Posts written by Davvo

  1. .


    Kenzaburo Sarutobi


    Age: 16 Blood Type: 0 Rh-

    Senza Innata

    Konohagakure no Sato




    Missione Lv D: L'orco delle montagne

    [II° Post]


    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Sussurri del Sigillo
    Hebisu




    La ferita, per quanto piccola, continuava a bruciare in maniera anomala; ecco, ora aveva anche l'impulso di grattarla.
    E questa quando diamine me l'hanno fatta? Non riusciva a capacitarsi di essere stato colpito da dei Mukenin così deboli, da quella feccia! E se Hebisu lo viene a sapere? Aveva già fallito troppe volte Quale razza di shinobi perde contro merde simili! Sarebbe stato scartato: come poteva essere di aiuto alla foglia se veniva ferito da un branco di cani randagi? Patetico come era chi avrebbe avuto fiducia in lui? Nessuno!
    Ecco, ora iniziava a sentirsi pesante. Veleno! Ovvio che era veleno, perchè la ferita avrebbe bruciato così tanto altrimenti? Perchè tutto quel prurito, tutto quel gonfiore? Cani bastardi!
    Li aveva lasciati fuggire. Uccidili! Non aveva incontrato nessuno nei giorni precedenti, ma sicuramente la sua guardia doveva essere nei dintorni: avrebbero lasciato una mina vagante nei dintorni del villaggio? Ovviamente no. Uccidili! Quindi almeno un paio di occhi avevano visto tutta la scena, avevano visto che era stato ferito da dei pappamolle simili. E che aveva lasciato scappare dei luridini Mukenin. Uccidili! Doveva rimediare all'errore e sperare che il suo osservatore tenesse in conto solamente il risultato finale. Li ammazzo!
    Altrimenti? Mi scartano! Lo avrebbero buttato come si fa con gli esperimenti falliti. NO! Non serviva a nessuno. NON E' VERO! L'esperimento è riuscito! Riuscito? Quella voce! Hebisu! Cosa ci faceva lui lì? Non riesci nemmeno a fermare dei traditori e ti consideri un esperimento riuscito? No... Lo aveva visto! Ti fai ferire da avversari del calibro di studenti dell'accademia e ti consideri un esperimento riuscito? NONONONONONONONONO! Non poteva essere! Questa era la sua ultima opportunità Non posso perderla così! Il viso del giovane si infranse nella disperazione. NON POSSO! Quel potere, quel potere! SI! Con quello poteva cambiare tutto! Uccidili! Li voleva uccidere! Voleva redimersi! Voglio il potere! Non gli importava più di diventare una bestia, di venire sopraffatto dall'odio. Devo riprenderli! A qualsiasi costo.
    Improvvisamente dalla boscaglia poco vicina uscirono quattro figure. Uccidili! Sono loro la causa di tutto!
    Erano andati a chiamare il capo! LA PAGHERETE! Ma quale dei quattro era il boss? Ha importanza? VI AMMAZZO TUTTI! Dal collo iniziò ad estendersi la corruzione, il chakra maledetto iniziò a offuscare la sua mente E' QUESTO IL POTERE! Si sentiva vivo! Si sentiva invincibile! Si sentiva sè stesso!
    VENGO A PRENDERVI CANI TRADITORI! Sentì delle voci ma le ignorò: non gli interessava qualsiasi cosa dicessero quei luridi Mukenin; assetato di sangue si avventò su uno di loro ed eseguì un taijutsu, per poi indietreggiare.
    Vi piacciono le esplosioni? IO LE DETESTO! La cicatrice dell'ustione sembrò pizzicargli per un momento mentre dal portakunai estraeva due sigilli esplosivi e l'arma a cui legarli. MORITEMORITEMORITEMORITE!
    Dopo aver lanciato il regalino istintivamente si allontanò ulteriormente: lui e le esplosioni non andavano d'accordo.





    Scusate per il post corto... calcoli invati a Kimera, riepilogo presente in sezione per wep :fiore:

    Edit: il parlato di Hebisu è una allucinazione


    Edited by Davvo - 25/2/2018, 17:32
  2. .


