Posts written by Davvo

  1. .
    Benvenuto compaesano :beer:
    Innata stupenda :beer:
  2. .
    Parlato & Pensato Kenzaburo
    Parlato Hakurama

    Dannazione, li ha schivati!
    Constatò con disprezzo il Sarutobi.
    L'avversario dei due Genin si mosse prima contro il Senju poi contro il Sarutobi, attaccando corpo a corpo il primo e utilizzando un ninjutsu, molto strano a dire il vero, contro il secondo.
    Riesco a schivarlo facilmente... ma Hakurama? Dannazione dobbiamo contrattattaccare, ma ho quasi finito il chakra… l'unica alternativa è il corpo a corpo…
    Si disse Kenzaburo, portando nuovamente la mano al portakunai ma venendo fermato dal compagno, il quale proferì parola.
    Kenza-kun! Prendi Kaoru e allontanatevi, tra un po' ci saranno i fuochi d'artificio. MOKU-BUNSHIN NO JUTSU!
    Il giovane utilizzatore di chakra raiton esitò un attimo, dopotutto era lui il caposquadra e non gli sembrava eticamente e moralmente corretto allontanarsi dal combattimento.
    Pezzente di un Jashin… adesso mi fai anche allontanare dal combattimento quando dovrei essere io a guidarlo… ma quel bastardo mi ha colpito a tradimento… non ho altra scelta.
    Senza rispondere lo shinobi si voltò e, inditereggiando verso la ragazza, prese quest'ultima in spalla e iniziò a correre in direzione opposta del suo avversario.
    Se pensi che me ne stia qui buono ti sbagli di grosso… appena siamo abbastanza lontani la mollo e ritorn… che diamine succede la!?
    Un'esplosione aveva scosso la cantina, attirando l'attenzione del giovane.
    Che siano sigilli esplosivi? Ottima idea… siamo abbastanza lontani, posso lasciare qui Kaoru.
    Constatò il Sarutobi, posando l'inerme corpo della fanciulla per poi ritornare sui suoi passi.
    Posso ancora essere utile… dov'è Hakurama? Dannazione... i sedimenti scaraventati in aria dall'esplosione non si sono ancora depositati...




    Azione non offensiva 1 - difesa semplice 1: Schivo il drago di sangue
    Azione di Movimento 1: Mi avvicino a Kaoru
    Azione Gratuita 1: Prendo in spalla Kaoru
    Azione di Movimento 2: Mi allontano di 10m
    Azione Gratuita 2: Appoggio Kaoru
    Azione di Movimento 3: Torno in battaglia
    Chakra consumato: 0
    Chakra rimasto/posseduto: 10/40
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Stanco ma determinato, conscio del disperdio di forze.
    Armi rimaste/possedute: Come prima
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Vicino al luogo dell'esplosione
    Distanza dall'avversario: Ignota (5m ?)



    Calcolo schivata:
    [3] ---> [4+3]/2 = 3,5 (vecchio metodo)
    [4+3]/2 = 3,5 (nuovo metodo, in entrambi i casi schivo)

    Scusate il ritardo e la sciattezza del post ma ho la connessione a singhiozzo e ho avuto diversi impegni importanti... Spero il post venga accettato.


    Edited by Davvo - 2/2/2015, 16:08
  3. .
    Rchiedo ulteriore e definitiva proroga D:
  4. .
    Richiedo una proroga :fiore:
  5. .
    Benvenuto :beer:
  6. .
    Benvenuto :beer:
  7. .



    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Fantasma

    Ora o mai più!
    Si disse il Sarutobi, portando la mano al suo portakunai per estrarre l'omonima arma.
    La Kaoru "di Hakurama" fu più veloce di lui.
    Allora è lei quella fittizzia…
    Constatò sogghignando Kenzaburo, continuando la sua azione.
    Hai fatto un passo fals…!
    Il giovane interruppe il pensiero sentendo qualcosa penetrargli la schiena per poi osservare una mano spuntargli dal petto.
    Che cosa…? E' la mano di Kaoru… la riconosco dal sangue raggrumato… dannazione!
    Bastardo… sei tu allora…
    Sussurrò il ragazzo, inerme in quella presa. Il bracco della ragazza, infatti, trapassava da parte a parte il petto del Genin, senza ferirlo fisicamente.
    Dannazione, non riesco a muover…
    Ancora una volta il discendente del terzo Hokage non riuscì a concludere il pensiero a causa, questa volta, dell'estrazione del braccio.
    Cosa diamine sta succedendo? E' come se stesse trascinando fuori tutte le mie energie… come fa? Chi è in realtà?
    Con un colpo secco la falsa Kaoru liberò il suo braccio dal corpo del Sarutobi.
    Dannazione! Perché sono improvvisamente così stanco?
    Quest'ultimo fece per cadere a terra ma al'ultimo riuscì a piegare un ginocchio, non cadendo completamente a terra. Ansimante e in ginocchio, con un braccio ben piantato a terra che aiutava a sorreggere il corpo, Kenzaburo non poté che assistere impotente all'offensiva contro il Senju, nemmeno minimamente ostacolata dall'intervento della vera Yamanaka.
    AHHH... BESTIA... DEFORME...
    Dannazione, non posso fare niente, il mio corpo non si è ancora ripreso! Kaoru è decisamente troppo lenta, non può fermarlo! Non con quel fendente!
    CHI SEI VERAMENTE? PARLA!
    Una volta completata la sua azione, la Kaoru fittizia indietreggiò per poi ricoprirsi di un lieve bagliore, cambiando il suo aspetto.
    Siete le prime persone ad essere ancora vive dopo più di un'ora passata in questa abitazione.. Pare che quella famigliola felice che uccisi 78 anni fa non sia stata di buon esempio per voi...
    Un'armatura... ora si spiegano molte cose... Che abbia annullato una tecnica della trasformazione? Ed è anche cornuto...
    Nel frattempo che l'essere blaterava lo shinobi imparentato con l'Hokage si era riunito ai suoi due compagni, appena in tempo per ascoltare la strategia della ragazza.
    Proverò a bloccarlo con il capovolgimento spirituale.. Lascio il resto a voi!
    Vai.
    Ordinò il Sarutobi, conscio del suo ruolo di capitano.
    La Yamanaka formò con le mani una specie di mirino e, puntando la creatura, svenne.
    Prontamente il Senju accolse il corpo della compagna nelle sue braccia.
    Pronti!
    Si disse il capo del team della foglia, estraendo un kunai.
    Non erano passati neanche una manciata di secondi che il corpo di Kaoru venne scosso da un leggero tremito, seguito dall'apertura delle palpebre della ragazza.
    Con occhi sconvolti la sensitiva pronunciò parole nefaste.
    Non.. non è possibile.. Sembra non avere un corpo nel quale entrare.. è un fantasma!
    Ma... che dici?!
    Un fantasma? Che cazz… avrebbe anche senso! Dannazione!
    Inveì l'utilizzatore del chakra Raiton, constatando poi l'impossibilità della compagna nel muoversi.
    Vorrà dire che lo dovremo sconfiggere con solo le nostre forze…
    Hakurama, gli apro io la guardia, tu colpiscilo con la tua tecnica più potente!
    Ordinò serio il caposquadra, erigendosi in tutti i suoi centimetri.
    Non me lo faccio ripetere due volte, Saru-kun.
    Abbiamo subito già dei danni… non possiamo reggere ancora a lungo, dobbiamo finirla il più velocemente possibile!
    Lo shinobi afferrò il kunai con la bocca e compose tre sigilli a lui cari: cane, topo e tigre.
    Riprendendo in mano il primo kunai ed estraendone un secondo dall'apposito contenitore, il Sarutobi eseguì la tecnica già usata nella sua prima missione per fermare il ladruncolo.
    Prova a schivare questo!
    Vai Hakurama!
    Al segnale del ragazzo il Senju si scagliò contro l'armatura, cercando di colpire il collo della persona, o qualunque cosa fosse, con un kunai in un punto poco coperto. Subito dopo seguì un assaggio della potenza della foglia, indirizzato sempre nello stesso punto.
    Cerchiamo di resistere, dobbiamo sconfiggerlo quanto prima!
    Il punto è che non so quanto reggerò ancora... sto esaurendo il mio chakra.
    pensò Kenzaburo asciugandosi col polso destro la fronte, grondante di sudore.


