavano delle bancarelle di mercanti, chi vendeva frutta chi carne. Un posto da considerarsi davvero ai margini del villaggio, quasi dimenticato. Non sapeva certo dove iniziare, non aveva comunque un nome, così provò a chiedere ad uno dei mercanti delle bancarelle. - Scusi..- mostrando la foto -...conosce questa ragazza?...dovrebbe avere una decina di anni in più ora... - Mmmm no no, per niente... - Ok, grazie lo stesso. - Continuò a camminare, trascinando la bici con le mani, pensando a chi potesse chiedere, mentre continuava a guardarsi intorno. - Strano...Nabiki era ricco, come avrà potuto permettere che una sua amica o collega quello che era venisse a vivere in un posto del genere...o se era già povera fin dall'inizio, come si sono conosciuti e messi in società insieme?? - Mentre continuava a camminare una bambina si avvicinò tutta curiosa dalla presenza di una straniera nel ghetto, Kirika se ne accorse, ma la lasciò fare, dopo tutto si trattava di una bambina. Ad un certo punto la piccola notò la foto che la giovane aveva in mano. - Lei conosce la signorina? - Scusa? - La signorina...(indicò la foto) - No, non la conosco, ma la sto cercando, tu la conosci? - La bambina fece cenno con la testa - E sapresti dirmi dove abita? - La bambina rimase a guardare Kirika e lei per rendersi cercare di conquistarla le fece un sorriso per farle capire che non aveva brutte intenzioni. - Seguimi!! - La bambina andò avanti e Kirika la seguì fino ad arrivare ad una casa. - Grazie piccola, ti sono debitrice, aspetta ho una cosa per te. - Prese il suo borsello e tirò fuori qualche ryo e lo diede alla ragazzina, che tutta contenta corse via. Dopo aver visto la piccola andare via, Kirika si voltò verso la casa pronta a scoprire chi fosse quella ragazza. Così poggiò la bici al muro, bussò alla porta e aspettò che qualcuno le aprisse.
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    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Aki
    Parlato Eizan
    Akane la Vedova


    Io e mio fratello parlavamo poco... e poi perchè avrebbero mandato una ragazzina a chiarire questa faccend!!! Basta Eizan! - Eizan sembrava alquanto irritato dalla presenza di Kirika, quasi le dava fastidio che lei si trovasse li, ad occhio la guarcdava come inesperta e non capiva cosa fosse stata mandata a fare. La ragazza ci rimase un pò male, ma infondo anche lei pensava che forse era una missione un pò troppo importante per lei. Eizan se ne andò dopo essere stato richiamato dal padre che continuò a parlare con Kirika. Devi scusarlo, anche se non si nota è molto affranto... Certo posso capirlo, non si preoccupi... Posso rispondere facilmente alle sue domande signorina: si, molte persone vorrebbero farci del male, ladri, rivali commercianti anche di altri paesi...Deve capire che noi commerciamo oro, molto oro, e per riuscirci abbiamo dovuto farci molti nemici.. - Una famiglia proprio ben voluta da tutti...- se vuoi posso anche darti un paio di nomi: Heiachi Sarutobi e Goemon Mikami; il primo è un'avido commerciante d'oro, prima ci affidavamo molto a lui per smerciare i lingotti grezzi, ma quando Nabiki scoprì che ci stava truffando ingannandoci sul prezzo a cui vendeva l'oro, lo denunciò mandandolo in bancarotta.. da quel giorno in più circostanze ha minacciato mio figlio e la mia famiglia... - Mmmm una vendetta...ci sarebbe la motivazione... - pensava mentre camminava per la stanza e continuando ad ascoltare cosa il signor Takahashi avesse da dire. - il secondo invece è il vecchio Mikami, capostipite della famiglia Mikami, nostra maggiore rivale... non entrerò in più dettagli, ma come per voi ninja anche per noi esistono delle guerre.... - Anche dissapori con altre famiglie...ci sono troppe personche che potrebbero essere coinvolte, non sarà per niente facile capirci qualcosa se non so qualcosa di più... Per finire signorina no, nessuno di noi sa perchè quella sera è uscito mio figlio... Le informazioni era troppo vaghe, per quello che le era stato detto avrebbe dovuto fare troppe ricerche e la cosa chissa per quanto sarebbe durata, mentre il Kage volesa risultati repentini. Kirika aveva l'aria preoccupara. Aki.... dovremmo dirglielo.... Kirika si voltò verso la vedova incuriosita. - Dirmi cosa? - Supposizioni Akane! lasci perdere signorina.. non stia troppo ad indagare sul perchè usciva la sera, probabilmente erano solo affari.. mio figlio........ lui avrebbe ereditato il mio impero... - Mmmmm questa risposta non è che mi piaccia, spero non stiano omettendo nulla... - C'è altro che potremmo fare per lei?- Non ho altre domande... - in realtà quello che voleva era parlare un pò con il fratello della vittima e girare un pò per la casa in cerca di qualche indizio o documento. - Se non le dispiace vorrei fare un salto nello studio di suo figlio, magari troverò qualcosa che può tornarmi utile nelle indagini. Nessuno ebbe nulla in contrario, così ordinarono che qualcuno dei camerieri le facesse strada fino alla porta dello studio, che si trovava al piano di sopra. Arrivò in una stanza abbastanza grande, le pareti erano coperte da librerie su cui erano appoggiati tomi di libri di ogni genere. Al centro vi era una scrivania con una serie di cartelle e fogli sparsi ovunque. Kirika vi si avvicinò e iniziò a cercare qualche indizio tra quelle scartoffie. Aprì cassetti, guardò nei mobili e cercò nelle librerie, ma non trovò alcun indizio, nulla che potesse servire a dare una spiegazione all'accaduto. Sto brancolando nel buio... - il tutto era alquanto scoraggiante - ...ho bisogno di qualcosa di concreto non posso attenermi solo a quanto mi è stato detto dal signor Takahashi. Non posso andare certo in giro ad accusare gente o investigare senza avere qualcosa che mi ricolleghi tra le mani.. Pensò di fare un'altro giro per la casa, visionando le altre stanze sperando di avere più fortuna. Tornò nel corridoio del piano superiore, stava per scendere per le scale quando dalla finestra vide Eizan nel giardino retrostante la dimora. Aveva l'aria agitata, forse anche più di quanto prima era nella stanza con tutti gli altri. Aveva già pensato di voler parlare da sola con lui e ora le era venuta ancora più voglia di parlarci. Scese le scale e uscità dalla casa si avviò nel giardino sperando che Eizan non si fosse spostato. Ma lo trovò ancora lì, seduto accando ad una fontana mentre si fumava nervosamente una sigaretta. Kirika si avvicinò a lui - Eizan giusto? - dall'aria della sua faccia non sembrava contento di vederla, comunque fece cenno con la testa come per dare risposta positiva. Non c'è che dire, una casa bellissima, anche il giardino è...- il ragazzo la interruppe in modo alquanto sgarnato - Per questo sei qui? dire quante è bella questa casa? - Kirika aveva capito che la sua presenza non garbava molto al ragazzo ma aveva provato comunque a instaurare un contatto per parlare. - No, no ovviamente non sono qui per questo...lo sai...sono qui per scoprire cosa è successo a tuo fratello - Beh allora buona fortuna... - un osso davvero duro, cercare il contatto sembrava inutile. - Tuo padre mi ha detto che avete molti nemici, ma loro non hanno idea di chi possa essere stato...tu ne hai qualcuna? - Eizan continuò a fumare la sua sigaretta cercando di ignorare la ragazza. Ma ciò non fece altro che irritare Kirika - Hey ascoltami bene, io qui sto cercando di capire cosa è successo a tuo fratello. Dovrebbe importare più a te che a me di questa storia e invece sembri fregartene. Cosa c'è che non va? Qualche problema con me? Trovi che sia troppo giovane per condurre un'indagine?? - A sua volta anche Eizan rispose a toni alti - PERCHE' VIENI DA ME!!??! PENSI VERAMENTE MIO FRATELLO FOSSE UN SANTO? QUA TUTTI LO TRATTANO COME UN MARTIRE.. VUOI LA VERITA'? Ecco..... vai a vedere tu stessa... Tirò fuori un pezzo di carta dal pantalone e lo diede in mano alla giovane, subito dopo buttò la sigaretta a terra la spense con un piede e se ne andò di buon passo lasciando sola la ragazza. Kirika aprì il foglietto, sopra vi era un indirizzo, una zona alla periferia della città, da quello che si ricordava per il suo lavoro di postina, quella era una zona commerciale. Così visto che un'indizio alla fine lo aveva ottenuto decise di andare a vedere cosa avrebbe trovato di così interessante da far adirare così Eizan. Uscì dalla dimora e si diresse così nella zona del villaggio indicata sul foglietto. Vi arrivò dopo una mezzoretta, l'indirizzo riportato su un foglietto era quello di un piccolo chiosco in disuso - Sembra chiuso da anni...perché mai farmi venire qui? - Sia la porta che le finestre erano siggillate da travi di legno che impedivano a chiunque di entrare. Kirika si avvicinò alla porta, il legno era abbastanza fradicio e i chiodi arrugginiti, ciò dovuto probabilmente alle intemperie. Prese un kunai e cercò di fare leva sulle assi di legno in modo da far venire via i chiodi. Tolse le assi di almeno metà porta così potè entrare nel chiosco. - Non si vede nulla qui dentro...