Posts written by Davvo

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    Missione Lv. C - Dove Cade la Pioggia



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Ricordi Parlato Yuki Sarutobi
    Ricordi Parlato Amane Sarutobi
    Parlato Uomo della Radice


    CITAZIONE

    Questa volta non mi scappi, Kenza-kun!
    Una Sarutobi che il ragazzo ben conosceva spuntò alle spalle del giovane, sorprendendolo.

    Yuki...
    Mormorò nel sonno Kenzaburo. I giorni precedenti avevano avuto un forte impatto emotivo sul ragazzo, ed ora stava rivivendo quei momenti.
    CITAZIONE

    Li percepì, o meglio, li sentì arrivare. Non tentavano minimamente di nascondere la loro presenza.
    Appena lo videro calò il silenzio: la faccia dell'utilizzatore di Raiton era fredda, ed in qualche modo trasmetteva una sensazione di leggero pericolo, come se li stesse minacciando.
    Forse la stessa inespressività del giovane era la causa di tale percezione, e sebbene il ragazzo fosse solito erigere un muro fra il proprio interlocutore e sè stesso, nascondendo a tutti, e forse anche a lui, i propri sentimenti.
    Ma quel giorno proprio non ci riusciva: prima con Yuki, adesso con loro.

    Guarda chi si rivede... il teppista!
    Un ragazzo, più grande di Kenzaburo di qualche anno, si fece avanti. Kenzaburo non sapeva chi fosse, ma poteva ben immaginare il suo cognome, come quello degli altri presenti: Sarutobi.
    Il gruppo circondò l'amico di Yuki, mentre l'attuale interlocutore del ragazzo non si mosse.

    Ti ricordi chi sono?
    Un sogghigno accompagnò la domanda.
    Sono uno dei ragazzi che diversi anni fa ti hanno assalito... Amane Sarutobi!
    Il silenzio continuava a regnare sovrano, interrotto solo dalle parole proferite dall'inviato di Hidekazu.
    Sai, avevo il sospetto che Yuki stesse cercando qualcuno, ma ne ho avuto la conferma quando vi ho visti insieme...
    Raccontò il giovane uomo, accompagnando le parole con uno sputo al terreno per evidenziare la propria opinione.
    Una bella ragazza come lei non dovrebbe avere certa compagnia... non credi, rinnegato?
    Quanto valeva Yuki per Kenzaburo? Ora lo stava sfidando.
    Kenzaburo era molto, molto di malumore, decisamente incazzato. Ma sapeva cosa doveva fare, e ancor meglio cosa non poteva fare.
    Un paio di parole, un mezzo ghigno. Amane perse la sua compostezza, ordinò qualcosa al gruppo, e due ragazzi afferrarono le braccia del reietto, immobilizzandolo.
    Un pugno venne incassato dal costato del ragazzo.
    Una secondo gancio venne indirizzato al viso.
    La mano di Amane afferrò il collo del giovane, e la pressione iniziò a bloccare l'esofago...


    Kenzaburo sentì un conato di vomito arrivare in gola. Tutto era scuro, le luci erano spente, una forte colpo era stato vibrato alla gola del ragazzo. Due mani umane scaraventarono giù dal letto lo shinobi.
    Che...
    Prima che il sedicenne riuscisse a metabolizzare quanto successo un'ombra si mosse, ed il Sarutobi sentì qualcosa coprirgli il volto stringendogli nuovamente il collo.
    Merda!
    Con feroce foga venne alzato, e saldamente afferrategli i polsi venne fatto muovere.
    Qualche secondo dopo il contrasto fra il caldo tepore del proprio giaciglio e la fresca aria notturna svegliò del tutto il ragazzo.
    Ma nonostante la sua mente non fosse più nel mondo dei sogni non era lucido: la brusca sveglia ed il colpo alla trachea gli avevano provocato un forte senso di nausea, ed i bruschi movimenti a cui era costantemente sottoposto di certo non aiutavano.

    Devo memorizzare il percorso...
    Ma fra una salita e una discesa, diversi salti, parecchi cambi di direzione e qualche apparente giravolta lo shinobi non fu in grado di orientarsi.
    Poi lo stomaco riprese a lamentarsi del trattamento subito, e nel frattempo anche la testa iniziò a girare. Forse l'avevano colpito anche al capo? Poco importava, l'unica cosa certa era che fosse in balia del proprio sequestratore: dato il suo stato attuale provare a scappare non era un'opzione contemplabile, ed urlare non avrebbe che potuto peggiorare le cose. Doveva aspettare.
    Chi lo avesse rapito? La mente del Genin giunse subito ad una soluzione.

    Sarutobi...


    ***


    Improvvisamente tutto si fermò: stomaco e testa compresi. Il ragazzo era stato fatto correre per diverso tempo, ma non sapeva dire quanto: quindici minuti? Un'ora? Non ne aveva idea. Sapeva solo che gli era stato del tutto impossibile anche solamente riconoscere una delle principali vie del villaggio, ma forse non era neppure più al villaggio.
    Dove mi hanno portato?!
    Improvvisamente la coltre scura si alzò, liberando il collo e gli occhi del giovane.
    Le iridi dello shinobi, abituate ad una profonda oscurità si restrinsero rapidamente, provocando un'istintiva chiusura delle palprebe.

    Dannazione! Non l'ho sentito arrivare...
    Ci volle qualche secondo prima che la vista di Kenzaburo ritornasse a svolgere la propria funzione, ma una volta riacquisita il Sarutobi rimase colpito: era stato lasciato in una modesta stanza, griga, accessibile da una porta in metallo, probabilmente chiusa. Ma ciò che colpì maggiormente il giovane fu la quasi completa assenza di mobilio: eccezion fatta per una scrivania ed una sedia la stanza appariva completamente spoglia.
    Se non fosse stato per l'uomo che lo aveva liberato dal cappuccio, sempre che fosse stato lui, la camera sarebbe potuta essere benissimo una cella.

    E questo... chi è?
    Gli occhi del ragazzo si spostarono sulla figura maschile, notando subito il rettile tatuato sulla tempia sinisitra.
    L'ampia fronte divideva in maniera uniforme i lunghi capelli marroni, dai quali spuntava un'orecchino dorato ancorato al lobo sinistro.

    Non l'ho mai visto nel quartiere del Clan... me ne sarei ricordato...
    Lo sconoscuto si era seduto, senza degnare minimamente Kenzaburo di uno sguardo, dietro la scrivania.
    Chi è lei?
    Domandò con voce piatta il ragazzo. Ignorandolo, l'uomo contintuò beatamente a fumare, mentre prendeva in mano una cartellina dal tavolo.
    Non ottenendo risposta l'allievo di Mashu cambiò interrogativo.

    Dove sono? Perchè mi avete...
    Kenzaburo Sarutobi...
    L'uomo aveva aperto la cartellina e aveva incominciato a leggerne il contenuto ad alta voce.
    Genin di Classe C...hai partecipato a poche missioni ancora...sei piuttosto acerbo
    Era evidente che in quel contenitore vi erano contenuti una serie di dati sul Sarutobi e sulle sue azioni.
    Quelle informazioni dovrebbero essere riservati...
    Chi è lei per essere in possesso di quelle informazioni?
    Chiese il Genin in questione.
    E dove mi avete portato?
    Sapeva che facevo parte delle forze regolari della Foglia e mi ha rapito comunque...
    Tranquillo...sei ancora al Villaggio...solo molto in profondità
    In profondità? Dannato Jashin, intende...
    sotto terra?
    Kenzaburo non riusciva a capire come quell'uomo fosse riuscito a portarlo sotto il livello abitativo senza che se ne accorgesse.
    Ma le parole del ragazzo non vennero raccolte dal suo interlocutore.

    Sono uno che va al sodo...vorremmo reclutarti per una missione a lungo termine...
    Reclutarmi?
    Ma mi rendo conto che prima debba spiegarti chi siamo.
    Mi sta proponendo di tradire il Villaggio?
    Il Sarutobi non riusciva a capire le intenzioni dell'uomo, ma su una cosa era certo: non avrebbe mai abbandonato il grande Albero della Foglia!
    Qui siamo nella Radice...
    Radice...
    Quella parola ricordava qualcosa al giovane.
    una divisione segreta del Villaggio che opera nell'ombra.
    Kenzaburo rimase sorpreso: era stato rapito dai servizi segreti della Foglia.
    Se hai domande falle ora perché dopo passerò ai fatti...
    Quel modo di operare, quella schiettezza... era quello che suo padre gli aveva insegnato. Era in quello in cui credeva.
    Piacevolmente sorpreso...
    Concluse il Genin, per poi porre un quesito all'uomo della Radice.
    Quale rapporto c'è fra la politica dell'Hokage e quella della Radice?
    Quella era l'unica cosa che gli interessasse. La politica del Kage era troppo morbida, e al Sarutobi non piaceva. Ma forse, con la Radice, le cose sarebbero cambiate.
    Noi qui alla Radice svolgiamo compiti che non verrebbero mai assegnati alla luce del sole...diciamo che per questioni di ordine pubblico, noi ci occupiamo del lavoro sporco. Ovviamente l'Hokage ci autorizza anche se siamo indipendenti...
    La risposta era esattamente quello che Kenzaburo voleva sentire, ma la cosa più importante per il ragazzo era un'altra: in quella stanza si respirava la stessa atmosfera che aveva caratterizzato la sua infanzia.
    Passiamo a noi...
    L'aria nella stanza si fece improvvisamente più seria, come se fino ad allora i due shinobi avessero scherzato.
    So che hai svolto delle missioni con una kunoichi di nome Yuki Moriko...
    Yuki Moriko...
    Si ricordava di quella ragazza, anche se non avrebbe dovuto.
    dimmi hai idea delle sue capacità? Di cosa sappia fare?
    Kenzaburo annuì. Si ricordava bene cosa fosse successo quei giorni, aveva avuto il tempo di rifletterci.
    Quella ragazza... ha qualcosa di fuori dal comune...
    Iniziò lo shinobi, rievocando alla mente le immagini di quanto successo in quella radura.
    Normalmente, carattere a parte, sembra una normale Genin ma... in determinate condizioni non resta più la stessa... i suoi movimenti non sembrano più umani... e attacca per uccidere.
    Si, era riuscito a percepirlo: l'istinto omicida che all'improvviso cambiava la ragazza.
    Stavo portando avanti una piccola indagine personale... poi mi è stato intimato di stare alla larga dalla ragazza...
    Il Sarutobi si fermò un attimo.
    So che c'è qualcosa sotto... di grosso... ma non so cosa.



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    STATUS AGGIORNAMENTO SCHEDE
    Aggiornata/Non aggiornata agli eventi attuali (/)

    (Pg) Kenzaburo Sarutobi []

    (Png) Yuki Sarutobi []



    Edited by Davvo - 9/1/2016, 12:58
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    CITAZIONE

    Nome: Yuki Sarutobi
    Clan: Naturalizzata Sarutobi
    Energia: Verde
    Grado: Sconoscuto
    Età: 16
    Altezza: 1.68m
    Segni Particolari: Sconoscuti



    CITAZIONE

    Yuki nasce dall'unione di Hayato Sakamoto e Isako Okada, lui noto mercante, lei volenterosa infermiera.
    La prima infanzia della bambina scorre felicemente nella completa serenità, complice la disponibilità economica.
    Ma a tre anni dall'arrivo della cicogna un violento incendio scoppia in casa della famiglia, uccidendo entrambi i genitori della piccola.
    Non essendoci parenti in grado di prendersi cura della infante - unica sopravvissuta alle fiamme - viene adottata da Hidekazu Sarutobi, importante esponente dell'ononimo Clan, nonchè amico intimo di Hayato.
    Yuki cresce quindi come Sarutobi, identificando in Hidekazu la figura paterna, in Umeko (moglie di Hidekazu) quella materna, e in Hana - figlia biologica dei due Sarutobi più piccola di un anno - una sorella minore.
    La condizione economica dei due cognugi è molto elevata, e ciò si riflette sulle due figlie: entrambe ricevono un'educazione eccellente, degna del loro status sociale, e vengono istruite ai principi propri del Clan.
    Yuki cresce quindi nel miglior ambiente possibile, e sviluppa un fiero senso di appartenenza ai Sarutobi e agli ideali insegnatele.
    Un giorno la ormai dodicenne, molto matura rispetto ai proprio coetanei, viene a conoscenza dell'esistenza di un Sarutobi che rifiuta i principi propi del Clan, disonorando il fiore di loto.
    Incuriosita, la ragazza chiede informazioni al padre, scoprendo di condividere la stessa età dell'ipocrita in questione. Hidekazu non fornisce ulteriori informazioni alla figlia, facendo decadere la discussione.
    Mesi dopo mentre passeggiava fuori dal quartiere riservato al proprio Clan Yuki nota un suo coetaneo in un campo di addestramento: il ragazzo compie esercizi di un livello più avanzato di quelli che vede svolgere dai suoi coetanei figli di amici del padre.
    Rimanendo nascosta per non farsi vedere la ragazza continua ad osservare quel ragazzo fino a quando questo interrompe il proprio allenamento per domandarle perchè lo guardasse.
    Da questo primo contatto inizia una strana amicizia: nei giorni seguenti la ragazza tiene compagnia al nuovo amico, scoperto Sarutobi anch'esso.
    Inizialmente Kenzaburo, questo il nome del ragazzo, parla pochissimo con Yuki, ma questa non demorde e pian piano il ragazzo inizia ad aprirsi con l'amica.
    Diverse settimane più tardi la dodicenne, parlando col padre, nomina casualmente il nuovo amico. Inizialmente la ragazza rimane confusa, ma dopo una notte di riflessione ha una violenta discussione coi genitori, dovre prende le difese di Kenzaburo, e che termina con l'ordine categorico di Hidekazu di non incontrare più l'amico.
    Ignorando la volontà del padre, Yuki si reca comunque al campo di allenamento, decisa a chiarire la questione con il diretto interessato. Segue un breve confronto, nel quale la Sarutobi rimane profondamente colpita.
    Tornando a casa insieme i due vengono assaliti da un gruppo di ragazzi, più grandi di loro di qualche anno, fra cui alcuni conoscenti di Yuki.
    La ragazza, che aveva preso le difese dell'amico, sviene a seguito di un colpo allo stomaco; svegliandosi a casa chiede spiegazioni al padre, ottenendo una versione dei fatti completamente diversa dalla propria.
    Il giorno seguente Yuki scopre che Kenzaburo è stato accusato dell'aggressione e cacciato dal Clan.