    Kenzaburo Sarutobi


    Age: 16 Blood Type: 0 Rh-

    Senza Innata

    Konohagakure no Sato




    Missione Lv D: L'orco delle montagne

    [I° Post]


    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Sussurri del Sigillo
    Mukenin 1
    Mukenin 2
    Mukenin 3



    CITAZIONE
    E mentre tutte le sue emozioni si liberavano rabbiosamente dalla gabbia nella quale erano state costrette per lungo tempo e si mescolavano all'influenza del sigillo, un pericoloso pensiero iniziò a farsi largo nella mente del corrotto:

    Questo sono io!


    Ancora quel ricordo. Che cosa sono io? Ancora quella domanda.
    Erano passati diversi giorni da quando aveva ucciso Amane: le sue urla di dolore mentre veniva brutalmente smembrato gli rieccheggiavano ancora nella testa; non riusciva a capacitarsi di come diventasse in quello stato, di cosa facesse in quello stato. Eppure... non riusciva a non sentirsi attratto, più si immergeva in quei ricordi più si sentiva estasiato da quel suo potere: gli piaceva, percepire quel chakra pervadergli con irruenza il corpo... era come una scarica di adrenalina, ma dieci, cento, mille volte più forte. Tuttavia...

    Quella centrifuga di rabbia, di violenza, che oscura tutto il resto... Lo detestava, non riuscire a controllare le proprie emozioni... le aveva sempre soppresse, così come gli era stato inculcato nella mente. Ma ora erano fuori controllo, e aveva paura. Temeva di ritornare in quello stato, temeva di rivivere quell'esperienza.
    Se non avessi queste... Tornò a fissare il contenitore di plastica stretto in mano. Quelle erano la sua àncora di salvezza, la sua speranza di congiungere il proprio potere con l'assenza di quelle emozioni. Perchè per quanta paura potesse avere non poteva rinunciare a quel potere. Queste tengono a bada quella cosa, quindi come faccio a farla uscire? In verità non aveva certezze, gli era stato detto di prendere quelle pillole e le aveva prese, una ogni sei ore: con quelle riusciva in qualche modo a restare sè stesso, ad evitare di assalire qualcun'altro.
    L'unica certezza che aveva era che quando le sue emozioni, quando quella cosa prendeva il sopravvento, Kenzaburo diventava una bestia senza controlli. La sua presa sul contenitore si strinse: ripensare a ciò che provava in quello stato... tutta quella sete di sangue, lo metteva a forte disagio. Una goccia di sudore, gelida, gli scivolò lungò il collo.

    Devo trovare il modo di controllarlo. In fondo, non era per quello che si trovava lontano dal villaggio? Dopo quello successo non poteva rimanere, e prima di poter partecipare a qualunque missione era imperativo che imparasse a controllarlo. Perchè la cosa che aveva ucciso in quel modo Amane non era lui.
    Prese dunque una pastiglia e se la mise in bocca; mentre la ingurgitava si sedette all'ombra di una quercia. Era una mattina luminosa e nonostante il fitto foglime la foresta si rivelava in un magnifico gioco di luci che trapelavano dall'intreccio delle foglie degli alberi, e nel silenzio si poteva udire un lieve scorrere d'acqua; solo i rumori della foresta accompagnavano il taciturno Sarutobi.

