Posts written by sraeps

  1. .
    alcuni errori li ho fatti probabilmente scrivendo veloce, inutile dire che un post di quelle dimensioni non avevo gran voglia di leggerlo per quanto possa essere errata come cosa.

    PS: popolano esiste come termine: indicava il cittadino di ceto medio nel medioevo, era giusto per non utilizzare sempre le stesse parole continuamente nelle frasi.


    CITAZIONE
    Kariya Ashura
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato altrui 1
    parlato altrui 2
    parlato altrui 3
    pensato (innata)

    La marea dondolava Kariya, quasi tentandolo ad appisolarsi, ma l'antro tetro e ristretto dove si era nascosto non dava occasione al ragazzo di stiracchiarsi e di godersi il viaggio. L'imbarcazione procedeva sulle acque salmastre tramite le vogate del criminale posto alla sua guida, che ansimante continuava in modo incessante nel suo sforzo fisico. L'Ashura, mentre imperterrito rimaneva nascosto all'interno di uno scomparto del mezzo di trasporto marittimo, si distrasse per qualche attimo rievocando gli episodi avvenuti negli ultimi giorni. Lo scrosciare dell'immensa massa liquida che si infrangeva sulla barca velò il rumore dei lamenti provocati dall'uomo e semplificò il vagare dei pensieri del chunin. L'iwano ripensò a quando arrivò ad Hatamatsu, sotto ordine della Tsuchikage, con l'intento di sventare dei disordini nella zona portuale. Rimembrò le persone che aveva incontrato e quelle a cui aveva chiesto informazioni senza però avere risposta. L'omertà regnava sovrana in quella cittadina. Non vi era pescatore o commerciante che avesse il coraggio di aprire bocca. Ognuno temeva la banda criminale come se fossero dei demoni, a causa di possibili vendette che avrebbero potuto attuare contro i loro familiari. La svolta si ebbe quando uno shinobi, incuriosito dal suo attaccamento alla vicenda e divertito dai suoi modi burberi, volle spifferargli alcuni dettagli riguardo il racket attuato da questo gruppo di malviventi nella zona portuale. Kariya fu molto grato a quell'uomo, dato che senza di lui probabilmente starebbe girando ancora senza meta. Oramai aveva una traccia da seguire. Il delinquente che stava pedinando sembrava avere un collegamento con quella banda criminale, e nell'intento di scoprire dove fosse ubicato il loro nascondiglio decise di nascondersi sulla sua imbarcazione attendendo lo sbarcò per poter acciuffare il resto dell'organizzazione e mettere fine alle loro malefatte. Passò un altra mezz'ora prima di raggiungere la terra ferma, ma quel lasso di tempo sembro infinito per Kariya. Il ninja, udendo il suono di un materiale solido che "grattava" alla base della barca e a causa degli sballottamenti, comprese che il bandito stava ormeggiando il proprio mezzo di trasporto.

    Finalmente, direi che siamo arrivati alla nostra meta. Ora usciamo fuori da questo fottuto buco e diamogliele di santa ragione a qualsiasi figlio di p*****a che incontriamo.

    Non è il caso di essere frettolosi. Non abbiamo idea di dove diavolo possiamo essere, non intendo unicamente la locazione in se per se. Se ci troviamo nel quartiere generale nemico non sarebbe la scelta migliore, dato che vi sarebbero troppi occhi e troppi uomini da fronteggiare. Non dobbiamo fallire e dobbiamo assicurarci che tutto fili per il verso giusto.

    Io non sento altre voci, a parte i lamenti di questo str***o che stiamo seguendo ma se vogliamo andarci con i piedi di piombo d'accordo. In seguito però mi aspetto una carneficina da parte nostra. Questa feccia sarà prima malmenata a dovere e poi messa sotto torchio dalla legge.

    Lo shinobi rimase nascosto nell'anfratto per un altra decina di minuti, in modo tale da essere sicuro che il "suo uomo" fosse lontano dall'imbarcazione e poter uscire di soppiatto senza che si accorgesse della sua presenza. L'Ashura fece forza sulla tavola di legno, sollevandola, per poi far fuoriuscire il suo capo con cautela dallo scomparto della barca. L'iwano tornò ad essere irradiato dai raggi solari riscoprendo una piacevole sensazione di calore, la quale sfortunatamente non pote godersi appieno dato che si trovava in territorio ostile. Scrutò la zona circostante notando di essere approdato su un isolotto dalla scarsa vegetazione e priva di persone, quantomeno nella locazione specifica dove era ubicato attualmente lui. Notando che la zona era tranquilla il giovane uscì dal suo nascondiglio venendo investito dalla brezza marina che, contrastando il calore emanato dal sole, lo fece rabbrividire per qualche attimo. Una volta conclusa tale azione Kariya eseguì torsioni con il collo e i fianchi per poi distendere i propri arti. L'eccessivo tempo rinchiuso in quell'angusto "buco" del mezzo di trasporto marittimo aveva intorpidito il suo corpo ed a causa di ciò decise quindi di sgranchirsi i muscoli. Una volta ripresosi richiuse lo scomparto con la tavola di legno, in modo da assicurarsi che quell'uomo nel caso tornasse lì non si accorgesse che vi era un infiltrato a bordo. In seguito balzò giù dall'imbarcazione, affondando con i piedi nella sabbia e iniziò a seguire le orme lasciate dal criminale.

    Sembra deserta come zona, inoltre è spoglia. Dubito che ci sia il loro quartier generale data la scarsa vegetazione e l'inesistenza di anfratti, quantomeno in questo punto dell'isola. Se ricordo bene quel tipo aveva parlato di dover consegnare un quantitativo di denaro al suo boss, quindi è possibile che questo sia semplicemente un punto di incontro per la riscossione delle tangenti del racket. Effettivamente non potrebbe esserci luogo migliore, dato che non vi è anima viva. Peccato per loro che oramai non mi è più sconosciuto. Se avrò fortuna riuscirò ad acciuffare sia quel tipo che il loro capo, o comunque sia uno dei pilastri dell'organizzazione

    L'aspirante jounin, passo dopo passo, si addentrò verso l'entroterra seguendo le orme del criminale. Sfortunatamente le impronte divenivano meno nitide e profonde man mano che la sabbia lasciava spazio ad un terreno stabile. Le tracce del tizio improvvisamente si dissolsero e l'Ashura perse l'unica pista che aveva. In un primo momento si innervosì con se stesso per aver aspettato probabilmente troppo all'interno della barca prima di uscire allo scoperto, ma non volle darsi per vinto e tentò di ritrovare il contatto visivo con il suo obiettivo. Si spostava con andatura moderata, tentando di non provocare rumore, percorrendo in lungo e in largo l'area circostante. Passò diversi minuti a girovagare alla sua ricerca, sino a che non notò una figura con una valigetta in mano in uno spiazzo d'erba. Il ninja attivò il suo binocolo oculare e tramite l'attrezzo riuscì ad assicurarsi che l'uomo seduto era proprio colui che stava cercando. All'angolo della bocca del sedicenne si formò un accenno di sorriso per la riuscita dell'inseguimento, ma il suo lavoro non era certo finito lì. Il possessore dell'arte eremita avanzò con passo felpato verso l'uomo, che gli dava le spalle. Inaspettatamente il malvivente si voltò, notando il chunin del villaggio della roccia. Quest'ultimo rimase incredulo di come fosse riuscito ad individuarlo, in particolare perchè non gli era di fronte ma di spalle. L'uomo fissò per qualche attimo il giovane, sorpreso della sua presenza sul posto, per poi aggredirlo verbalmente.

    E tu chi sei? Cosa diavolo ci fai qui? Da dove sei saltato fuori? Come hai fatto ad arrivare qui?

    L'Ashura, irritato dall'atteggiamento aggressivo dell'uomo, reagì alla stessa maniera e con tono sadico gli rispose dicendogli:

    Non è importante chi sono, ma come ti ridurrò una volta che avrò terminato con te e la tua organizzazione di figli di p*****a !

    Maledetto inutile iwano !! Torna da dove sei venuto e fatti i c***i tuoi !!!

    Il ninja, percorrendo con passo lento un paio di metri, produsse una fragorosa risata malefica mentre il suo corpo mutava. Oltre all'aspetto fisico anche la tonalità della sua voce, che divenne più rauca, provocando una strana distorsione nel suo ghigno. Sul suo corpo iniziarono a diramarsi alcuni sigilli color pece mentre il suo avversario assisteva esterrefatto alla scena.

    AHAHAHAHAHAHAHAHA. SPERI DI SPAVENTARMI ? NON HAI BEN CAPITO CHI TIENI DI FRONTE A TE. IO SONO IL DEMONE DELLA TERRA, COLUI CHE METTERA' FINE ALLA TUA VITA.

    Dopo quelle parole l'uomo, senza esitazione, scattò di corsa verso l'iwano. Quest'ultimo, mentre i metri tra lui e il suo nemico si riducevano, notava che la muscolatura del criminale era notevolmente migliorata. Kariya a quel punto si mise in posizione difensiva, incuriosito dalle abilità dell'uomo che stava per fronteggiare. I due erano specialisti nell'arte del taijutsu e sicuramente sarebbe stata una sfida interessante. L'uomo dal fisico statuario una volta arrivato a distanza ravvicinata tentò di colpire con un calcio ascendente allo stomaco il possessore dell'arte eremitica, che non riuscì a bloccare il colpo in tempo e venne innalzato di diversi centimetri dal suolo. In seguito il bandito continuò la sua offensiva portando una serie di 3 calci. Il giovane dalla folta chioma bronzea cercò di difendersi come poteva, ma incassò nuovamente i colpi avversari. Non era la prima volta che l'Ashura vedeva quella tecnica. Subito gli rivenne in mente il giorno in cui si scontrò con un ninja di konoha, incontro dove ebbe la peggio. Sfortunatamente la situazione non permetteva di rievocare ulteriormente quell'evento, dato che era nel pieno di uno scontro. Kariya, notando che l'offensiva nemica era terminata, si preparò a contrattaccare.