    Quattro anni dopo, la ragazza reincontra l'ex Sarutobi, ma proprio quando inizia a parlargli il ragazzo viene chiamato al cospetto dell'Hokage.
    Da quel giorno, tutti i giorni, Yuki si reca nel posto dove ha visto l'ultima volta Kenzaburo, nella speranza di poter riallacciare i contatti.
    Diverse settimane dopo l'attesa della ragazza da i suoi frutti: finalmente riesce a reincontrare l'amico, riuscendo finalmente a confrontarsi con lui sugli eventi passati e a riallacciare il legame con l'ex Sarutobi.
    Tutta questa sua attività però non è passata inosservata, infatti Amane, figlio di un'amico di Hidekazu, pedina la ragazza ed assiste all'incontro col rinnegato, riferendo poi al padre adottivo di Yuki.
    Quando l'amica del Sarutobi arriva a casa deve affrontare il padre, che dopo un intenso confronto le vieta categoricamente di vedersi col giovane amico.
    Confinata in camera propria, la sedicenne si confida con Hana - la figlia biologica di Hidekazu e Umeko - e scopre di provare qualcosa per Kenzaburo.
    Scoprendo che la sorella crede all'autorità paterna, Yuki rimane molto delusa, ma il rapporto fra le due ragazze si rinsalda quando Hana racconta all'amica del rinnegato la propria spedizione contro Kenzaburo, avvenuta dopo aver stordito la sorella.
    La Sarutobi di sangue afferma, grazie alla popria sortita, di aver compreso l'amico della Sarutobi naturalizzata, e della falsità delle parole paterne.




    Edited by Davvo - 28/2/2018, 21:34
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    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Kazemaru Shimura
    Parlato Nemico 1
    Parlato Capovillaggio (Alm-Öhi)
    Parlato Hokage
    Parlato ANBU 1
    Parlato ANBU 2
    Parlato ANBU 3
    Parlato Signora Abe


    Lo scontro era finito come era iniziato: con una combinazione fra i due ragazzi di Konoha. La cooperazione fra i due Genin aveva funzionato alla perfezione, e l'uomo bersagliato sarebbe caduto in acqua privo di sensi se il compagno non l'avesse afferrato per un braccio, mantenedolo all'asciutto.
    Dannazione!
    Ora lo scontro aveva preso un corso ben definito: se l'uomo avesse continuato a combattere difficilmente avrebbe avuto la meglio contro i due shinobi della Foglia, ma Kenzaburo si chiedeva cosa avrebbe fatto l'uomo che aveva deciso di non ritirarsi davanti al team inviato dall'Hokage. Combattere equivaleva a una sconfitta sicura, ma il Sarutobi aveva già potuto constatare diverse volte, nelle sue precedenti missioni, che spesso il giudizio oggettivo veniva offuscato dall'orgoglio.
    Sopporterà il fatto che a sconfiggerlo sono stati due ragazzi? Oppure preferirà battere in ritirata, abbandonando il macchinario?
    La cosa non interessava veramente l'utilizzatore di chakra Raiton, ormai i due avevano raggiunto il loro obiettivo, ossia trovare la causa dell'inquinamento dello specchio d'acqua.
    Kenzaburo era affaticato, e stranamente sano: tolta la spossatezza per aver utilizzato gran parte del proprio chakra l'unico segno di combattimento era qualche livido, ma nulla di più. Una novità per il giovane Sarutobi, che molto spesso durante le varie uscite passate era tornato avendo incassato parecchio.
    L'adrenalina stava venendo pian piano smaltita, nonostante l'allievo di Mashu cercasse di rimanere concentrato; ormai il pericolo era svanito, ed il corpo stava iniziando a rilassarsi.
    Ma non era ancora finita: con un'agile mossa l'ultimo uomo rimasto in piedi scagliò diverse palle luce, schermandosi alla vista dei sue ninja.

    Dannazione, vuole scappare!
    Maledizione....
    Gli occhi dei due ragazzi vennero completamente investiti dall'improvviso bagliore generatosi, e la coppia di shinobi nulla potè per impedire la fuga del brigante, che trascinandosi dietro il compagno esausto si allontanò velocemente dal lago, scomparendo poi nella vegetazione.
    Kenzaburo?...Kenzaburo...riesci a vederli?
    Li abbiamo persi...
    Sospirò il Sarutobi, rivolgendosi allo Shimura.
    Abbiamo abbassato la guardia, ce li avevamo in pugno! Dannazione!
    Il disappunto del giovane rimase nella propria mente, mentre la voce risultava - come al solito - piatta e priva di emozioni.
    Informiamo gli abitanti del villaggio della situazione, e poi torniamo a casa. Qui abbiamo finito.
    Va bene...torniamo al villaggio...
    La strana coppia si diresse quindi verso il piccolo agglomerato urbano, sempre che si possa così definire. Entrambi avevano utilizzato molto chakra, quindi il team preferì ritornare sui propri passi e seguire la costa anzichè tagliare per il lago camminando sullo specchio d'acqua ed arrivare direttamente alla loro meta.
    Appena furono abbastanza vicini, i due scorsero una massa di persone che scrutavano l'acqua in direzione della cascata.

    Avranno sentito le esplosioni...
    Suppose il parente dell'Hokage. Ed infatti così era: entrati nel villaggio la folla iniziò a tempestare di domande i due ragazzi, quando ad un certo punto il capovillaggio si fece avanti e chiese silenzio, pronunciando poi lui stesso la fatidica domanda.
    Abbiamo tutti sentito diverse esplosioni, cosa è successo?
    La risposta non tardò ad arrivare, sebbene fosse stata già pronunciata diverse volte.
    Abbiamo trovato i responsabili dell'inquinamento del bacino e abbiamo neutralizzato la fonte inquinante. Noi ora torniamo a Konoha, ma state certi che sarà inviata una squadra specializzata per depurare le acque.
    Sintetica, certo, ed essenziale: i paesani non avevano bisogno di sapere nient'altro.
    Fendendo la massa dopo aver incassato diversi ringraziamenti, più o meno sinceri, i due ragazzi si avviarono lungo l'itinerario che li avrebbe portati alla Foglia, quando il compagno dell'allievo di Mashu tornò indietro, dialogò una manciata di secondi col precedente interocutore per poi ritornare dal responsabile del Team. Una volta appena fuori dal villaggio Kenzaburo si fermò.

    E' normale che me la cavi meglio di te, ho più esperienza. Ti sei comportato bene, per essere la tua prima missione.
    Iniziò il Sarutobi. Aveva espresso un dato di fatto oggettivo, o forse voleva solo motivare lo Shimura.
    Ti ringrazio...non pensavo avremmo trovato così tante difficoltà...forse...sono stato più un peso. Ma...migliorerò!
    Kenzaburo non contestò le parole del giovane compagno nonostante pensasse che quest'ultimo non fosse stato un peso: quello che aveva da dire lo aveva detto.
    Andiamo.
    Concluse poi il sedicenne.
    Il Team della Foglia ripercorse a ritroso l'itinerario calpestato di mattina, fermandosi a riposare nella medesima locanda.
    Passata la notte i due giovani ninja, ritrovate le piene forze, continuarono a calpestare terreno fino ad intravedere le malconce mura del villaggio di chinobi del paese del Fuoco.

    Siamo arrivati. Andiamo dall...
    Kenzaburo sospese un momento la frase. Dovevano andare a fare rapporto alla massima autorità del villaggio, non ci aveva pensato.
    Da LUI...
    Doveva andarci per esporre la situazione. Era uno shinobi della Foglia, e come tale doveva adempiere ai suoi doveri. Anche se era in disaccordo coi metodi utilizzati. L'Hokage era sempre l'Hokage, senza alcuna eccezione.
    dall'Hokage... a fare rapporto.
    Il tono dell'utilizzatore di chakra Raiton era diventato leggermente minaccioso, e quando il Sarutobi se ne accorse aveva già pronunciato la parola "Hokage". Il ragazzo però che lo Shimura non avesse notato il cambio di tono.
    Si...ti seguo...ma...tutto bene?
    Le speranze covate si rivelarono vane.
    Si. Nessun problema. Andiamo.
    Una volta raggiunto l'edificio centrale di Konoha il team appena rientrato si diresse verso l'ufficio di colui che era al centro dei pensieri dell'allievo di Mashu.
    Varcata la soglia lo trovarono intento a compilare qualche tipo di scartoffia, e dovettero aspettare qualche secondo prima che il supremo difensore della Foglia alzasse lo sguardo.

    Kenzaburo Sarutobi e Kazemaru Shimura a rapporto: abbiamo indagato riguardo le cause dell'inquinamento nel villaggio Hacho: due uomini con un macchinario di origine sconoscuta. Il macchinario è stato reso inutilizzabile, mentre i due responsabili sono fuggiti dopo aver cercato di riprendersi l'impianto. Abbiamo inoltre raccolto un campione dell'acqua contaminata.
    Concluse il ragazzo, posando l'oggetto in questione sul tavolo della più alta carica di Konoha.
    Mmm capisco...avete fatto bene...ora provvederemo a mandare qualcuno a purificare il lago.
    Congedatisi dall'Hokage i due Genin uscirono dalla stanza.
    Kenzaburo stava voltando le spalle allo Shimura quando quest'ultimo provò a impostare un ultimo discorso.

    Beh...è stato un piacere lavorare con te...spero davvero che la prossima volta saprò darti una mano in più.
    Mmm.
    La missione era finita, e il Sarutobi non aveva nessun motivo per rivolgere ancora parola all'ex compagno. Ciononostante rispose con un mugugnio di assenso, per poi separarsi definitivamente dal coetaneo.
    Mentre passava davanti ad una porta semiaperta il Sarutobi sentì uno spezzone di conversazione che richiamò la sua attenzione.

    ...e così quel bastardo del paese del ferro è tornato? Lo Shinmen?
    Esattamente... qual'è il suo nome?
    Ginshikon.
    Intendo quello vero...
    Vero nome... quindi usano nomi in codice... ANBU?
    Riflettè il ragazzo, continuando a camminare. Non poteva permettersi di fermarsi... probabilmente lo avrebbero percepito.
    Ma-qualcosa...
    Kenzaburo conosceva una sola persona che iniziasse per Ma.
    Cosa vuoi che importi il nome di quel traditore!?
    Traditore?
    Un solo pensiero collegò la persona che iniziava per "Ma" con "traditore".
    L'utilizzatore di chakra Raiton voleva saperne di più, ma non riuscì a sentire altro: era troppo lontano.
    Mentre usciva dall'edificio il pensiero che il proprio Sensei fosse un traditore venne messo sotto banco d'accusa.

    No, non è possibile. Il Sensei non farebbe mai una cosa del genere, non è il tipo di persona che tradirebbe il villaggio. Ne sono sicuro. Avrò sentito male. Ma se così non fosse...
    Mentre il Sarutobi elaborava, le gambe lo portarono fino a quel grigio stabile dove viveva.
    Comunque sia... se ha tradito veramente non merita rispetto.
    Concluse il parente dell'Hokage, varcando la soglia di casa. Stava per entrare nel suo appartamento quando una voce femminile richiamò la sua attenzione.
    Hey ragazzo!
    Girandosi Kenzaburo si ritrovò davanti una donna che, a prima vista, doveva avere almeno quarant'anni.
    Buongiorno signora Abe.
    Rispose con un tono indifferente il sedicenne. La signora Abe era la vicina di casa del ragazzo, e i due si erano incontrati più volte sul pianerottolo, ma non avevano mai iniziato una vera e propria discussione.
    Ragazzo te ne intendi di roba elettrica?
    Domandò la donna. Il Sarutobi stava per rispondere negativamente quando la voce femminile riprese ad eccheggiare.
    Bene, allora vedi se riesci a farmi funzionare il microonde.
    Senza aspettare risposta alcuna la donna partì in quarta in direzione del proprio appartamento, il cui ingresso era situato sotto la tromba delle scale.
    Rassegnato, l'utilizzatore di chakra Raiton iniziò a seguirla, quando questa si voltò di scatto, parecchio alterata.

    Che fai, entri in casa altrui senza permesso?! Resta li che ti porto l'aggeggio!
    Iniziamo bene...
    Si disse il ragazzo sospirando, mentre aspettava che la donna emergesse dalla propria abitazione.
    Chissà come reagirà quando le dirò che non so dove mettere le mani... Grazie mille Jashin!
    Concluse ironico il giovane.