    Rabbia... Per quanto l'idea non gli piacesse, provare a far riemergere quelle emozioni era l'unico modo che riusciva a pensare per far riemergere quel potere. In ogni modo la medicina avrebbe agito in un paio di minuti, quindi non sarebbe potuto andare fuori controllo.
    I giorni precedenti tutto era filato liscio, anche troppo: il marchio sul suo collo non aveva avuto la benchè minima reazione, e la mancanza di risultati stava iniziando a preoccupare il ragazzo. Non aveva più occasioni, ed il suo valore di esperimento riuscito sarebbe scemato col tempo; doveva dimostrare ad Hebisu che valeva qualcosa. Odio... profondissimo... Così si concentrò sui ricordi.
    Violenza... sete di sangue...
    Tutto d'un tratto un grido di terrore spezzò la concentrazione dello shinobi. CHI E' IL BASTARDO CHE VUOLE MORIRE! Un improvviso, immotivato odio infiammò la voglia di uccidere del Konohano; uno spasmo di dolore generatasi dal collo percorse tutto il corpo del giovane, ed il sigillo iniziò ad espandersi. Uccidi!
    In quel momento un potente flusso di chakra iniziò ad attaccare la corruzione, sopprimendola e costringendola a fermarsi. GWAAAH! Un intenso dolore, molto più forte del precedente, accompagnò il ritrarsi del chakra maledetto: sembrava quasi che quest'ultimo avesse messo radici nel corpo dell'utilizzatore di chakra Raiton e che l'energia contenuta nella pastiglia lo stesse sradicando e ricompattando in un unico punto. Un dolore atroce accompagnato da numerosi spasmi muscolari lo fece accasciare su un fianco.
    Urgh... Dopo una manciata di secondi tutto era tornato alla normalità: il sigillo sul collo non dava segni di vita, nello stomaco non vi era nessun flusso di chakra esterno, e non udiva più nessuna voce; perfino il dolore si era attenuato molto.
    Che diamine è successo? Quando quell'urlo lo aveva interrotto si era sentito innaturalmente gonfio di odio e aveva provato un irresistibile impulso di uccidere chiunque lo avesse disturbato: aveva sentito scorrere quel potere, poi la pillola aveva bloccato la trasformazione, ed ora si ritrovava con una gran emicranea. L'ho attivata io? Il dubbio perdurò per qualche secondo, quando un nuovo grido disturbò l'armonia del bosco.
    Ancora, che sta succedendo al fiume? Irritato dalle continue interruzioni corse in direzione del fiume; iniziava ad odiare chiunque stesse facendo tutto quel casino, azni ora che ci pensava non sarebbe stato per niente male se fossero morti tutti. Prima che potesse rendersene conto, la sua mente aveva già iniziato a corrompersi.
    Seguendo le voci, Kenzaburo arrivò ad un ponte. Siete patetici! Uno shinobi stava sfottendo due contadini, accasciati a terra. Tutto qui quello che sapete fare? Quelle tre valgono così poco? Indicò tre donne in lacrime poco distanti. Mukenin? Era una classica rapina ai danni di qualche poveraccio, a Konoha l'ordine era garantito, ma nelle sterminate foreste del paese del fuoco la situazione era ben diversa. Quello che ci voleva... Dopo giorni di rilfessioni ed esperimenti quella era la prima occasione di combattere seriamente.
    Continuando la corsa, il Sarutobi si buttò nella mischia.
    Cinghiale. Serpente. Cavallo. Drago. Visto che è così le prendiamo no-Itami attento! Uno dei Mukenin notò il ragazzo avvicinarsi, ma il compagno reagì troppo lentamente: l'assassinio elettromagnetico lo colpì in pieno. Da dove spunta fuori questo?! Bastardo, la pagherai! Presi di sorpresa, la reazione dei banditi fu lenta. Raiton: Hōshutsu Altri due traditori subirono un colpo diretto mentre i tre rimanenti si lanciavano sul loro aggressore. Konoha Senpū Sinistra destra sinistra Lento! schivando agevolmente il taijutsu del primo avversario, Kenzaburo scomparve per riapparire sotto il secondo: questi non ebbe il tempo di capire cosa fosse successo che un calcio asciendente portato sul mento lo scaraventò contro l'ultimo Mukenin.
    Tutto qui quello che sapete fare? Voltandosì verso l'unico uomo che non aveva colpito ripetè le stesse parole proferite poco prima contro i contadini. Da quando era diventato così loquace?
    Uh... Il Mukenin si guardò a destra, poi a sinistra, ed infine tornò col suo sguardo sul Sarutobi. NON E' STATA COLPA MIA, MI HANNO OBBLIGATO! Incredibilmente, l'uomo si prostrò a terra ed iniziò a sputare una lunga lista di giustificazioni, alla quale si accodarono presto anche gli altri.
    Jashin, mi stai prendendo in giro? Per essere dei Mukenin erano parecchio deboli, eppure avevano il coprifronte, rigorosamente rigato, a simboleggiare la loro idoneità a far parte delle forze ufficiali della foglia. Probailmente non hanno neppure una taglia sulla loro testa... dovrei ucciderli e basta? Pensò l'utilizzatore di chakra Raiton Aspetta... ucciderli? Per quale motivo dovrei ucciderli? Mentre una forte emicranea espugnava la ormai confusa mente del giovane, i banditi iniziarono a guardarsi fra loro. Poi l'uomo che per primo si era accasciato al suolo per scusarsi fece una seconda mossa inaspettata: se la diede a gambe levate; qualche istante dopo cinque uomini correvano a perdi fiato lungo una sponda del fiume.
    Preso in contropiede, lo shinobi rinunciò a rincorrerli.
    Troppo deboli, non valgono la fatica. Il gruppo assalito si era saggiamente dileguato appena il ragazzo era comparso, lasciando Kenzaburo l'unica persona ancora sul posto. Tutto tempo sprecato... LA PAGHERAI PER QUESTO! Un urlo pieno d'arroganza ruppe la ritrovata quiete della foresta. ...IL NOSTRO CAPO CI VENDICHERA! Oh, ce ne è un altro quindi?Colpito dalla notizia, un sorriso ambiguo si stampò sul volto del giovane. Magari lui è divertente da ucciere!
    Stava soppesando le possibilità quando un bruciore attirò la sua attenzione: all'altezza del gomito sinistro aveva una piccola ferita, probabilmente inferta con un Kunai o simile. E questa quando me l'hanno fatta?