    Riepilogo di fine post
    Azione gratuita 1: Afferro il kunai con la bocca, liberandomi le mani.

    Azione gratuita 2: Estraggo un secondo kunai.

    Azione gratuita 3: Riprendo il kunai dalla bocca.

    Azione Offensiva 1 - Attacco con armi da lancio: Lancio i kunai.

    Azione Offensiva 2 - Tecnica energia gialla: uso la Tecnica dei Kunai Paralizzanti mirando alle gambe. (15)
    Tecnica dei Kunai Paralizzanti


    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Cane - Topo - Tigre
    Descrizione: il ninja dopo aver completato i sigilli estrae due kunai e comincia a concentrare il proprio chakra all'interno di essi.
    Successivamente dovrà scagliarli contro il nemico cercando di colpirlo, se questo avverrà esso il nemico riceverà una malus di un punto alla parte del corpo (se sono braccia -1 forza se sono gambe - 1 velocità se è il busto -1 destrezza).
    I kunai non dovranno per forza infilzarsi nella carne del nemico ma basterà anche solo una taglio (causato da almeno di uno dei due kunai) per far scattare la tecnica.
    Consumo: 15
    Richiede: Destrezza 3
    Costo: 35 Exp
    Energia: Gialla



    Chakra consumato: 15 (Tecnica Kunai Paralizzanti) + 15 (Rubati dal fantasma) = 30
    Chakra rimasto/posseduto: 10/40
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Stanco ma determinato, conscio del disperdio di forze.
    Armi rimaste/possedute: Tutto meno due kunai :fiore:
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: leggermente spostato verso sinistra (osservatore il fantasma) sull'asse Kaoru-Fantasma, al fianco di Hakurama.
    Distanza dall'avversario: Ignota (5m ?)


    Calcoli
    Attacco con armi da lancio = [(2.5 + 2) / 2] = 2.25


    Commenti/Considerazioni
    Ho già quasi finito il chakra xD
    Se serve qui c'è la mia scheda.
  8. .
    Benvenuto :beer:
  9. .