è tutto troppo buio per capirci qualcosa, non so nemmeno dove mettere i piedi. - così tornò fuori al chiosco e con lo stesso metodo usato per la porta si appresto a togliere le assi di legno rimaste sull'entrata e quelle che ci stavano sulle finestre, in modo da far passare la luce del sole. Così rientrò nel chiosco, la situazione era decisamente migliore, ma doveva fare presto a cercare, ci aveva messo un pò di tempo per smontare il tutto e si era fatto pomeriggio, se non si sbrigava avrebbe rischiato che il sole calasse e se non avesse trovato una fonte di luce alternativa sarebbe tornata a non vedere nulla.



    Una curiosità, ma la scheda la devi aggiornare con le armi che ho comprato? No nel caso le uso vorrei rendermi conto di cosa ho effettivamente, xkè ho visto che non è stato ancora fatto :P
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    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Kazekage
    Vedova


    Tu.. - Un vocione con toni alti assalì la giovane genin, tanto da rimanerne quasi terrorizzata - So che sei fresca di addestramento ma tutti i ninja in questo momento sono impegnati in una missione piuttosto importante... - Quindi sono stata chiamata io perché non c'era nessun altro da chiamare... - quindi devo chiedertelo obbligatoriamente, in questo modo potrai farti anche le ossa.. - S..si, mi dica tutto signore. - il vocione del Kage rimbalza in tutta la stanza, a Kirika sembrava quasi che la i vetri tremassero e il che il suono avrebbe fatto cadere tutti i fogli dalla scrivania. - Ha l'aria di essere una cosa seria, il Kage sembra essere piuttosto irritato dalla cosa... - Allora: non so se ti è giunto all'orecchio ma questa notte, o ieri sera ancora i medici non lo sanno, è stato ritrovato un cadavere al largo della periferia cittadina.. - le tornarono in mente quelle persone di stamattina che parlavano per la strada. - Si ne sono a conoscenza, sembrerebbe che per il villaggio la gente ne parli e ho avuto modo di apprendere qualcosa, ma nessuno sembra sapere i dettagli. - Inutile dirti che certe cose sono intollerabili a Suna! L'uomo è un membro della famiglia Takahashi, una delle famiglie più ricche e potenti in città, si chiamava Nabiki Takahashi, ed era il primogenito del padre Soun, colui quindi che avrebbe dovuto ereditare il titolo di capofamiglia e tutto ciò che gli spettava di diritto.- Mmmm una faida in famiglia o qualche problema con altre famiglia??... - La cosa deve essere presa con le pinze! non voglio errori di alcun genere!!! Interroga, cerca, minaccia, corrompi se necessario, ma fai qualunque cosa per trovare chi ha ucciso quell'uomo! voglio evitare una guerra tra clan che potrebbe portare la rovina dell'economia di Suna.. - La mission sembrava più seria di quanto potesse sembrare, ad occhio non vi era nulla di pericoloso, ma richiedeva molta diplomazia e carisma per la riuscita, in gioco c'era molto visto che si trattava di una delle famiglie più importanti del villaggio. - Farò tutto ciò che posso per andare infondo a questa storia signore. - Prendi, prendi.. - il kage mise sulla scrivania un sacchettino, che Kirika raccolse ed aprì per vederne il contenuto. - sono 200 ryo spendili pure in armeria se ne hai bisogno.. - Oh grazie signore, li userò per il meglio. - Ora levati dalla mia vista e non tornare se non per consegnarmi il colpevole! - Si, tornerò a fare rapporto a missione finita. - Kirika uscì dalla stanza e si lasciò chiudere la porta alle spalle. - Questa storia sembra aver davvero innervosito il Kage, meglio che mi metta subito a lavoro - Mentre si avviava verso l'uscita dell'edificio