Missione Konoha: Conflitti fra Clan

† Insane † e Bouranchi

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  1. Bouranchi
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    CITAZIONE
    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Kazuo Nakamura
    Parlato Kanzaki Takeda
    Parlato Shitakusa no Jūmin

    Kazuo e Masutā, poco prima d'aprire i portoni della torreggiante residenza, si scambiarono un'occhiata quasi preoccupata.
    Non bussarono nemmeno e il vecchio Takeda sussultò alla loro vista, seppur sembrasse sollevato vederli di ritorno.
    Signore...Non abbiamo trovato nulla.
    Ammise senza giri di parole Kazuo.
    Purtroppo.
    Aggiunse Masutā.
    Nonostante la reazione sobria, come se s'aspettasse fin dall'inizio un tale esito fallimentare, il vecchio non seppe nascondere l'inquietudine che s'insinuava tra le sue parole.
    Dannazione.. Se nell'armeria del clan Shimazu non c'è allora l'unico luogo in cui potreste trovare la lancia sacra è proprio la residenza Shimazu. So che alle 19.00 ci sarà il cambio delle guardie… Avrete solo 30-40 secondi di tempo per entrare senza farvi notare… Poi dovrete trovare voi il modo di uscire illesi… Non fatevi né vedere, né dovete arrecare alcun danno alle guardie reali... o la guerra civile sarà più che certa…
    Detto così sembra una cosa da niente, ma in verità è più complicato di quanto si possa presumere.
    Kazuo annuì solennemente alle parole dell'uomo. Poco dopo, come se se ne fosse ricordato solo in quel momento, Kanzaki offrì loro di fermarsi per rifocillarsi e riposare dalle fatiche per poi intraprendere quella che si profilava essere la missione più gravosa fino a quel momento.
    Finalmente un buon posto dove riposare le membra!
    Pensò trionfante Masutā.
    Quello che sembrava essere il maggiordomo della villa li guidò attraverso le sale di quest'ultima, portandoli in una stanza di dimensioni medie: al centro di questa era situato un tavolinetto di dimensione quasi sferiche, smussato leggermente ai lati; intorno ad esso v'erano sedie trapuntate da stoffa cremisi e dalla forma alquanto particolare. Ebbero l'opportunità di mettere qualcosa sotto i denti, per così dire, in quanto una volta finito si sentirono sazi.
    Una volta terminato il lauto banchetto si diressero nelle loro camere dove una volta giunti, incominciarono a scambiarsi pareri su tutto quello che era accaduto fino a quel momento.
    Ricapitolando: l’armeria degli Shimazu è “pulita” ed ora dobbiamo invece perlustrare il palazzo. Se quanto affermato dal capo clan Shimazu non sono solo minacce, mancano due giorni alla presunta guerra civile… Ti dirò, per me quel clan non ha combinato nulla, ti dico che c’è qualcun altro dietro a questi furti, altro che tutte quelle tue palle sul clan Shingen che, ti ricordo, è stato distrutto!
    E poi… ho ancora quella strana sensazione riguardo Mizumo…