    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Padre Errante


    Kenza-kun!
    esclamò spaventata la ragazza, abbracciando il compagno.
    E' solo Kaoru… dannazione, si sarà parecchio spaventata.
    Per fortuna ti ho trovato! Dopo che quelle... mani mi hanno trascinata mi sono risvegliata qui…
    Spiegò la kunoichi.
    Tranquilla, per ora sembra che questa... cantina sia disabitata… comunque ti dispiacerebbe staccarti?
    Disse freddamente lo shinobi, distratto dalla pressione esercitata dai seni della ragazza sul suo petto.
    Oh, scusa…
    Rispose Kaoru. Il ragazzo notò un accenno di dispiacere nella sua voce.
    Ora dobbiamo trovare Hakurama…
    Ordinò il Sarutobi.
    Haku-kun!
    Confermò la Yamanaka, facendo passare un lampo di preoccupazione nei suoi occhi, subito sostituito dalla sua caratteristica vitalità.
    Dannazione… quando lo troveremo saranno lacrime, baci ed abbracci… già mi immagino la scena…
    Sbrighiamoci a trovare sia lui sia la collana… Hakurama mi ricevi?
    Concluse il caposquadra, cercando invano di mettersi in contatto col compagno.
    Haku-kun! Haku-kuuuun!
    Il duo continuò la ricerca del compagno e del medaglione, ottenendo scarsi risultati.
    Dannazione! Questo posto è immenso! Sulla base di quanto abbiamo camminato fino ad ora posso affermare che questa cantina sia paragonabile alle terme di Yugakure, almeno in termini di spazio percorribile!
    Kenza-kun, che ne dici di una pausa?
    Propose la ragazza, visibilmente affaticata.
    Approvato.
    Non ha la mia stessa resistenza… è più piccola... devo tenerne conto.
    Mentre si accingevano a sostare per recuperare un poco le forze, un rumore familiare scosse i due giovani, portando la loro attenzione al pavimento.
    Una serie di colpi, sferrati con una violenza non umana, avevano sfondato il pavimento.
    Ancora? State iniziando a diventare ripetitivi… comunque qua il pavimento mi sembra più solido… dovrebbe reggere.
    Come a smentire il pensiero del Sarutobi una seconda serie di pugni allargò la fessura, permettendo ai proprietari delle braccia di salire allo stesso livello dei due inviati di Konoha.
    Come non detto… grazie Jashin!
    Sbuffò lo shinobi, mettendosi in posizione da combattimento.
    Sembrano lenti… sono quattro in totale… due dovrebbero essere adulti… un uomo e una donna… e poi ci sono due bambini… un momento, quella è la piccola di prima! Bene… inizierò da lei.
    Con uno scatto il sedicenne superò i macabri corpi dei due adulti, estraendo il suo Aikuichi dal relativo fodero per portarlo ad eseguire un fendente mirato al petto della bambina.
    Questa, colpita in pieno, cadde a terra in mezzo ad una pozza di putridume difficilmente chiamabile sangue.
    E una è andata… ora occupiamoci di questi due più grandi, visto che ho la loro attenzione…
    Si disse lo shinobi alle dipendenze del villaggio della foglia.
    Esso ora si trovava in mezzo ad un triangolo formato dai restanti membri di quel gruppo di cadaveri erranti.
    Prima che Kenzaburo potesse fare qualcosa una Kaoru molto combattiva conficcava un Kunai nella nuca della donna in decomposizione.
    Non male…
    Valutò il parente dell'Hokage, lanciandosi contro l'ultimo errante dall'aspetto adulto eseguendo poi una spazzata e "accompagnandolo" a terra con la lama del suo coltello che squarciava la carne nei pressi dello stomaco.
    E ora non resta che l'ultimo pargolo…
    Ghignò il ragazzo, voltandosi verso il bambino.
    Cosa significa?!
    Si chiese mentalmente il sedicenne, vedendo la donna e la bambina nuovamente in piedi.
    Possibile che non gli abbiamo fatto niente? Mi serve una prova…
    Kaoru, dammi una mano!
    Ordinò il ragazzo, sfoderando un Kunai dall'apposito contenitore e scattando verso la donna.
    Kenzaburo conficcò l'Aikuichi ed il Kunai nella pancia dell'essere per poi far roteare le armi e salire fino al torace squarciando tutto il petto del suo oppositore.
    Una volta concluso questo sbudellamento il Sarutobi si fece da parte estraendo le proprie armi dal putrido corpo appena colpito per cedere il posto alla compagna, la quale sfoderati due Kunai fece ricadere supina la donna per piantare le due armi nella colonna vertebrale del corpo in decomposizione.
    Bel lavoro… Non pensavo fosse così decisa… se non altro abbiamo sistemato per bene quella cosa…
    Si disse soddisfatto il caposquadra, per poi cambiare rapidamente il proprio stato d'animo.
    Si rialza…
    Il corpo putrido della donna si erigeva nuovamente davanti alla vista dei due Genin. Le budella strascicate, il torace squarciato e un cuore penzolante rendevano quel corpo un aborro per la vista.
    Kenza-kun dietro di te!
    Avvertì la ragazza, notando nel buio che l'altro esemplare adulto si era rimesso in piedi e si stava pericolosamente quanto lentamente avvicinando al compagno.