    Non faccio acquisti: portakunai pieno, portamedicinali va bene così come è.
    Dimmi se riesci a leggere il pensato, mi sembra molto scuro.
  3. .
    La mia funge
  4. .
    CITAZIONE (circu @ 18/2/2018, 22:08) 
    Fai un'ultimo tentativo. Prima di provare esci e rientra nel forum.

    Mo son bannato io :yao:
  5. .
    CITAZIONE (Blu @ 18/2/2018, 22:02) 
    No :nono:
    Immagine_5

    Non mi permette di scriverci dentro :nono:

    A volte fa anche a me, rusolvo caricando la pagina o aspettando che circu mi sbanni.
  6. .
    E' da parecchio che non bazzico da browser... c'è per caso da toccare qualche impostazione particolare? perchè vedo parecchie cose strane non importa quale browser io usi (FIrefox, Chrome o Opera).

  7. .
    :amm:
  8. .
    ragazzi, parlando per esperienza personale prima che esca il gioco le novità sembrano tutte fighe, appena ci prendi la mano capisci che magari preferivi la vecchia modalità :sisi:

    Penso mi accontenterò dei ninja storm... e quando avrò voglia di giocarci faccio un raduno a casa di un mio amico e dritto notturno a menare :asd:
  9. .
    Benvenuto!

    Edited by Davvo - 7/4/2017, 18:46
  10. .
    Bentornato :beer:
  11. .
    Veramente è scritto nei regolamenti...

    Inviato dal mio HTC One tramite ForumFree App

  12. .
    Benvenuto Compaesano :beer:
    L'età, se mi ricordo bene, dovrebbe essere compresa fra i 12 ed i 14 anni Ecco come non detto la memoria fa brutti scherzi! (#mattonaggine powa)
    Piccolo appunto: di recente c'è stato un aggiornamento che ha modificato alcune cose nello sharingan, se lo seguivi da diverso tempo dacci un'occhiata veloce per vedere se ti quadra tutto :)

    Edited by Davvo - 7/1/2016, 17:04
  13. .
    Proprio non saprei... :ice:
  14. .
    Penso che un minimo di chakra debba consumarlo per richiamare un'oggetto che puoi usare in combattimento :sisi:
  15. .

    Missione Lv. C - Dove Cade la Pioggia



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Hebisu
    Parato Yuki
    Parlato Ninja della Pioggia


    Un'occhiata soddisfatta precedette le parole dell'uomo.
    Ci hai visto bene...quella ragazza è il Jinchuuriki del Kyuubi...
    ?!
    Kenzaburo inizò a recepire l'informazione.
    Immagino tu sappia di cosa stia parlando
    Concluse l'interlocutore del giovane Genin.
    Yuki Moriko... Jinchuuriki del Kyuubi...
    La notizia mise a soqquadro la mente dell'allievo di Mashu.
    Quel comportamento... quella trasformazione...
    Le immagini del precedente, breve confronto che aveva avuto con la ragazza scorsero davanti agli occhi del Sarutobi.
    La rivelazione combaciava perfettamente con le informazioni in suo possesso, costituendo il pezzetto di puzzle mancante all'intera vicenda.