    Ti sei accanito fin da subito su Mizumo...mi chiedo se effettivamente tu possa avere ragione. Ad ogni modo non mi va di scartare del tutto la "pista Shingen"; dal mio punto di vista è uno scenario più che plausibile.
    Parlarono ancora per qualche tempo fin quando non vennero informati che il pranzo era pronto.
    Abbiamo parlato davvero per così tanto? Anche se c'è da dire che siamo ancora al punto di partenza...
    Furono nuovamente portati ove consumarono la colazione quella mattina, ma a differenza di prima decisero di non abbondare con il cibo, in quanto oltre ad essersi già abbuffati dovevano mantenersi agili per l'imminente ed ennesimo infiltraggio.
    Scusami, dov'è il signor Kanzaki?
    Chiese Kazuo ad uno dei camerieri vicino alla porta. L'uomo rispose semplicemente che al momento fosse occupato.
    I due genin si guardarono in viso e la stessa espressione prese forma su di essi.
    Occupato...e per cosa, se non per l'imminente conflitto? Dovremmo far tutto ciò ch'è in nostro potere per impedirlo.
    Dopo poco, volendosi concedere ancora un poco di riposo, Masutā si recò in camera, lasciando il compagno a finire il pasto.
    Aprì la porta senza energie e lasciandosi andare a peso morto, sprofondò nella comodità del suo letto, abbandonandosi ad un turbine inarrestabile di pensieri.
    Ultimamente mi sento esausto e allo stesso tempo iperattivo; sensazione strana, non c'è che dire!
    Rimase per qualche minuto a fissare il soffitto, soffermandosi sulle piccole crepe che nel tempo erano andate a formarvisi; alcune avevano assunto forme strane e nella mente di Masutā queste prendevano vita. Ognuna di esse si ricollegava ad un suo momento passato e nel breve istante nel quale i suoi occhi le incrociavano, lui le riviveva in modo nitido.
    Sto sognando forse...oppure sono in dormiveglia...fatto sta che non ci stia capendo più nulla.
    L'armonia e la poesia di quel momento furono tristemente spazzate via dalla voce ben poco musicale di Kazuo.
    Hey sacco di patate! Siamo stati invitati da Mizumo nel suo dojo! Non so te ma io mi sono rotto di stare chiuso qui dentro!
    Masutā si mise a sedere sul suo letto toccandosi la testa con una mano, dandosi poi una scossa.
    Perdonami Kazuo-san! Ero perso tra i miei pensieri...
    Senza aggiungere altro Kazuo portò il compagno da Mizumo, il quale li guidò attraverso un labirinto di corridoi che li portarono al dojo; quest'ultimo si presentava come un immenso salone ricoperto di tatami, con le pareti rivestite di shoji. Dalla parte opposta alla loro era situata una piccola armeria che ad occhio sembrava ben fornita.
    Mizumo e Kazuo, una volta entrati, si tolsero le loro rispettive calzature; Masutā, che non aveva mai avuto modo di entrare in un dojo, non conoscendo tale regola se ne dimenticò; seguendo poi ciò che avevano fatto i due, anche lui se le tolse.
    Mi sento un poco fuori posto qui; non è di certo un ambiente a cui sono abituato.
    Mizumo prese tre katane di bambù e le porse ai due genin, dicendo poi loro che lo avrebbero affrontato in un “uno contro uno”; il primo ad andare fu Kazuo.
    Meno male che va prima lui! Almeno potrò studiare un attimo quale strategia di combattimento dovrei adottare.
    Kazuo soppesò la katana e tra le sue mani sembrava non pesare nulla; si mise in guardia con la sinistra e rimase in attesa del suo avversario.
    Posizione strana, Kazuo-kun.
    Lo scontro iniziò e nonostante si vedesse che Mizumo si fosse allenato per diverso tempo in quella disciplina, Kazuo gli teneva testa senza troppi sforzi.
    Probabilmente anche lui deve aver ricevuto degli insegnamenti...il fatto che sia un ninja, poi, lo pone in una situazione vantaggiosa.
    La sfida terminò quando Kazuo colpì in modo relativamente violento Mizumo, facendo arretrare quest'ultimo d'un paio di metri.
    Questo l'ha sentito per forza! Kazuo-kun s'è lasciato trascinare...oppure quel colpo non era realmente voluto?
    Una volta che i due avversari ebbero chiarito, fu la volta di Masutā.
    Credo d'aver osservato abbastanza bene il combattimento di Kazuo-kun e Mizumo, ma il fatto che non abbia mai brandito una katana in vita mia farà sicuramente la differenza.
    Si posizionarono l'uno davanti all'altro e Mizumo, probabilmente ancora infervorato dal colpo precedentemente ricevuto, si scagliò contro di lui con intento omicida negli occhi.
    Bello sguardo!
    Il genin riuscì a parare il colpo e dopo aver respinto Mizumo con il movimento delle braccia, menò un fendente alle gambe del ragazzo, il quale però riuscì a schivare il colpo di un pelo.
    Maledetto!
    Da lì in poi il combattimento fu abbastanza noioso; Masutā cercava di colpire l'avversario con movimenti futili della katana mentre Mizumo non sapeva se l'avversario che si trovava dinanzi fosse forte o meno. Alla fine, dopo circa dieci minuti di battaglia “intensa”, il genin riuscì a colpire al fianco Mizumo, il quale lasciò andare la katana dal dolore.
    Niente male per essere la prima volta!
    Pensò soddisfatto Masutā mentre Mizumo si complimentava con i due, sperticandosi in lodi più o meno sincere.
    Un giorno potrei anche decidere d'approfondire la mia conoscenza nelle spade, chissà.
    Mizumo li informò che sarebbe tornato in camera sua a riposare e che loro potevano benissimo rimanere nel dojo; Kazuo optò per il rientro in camera, mentre Masutā decise di fermarsi ancora un poco. Una volta rimasto da solo prese in mano la katana che prima aveva utilizzato ed incominciò ad emulare i movimenti visti fare a Kazuo.
    Non erano quelli d'un maestro, questo è vero, ma di certo non quelli d'un principiante; i miei sono piuttosto legnosi e meccanici, mentre i suoi sono molto più naturali...quasi come se fossero stati imparati a memoria.
    Rimase per diverse ore a provare e riprovare, cercando d'affinare d'un poco le sue scarse abilità in quell'arte; alzò lo sguardo verso la parete davanti a lui e notò per la prima volta un grosso orologio.
    Mi chiedo come possa essermi sfuggito...ad ogni modo, son quasi le sei! Meglio che vada a prepararmi.
    Una volta salito in camera, senza far rumore per non far svegliare Kazuo, si recò nel bagno ove si concesse il piacere d'un bagno; quest'ultimo ebbe un effetto ristoratore per il suo corpo, lavando letteralmente via la fatica accumulata. Si vestì di tutto punto, allacciandosi per bene il porta kunai alla vita. Infine s'avvicinò a Kazuo e con qualche scossa brusca riuscì a svegliarlo, informandolo dell'orario. Una volta che anche lui ebbe terminato i preparativi, uscirono dalla residenza Takeda recandosi poi dinanzi all'entrata del quartiere del clan Shimazu; grazie all'uso della tecnica della trasformazione e del cambio di guardia entrarono senza problemi all'interno.
    Con calma e circospezione s'avvicinarono al cancello ed attesero che la guardia che in quel momento stava passando, girasse l'angolo.
    Tra pochi secondi un’altra guardia verrà a prendere il suo posto, dobbiamo muoverci! Vedi quel tetto… ehm…”blu” in lontananza? Probabilmente è il nostro obiettivo… stranamente la volta scorsa non lo abbiamo notato.
    Lo disse incerto, come se non fosse convinto di qualcosa.
    Tennero sotto osservazione la residenza Shimazu e camminando a tentoni per quasi un quarto d'ora per le vie del quartiere, riuscirono infine a raggiungere un lungo stradone che sembrava portare direttamente al castello. Seguirono la strada con lo sguardo e poco dopo riuscirono ad intravedere due guardie che poste all'entrata, non sembravano disposte a cedere la loro posizione.
    Se solo potessi stenderli...
    Disse Kazuo mordendosi il labbro.
    Masutā non ci mise molto ad elaborare un piano per poter far “breccia” nella sorveglianza degli Shimazu e subito mise al corrente Kazuo.
    Non crucciarti, Kazuo-san. M'è venuta un'idea.
    A questo punto...vediamo un po'.
    Disse lui quasi rassegnato.
    Masutā s'esibì in una serie di sigilli e dopo averli effettuati toccò terra con i palmi.
    Kuchiyose no Jutsu!
    Una nuvola di fumo s'espanse dal punto d'incontro fra mano e terreno e quando si diradò cedette il posto ad una salamandra dalla livrea nera e gialla: Shitakusa no Jūmin, colei che rappresentava il patto di sangue stretto tra il ragazzo e le salamandre.
    Questa lucertola troppo cresciuta dovrebbe renderci le cose più facili? Forse se la tirassi in faccia a quei due… o magari contro di te, che hai queste uscite del cavolo!
    Jūmin non parve gradire le parole del ragazzo, al quale riservò quella che aveva l'aria d'essere un'occhiataccia.
    In primo luogo è una salamandra: secondariamente: niente di tutto ciò! Le spiegazioni a dopo; fidati di me.
    Come ti pare!
    Ringhiò Kazuo.
    Masutā si rivolse alla salamandra bisbigliando.
    Perdonalo, è un po'...scontroso.
    Me ne sono accorta! A quanto sembra non sei l'unico idiota in circolazione.
    Rispose lei con la sua solita voce squillante.
    Beh, grazie tante! Ad ogni modo, c'è un motivo per il quale t'ho chiamata qui: le vedi quelle due guardie? Potresti distrarle con uno dei tuoi genjutsu?
    Tsk! E m'hai scomodata per una tale sciocchezzuola?
    Si limitò ad annuire a Masuta e a nascondersi dietro la sua schiena. I tre s'avvicinarono fino ad arrivare a pochi passi dalle guardie; una volta vicini un suono acuto come d'una vetrata in frantumi riempì l’aria.
    Le guardie furono messe in allerta e una di queste espresse ad alta voce la sua preoccupazione. Senza perdere ulteriore tempo, Masutā si mise all'opera, inscenando con maestria di modo da deviare l'attenzione da loro.
    Sembrava un vetro in frantumi! E proveniva dal lato destro della casa, che un ladro stia cercando d'intrufolarsi!?
    Le guardie caddero nella trappola come due polli, affrettandosi ad andare a monitorare la situazione.
    Masuta guardò soddisfatto all'indirizzo del compagno. Senza perdersi in inutili chiacchiere entrarono dentro la residenza, agendo con rapidità e concentrazione.
    La penombra in cui era immersa la stanza in cui erano entrati non permetteva loro di vedere chiaramente ciò che li circondava, ma al momento era di sicuro l'ultimo dei loro problemi.
    L’edificio è grande, dividiamoci!
    Bisbigliò Kazuo all'indirizzo del compagno.
    Prendo la destra!
    Rispose lui indicando la biforcazione a cui erano giunti.
    Senza aggiungere altro si dividettero e Masutā, con Jūmin in spalla, incominciò ad entrare in ogni stanza si presentasse sul suo percorso.
    È probabile che non abbia senso cercare in ogni singola stanza, tuttavia non possiamo lasciare nulla al caso; dopotutto dobbiamo impedire una guerra civile!
    Nonostante cercasse di produrre meno rumore possibile, la sua scarsa esperienza di spionaggio e la poca affinità con il suo corpo non gli permisero di celarsi totalmente.
    Dovrò migliorare le mie capacità fisiche in futuro! Se mi baso solamente sui ninjutsu non andrò da nessuna parte.
    Perlustrò gran parte del piano senza ottenere risultati e due volte rischiò di farsi beccare ma grazie a Jūmin, nascosta ancora dietro di lui, riuscì a nascondersi in tempo dalle guardie.
    Se non ci fossi io a pararti il fondo-schiena!
    E secondo te per quale motivo non t'ho rispedito a casina?
    Lungimirante, vedo...almeno mi tieni in considerazione, com'è giusto che sia del resto.
    Sempre molto sobria, vero?
    Alzò lo sguardo ed ora che la vista s'era abituata alla luce scarseggiante, riusciva ad avere una visione migliore dell'ambiente: diversi corridoi erano presenti sul piano e quest'ultimo era formato da un dedalo di stanze che il genin non seppe quantificare.
    Molto bene Jūmin, per il momento può bastare, grazie per il tuo aiuto!
    Non dirlo nemmeno!
    Una volta che fu scomparsa, il ragazzo riprese la ricerca della reliquia facendo ora più attenzione e per questo dovette agire meno velocemente di prima.
    La ricerca si rivelò ancor infruttuosa e sconfortato dagli scarni risultati, s'accingeva a controllare l'ennesima stanza, quando sentì sibilare il suo nome. Si girò di scatto e vide Kazuo che lo chiamava a sé.
    Anche tu non hai trovato niente?
    Disse sottovoce Kazuo.
    Già, vedo che anche a te non sia andata meglio.
    Replicò Masutā a tono.
    Lui si limitò a far spallucce.
    Non abbiamo scelta, siamo obbligati a continuare a cerca- Hai sentito!?
    Esclamò Kazuo interrompendosi a metà frase, tendendo l'orecchio.
    Più o meno… cos’è stato!?
    Chiese Masutā che non aveva i sensi sviluppati quanto il compagno.
    Sembrava il tonfo emesso da qualcosa che cade su qualcosa di soffice… tipo un tappeto…
    Non mi dire! La casa ne è piena.
    Esatto! Andiamo a controllare!
    Tentarono di ricollocare il suono ad una posizione all'interno del vasto corridoio, muovendosi con cautela attraverso quel labirinto infernale di stanze e salotti. Poco dopo avvertirono un altro tonfo e uno ancora poco più tardi.
    Ci siamo quasi...
    Giunsero infine dinanzi ad una porta scorrevole che senza indugio aprirono, ritrovandosi così faccia a faccia con uno spadaccino mascherato. Appena li vide, quest'ultimo spalancò gli occhi appena visibili e sembrò come spaventato.
    La sua figura mi pare familiare...
    Qualcuno sembra averci preceduto, Kazuo-san.
    Proferì con teatralità Masutā.
    Mizumo, che ci fai qui!?
    Esclamò a sorpresa Kazuo.
    Dunque è Mizumo? Ecco perché quando l'ho visto m'è sembrato di riconoscerlo...ad ogni modo, questo sembra essere davvero un problema.
    Penso Masutā guardando verso il basso: dietro Mizumo, giacenti ed inerti nel loro stesso sangue, vi erano tre guardie Shimazu; la lama in mano a quello che oramai era per forza Mizumo, gocciolava ancora del liquido rosso e tutto sembrava combaciare drammaticamente a meraviglia.
    Anche troppo, forse.
     