    Il ragazzo prontamente si voltò e fece conoscere a quella creatura la potenza della Foglia colpendola con tre calci: uno al collo e due all'addome.
    Schiena contro schiena i due giovani continuarono a respingere gli attacchi lenti ma inesorabili di quelle creature apparentemente inarrestabili: ogni volta che venivano messi a terra si rialzavano, ignorando ferite e contusioni.
    Dannazione!
    Urlò mentalmente il Sarutobi, respirando profondamente quel' acre odore di sangue raffermo, di budella marce e di alito pesante.
    Non riesco più a respingerli! Sono esausto… e loro non sembrano neppure affaticati… non mostrano punti deboli…
    I due erano circondati, gli erranti ormai a ridosso, il sudore misto a quel sangue marcio.
    I loro occhi si erano ormai perfettamente abituati al buio tanto che potevano vedere benissimo i lineamenti dei loro assalitori: il più piccolo aveva due orecchie a sventola e pochi capelli, gli occhi erano chiusi e il naso piccolo e grazioso. La bocca era deturpata da un profondo taglio infertogli dalla ragazza.
    La bambina era identica a quella vista tempo prima nella casa abbandonata, o almeno l'aspetto lo era prima che gli spiedi del duo non deturpassero il suo viso, rendendola più simile ad un puntaspilli che ad un essere umano.
    L'uomo aveva lineamenti delicati dal naso in giù, senza un solo pelo in volto. Gli occhi, gli zigomi e la fronte erano stai maciullati dai continui attacchi della coppia, ma una parte di bulbo oculare mezzo spiaccicato era rimasta incavata nelle ossa del viso, rendendo possibile notare l'iride con un minimo di luce.
    La donna era quella messa peggio. Il suo volto non esisteva più: la maggio parte si era staccata a seguito di diversi attacchi coordinati e quello che restava erano brandelli di pelle intrisa di sangue. Il suo cranio era sfondato in più punti e minacciava di cedere a momenti.
    Dannazione… è finita.
    Constatò il Sarutobi sentendo una mano, e poi un'altra e un'altra ancora afferrargli il corpo immobilizzandolo.
    La testa di quello che sembrava il padre in quella macabra famigliola si avvicinò al volto del ragazzo. La bocca semiaperta lasciava intravedere qualche dente meno marcio degli altri.
    Non posso più opporre resistenza… sono immobilizzato ed esausto… non vedo Kaoru ma probabilmente sarà nella mia stessa situazione… mi spiace proprio Jashin, ma non potrai avere la tua vendetta.
    A..iu..ta..ci...
    Cosa?!
    Il non morto non aveva azzannato il giovane, ma si era avvicinato all'orecchio per potergli dire qualcosa.
    per...fa...vo..re.....
    Concluso l'ultimo sospiro di quell'improbabile frase l'oscurità si fece più fitta e i corpi che avevano dato tante grane ai due ninja vennero strappati quasi controvoglia da quell'abbraccio fautolente.
    In pochi secondi il sedicenne e la quattordicenne si trovarono nuovamente soli.
    Infradiciati di sangue maleodorante i due si guardarono per un momento, poi la sensitiva ruppe il silenzio.
    Cosa è successo, Kenza-kun?
    Il ragazzo non poteva vedere la compagna in volto, ma era cosciente del fatto che la ragazza fosse parecchio scossa.
    Non lo so. Mi serve un attimo per riprendermi.
    Il combattimento era stato estenuante sia per il fisico sia per la mente per entrambi e il gruppetto dovette fare una sosta per ritrovare quella lucidità necessaria ad andare avanti.
    Dopo una decina di minuti il duo riprese a muoversi, deciso a non sfidare più dei cadaveri ambulanti.
    Solo ora mi accorgo di una cosa… come ha fatto Kaoru a non accorgersi che stavamo per venire attaccati? Poco prima del primo contatto con questi esseri ci aveva avvisato di una presenza negativa…
    Con questo pensiero il Sarutobi si inoltrò nel buio corridoio di quella cantina fino all'udire un rumore di passi davanti a sé.
    Sono troppo veloci per essere ancora quei corpi…
    Disse lo shinobi alla kunoichi.
    Potrebbe essere Haku-kun!
    Si, può darsi.
    Confermò il giovane, accelerando il passo.
    L'incontro avvenne in una zona della cantina dove l'oscurità diventava penombra, facilitando la visione.
    Da un ultimo strascico di buio comparvero prima il Senju e poi, fra lo stupore di Kenzaburo, un'altra Kaoru.
    Dannazione, come può essere?!
    C'era una Yamanaka di troppo: una teneva amorevolmente per mano il discendente dei primi due Hokage, l'altra era coperta di sangue dall'odore vomitevole ed era posta al fianco del Sarutobi. Entrambe avevano la stessa espressione scioccata.
    Kenza-kun, Haku è nei guai!!
    Disse la ragazza voltandosi verso il suo compagno.
    Vuoi vedere che…!
    La mente del ragazzo frazionò i secondi, elaborando tutte le informazioni in suo possesso, giungendo ad un'unica soluzione.
    Dobbiamo immobilizzarle entrambe!
    Lo shinobi vide chiaramente l'azione nel suo immaginario: un kunai estratto fugacemente seguito da un celere passo indietro e una repentina presa che portava il Genin a bloccare la "sua" Kaoru.
  10. .
    Benvenuto :beer:
  11. .