    Questo spiega molte cose...
    Rispose annuendo, dopo alcuni secondi, il ragazzo.
    Quel chakra... e quell'odio... quella sete di sangue... e l'avvertimento del Sensei.
    Ma non c'era tempo per rimanere ulteriormente stupiti: Kenzaburo avrebbe avuto tutto il tempo per metabolizzare l'informazione, in seguito. Ora altro necessitava della sua attenzione.
    Ora avrai una missione per conto dell'Hogake...e ti incontrerai con lei alle porte del Villaggio, ti darà tutti i dettagli. Quello che tu voglio faccia per la Radice è tenerla d'occhio. Il Kyuubi non è per niente facile da controllare...figuriamoci per una ragazzina. E noi dobbiamo sapere se lei ne sarà in grado...
    Kenzaburo annuì col capo. Comprendeva l'obiettivo della missione.
    Te la senti di accettare questo compito?
    La domanda dell'uomo trovò immediatamente risposta affermativa.
    Sono al servizio dell'Albero della Foglia... e delle sue Radici.
    Un pensiero emerse nella mente del giovane.
    Qual'è il nome del mio superiore?
    Il mio nome è Hebisu...o per lo meno mi chiamerai così...anzi...se deciderai di restare dovrai trovarti un nome in codice anche tu...
    Un nome in codice...
    Ma ne riparleremo...ora va che devi incontrarti con la ragazza...e mi raccomando...
    L'atmosfera si fece, se possibile, ancora più pesante.
    Non serve che te lo dica...
    La raccomandazione velava una minaccia, ma Kenzaburo aveva capito l'antifona.
    Silenzio e riservatezza...
    Dopo aver confermato con un cenno del capo di aver compreso, il parente dell'Hokage si diresse verso l'uscita blindata di quella strana quanto vuota stanza.

    ***


    E così è la forza portante del novecode...
    Kenzaburo era ormai nei pressi della zona designata per l'incontro. Dopo essere uscito da quella camera così singolare il Genin era stato guidato attraverso complessi cunicoli sotterranei per poi sbucare in un anonimo vicolo parallelo alla via principale. Il ragazzo si era stupito di quanto contorno ed articolato fosse l'itinrario percorso: molte volte aveva scorso nell'ombra biforcazioni e gallerie dall'origine sconoscuta, ed aveva iniziato a comprendere l'immensità della Radice.
    Ma l'avvicinarsi all'incontro con il proprio obiettivo aveva accantonato momentaneamente le proprie considerazioni riguardo l'organizzazione segreta alla base della Foglia per concentrarsi sulla propri missione.

    Diamine, mi aspettavo qualcosa di grosso... ma questo va oltre le mie aspettative.
    Nuovamente quelle immagini si alternarono fugaci davanti agli occhi del Sarutobi, venendo analizzate ex novo.
    Quei movimenti... alla fine erano molto, grezzi. Quella volta mi ha colto di sorpresa, in mezzo al fumo, ma per quanto furiosi possano essere sono prevedibili... non dovrei avere probSta attento a dove metti i piedi, razza di imbecille!
    Kenzaburo aveva urtato qualcuno.
    Anzi, qualcuno aveva urtato Kenzaburo, distogliendolo dalle sue riflessioni tattiche.
    Quel qualcuno era una donna, anzi una ragazza ad essere precisi, ed era più bassa del Sarutobi di qualche centimetro. I lunghi capelli argentei scompigliati dal vento saltarono subito all'occhio del giovane, che riconobbe la figura.

    Eccot...TU SEI IL DEPRAVATO!
    Esclamò la ragazza, sovrastando la voce dell'allievo di Mashu, balzando indietro e puntando un dito accusatore verso l'utilizzatore di chakra Raiton.
    Depravato?
    Kenzaburo non si scompose, assumendo la solita fredda espressione facciale.
    Ti prego, prima che possa reagire male, confermami che non sei tu Kenzaburo.
    La sorpresa, mista probabilmente ad amarezza, era evidente nel tono della Genin, ma la risposta arrivò implacabile.
    Sono Kenzaburo.
    Appena udito il nome del giovane l'obiettivo del sopracitato depravato iniziò a camminare in circolo, forse pensierosa.
    Si... è decisamente Yuki Moriko.
    Si disse il parente dell'Hokage, osservando la coetanea.
    Dopo un paio di secondi questa si rivolse nuovamente al ragazzo, ma sia l'espressione sia il tono erano completamente differenti. Era passata al contrattacco, era aggressiva.