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    I post che avete fatto sono buoni come i precedenti, avete fatto tutto bene come richeisto da me nella traccia. Il voto però sarà inferiore a ciò che meritereste perchè avete aggiunto un particolare che io non ho affatto messo nella traccia: la katana insanguinata. Io ho semplicemente detto che vicino ai corpi degli Shimazu è presente Mizumo, con l'aria impaurita quando viene visto da voi, ma non ho mica detto che ha un'arma in mano, nè che la lama sia pure insanguinata. In questo modo mi costringete a cambiare delle cose nella traccia successiva :sisi:
    Voto: 7 a ciascuno di voi due
    CITAZIONE
    Traccia:
    Io.. io.. Volevo dare una mano, e.. ma..
    Sentirete poi delle guardie venire nella direzione della vostra stanza. All'arrivo degli Shimazu, Mizumo scapperà via gettandosi fuori dalla finestra lasciandovi da soli.
    Ma quello non era mica Mizumo, il figlio di Kanzaki Takeda? E voi? Luridi bastardi, avete ucciso i nostri compagni!
    Le guardie allora si getteranno contro di voi attaccandovi; voi, parando i loro colpi contrattaccherete senza però ferirli letalmente. Proseguirete il combattimento per qualche minuto e, appena vi renderete conto che non potete continuare oltre, tenterete la fuga anche voi.
    Fuggiti miracolosamente dalla Residenza Shimazu, tornerete a casa di Mizumo in cerca di spiegazioni. Davanti all'entrata troverete il ragazzo seduto e piangente.
    Giuro.. non sono stato io.. non ho ucciso io quelle persone.. Ero venuto per aiutarvi, ma due tizi mi hanno seguito e hanno attaccato sia me che le guardie Shimazu.. Sono riuscito a ferire il braccio di uno dei due, ma sono scappati.. Vi prego, credetemi!
    Subito dopo uscirà il capoclan, il quale vedendo voi tre chiederà subito spiegazioni su che cosa è successo (potete far parlare voi Kanzaki). Improvvisamente una freccia si conficcherà sul portone della casata Takeda, portando con se una lettera:

    Per l'oltraggio da voi commesso la guerra civile sarà immediata! Non ci interessa più la spada Nihonto, spazzerò via il vostro misero clan una volta per tutte!
    -Karashi Shimazu

    Oh no..
    Mizumo fuggirà via allontanandosi all'interno della foresta. Dopo aver cercato inutilmente di richiamarlo, Kanzaki chiederà a voi di fermarlo e riportarlo indietro: tutti voi sareste serviti nella grande battaglia che si sarebbe tenuta di lì a poco. Concludete il post quando andate a cercare il ragazzo nel bosco.


    Edited by L ~ - 1/1/2015, 16:39
     
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    CITAZIONE
    Pensato
    Parlato
    Mizumo
    Kanzaki Takeda
    Guardia 1
    Guardia 2
    Masuta



    Mizumo, davanti a noi e ancora visibilmente scandalizzato, cercava di farfugliare qualcosa mentre riuscivo già ad udire il sommesso scalpitio di passi provenienti dai dintorni, in poco tempo avremmo avuto compagnia.

    Io... Io... Volevo dare una mano, e... Ma…

    Masuta sembrò sul punto di dire qualcosa, ma proprio in quel momento la porta alle spalle di Mizumo venne spalancata bruscamente dalle guardie Shimazu.
    Senza indugi il ragazzo corse verso una finestra alla sua destra e con molta teatralità saltò giù dall’abitazione mandando in frantumi la vetrata in centinaia di schegge vitree che volarono perlopiù seguendo la traiettoria del fuggitivo.

    Combattimento in arrivo? Chiesi beffardo all’indirizzo di Masuta.