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    Il finale in sospeso mi serve per la mia prossima attività.
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    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Kazemaru Shimura
    Parlato Nemico 1
    Parlato Nemico 2


    Il flusso di elettricità si dirigeva verso l'obiettivo. Questi, con una velocità molto simile a quella del Sarutobi, riuscì ad evitare di essere colpito in pieno.
    Non è abbastanza...
    Non era la prima volta che i Ninjutsu del ragazzo venivano parzialmente schivati, e ciò dava parecchio fastidio al giovane ninja.
    Devo essere più veloce!
    Per non parlare dei suoi Taijutsu e delle armi da lancio: patetici.
    Non sono ancora in grado di vincere... coem posso essere utile alla Foglia?
    L'esplosione del sigillo esplosivo strappò Kenzaburo dal baratro dell'autocommiserazione, riportandolo sullo specchio d'acqua artificiale: la delflagrazone del foglio di carta aveva causato l'ennesima esplosione, infierendo ulteriormente sui due oppositori del team di Konoha.
    Si reggono ancora impiedi dopo... tre, quattro sigilli esplosivi?
    Il parente dell'Hokage era un pizzico sorpreso. Si aspettava che i due cadessero bocconi da un momento all'altro, ma non era il momento di abbassare la guardia.
    Pro...proviamo a scambiarceli!!
    O...ok...
    Arriva!
    Kenzaburo non era riuscito a seguire il combattimento di Kazemaru, quindi le capacità del suo attuale avversario gli erano sconoscute, o quasi. Partiva tatticamente svantaggiato.
    Ma non era momento di grandi riflessioni: l'uomo infatti caricò il giovane, cercando di colpire con una poderosa spallata il proprio bersagio.

    Lento...
    Con un fluido movimento del corpo il ragazzo schivò senza problemi il toro imbufalito, evitando successivamente anche un pugno fastidioso.
    Finito?
    L'utilizzatore di chakra Raiton si aspettava qualcosa di meglio, ma vedendo i due uomini riprendere le distanze dai rispettivi bersagli realizzò che il combattimento sarebbe finito a breve.
    Sono proprio sulla difensiva... non riescono neanche a stare in piedi da soli... è finita. La Foglia ha vinto.
    Il Genin stava per comporre i quattro sigilli necessari ad eseguire l'assassinio elettromagnetico quando vide Kazemaru avvicinarsi, mantenendo le distanze dall'amico dei pesci e il toro suo compagno.
    Cerchiamo di puntare su uno di loro!...se mandiamo al tappeto uno l'altro sarà in svantaggio
    L'idea non dispiaceva all'allievo di Mashu, che stava iniziando a sentire la fatica, ma notando le condizioni non proprio perfette del proprio compagno preferì prima accertarsi delel sue condizioni.
    Miriamo al tuo primo avversario, l'altro è il più ostico. Tu stai bene?
    Si si...ce la faccio...comunque va bene...iniziamo con lui
    Il compagno volse un momento lo sguardo verso i due uomini.
    Hey...
    Continuò lo Shimura, abbassando il tono di voce.
    Io non me la cavo molto...credo si sia visto e tu sei più bravo di me...
    A quanto pare anche Kazemaru era entrato in "fase depressiva". I due erano un bel team: il Sarutobi rinnegato con diversi complessi mentali e il neogenin che si crede inferiore al cretino che è convitno di non essere abbastanza forte... che coppia! Konoha è sicuramente al sicuro!
    quindi pensavo una cosa...scatterò in avanti e ti aprirò un varco contro l'uomo...ti sarà più facile colpirlo va bene?
    Quelle parole sorpresero il ragazzo, che non si aspettava di certo uno sfogo del genere in un momento come quello. Forse i due si assomigliavano, almeno un poco: all'utilizzatore di chakra Raiton parve un momento di vedere sè stesso alle prime armi. Ma non c'era tempo per parlare, bisognava agire.
    Si. Finiamola qui.
    Concluse l'allievo di Mashu, estraendo un Kunai.
    Il compagno di Kenzaburo si lanciò verso il bersaglio prefissato, subito seguito dal parente dell'Hokage.

    Ahh!!!
    FIngendo una ginocchiata lo Shimura lasciò un'apertura per il Sarutobi, subito sfruttata per tentare un fendente verticale al busto dell'uomo con meno spirito combattivo.
    Una volta finito l'attacco i due ragazzi indietreggiarono di una manciata di metri, giusto per evitare sgradite sorprese finali.

    Cinghiale, Serprente, Cavallo, Drago.
    L'assassinio elettromagnetico venne ancora una volta indirizzato verso il compagno dell'utilizzatore di chakra Suiton, con l'obiettivo di metterlo fuori combattimento ed affrontare poi successivamente il più ostico amico dei pesci.



    RIEPILOGO POST


    Riepilogo Pg
    Azione Non Offensiva - Difesa Semplice 1: Schivo la Carica.
    Azione Non Offensiva - Difesa Semplice 2: Schivo l'Attacco Semplice,
    Azione Gratuita 1: Estraggo un Kunai.
    Azione di Movimento 1: Avanzo di circa 11 metri.
    Azione Offensiva - Attacco con Arma Corpo a Corpo: Provo un fendente verticale indirizzato al busto.
    Azione di Movimento 2: Indietreggio di 5 metri.
    Azione Gratuita 2: Deposito il Kunai nel PortaKunai.
    Azione Offensiva - Tecnica Energia Verde: Assassinio Elettromagnetico (16)
    Arte del Tuono: Assassinio Elettromagnetico

    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Cinghiale - Serpente - Cavallo - Drago
    Livello: C
    Descrizione: L’utilizzatore concentrerà il proprio chakra fulmine nelle punte delle sue dita, poi farà uscire da esse una moltitudine di fulmini, intrecciati tra loro come una ragnatela. I fulmini si muoveranno solamente attraverso il terreno o una fonte d’acqua, ma avranno un ampio raggio: 15 metri di lunghezza e 6 di ampiezza.
    Consumo: 16
    Danno: 2-5
    Richiede: Chakra Raiton; Destrezza 3; Zen 3
    Costo: 55 Exp
    Energia: Verde

    Chakra consumato: 16 (Assassinio Elettromagnetico)
    Chakra rimasto/posseduto: 38 - 16 = 22/90
    Danni fisici: 3
    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Concentrato - Reattivo
    Armi rimaste/possedute:
    Portakunai - Tasca 1: 6/8 Kunai +15/15 Shuriken
    Portakunai - Tasca 2: 10/10 Spiedi + 20/20 Makibishi
    Portakunai - Tasca 3: 3/4 Sigilli Esplosivi + 2/2 Fumogeni + 2/2 Palle di Luce
    Portakunai - Tasca 4: 10m/10m Filo di Nilon + 5m/5m Bende
    Corpo - Orecchio Destro: 1 Auricolare
    Corpo - Coscia Destra: 1 Aikuichi (3/6)
    Corpo - Vita: 10m/10m Corda

    Farmaci rimasti/posseduti: Invariato.
    Posizione del PG: Invariata
    Distanza dall'avversario: 5m dal compagno del patito dei pesci.

    Calcoli
    Difese Semplici: Valore 5 (Valore superiore = schivate pulite = nessun danno)
    Attacco Corpo a Corpo con Kunai: Valore 3.5 + 0.5 (Superiorità Numerica) = 4.0 (1-3)
    Assassinio Elettromagnetico: Valore 5 (2-5)

    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.

    EDIT: Sistemato un "Serpende" raffreddato.


    Edited by Davvo - 1/11/2015, 19:07
  6. .

    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Kazemaru Shimura
    Parlato Nemico 1
    Parlato Nemico 2


    L'offensiva dei due Konohani era stata un completo successo. o quasi.
    Il primo sigillo esplosivo aveva causato molti danni, e le ustioni che si manifestavano sulla pelle dei due uomini sembravano molto dolorose. Kenzaburo sapeva che dolore fosse, loa veva provato sulla sua pelle, e non era piacevole.
    La tecnica Raiton andò a segno, ma nonostante ciò il bersaglio riuscì a schivare il taijutsu del Sarutobi. Non era decisamente la sua specialità.
    Ma ciò che più sorprese il ragazzo fu la risposta al secondo attacco esplosivo: una moltitudine di fili provenienti dal corpo di uno dei due ninja formò, come animatasi di vita propria, una barriera che protesse i due nemici della Foglia dalla conclusione finale dell'offensiva intavolata dai due ragazzi.
    Ciononostante l'impatto psicologico fu decisamente un successo, tanto che il meno motivato dei due uomini apparve ancora più incerto.

    Accidenti...sei proprio sicuro di voler continuare...sono ninja della foglia!!
    Aveva subito più danni del suo compagno, e forse il dolore aveva cancellato le precedenti parole dell'alleato.
    Sta zitto e ti ho detto di combattere...tu prenditi il tipo biancognolo...io cerco di occuparmi di quest'altro e della sua copia
    Ordinò rabbiosamente il più combattivo dei due.
    Arriva!
    Suishu Gorugon!!
    Una colonna d'acqua si innalzò ai piedi dell'uomo.
    Che diamine... una lucertola?!
    La colonna d'acqua ricordava vagamente un drago, scambiato per lucertola dal parente dell'Hokage. Il rettile - se così possiamo chiamare il drago d'acqua - si diresse rapidamente verso Kenzaburo.
    Dannazione... con l'attacco di prima ha capito che sono l'originale!
    L'attacco infatti era mirato alla copia, che lanciandosi di lato non riuscì ad evitare completamente la massa d'acqua, scomparendo in una nuvoletta bianca, trasferendo la stanchezza del Kage Bunshin nel corpo dell'utilizzatore.
    Ma non era ancora finita: altri sigilli preannunciarono l'arrivo di una seconda offensiva.

    Suiton: Suikodan no Jutsu!!!
    Eccolo...
    Dai piedi dell'uomo si materializzò una specie di squalo, composto anch'esso interamente d'acqua, che si diresse rapidamente contro l'allievo di Mashu.
    Il Sarutobi, così come la propria copia, non riuscì ad evitare completamente l'assalto.

    Porco Jashin... proprio su un lago dovevo affrontare un'utilizzatore di Suiton, eh? Ti sento ridere fin qui, brutto bastardo che non sei altro!
    Lo sfogo fece sogghignare il ragazzo, che nel frattempo aveva notato una cosa.
    Inizia ad essere stanco, ha usato molto chakra... non devo concedergli tregua!
    Le mani del giovane iniziaono a comporre quei segni che avvea usato anche in precedenza. Era l'unico attacco Raiton che conosceva, ma finchè funzionava non c'era da preoccuparsi.
    L'assassinio elettromagnetico venne direzionato in modo da cercare di colpire il patito dei pesci.

    Non ho ancora finito!
    Il compagno di Kazemaru mise mano al porpio porta kunai, estraendo l'omonima arma e un sigillo esplosivo. Una volta legati insieme seguirono l'attacco elettrico, a conclusione dell'offensiva del ragazzo.
    Vediamo se riesci ancora a difenderti con quei fili!
    Un respiro profondo calmò il Sarutobi mentre quest'ultimo si ricordava del compagno.
    Lo Shimura sembrava concentrato. Se la cavava bene per essere il suo primo scontro fuori dalle mura dell'accademia.




    RIEPILOGO POST


    Riepilogo Pg
    Azione Non Offensiva - Difesa Semplice 1: Schivo parzialmente il Suikodan
    Azione Offensiva - Tecnica Energia Verde: Assassinio Elettromagnetico (16)
    Arte del Tuono: Assassinio Elettromagnetico

    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Cinghiale - Serpente - Cavallo - Drago
    Livello: C
    Descrizione: L’utilizzatore concentrerà il proprio chakra fulmine nelle punte delle sue dita, poi farà uscire da esse una moltitudine di fulmini, intrecciati tra loro come una ragnatela. I fulmini si muoveranno solamente attraverso il terreno o una fonte d’acqua, ma avranno un ampio raggio: 15 metri di lunghezza e 6 di ampiezza.
    Consumo: 16
    Danno: 2-5
    Richiede: Chakra Raiton; Destrezza 3; Zen 3
    Costo: 55 Exp
    Energia: Verde

    Azione Gratuita 1: Estraggo un Kunai
    Azione Gratuita 2: Estraggo un Sigillo
    Azione Gratuita 3: Lego Kunai e Sigillo
    Azione Offensiva 2 - Attacco con armi da lancio: Lancio il Kuani ed il Sigillo
    Chakra consumato: 16 (Assassinio Elettromagnetico)
    Chakra rimasto/posseduto: 54 - 16 = 38/90
    Danni fisici: 3
    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Concentrato - Reattivo
    Armi rimaste/possedute: Tutto - 1 Kunai ed 1 Sigillo
    Farmaci rimasti/posseduti: Invariato.
    Posizione del PG: Invariata
    Distanza dall'avversario: 11m dal patito dei pesci.

    Calcoli
    Difesa Semplice: Valore 5 (Valore pari = schivata sporca = valore minimo = 2)
    Assassinio Elettromagnetico: 5 (2-5)
    Kunai Esplosivo: 2,25 (2-4/1-3 + Ustioni Primo grado)

    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.

    Pandemon e Misaki mi scuso con entrambi per il ritardo, grazie per avermia spettato :fiore:
  7. .

    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Kazemaru Shimura
    Parlato Nemico 1
    Parlato Nemico 2


    Solo lo scroscio della cascata rieccheggiava nella caverna. Le due voci avevano si erano esaurite, e i due shinobi di Konoha si erano detti il necessario. O forse no. Un'idea era balzata in mente al giovane Sarutobi.
    Kazemaru, appena puoi usa un sigillo esplosivo.
    Ordinò a bassa voce l'uomo che sussurava ai tubi e, senza attendere un'istante, afferò il compagno traformato. La sensazione gli era nuova, ma non aveva il tempo di stupirsi.
    Per Konoha.
    Kenzaburo si lanciò contro l'uscita. Sentì la pressione dell'acqua che gli ricadeva per un istante sulle spalle, spingendolo verso il basso, per poi sbucare dall'altra parte.
    Eccoli! Sono in due!
    L'utilizzatore di chakra Raiton vide i due bersagli. Lanciò il tubo verso di loro e si allontanò muovendosi in diagonale sullo specchio d'acqua.
    Speriamo che abbia capito...
    Ma i dubbi del ragazzo si rivelarono infondati: il compagno annullò la trasformazione in volo ed estrasse, sempre in aria, un kunai e un sigillo esplosivo.
    Arrivato a terra Kazemaru legò l'esplosivo all'arma da lancio e indietreggiando indirizzò il Kunai al centro dei due avversari.