    Mi aspettavo di più da te, mi hai fatto appena il solletico.

    Il ninja, dopo quelle parole, arretrò di 3 m per poi tentare di caricare con veemenza il suo avversario. Lo shinobi, data la sua immensa potenza fisica, cercò con questo primo attacco di destabilizzare il suo avversario in modo tale da rendere il seguito della sua strategia offensiva maggiormente ostica e devastante. Dopo aver tentato di cozzare con brutalità il suo nemico, l'Ashura quadruplicò le dimensioni del suo arto destro in modo da incrementare esponenzialmente il suo potere distruttivo. Il ninja, nel momento in cui trasmutò il suo braccio, lo fece roteare per un istante in modo da caricare il colpo per poi tentare di far impattare un primo pugno sulla gamba sinistra del malcapitato ed in seguito, utilizzando sempre il medesimo braccio, caricò un rovescio tentando di colpire il volto del criminale. Infine, per concludere la sua micidiale strategia offensiva, tentò di colpirlo con la sua tecnica preferita, ovvero il palmo distruttivo. La mano del giovane mirava al torace dell'uomo, con l'intento di metterlo al tappeto. L'Ashura, una volta conclusa l'ultima azione, si allontano di 4 m dal suo obiettivo per poi fissarlo in malo modo. Il possessore dell'arte eremitica fendeva l'aria con le sue dita potenziate, che sembravano pizzicare il vuoto, impazienti di scoprire se l'uomo fosse ancora in grado di rialzarsi. Lo shinobi, mentre aspettava il responso, pose la sua mano "sana" sul suo capo aggiustandosi il copri fronte per poi passarla sulla sua folta chioma bronzea, gettandosela all'indietro in modo da sistemarla. Sul suo volto risplendeva un sorriso alquanto macabro, che era pari unicamente al suo sguardo assassino. Il ninja mise in conto che se la maggior parte dell'organizzazione era composta da membri di livelli infimo come l'individuo con cui stava combattendo sarebbe stato un gioco da ragazzi sbarazzarsene e allo stesso tempo divertente nel godere del panico sulle loro facce una volta che li avrebbe malmenati o addirittura uccisi uno ad uno. Sfortunatamente quello non era che il preludio e il primo passo per tale avvenimento era la disfatta del bandito che aveva dinanzi ai suoi occhi.

    CITAZIONE
    Calcoli
    riflessi: 4
    parata semplice: 6
    tecnica offensiva 5,5
    attacco semplice 5,5

    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Attivazione innata 2°livello Livello 2 (Verde)
    Assorbendo passivamente il chakra della natura a questo livello il ninja sarà in grado di modificare la forma di entrambi i propri arti superiori (la pelle assumerà un colore grigiastro nella zona trasformata).
    Compariranno dei tatuaggi neri ricoprendo metà corpo e la forza del ninja aumenterà a dismisura, rendendo tutti i suoi attacchi più violenti e brutali (Forza +2)
    La trasformazione eremitica scatenerà nel ninja una personalità doppia, tanto che se non si avranno almeno Volontà 3 e Intuito 3 si rischierà di attaccare anche i propri compagni durante un combattimento (metà degli attacchi saranno rivolti verso l'avversario, l'altra metà verso i propri amici).
    [Costo di attivazione: 5; mantenimento: 2 x turno]
    | Consumo: 5

    Difesa semplice 1: tento di parare vento ascensionale della foglia | danni ricevuti: 2
    Difesa semplice 2: tento di parare vento della foglia | danni ricevuti: 1
    Azione di movimento 1: arretro di 3 m
    Tecnica offensiva a verde: CaricaCarica- (Tokken - Tackle Charge)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: E’ una tecnica sia di difesa che di attacco. Il ninja che la utilizza contrae i muscoli del corpo ottenendo una grande resistenza ai colpi e una grande potenza d’impatto. In questa situazione però il ninja non è molto mobile e l’unica cosa che può fare è un attacco diretto con una spallata. Ma la grande energia sprigionata da questa spallata rende la tecnica molto difficile da ostacolare. Si può utilizzare anche per abbattere avversari di stazza molto grossa o contro grosse strutture come case e alberi. Il danno causato alle persone causa danni debilitanti.
    [Consumo: 12]
    [Richiede: Resistenza uguale o superiore a 1]
    [Nota: I danni saranno dipendenti dal proprio grado di Forza. A forza LV 3 abbatte piccoli alberi; a forza LV 5 abbatte muri di piccole abitazioni]
    [Slot ferita: minimo 2 – massimo 5
    A forza 5: minimo 3 - massimo 5
    A forza 7: minimo 3 - massimo 5 con possibile status : Stordimento]
    [Costo: 30 Ex]
    [Energia: Verde]
    | Consumo: 12 | danno: 3 - 5

    Tecnica non offensiva a gialla: Pugno gigantePugno Gigante
    Tipo: Hijutsu
    Posizione delle mani: //
    Livello: D
    Descrizione: La propria mano triplicherà la sua grandezza; in questo modo si potranno sferrare pugni molto potenti. Dopo che il braccio si sarà trasformato non sarà più utilizzabile per la composizione dei sigilli.
    [Consumo: 4; Mantenimento: 2xturno]
    [Slot ferita: +1 agli attacchi fisici portati con il braccio]
    [Richiede: “Trasformazione eremitica Liv.1”]
    | Consumo: 4

    Attacco semplice 1 : pugno diretto alla gamba sinistra avversaria | danno: 5 - 6
    Attacco semplice 2 : rovescio diretto al volto | danno: 5 - 6
    Tecnica offensiva a gialla : Palmo distruttivo PALMO DISTRUTTIVO - (Houshou - Crushing Fist)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Questo taijutsu può rilevarsi molto debilitante per il corpo del nemico se esso viene colpito, la tecnica consiste nel colpire, con il palmo della mano, il nemico al petto o all'addome, richiede una discreta forza per causare più danni possibili.
    [Consumo: 7]
    [Richiede: Abilità Corporee uguale o superiore a 2- forza uguale o superiore a 3]
    [Slot ferita: 1-3 se si possiede forza 5 danno 2-4]
    [Costo: 40 Ex]
    [Energia:Gialla]
    | Consumo: 7 | Danni: 3 - 5

    Azione di movimento 2: arretro di 4 m

    Chakra consumato: 5 attivazione innata + 12 carica + 4 pugno gigante + 7 palmo distruttivo = 28
    Chakra rimasto/posseduto: 68/90
    Danni fisici 3/20
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: euforico
    Equipaggiamento auricolare | arma retrattile da polso 0/22 | Binocolo oculare (indossato)
    Distanza dall'avversario: 4 m
    CITAZIONE
    Portakunai
    Tasca 1: 8/8 kunai | 3/4 Uchiha shuriken
    Tasca 2: 15/15 spiedi, 0/15 makibishi
    Tasca 3: 4/4 Sigillo esplosivo, 2/2 palla di luce, 2/2 fumogeni
    Tasca 4: 10/10m di filo di Nylon, 0/5m di bende.

    CITAZIONE
    Giubba chunin
    [Prima tasca]

    Slot 1: 0/5 m Bende
    Slot 2: Rotolo di pergamena n°1 [vuoto]
    Slot 3: 2 carte bomba. [vuoto]

    [Seconda tasca]

    Slot 1: Tonico da guerra della forza
    Slot 2: Tonico da guerra della resistenza
    Slot 3: //
    Slot 4: //
  2. .
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    CITAZIONE
    Kariya Ashura
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato altrui 1
    parlato altrui 2
    parlato altrui 3
    pensato (innata)

    I pensieri si agitavano vorticosamente nella mente di Kariya, il quale ripensava agli interrogatori attuati nella cittadina di Hatamatsu eseguiti con l'intento di scoprire se vi fossero delle problematiche nella zona portuale. La ricerca aveva dato i primi frutti, dato che uno shinobi gli aveva fornito alcune importanti informazioni. Non era a conoscenza del nome o della locazione del gruppo criminale, ma quantomeno aveva la certezza della sua esistenza e del loro giro di racket. Il sedicenne era deciso a destabilizzare il caos provocato da tali scorribande illegali ed a ripristinare la situazione. La guerra effettuata contro il paese degli uccelli aveva portato diversi grattacapi al villaggio della roccia e l'Ashura doveva assicurarsi che non ve ne fossero altri a gravare sulla Tsuchikage. Quei pensieri ossessionarono l'iwano fino a che non sopraggiunse la stanchezza e il sonno a cullarlo dolcemente fino all'indomani mattina. Al suo risveglio il giovane dalla folta chioma bronzea si avviò verso il bagno per lavarsi e prepararsi alla lunga giornata. Mentre si asciugava il viso con un panno guardò il suo riflesso nello specchio, fissandolo in modo deciso. In particolar modo si focalizzò sul suo sguardo, il quale lo invogliò a dare il massimo. Il possessore dell'arte eremitica, dopo essersi vestito, uscì dalla stanza dell'ostello per poi scendere attraverso le scale al piano terra. Lì si avviò verso la sala da pranzo dove si gustò una veloce colazione prima di rimettersi sulle tracce di quei criminali. Uscito dallo stabile camminò in direzione del porto, lasciandosi alle spalle la zona commerciale.

    Stavolta come hai intenzione di muoverti ? Io consiglierei di iniziare con i pescatori.