    Ma quello non era mica Mizumo, il figlio di Kanzaki Takeda? E voi? Luridi bastardi, avete ucciso i nostri compagni! Urlò la guardia a capo di quel drappello di uomini, che rapidamente entrarono nella stanza con le wakizashi sguainate.

    Così pare. Rispose il mio compagno con un mezzo sorriso.

    Con lo sguardo indagai tra i nemici, li contai, ne studiai gli equipaggiamenti, la mano dominante, il tipo di guardia… tutte informazioni finalizzate all’ottenere più possibilità di vittoria. Erano circa due dozzine e bene o male sembravano aver avuto tutte quante lo stesso addestramento accademico.

    Beh, fatevi sotto. Dissi provocandoli.

    Si imbestialirono e corsero contro di noi come dei forsennati, estrassi due spiedi e ne impugnai uno per mano.

    Cerca di non farti ammazzare, o peggio, catturare. Dissi scherzoso all’indirizzo di Masuta. Oh, e mi raccomando, non esagerare con i ninjutsu, non vorrai appiccare un’incendio…

    Corsi a mia volta incontro a quelle maledette guardie trovandomi in un faccia a faccia mortale, subito una cercò di affettarmi, ma schivai facilmente il colpo e contrattaccai infilandogli uno spiedo dentro la spalla; prima ancora che potesse anche solo pensare di urlare lo estrassi per poi infilzarlo nuovamente, ruotai dietro di lui e lo colpii con un calcio lasciandolo per terra. La guarda dietro di lui tentò un affondo a due mani ma gli intrappolai le braccia e gli conficcai lo spiedo dentro entrambe le mani, lasciandolo come ammanettato, lo colpii al collo tramortendolo prima ancora che potesse urlare dal dolore.
    Nel frattempo molte altre guardie mi avevano ignorato e superato, concentrandosi su Masuta. Io continuai la mia carica stendendo tutti i nemici che mi si paravano davanti, ma ad ogni colpo diventavo sempre meno efficace, divenivo più lento, mi spostavo con affanno e mi sentivo sempre più pesante. Mi consolai dicendomi “Beh almeno le abbiamo stese tutte”, tuttavia non era così perché nel corso della lotta, che perdurava da un paio di minuti, erano arrivati gli stramaledetti rinforzi, un’altra trentina di guardie avevano fatto irruzione nella stanza lasciandoci con le spalle al muro, letteralmente.

    E adesso che facciamo, Kazuo-san!? Sono… anf…troppi… temo che neppure il tuo taijutsu possa esserci toglierci da quest'impiccio… anf…

    Beh possiamo provare a chiedere per favore, no? Hey sacchi di patate, lasciateci andare oppure noi… anf… anf… oppure…

    Oppure cosa? Non riuscite neanche a parlare da quanto siete stanchi! Ahahaha! E’ già tanto se vi reggete in piedi!

    Anf… touchè… Confermò Masuta appoggiandosi sulle ginocchia, mentre io feci spalluce.

    Non finirà così, te lo puoi… anf… scordare Masuta!

    Catturateli! Sentenziò con fare serio quello che sembrava essere il loro superiore.

    Mentre uno di quegli idioti si avvicinò, saggiai con la mano la parete dietro di noi e la trovai piuttosto umida.

    Questo muro si affaccia sull’esterno… Bisbigliai.

    Vorresti dunque sfondarlo e scappare? E se invece dietro ci fosse solo una stanza con delle infiltrazioni d’umidità?! E' un maledetto azzardo...incomincio ad apprezzare il tuo modo d'agire. Rispose il mio compagno.

    Piantatela di confabulare e lasciatevi legare come due salami! Disse quella guardia venuta a catturarci.

    Gli offrii le mani con fare seccato, aspettando che cercasse di legarle. Quando ciò avvenne gli calpestai il piede e lo proiettai a terra. In un istante irrobustii tutti i muscoli del corpo e feci fluire il mio chakra per tutto l’organismo inebriandomi con esso, in alcuni punti la maglia bianca si lacerò e parte delle bende che ricoprivano gli avambracci si strapparono.
    Mi slanciai contro il muro facendo esplodere tutta la mia energia residua.

    TOKKEEEEEN!

    Al contatto con il mio corpo il muro si frantumò esplodendo verso l’esterno, io ero ormai in aria a circa un piano o due da terra e l’unica cosa che riuscì a fare fu l’urlare: SALTAAAAA!

    TI SONO UN PASSO AVANTI, KAZUOOOOO!Urlò di rimando lui dietro di me.

    Ritrassi leggermente le gambe preparandomi all’impatto col terreno e rotolai attutendo la caduta, poco dopo anche Masuta atterrò.

    Hey Masuta, gli abbiamo dato di che raccontare al capo clan eh!? Ah-ah!

    Di certo un metodo di fuga anticonvenzionale.

    Scappammo via a gambe levate sotto lo sguardo attonito delle guardie e ci lasciammo alle spalle quello spiacevole intrattenimento, uscimmo dal quartiere Shimazu e tornammo alla residenza Takeda. Lungo la strada ci eravamo detti che una volta arrivati avremmo cercato Mizumo e preteso delle spiegazioni.
    Quando arrivammo vidi Mizumo seduto sugli scalini della residenza, la testa fra le mani e gli occhi rossi dalle lacrime.

    Allora, Mizumo, vuoi dirci che diavolo hai combinato? Chiese Masuta.

    Giuro... Non sono stato io... non ho ucciso io quelle persone... Ero venuto per aiutarvi, ma due tizi mi hanno seguito e hanno attaccato sia me che le guardie Shimazu… Sono riuscito a ferire il braccio di uno dei due, ma sono scappati… Vi prego, credetemi! Rispose lui.

    Scambiai un’intensa occhiata con Masuta, ci fu il tempo di fare solo quello dato che poco dopo uscì frettolosamente dalla porta il capo Clan.

    Che stesse parlando di qualcuno del clan Shingen? Mi rifiuto categoricamente di accettare che siano coinvolti!

    Oh mio Dio Mizumo, ragazzi, cos’è successo? Chiese preoccupato il vecchio.

    Ascolti, è una situazione com- Venni interrotto dal conficcarsi di una freccia sul portone della casa, istintivamente tutti quanti abbassammo il capo temendo di venir colpiti.
    Mi guardai intorno spaesato in cerca di quel maledetto che aveva scoccato la freccia, ma non ve n’era traccia. Al contrario, un rotolo di carta era conficcato nella punta dell’arma.

    Un messaggio!

    Masuta si avvicinò alla porta e dopo aver estratto la freccia dal portone lesse il contenuto del rotolo.

    Per l'oltraggio da voi commesso la guerra civile sarà immediata! Non ci interessa più la spada Nihonto, spazzerò via il vostro misero clan una volta per tutte!
    Karashi Shimazu


    Oh no… esclamò esasperato Mizumo prima di fuggire via, dentro il bosco.

    Mizumo! Mizumo! Fermati! Urlò Kanzaki. Dannazione è andato! Ragazzi, conto su di voi per riportarlo sano e salvo a casa! Pregò il vecchio con un’aria smarrita ed uno sguardo affranto.

    Non risposi lasciando a Masuta le formalità e mi diressi al limitare del bosco.

    Non si disperi, lo riporteremo indietro noi..