ricapitolo in mente gli avvenimenti. Non sapeva dove fosse la residenza della famiglia Takahashi, così già che si trovava nell'edificio decise di fare un salto all'anagrafe per reperire l'informazione che le serviva e successivamente sarebbe passata nel armeria presente stesso nella residenza per vedere cosa poter comprare con i 200ryo che le erano stati dati. Girovagò un pò per l'edificio, non lo conosceva molto bene e ci mise un pò a trovare le zone interessate. All'anagrafe recuperò l'indirizzo e le indicazioni per arrivare alla residenza, più alcune informazioni sui residenti. Successivamente si diresse all'armeria dove spese parte dei soldi che le vennero dati dal Kage, acquistando alcune armi. Uscì dalla residenza del Kage e percorse le strade di Suna per avviarsi al luogo prestabilito. Lungo la via però si trovo a passare per la farmacia del villaggio. Le toernò in mente che non aveva ancora acquistato il veleno per la propria marionetta così ne acquisto una provetta. Finiti gli acquisti non rimaneva altro da fare che recarsi alla residenza Takahashi, che da quanto aveva scoperto all'anagrafe era situata nel quartiere più rinomato del villaggio. Non era posizionato proprio al centro di Suna, così Kirika ci mise un pò ad arrivarci. Lungo la via si stanziavano edifici, quasi delle ville, ognuna con un proprio muretto e un cancello che si ergevano quasi a separarli dal resto della strada, se non della città. Questa gente sa come spendere i propri soldi... - non vi erano negozi, solo case che si ergevano, un quartiere silenzioso dove Kirika si sentiva quasi a disagio a camminarvici. - Suppongo che ognuna di queste famiglie elargisca qualcosa per mantenere protezione, credo sia per questo che il Kazekage sia interessato a scoprire quanto sia successo, non vorrà che si incrinino i rapporti. - Mi chieso solo quali siano gli interessi di tutte queste famiglie e sopratutto se ciò non porti a scontri tra le stesse. - Dopo una lunga passeggiata arrivò finalmente alla residenza. Era una casa che si stagliava su più piani, tutta bianca. - Chissà quante stanze ci saranno? - aprì il cancello e attraversò il viale. Nonostante il villaggio di Suna fosse eretto nel deserto, vide all'interno del viale una miriade di piante - Come riusciranno a tenerle vive? il terreno qui dovrebbe essere arido...- pensò che ciò poteva considerarsi come un costo della reputazione. Le famiglie nobili e ricche spendevano sempre soldi per cose frivole, questo veniva fatto solo per lo scopo di darsi un tono e far vedere quanto fossero superiori rispetto alla gente comune. Arrivò finalmente alla porta della casa e bussò. Venne aperta da una signora in lacrime, notò che era piuttosto giovane e dall'aria affranta. Deve essere la vedova della persona assassinata.. - Si chi è lei? - Mi presento, sono Kirika Misaki, sono stata mandata qui dal Kazekage in merito a...sono qui per investigare sull'accaduto... - la donna guardò la ragazza dall'alto in basso - Prego mi segua... - la invitò ad entrare e a seguirla. Percorsero insieme il corridoio, le finestre avevano le tende chiuse e all'interno della casa vi era poca luce. Il corridoio si estendeva tra una sfilza di porte di varie stanze e una serie di quadri raffiguranti persone, probabilmente avi della famiglia stessa. Giunsero infine in una stanza, la vedova aprì la porta e condusse la ragazza all'interno della stanza, al cui interno vi erano altre tre perone. Kirika si guardò intorno, anche la stanza come il resto della casa era piuttosto buia, con le tende tirate. C'erano delle luci accese che illuminavano l'ambiente sparse in giro e un divano al centro della stanza. La vedova si recò a sedersi sul divano, dove erano già seduti altre due persone mentre la terza era in piedi. Dalle informazioni che aveva reperito all'anagrafe le due persone seduta sul divano erano rispettivamente il capofamiglia Soun, il padre del defunto Nabiki, e la madre. Mentre la persona in piedi che girovagava per la stanza era il secondogenito e fratello di Nabiki. Come ho già spiegato sono stata mandata dal Kazegake per investigare sulla mor...su ciò che è accaduto a suo figlio. Tutti continuarono a guardarla in silenzio mentre lei