    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Bambina

    Uno, due, ORA!
    Kenzaburo aprì la porta con un colpo secco e deciso.
    Bene, se deve succedere qualcosa che succeda ora.
    Si disse lo shinobi di Konoha, restando immobile davanti all'apertura.
    Sono già trenta secondi che non succede niente…
    Libero.
    Informò il Sarutobi, aspettando i compagni sulla soglia.
    Un corridoio. Hakurama, passa in retroguardia, Kaoru finchè non raggiungiamo la prossima stanza procederai in mezzo.
    Decise il ragazzo, varcando poi la soglia seguito dai due compagni.
    Dopo che tutti furono entrati il gruppo potè vedere chiaramente il piccolo corridoio che dovevano percorrere.

    *SBAM* la porta alle loro spalle si chiuse violentemente senza apparente motivo.
    Dannazione!
    Hakurama sfondala!
    Ordinò con rabbia il Sarutobi.
    Che storia è questa?! Ti stai ancora prendendo gioco di me Jashin? No… non è quel cornuto di Jashin… non è nel suo stile… ma allora chi?
    Imprecò mentalmente il Genin, guardando senza osservare con particolare attenzione una delle torce che illuminavano quel piccolo corridoio.
    Di colpo un grido squarciò il lugubre silenzio formatosi, propagandosi fin nelle viscere dei tre giovani e portando loro un senso di angoscia e timore. Subito dopo le torce iniziarono a spegnersi in serie, partendo dalla parte opposta del corridoio, dal punto in cui era partito l'urlo.
    Questa voce… è la bambina di prima… ma che sia veramente una bambina? E se fosse qualcos'altro? E se questa casa fosse veramente infestata da spettri? No! E' impossibile, non esistono prove che i fantasmi esistano, quindi non devo cadere nel panico! E' sicuramente un trucco! Cosa succede? Una sensazione fredda e selvaggia mi conquista, che sia la paura?
    Si disse Kenzaburo, cercando di riprendere la sua razionalità.
    No! Non posso permettermi il lusso di provare paura! Sono un ninja della Foglia! Ho sotto la mia responsabilità quei due! Non posso…
    Non riuscì a finire il pensiero: quella sensazione prese il sopravvento sul giovane, cancellando quel poco di lucidità rimastogli.
    Un irrefrenabile impulso di scappare e andarsene da quel buio diede la sciabolata finale all'auto controllo del Sarutobi, il quale iniziò a correre verso l'altra porta del corridoio.
    Muovetevi!
    Riuscì a urlare ai compagni.
    Kenzaburo corse, corse e ancora corse. Sembrava che quel piccolo corridoio non finisse mai.
    Che cazzo succede!? Ditemi che cazzo succede!
    Sbraitò dentro di sé l'utilizzatore del chakra Raiton, percorrendo kilometri e kilometri in quel piccolo corridoio.
    Le gambe del ragazzo stavano per cedere, quella corsa era troppo anche per lui, quando finalmente raggiunsero la porta.
    Crepa!
    Disse il giovane shinobi nella sua mente, inveendo contro la porta e sferrando un calcio contro essa, sfondandola, per poi fiondarsi nella stanza immediatamente successiva.
    Finalmente…luce…
    Gli occhi di Kenzaburo, ormai abituati all'oscurità, si restrinsero prontamente, ma il grande sbalzo di luminosità accecò momentaneamente il Sarutobi.
    Appena tornatogli la vista il ragazzo apprese di trovarsi in una grande e accogliente stanza, dall'ampio soffitto e grandi finestre al pavimento fatto interamente di legno levigato. Un'immensa quantità di luce entrava dalle aperture laterali, riflettendosi sulle bianche pareti e inondando il caposquadra e i suoi subordinati, anch'essi presenti.
    Li fuori ci dovrebbe essere un violento temporale…e invece… quanta luce…sono morto?
    Ragazzi, cosa è successo? Siamo tutti e tre morti?
    Chiese ancora stordito il membro più vecchio della squadra.
    Di colpo il pavimento iniziò a tremare vistosamente.
    Che cosa succede?! No, non sono morto… ho la pelle d'oca… i miei sensi sono in allerta… riesco ancora a percepire il pericolo.
    Analizzò Kenzaburo, ritrovando il suo zelo e la sua freddezza.
    Con un colpo secco una delle assi che componevano il pavimento di legno si spezzò, facendo vibrare schegge grosse quando il pollice del Sarutobi.
    Un altro colpo, seguito poi da ancora un altro e un altro ancora, allargarono il buco creatosi vicino, troppo vicino ai tre ninja di Konoha.
    Cosa sono quelle?
    Si chiese mentalmente il Genin imparentato con l'Hokage.
    Delle braccia cadaveriche irruppero con violenza in quell'angolo di tranquillità, riportando definitivamente alla realtà il team incaricato di trovare quello strano medaglione.
    Le braccia afferrarono Kaoru con un movimento sorprendentemente veloce, trascinandola nella voragine.
    Pochi secondi dopo ciò che restava degli arti in decomposizione e della giovane kunoichi era solo tanfo prodotto dal marciume della carne.
    Dannazione! Che diamine erano quelle? Hanno trascinato Kaoru in questo buco…
    Si disse Kenzaburo, avvicinandosi alla voragine aperta da quel blitz improvviso, sputandoci dentro.
    …sembra che non abbia fondo… ma ora ho problemi più immediati a cui pensare!
    Concluse il ragazzo, guardando il compagno della Yamanaka.
    Hakurama…
    Un rumore secco e improvviso, proveniente dalla parete delle finestre si intromise prima che il Genin potesse dire qualcosa.
    E adesso cosa…
    Il ragazzo non finì il pensiero. Dove prima sorgevano le finestre ora era presente solo un muro. E una vistosa crepa.
    Accadde tutto in un attimo: la crepa si propagò per tutto il muro, cedendo poi alla pressione di un liquido rossastro che i due shinobi conoscevano fin troppo bene, spingendoli nel baratro che aveva precedentemente inghiottito la fanciulla.
    Buio.
    Dannazione…dove sono? Ancora buio… ma per fortuna è abbastanza rado. Hakurama…niente. Sono solo.
    Constatò il Sarutobi, ridestandosi.
    Dannazione! Li ho persi, persi entrambi! Che cazzo ti è successo bastardo?!
    Inveii a se stesso Kenzaburo.
    Da qundo hai paura del buio?! Da quando perdi il controllo così facilmente?! A che cazzo è servito tutto quello che ti ha detto…
    Si fermò, portando alla mente diversi ricordi. Non tutti piacevoli.
    …lui.
    Un profondo respiro.
    Dannazione, cosa sto facendo.
    Una risata istintiva scosse tutto il suo corpo, e la cantina sembrò ridere con lui.
    Non mi sono proprio comportato da shinobi… ma non tutto è perduto.
    Ragazzi, mi ricevete?
    Disse poi nel microfono, ottenendo come risposta solo il classico fruscio delle interferenze.
    Ti intrometti ancora eh? Suino di un Jashin…
    Imprecò il ragazzo come ormai suo solito.
    Cerchiamo questa benedetta collana… e magari anche quei due piccioncini… si, conoscendoli saranno sicuramente insieme a fare qualcosa di non inerente alla missione.
    Ipotizzò divertito il Genin, lasciando vibrare un'altra poderosa risata.
    Il giovane percorse diversi metri al buio, abituandosi nuovamente ad esso. Più che buio sembrava penombra, e ciò facilitò non poco lo shinobi nelle sue ricerche.
    Cosa abbiamo qui? Una cassa… e bella pesante…
    Si disse l'utilizzatore del chakra Raiton, aprendo una cassa di modeste dimensioni.
    Questo non'è. Neppure questo. Nemmeno quest'altro. Questo è un anello… e questo che diavolo è?
    Si domandò l'erede della volontà del fuoco, trovando una mano amputata sul fondo della cassa.
    Appena venne toccata la mano balzò fuori dal contenitore e si allontanò correndo sulle dita, scomparendo nell'ombra.
    Ora posso dire di averle viste tutte…
    Si disse il parente dell'Hokage dopo un attimo di sorpresa.
    Il Sarutobi stava per procedere nella sua ricerca quando un brivido percorse la sua schiena, attivando quelle ghiandole che tante volte avevano salvato il ragazzo producendo una sostanza chiamata adrenlina.
    Portando la mano al suo Aikuichi Kenzaburo si voltò lentamente, ponendosi di fronte a quella presenza avvertita come pericolosa.
    Si trovò davanti una Kaoru leggermente ferita, probabilmente dalla caduta, con due occhi arrossati e il viso leggermente bagnato.