    Perfetto, una dannata foresta! Cavolo non ne sta andando uno giusta!!!

    Calmati Kazuo-san, vedrai che riusciremo a risolvere tutte queste spinose avversità! Ad ogni modo...non ti è sembrato strano? Disse Masuta dopo avermi raggiunto.

    Cosa? Che io non abbia già rotto le gambe a quel disgraziato di Mizumo?!

    Al diavolo Mizumo! Parlo della freccia e del suo messaggio: se io volessi sterminare un clan partirei con l’eliminarne il capo. Chiunque abbia scoccato quella freccia aveva probabilmente visuale libera sul vecchio Takeda, quindi perché non toglierlo di mezzo fin da subito?

    Non ne ho idea… e ora troviamo quell’idiota.



















    Link scheda: [1]




    Edited by † Insane † - 6/1/2015, 19:01
     
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    Richiedo ulteriore e definitiva proroga di 24 h
     
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    CITAZIONE
    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Kazuo Nakamura
    Parlato Mizumo Takeda
    Parlato Kanzaki Takeda
    Guardia 1
    Guardia 2

    Mizumo, tremante come una foglia al vento, stava davanti a loro cercando di farfugliare qualche parola per giustificare la scena che si presentava. Dopo qualche secondo si udirono rumore di passi in avvicinamento e Masutā capì che ben presto avrebbero avuto “compagni di giochi”.
    Io... Io... Volevo dare una mano, e... Ma…
    Masuta tentò di porre una domanda a Mizumo, ma proprio in quel momento la porta alle spalle del ragazzo Takeda si spalancò di scatto rivelando la figura delle guardie Shimazu.
    Senza pensarci due volte Mizumo si catapultò verso la finestra alla sua destra e in maniera teatrale la scavalcò per poi buttarsi di sotto, spezzando il vetro di quest'ultima in mille pezzi.
    L'attenzione del genin, dopo questa scena, si spostò rapidamente sulle guardie le quali non sembravano avere un'espressione rassicurante in volto.
    Combattimento in arrivo?
    Chiese in maniera beffarda Kazuo all’indirizzo del compagno.
    Ma quello non era mica Mizumo, il figlio di Kanzaki Takeda? E voi? Luridi bastardi, avete ucciso i nostri compagni!
    Urlò la guardia a capo del drappello di uomini che senza indugi fecero irruzione nella stanza con le wakizashi sguainate.
    Così pare.
    Rispose Masutā con un mezzo sorriso. Il genin studiò il campo di battaglia e la situazione gli sembrò, per usare un eufemismo, pessima.
    Saranno più o meno una ventina e noi siamo in due; non abbiamo molto spazio perciò i nostri movimenti saranno limitati...forse abbiamo la tecnica dalla nostra parte, ma rimane pur sempre una circostanza svantaggiosa per noi.
    Beh, fatevi sotto.
    Disse Kazuo provocandoli.
    Gli Shimazu, schiumanti di collera, si slanciarono contro di loro come delle belve feroci; Masutā estrasse uno dei suoi kunai e si preparò allo scontro.
    Cerca di non farti ammazzare, o peggio, catturare. Oh, e mi raccomando, non esagerare con i ninjutsu, non vorrai appiccare un incendio…
    Disse Kazuo all'indirizzo del compagno.
    Usare i miei ninjutsu qua dentro di sicuro non sarebbe il massimo, lo ammetto; cercherò di farne a meno.
    Kazuo si lanciò con gli spedi in mano contro le guardie mentre Masutā rimase indietro attendendo. Dopo aver impattato contro Kazuo, le guardie nelle retrovie si concentrarono sul genin e in tre s'avventarono su di lui.
    S'incomincia...
    La guardia in testa tentò un affondo al petto che però fu sventato da un rapido movimento laterale; girando su stesso Masutā effettuò un fendente al fianco delle guardia che non ebbe il tempo di reagire. Il sangue schizzò sulle sue vesti ma non se ne curò, era completamente assorbito dalla battaglia per potersi soffermare su futili dettagli come quelli. I due uomini che avevano seguito l'uomo furono come disorientate dalla vista di quei movimenti e quando Masutā s'avvicinò loro, nemmeno se ne accorsero: con rapidi movimenti del kunai, ferendo alla mano uno di loro, lo disarmò per poi metterlo al tappetto con un calcio sullo sterno; l'ultimo rimasto, ripresosi dalla shock iniziale, cercò di mozzargli il capo ma fu troppo lento; Masutā s'abbassò al momento giusto e con una rapida giravolta a gamba tesa spedì a terra l'ultimo dei suoi avventori.
    Sono dei dilettanti se pure io riesco a far prevalere il mio taijutsu. Ciò non toglie che l'inferiorità numerica non tarderà a farsi sentire...
    Difatti, dopo qualche minuto di lotta, oltre ad avvertire una pesantezza nei movimenti dovuta alla sforzo eccessivo, gli Shimazu con cui stavano combattendo furono raggiunti dai rinforzi, più o meno un'altra trentina di guardie.
    Al diavolo! Mi secca doverlo pensare ma è la verità, questo è troppo anche per noi.
    E adesso che facciamo, Kazuo-san!? Sono… anf…troppi…temo che neppure il tuo taijutsu possa esserci toglierci da quest'impiccio… anf…
    Disse Masutā con il fiatone.
    Beh possiamo provare a chiedere per favore, no? Hey sacchi di patate, lasciateci andare oppure noi… anf… anf… oppure…
    Cercò di dir lui con fare spavaldo, non riuscendo però a mascherare la sua stanchezza.
    Oppure cosa? Non riuscite neanche a parlare da quanto siete stanchi! Ahahaha! E’ già tanto se vi reggiate in piedi!
    Anf… touchè…
    Confermò Masutā appoggiandosi sulle ginocchia per riprendere fiato. Kazuo si limitò a far spallucce.
    Non finirà così, te lo puoi… anf… scordare Masutā!
    Catturateli!
    Sentenziò con fare serio quello che sembrava essere il loro superiore.
    Uno di quei maledetti s'avvicinò ai due genin, convinto della loro oramai resa incondizionata.
    Ci dev'essere un altro modo...mi rifiuto di credere che debba andare così!
    Come s'avesse captato i suoi pensieri, Kazuo si rivolse al compagno bisbigliando.
    Questo muro si affaccia sull’esterno…
    Disse.
    E questo l'ha capito saggiando la parete...potrebbe anche essere una conclusione affrettata, però...
    Vorresti dunque sfondarlo e scappare? E se invece dietro ci fosse solo una stanza con delle infiltrazioni d’umidità?! E' un maledetto azzardo...incomincio ad apprezzare il tuo modo d'agire.
    Rispose Masutā sorridendo.
    Piantatela di confabulare e lasciatevi legare come due salami!
    Disse il povero idiota venuto a catturarli.
    Kazuo gli offrii seccamente le mani, aspettando il momento propizio per agire. Quando questo giunse calpestò con forza il piede della guardia per poi proiettarla a terra. Dopo questo, Masutā assistette ad una scena che lo fece sentire felice oltre modo: i muscoli del corpo di Kazuo s'irrobustirono e anche se non poteva vederlo, Masutā percepì il chakra circolare prepotentemente all'interno del copro del compagno; in alcuni punti la maglia bianca che indossava si lacerò e alcune delle bende che ricoprivano gli avambracci si strapparono con un rumore secco. Con un'espressione di pura concentrazione in volto si catapultò letteralmente contro il muro.
    TOKKEEEEEN!
    L'energia prodotta dal colpo fu tale che il muro si frantumò al minimo tocco, esplodendo verso l’esterno. Masutā s'era già lanciato dietro il compagno e sfruttando la sorpresa delle guardie si buttò anche lui di sotto.
    SALTAAAAA!
    Sentì urlare il suo compagno.
    TI SONO UN PASSO AVANTI, KAZUOOOOO!
    Gli rispose lui in volo dietro di lui.
    Atterrarono pesantemente sul terreno, attutendo la caduta con una rotolata. Masutā guardò all'indirizzo del compagno.
    Quel colpo era davvero potente...se, per dire, avesse colpito me, m'avrebbe come minimo fatto collassare l'intestino; non vedo l'ora di poterlo sfidare, un giorno.
    Hey Masuta, gli abbiamo dato di che raccontare al capo clan eh!? Ah-ah!
    Disse Kazuo giustamente soddisfatto di quanto accaduto.
    Di certo un metodo di fuga anticonvenzionale.
    Disse Masutā dando un'ultima occhiata all'insù.
    Scapparono via a gambe levate sotto lo sguardo attonito delle guardie che li guardavano dal buco nella parete creato da Kazuo; uscirono dal quartiere degli Shimazu e tornarono di gran carriera verso la residenza Takeda.
    Quando arrivarono a destinazione trovarono Mizumo seduto sugli scalini della residenza con la testa fra le mani e il viso sfigurato dalle lacrime.
    Allora, Mizumo, vuoi dirci che diavolo hai combinato?
    Chiese Masutā senza ulteriori preamboli.
    Giuro... Non sono stato io... non ho ucciso io quelle persone... Ero venuto per aiutarvi, ma due tizi mi hanno seguito e hanno attaccato sia me che le guardie Shimazu… Sono riuscito a ferire il braccio di uno dei due, ma sono scappati… Vi prego, credetemi!
    Rispose lui, sembrava, sinceramente.
    La sua paura pare essere autentica e quei due misteriosi uomini che l'hanno attaccato...forse la pista Shingen sta diventando concreta.
    Kazuo e Masutā si diedero un'occhiata d'intesa mentre le porte della residenza Takeda si spalancavano, rivelandone il capo clan.
    Oh mio Dio Mizumo, ragazzi, cos’è successo?
    Chiese con fare preoccupato.
    Ascolti, è una situazione com-
    Kazuo venne interrotto dal sibilo d'una freccia che andò a conficcarsi con violenza sul portone della casa. I due genin cercarono di dare un volto al responsabile di quanto successo ma a quanto pareva questi s'era già dileguato.
    Masutā concentrò la sua attenzione sulla freccia e vide che sulla punta di essa v'era legato un foglio.
    [color=red]Un messaggio...?