    Era proprio quello che avevo in mente. Acciufferò quei figli di p*****a e li sbatterò uno ad uno in carcere.

    Durante il breve discorso con la sua controparte malvagia contrasse i muscoli ai lati della faccia mentre stringeva i denti. Sul suo volto era ben visibile la sua rabbia e la sua determinazione nel voler concludere questa storia il più velocemente possibile. Per tale ragione aumentò il passo, fino a che non arrivò nel luogo dov'era diretto. I raggi solari facevano brillare l'immensa distesa d'acqua e il chunin rimase qualche attimo imbambolato a fissare tale panorama. In seguito distolse lo sguardo da quello spettacolo per poi avviarsi verso la banchina. Sfortunatamente la maggior parte dei pescatori era già al largo e per tale ragione l'aspirante jounin dovette ripiegare sui negozianti. Il ninja scrutò la zona circostante e notando alcuni scaricatori decise di avvicinarsi a loro sperando che potessero fornirgli ulteriori informazioni. Durante la chiacchierata cercò di avere un tono ed un'espressione serena sperando che tale atteggiamento invogliasse i due lavorati ad aprirsi più facilmente a lui.

    Salve signori, scusatemi per il disturbo ma vorrei chiedervi delle informazioni. Da qualche mese qui si aggirano alcuni criminali che chiedono il pizzo ai negozianti ed ai pescatori in cambio della loro protezione. Sto insomma parlando di racket...

    Le facce dei due uomini divennero cupe per qualche attimo, segno che conoscevano il gruppo di criminali e vi era persino la possibilità che avessero avuto dei contatti con loro. Uno dei due lavoratori istintivamente cercò di arretrare, sperando di non dare nell'occhio. Questo particolare fu notato dal ragazzo, il quale irrigidì i muscoli del suo viso ed aggrottò le ciglia cercando di far comprendere che con uno come lui non si scherza. Avanzò minacciosamente verso l'uomo, il quale sentiva la tensione derivata dall'intricata situazione e deglutì l'ammasso di saliva che aveva accumulato nella sua bocca.

    Non..so di cosa tu...

    Kariya non sopportava l'idea di essere preso per stupido e decise di passare subito alle maniere forti. Afferrò la maglia del malcapitato per poi spingerlo all'indietro. L'uomo, data la potenza della spinta, cadde rovinosamente al suolo mentre l'iwano si avvicinò a lui per poi poggiare il proprio piede sullo stomaco e fare una leggera pressione.

    NON HO INTENZIONE DI PERDERE TEMPO ! Dimmi cosa sai al riguardo ?

    L'altro lavoratore, vedendo il compagno in difficoltà, tentò di intimidire il ragazzo invogliandolo a lasciar stare il suo compaesano. Il sedicenne, con una torsione del collo, portò il volto in direzione dell'omaccione per poi guardarlo in malo modo.

    Ditemi quel che voglio sapere e non vi importunerò ulteriormente.

    Il colosso, notando che le sue parole non furono minimamente ascoltate dal giovane dalla folta chioma bronzea, decise di assaltarlo. Vedendo tale scena il chunin sbuffò per poi afferrarlo per la gola e sollevarlo alcuni centimetri da terra. La mancanza d'aria stava mandando nel panico lo scaricatore, che si dimenava come un forsennato, ma la presa dell'iwano non accennava ad allentarsi.

    LASCIALO STARE !

    Sai bene cosa devi fare allora !

    La situazione stava diventando problematica. Kariya doveva risolvere quell'interrogatorio nel più breve tempo possibile, dato che era sempre in un luogo pubblico. Per sua fortuna, a causa dell'orario, la banchina era sgombra e questo gli permetteva di poter agire in tale modo, anche se non poteva protrarre quell'atteggiamento a lungo per non rischiare di incappare in problematiche con la polizia. L'uomo sdraiato al suolo fissò con timore l'individuo che aveva poggiato la suola della scarpa sul suo addome e con voce tremante ribatte dicendo:

    Hai idea di cosa faranno a noi e alle nostre famiglie se vengono a sapere che abbiamo parlato ? Se vuoi pestarmi allora fallo, ma io non parlerò.

    Come negli interrogatori eseguiti il giorno prima, anche adesso la popolazione decise di essere omertosa e non divulgare informazioni riguardo questo gruppo criminale. L'Ashura era davvero irritato di questo atteggiamento e per qualche attimo volle massacrare con veemenza quell'uomo. Alcuni marchi di color scuro si stavano diramando sul suo volto, ma in qualche modo riuscì a reprimere la sua furia. Lo scaricatore, vedendo quella specie di tatuaggi sul volto e sul collo del giovane, iniziò a tremare dal terrore.

    Tu...cosa sei ?

    Il sedicenne si accasciò leggermente per poi afferrare la maglia ed alzare in modo brusco l'uomo e in seguito allentò la presa al collo dell'omaccione. Una volta che entrambi i lavoratori erano nuovamente in piedi l'iwano, con voce sinistra gli sussurrò:

    *E' meglio ne tu ne rimanda allo scuro, come deve essere per il resto della popolazione. Se verrò a sapere che avete parlato con qualcuno...

    Il possessore dell’arte eremitica, dopo quella breve frase, sfumò in un silenzio più eloquente di qualsiasi parola e lasciò la presa sui due per poi allontanarsi. I due lavoratori erano shockati per la situazione che avevano appena vissuto. In particolar modo il colosso portò le mani sul collo dolorante e respirò affannosamente fino a che non riuscì a colmare il vuoto d'aria creatosi nei suoi polmoni. L'alter ego dello shinobi non fu entusiasta della repentina rinuncia nell'interrogatorio e volle chiedere spiegazioni:

    Spiegami per quale diavolo di motivo hai deciso di andartene proprio adesso ? Aveva mollato, non hai visto come tremava dalla paura.

    Stavo rischiando troppo. Se la polizia o qualche altro organo delle forze dell'ordine mi avesse avvistato avrebbero rallentato la mia ricerca, se non addirittura causarmi rogne. Non posso permettermelo, dato che vi sono alcuni di loro che sono corrotti ed avvertirebbero tale organizzazione criminale. Devo agire adesso, prima che possano accorgersi che gli sono alle calcagna.

    Tsk, io avrei continuato.

    Lo shinobi, entrando in alcuni viuzze e vicoli secondari, si era lasciato alle spalle la zona portuale ed era ritornato in quella commerciale. Per sua fortuna non aveva nessuno a pedinarlo o che lo guardasse in malo modo ed ebbe il tempo di riflettere sul da farsi. Il ninja oramai aveva compreso che non vi era nulla da fare, dato che nessuno si sarebbe esposto per dare informazioni. Il terrore per quella banda criminale era tale da serrare le bocche di tutti, specialmente di chi subiva tali abusi. Non sarebbe riuscito a cavarne un ragno dal buco e per tale ragione decise di optare per una nuova locazione da scrutare. La sua decisione andò a ricadere su una zona limitrofa alla città di Hatamatsu, dove attualmente stava indagando per conto del villaggio della roccia. Il ragazzo, assicurandosi di non essere adocchiato da nessuno, salì sulla cima dell'edificio più alto che si trovava nei pressi della sua posizione e notò che nelle vicinanze vi era un bosco. L'iwano si focalizzò su quella lussureggiante vegetazione e speranzoso decise di esplorarla. Infondo il nascondiglio di quella losca gang non gli era notò e allo stesso tempo i popolani della cittadina portuale non volevano esporsi e dare informazioni per non essere presi di mira. Per tali ragioni il chunin balzò giu dall'edificio, atterrando in un vicoletto tetro e angusto in modo da non essere avvistato durante la discesa, per poi varcare il portone dell'entrata principale. Si lasciò quindi alle spalle Hatamatsu per avviarsi verso l'area boschiva, sperando di trovare lì qualche informazione che gli potesse essere utile.

    Spiegami cosa ti aspetti di trovare ? Oltre alla folta vegetazione e a qualche animale selvatico dubito ci possa essere qualcosa di interessante riguardo la nostra indagine.

    Oramai non ci rimane molto altro da poter fare. La popolazione rifiuta di collaborare, quindi a mali estremi estremi rimedi. Setacceremo la zona sperando di trovare qualcosa di utile. E' pur sempre un luogo isolato, magari è proprio nelle vicinanze che sono situati questi bastardi. Infondo tentar non nuoce.

    La controparte malvagia non fu d'accordo con il pensiero del sedicenne, ma comprendendo l'intricata situazione non volle ostacolarlo. Il ragazzo, con passo lento, si addentrò in quel tratto di vegetazione verdeggiante con le piante che ondeggiavano alla brezza e i nugoli di uccelli colorati che volteggiavano in alto. Quell'ambiente gli dava un senso di tranquillità e di serenità, stimolandolo quasi a poggiarsi sotto un albero e godersi quella visione cosi piacevole e quelle sonorità cosi soavi. L'aspirante jounin rimase qualche attimo imbambolato, appagando i propri sensi, per poi riprendere il tragitto. Il ninja percorse diversi chilometri, scrutando la zona circostante, ma non notò nulla che potesse essere rilevante. La sua coscienza oscura, vedendo l'infruttuosità della scelta di Kariya, iniziò a tartassarlo cercando di farlo tornare indietro. Il ragazzo non prestò minimamente ascolto alle parole del suo alter ego, dato che seppur le ricerche non procedevano quantomeno si stava rasserenando. L'Ashura udì lo scorrere dell'acqua, luminosa al sole opaco, nella quale il chunin si stava rispecchiando e tramite cui si dissetava. Durante tale azione qualcosa destò la sua attenzione. Una figura sconosciuta si stava muovendo nella boscaglia, allertando l'iwano che si riparò dietro un albero nelle vicinanze per evitare di essere avvistato. Il giovane, notando quell'individuo, cercò di scrutarlo per capire quali potessero essere le motivazioni per cui si trovava in quel luogo. Il sedicenne scostò leggermente il capo, in modo da permettergli la visuale, ed utilizzò il suo binocolo oculare per osservare la figura misteriosa. Era un uomo sulla quarantina con una capigliatura nera che gli arrivava sino alla base del collo. Il suo volto era contrassegnato da una cicatrice che partiva dalla guancia sinistra e si concludeva all'altra guancia, sfregiando cosi anche il naso dell'individuo. L'aspirante jounin fu incuriosito da quella figura, in particolare per come si fosse procurato quello squarcio sulla faccia. L'uomo agiva con fare sospetto dato che si muoveva in modo frettoloso e scrutava frequentemente la zona circostante, temendo probabilmente di essere inseguito.