    L per errore mio (pensavo che ieri fosse il 3° giorno e oggi il 4°) nel mio post non ci sono i dialoghi del pg di Killer e della sua png perchè ho posato prima che mi desse risposta perchè pensavo di essere in ritardo :fiore:
  12. .
    Benvenuta :fiore:
  13. .
    Vedo adesso che non mi ha preso il topic! :grat:
    Richiedo una proroga di 24 ore :fiore:
  14. .
    KENZABURO SARUTOBI


    ...o0Link Scheda0o...




    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Bambina

    Un salto, uno scatto, finalmente all'asciutto.
    Ok, siamo dentro… entrambi ci sono e, a parte il fatto che sono bagnati fradici, stanno bene.
    Si disse lo shinobi che portava lo stesso cognome dell'Hokage, notando poi un fatto estremamente imbarazzante.
    Kaoru è fradicia e i suoi vestiti mostrano decisamente più del dovuto… e a quanto pare Hakurama apprezza decisamente… e lei non se ne accorge!
    Ok, siamo dentro. Hakurama, io e te staremo davanti e apriremo la strada mentre Kaoru ci coprirà le spalle. Non ammetto obiezioni.
    Disse con una marcata fermezza Kenzaburo fissando il Senju, conscio che il compagno si sarebbe fermato per ore ad ammirare le curve della ragazza.
    Va bene, Kenza-kun...
    annuì a testa bassa il ragazzo.
    Ok Kenza-kun, allora io sarò il vostro radar spirituale!
    rispose sorridendo la kunoichi.
    Dannazione, ci mancavano solo le sue curve a complicare la missione… Ma che sto dicendo, devo concentrarmi sullo scopo principale: trovare quel dannato medaglione! Calmiamoci: l'ambiente non sembra ostile… dovrebbe reggere al temporale… non vedo infiltrazioni d'acqua
    Andiamo, e restate concentrati. Tutti e due.
    Ordinò con un tono che non ammetteva repliche il Sarutobi, troncando la discussione.
    Si, Kenza-kun!
    Il guppo fece per iniziare quando il Senju propose una strategia.
    Aspetta un attimo, Kenza-kun: potremmo abbozzare uno schizzo di pianta dell'edificio ad hoc man mano che ispezioniamo, per tenere traccia delle varie stanze che avremo controllato.
    Buona idea...conto su di te.
    Vediamo se è degno di fiducia...
    Setacciando tutto l'atrio, di dimensioni ristrette se proporzionato col resto della casa, senza trovare niente.
    Hakurama continua a sbirciare Kaoru… capisco che essendo bagnata sia più carina, ma possibile che non riesca a concentrarsi? E anche lei, perché una buona volta non la smette di incoraggiarlo? Stupidi ragazzini… non capiscono le priorità!
    Non trovando niente il gruppo passò alla stanza successiva: aprendo la porta centrale dell'atrio i tre si ritrovarono in una sala da pranzo che un tempo doveva essere stata molto lussuosa.
    Questi piedistalli…
    Disse dubbioso lo shinobi, avvicinandosi ad essi e chinandosi per poterli analizzare da vicino.
    …sono fatti interamente di oro?! Impossibile! Se così fosse i ladri avrebbero già fato man bassa… cosa li ha trattenuti?
    Realizzò pensieroso il sedicenne. Mentre cercava di trovare una risposta plausibile a quell'interrogativo le sue dita percorrevano le stupende quanto impolverate rifiniture dei due pilastri su cui poggiava il tavolo.
    E' senza dubbio oro…
    Si disse il Sarutobi, alzandosi e guardandosi intorno.
    A cosa pensi, Kenza-kun?
    domandò l'altro membro maschile del gruppo.
    Quello è oro. Siamo in una casa abbandonata alla mercè di tutti. Senza dubbio non siamo i primi a mettere piede qui dentro, fra curiosi, barboni e ladri mi chiedo come mai questi piedistalli siano ancora li. Inoltre il nostro obiettivo potrebbe non essere più qui.
    La sua mente elaborava le più svariate teorie, il suo volto rimaneva freddo e inespressivo.
    Capisco... Hai ragione, l'ipotesi che altri possano aver cercato questo medaglione non è da non scartare assolutamente.
    Non trovando niente il team di Konoha concentrò le sue attenzioni su un'altra stanza.
    Questo sembra uno studio… un tempo doveva essere molto elegante… vediamo nei cassetti…
    Si disse Kenzaburo, notando il tappeto ormai logoro, i vetri della libreria coperti di polvere e la scrivania di legno marcita a causa dell'umidità.
    Speriamo di cavare qualcosa, almeno qui... È più facile che qualcuno avesse potuto conservare gioielli in qualche mobile tra questi, piuttosto che in una sala da pranzo!
    disse speranzoso Hakurama.
    Speriamo.
    Niente… assolutamente niente… dove potrebbe essere questa collana? Magari in una cassaforte… forse spostando il tappeto… no, non c'è niente neanche sotto il teppeto… a quanto pare neanche gli altri hanno avuto fortun…
    Un rumore secco destò lo shinobi dai suoi pensieri.
    E quello cos'era? Sembra come se le porte stiano sbattendo… o forse sono persiane? Comunque sia sarà senza dubbio il temporale, violento com'è…
    Cos'è stato?!
    esclamò Kaoru bloccandosi di scatto.
    E' il temporale. Oggi Jashin vuole proprio farmi indispettire...
    rispose ghignando il Sarutobi.
    Ok... Ma stiamo attenti, credo che non siamo soli...
    Questo cambia tutto... ma potrebbe solo essere spaventata...
    La ricerca continuò per diverse ore, ma sembrava che più impegno ci mettessero, più quel pendaglio si prendeva gioco dei tre ragazzi. Il gruppo mise a soqquadro quasi tutto il piano terra, trovando, ironia della sorte, diversi gioielli di discreto valore, ma mai il loro obiettivo.
    Mi domando se sia stato realmente perso qua… questa casa sembra in disuso da molto tempo… comunque sia, procedendo con metodo alla fine vedremo se i nostri sforzi saranno ricompensati…
    Cercavate questa?
    Chiese una voce sconosciuta, proveniente dalle spalle dei ragazzi.
    Cosa? Da dove è sbucata?! Una bambina… non l'ho vista muoversi… e ha in mano il medaglione, non ci sono dubbi!
    Esattamente… sei pregata di lasciarlo a terra ed allontanrti…
    Disse il Sarutobi con un tono che di "sei pregata" ne aveva ben poco.
    Questa bambina… non mi piace… per niente!
    Percepì il ragazzo, portando la mano sull'elsa del suo Aikuichi.
    Passarono attimi di silenzio, scanditi dallo scroscio della pioggia battente sui vetri.
    Improvvisamente Kaoru urlò, ma non era un urlo di dolore, bensì di paura.
    Che succede?! Ma… che cazz… sangue dalle pareti? A fiotte… come diamine è possibile! Porco Jashin, ti ci metti ancora di mezzo?!
    Pensò Kenzaburo, voltandosi verso la compagna.
    I vestiti sono ancora bagnati… ma non è a questo che devo pensare! La missione! Il ciondolo! Il ciondolo?!
    Si disse il ragazzo, voltandosi nuovamente.
    Che fine ha fatto? E' scomparsa… e anche del sangue non c'è traccia… che sia stato un Genjutsu… non posso affermarlo con assoluta certezza, ma loro hanno bisogno di una sicurezza…
    Un Genjutsu… attenti… continuiamo a cercare quel pendaglio…
    Disse piatto il responsabile della squadra, dopo un' attimo di silenzio.
    Non vorrei azzardare ipotesi affrettate, ma potrebbe essere che anche altri cerchino quel ciondolo... Dovremo stare più che attenti!
    insinuò l'impastatore di Doton e Suton.
    Se può consolarti, sono quasi certo che la tua non sia un ipotesi tanto distante dalla realtà.
    Gli spettri non esistono, quindi quello era un Genjutsu, e potente. Ho ancora nel naso l'acre odore del sangue.
    Metodicamente esplorarono un'altra stanza, non trovando la minima traccia dell'oggetto ricercato, ma notando delle strane fotografie.
    Ma... CHE SCHIFO!!! Ci mancavano solo questi quadri!
    urlò schifata la ragazza del gruppo.
    Beh... Sarà una specie di antifurto psicologico, per far spaventare gli eventuali ladri! Eh Eh!
    scherzò il coetaneo della sensitiva.
    Che sono queste cose…? Arte moderna? Una tizia che sbadiglia… un qualcosa di indistinguibile… un bambino con un eccesso di zuccheri e… cosa è 'sta roba? Bha… chi li capisce questi artisti…
    Si disse l'utilizzatore del chakra Raiton, avvicinandosi per poter osservare meglio e poi allontanandosi pensieroso con le idee confuse riguardo quelle fotografie.
    Arte moderna in una casa come questa... bha!
    disse Kenzaburo mentre si accingeva a riprendere le ricerche.
    Aprendo l'ennesima porta si ritrovarono in un'anticamera, vuota e senza alcun mobilio, salvo per tre porte incastonate sulla parete opposta.
    Tre porte… volendo potremo dividerci e non sarebbe neanche una brutta idea riuscire a separare i due piccioncini ma… quel Genjutsu dimostra che non siamo soli… se restiamo unti abbiamo maggiori probabilità di successo…
    Hakurama, crea una barriera che protegga te e Kaoru, io apro la porta in mezzo…Porta B :fiore:
    Meglio non rischiare… questi due hanno un'abilità innata e col tempo diventeranno molto più utili di me alla Foglia… le mie priorità sono di trovare quel ciondolo e riportare sani e salvi questi due a Konoha…
    Ok, Kenza-kun! MOKUTON: MOKU NO TATE NO JUTSU!
    Esclamò il Senju, erigendo uno scudo altro fino al busto e rannicchiandovisi dietro strigendo la Yamanaka.
  15. .
    KENZABURO SARUTOBI


    ...o0Link Scheda0o...