    Bene...
    L'attacco a sorpresa sembrava aver sortito l'effetto sperato, mandando in confusione i due uomini..
    Ma che diavolo succede??
    Siamo stati scoperti...forse sarebbe meglio fuggire!
    Non direi idiozie...dobbiamo recuperare il macchinario...non possiamo andarcene così
    Quindi il macchinario è importante... arrivano.
    Formulò il Sarutobi, interrompendosi però notando il movimento dei due avversari.
    Uno di questi, il compagno di quello colpito dall'allievo di Mashu, compose dei sigilli e venne inglobato da un vortice d'acqua. Era la prima volta che Kenzaburo combatteva interamente su un liquido, e inizialmente non capì cosa l'avversario aveva in mente.

    Che diamine...
    Esitò qualche secondo, e ne subì le conseguenze: il vortice acquatico si scagliò contro il Genin colpendolo parzialmente.
    Dannazione, era veloce!
    Notò l'utilizzatore di chakra Raiton schivando un Kunai molesto.
    Non sembrano troppo pericolosi... cosa aspetti Jashin?!
    Analizzò il Sarutobi, iniziando a comporre diversi sigilli.
    Cinghiale Serpente Cavallo Drago.
    Una moltitudine di fulmini scaturì dalle dita della mano destra di Kenzaburo, protesa in avanti, e propagandosi attraverso l'acqua ai piedi dei combattenti si diresse verso il nemico che aveva scagliato il Kunai.
    Ma non era finita. Il parente dell'Hokage continuò la sua corsa arrivando ad una distanza utile per il corpo a corpo.

    Destra. Sinistra. Destra.
    Spalla, costato, bacino. La potenza della Foglia si scatenò contro lo stesso avversario contor il quale era stata indirizzata la tecnica Raiton.
    Il Genin indietreggiò nuovamente di una decina di metri. Non voleva sorprese.
    Ma improvvisamente una nuova esplosione, più grande della precedente, investì i due responsabli dell'inquinamento del lago.

    Da dove è stato lanciato quel sigillo?!
    L'allievo di Mashu si guardò intorno fino a che non scorse la propria copia. Un mezzo ghigno comparve sul volto del giovane. Kenzaburo II entrava in battaglia.
    Ora vediamo la loro risposta.
    I tre combattenti di Konoha erano tutti lontani gli uni dagli altri, quasi a formare un triangolo, e all'interno dello stesso i due uomini si preparavano al contrattacco.



    RIEPILOGO POST


    Riepilogo Pg
    Azione di Movimento 1: Supero la cascata avvicinandomi ai due uomini (3m)
    Azione non Offensiva 1 - Lancio Oggetti: Lancio Kazemaru trasformato.
    Azione di Movimento 2: Mi allontano muovendomi in diagonale (6m)
    Azione Non Offensiva 2 - Difesa Semplice 1: Schivo parzialmente il Nin.
    Azione Non Offensiva 3 - Difesa Semplice 2: Schivo il Kunai.
    Azione Offeniva 1 - Tecnica energia Verde: Arte del Tuono: Assassinio Elettromagnetico (16)
    Arte del Tuono: Assassinio Elettromagnetico

    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Cinghiale - Serpente - Cavallo - Drago
    Livello: C
    Descrizione: L’utilizzatore concentrerà il proprio chakra fulmine nelle punte delle sue dita, poi farà uscire da esse una moltitudine di fulmini, intrecciati tra loro come una ragnatela. I fulmini si muoveranno solamente attraverso il terreno o una fonte d’acqua, ma avranno un ampio raggio: 15 metri di lunghezza e 6 di ampiezza.
    Consumo: 16
    Danno: 2-5
    Richiede: Chakra Raiton; Destrezza 3; Zen 3
    Costo: 55 Exp
    Energia: Verde

    Azione di Movimento 3: MI porto in prossimità del Brigante 2 (9m circa)
    Azione Offensiva 2 - Tecnica energia Gialla: Vento della Foglia (10)
    Vento della Foglia - (Konoha Senpuu - Leaf Spinning Wind)

    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: Una serie di colpi che vengono portati con le gambe, i colpi sono più potenti, veloci e meno prevedibili di chi attacca normalmente. I calci sono 3 e vengono portati dal ninja dove vuole lui, basta che uno venga portato con le destra e il successivo colpo con la sinistra. Se si ripete la tecnica due volte nello stesso scontro, viene prevista più facilmente.
    La seconda volta che si usa in uno stesso combattimento il ninja bersaglio ha il 50% delle possibilità in più di schivarlo
    Consumo: 10
    Richiede: Velocità 1
    Danno: 1 - 4
    Costo: 30 Exp
    Energia: Gialla

    Azione di Movimento 4: Indietreggio (10m)
    Chakra consumato: 16 (Arte del Tuono: Assassinio Elettromagnetico) + 10 (Vento della Foglia) = 26
    Chakra rimasto/posseduto: 90 - 26 = 54/90
    Danni fisici: 1/15
    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Concentrato - Reattivo
    Armi rimaste/possedute: Invariato.
    Farmaci rimasti/posseduti: Invariato.
    Posizione del PG: Vertice di un triangolo immaginario che circonda i due nemici.
    Distanza dall'avversario: 11m dai due.

    Riepilogo Copia
    Azione Gratuita 1: Estraggo 1 Kunai.
    Azione Gratuita 2: Estraggo 2 Sigilli Esplosivi.
    Azione Gratuita 3: Lego Kuani e Sigilli.
    Azione Offensiva 3 - Attacco con Arma da Lancio: Lancio Kunai e Sigillo in mezzo ai due nemici.
    Chakra consumato: //
    Chakra rimasto/posseduto: 1/1
    Danni fisici: //
    Danni psicologici: //
    Condizioni psico-fisiche: Concentrato - Reattivo
    Armi rimaste/possedute: Invariato.
    Farmaci rimasti/posseduti: Invariato.
    Posizione del PG: Vertice di un triangolo immaginario che circonda i due nemici.
    Distanza dall'avversario: 11m dai due.

    Calcoli
    Difesa Semplice 1: 5 (Valore pari attacco = schivata sporca = danni minimi = 1)
    Difesa Semplice 2: 5 (Valore superiore attacco = schivata pulita = nessun danno)
    Assassinio Elettromagnetico: 5 (2-5)
    Konoha Senpuu: 3.5 (1-4)
    Lancio Kunai + Sigilli Esplosivi: 2.5 (3-5/1-3 + Ustioni Secondo Grado)

    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.
  8. .

    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Kazemaru Shimura
    Parlato Mascalzone 1
    Parlato Mascalzone 2



    I due shinobi della Foglia stavano attraversando le vie del villaggio Hacho sotto gli occhi, ed i giudizi non proprio positivi, della popolazione locale quando Kenzaburo si ricordò dell'obiettivo primario della missione.
    Bisogna raccogliere un campione d'acqua...
    Iniziò il Sarutobi.
    ...e non ho una provetta... dannazione! Sono anche passato dalla Farmacia!
    L'occhio dell'utilizzatore di chakra Raiton si spostò indagatore sul portakunai del giovane compagno.
    Non ha il portamedicinali, quindi nientre provetta...
    Mmmm ma come la trasportiamo?
    Lo Shinobi si rassegnò all'evidenza.
    ...dobbiamo procurarci un contenitore. Dubito che qui troveremo provette...
    Allora dobbiamo chiedere a qualcuno del posto...magari se ci forniscono una bottiglietta d'acqua...
    Propose pronto lo Shimura. Il Sarutobi rispose con un mugugno di assenso: la reputazione della Foglia andava a farsi benedire...
    Kazemaru si avvicinò ad un gruppo di persone intente a parlottare fra di loro, tornando poco dopo trionfante.

    Credo andrà bene...
    Si limitò a dire il compagno del Sarutobi, porgendo a quest'ultimo una bottiglietta di plastica vuota.
    Ci siamo ridotti a questo dunque...
    Kenzaburo sospirò.
    Dovremo accontentarci...
    Concluse il Genin più esperto del team, afferrando il contenitore e dirigendosi verso la riva del lago.
    Quest'ultima era come ricoperta da una pellicola melmosa di un colore non ben definito segno che il fattore inquinante si era sedimentato sulla terra. Il bacino on sembrava in condizioni migliori.

    Forse è il caso di andare un poco più al largo.
    Concentrando il chakra ai piedi Kenzaburo fece una decina di passi sulla superfice del lago, riempì la bottiglietta e ritornò sui propri passi.
    Campione prelevato.
    Bene...speriamo che potranno fare qualcosa a Konoha. Ora che facciamo?
    Cerchiamo di capire cosa sia e da dove venga questa... cosa.
    Decise il parente dell'Hokage, e la risposta dell'altro Genin non si fece attendere.
    Si va bene...da dove iniziamo?
    Vediamo cosa c'è dietro quell'altura.
    Concluse il ragazzo, alludendo all'altura indicata precedentemente dallo Shimura.
    Spostandosi sulla costa i due arrivarono nei pressi del luogo precedentemente scelto.
    Il team di Konoha iniziò a battere la parete rocciosa palmo a palmo, alla ricerca di un qualcosa che potesse essere riconducibile all'inquinamento dello specchio d'acqua artificiale.

    A prima vista sembra tutto intatto, ma potrebbe essere solo un'illusione...
    Kenzaburo quindi colpiva ripetutamente la roccia, avanzando ad ogni colpo, ed ottenendo sempre un sordo "tock" di risposta.
    Nemmeno il suo compagno aveva avuto fortuna.

    Nemmeno un indizio...
    E' tutta roccia piena...
    Era evidente che in quel luogo non vi era niente di anomalo, ma erano solo all'inizio.
    Proviamo a spostarci?
    Propose Kazemaru.
    Si, anzi...
    Scimmia, Drago, Serpente.
    Un secondo Kenzaburo si materializzò al fianco del parente dell'Hokage.
    Così saremo più efficenti.
    Il Sarutobi ringraziò mentalmente il Padre, avviandosi verso una zona non ancora controllata.
    La tecnica che il ragazzo aveva appena utilizzato infatti gli era stata tramandata dal padre tramite un rotolo, si poteva dire quindi che gliel'avesse insegnata il padre stesso. Non era stato facile apprenderla, ma alla fine era riuscito a carpire i segreti celati dietro il rotolo che era funto da maestro.
    Nonostante la sua utilità non era una tecnica che si vedeva tutti i giorni, e anzi a Kenzaburo pareva di aver letto da qualche parte che fosse una tecnica proibita, ma non ne era certo.
    Ciononostante la tecnica attirò l'attenzione di Kazemaru.

    Scusa...non è la tecnica della moltiplicazione che insegnano in accademia, non è vero?
    No, la normale tecnica proietta illusioni, questa crea copie reali, ed è decisamente più utile.
    Rispose l'originale, continuando a camminare e a battere la parete rocciosa. La copia nel frattempo era salita al di sopra dell'altura ed eseguiva lo stesso procedimento dell'originale, mentre Kazemaru perlustrava il terreno e la riva.
    Pieno... Kazemaru è completamente diverso da Hakurama... pieno... meno sprovveduto, più professionale... pieno... forse se ci fosse una ragazza si comporterebbe in maniera simile? ...pieno... Sicuramente centra anche l'età, Kazemaru è più maturo ...pieno... per ora non ho incontrato problemi... vuoto?
    Kenzaburo si fermò un attimo e colpì nuovamente nello stesso punto.
    No, pieno... chissà che fine ha fatto, Hakurama... è dalla missione che non lo vedo in giro... pieno... come il Sensei... non lo vedo da quella volta fuori Konoha...
    L'utilizzatore di chakra Raiton ripercorse quei giorni: una pulce nell'orecchio, un sospetto, una ragazza. E poi rosso. Rosso cremisi per la precisione. Quello che era successo non era affar suo, lo comprendeva, era qualcosa di grande. Molto grande. Lo aveva provato sulla sua pelle, ed era rimasto sbalordito. Quella ragazza, Yuki, era appena diventata Genin, eppure lui non era riuscito a schivare, o quantomeno prevedere i suoi attacchi. Li era risuonato qualcosa, nella sua testa, ma quando era apparso il Sensei aveva capito che non era affar suo.
    Ma la memoria non si piega alle parole, e quella ragazza gli era rimasta impressa nella memoria.

    Yuki Moriko... Penso di sapere cosa sei, ma non è affar mio.
    Questa era la scusa con la quale Kenzaburo tentava di contenere la sua sete di informazioni.
    Un fischio attirò l'attenzione del Genin. Questo, alzando lo sguardo, vide lo Shimura in cima ad un'altura, sopra la cascata che alimentava il lago.

    Che diavolo ci fa lassù?
    Fu il primo interrogativo del giovane, subito sostituito da una seconda domanda.
    Ha trovato qualcosa?
    Tu resta qui e continua a cercare.
    Ordinò l'originale alla copia, iniziando a correre verso il compagno.
    Questi nel frattempo iniziò a scendere dalla roccia, sparendo a volte dalla vista nascosto dai vapori provocati dallo schiantarsi dell'acqua contro le pareti rocciose prima, e contro l'acqua del lago dopo.
    Una volta raggiunto lo Shimura il Sarutobi proferì parola.