    Foto del tizio
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    Quel tipo si comporta sul serio in modo strano. Sarà il caso di dare un occhiata, non si sa mai che sia collegato o che faccia persino parte di quella feccia a cui stiamo dando la caccia. Pediniamolo e vediamo cosa succede.

    Lo shinobi, essendo d'accordo con la sua coscienza oscura, decise di seguire il losco individuo nella boscaglia. Il ragazzo cercava di rimanere ad una distanza di sicurezza di almeno una ventina di metri, dato che non voleva rischiare di essere adocchiato. La riuscita della sua missione poteva dipendere dalla sua furtività e per tale ragione non poteva fallire. L'Ashura cercava di rimanere sempre celato ala vista dell'uomo e rimaneva occultato dietro degli alberi o nei cespugli, passando da un nascondiglio all'altro per celare la sua presenza. L'uomo costantemente, dopo aver effettuato un dato numero di metri, si fermava di scatto e guardava intorno e alle sue spalle. Talvolta, a causa di tali atteggiamenti, l'iwano credette quasi di essere stato avvistato. Per sua fortuna il tizio non aveva la benchè minima idea di essere pedinato, anche se lo temeva. I due si muovevano in questo habitat verdeggiante, uno essendo quasi l'ombra dell'altro. Kariya stava quasi per perdere la pazienza, dato che oramai era una mezz'oretta che lo seguiva in quella dannata boscaglia e gli sembrava quasi come se il suo "obiettivo" non avesse meta. L'uomo stava percorrendo un sentiero, il quale lo fece sbucare in una spiaggetta. Il giovane, dato che non vi erano ripari dove nascondersi, decise di rimanere a distanza senza però perdere le sue tracce. Il ninja continuava a scrutare il "potenziale" malvivente, che improvvisamente bloccò la sua camminata e si voltò con un espressione nervosa. L'Ashura si accasciò dietro un cespuglio, evitando così di essere notato, mentre il tizio tornava sui suoi passi discutendo tra sè e sè.

    Che idiota che sono... Dovevo prendere una sola cosa e sono riuscito a dimenticarla... Se torno indietro senza i soldi di ieri il capo mi disintegra..

    Kariya non potè far a meno di origliare le sue parole e fu soddisfatto nel comprendere che lui era uno dei membri di quella banda di criminali. Un sorriso spuntò sul voltò dell'Ashura, il quale sapeva adesso come agire.

    Bene ! Saltagli addosso e pestalo a sangue fino a che non ci avrà rivelato quello che vogliamo sapere su quei delinquenti.

    Lo farei molto volentieri, ma dobbiamo agire d'astuzia. Non sono sicuro che persino se lo pestiamo quell'uomo ci direbbe la verità, senza contare che noi non potremmo nemmeno intuire se ci menta o meno dato che non abbiamo quasi nessuna informazione su di loro. Piuttosto che massacrarlo prendiamoci il tempo per analizzare la situazione ed agire in modo da avere un vantaggio tattico. Adesso lui tornerà probabilmente alla sua abitazione a prendere quei soldi. Questo ci dà un po di tempo, prima che lui sia di nuovo qui. Se hai ben notato si stava dirigendo verso la spiaggia ed immagino che non fosse un caso.

    Tsk, d'accordo vediamo se questa tua teoria ci porterà da qualche parte. Sperando di non perdere di vista quell'individuo.

    Il ninja, dopo il breve battibecco con la sua controparte malvagia, attese che l'uomo si allontanasse dalla zona per poi dirigersi verso la spiaggia. Il ragazzo, arrivato lì osservo il paesaggio circostante in cerca del possibile rifugio della banda criminale. Nella zona non vi era anima viva. La sabbia, dalla colorazione chiara e contrassegnata da alcune pietre sparse qua e là, dominata sul panorama posto dinanzi agli occhi del giovane. L'unico oggetto di rilievo nel territorio era un imbarcazione, ormeggiata con una fune ad una roccia, che era l'unica presente sull'intera spiaggia. Il ragazzo, adocchiando il mezzo di trasporto marittimo, salì con un balzo su di esso per scrutarlo con maggiore attenzione. La barca aveva una colorazione prettamente azzurra, larga all'incirca una decina di metri e provvista di remi ed alcuni scomparti. Proprio questi ultimi fecero riflettere lo shinobi, come del resto la presenza dell'imbarcazione nella zona.

    Mmm...dubito sia una zona di pesca o comunque sia frequentata da turisti per godersi il mare. Non vi è la minima traccia di presenza umana qui, apparte per questa barca. Probabilmente il nascondiglio di questa cospirazione criminale non è situato sulla terraferma. Deve essere un posto dove si può arrivare unicamente con la barca, ad esempio un anfratto costiero oppure un isoletta nelle vicinanze. Nella boscaglia ho modo di seguirlo senza preoccupazioni ma lo stesso non avviene in acqua. Lì non ho ripari. Non posso camminare sull'acqua, altrimenti sarei notato in un batter d'occhio, e allo stesso tempo non conviene nemmeno che io provi a seguirlo in apnea. Devo escogitare qualcosa di ingegnoso per ridurre al minimo il rischio di essere scoperto. Se magari...

    Poggiando le mani sugli scomparti tentò di sollevarli e notando che vi era uno spazio vuoto al suo interno lo shinobi ebbe la brillante idea di nascondersi al suo interno e rimettere al suo posto la tavola di legno in modo da non far accorgere a quell'uomo che vi era un intruso a bordo. Il tempo passava, ma del tizio nessuna traccia. L'Ashura stava iniziando a spazientirsi e la sua coscienza oscura non gli dava man forte nel reggere lo stress dell'attesa. Il ninja avrebbe voluto stiracchiarsi e dimenarsi, dato che la posizione che aveva assunto in quell'antro angusto non era per nulla comoda, ma non poteva rischiare che la sua copertura saltasse. Per tale ragione tentò di distrarsi, non focalizzandosi su quel malessere, interloquendo con il suo alter ego. Improvvisamente il silenzio fu interrotto da un verso simile ad un lamento e dallo sballottamento della barca. Le assi di legno iniziarono a scricchiolare e si potevano udire dei passi che facevano vibrare lo scafo dell'imbarcazione. Il giovane dette una testata su una superficie lignea, ma rimase in silenzio imprecando con rabbia e vigore nella sua mente mentre si toccava la parte colpita. Un tonfo si udì nella parte anteriore dello scafo, il quale fece quasi sobbalzare lo shinobi. Quest'ultimo ipotizzò fosse la fune con cui era precedentemente ormeggiato l'imbarcazione ma non ne aveva la certezza, non che fosse rilevante al momento. Dopo un paio di minuti circa Kariya udì, a ritmo costante, lo scrosciare dell'acqua. Tale suono, in concomitanza con il leggero sballottamento della barca gli fece comprendere che oramai erano in viaggio. Rimanere in quell'oscuro antro ebbe uno strano effetto sul giovane, che riusciva a percepire con maggiore attenzione l'infrangersi delle onde sullo scafo, le vogate del tizio ed i suoi lamenti per la fatica, lo scuotersi del mezzo di trasporto marittimo e il verso dei gabbiani, che probabilmente sorvolavano le acqua in cerca della loro cena. Il tragitto sembrava non concludersi mai e questo "lacerava" l'animo dello shinobi, che iniziava davvero ad essere stufo di quella situazione. L'unica motivazione che gli dava la forza e la caparbietà di sopportare tale stress fu una fantasia, l'assaporare il momento in cui sarebbe arrivato nel nascondiglio di quei lestofanti ed avrebbe iniziato a dargliele di santa ragione fino a che nessuno di loro sarebbe rimasto in piedi. Sfortunatamente quel momento non era ancora arrivato, ma ad ogni colpo di remo del tizio la sua meta divenire sempre più vicina. Ad ogni remata la sua brama di sangue aumentava, nell'attesa di sistemare questa storia una volta per tutte.
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    CITAZIONE
    Kariya Ashura
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato altrui 1
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    parlato altrui 3
    pensato (innata)

    Erano le prime luci dell'alba e Kariya era situato dinanzi l'immenso portone che ostruiva l'entrata della cittadina portuale. Lo shinobi del villaggio della roccia, con passo lento, si avviò verso l'ingresso principale. Il suo obiettivo era rimanere in incognito per non essere adocchiato ancor prima di riuscire a mettere piede al porto e per tale ragione volle evitare di scavalcare la sorveglianza per poi piombare su un edificio per scrutare la zona. Era conscio che in prima mattinata difficilmente avrebbe potuto notare qualcosa di rilievo, aveva bisogno di informazioni e doveva trovare il modo per procurarsele. Per sua fortuna, senza troppe complicazioni, riuscì ad entrare ad Hatamatsu ed a recarsi nella zona commerciale. Vi erano diverse abitazioni fatiscenti alte un paio di piani con relativo giardino ben curato. Tra queste "villette" vi erano 2 grossi edifici, probabilmente amministrativi, che si ergevano nei pressi dell'entrata e tra di essi, al centro della piazza principale, vi era una statua raffigurante un uomo barbuto sulla cinquantina che stringe tra le mani un sacco pieno di monete. Le strade pullulavano di gente, le quali si spostavano di negozio in negozio in modo frenetico. Il giovane dalla folta chioma bronzea fu stranito dalla cosa, dato che non si aspettava di trovare cosi tanti abitanti in una città portuale.