parlava e poneva loro delle domande. La madre e la moglie mi sembrano troppo affrante per far loro qualche domanda, inizierò con il padre... - Il signor Soun era un uomo sopra la mezza età, vestito con una vestaglia rossa per casa, ma molto elegante, aveva un aspetto imponente e degno di un capofamiglia. Bene, allora...Signor Takahashi...sa dirmi se lei o suo figlio Nabiki avete nemici o persone che volessero farvi del male? Ooo... - osservò che il figlio continuava a camminare nevroticamente avanti e indietro per la stanza - ...ooo se c'è qualcosa in generale di cui dovrei essere informata? Ascoltò quello che le veniva detto... - Sapete perché ieri Nabiki era uscito di casa? Qualcuno lo aveva contattato? - ...Verso che ora? Gli esperti non hanno ancora stabilito a che ora sia avvenuto il tutto, se di sera o di notte e potrebbe essere utile capire quando tutto si sia verificato. - Certo che quello lì sembra proprio nevrotico per come si sta comportando, sarà perché è dispiaciuto anche lui per la morte del fratello? - rivolgendosi al fratello della vittima, un uomo piuttosto alto, di bella presenza, capelli chiari, decisamente un bell'uomo, ma aveva dei tratti molti diversi dal fratello - Lei sa dirmi nulla? Tra fratelli spesso si parla, le ha confidato qualcosa?

    Acquisti:
    Armeria:
    1x Palla di luce
    1x Sigillo esplosivo
    2x Kunai
    2x Shuriken
    1x Spiedo
    5x Makibishi
    Farmacia:
    1x Veleno Urticante per marionetta

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    Kirika Misaki
    Nome Utente: Misaki Mei
    Villaggio: Suna
    Grado: Genin
    Energia: Gialla


    Parlato Kirika
    Pensato Kirika
    Parlato Mamma
    Parlato Papà
    Parlato gente per la città
    Parlato Jonin


    Kirika come suo solito si sveglia di mattina presto e ancora in pigiama scende in cucina per fare colazione. Buongiorno a tutti. La madre ricambiò con un sorriso e il padre alzando la tazza di caffè che sorseggiava in segno di saluto. Strofinandosi l’occhio destro per il sonno che ancora l'attanagliava, aspettava che la madre le servisse la colazione. Allora, programmi per oggi? - Beh non so ancora, non ho il lavoro da postina, quindi non avrei impegni, pensavo di fare un giro per la città.Ah ahhh – tornando a sorseggiare il caffè mentre leggeva il giornale – e come procede con il lavoro? Bene bene, anche se camminare avanti e indietro è un po’ faticoso, stavo pensando di comprare una bicicletta per rendere il lavoro meno faticoso. Mmmm si è una buona idea, se vuoi c’è la mia… - Ohhh no caro la tua non mi sembra il caso? Perché no?!Beh è rotta papà… - Un po’ di olio nella catena ed è come nuova - Lascia stare… - Si infatti e poi ne voglio una tutta mia.Ok ok vuol direi che dopo usciamo a comprarne una.Ah me la paghi tu? Ok mi sta bene? – Il padre la guardò con uno strano sguardo. Perché avevi intenzione di pagarla da sola?Penso che salirò su a vestirmi… - si alzò per defilarsi da tavolo – Hey stai evitando di rispondere? Caro, ha preso da te. – Kirika e la madre scoppiarono a ridere, mentre il padre scuotendo la testa tornò a leggere il giornale. La ragazza salì in camera a cambiarsi tutta contenta di uscire per fare acquisti, probabilmente oltre alla bici avrebbe raggirato il padre anche a comprarle qualche altra cosa. Tornò giù tutta spensierata e chiamo il padre gridando – Pronto per uscire papà?!!Arrivo arrivo…- Uscirono di casa e si recarono al centro cittadino per andare al negozio di bici. La giovane non ci mise molto a scegliere quale volesse, subito individuò quella che le piaceva, una bici verde con un aggancio dove poter mettere pacchi dietro. Così ci potrò mettere su la borsa… - Allora pago??Si paga paparino – e si attaccò al braccio. Ehh le figlie… disse al negoziante. Una volta pagata i due uscirono dal negozio, con Kirika che portava la bici trascinandola con le mani senza ancora salirci sopra. Tutta contenta si incamminarono per le strade, mentre Kirika pensava dove portare il padre per ulteriori acquisti. La sua attenzione fu attirata da un gruppetto di persone che erano poco distanti proprio sulla loro strada. Passando nelle loro vicinanze potè ascoltare la loro conversazione.