    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Hokage

    Un sole fioco penetrava dalla finestra della casa del Sarutobi, illuminando il quotidiano allenamento del giovane. Il ragazzo dopo la fine dell'ultima missione non era più stato convocato alla presenza dell'Hokage per una decina di giorni.
    Dopo l'accademia sono stato quasi subito convocato per la prima missione...e al ritorno da questa ho avuto un periodo di inattività di pochi giorni...invece ormai sono passati quasi...240 ore...evidentemente non mi ritengono necessario...dopo quello successo nell'ultima missione...siamo riusciti a concluderla solo grazie a Tonou...sono stato inutile...per la foglia.
    Si disse Kenzaburo, sferrando per l'ennesima volta tre calci, due col destro e uno col sinistro, al manichino usato come avversario.
    Comunque è ora di mettere qualcosa sotto i denti...il sole è già alto...
    Si ordinò lo shinobi, rientrando nella propria abitazione togliendosi la speciale imbragatura da allenamento.
    Come ogni giorno fece la sua solita colazione, spremuta d'arancia e uova strapazzate, per poi rigenerarsi con l'abituale doccia.
    Una volta lavatosi il Sarutobi fece per reindossare l'imbragatura da allenamento quando notò una busta sotto la porta.
    E questa? Prima non c'era...potrebbe contenere un sigillo esplosivo... meglio fare attenzione...
    analizzò il giovane utilizzatore del chakra Raiton, il quale cautamente afferrò il possibile ordigno e, usando un kunai, recise la parte inferiore della busta.
    Normalmente si apre nella parte superiore...così facendo dovrei evitare l'innesco del sigillo...altrimenti causerei un disturbo alla quiete del villaggio...e non posso permetterlo...
    dall'apertura uscì un foglio contenente poche righe e un simbolo che Kenzaburo conosceva bene: una foglia stilizzata.
    Pochi minuti dopo il ragazzo entrava nel grande ufficio della personalità più importante del villaggio.
    Puntuale.
    Constatò freddamente lo shinobi mentre eseguiva un leggero inchino di rispetto verso il suo superiore.
    Quasi nello stesso istante il Sarutobi udì la porta aprirsi alle sue spalle, non si voltò e rimase fermo rivolto verso l'Hokage, ma quando chi aveva aperto la porta entrò nel campo visivo dell'ex compagno di missione di Tonou Uchiha il ragazzo poté constatare che si trattavano di due shinobi, un ragazzo e una ragazza entrambi più piccoli di qualche hanno rispetto all'utilizzatore del Raiton.
    Sono i miei compagni di missione? Senza dubbio si conoscono già...e sono legati in qualche modo.
    Dedusse Kenzaburo notando lo sguardo di intesa che i due si scambiarono appena giunti davanti alla massima autorità di Konoha.
    Salve a tutti e benarrivati. Hakurama e Kaoru vi conoscete già...
    Come sospettavo...ciò potrebbe essere un male...
    Non ho potuto convocare Makoto perchè è occupato in un'altra missione, quindi nel vostro team a sostituire il vostro amico ci sarà Kenzaburo. Ma lascio a voi le presentazioni...Kenzaburo ha già svolto diverse missioni in maniera eccellente, pertanto quest'oggi sarà il capo del team.
    In maniera eccellente? No...questo segno dimostra che ho commesso degli errori...Ma come mi permetto di discutere le decisioni dell'Hokage!?
    Si disse critico il consanguineo del Kage del paese del Fuoco, spostando il suo sguardo dal suo superiore ad una foto posta sulla scrivania innanzi all'uomo.
    Chi ha commissionato questa missione ha richiesto il ritrovamento di questa collana...
    Mmm?! Mi ricorda qualcosa...sembrano tre occhi uno sopra l'altro...con la pupilla in comune...dovrò chiedere a Tonou, se lo rivedrò...lui è uno specialista di occhi...
    Stando alle informazioni ottenute, questo oggetto è stato perso in una casa abbandonata situata ai confini del Paese del Fuoco. Gente dei villaggi vicini a quella zona dicono che la casa sia infestata da spiriti maligni... Voi non preoccupatevi, saranno sicuramente dicerie e in ogni caso un team di 3 Genin non potrà fallire un simile compito. Ora andate e non deludetemi.
    Una squadra di tre persone per una missione così...apparentemente semplice...potrebbe esserci qualcosa sotto, ma se l'Hokage non ha reputato di doverci informare non c'è motivo di preoccuparsi.
    Elaborò il Sarutobi, accennando un leggero inchino e tornando sui suoi passi, uscendo dalla grande stanza la cui finestra dava sull'intero villaggio.
    Il ragazzo aspettò che anche la coppia di suoi subordinati uscì dallo studio e, una volta che la porta venne chiusa, attaccò discorso, con tono glaciale e sguardo profondo.
    Sono Kenzaburo Sarutobi, posseggo il chakra Raiton e sarò il vostro superiore per questa missione.
    Pretendo due comportamenti: il massimo impegno possibile e la totale obbedienza ai miei ordini. Ho svolto due missioni di livello D.