    Tsk, questo mi complica il lavoro. Troppi occhi e troppe orecchie, dovrò stare molto attento alle mie azioni. Fino a che non avrò idea di cosa stia succedendo in questo posto non posso permettermi di essere scoperto. Comunque sia non devo focalizzarmi solo sugli aspetti negativi, ma devo analizzare gli elementi di questo luogo e sfruttarli a mio vantaggio. E' una cittadina con una solida economia a quanto sembra, la quale si baserà prettamente sul commercio a giudicare da quel monumento. Se vi sono disordini vi è un alta possibilità che le persone colpite siano i negozianti ed è proprio da lì che partirò.

    Il possessore dell'arte eremitica arrivato nel luogo prefissatosi fissò la folla per le vie cittadine, locazione dove vi erano svariate attività mercantili. Per quanto potesse essere caotica la zona non poteva restare con le mani in mano e per tale ragione decise di intraprendere le indagini. Il ninja del villaggio della roccia si guardò attorno, cercando di trovare nel borgo in cui era situato una possibile attività che era priva o quasi di clientela per poter acquisire qualche dettaglio nella sua ricerca. Mentre ricercava il suo obiettivo, la brezza marina si faceva largo tra i suoi capelli ed accarezzava la sua pelle. Il chunin pose una mano sulla sua folta chioma per evitare che il vento potesse scombinarla ed alzando lo sguardo notò l'insegna di un orefice. Senza pensarci ulteriormente decise di varcare la porta di tale negozio e di far finta di dare un occhiata agli articoli che vi erano all'interno del negozio, in attesa che si sfollasse la stanza. Dopo una decina di minuti il suo desiderio fu esaudito e restarono nella sala solo lui ed il negoziante. L'Ashura a quel punto si diresse vicino al bancone e cercando di parlare sottovoce disse al proprietario:

    *Buongiorno, sono un chunin del villaggio della roccia. Mi hanno segnalato che in zona vi sono alcuni disordini, speravo potesse darmi qualche informazione al riguardo.*

    Si notò lontano un miglio che l'uomo era turbato dalle parole del ragazzo. La sua espressione era alienata, tentava di sorridere e di essere disinvolto ma era semplice scorgere dal suo tono di voce e dalla sua mimica che il suo atteggiamento era ingannevole.

    Disordini ?! Ahah non so di cosa stai parlando ragazzo. Qui procede tutto a gonfie vele...

    In quel momento entrarono due donne nell'oreficeria e lo shinobi del paese della terra non poteva proseguire con il suo interrogatorio. Il ninja fu nettamente seccato da quell'imprevisto ma sapeva di non poter fare altrimenti. A causa di ciò intraprese una sceneggiata per cercare di non far trapelare nulla riguardo il suo scopo lì e non far accorgere di nulla la popolazione per evitare di far spargere la voce.

    La ringrazio per i consigli. Buona giornata.

    Dopo quelle parole il sedicenne si avviò verso l'uscio del negozio per poi ritornare nuovamente in strada. La situazione era anomala. L'Ashura non riusciva a comprendere quale potesse essere la motivazione per cui quell'uomo avesse deciso di essere omertoso. Vi erano ancora poche informazioni e doveva rimettersi in modo nella speranza che la volta successiva sarebbe andata diversamente. Per non incappare in problematiche decise di cambiare quartiere e per quale ragione si spostò. Si addentrò per alcune vie secondarie per non dare nell'occhio. In queste stradine notò un paio di uomini con abiti imbrattati e lacerati che dormivano in posizione sopiva poggiando la loro schiena al suolo. L'aspirante jounin li sorpassò senza focalizzarsi più di tanto su di loro.

    A quanto pare non tutti gli esponenti di questa cittadina sono benestanti, come ogni luogo "dove vi è luce vi è anche ombra".

    Uscito da quei vicoli stretti e sudici si diresse all'interno di un altra attività. Lì si era ripetuta la stessa scena che era avvenuta con l'orefice e Kariya, comprendendo che non sarebbe riuscito ad ottenere nulla di significativo fece retro-front e andò via. La sua ricerca non stava dando frutti ed iniziava ad essere stufo degli atteggiamenti dei negozianti.

    Con quell'atteggiamento permissivo speravi sul serio che ti parlasse ? Noi siamo bravi nell'intimidire, non nell'essere eloquenti. Sfruttiamo tale capacità per estorcere informazioni. Proviamo ad avviarci verso la zona portuale e vediamo se avremo miglioramenti con le indagini.

    Oramai il sole era alto e faceva piena luce sulla cittadina. Era l'orario di pranzo ma il possessore dell'arte eremitica non volle concedersi riposo e continuò nella sua ricerca. Camminava a passo lento, proprio per cercare di inquadrare le strade, abitazioni e quant'altro relativo alla struttura urbana della zona portuale. Continuando a procedere per la via principale si ritrovò nuovamente la statua avvistata in precedenza all'entrata, quella raffigurante quell'uomo barbuto con un sacco d'oro. Il ragazzo iniziò a comprendere che forse tale figura poteva essere, o era stata, una persona di rilievo per Hatamatsu. Man mano che si avvicinava verso il mare l'afflusso di gente tendeva a diminuire, in particolar modo degli individui facoltosi. Arrivato dinanzi alla banchina lo shinobi notò un grosso edificio della marina locale, il quale non era affiancato da nessuna struttura. Nella zona vi erano unicamente alcuni marinai e dei pescatori che stavano scaricando a riva il loro "bottino". Kariya scrutò la zona circostante cercando di non dare troppo nell'occhio, ma non vi era nulla di rilevante. Uno dei pescatori per qualche istante si allontano dal suo gruppo per fare i suoi bisogni in un angolo di un vico e lo shinobi prese la palla al balzo per tentare di ricavare qualche informazione. L'uomo non si era accorto di essere seguito dall'iwano e si stava mettendo comodo per soddisfare i suoi stimoli quando improvvisamente notò un ombra alle sue spalle. La pelle gli rabbrividì, come se potesse essere chissà quale malfattore. L'uomo stava voltando lentamente il capo per paura di cosa avrebbe trovato alle sue spalle.Una volta accortosi che non vi era l'uomo che temeva ma un "semplice ragazzino" si alzò i pantaloni e lo sgridò:

    Cosa ci fai qui ragazzino ? Vattene a casa e non scocciarmi !

    L'uomo stava quasi per superare Kariya, ma quest'ultimo non glielo permise dato che lo bloccò con il suo braccio.

    Ma che ?...

    Sei talmente spaventato che non hai nemmeno notato il mio coprifronte. Sono uno shinobi di Iwa. Mi hanno segnalato che nei dintorni vi sono dei problemi e io sono qui per risolverli.

    La rivelazione del sedicenne scioccò l'uomo, il quale con voce sibilante tentò di replicare alle parole del giovane tentando di convincerlo di non essere a conoscenza di nulla.

    Problemi ?! Io non ne so nulla, e ora lasciami passare che sono impegnato..

    Il pescatore non riuscì ad ingannare il ninja, il quale si stava innervosendo e per tale ragione decise di passare alle maniere forti. Oltre ad evitare di farsi oltrepassare afferrò per la maglia l'uomo per poi sbatterlo contro il muro. Il suo sguardo sinistro fece rabbrividire il malcapitato, il quale iniziò a tremare.

    Non mentirmi o potresti pentirtene brutto stronzo. Inizia a raccontarmi come stanno le cose, oppure avrai un nuovo incubo da oggi in poi.

    La tensione era visibile sul volto dell'uomo, il quale era quasi shockato dalle parole del giovane. Per diversi secondi non riuscì nemmeno a parlare, fino a che riuscì a pronunciare qualche parola.

    ...Ti prego, non voglio averci a che fare con quella gente. Se vengono a sapere che ho parlato...

    L'interrogatorio fu interrotto da una voce che si stava avvicinando man mano al vicolo. Un collega del malcapitato non vedendolo ritornare lo andò a chiamare.

    Hey Shiku quanto ti ci vuole ? Abbiamo ancora molto lavoro da fare.

    Il ragazzo lasciò la presa per evitare di avere casini per poi intimidire il pescatore dicendo di tenere la bocca chiusa su quanto successo. L'uomo lasciò il vicolo, ancora mezzo spaventato, mentre lo shinobi uscì da un altra via. Il ragazzo decise di rimanere nell'anonimato per qualche ora, giusto il tempo per far calmare le acque ed attendere che quell'uomo che aveva interrogato fosse andato via da lì. Era tardo pomeriggio quando l'Ashura decise di rimettersi in moto alla ricerca di informazioni. Tornò alla banchina, dove notò un ninja e un marinaio interloquire. Di primo impattò ipotizzò che quello shinobi era lì per il suo stesso motivo. Si avvicinò per accertarsi della sua ipotesi, la quale però fu errata. I due stavano semplicemente chiacchierando del più e del meno mentre il marinaio stava legando con una corda una pitta per poter ormeggiare la barca del suo capitano. Kariya decise di rischiare qualcosina in più ed andare a parlare con entrambi. Una volta arrivato lì interruppe bruscamente il discorso dei due schiarendosi la gola per poi inserirsi nella conversazione.