    Che succede?
    L'acqua della cascata...è pulita...poi li...in quel punto...
    Kazemaru indicò la cascata in un punto vicino alla fine della stessa.
    ...cambia completamente colore!
    Kenzaburo vide ciò che il compagno indicava. In un punto preciso della cascata l'acqua, come aveva detto l'utilizzatore di Fūton, mutava il suo colore da cristallino ad un marrone-violaceo scuro.
    Bravo Kazemaru!
    Con il chakra già concentrato nei piedi raggiungere il punto preciso in cui la cascata cabiava colore fu uno scherzo: arrampicandosi per la parete rocciosa i due Genin scoprirono una piccola grotta.
    Sembra che da qui esca qualcosa
    Notò l'utilizzatore di chakra Raiton vedendo un liquido scuro ed oleoso rovesciarsi nella cascata dall'entranta di quel piccolo antro.
    Vediamo cosa c'è dentro...
    Con prudenziale cautela i due shinobi di Konoha si addentrarono fra la roccia.
    L'inteno della stessa era praticamente buio: la poca luce che riusciva a filtrare dalla grande massa d'acqua non bastava a rischiarare l'ambiente, e gli occhi dei due Genin ci misero qualche secondo ad abituarsi alla semi oscurità.
    Kenzaburo urtò contro qualcosa.

    Che diavolo...
    Il pensiero del giovane Sarutobi rimanette incompiuto a causa dello stupore: il ragazzo aveva urtato contro un grosso tubo metallico.
    Un tubo?
    Un tubo...
    Allungando lo sguardo il parente del'Hokage vide un macchinario dalle medie dimensioni da cui partivano due tub, entrambi collegati al grande oggetto di ferro appena scoperto: uno emergeva dalla roccia e confluiva all'interno della macchina stessa; il secondo ivece era quello contro cui aveva appena urtato ed arrivava fino al Sarutobi, vomitando quella stessa sostanza che fuoriusciva dalla caverna e inquinava il lago.
    ...e quello.
    L'allievo di Mashu non aveva mai visto un macchinario simile, così si avvicinò per studiarlo meglio.
    Dobbiamo fermare questo coso...solo...non so se distruggerlo lo farà esplodere. Proviamo a manometterlo?
    Propose lo Shimura, ma l'altro Genin lo zittì con un gesto della mano.
    Questo rumore... un risucchio?
    Kenzaburo aveva sentito un ruore strano provenire dal tubo che spuntava dal terreno.
    Il ragazzo era già vicino alla macchina, ma si portò a circa trenta centimetri dalla stessa e si chinò. Nuovamente un risuchio.

    Sembra... una pompa... ad intervalli regolari risucchia qualcosa... questa sembra... una presa d'aria?
    Appoggiando il palmo della mano sulla presunta presa lo shinobi confermò la sua teoria: ad intervalli regolari, più o meno gli stessi del risucchio, l'aria veniva aspirtata.
    Sarebbe un problema se esplodesse... vieni a vedere.
    Disse il meno giovane dei due Ninja, chiamando il compagno a sè e facendogli spazio.
    Questa sembra una pompa, l'aria viene risucchiata qui...
    Kenzaburo battè con le nocche sulla presa d'aria.
    e questo tubo risucchia qualcosa... se il tutto esplodesse potremo rendere la situazione ancora peggiore...
    Continuò l'utilizzatore di chakra Raiton, poccgiando una mano sul tubo.
    Dobbiamo riuscire a fermare il macchinario senza danneggiare la pompa... penso che ci convenga stoppare il flusso di elettricità... sperando che basti.
    Concluse il ragazzo.
    Sai come fare?
    Chiese lo Shimura.
    Speravo che tu fossi capace... io so solo che quest'affare sembra un compressore molto complesso... non so proprio dove mettere le mani.
    La delusione si mostrò in maniera palese sul volto del giovane, il quale poco dopo propose un'alternativa.
    Senti...se...provassimo a bloccare uno o più ingranaggi con un kunai? Pensi si bloccherebbe?
    Possiamo provare.
    A Kenzaburo il macchinario era subito sembrato simile ad un compressore per il semplice fatto che una volta ne aveva visto smontare uno. Il ragazzo credeva che tutte le macchine fossero più o meno uguali all'interno.
    Il compagno del Sarutobi armeggiò qualche secondo con il macchinario, ma l'utilizzatore di chakra Raiton non vide bene cosa stava facendo: la poca luce che filtrava veniva coperta dal corpo dello Shimura.
    Poco dopo che il ragazzo ci ebbe messo le mani il macchinario iniziò ad emettere strani rumori ed una puzza di bruciato espugnò il naso del sedicenne.

    Ahhh...per un momento quando ho visto il fumo pensavo fosse stata una pessima idea...
    Fumo?
    Si chiese il giovane, rispondendo poi al compagno.
    L'importante è che si sia fermata e...
    Il parente dell'Hokage si zittì, udendo qualcuno sbandierare ai quattro venti la propria colpevolezza.
    Accidenti... hai visto sono arrivati dei ninja al villaggio...
    Kenzaburò notò la faccia preoccupata del compagno, e di rimando si portò la mano al portakunai per fare intendere le proprie intenzioni.
    Questi possono essere solo i colpevoli... li prenderemo di sorpresa con le mani nel sacco.
    Si...mi sa che non è più il caso di continuare...i nostri affari qui sono sfumati
    Quanti sono... due, tre?
    Si chiese il Sarutobi, ragionando in fretta. La caverna in cui erano privava loro di una via di fuga, e se avessero fatto esplodere un sigillo esplosvo probabilmente ci sarebbero rimasti secchi.
    Questo non va bene...
    La faccia di pietra del ragazzo si manteneva celava un'intensa attività mentale.
    Quindi che facciamo ora?
    Sono due... questo va bene...
    Prendiamo l'attrezzatura e andiamo via di qua prima che sia troppo tardi
    Un ghigno prese forma sul verso dell'allievo di Mashu: avevano vinto.
    La loro attrezzatura probabilmente era importante, e non avrebbero rischiato di farla saltare per aria.

    Che facciamo?
    Chiese piano lo Shimura. Il rumore dell'acqua poteva coprire le loro voci, a patto che parlassero sottotono.
    Li catturiamo. Appena entrano sferrerò un ninjutsu ad ampio raggio, stai attento a non essere colpito.
    Kenzaburo era determinato a sfruttare al meglio l'effetto sorpresa, e sperava che il comoagno potesse aiutarlo.
    Si è dimostrato abbastanza abile per essere alla sua prima missione, spero lo sia anche in battaglia.
    Senti...avrei un'idea...non sanno che siamo in due...quindi se uno di noi usasse la trasformazione, potrebbe nascondersi...questo aiuterebbe a prenderli di sorpresa.
    Propose il Genin.
    Buona idea, puoi provare.
    Confermò il responsabile della missione, spostando poi tutta la sua attenzione all'ingresso della grotta.
    Se la copia si accorge di quello che sta succedendo potrebbe darci un ulteriore vantaggio...



    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.

    @Misaki: la copia può intervenire nel (probabile) combattimento?
  9. .
    Richiedo piccola proroga di 24h :fiore:
  10. .

    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Parlato Kazemaru Shimura
    Parlato Locandiere
    Parlato Abitante Villaggio Hacho
    Parlato Alm-Öhi


    Finalmente erano partiti, finemente avevano iniziato la missione, finalmente Kenzaburo tornava in attività. Finalmente lontani dall'Hokage e dal suo modo di guidare la Foglia.
    No. Non devo pensare all'Hokage, devo portare a termine la missione. E poi quella dopo. E quella dopo ancora... Ma perché lo faccio? Perché sono agli ordini di un rammollito? Dovrei essere agli ordini della Foglia, per il bene della Foglia.
    Il Sarutobi cacciò gli interrogativi dalla mente, concentrandosi su ciò che lo circondava: alla sua sinistra alberi, davanti a lui alberi, alla sua destra Kenzemaru e, oltre il ragazzo, alberi.
    La fauna che nascondeva Konoha li avrebbe accompagnati per gran parte del loro tragitto, scomparendo solo in prossimità della loro destinazione.
    Erano il Paese del Fuoco, il regno degli alberi, delle pianure e del grande albero della Foglia. Ma quel grande albero rischiava ora di appassire, infettato dal germe della pigrizia e della codardia.
    Si, doveva essere così, la Foglia stava decadendo a causa di guide inette. Le prove erano sotto gli occhi di tutti, ma si fingeva di non vedere: Kenzaburo si ricordava ancora l'orgoglio che aveva provato quando Konoha era scesa in guerra, trionfante nella propria potenza, e la vergogna della sconfitta. Il Sarutobi non era ancora studente all'accademia, ma si ricordava ogni momento di quei giorni. Il precedente Hokage si era dimesso dalla carica, ed era subentrato il parente del Genin. Ma anche l'attuale Kage aveva deluso l'utilizzatore di Raiton.
    L'allievo di Mashu si sentiva confuso, tradito.
    Aveva passato la sua infanzia ad allenarsi per servire la Foglia, ma ora trovava la "sua" Konoha in mano ad incapaci senza spina dorsale.
    In quell'istante gli si aprì un mondo: ora capiva perché il padre si era allontanato dal Clan. E perché era stato emarginato.

    Bastardi...
    Suo padre si era accorto di questo declino e aveva cercato di fare qualcosa, andando controcorrente.
    Ed era stato messo da parte, disprezzato. Si era trovato nell'impossibilità di contare su qualcuno.
    Ed allora aveva preso una decisione. Perché altrimenti allenare il figlio? Istruirlo alla fedeltà verso Konoha?

    Devo saperne di più. A qualsiasi costo.
    Improvvisamente si ricordò di essere in missione, e l'addestramento impartitogli dal padre riprese finalmente il sopravvento sui dubbi del giovane.
    Kazemaru...
    Chiamò il compagno. Era tempo di informarsi sul suo conto.
    Si?
    E' la tua prima missione, ma dovresti avere già combattuto all'accademia, seppur non seriamente. Dove ti trovi meglio? Dalla distanza o nel corpo a corpo? Quali sono i tuoi punti di forza e quali sono le tue debolezze?
    Kenzaburo aveva pronunciato quelle parole con un ritmo meno impostato di quello che aveva usato con l'Hokage, ma comunque freddo e distante. Era tornato sé stesso, ora era veramente in missione.
    Hehe...quante domande...allora...vediamo...mmm direi dalla distanza, ma non ne sono sicuro...in accademia me la cavavo nel corpo a corpo, ma non saprei conto un vero nemico come andrà...quindi penso di cavarmela meglio con i ninjutsu. Sui punti di forza e debolezza...ehm...non saprei dirti...
    La risposta era generica e confusa, ed il tono del ragazzo sembrava sottolineare il suo imbarazzo
    Quindi anche lui preferisce la distanza...
    Spero…
    Continuò il neo-Genin.
    solo di non bloccarmi in missione...non so se mi sono spiegato
    Questa risposta colpì molto Kenzaburo. L'unica volta che era stato a capo di un team aveva avuto Hakurama come sottoposto, e non aveva avuto una reazione simile.
    Capisco… La missione è semplice, non dovremo avere problemi.
    Il Sarutobi era in imbarazzo, non sapeva cosa dire, se dire. Non gli era mai capitata una situazione simile.
    Cosa dovrei dire? Dovrei fargli fiducia? No, otterrei l'effetto opposto… deve sbrigarsela da solo.
    Mentre decideva come comportarsi una domanda fece timidamente capolino dalla bocca del giovane Shimura.
    E...tu? Quante missioni hai svolto?
    Il parente dell'Hokage rispose meccanicamente, senza pensarci.
    Tre livello D. Una livello C.
    L'ultima "missione" infatti era stata riconosciuta dal Kage di Konoha come livello C. Anche se Kenzaburo non la considerava tale faceva pur sempre parte del suo fascicolo.
    Beh...mi sento agitato se pensi sarà una missione semplice
    Agitato?
    Nuovamente la risposta spiazzò il Genin esperto, ma decise di non farci caso.
    Per uno straniero il viaggio da Konoha ad Hacho sarebbe durato minimo trentasei ore, ed un normale abitante del Paese del Fuoco, più pratico del terreno, avrebbe potuto impiegare un giorno intero.
    Ma gli Shinobi non sono normali abitanti. La coppia di Genin sfruttò l'ambiente per ridurre il tempo di percorrenza: in mezza giornata i due ragazzi percorsero più sottobosco, rami e sentieri che strade battute. Il passo era moderato, non c'era una vera propria urgenza, ma non era neppure una gita su e giu per il paese degli alberi, e le pause consentivano al neonato team di non affaticarsi eccessivamente.
    Il sole era alto nel cielo quando Kazemaru sollevò un problema di natura alimentare.