    S'avvicinò dunque alla porta e dopo aver estratto la freccia dal portone lesse il contenuto del rotolo
    Per l'oltraggio da voi commesso la guerra civile sarà immediata! Non ci interessa più la spada Nihonto, spazzerò via il vostro misero clan una volta per tutte! Karashi Shimazu
    Oh no…
    Esclamò esasperato Mizumo il quale, preso probabilmente dal panico, fuggì via in direzione del bosco lì vicino.
    Mizumo! Mizumo! Fermati!
    Urlò Kanzaki a pieni polmoni.
    Dannazione è andato! Ragazzi, conto su di voi per riportarlo sano e salvo a casa!
    Pregò loro il vecchio, il quale sembrava sull'orlo d'un collasso nervoso.
    Non si disperi, lo riporteremo indietro noi.
    Gli disse Masutā con fare fiducioso.
    Dopo essersi accomiatato dal vecchio raggiunse il compagno che si stava lamentando della pessima situazione in cui versavano.
    Perfetto, una dannata foresta! Cavolo non ne sta andando uno giusta!!!
    Calmati Kazuo-san, vedrai che riusciremo a risolvere tutte queste spinose avversità! Ad ogni modo...non ti è sembrato strano?
    Disse Masutā fissandolo intensamente.
    Cosa? Che io non abbia già rotto le gambe a quel disgraziato di Mizumo?!
    Al diavolo Mizumo! Parlo della freccia e del suo messaggio: se io volessi sterminare un clan partirei con l’eliminarne il capo. Chiunque abbia scoccato quella freccia aveva probabilmente visuale libera sul vecchio Takeda, quindi perché non toglierlo di mezzo fin da subito?
    Non ne ho idea… e ora troviamo quell’idiota.
    Sentenziò lui ponendo fine al discorso.
    Nemmeno io so il perché di tutto ciò...eppure tutte queste piccole cose, insieme, mi portano sempre di più a pensare che gli Shingen abbiano avuto un ruolo attivo fin dall'inizio di questa vicenda.
     
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    Scusate il ritardo. Allora: ottimi post entrambi e mi complimento per il fatto che abbiate finalmente intuito come stanno andando realmente le cose.. ora tocca a voi risolvere la situazione :asd:
    Voto Insane: 7,8
    Voto Bouranchi: 7,8
    CITAZIONE
    Narrato
    Goro Shingen
    Zannou Shingen
    Traccia:
    Correndo alla fine raggiungerete Mizumo, inginocchiato a terra piangente. Proprio quando vi starete per avvicinare a lui noterete una lancia arrivare verso la testa del ragazzo: uno dei due prontamente lo sposterà in tempo in modo da evitare quel colpo letale. Un uomo 195909-takeda_large raggiungerà poi la lancia conficcata al suolo, riponendola fra le proprie mani.
    Avete dei buoni riflessi.. stranieri..
    Da un albero scenderà un vecchio vestito con il suo stesso abbigliamento e munito di una lunga katana.
    Io dico che l'hai mancato! Forse non sei pronto per usare la Ama-no-Uzume...
    Mizumo guarderà sbalordito i due uomini, come se li conoscesse già..
    Quei due.. posseggono entrambi le sacre armature Basaka.. erano i cimeli custoditi dal clan..
    SHINGEN!
    E quest'oggi si realizzerà la vendetta che il nostro Clan brama da secoli!
    Ma.. ma.. il vostro clan è stato distrutto dagli Shimazu!?!
    Stupido marmocchio.. Siamo i discendenti dell'unico superstite di quella tragedia.. e abbiamo impiegato anni e anni per elaborare e realizzare questo piano..
    Mentre gli Shingen venivano massacrati dagli Shimazu, i Takeda non hanno mosso un dito.. hanno guardato e basta..