    ...Salve, sono uno shinobi di Tsuchi. Ho ricevuto una segnalazione riguardo dei disordini nei dintorni, voi siete a conoscenza sulla natura di queste problematiche ?

    Entrambi rimasero per qualche attimo in silenzio, fino a che il marinaio non aprì bocca.

    Qui è tutto tranquillo, non so proprio di cosa stai parlando eheh.

    L'uomo si grattò il capo cercando di essere convincente, lo shinobi invece scrutò l'iwano senza dire una parola. Quest'ultimo fissò i due uomini dinanzi a lui per poi sbuffare ed andare via. Kariya era stufo dell'omertà della cittadinanza di Hatamatsu e dato che a causa dell'orario era affamato decise di avviarsi verso una taverna per potersi gustare un pasto caldo. Si diresse verso la zona commerciale per poi entrare nel primo stabile che potesse sfamarlo. Il ragazzo si sedette ad un tavolo mentre osservava la struttura in legno e gli altri clienti in sala mentre ripensava agli avvenimenti accaduti quel giorno.

    Tsk, se continua cosi non ne riuscirò a cavare un ragno dal buco. Possibile che questa gente abbia talmente paura di....qualsiasi cosa stia accadendo qui. Dannazione...

    Una volta arrivata il suo piatto di mare il giovane si apprestò a divorarlo. La sua abbuffata fu interrotta qualche minuto dopo da un individuo che si avvicinò al suo tavolo per poi sedersi di fronte a lui. Kariya fissò la figura in cagnesco per qualche istante per poi notare che era uno shinobi. Il ragazzo notò che la persona che era situata dinanzi a lui aveva il medesimo stemma sul coprifronte del ninja con cui aveva cercato di parlare un ora prima.

    Che sia il capo o comunque sia qualche altro membro del gruppo di quel tipo ? Non capisco cosa voglia da me in questo momento, spero non voglia semplicemente infastidirmi altrimenti gli apro in due il cranio. Dopo una giornata del genere mi servirebbe proprio una cavia da picchiare con veemenza.

    Il loro sguardo si incrociò per qualche attimo, fino a che lo sconosciuto decise di parlare.

    Mi è giunta voce che stai infastidendo la gente del luogo facendo domande su dei presunti disordini che vi sono in zona.

    L'Ashura si alzò leggermente dalla sedia in modo da poter avvicinare il suo volto a quello dell'uomo dinanzi a lui in segno di sfida. I suoi occhi non promettevano nulla di buono, come del resto i suoi atteggiamenti. Kariya una volta che era a pochi centimetri da quell'individuo con tono minaccioso gli disse:

    Vi sono problemi al riguardo ?

    Le azioni del ragazzo impressionarono l'uomo, il quale per arginare i primi malumori decise di ridere per districarsi da quella situazione ed assumere una mimica facciale più amichevole. Tali azioni confusero l'iwano, che non stava comprendendo le sue intenzioni.

    Eheheh Mi piaci ragazzo. Ascolta: ho delle informazioni che potrebbero interessarti....

    Ascoltando quelle parole si calmò e si rimise nuovamente composto sulla sedia.

    Ti ascolto.

    *Da alcuni mesi a Hatamatsu stanno avvenendo alcuni casini. Nello specifico vi è un gruppo di delinquenti che ha messo su un giro di racket tra i negozianti, che colpisce in particolar modo pescivendoli e commercianti. Questa storia sta andando avanti da diversi mesi e stanno incrementando sempre più la loro influenza sulla zona. La polizia locale non sembra essere in grado di acciuffarli, probabilmente perchè alcuni suoi vigilanti vengono corrotti e sono quindi dalla loro parte. Non posso rivelarti altro !*

    Una volta ultimato il suo discorso, detto sottovoce, l'uomo si alzò dal tavolo per poi andarsene. Il ragazzo per qualche istante aveva rischiato di farsi notare sin troppo, dato che poteva sfociare in una rissa ma fortunatamente cosi non fu. Il ragazzo non guardò ne lo strano individuo uscire dallo stabile ne gli rispose. Si limitò a ripensare alle sue parole. Dopo alcuni istanti il giovane riprese a cibarsi per poi pagare il conto ed uscire dalla taverna. Oramai era a conoscenza dell'attività illecita che veniva praticata nella zona, ma non aveva idea ne di chi ne fosse l'artefice e ne dove fosse svolta. Quantomeno aveva fatto qualche passo avanti, seppur per cause fortuite. Per tale ragione decise di andare a rifocillarsi andando a dormire in modo da riprendere le forze. Fortunatamente per lui a pochi passi dalla taverna vi era un ostello, il quale fu subito preso di mira dal ragazzo. Lo stabile era di un paio di piani con i pavimenti composti rigorosamente col parquet. Nel primo piano lui notò unicamente la reception, ovvero il salone dove effettuò la registrazione ed il pagamento della stanza. Una volta effettuata la transazione Kariya si guardò attorno notando alcuni quadri, di cui uno in particolare lo colpì. Era raffigurato in esso l'uomo scolpito nelle statue poste per la città.

    Per essere persino sui quadri deve essere sul serio uno importante, oppure un megalomane.

    In tale sala vi erano anche un prolungamento che portava alla sala da pranzo, locazione dove alle varie ore della giornata i clienti dell'ostello potessero rifocillarsi. Una volta data una veloce occhiata al luogo il ragazzo, o quantomeno alle zone che gli erano accessibili, salì al secondo piano attraversando una scala di marmo. Lì vi era un lungo corridoio, ove ai lati erano poste le stanze da letto degli ospiti dello stabile. Lo shinobi si recò nella stanza 7, quella da lui affittata per quella notte, per poi cambiarsi, lavarsi e tentare di coricarsi. In un primo momento, anche se era sfinito a causa della lunga camminata, non riuscì a chiudere occhio. Ripensava alle parole delle persone interrogate, al loro terrore riguardo tali persone e alle informazioni ricevute da quello shinobi. L'Ashura era indeciso sul da farsi, ma era conscio che quegli individui andavano fermati. Le loro scorribande non potevano proseguire oltre, per il bene di Hatamatsu e per il paese della terra. Era deciso e sicuro che avrebbe risolto tale chaos e fantasticò sul momento in cui li avrebbe presi e massacrati uno ad uno, questo fino a che la tranquillità del sonno non lo avvolse tra le sue braccia facendolo sprofondare in uno stato di assopimento.

    Edited by sraeps - 27/10/2014, 03:45
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    Kariya Ashura
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    La brezza rinfrescava l'aria in quell'afosa giornata estiva. Era il week end, precisamente domenica, ed il possessore dell'arte eremitica si crogiolava su un prato al di fuori delle porte del suo villaggio. Quel dì il giovane aveva deciso di non affaticarsi ulteriormente, dato che le sue condizioni fisiche stavano iniziando a risentire del duro allenamento attuato nell'arco della settimana. Passarono diverse ore e Kariya, dopo essersi rilassato a sufficienza, si avviò verso la zona commerciale di Iwa. L'Ashura durante il suo cammino si soffermò per qualche attimo a scrutare dei bambini divertirsi in un parco giochi che risiedeva nelle vicinanze.

    Beati loro, a quell'età non si hanno preoccupazioni. Il tuo unico pensiero è solamente come passare la giornata. Non esiste periodo più bello durante la nostra vita...

    Fissando quei ragazzini il chunin rievocò un tragico episodio avvenuto 12 anni or sono, quando il suo villaggio natale fu attaccato dal paese del fuoco.

    Nessuno meriterebbe di vivere gli orrori della guerra durante l'infanzia e loro sono molto fortunati a non esserne stati preda. Vi sono scene che non riesci a cancellare dalla tua mente, per quanto ti possa sforzare. Inoltre l'odio ti pervade, si nutre del tuo essere ed attende l'occasione giusta per esplodere con veemenza.

    Non straziarti per avvenimenti accaduti diversi anni fa. Konoha la pagherà per tale affronto, fino ad allora pensa unicamente ad incrementare le tue potenzialità. Non sei ancora pronto per questa impresa titanica.

    Adesso no, ma un giorno riuscirò ad unificare il mondo ninja sotto un unica nazione. E' solo questione di tempo.

    Per ora evitiamo di fossilizzarci su queste argomentazioni e pensiamo a goderci questa giornata di nullafacenza.

    Dopo quel breve dibattito con il suo alter ego l'aspirante jounin si avviò verso un ristorante per rifocillarsi con un pasto. Il sedicenne dopo essersi gustato del tofu e del sashimi si avviò verso la propria dimora per appisolarsi per qualche ora. Al suo risveglio il giovane continuò a restare sdraiato sul letto, perdurando nella sua oziosità. La serata passò in un lampo, senza che il ragazzo concludesse qualcosa di significativo. L'adagiarsi del chunin fu interrotto un paio d'ore dopo l'orario di cena da un uomo che bussò alla porta per recapitare una missiva. Il ninja, dopo essersi recato all'uscio dell'abitazione, senza esitazione afferrò la lettera per poi leggerne il contenuto.

    Mmm...una convocazione da parte della Tsuchikage, spero ci sia da divertirsi. Non che mi dispiaccia qualche giorno di nullafacenza ma nulla può reggere il confronto con l'azione eheh.

    Il ragazzo, dopo quel pensiero, posò la lettera sul suo comodino per poi tentare di addormentarsi. Sfortunatamente per lui non era semplice riposarsi ulteriormente per passare, dato che dopo aver dormito nel pomeriggio la sonnolenza scarseggiava. Per tale ragione si mise a fissare il soffitto della sua stanza e ripensò alle esperienze passate, agli avversari più tenaci, alle avventure più spericolate. Ripensando a quegli eventi, che avevano segnato la sua vita, un sorrisetto si stampò sul suo volto.