    Come facciamo per il cibo? Forse...ci saremmo dovuti portare qualcosa dietro...
    Non si comanda allo stomaco, diceva un antico proverbio.
    Cibo eh? Dannazione, perso com'ero me ne sono completamente dimenticato.
    Si, avremo dovuto. Dubito che troveremo qualcosa prima di sera, andiamo avanti.
    Decise il Sarutobi senza consultarsi col compagno. Non era abituato a lavorare in squadra.
    Ok...
    Così, con lo stomaco che reclamava la sua parte, i due shinobi della Foglia continuarono ad allontanarsi dalla stessa, e verso sera raggiunsero un piccolo agglomerato cittadino. Trovata una locanda i due ragazzi entrarono.
    La struttura era affollata, sembrava che tutti gli uomini del borgo si fossero riuniti in quel posto. Intorno ad ogni tavolo, tre o quattro in tutto, sedevano cinque o sei persone, e sebbene il sole non fosse ancora completamente tramontato sopra i tavoli si potevano intravedere, fra una spalla e l'altra, boccali di birra semivuoti.
    L'atmosfera sembrava rilassata, così nessuno fece troppo caso ai due ragazzi nuovi del loco.
    A parte il locandiere. Quest'ultimo se ne stava dietro ad un grosso bancone di quercia, apparentemente a non fare niente, mentre un paio di donne facevano la spola fra la cucina e i tavoli.

    Cosa posso fare per voi?
    Domandò il probabile proprietario del locale una volta che i due si furono avvicinati abbastanza.
    Lo Shimura lasciò al Sarutobi il compito di interagire con l'oste.

    Potreste servirci qualcosa da mangiare e da bere, ed assegnarci due camere singole per la notte.
    L'utilizzatore di Raiton parlò in maniera coincisa, e si sedette al bancone.
    Questo era, al contrario del locale, stranamente libero. Evidentemente gli occupanti dei tavoli erano residenti della zona e preferivano stare in compagnia dei loro compaesani piuttosto che isolarsi con l'oste.
    Molto bene...tornerò tra un po'
    Una volta allontanatosi il taverniere, Kenzaburo pose una semplice quanto diretta domanda al compagno.

    Kazemaru, cosa pensi dell'Hokage, e della Foglia in generale?
    Il tono di voce era impostato e distante, il suo volto seguiva gli spostamenti dell'oste, che stava comunicanzo l'ordinazione a quella che probabilmente era la cucina, con finta noncuranza nei riguardi del Genin. Ma il Sarutobi era al contrario molto interessato al pensiero del giovane shinobi. Erano diverse ore che quell'interrogativo frullava in testa nella mente dell'utilizzatore di Raiton, ma aveva aspettato il momento più opportuno per esprimere il quesito al compagno.
    Beh...io...
    Vedendo l'oste tornare Kenzaburo interruppe il suo interlocutore.
    Non ora, domani mattina, per strada.
    Avendo tutta la notte per pensarci non avrà scuse per evitare la domanda: domani avrò una risposta meditata.
    Il Sarutobi poi cambiò discorso.
    A proposito, che chakra possiedi?
    Chakra? Intendi che elemento?...Ho affinità con il Fūton, ma padroneggio ancora poche tecniche per ora.
    Fūton eh?
    Ripetè mentalmente l'allievo di Mashu, trovandosi poi a dover rispondere alla sua stessa domanda.
    Tu invece che elemento usi?
    L'Arte del Tuono: Raiton...
    Il Fulmine non era comune a Konoha. Forse era per questo che il ragazzo faceva fatica a conoscere nuove tecniche.
    Scusa la domanda... ma tu quanti anni hai?
    Kenzaburo pose il suo sguardo sul ragazzo.
    Ora che lo vedo da vicino sembra più piccolo di me...
    Ti vedo così esperto e sicuro in quello che fai
    Ancora quel tono, non sapeva il perchè, ma il Sarutobi stava iniziando ad infastidirsi.
    Direi che sei più giovane di me di poco. Esperto? No, non lo sono. Sicuro? La sicurezza viene con l'abitudine. In oltre la missione consiste in un recupero, se Jashin non si mette in mezzo dovremo sbrigarcela in fretta.
    Jashin non si è ancora intromesso... dovrebbe essere un buon segno?
    Jashin ormai era diventato l'ipersonificazione del caso: pioveva? Colpa di Jashin. Ad un bivio sceglievi un vicolo cieco? Colpa di Jashin. Ti scoppiava una carta bomba vicino al viso? Colpa di Jash... no, dei servitori di Jashin.
    Da quella missione Jashin faceva di tutto per intralciare il Sarutobi, o almeno così credeva il parente dell'Hokage.

    Ecco a voi.
    Finalmente arrivò il cibo, e l'utilizzatore di Raiton si concentrò sul suo piatto.
    Una volta concluso il pasto l'oste si avvicinò nuovamente ai due shinobi, appoggiando sul bancone due chiavi.
    Queste sono per le vostre stanze, salite le scale e girate a sinistra.
    Il ristoratore porse un registro aperto ed una penna, in attesa di qualcosa. I due Genin notarano l'elenco di firme e compresero.
    Una volta conclusa la pratica burocratica i due ragazzi salirono le scale, situate nei pressi della cucina, e una volta arrivati al piano superiore girarono a sinistra, ritrovandosi di fronte ad un piccolo corridoio con due porte.
    Una volta accordatisi per la mattina seguente, i due ninja di Konoha si separarono.
    La stanza era abbastanza spartana: un letto, un armadio ed un lucernario.

    Sempre meglio che dormire all'addiaccio.
    Non si sentiva particolarmente stanco, semplicemente sapeva di dover dormire, e così fece.
    Il mattino dopo i due ragazzi si destarono di buon'ora, e dopo un'abbondante colazione ripartirono alla volta del villaggio Hocho.
    Ormai dovevano essere vicini, perchè il paesaggio si stava man mano alzando, e i dislivelli divenivano più alti e comuni, costringendo sempre più spesso la coppia di shinobi a spostarsi sulle vie ordinarie.
    Avevano da poco lasciato il borgo dove avevano pernottato quando Kenzaburo si ricollegò alla domanda fatta la sera prima.

    Allora, cosa pensi dell'Hokage e della Foglia?
    All'utilizzatore di chakra Raiton incuriosiva la risposta che un neo-Genin avrebbe dato.
    Ho un debito verso Konoha...l'uomo che mi ha accolto e mi ha cresciuto ne fa parte...non ho mai conosciuto i miei genitori e mio nonno...è un padre per me. Mi ha...insegnato ad amare e rispettare i mio villaggio e sono diventato un ninja per difenderlo...l'Hokage...l'ho visto solo poche volte...oltre ad oggi in accademia. Non so che tipo sia...non so esprimermi su di lui senza riportare qualche frase presa dai libri di storia
    La risposta placò la curiosità del Sarutobi, e la coppia procedette in silenzio il viaggio per altre tre ore, quando finalemente avvistarono i primi caseggiati di quello che doveva essere il villaggio Hacho, ipotesi poi confermata da un cartello all'entrata del caseggiato.
    La stretta valle era incastrata fra grossi altipiani rocciosi, e al centro della stessa un lago artificiale.
    I paesani, incuriositi, interruppero le loro attività e si avvicinarono ai due ragazzi.
    Uno di questi si fece avanti.

    Siete ninja della foglia, vero?
    Si. Potete indicarci dove possiamo trovare il capo villgaggio?
    Certamente, grazie per essere venuti. Seguitemi, vi porterò da lui.
    I due shinobi vennero guidati fino ad una casa, seguiti dauna piccola folla di curiosi.
    Aspettate un momento.
    L'uomo si avvicinò alla porta dell'abitazione, bussò ed attese. Poco dopo un anziano uomo dalla folta barba bianca. Dopo un breve scambio di parole la faccia del vecchio si illuminò, e si avvicinò ai due ragazzi.
    Piacere di conoscervi...il mio nome è Alm-Öhi, sono io che ho inviato la richiesta al Villaggio della Foglia.
    Quindi è lui il capo villaggio...
    La pelle dell'anziano era rugosa, specialmente intorno agli occhi, ma quello che risaltava più di tutto era la barba, bianca e folta, che si congiungeva alla capigliatura, bianca anche questa, e i grossi baffi che coprivano la bocca, bianchi anch'essi.
    Io sono Kenzaburo, e lui è Kazemaru. Siamo Genin del Villaggio della Foglia. Potreste spiegarci quale è il problema?
    Il Sarutobi voeva sapere con precisione cosa stesse succedendo.
    Beh...la questione è semplice, l'acqua del lago artificiale pare sia diventata torbida e per noi è un grosso problema essendo l'unica fonte di acqua che abbiamo in questa zona. Ci permette di pescare...ma purificandola è anche l'unico mezzo per avere acqua da bere e ora come ora le nostre scorte stanno finendo.
    La risposta dell'anziano velava una nota di tristezza, condivisa dai presenti.
    Capisco...
    L'utilizzatore di chakra Raiton assimilò le informazioni appena raccolte.
    Sembra che la situazione non sia delle migliori...
    L'allievo di Mashu si ricordò le parole dell'Hokage.
    Vedremo di capire cosa sta succedendo...
    Grazie...non immaginate quanto sia importante per noi. Abbiamo provato a fare ricerche per conto nostro, controllando tutta la sponda, ma non abbiamo trovato nulla.
    Nulla... quindi il problema non è sulla sponda...
    Riflettè il Genin.
    Sarebbe utile avere una mappa della zona... prima, quando siamo passati vicini al molo ho visto delle tubature... forse è quella la causa? No, sarebbe la prima cosa che controllerei...
    Kazemaru, qualche idea?
    Domandò il ragazzo al compagno.
    Questo iniziò a riflettere.
    Mmmm... L'acqua per essere diventata così di sicuro sarà entrata in contatto con qualcosa...se non ce nulla lungo le sponde del villaggio...mi viene solo in mente di provare a vedere dalla parte opposta.
    Lo Shimura alzò un braccio ed indicò la suddetta insenatura. Aguzzando la vista Kenzaburo scorse qualcosa che sembrava una diga.
    Se non hanno trovato nulla di qua...potremmo andare a controllare se di la c'è qualcosa
    Concluse il ragazzo.
    Logica ferrea... non fa una piega.
    Bene, inizieremo da li.
    Decise l'utilizzatore di chakra Raiton.



    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.
  11. .

    Missione Lv. C - Una Piccola Oasi di Pace



    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parole ANBU (Mashu) Missione Precedente
    Parlato Hokage
    Parlato Kenzemaru Shimura


    Kenzaburo era sdraiato supino all'ombra del suo stabile, sotto la sua finestra. Poche, timide nuvole si contendevano il primo cielo azzurro di quella che probabilmente sarebbe stata una limpida giornata di sole.
    Erano passate diverse settimane da quando aveva incontrato il trio della Nuvola, e il giovane Sarutobi aveva avuto tutto il tempo per riflettere sull'accaduto.
    Ma più ci ripensava, più si convinceva della sua idea: quei tre non sarebbero dovuti essere lasciati andare. Avrebbero avuto la meglio! Aveva scoperto che due dei tre erano già stati sconfitti e catturati, ma poi erano riusciti a convincere quell'ANBU e… e le cose erano andate come erano andate.
    Il ragazzo dal chakra Raiton sospirò. Non riusciva proprio a capire perché quello shinobi al servizio dell'Hokage li aveva lasciati liberi. Non riusciva a trovare scusanti per l'Hokage.
    Il Genin si alzò e rientrò in casa, chiudendosi la finestra alle spalle, percorse il corridoio ed uscì.
    Iniziò a camminare.
    Non aveva idea dove si stesse dirigendo ma poco importava, aveva solo voglia di camminare. Non era la prima volta, ma ormai stava diventando un'abitudine: tutto era iniziato un paio di giorni dopo la conclusione della "missione".
    Non sapeva cosa lo spingeva a farlo, ma poco importava, di una cosa era certo: doveva alzarsi e camminare.
    Ecco, si era nuovamente immerso nei suoi pensieri ed era arrivato ai confini del villaggio. Anche questo ultimamente succedeva spesso: si era sorpreso a riflettere sul suo passato, sul suo Clan, e su quello che era.
    Non aveva mai avuto pensieri simili, e non ne sentiva alcun bisogno.
    Ma continuava a perdersi nei suoi ragionamenti, partendo da quella missione, da quella decisione per passare all'Hokage. E dal capo supremo della Foglia al suo Clan il passo è breve. Ciò lo infastidiva, ma sembrava non poterci fare niente.

    Non saresti riuscito a schivare tre kunai…
    Quelle parole spiccavano fra le altre, rimbombando nella testa del ragazzo, anche ora sulla strada per casa.
    Come posso riuscire ad essere utile alla Foglia se non riesco neanche a sconfiggere un nemico?
    Questa l'altra domanda, l'altro chiodo fisso che in quelle ultime settimane si conficcava sempre più in profondità nella mente del giovane Genin.
    Tutte queste domande spesso affioravano nella mente del ragazzo nelle più disparate occasioni: lo disturbavano in continuazione.
    Kenzaburo vedeva come causa dei suoi dubbi l'inattività, e per questo motivo cercava di avere sempre qualcosa da fare.
    Qualche volta funzionava.
    Tornando a casa passò davanti al campo in cui si trovava prima di essere convocato per la precedente missione.

    Yuki…
    E ancora, il ragazzo si perdeva nei propri pensieri, arrivando a casa con la testa fra quelle timide nuvole che si contendevano quel cielo azzurro, ormai non più primo.
    Un'ombra riportò il Sarutobi alla realtà: davanti a lui era comparso un ANBU, con una lettera in mano.

    Non saresti riuscito a schivare tre kunai…
    Per un attimo al ragazzo sembrò essere lo stesso della precedente missione, ma prima che potesse osservarlo meglio questi sparì in una nuvola di fumo bianco, lasciandogli al lettera in mano.
    Il Genin sapeva cosa solitamente significasse questo tipo di consegne, e aprì la lettera entrando nella sua abitazione.