    Questa è una missione, per questo non mi tirerò indietro anche se sei tu la persona che mi è stata appioppata per portarla a termine.
    Appioppata?
    A quanto pareva Yuki era convinta che il Sarutobi le fosse stato in qualche modo affidato.
    Solo voglio avvertirti: prova ad allungare di nuovo le tue mani, sfiorarmi, avvicinarti anche solo involontariamente o ti ritroverai privato di un arto.
    Le ultime parole impensierirono Kenzaburo, non sono per il contenuto, ma anche per come vennero pronunciate. E per lo sguardo che le accompagnò.
    Sta parlando come Yuki... o come ennacoda?
    Un'attimo di dubbio.
    Non sembra sotto il controllo del demone... quindi sta parlando come Yuki.
    Decise il ragazzo.
    Recepito...
    Rispose il compagno della Jinchuuriki, per poi passare ad informazioni più utili allo scopo della missione.
    Incamminiamoci, fammi strada, e informami sulla missione.
    L'affilata risposta della ragazza non tardò ad arrivare.
    Chiedere per cortesia non fa male, sai vero?
    Kenzaburo parve percepire una buona dose di saccenza, e nonostante la compagna avesse già iniziato a camminare rispose comunque.
    Per cortesia? Ti è stato ordinato di ragguagliarmi sulla missione: non è un piacere che mi fai...
    Il Sarutobi iniziò a seguire colei che deteneva le informazioni inerenti alla missione.
    Ma un tuo preciso dovere.
    Concluse, rimarcando appostà l'ultima parola.
    Vediamo cosa risponde adesso...
    Il compito di Kenzaburo era osservare la forza portante per capire se fosse il grado o meno di gestire il demone, quindi doveva spingerla al limite. Nel breve tempo in cui i due sarebbero stati insieme il ragazzo avrebbe testato i nervi della giovane.
    Il Genin vide la Moriko esitare per un'attimo, per poi rispondere nuovamente con la sua lingua affilata.

    Già, un ordine. Ma nello specifico, l'ordine non prevedeva di metterti al corrente subito, ergo sarà a mio discapito scegliere quando farlo.
    Sembrava che la frase dell'utilizzatore di chakra Raiton non avesse avuto il minimo effetto sulla Kunoichi, o almeno così sembrava. La ragazza aveva perfino scosso le spalle con noncuranza.
    E così hai migliorato l'autocontrollo? L'ultima volta che qualcuno ti aveva risposto non sei stata così indifferente...
    Si disse lo shinobi, ricordando le informazioni raccolte parecchio tempo prima, mai utilizzatie appieno.
    Ma la ribelle non aveva ancora finito.

    Inoltre non sei un mio superiore. Quindi non provare ad impartirmi ordine, ne tanto meno usare toni che non appartengono al tuo rango. In questo momento stiamo, per quanto mi costa dirlo, sullo stesso livello.
    L'ultima frase stimolò l'attenzione della mente del discendente di Hizuren.
    Che sia migliorata a tal punto?
    Non era passato poco tempo, vero, ma nemmeno così tanto da giustificare un tale balzo di abilità.
    Sta mentendo?
    Kenzaburo osservò il passo della ragazza: era spedito e deciso, e non mostrava tracce di insicurezza.
    Comunque sia lo vedremo... abbiamo una missione da svolgere insieme...
    Intanto stai facendo strada...
    Rispose infine il sedicenne, continuando ad attizzare il fuoco.
    Da quel che mi risulta di è diplomata dopo di me...
    Quante missioni hai svolto?
    Domandò poi, a bruciapelo, l'esperto Genin: l'esperienza di un ninja si misurava con le missioni svolte.
    E quello era uno dei pochi campi in cui Kenzaburo poteva essere considerato superiore alla norma: aveva compiuto svariate missioni classificate D, e quella era la sua terza riconoscuta come C.
    Solitamente non avrebbe rivelato il proprio fascicolo, ma probabilmente la cosa avrebbe urtato la compagna.