    Messe in chiaro queste due direttive il Sarutobi squadrò il ragazzo, notando subito i tre solchi rossi sul suo viso, ricordandogli qualcosa e la ragazza, con estrema attenzione.
    Piacere, Kenza-Senpai! Io sono Yamanaka Kaoru e sono una Kunoichi Genin sensitiva.
    disse sorridendo la ragazza, suscitando il disappunto dell'amico...
    Un sensitivo...molto bene...in oltre mi accetta com supreriore...però...
    riflettè inespressivo Kenzaburo, spostando il suo sguardo verso il terzo componente della sua squadra.
    Io sono Senju Hakurama, possiedo solo il chakra Doton al momento, ma mi cimento con il Mokuton da un po'...
    proferì il quattoricenne su cui gravavano gli occhi dell'utilizzatore del Raiton.
    ...lui mi sembra troppo legato alla ragazza...probabilmente sono sentimentalmente uniti...
    Ti cimenti? Guarda che se non era per te, Haku-kun, avrei potuto essere addirittura uccisa!
    ...non va bene...
    Non dire fesserie, Kaoru-chan... Non ho fatto niente di che... disse arrossendo il probabile fidanzato della giovane Genin.
    potrebbero fare sciocchezze l'uno per l'altra...in oltre lui è un Senju...ecco perchè mi ricordava il predecessore del primo Hokage di sangue Sarutobi...se gli somiglia oltre che fisicamente anche emotivamente potrebbe mandare a monte la missione, di qualsiasi difficoltà sia...non posso permetterlo!
    Io e Kaoru abbiamo svolto solamente una missione assieme, durante la quale io ho risvegliato il mio nuovo potere, questo!
    riprese l'amante della natura con tono più serio, alzando un dito a mezz'aria, circa all'altezza del suo naso e diede dimostrazione della sua abilità.
    Un Senju e una Yamanaka...vedo che siete molto legati l'un l'altra...mi auguro per voi che teniate bene a mente la regola numero venticinque...
    Ci troviamo all'ingresso nord del villaggio fra dieci minuti, chi non si presenterà puntuale verrà lasciato indietro. Se non lo avete passate in armeria e prendete un auricolare.

    Ordinò lo shinobi che rispondeva al nome di Kenzaburo, con fredda calma per poi voltarsi e scendere in armeria.
    Ho bisogno di alcune cose...1 Kunai, 1 Sigillo esplosivo e 1 m di Corda :fiore:
    Una volta terminati gli acquisti il giovane uscì da quella grande struttura collocata al centro del villaggio che era la residenza, nonché ufficio, della massima autorità della foglia.
    Ho dovuto spendere qualcosa in più dell'ultima volta...è comprensibile...dopotutto abbiamo potenziato il nostro servizio di difesa...
    Si disse Kenzaburo, salutando con un cenno del capo la sentinella posta vicino all'ingresso Nord del villaggio.
    Bene, ci siete tutti. Partiamo immediatamente.
    Ordinò il capo del trio.
    La strada procedeva dritta e con poche curve, fendendo le verdeggianti foreste caratteristiche del paese del fuoco. Uscendo dai confini dell'agglomerato il Sarutobi non pensò al suo villaggio, ormai era la terza volta che nel giro di due settimane lasciava Konoha, e ormai si era abituato alla sensazione.
    Loro invece sembrano pensierosi...ci faranno l'abitudine.
    Il paesaggio si fece fin da subito monotono: a nord si scorgevano alberi, a est si scorgevano alberi, a ovest si scorgevano alberi, solo a sud si vedeva ancora il monte dove erano scolpite le facce dei gloriosi Kage del villaggio della foglia, oltre ad altri alberi.
    Di tanto in tanto qualche corso d'acqua incontrava la corsa del team di Konoha, la quale avanzava attraversando il fiume o il torrente grazie a ponti o guadi.
    Solo foreste...meglio così, dobbiamo abituarci ad operare solo su un tipo di terreno...sembra quasi l'ultima missione...alberi, strada, alberi...però...quest'odore...e questo vento...non sono come dieci giorni fa...
    notò l'utilizzatore del Raiton. Il tempo meteorologico infatti era diverso dall'ultima uscita in missione del giovane. L'aria non era secca e in cielo il sole veniva spesso coperto bensì da nuvole, ma tendenti sempre di più al grigio scuro. Un vento soffiava da Sud-Est verso Ovest, rinfrescante si, ma pesante e umido man mano che il tempo passava.
    Vento umido...viene da Sud, Sud-Est...dal mare?...forse da Kiri...si preannuncia un viaggio meno semplice del previsto...
    Aumentiamo l'andatura.
    Disse piatto Kenzaburo dopo aver osservato un ultima volta le nuvole che vorticavano sopra le loro teste.
    Erano a circa un quarto di percorso dalla loro destinazione quando qualcosa di umido si infiltrò fra il collo e la maglia del capo squadra, susseguita poi da un'altra e un'altra ancora.
    Dannazione… speriamo sia una nuvola passeggera!
    Manca ancora tanto? Sta per diluviare!
    si lamentò il Senju.
    Muoviamoci, siamo vicini!
    Ordinò lo shinobi mantenendo il suo tono inespressivo nonostante la situazione.
    In un paio di minuti vere e proprie bombe d'acqua iniziarono a schiantarsi al suolo. La strada, prima compatta e polverosa, adesso era un'enorme pozzanghera di fango che limitava di molto la velocità.
    Per aggirare questo ostacolo e cercare riparo dall'acqua che cadeva dal cielo sempre con maggiore violenza il team si spostò dalla strada agli alberi, saltando di ramo in ramo.
    Porco Jashin… ce l'hai con me per l'ultima volta? Lo so che questa è tutta opera tua… maledetto!
    Ingiuriò Kenzaburo, sogghignando.
    Ad un certo punto fra la fitta pioggia il gruppo si ritrovò in una piccola radura al cui centro sorgeva una vecchia e diroccata casa, un tempo imponente.
    Quello era il loro obiettivo: una fatiscente struttura la cui facciata era bucata da numerose finestre suddivise in due piani e da un cornicione che tagliava longitudinalmente l'edificio, il quale era in più punti ricoperto da folti rampicanti. Dalla loro posizione si poteva vedere anche una specie di terzo piano, forse una soffitta o un sottotetto.
    Dannazione, non c'è modo di ispezionarne l'esterno… il vento sta aumentando e i lampi sono veramente grossi…è una tempesta di grossa potenza... restando allo scoperto richiamo grosso…
    Dentro, forza, non abbiamo tempo!
    Urlò il responsabile della missione, sovrastando lo scroscio della pioggia, il fragore dei tuoni e il fischio del vento. Kenzaburo si fermò sul ramo dell'ultimo albero della radura e fece passare avanti i due compagni di missione per poi scendere a terra sua volta, correndo alla massima velocità verso quell'ingresso che rappresentava la salvezza in una radura circondata da alberi.


    CITAZIONE
    10916 caratteri totali
164 replies since 23/7/2012
.
Top