    Kenzaburo Sarutobi è convocato… missione… Hokage. Finalmente si ritorna in attività.
    Si disse il giovane, leggendo la missiva per poi afferrare il portakunai ed il portamedicinali e dirigersi verso il grande palazzo dell'Hokage, centro politico ed amministrativo della Foglia.
    Nel breve tempo che il Genin impiegò a raggiungere l'edifico al centro di Konoha tutti gli interrogativi delle settimane precedenti scomparvero. Forse era davvero inattività.
    Arrivato alla sua meta Kenzaburo varcò rapidamente la soglia principale per poi raggiungere l'ufficio dell'Hokage, situato in cima all'edificio. La grande quantità di ninja presenti nell'edificio schizzavano da una parte all'altra della struttura, e il possente portone di ingresso era costantemente aperto per permettere l'entrata e l'uscita degli shinobi della Foglia.
    Arrivato davanti agli stipiti della porta che introduceva all'ufficio della più alta carica del Villaggio il ragazzo si fermò un istante, poi varcò la soglia.
    L'Hokage era seduto come al solito dietro la propria scrivania, impegnato a leggere qualcosa, probabilmente un rapporto, ma appena il parente entrò nella stanza alzò lo sguardo.
    L'utilizzatore di chakra Raiton che portava i gradi di Genin notò anche un secondo individuo, e si sentì il suo sguardo addosso.

    Sembra avere la mia età... anzi, forse qualcosa di meno...
    In quel momento il Kage verde prese parola.
    Bene...Sarutobi...e Shimura...su carta era da molto che non si vedevano questi due Clan sullo stesso foglio.
    Quindi è un mio compagno di missione... Clan Shimura... dove ho già sentito questo nome?
    Il Sarutobi di fronte all'Hokage guardò ancora con la coda dell'occhio il suo compagno: aveva lineamenti che ricordavano vagamente un'arma affilata e capelli lunghi. La pelle sembrava chiara, ma da quell'angolazione poteva benissimo essere uno scherzo della luce che filtrava dalla grande vetrata alle spalle del parente dell'allievo di Mashu.
    Ascoltate...
    L'alta carica di Konoha richiamò l'attenzione dei due shinobi. Non era riuscito ad osservargli gli occhi che, poco prima, gli erano sembrati castano chiaro.
    ho bisogno che vi rechiate al Villaggio Hacho. E' posto in una piccola valle del Paese del Fuoco...ci hanno chiesto una mano perché a quanto pare il loro lago sia stato contaminato da qualcosa, ma non hanno i mezzi per risolvere la questione. Mi serve che qualcuno vada a prendere qualche campione dell'acqua del lago e la riporti qui così che possa essere analizzata. Se riuscite provate a capire anche cosa sia successo.
    Recuperare il campione e analizzare la situazione. Non sembra troppo complicata...
    Kenzaburo...
    Continuò lo shinobi più forte del paese del Fuoco, riferendosi al parente.
    il tuo compagno di missione è giovane...questa è la sua prima missione ufficiale, quindi sarai tu a condurre testa alla missione, te la senti?
    Uno nuovo?
    Si chiese il Sarutobi, ricordando la missione col Senju.
    Come desidera.
    Rispose meccanicamente, abbinando la risposta però alla sua solità faccia di pietra.
    Spero solo che sia più professionale di Hakurama... ma fortunatamente direi che non ci sono ragazze... e vista l'età dovrebbe essere più maturo.
    Ma l'Hokage non aveva ancora finito.
    Prendete questa, è segnata la strada per raggiungere il villaggio e prendete anche questi... vi serviranno per fare rifornimenti
    Kenzaburo prese un sacchetto, conteneva i soliti Ryo destinati all'equipaggiamento della missione.
    Il suo compagno fece altrettanto mentre il Genin più esperto prendeva e osservava la mappa.

    E' una valle ai confini del paese...
    Si disse il giovane utilizzatore di Raiton per poi passare la mappa al compagno.
    Ah...grazie
    Il compagno del sedicenne controllò fugacemente il documento, per poi congedarsi dalla presenza del Kage.
    Allora partiremo dopo aver fatto provviste
    Si.
    Rispose subito il Genin più anziano, uscendo dalla stanza.
    Una volta fuori, lo Shimura proferì nuovamente parola.

    Spero di non essere un peso per te nella missione...cercherò di seguire le tue indicazioni
    Mmm...
    Kenzaburo spostò il suo sguardo sul compagno, quella frase era in contrasto con la sua passata esperienza.
    I Genin freschi di accademia sono così accondiscendi?
    Bene, vedo che ci intendiamo. Mi chiamo Kenzaburo.
    Io invece sono Kazemaru...
    Incontriamoci fra trenta minuti alla porta Nord, ricordati di prendere il necessario per la missione.
    ...trenta minuti alla porta Nord...va bene...
    Il Sarutobi non voleva avere problemi come l'ultima volta, ma sembrava che il ragazzo capisse.
    Un ultima cosa...
    continuò l'allievo di Mashu, prelevando dal portakunai l'Auricolare.
    Si?
    Questo è fondamentale.
    Oh…
    Kenzemaru sembrò sorpreso.
    Ne prenderò uno all'emporio allora...cercherò di non dimenticarmene, grazie del consiglio.
    concluse poi lo Shimura, allontanandosi verso l'uscita.
    Non era un consiglio.
    Anche Kenzaburo si mosse, ma nella direzione opposta: la tappa del ragazzo erano infatti le scale che conducevano all'armeria interna del palazzo.
    Mi servono dei sigilli esplosivi... e dovrei anche passare dalla farmacia...
    x3 Sigilli Esplosivi (50x3 = 150ryo)
    x1 Kunai (20x1 = 20ryo)
    x6m Garze Elastiche Leggere (20x6 = 120ryo)

    Finite le compere lo Shinobi si diresse al luogo dell'appuntamento, ed una volta arrivato si guardò intorno. Mancava ancora tempo all'orario stabilito, ed il suo compagno non era ancora arrivato, così si accostò al muro e iniziò a riflettere.
    Dannazione, credevo di essere concentrato sulla missione! Nell'ufficio dell'Hokage... perché quando l'ho visto mi è tornato in mente quell'ANBU!? Devo solo pensare alla missione... il resto non conta. Devo dimenticarmi di quell'ANBU, di quello che ha fatto, e del mio passato... Devo restare concentrato, prelevare un campione dell'acqua e fare qualche domanda in giro. E riportare sano e salvo Kenzemaru al villaggio. La missione è semplice, non dovremo avere problemi...
    Una voce lo riportò alla realtà.
    Eccomi...spero di non averci messo più del dovuto
    Era il suo compagno, e dall'aspetto sembrava pronto a partire.
    Perso com'ero non l'ho visto arrivare... non deve più succedere.
    Kenzaburo notò l'apparato radio che dal petto del ragazzo saliva al collo e si concludeva con l'auricolare nell'orecchio. Si, erano pronti a partire.
    Bene, direi che hai il necessario, andiamo.
    Concluse il Sarutobi, staccandosi dal muro e avviandosi oltre le grandi porte che segnavano la fine dell'abitato.
    Non gli ho ancora chiesto che chakra possiede... lo farò per strada.



    Link Scheda, Mini-scheda, Profilo.

    Edit: inseriti puntini di sospensione in alcuni punti.

    Edited by Davvo - 30/9/2015, 21:43
  12. .
    Mi piace, bella pensata! :D
  13. .
    Voglio un pg con questa innata! :giu:
  14. .

    Missione Lv. C - La Foglia Spezzata



    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato ANBU (Mashu)
    Parlato Tonou Uchiha
    Parlato Shinobi Kumo (Capelli Neri)
    Parlato Shinobi Kumo (Altri)