    Abbastanza da essere qui, adesso.
    Yuki continuava a mantenere la calma.
    E se credi che ti faccia la stessa domanda, più per cortesia che per interesse, sappi che ti sbagli. Non mi interessa minimamente.
    Lo shinobi continuava a camminare dietro la giovane.
    Buona risposta.
    Io non credo niente... semplicemente penso che fra compagni di missione...
    Riprese l'utilizzatore di chakra raiton, marcando le ultime parole.
    Sia d'obbligo condividere le informazioni... almeno quelle inerenti allo stile di combattimento...
    Posta la domanda indiretta Kenzaburo lasciò la parola alla ragazza.
    Si, direi che ha migliorato molto l'autocontrollo...
    Solo l'ultima partre delle parole del Sarutobi erano la verità, ma al ragazzo servivano informazione.
    Una fragorosa risata ruppe il silenzio della ragazza.

    Ride?
    Kenzaburo non capiva cosa ci fosse di divertente.
    Frena, frena. Solo perché ci è stata assegnata una stessa missione non implica che noi possiamo definirci "compagni". Prendiamola come una sorta di convivenza forzata, quindi non vedo il motivo per cui metterti al corrente del mio stile di combattimento.
    Il Sarutobi comprese che tentare di ottenre informazioni dalla ragazza sarebbe stato impossibile, avrebbe dovuto constatare con i proprio occhi. Era decisamente più esperta a controllare la propria frustrazione dell'ultima volta che si erano incontrati.
    Come vuoi. Ora, che ne diresti di dirmi almeno dove stiamo andando?
    Erano già diversi minuti che i due camminavano, ed i grandi bastioni della Foglia erano ormai alle loro spalle. I due ora avanzavano verso Ovest seguendo una delle principali arterie del Paese del Fuoco, che tagliava la fitta vegetazione caratteristica del loco.
    Finalmente Yuki comunicò l'obiettivo della missione al ragazzo.

    Dobbiamo dirigerci al confine di Amekagure, pare ci siano problemi e quindi hanno richiesto di incontrarci. Però...
    La Kunoichi sembrava pensierosa.
    Neanche l'Hokage sa di che si tratti. Quindi è stato organizzato una sorta di incontro al confine del Villaggio della Pioggia, al villaggio di Shizuku.
    Villaggio di Shizuku... mai sentito.
    Capisco...
    Non avendo altre domande da porre Kenzaburo si chiuse nel suo solito silenzio: aveva già parlato troppo, per i suoi gusti.
    Continuò a stare alle spalle della ragazza, e mentre il corpo camminava in maniera quasi autonoma la mente lavorava.

    Se si scatenasse sarei in grado di fermarla?
    Yuki aveva affermato di essere allo stesso livello del Sarutobi. Se quelle parole erano vere il Genin avrebbe potuto fare ben poco per contenere la furia del demone, probabilmente gli sarebbe andata di lusso se fosse riuscito a cavarsela con diversi di quei profondi tagli - unghiate - che aveva rimediato l'ultima volta.
    Ma davvero quella Genin uscita dall'accademia dopo di lui era al suo livello? Difficilmente poteva crederlo. Specialmente dopo quanto aveva visto in quella radura...

    Però...
    Comunque meglio se ci muoviamo. Ci vorranno sette ore prima per arrivare, non voglio perdere altro tempo.
    La forza portante variò il passo, subito imitata dal compagno.
    Kenzaburo ritornò ai propri ragionamenti.

    Se fosse veramente al mio livello...
    Una ritrovata consapevolezza colse il giovane: era inutile. Se era veramente al pari di quella ragazza era completamente inutile.
    Anche se così non fosse...
    Prima o poi Yuki l'avrebbe raggiunto. E superato. Kenzaburo non aveva nessuna abilità innata, non eccelleva in nessun campo. Era solo un comune Genin, e probabilmente non sarebbe neanche riuscito a passare di grado.
    Era completamente inutile.

    ***


    Il duo era in cammino da ore, ed il paesaggio aveva iniziato a mutare: le foreste si erano fatte più rade, e le enormi pianure del Paese del Fuoco ora si alternavano a qualche collina.
    Ma non era solo la terra ad essere cambiata: alzando lo sguardo infatti si poteva scorgere, in mezzo a formazioni di scure nuvole, un cielo plumbeo. Il freddo secco a cui erano abituati i due Genin era diventato umido, e l'odore di pioggia si infilava nelle narici ad ogni folata di vento.