    E fra poco tempo la storia si ripeterà AHAHAHA Gli Shimazu e i Takeda si ammazzeranno a vicenda, e i pochi sopravvissuti verranno eliminati da noi due con le stesse armi sacre che tanto amano!
    E noi cinque, come i Takeda 170 anni fa, rimarremo in disparte..
    Non potrete scappare.. Anzi, vi eliminiamo subito.. ad incominciare dai due giovani stranieri che non centrano un bel nulla con questa storia!!!!
    Il vecchio correrà verso Kazuo e con la propria spada sferreràSpada Nihonto: danno 2-5 | Calcolo: 4 un fendente alla gamba e uno al petto. In successione il suo compagno userà la lancia per infilzareLancia Ama-no-Uzume: Danno 2-5 | Calcolo: 3,5 al fianco destro Masuta; poi conficcando l'arma al suolo correrà verso Masuta e sferrerà un palmoCALCOLO 3.5

    Colpo del Palmo Montante - (Shougekishou - Rising Impact Palm)

    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Tecnica che richiede una grande forza fisica. La tecnica è una variante del palmo distruttivo, consiste nel colpire l'avversario con un montante portato però col palmo della mano aperto. Più il ninja è veloce, più il colpo acquista velocità e potenza e quindi diventerà via via più difficile da parare. Il colpo è portato parallelamente al terreno e se l’avversario viene colpito verrà sbalzato all’indietro di alcuni metri. Utile per attaccare avversari con una stazza corporea superiore a quella dell’utilizzatore.
    [richiede la tecnica del palmo distruttivo in scheda]
    Consumo: 14
    Richiede: Palmo distruttivo; Forza 4; Corporee 1
    Danno: 2-4
    Costo: 40 Exp
    Energia: Verde
    montante contro il suo addome.
    Goro! Allontanati!
    Va bene Zannou!
    Il vecchio, ponendosi esattamente al centro fra Kazuo e Masuta colpiràCalcolo 4

    Arte della Terra: Colpo a Pressione - (Asshou - Pressure Palm)

    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Questa tecnica consiste nel concentrare una grande quantità di chakra che in seguito andrà liberata quando il palmo della mano entrerà in contatto con il terreno. L’impatto del palmo va a modificare il terreno sottostante distruggendo il terreno per circa 10 metri a 360°. Questa Tecnica causa anche il crollo degli edifici e delle creature che si trovano nel suo raggio di azione.
    Consumo: 20
    Danno: 2-5
    Richiede: Chakra Doton; Zen 3; Corporee 3; Forza 3
    Costo: 50 Exp
    Energia: Verde
    violentemente il terreno, generando un'onda distruttiva circolare che si espanderà nel raggio di 10m per travolgere voi due e Mizumo. Il ragazzo verrà scaraventato contro un albero e, battendo la testa, perderà i sensi. Sta a voi invece schivare questo attacco, come anche quelli precedenti, e contrattaccare.

    CITAZIONE
    Edit: L'utente † Insane † mi informa che ha deciso di abbandonare la missione.
    Nota per Bouranchi: nel combattimento contro Goro e Zannou Shingen il tuo compagno verrà colpito da tutti gli attacchi e cadrà a terra svenuto. Sta a te difenderti dal resto degli attacchi.


    Edited by L ~ - 19/1/2015, 18:31
     
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    CITAZIONE
    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Mizumo Takeda
    Parlato Goro Shingen
    Parlato Zannou Shingen

    Corsero per diversi minuti prima di ritrovarlo, ma alla fine ecco davanti a loro dipingersi la sagoma di Mizumo, inginocchiato a terra e piangente.
    Quell'idiota! Adesso le sentirà...
    Proprio mentre stavano per avvicinarsi al ragazzo, un sibilo attirò la loro attenzione e videro l'immagine sfocata d'una lancia avvicinarsi inesorabile al ragazzo.
    Maledizione!
    Masutā, con rapido movimento, riuscì a prendere in tempo Mizumo spostandolo dalla traiettoria del colpo, salvandolo. Il ragazzo sembrava confuso e tale confusione era condivisa anche dai due genin che con fare circospetto si guardavano intorno.
    D'improvviso un uomo fuoriuscì dal buio degli alberi, raggiungendo la lancia e prendendola in mano.
    Avete dei buoni riflessi stranieri.
    Il nuovo arrivato era vestito da indumenti dai colori sgargianti e caldi; dimostrava quarant'anni o giù di lì e Masutā non poté che complimentarsi, tra sé e sé, per i baffi dell'uomo.
    Ha stile, non v'è dubbio!
    Dall'albero vicino scese un vecchio che indossava un vestito che più o meno rassomigliava a quello dell'uomo comparso per primo; questi era munito di una lunga katana dall'aria letale.
    Io dico che l'hai mancato! Forse non sei pronto per usare la Ama-no-Uzume.
    Ama-no-Uzume? La lancia trafugata al clan Takeda? Che quella katana possa essere dunque...
    Mizumo intanto aveva assunto un'espressione incredula e con fare sbalordito squadrava i due uomini.
    Quei due.. posseggono entrambi le sacre armature Basaka...erano i cimeli custoditi dal clan...
    SHINGEN!
    Completò con irruenza l'uomo dai lunghi baffi.
    E quest'oggi si realizzerà la vendetta che il nostro Clan brama da secoli!
    Ma.. ma.. il vostro clan è stato distrutto dagli Shimazu!?!
    Stupido marmocchio.. Siamo i discendenti dell'unico superstite di quella tragedia.. e abbiamo impiegato anni e anni per elaborare e realizzare questo piano..
    Mentre gli Shingen venivano massacrati dagli Shimazu, i Takeda non hanno mosso un dito.. hanno guardato e basta..

    E fra poco tempo la storia si ripeterà AHAHAHA Gli Shimazu e i Takeda si ammazzeranno a vicenda, e i pochi sopravvissuti verranno eliminati da noi due con le stesse armi sacre che tanto amano!
    E noi cinque, come i Takeda 170 anni fa, rimarremo in disparte..
    Quindi alla fine ho sempre avuto il presentimento giusto fin dall'inizio...beccati questa Kazuo-kun!
    Non potrete scappare.. Anzi, vi eliminiamo subito.. ad incominciare dai due giovani stranieri che non centrano un bel nulla con questa storia!!!!
    I due s'avventarono quindi contro i due genin, i quali si prepararono allo scontro. Il vecchio scelse di vedersela con Kazuo, così Masutā dovette vedersela contro contro il “baffo”.
    Era destino che dovemmo scontrarci!
    L'uomo, brandendo la lancia, tentò un affondo al fianco destro di Masutā il quale vide perfettamente il movimento portato dall'uomo, riuscendo a schivare così il colpo.
    Sei un po' scarso!
    L'uomo conficcò la lancia al suolo, lasciando di sorpresa Masutā.
    Cosa diavolo ha in mente?
    Lo vide mettersi a correre come un forsennato caricandolo con un pugno ma senza scomporsi schivò anche quel colpo, scartando verso destra.
    Goro! Allontanati!
    Va bene Zannou!
    Ed ora?
    Il vecchio chiamato Zannou si pose esattamente al centro fra Kazuo e Masutā e con un colpo secco impattò violentemente con il terreno, generando un'onda distruttiva circolare che si espanse nel raggio di parecchi metri.
    Quel maledetto! Ci ha giocati!
    Lui, Kazuo e Mizumo furono sbalzati via dalle rispettive posizioni e dopo un volo di qualche metro atterrarono pesantemente sul terreno. Masutā s'alzò dolorante, massaggiandosi la schiena.
    Davvero un colpo niente male, vero Kazuo-san...?
    Cercò con lo sguardo il suo compagno e lo vide ancora steso a terra mentre stringeva tra le braccia Mizumo. Preoccupato gli s'avvicinò e tastando il collo con le dita verificò che fosse solo svenuto.
    Mi son preso male per nulla! Ad ogni modo, molto coraggioso da parte tua Kazuo-kun! Non fosse stato per te Mizumo sarebbe finito male...ora tocca a me farmi valere!
    I due stavano a fissarlo con fare strafottente, il ghigno di chi già pregusta la vittoria stampato in faccia.
    Spiacente dovervi deludere, ma qui a ridere per ultimi saremo noi!
    Estrasse sei spiedi dal porta kunai ed eseguendo i sigilli per la tecnica, si preparò mettendoli vicino alle labbra.
    Katon: Housenka no jutsu!
    Creò sei proiettili di fuoco ai quali aggiunse gli spiedi per calibrarne precisione e forza e li scagliò verso i suoi avversari, indirizzandone tre per ogni bersaglio. Senza indugiare altri secondi preziosi s'involò verso i due, puntando il vecchio Zannou.
    Tu sei tra i due quello con più esperienza e forse quello più forte...incomincerò proprio da te, dunque!
    Fermandosi a pochi metri dai due, eseguì un'altra serie di sigilli e respirando pesantemente sentì il chakra Katon mescolarsi nei polmoni.
    È sempre una sensazione incredibile...
    Katon: Goukakyuu no jutsu!