    La mia vita da shinobi è stata molto adrenalinica e di questo me ne compiaccio. Spesso e volentieri vi sono state delle difficoltà, ma senza di esse le varie situazioni non avrebbero avuto la medesima tensione...

    Rimembrando tali episodi il giovane dalla folta chioma bronzea cadde in uno stato di relax, tale da farlo addormentare. L'indomani Kariya si svegliò di buon ora per evitare ritardi con Yoruichi-sama. Per codesta ragione si preparò in fretta e furia ed una volta varcato l'uscio della sua abitazione si diresse senza esitazione verso il palazzo della massima autorità del villaggio. Arrivato al di fuori dell'ufficio della donna colpì la porta con le nocche, attendendo che ella lo invitasse ad entrare.

    Buongiorno Kariya... Prego, accomodati pure..

    Buongiorno Tsuchikage-sama.

    Il sedicenne entrò per poi chiudere la porta alle sue spalle.

    Vengo subito al dunque... Non posso trattenermi molto perchè ho un mucchio di lavoro da fare oggi... Mi sono stati segnalati disordini al confine tra il Paese della Terra e il Paese della Cascata all'altezza dell'area portuale... Dovrai recarti lì e cercare di capire per bene di cosa si tratta... Ti sarà richiesta discrezione... Non voglio che attiri l'attenzione su di te se non è assolutamente necessario...

    Eseguirò il mio compito come da manuale, non si preoccupi.

    Bene... Parti subito per favore... E mi raccomando... Presta molta attenzione... Non so perchè ma ho un brutto presentimento...

    Il chunin fece un cenno con il capo, in segno di intesa, per poi uscire dallo stabile. Senza incappare in distrazioni, come era suo solito, si diresse verso l'armeria e una volta ultimate le sue compere si diresse verso il portone principale del suo villaggio per poi varcarlo. Il suo viaggio era appena iniziato e il ninja stava già ripensando alle parole del kage.

    Disordini nella zona portuale...che vi sia qualche contrabbando o qualcosa di simile ? La cosa che mi preoccupa è stata l'espressione di Yoruichi-sama, raramente si preoccupa per delle missioni. Persino quando entrammo in guerra era sicura del nostro operato.

    Eri affiancato da due pilastri del nostro villaggio, sarebbe stato assurdo temere per la riuscita di quell'infiltrazione. Comunque sia qualsiasi sia la problematica noi la risolveremo, di questo puoi starne certo.

    L'Ashura percorreva il tragitto senza sosta, rimanendo sempre vigile a possibili pericoli. Man mano che si dirigeva verso nord, quindi verso la zona portuale, l'ambientazione circostante mutava radicalmente. Le lande desolate e rocciose di Iwa man mano stavano iniziando a lasciare spazio ad una vegetazione sempre più florida e rigogliosa man mano che si avvicinava verso la locazione prestabilita. Persino durante le ore notturne il giovane decise di procedere nel suo cammino, rimanendo comunque all'erta. Le luci dell'alba stavano iniziando a spuntare e lo shinobi era appostato su un promontorio. Da tale altura pote scorgere da lontano la cittadina di Hamamatsu.

    C'è una vista spettacolare da quassù. E' la prima volta che vedo il mare e devo dire che è una visione paradisiaca, davvero rilassante persino udire il rumore provocato dalle onde. Tsk, per mia sfortuna non posso soffermarmi ulteriormente...

    Magari avrai tempo una volta conclusa la missione, per ora focalizzati su di essa e sul tuo compito.

    Dopo quella breve discussione con il suo alter ego il possessore dell'arte eremitica riprese il viaggio e dopo qualche ora si trovò dinanzi alle porte dell'area portuale. Per evitare di essere tenuto sott'occhio lui cercò di assumere un atteggiamento molto rilassato e disinvolto, sperando in tal modo di poter scrutare la zona interna senza problematiche.

    Oggetto comperato in armeria:
    Binocolo Oculare: 600 ryo miei + 300 in dotazione dal villaggio


    Edited by sraeps - 23/10/2014, 02:15
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    dici la verità: era un subdolo tentativo di crearti un arma personale ultra power :asd:
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    CITAZIONE
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato Shimon
    parlato Maruko
    parlato nemici
    pensato (innata)

    Lo scontro era volto al termine, con la sconfitta della kunoichi. L'Ashura fissava il corpo inerme della donna mentre la nebbia si diradava. Kariya si avvicinò a lei dandogli un calcio al volto, in modo da assicurarsi che era effettivamente priva di sensi. Quell'azione però non fu eseguita unicamente per tale scopo. Il neo chunin era nervoso con se stesso per non essere riuscito a far nulla. La frustrazione per non essere stato incisivo nella battaglia lo tormentava, lo faceva sentire effimero rispetto ai suoi compagni. L'aspirante jounin, continuando a fissare il volto della sua avversaria, iniziò la sua riflessione con il suo io interiore.

    Tsk, ne sono uscito vivo perchè quell'interrogatore mi ha parato il c**o. Probabilmente quella spadaccina mi avrebbe sul serio lasciato in fin di vita se fosse riuscita a colpirmi con quei fendenti. Non sono riuscito a fare nulla, un emerito c***o. Il mio team che combatteva con o senza di me non avrebbe fatto differenza...

    Ti ricordo che stiamo parlando di un anbu e un jinchuiriki, non dei primi dementi del nostro villaggio. Loro sono due degli esponenti ninja più potenti di Iwa e tu sei stato inserito nel loro gruppo. Loro per ora sono di un altro pianeta, ma anche tu hai immani potenzialità e la nostra Tsuchikage ne è al corrente. Questa è stata la tua prima guerra e gli avversari sono nettamente più pericolosi di quelli che potresti incontrare in normali missioni.

    Questo è certo, ma quantomeno avrei voluto essere di maggiore utilità. Inoltre loro non hanno agito di squadra fortunatamente, oppure si sarebbero accaniti su di me dato che sono l'anello debole del gruppo.

    Siamo stati fortunati che sono stati messi KO rapidamente. Comunque sia non possiamo perdere altro tempo, la guerra è alle porte e il suo esito dipende da noi. Dobbiamo muoverci.

    Il giovane dalla folta chioma bronzea ritornò verso i suoi compagni. Il leader del gruppo, istigato dalla condotta anomala del mutante, rimproverò quest'ultimo dicendogli:

    Kariya! Non accetterò ancora comportamenti simili. Sono il capo di questo team ed era tuo dovere rimanere vicino a me e Maruko quando la nebbia si era formata! Senza contare che fra gli attacchi lanciati da noi due, potevi benissimo essere colpito.. Ritieniti fortunato..

    Il sedicenne era conscio che le parole del suo superiore erano giuste, ma l'idea di essere criticato apertamente non gli andava giù. Normalmente si sarebbe ribellato nei confronti del senpai, ma non era ne dell'umore e non disponeva del coraggio nell'affrontare uno shinobi di tale levatura. Per tali ragioni rimase in silenzio, seppur seccato dalla situazione, ed attese istruzioni.

    Ascoltate, non possiamo perdere altro tempo.. anche perchè non ne abbiamo molto.. Presto arriveranno nuove guardie ad attaccarci, quindi più tempo perdiamo in questo piano e meno probabilità avremo di trovare il nostro uomo. Da adesso quindi avremo ognuno un compito: alla prima ondata di nemici io penserò a lasciarne uno in vita e ad interrogarlo in modo da conoscere la posizone dello stratega; una volta scoperta Kariya si occuperà di farlo fuori, dopodichè, usciremo dal palazzo e Maruko lo distruggerà dando così il segnale al nostro esercito di invadere questo stupido paese. Poi torneremo a casa e faremo rapporto, intesi?

    In quell'istante accorsero nella stanza diverse guardie:

    La feccia di Iwa si è infiltrata, UCCIDIAMOLI !

    Un boato risuonò nella sala, susseguito dalla carica degli autoctoni del paese degli uccelli. L'Ashura appena vide quelle prede facili non se lo fece ripetere due volte e subito partì all'assalto sfogando la sua frustrazione su di loro. Il possessore dell'arte eremita, seguito dai compaesani, ridussero a brandelli i loro nemici. Solo uno di loro si salvo dalla furia omicida, e fu prontamente interrogato da Shimon. Scoperta la posizione del loro obiettivo i 3 iwani si incamminarono nuovamente all'interno dell'edificio, stavolta senza andare a tentoni. Arrivati dinanzi alla sede strategica del quartier generale il sedicenne del villaggio della roccia con un pugno distrusse la porta che li divideva dall'uomo che dovevano assassinare. I 3 shinobi penetrarono nella stanza con irruenza uccidendo chiunque gli capitasse a tiro.

    Concludiamo questa faccenda una volta per tutte.

    Il chunin usufruì del chakra della natura per mutare il suo aspetto ed incrementare le sue potenzialità. Kariya trasformò il suo arto destro in una falce, con la quale lacerava la carne dei suoi avversari. L'uomo, vedendo uno per uno i suoi sottoposti perire per mano degli iwani, iniziò a tremare dalla paura. Il suo terrore era tale da non permettergli nemmeno di muoversi. Il ninja vedendo quella facile preda si scagliò contro di essa con uno sguardo tutt'altro che caritatevole e con un preciso e netto colpo gli recise il capo con il suo arto mutato. La testa dello stratega rotolò per qualche metro per poi essere afferrata dallo stesso shinobi che l'aveva ucciso.

    Immagino le loro facce quando lo vedranno BUAHAHAHHAHAH !