    Per la duecentesima volta - si ho perso il conto - l'attacco elettrico impattò contro l'inviato del Raikage, infliggendogli danni di poco conto. Ma come le molteplici offensive precedenti gli attacchi corpo a corpo del Sarutobi vennero facilmente elusi.
    Lo scontro era ancora in stallo, ma qualcosa stava cambiando: la stanchezza stava pian pian attanagliando i corpi dei dei due combattenti, i quali però non avevano la minima intenzioni di cedere nè alla fatica nè all'avversario.
    Devo...farla finita subito!
    Provaci... se ci riesci.
    Alle orecchie di Kenzaburo quelle parole semmbravano solo una sfida, nulla di più: era evidente che l'abitante di Kumo fosse sfinito tanto come era evidente che quello scontro si sarebbe concluso solo quando uno dei due shinobi non sarebbe crollato a terra. O questo era quello che pensava.
    Con un ultimo scatto d'orgoglio il nativo del villaggo delle Nuvole imbastì la sua ultima offensiva: un ultimo lancio di Kunai. Questi, appena lasciate le mani del ninja, si mossero come di volontà propria, cambiando improvvisamente traiettoria dirigendosi verso il parente dell'Hokage.
    Ancora quei Kunai... ma sono lenti, riuscirò a schivarli...
    I Kuani si avvicinano.
    Un passo, mooooolto lento da parte del bersaglio.
    Dannazione, le gambe! Non le sento più! Sono davverò così stanco?
    I Kunai si avvicinano.
    Merda! Cane di un Jashin!
    Quello che accadde negli istanti successivi fu molto confuso: un movimento, un ventaglio, il rumore del ferro che batte contro altro ferro.
    Un ventaglio?
    FERMATEVI!! E' stato tutto un grosso errore.
    Una figura era comparsa dalla foresta e, impugnando un ventaglio, aveva deviato i Kunai che altrimenti si sarebbero fermati nella carne del Giovane.
    E' l'ANBU?
    Sappiamo perchè siete qui e che non avete intenzioni ostili.
    Cos... che cazzo sta dicendo?! Sono di Kumo! Ce le ho io le intenzioni ostili!
    Gli altri stanno arrivando, quindi giù le armi e rilassiamoci tutti, non c'è più motivo di combattere.
    Non c'è motivo di combattere?! Ma cosa ha fumato? Sono di KUMO! Nel NOSTRO territorio!
    Lo shinobi della nuvola sembrò ascoltare le parole del superiore del Sarutobi, lasciandosi cadere esasuto sulle ginocchia. Non che avesse molta scelta.
    L'ANBU iniziò ad eseguire degli ampi movimenti col polso, facendosi aria col ventaglio.
    Ma è un ventaglio o un'arma?! E perchè è così rilassato!?
    Stai bene? Mi sembri abbastanza provato...
    Lascia... lascia perdere me...
    Kenzaburo era esausto a tal punto che gli mancava il fiato, ma aveva lo sguardo di chi è difronte alla persona che ti ha rubato il biglietto vincente alla lotteria. Non era un'espressione pacifica.
    Perchè... perchè diavolo non dovremo combatterli!?
    Il tono del parente dell'Hokage era ansimante, ed il suo sguardo esprimeva ciò che le parole non facevano.
    Il suo superiore si girò nuovamente verso il Sarutobi, proferendo parola con quella sua voce falsata dalla maschera.
    Come ho detto prima c'è stato un malinteso, anche loro sono sulle tracce del mukenin che ha attaccato il nostro compagno, anzi per la precisione era un ninja del loro villaggio. Si fa chiamare Death Mask, hanno trovato delle tracce che li portava nel territorio del fuoco e non avendo il tempo per una richiesta ufficiale le hanno seguite...
    E questo sarebbe il motivo?! Sono comunque sconfinati senza permesso, qualunque sia la ragione della loro presenza qui non vedo perchè dovremo essere ostili. A catturare quel Mukenin ci penserà la Foglia, non abbiamo bisogno di nessun aiuto!
    Kenzaburo stava per ribattere quando sopraggiunse il resto delle due squadre. Il ragazzo notò anche un secondo Ginshikon, deducendo che quello con cui aveva parlato fin'ora era una copia reale. Tale supposizione venne confermaata quando l'ANBU di Konoha frapposto fra il parente dell'Hokage e il Kumiano scomparve in una nuvola bianca.
    Il Sarutobi aveva perso l'occasione per far valere le sue ragioni, poichè uno dei tre shinobi della nuvola chiese venia.
    Ci dispiace avervi creato dei problemi...
    CI DISPIACE? PROBLEMI? Starà scherzando spero! Non crederà che basti questo per cancellare il loro sconfinamento!
    ...Diciamo che poteva finire peggio per tutti...
    Rispose l'uomo della Squadra Speciale - presunto, c'è da ricordarlo - della Foglia, venendo interrotto dall'oppositore - o ex oppositore - di Kenzaburo.
    Non era nostra intenzione...
    Sai quanto ce ne frega?
    ...spero accettiate le nostre scuse e capiremo se farete rapporto al vostro Kage.
    MA QUALI SCUSE! "CAPIREMO SE FARETE RAPPORTO AL VOSTRO KAGE"?! OVVIO CHE LO FAREMO!
    Il ragazzo schiumava dalla rabbia, irritato dall'insolenza del trio delle nuvole, ma si trattenne dal dire una sola parola. Non toccava a lui - purtroppo, se no ne avremo sentite delle belle - farlo.
    Siete shinobi come noi, sapete che dovremo farlo, ma spiegherò come sono andate le cose...
    Esatto! Ma perchè quel ma?
    So che non è una richiesta ufficiale...ma se avrete nuove informazioni su quell'uomo...Death Mask...spero potremmo collaborare.
    Un attimo di silenzio.
    COLLABORARE?! SENZA PERALTRO RICHIESTA UFFICIALE!? QUELLO SHINOBI TRADITORE ERA DI VOSTRA COMPETENZA FINCHE' NON E' ARRIVATO AL VILLAGGIO E HA INCENDIATO MEZZA FORESTA!
    Collaborare...
    GLIE LA DO IO LA COLLABORAZIONE!
    Sicuramente riferirò a chi di dovere...
    Cos?!
    ...una mano in più, se fidata, non può che fare bene!
    PORCO JASHIN, E' IMPAZZITO! SE FIDATA?! GLI SEMBRANO DELLA FOGLIA QUESTI?! KONOHA NON HA BISOGNO DI UNA MANO IN NECROSI!
    La discussione si concluse li, trovandosi ad un punto morto, ed il trio di Kumo ebbe la brillante idea di alzare i tacchi.
    I Saluti da entrambe le parti furono freddi e spicci, com'era giusto che fosse.
    Fu a quel punto che nella mente del parente dell'Hokage balenò in mente un'idea.
    Vuole coglierli di sorpresa per catturarli tutti e tre in un colpo solo? Furbo... li ha rassicurati con quelle parole per fargli abbassare la guardia...
    Ma il Genin si sbagliava: Ginshikon non ne aveva la minima intenzione.
    Una volta che i due gruppi persero il contatto visivo l'ANBU rivolse parola ai compagni.
    Ragazzi ce la fate a tornare o volete fermarvi un secondo a riposare?...
    Il Sarutobi puntò i suoi occhi contro la maschera del suo superiore.
    Rimango io di guardia nel caso...
    Perchè li abbiamo... no... li hai lasciati andare? Abbiamo avuto molte occasioni per catturarli.
    Kenzaburo scandì chiaramente le parole. Aveva riacquistato il suo solito tono inespressivo, ma a ciò si aggiungeva un nonsochè di minaccioso, o di rabbioso.
    Catturarli?...Non saresti riuscito a schivare tre kunai e tu volevi catturare tutti e tre quei ninja insieme? Hai visto le condizioni in cui è Tonou?! Hai notato le mie ferite? Parli di catturarli...IO avrei dovuto catturarli perchè voi, anzi...tu non saresti certo stato sicuramente di nessuna utilità visto le tue condizioni, e probabilmente nemmeno Tonou! Parli come se sarebbe stato facile, ma probabilmente sarebbe stato più il tempo che avrei sprecato a occuparmi di voi che dei nemici...e tu parli di catturarli...E questa è solo una delle ragione che mi ha portato a quella conclusione. Non fare di tutta l'erba un fascio! Siamo esseri umani ragazzo, tutti possono essere nel giusto e sbagliare, nessuno è perfetto. Ed impara a ragionare prima di parlare o agire....Poi un genin che mi fa la paternale. Non ho mai visto un tale grado di insubordinazione. Porta rispetto per i tuoi superiori ragazzo! Porta rispetto per chi ha più esperienza di te! E' questo che ti hanno insegnato in accademia? Il tuo sensei doveva essere un vero idiota!!
    L'ANBU era furioso, lo si capiva dalle sue parole.
    C'era verità in quello che diceva, e se non altro la ramanzina servì per calmare il Sarutobi.
    ...ha ragione... non avrei potuto combinare niente... ero sul punto di farmi sconfiggere...
    All'accademia mi hanno insegnanto a servire la Foglia...
    Ma l'uomo mascherato non aveva ancora finito.
    Esistono molteplici modi per servirla e non tutti passano per la morte o la cattura degli avversari. Ora quei tre ninja torneranno a Kumo e dovranno fare rapporto al loro Kage dicendo che non hanno trovato nulla, che anche noi siamo sulle tracce di quel mukenin e così facendo probabilmente eviteremo altri sconfinamenti da parte loro perchè capiranno che nel nostro territorio pensiamo noi ai nostri affari. Oltretutto dovranno dire che hanno trovato ninja in grado di tenergli testa ed addirittura batterli...Catturarli od ucciderli avrebbe potuto scatenare un problema diplomatico visto sopratutto il motivo della loro presenza qui...
    Quelle parole fecero scattare qualcosa dentro il Sarutobi anche se, almeno per il momento, quest'ultimo sembrava non sentire il suo istinto. Le sue orecchie erano piene delle parole del suo superiore.
    Su...questa cosa diplomatica...credo che Gin abbia ragione...in qualsiasi caso, visto che dovrà fare rapporto sarà un suo superiore a giudicare se ha preso la decisione giusta o meno...
    Tonou intervenne al punto giusto, cercando di smuovere la situazione creatasi.
    ...comunque è il caso che vada in infermeria.
    Concluse il ragazzo, incamminandosi verso il villaggio. Non l'avesse mai fatto!
    Tu non vai proprio da nessuna parte.
    Il tono sembrava, se possibile, ancora più duro di quello utilizzato precedentemente.
    Torneremo al villaggio insieme, una volta attraversato il cancello sarai libero di andare, non prima.
    Mai avuto nulla in contrario.
    Rispose il Sarutobi, girandosi verso i compagni.
    Allora andiamo... esortò l'uomo mascherato, precedendo i due sottoposti.
    Si erano allontanati parecchio dal Villaggio, ed il tragitto servì al parente dell'Hokage per digerire la mazzata appena ricevuta.
    Se non fosse stato per lui quei Kunai mi avrebbero colpito... Loro sono riusciti a fermare quei due... o invece stavo per essere sconfitto... non ero all'altezza. Come posso servire alla Foglia se non sono neanche in grado di vincere un duello contro un nemico... sono inutile.
    Con questi pensieri il Sarutobi giunse alle porte del Villaggio, dove il team si congedò senza il minimo saluto.
    Durante il tragitto Kenzaburo si era medicato alla bell'e meglio che poteva, constatando la scarsa gravità delle sue ferite. Anche se ferite era una parola grossa: oltre a qualche manciata di tagli dovuti alle armi da lancio il corpo sembrava aver risposto abbastanza bene ai colpi diretti incassati, certo sarebbero comparse le solite chiazze blu, ma nient'altro. Ossa rotte, per fortuna, non ne aveva.
    In base a questa sua analisi decise - a torno o a ragione - che passare dall'infemeria costituiva uno spreco di tempo, perciò si diresse a casa.
    Non mi pare di aver mai descritto la dimora dello shinobi, ma se l'ho fatto chiedo venia: dopotutto ho una certa età, e mi sembra normale non ricordare cosa ho detto, con tutto quel che ho detto!
    Ma ora ritorniamo all'abitazione del Sarutobi: questa era situata in una zona della bassa Konoha, un tempo fiorente quartiere popolare, ora bassifondi dell'agglomerato. Più precisamente era un'appartamento al piano terra di una palazzina color grigio sporco, alta quattro piani e fatiscete quanto le mura del villagio in quella zona, mai ristrutturante da decenni. A dir la verità l'intera cinta muraria del villaggio non era tenuta in efficenza, e probabilmente erano solo l'ombra di quello che dovevano essere un tempo.
    La porta che introduceva allo stabile era scomparsa da tempo, e la tromba delle scale che portavano ai piani superiori iniziava subito dopo la porta dell'appartamento del giovane. E questa c'era ancora.
    Varcata la soglia della proprietà dello shinobi si veniva introdotti in un corridoio sul quale si affacciavano quattro buchi nel muro a forma rettangolare che normalmente sarebbero stati coperti da assi di legno inchiodate ed incardinate chiamate porte. Due di queste erano state rimosse da Kenzaburo perchè giudicate inutili. Più precisamente gli ingressi aperti appartenevano alla cucina e alla camera da letto.
    Quest'ultima consisteva in una stanza vuota con un armadio ed un letto, scoperto più comodo del fuuton.
    Le altre due porte conducevano una nel bagno e l'altra in un piccolo spazio aperto delimitato da un recinto in muratura che sicuramente aveva visto tempi migliori.
    Non era il massimo, ma da quando era stato rinnegato dal suo Clan era tutto ciò che aveva: un logoro appartamento in un quartiere che in passato era meta estiva dei benestanti della Foglia. Lo stabile in oltre sorgeva in una posizione rialzata, concedendo al tramonto lo splendido contrasto del sole che scompariva in mezzo alla foresta, oltre la modesta cinta muraria, in quella zona ribassata.
    Ma raramente qualcuno si fermava a contemplare la palla di fuoco calante: non era consigliabile trovarsi fuori casa dopo il crepuscolo, dato che la possibilità di venire assaliti era alta. Poveri disperati, per la maggior parte, ma di recente anche gruppetti organizzati che andavano via via crescendo. Konoha era grande e gli shinobi del servizio di ronda notturna preferivano seguire altri itinerari, evitando possibilmente rogne.
    Fortunatamente sembrava che il fatto di essere un Ninja, unito alla sua reputazione guadagnatosi nel quartiere del suo clan, tenesse lontani la maggior parte dei malintenzionati.
    Entrando in quello stretto corrdoio sentì il bisogno di schiarirsi le idee, e chiuendosi la porta alle spalle si diresse verso il bagno, intenzionato a lavarsi di dosso - oltre le parole rimbombanti di quell'ANBU - il sangue seccato che tirava la pelle sotto quella prima medicazione.
    Ad ogni passo lo scricchiolante parquet, maltenuto pavimento del corridoio, evidenziava il passo pesante di Kenzaburo, dovuto in parte alle ferite ed in parte alla stanchezza dei muscoli.
    Una decina di minuti dopo il passo del ragazzo era tornato normale, ma i pensieri che distoglievano la ua attenzione non si erano placati, anzi! Sembrava che l'acqua fosse entrata nella testa del giovane e che dentro la stessa vi fosse un mare in tempesta: nel mezzo lui, piccolo puntino aggrappato ad un relitto di legno, sballottato qui e la dalle possenti onde.
    Un movimento istintivo del capo, come a voler fare uscire tutta quell'acqua e quelle preoccupazioni, poi lo sguardo verso l'armadio, il pensiero un'attimo dirottato a quei rotoli nascosti, subito scacciato. Non poteva sempre fare affidamento sul defunto padre.
    Improvvisamente il ragazzo sentì il bisogno di una boccata d'aria fresca: si trovava nella camera da letto, più precisamente supino sul suo giacilio, ed aprì la grande finestra.
    Questa era posta proprio sopra il tetto di un'abitazione vicina, non rialzata come lo stabile dove viveva il ragazzo, e introduceva ad uno spiazzo leggermente inclinato, inaccessibile se non dall'abitazione del Sarutobi, prediletto dal giovane come luogo di siesta e raccoglimento.
    Quella volta però non scavalcò il basso infisso della finestra, andando a sdraiarsi sul comodo spiazzo come sua abitudine.
    No. Questa volta ebbe l'impulso di alzarsi ed uscire in quello che una volta era stato il giardino dell'appartamento.
    L'altra porta venne aperta e i piedi del giovane calpestarono la terra brulla e rinsecchita dal caldo.
    Un tempo forse il verde era stato il colore predominante, ora sostituito da un marrone chiaro che si confondeva col grigio dei muri.
    Ma non era il giardino che aveva attirato Kenzaburo, bensì la vista che si aveva da un determinato punto, dove il muro che faceva da recinto si abbassava, formando un'aspece di terrazzo panoramico.
    Il Sole ormai stava tramontando ed il rosso arancione si confondeva con le varie tonalità di verde della foresta.
    L'occhio del giovane shinobi scese dal profilo dell'orizzonte, sulla cinta di mura, un tempo dello stesso colore delle chiome degli alberi, ora maculata di verde e grigio. Decenni di mancata manutenzione pesavano sul confine che delimitava il villaggio.
    Ancora più giu, il quartiere in cui viveva una piccola percentuale della popolazione della Foglia, lui compreso: edifici fatiscenti, ombre di ciò che erano un tempo, separati da strade maltenute e piene di gente che si affrettava a tornare a casa. Presto le strade si sarebbero spopolate, facendo eccezione per qualche cane e i malintenzionati.
    L'occhio del parente dell'Hokage però venne attirato da qualcosa di nuovo: a lato di quel panorama, fuori dal suo quartiere, una serie di cantieri spiccava fra le abitazioni. Non erano molto visibili dal suo osservatorio, ma sporgendosi riuscì a vederli meglio. In quel momento si ricordò che ultimamente erano spuntati cantieri edili come funghi. Strutture finanziate dall'Hokage, probabilmente.
    Mentre in quel quartiere le abitazioni non erano degne del nome che portavano nel centro del villaggio si costruiva.
    Gli parve un controsenso, ma non ne capiva molto di amministrazione. Lui era uno shinobi, non un consigliere, non l'Hokage.
    L'Hokage... il giorno in cui aveva ricevuto il coprifronte aveva fatto un giuramento, ma ora si chiedeva se non avesse sbagliato. I metodi di quell'ANBU non gli erano piaciuti: lasciare andare un gruppo di ninja di un villaggio straniero intercettati nei territori del Paese del Fuoco... così vicino a Konoha per giunta! L'uomo mascherato aveva sostenuto che non si poteva fare altro che lasciarli andare... ma da quanto aveva capito erano riusciti a catturarne due... se non li avessero liberati non ci sarebbe stato nessun problema a catturare anche il terzo, o almeno così credeva lui.
    Ed è risaputo che il pensiero della Squadra Speciale è legato a quello dell'Hokage.
    Un profondo respiro tentò di placare almeno un poco il disappunto crescente di Kenzaburo.
    Non gli piacevano questi metodi. Lasciare andare un gruppo di shinobi nemici per non causare un incidente diplomatico... in pratica stare zitti metre qualcuno sconfinava nel proprio territorio.
    Era come autoinvitare all'invasone gli altri Villaggi. Come se non bastasse la fallita invasione al paese dei Vortici che aveva fatto perdere la credibilità della Foglia.
    Una dimostrazione della propria inferiorità, ecco cos'era il lasciare andare quei tre di Kumo.
    Una prova che il Grande Albero della Foglia aveva perso la sua sovranità e le capacità per esercitarla.
    E a Kenzaburo non piaceva. Per niente.
  15. .
    Questa tecnica... è tremenda! :mog:
164 replies since 23/7/2012
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