    Ma allora è vero? - Sembrerebbe di si, un cadavaere è stato ritrovato nella periferia della città. Di chi si tratta? Non lo so, so solo che è un uomo, ma non si sa di più... - Continuando a camminare non riuscì più a sentire cosa stessero dicendo, ma quel poco che aveva sentito l'aveva alquanto turbata. Voci così in giro...cosa sarà successo? - Il padre notò la strana espressione della figlia - Qualcosa non va? - No, no è tutto ok. - Mmmm ok e ora dove si va? - Torniamo a casa -Pensavo volevvi continuare a girare - No, va bene così grazie, torniamo a casa. Così ripresero la strada di casa con fare molto silenzioso. Si fece ora di pranzo e tutti erano a tavola a mangiare, Kirika era ancora assolta nel silenzio, che la madre provò a spezzare con un pò di conversazione. Beh allora la prossima volta che andrai a alavoro userai la tua bici nuova?! Kirika completamente assorta nei suoi pensieri continuava a mangiare. Tesoro? Ehm hai detto qualcosa mamma? E' successo qualcosa mentre siete usciti? ricolgendo lo sguardo prima a Kirika e poi al padre che fece cenno con la testa di non sapere nulla. Non è nulla mamma è solo... - in quell'istante bussarono alla porta e la madre andò all'ingresso a vedere chi fosse. Kirika vieni è per te! la giovane si alzò da tavola e si diresse verso l'ingresso. Vide un ninja del villaggio, dal suo equipaggiamento capì che era un Jonin. Riferì poche ma semplici parole: Il neo-genin Misaki Kirika è richiamata al cospetto del Kage per una questione importante. Sono stata convocata dal kage? - guardò in faccia la madre, mentre nel frattempo il ninja se ne era andato. Che mi assegneranno una missione? Kirika corse di sopra a prendere il suo portakunai e lo allacciò alla gamba destra e tornò giù velocemente. Mamma io scappò, ad una convocazione del Kage non posso fare tardi, ciao! Quanto più velocemente possibile la giovane si diresse all'edificio dove poter incontrare il kage. Arrivò davanti alla porta ed esitò un momento. Uhhhh (respirando) potrebbe essere la mia prima missione, devo stare calma! Bussò alla porta e una voce le disse di poter entrare. Aprì la porta ed entrò nella stanza con molta discrezione. Era una stanza piuttosto grande al cui centro vi era una scrivania piena di libri e scartoffie varie. Al suo centro si trovava la persona che l'aveva mandata a chiamare, il Kazekage. So..sono Misaki Kirika, mi ha mandato a chiamare?!

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    Grazie per il benvenuto, aspetto che mi venga accettata l'iscrizione così da potermi unire a voi :D
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    Nome PG: Kirika Misaki
    Villaggio di appartenenza: Suna
    Età: 14
    Personaggio a cui vi ispirate: Mah è di un'anime diverso...si chiama Another*
    Abilità Innata/Demone : Marionette
1492 replies since 28/3/2012
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