    La frenesia dello scontro ridiede momentaneamente vigore al giovane, il quale fu divertito e ristorato da tale massacro. Il ninja sciolse la sua trasformazione per poi avviarsi verso l'uscita con i suoi compagni. A causa del fracasso e delle urla diversi civili presenti nello stabile accorsero verso l'uscita principale mentre le guardie poste all'esterno dell'edificio si avvicinavano ad esso con l'intento di comprendere cosa fosse successo. Per evitare di essere avvistati i 3 uscirono da una via secondaria in modo da non attirare l'attenzione dei loro nemici prima del dovuto. Una volta fuori Kariya lanciò verso un gruppo di soldati la testa dell'uomo che aveva ucciso, creando il panico tra le fila nemiche mentre Maruko si focalizzò sulla distruzione del quartier generale. Il suo compagno mutò il suo corpo assumendo la forma del tetracoda, anche se aveva dimensioni ridotte.

    Ma cosa...?! Non ho parole...è mastodontico. Più lo vedo in azione e più comprendo appieno il suo potere. Ora comprendo come mai i jinchuiriki sono cosi temuti nel mondo ninja. Non vi sono dubbi sul perchè Yoruichi-sama ha deciso di assegnarlo a questo team, è decisamente uno shinobi portentoso.

    L'enorme gorilla distrusse in pochi attimi lo stabile ed il morale degli autoctoni del paese degli uccelli calò drasticamente.

    Il nostro compito è stato portato a termine, ora possiamo andare.

    I 3 iwani si fecero largo sulle mura cittadine per poi fuoriuscire dal territorio nemico. Le armate del paese della terra vedendo il segnale partirono all'assalto e mentre lo si accingevano ad invadere il paese degli uccelli il trio mandato dalla Tsuchikage ritornava verso la propria patria. Il chunin durante il tragitto di ritorno rimase muto. Non era soddisfatto del suo operato e non vedeva l'ora di concludere quella missione. Dopo svariate ore di viaggio i 3 arrivarono dinanzi al portone principale del loro villaggio ed una volta varcato furono accolti dai loro compaesani. Shimon, Maruko e Kariya furono acclamati come degli eroi ma il chunin non si sentiva tale. I 3 si fecero largo tra la folla, che continuava ad osannarli, fino ad arrivare dinanzi l'ufficio della loro kage. Una volta entrati l'interrogatore iniziò a spiegare per filo e per segno come si era svolta la missione, ma stranamente la donna lo ignorò portandosi di fronte la sua finestra. L'Ashura non comprese il comportamento della massima autorità del suo villaggio, ma decise di rimanere in silenzio.

    Chissà cosa gli passa per la testa. Abbiamo appena vinto una guerra eppure sembra che la cosa non gli interessi minimamente, non ha nemmeno commentato il nostro operato. Forse era certa del nostro risultato...

    La tsuchikage è sempre stata una tipa stramba, ma sa quello che fa.

    Il giovane, dopo quella riflessione, fissò la donna in attesa che lo congedasse.
  14. .
    CITAZIONE
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato Shimon
    parlato Maruko
    parlato nemici
    pensato (innata)

    Lo scontro era nel pieno dell'azione. Maruko e Shimon riuscirono senza troppe problematiche a mettere KO i loro rivali, mentre Kariya fu altrettanto veloce. La sua avversaria riusciva a tenergli testa e la situazione innervosiva nettamente il giovane dalla folta chioma bronzea. L'Ashura non sopportava l'idea di dover essere supportato dai propri compagni per riuscire a primeggiare nello scontro e vedere la rapidità con cui loro conclusero i loro nemici gli mostrò quale abissale differenza di potenziale vi fosse tra lui e il duo di suoi compaesani.

    Dannazione, persino ora che sono un chunin non sono lontanamente paragonabile a loro. In poche mosse sono riusciti a spazzarli via come se fossero polvere. Non posso dire lo stesso del mio operato, quella str***a non mi rende per nulla la vita facile. Raramente ho incontrato kunoichi cosi forti, peccato che non durerà ancora a lungo quella pu****ella. Questa volta però sarò io a sbarazzarmi di lei, non lascerò il merito ne al tetra coda e ne a quell'interrogatore.

    La frustrazione era ben visibile sul volto del ragazzo, e sapere di essere riuscito a colpire la sua avversaria non era una consolazione. L'abito della donna era logorato dalle fiamme subite durante l'esplosione precedente e a causa di ciò lei iniziò a sclerare.

    Tu, come hai potuto ferire una donna? Me la pagherai !

    L'aspirante jounin non dette peso alle parole della sua avversaria, dato che il suo unico obiettivo era eliminarla personalmente. Per qualche attimo si estraniò dal mondo circostante e la sua mente iniziò a vagare, rivivendo episodi passati di immane brutalità. Quelle scene gli fecero riaffiorare la sua veemenza e la sua ferocia.

    Uccidere...la voglio uccidere buahahaha. Sii, le spezzerò un arto alla volta fino a che non esalerà l'ultimo respiro. Dovrà perire tra atroci sofferenze, come gli altri figli di p*****a che mi hanno intralciato nel corso della mia carriera da shinobi. Nessuno, e dico NESSUNO, si salverà dalla mia ira BUAHAHAHAHAHAHAHAH !

    Durante tale pensiero l'iwano aveva un sorriso sinistro stampato sul volto, che non faceva presagire nulla di buono. La kunoichi intanto cercò di resistere, in attesa che magari arrivassero rinforzi, ed utilizzò il velo di nebbia in modo che la sua presenza fosse celata agli occhi dei rivali. Prima di "scomparire" quest'ultima utilizzò un jutsu acquatico indirizzandolo verso Kariya. Stavolta però il giovane non si fece cogliere impreparato e parò la tecnica suiton trasformando il proprio arto in uno scudo.

    Ahahahahahaha pensavi di fottermi str***a ? Ti troverò e ti stuprerò BUAHAHAHAHAHAHAHAHAH !

    Nel frattempo che il neo chunin era sulla difensiva il leader del team evocò una delle sue creature per poi chiedere ai suoi compagni di avvicinarsi. Kariya non dette ascolto alle parole del suo compagno, dato che era totalmente focalizzato sulla sua avversaria. L'Ashura scattò in avanti nella nebbia, sprezzante del pericolo, fino a che non vide dinanzi a se la donna (uno dei due cloni). Il guerrafondaio quando arrivò a distanza ravvicinata tentò di colpirla con due pugni allo stomaco.

    Ti scaverò la tomba BUAHAHAHAHHAHA !!!

    Bravo ragazzo, sotterrala insieme a questo paese di m***a. Fottuti scarafaggi, dovranno soccombere alla potenza di Iwa !

    Dopo che avesse scagliato gli attacchi il giovane shinobi arretrò di 2 m per poi prepararsi a colpire nuovamente. L'Ashura si stava preparando ad assaltare nuovamente la sua nemica, quando le sue azioni furono interrotte dall'offensiva del ninja medico del suo team. Kariya non riuscì a comprendere cosa stesse succedendo, ma intravide uno strano bagliore.

    CORRI AI RIPARI C***OOOOOOO !!!

    Lo shinobi avrebbe voluto allontanarsi ulteriormente ma l'attacco fu spedito ad una velocità tale che a stento il giovane lo notò. Dopo la serie di colpi scagliati dal jinchuiriki e dal leader del gruppo il ragazzo aspetto diversi secondi per accertarsi che la loro offensiva fosse terminata.

    Direi che dopo jutsu del genere non ha avuto molte chance di sopravvivere. Tsk, non sopporto l'idea che siano sempre loro ad essere risolutivi nel team ma devo ammettere che non potrebbe essere altrimenti. Sono di un altro pianeta, devo migliorare parecchio prima eguagliarli ed eventualmente superarli.

    Eventualmente ? Non lasciarti impensierire dal loro livello. Dai tempo al tempo e vedranno di cosa saremo capaci. Per ora focalizziamoci sulla missione e portiamo fuori questi rifiuti...

    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Attivazione innata 2° livello
    Tecnica difensiva 1: utilizzò lo scudo per pararmi dal jutsu suiton.
    Azione di movimento: avanzo di 10 m in modo da portarmi corpo a corpo ad uno dei cloni
    Attacco semplice 1 e 2 : 2 pugni allo stomaco del clone
    Azione di movimento: arretro di 2 m

    Chakra consumato: 5 attivazione innata + 15 scudo (mi sono dimenticato il 5 per l'attivazione innata nel post di prima)
    Chakra rimasto/posseduto: 90 - 20 - 5 (post precedente) = 65
    Danni fisici 6
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: determinato
    Equipaggiamento auricolare / giubba chunin
    Armi rimaste/possedute: 5/8 kunai | 11/15 spiedi | 2/4 Sigillo esplosivo | 2/2 fumogeni | 2/2 palle di luce | 3/4 Uchiha Shuriken | scudo retraibile 0/22 | 3 m di filo di nylon | lama retrattile da polso 0/22
    Porta medicinali: tonico da Guerra della forza 1/1
    Distanza dall'avversario: 2 m

    CITAZIONE
    Calcoli
    riflessi 4
    parata 5 | [Resistenza + Forza ] /2
    attacco semplice 4,5 | [Velocità + Forza ] /2

    CITAZIONE
    anche se nella nebbia la visibilità è pari a 1 m, standoci una forte fonte di luce quantomeno dovrei notare qualcosina pure se non riesco a comprendere cosa sia. Il mio utilizzo è puramente a scopo descrittivo e per conciliare meglio le due offensive.

    essere eurofico in sostanza è: essere un po pop e un po dance
  15. .
    Benvenuto :beer:
137 replies since 10/2/2014
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