    Nebbia... Ci mancava solo questa Jashin...
    Un sottile strato di foschia accolse il team della Foglia. Ma nonostante il nome i due coetanei di squadra avevano ben poco: nessuna parola era stata proferita durante il percorso.
    All'improvviso Yuki ruppe il silenzio.

    Sinceramente non mi hanno dato nessun identikit del nostro ninja. Quindi non mi scomodo, sarà lui a cercare noi. Nel frattempo voglio andare in qualche locanda a mangiare qualcosa. Non so tu cosa voglia fare, se tu abbia fame o altro perché non m'interessa.
    Anche lo stomaco del Sarutobi richiedeva le dovute attenzioni, ma il ragazzo rispose con un'osservazione.
    Non sappiamo come distinguerlo... potrebbe essere una trappola.
    L'intera faccenda era, a dir la verità, piuttosto strana. Da quel che la compagna aveva detto la situaione non era chiara nemmeno ai piani alti... e la mancanza di un sistema di riconoscimento non aiutava il pessimismo del giovane.
    Giusta osservazione, ma io ho comunque fame. Ergo, andiamo in qualche locanda. Rilassati o ti viene un infarto... e poi, poi, anche se fosse una trappola, nessuno entrerebbe in azione in un villaggio così affollato.
    Kenzaburo non era d'accordo.
    Si, andiamo in una locanda, ma tieni alta la guardia. Il numero di persone non c'entra, se vogliono agire agiscono.
    Il ragazzo basava la propria affermazione sulle sue precedenti missioni. Yuki probabilmente no.
    Ma le parole del Sarutobi non vennero ascoltate. Anzi, probabilmente neanche udite: la Jinchuuriki aveva, infatti, piantato il compago in mezzo alla strada per dirigersi verso una locanda.

    Jashin... quanto si può essere irresponsabili?
    Domandò sarcasticamente l'allievo di Mashu, raggiungendo l'affamata ribelle.
    La struttura era piacevolmente calda, percui il ragazzo non si stupì quando una volta entrato vide la Kunoichi accantonare la giacca.
    Il Sarutobi si sedette allo stesso tavolo, ed ordinò qualcosa. Cosa non mi ricordo, ma per il nostro ragazzo non era importante il sapore, purchè soddisfacesse lo stomaco.
    Di diverso avviso, invece, pareva essere Yuki.
    Il piccolo edificio in cui il team della Foglia era entrato non era un gran che, ma trovava comunque i suoi clienti: un paio di giovani schiamazzavano al bancone fra un sorso di liquore e l'altro, mentre in un'angolo era in corso una battaglia a pedine fra due anziani. C'era anche una famiglia, vicino a loro. I genitori erano immersi nell'etrna lotta per la verdura, che i piccoli rifiutavano categoricamente.
    Poi Kenzaburo seguì lo sguardo della compagna, e notò un nuovo arrivato: con noncuranza finì il proprio pasto, contnuando a tenere d'occhio l'ambiente circostante, mentre Yuki fissava l'uomo appena entrato.
    Quest'ultimo, appena vide i due, iniziò ad avvicinarsi con passo celere.

    E' lui...
    Vi stavo aspettando...ma non possiamo parlare qua...
    Il contatto del team della Foglia sembrava preoccupato, e continuava a guardarsi intorno. Un foglietto scivolò sul tavolo, e l'uomo ritornò sui propri passi.
    Il pezzetto di carta venne immediatamente agguantato dalla ragazza.

    Visto? Alla fine lui ha cercato noi.
    Era in incognito...
    Rispose solamente il Sarutobi, staccandosi il foglietto che la ragazza gli aveva appicciato in fronte.
    L'incontro è stato organizzato male... e quel comportamento... c'è decisamente qualcosa che quadra...
    Kenzaburo lesse l'appunto.
    E' una trappola.
    Concluse l'utilizzatore di chakra Raiton, facendo a pezzi il foglietto.
    Non possiamo non presentarci, ma...
    Il ragazzo aveva in mente un piano.



    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.
164 replies since 23/7/2012
.
Top