    L'ultimo colpo non ho tentato di schivarlo perché avevo terminato le schivate possibili della mia energia...il danno che prendo è massimo?


    CITAZIONE
    Scheda riassuntiva:

    Azione difensiva 1: schivo il colpo al fianco destro portato con la lancia Ama-no-Uzume (calcolo 3,5) in quanto ho riflessi 6 (dunque lo vedo) e schivata 4,5 (dunque lo schivo).
    Azione difensiva 2: schivo il palmo montante (calcolo 3,5) in quanto ho riflessi 6 (dunque lo vedo) e schivata 4,5 (dunque lo schivo).
    Azione gratuita 1: estraggo sei spiedi.
    Azione offensiva 1 - tecnica chakra: Arte del Fuoco: Pioggia di Fuoco
    (Katon: Housenka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Elemento: Fuoco
    Posizione delle Mani: Serpente - Tigre - Cane - Bue - Coniglio - Tigre
    Livello: C
    Descrizione: Tecnica di fuoco , che viene utilizzata per fare delle piccole palle di fuoco che sono potenti e veloci. In queste palle di fuoco , si possono aggiungere alcune armi mentre si mette la mano in bocca per calibrare la direzione e la potenza dei proiettili.
    I proiettili avranno danno totali, sarà possibile creare più proiettili per poter colpire più avversari contemporaneamente (massimo 2 e sempre che questi non distino fra di loro più di 4 mt).
    Per poter colpire più avversari sarà necessario almeno 3 proiettili per nemico.
    [Consumo : 7 x 3 proiettili]
    [Richiede la tecnica “Palla di fuoco suprema”]
    [Velocità tecnica = Destrezza dell’utilizzatore]
    [Slot ferita: minimo 1 – massimo 2 + danni da ustione]
    [Costo: 35 Ex]
    [Energia: Verde]

    Azione gratuita 2: mi porto a ridosso dei due nemici, fermandomi a circa tre metri da essi.
    Azione offensiva 2 – tecnica chakra: Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema
    (Katon: Goukakyuu no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Elemento: Fuoco
    Livello: D
    Posizione delle mani: Serpente - Pecora - Scimmia - Cinghiale - Cavallo - Tigre
    Descrizione: Una tecnica di fuoco molto potente, dove chi la utilizza deve aver impastato un buon quantitativo di chakra per utilizzare questo attacco. La tecnica si fa, usando il chakra concentrato nella parte del petto, dove lo si fa mescolare nei polmoni dal quale uscirà con l’aria e poi andrà a verso l’avversario a forma di una palla grande (5 metri quadrati circa) , poi per dare forma e direzione alla fiamma , si mette la mano destra davanti alla bocca.
    [Consumo : 6]
    [Richiede: Chakra Katon]
    [Richiede: Abilità Zen uguale o superiore a 2]
    [Slot ferita: minimo 1 – massimo 4]
    [Costo: 25 Ex]
    [Energia: Gialla]

    Chakra consumato: 17
    Chakra rimasto/posseduto: 73/90
    Ferite: 5 slot ferita
    Condizioni psico-fisiche: desideroso di vendicare Kazuo
    Armi rimaste: kunai x2, spiedi x14, sigillo esplosivo x1
    Posizione: nella foresta
    Distanza dall'avversario: a circa tre metri.

    CITAZIONE
    Calcoli:

    Arte del fuoco: pioggia di fuoco; ninjutsu quindi Destrezza = 6

    Arte del fuoco: palla di fuoco suprema; ninjutsu quindi Destrezza = 6

    Link alla scheda: http://nif.gdr.forumcommunity.net/?t=56679574
     
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    Traccia:
    Ehehehe.. In pochi secondi abbiamo già messo KO due nemici su tre.. e dire che pensavo fosse più forti!
    Poco dopo le parole di Goro, arriverà verso di lui e Zannou una pioggia di proiettili infuocati. Mentre il giovane Shingen schiverà l'attacco di striscio, il vecchio sembrerà più lento e verrà colpito in pieno. Anche l'attacco successivo sarà troppo veloce per lui e verrà travolto dalle fiamme della Palla di Fuoco Suprema.
    Stupido marmocchio! Preparati a fare la fine dei tuoi compagni!!!!
    Il vecchio correndo verso di te proverà a colpirti con una spallataCalcolo 4

    Carica- (Tokken - Tackle Charge)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: E’ una tecnica sia di difesa che di attacco. Il ninja che la utilizza contrae i muscoli del corpo ottenendo una grande resistenza ai colpi e una grande potenza d’impatto. In questa situazione però il ninja non è molto mobile e l’unica cosa che può fare è un attacco diretto con una spallata. Ma la grande energia sprigionata da questa spallata rende la tecnica molto difficile da ostacolare. Si può utilizzare anche per abbattere avversari di stazza molto grossa o contro grosse strutture come case e alberi. Il danno causato alle persone causa danni debilitanti.
    Consumo: 12
    Richiede: Resistenza 1
    Nota: I danni saranno dipendenti dal proprio grado di Forza (a LV 3 si possono abbattere piccoli alberi; a LV 5 si possono abbattere muri di piccole abitazioni)
    Danno: 2-5 (Forza 5: 3-5; Forza 7: 3-5 (con possibile malus: Stordimento))
    Costo: 30 Exp
    Energia: Verde
    ; in successione sempre Zannou proverà a colpirti con un fendente di spadaSpada Nihonto: danno 2-5 | calcolo 4. Nello stesso istante noterai che la lancia del suo compagno si sta dirigendo proprio verso il tuo petto: una lama di spada devierà però il colpo e sarà proprio la katana di Mizumo.
    Posso.. posso combattere!
    Il giovane Takeda arriverà infatti in tuo aiuto, annullando la superiorità numerica degli Shingen.
    Oh, sei ancora vivo piccolo Takeda?
    Ti sconfiggerò e mi riprenderò la lancia Ama-no-Uzume!

    Da adesso il tuo unico avversario diventa Zannou, quindi dovrai parare i suoi attacchi ed eliminarlo per vincere lo scontro.
     
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