Difendere il covo!

E quella cosa sarebbe? Un'altra marionetta? - il ninja della roccia sembrava essere spiazzato dalla presenza di Mei sul terreno e lo fu ancora di più delle successione di attacchi, che uno dopo l'altro gli procurarono continue ferite su tutto il corpo, facendogli perdere parecchio sangue. - Impari così a non scherzare con mia sorella... - A terra l'uomo si rotolava dal dolore, immerso in grida mozzafiato, da li a poco sembrava stesse per perdere il lume della ragione per via del dolore. - Pensi che sia fatta? - Difficile credere che possa fare altro in queste condizioni... - Ma qualcosa attirò l'attenzione di Mei, facendola preoccupare non poco. Sul corpo ferito e bruciato dell'uomo dei glifi neri iniziarono ad avanzare su tutta la pelle. - Mmm? - Che c'è? - Kirika notò la strana espressione sul viso della sorella - Nulla di buono temo!! Tieniti pronta! - Kirika non capì questo allarmismo della sorella, visto che l'uomo era ancora a terra a contorcersi dal dolore e non sapeva quindi cosa aspettarsi. Poi notò come il ninja della roccia cambiò colore alla propria pelle e in pochi secondi il suo aspetto iniziò a mutare in qualcosa di decisamente non umano. - Che significa? Che tecnica è? Mei?? - Guardò la sorella, che sembrava sapere qualcosa a riguardo, ma che era troppo concentrata ad osservare l'uomo che si rialzava da terra. - Devo dartene atto, sei molto forte. Ti ho sicuramente sottovalutato... - La voce dell'uomo era leggermente diversa, più rauca e profonda, era una trasformazione che aveva subito a tutti gli effetti. - ...sono passati anni da quando qualcuno è riuscito a farmi inconsciamente attivare questa forma... - Che aspetto orrido... - ora è venuto il momento di finirla qua. - Tra quelle che sembravano più fauci che una bocca umana si poteva scorgere un malevolo sorriso, da cui si intuiva che aveva di certo qualcosa in mente. - Vediamo di fare fuori la nuova arrivata, poi tornerò a pensare a te!! Voi e queste maledette marionette. - Dalle parole era molto sicuro di se, mentre Mei invece era molto titubante, glielo si leggeva dalla postura del suo corpo, sembrava che non sapesse come mettersi sulla difensiva, come se non sapesse cosa doveva aspettarsi da lui. Con uno scatto improvviso si scagliò contro la marionetta umana di Mei ricomprendo il proprio braccio con uno spesso strato di terra. Nonostante il peso che portava sul braccio, gli attacchi che sferrò contro Buruhime furono addirittura più veloci di prima. Assesto tre colpi uno di seguito all'altro, frantumando il legno della marionetta e rendendola quasi inutilizzabile. Kirika rimase impietrita dalla violenza con cui aveva colpito la bambola, provocandole seri danni - Che forza...distruttiva... - La terra che ricopriva le sua braccia cadde al suolo, liberandogli gli altri. Con una delle mani creò una sfera di chakra e puntandola al terreno richiamò a se delle rocce che iniziarono a girare vorticosamente intorno ad essa. Questa volta il bersaglio del suo attacco fu Mei che nulla potè ne per parare ne per scansare il colpo, nonostante le grida di avvertimenti di Kirika - Mei!!! - Il jutsu colpì in pieno la rianimata, provocando non pochi danni per via delle rocce che impattarono duramente contro il suo corpo. Ma la violenza del ninja non sembrò finire li, infatti tornò ad attaccarla nuovamente. Girando vorticosamente su se stesso, come un proiettile di terra gigante si scagliò contro Mei e ancora, dopo questo attacco ancora uno ne seguì, con un grosso masso che sollevò da terra lanciandolo contro la malcapitata rediviva. - Kirika rimase incredula e anche impaurita da tutto ciò, non poteva pensare e credere a quanto aveva visto. Quel ninja che era in fin di vita ora sembrava essere diventato un mostro, avendo perso ogni briciolo di umanità. Il mostro saltellando indietreggiò da loro di circa una ventina di metri, mentre Kirika invece ammirava terrorizzata dall'alto il resoconto della sua offensiva. - Meiii!! MEIIII!!! - Quasi scoppiava a piangere quando vedeva che la sorella non rispondeva al suo richiamo, ma poi il masso con cui era stata attaccata si spostò, rivelando la sorella mezza trucidata e distrutta come la sua bambola. Come pezzi di carta i brandelli di carne le si staccavano da dosso, eppure non sembrava emettere alcun gemito di dolore - Essere una rianimata ha i suoi vantaggi...riesco ancora a muovermi nonostante le condizioni in cui mi ritrovo... - Mei non sembrava avere paura, forse il suo stato di rediviva non le faceva più sentire la paura della morte. Iniziò ad avanzare correndo, ma si rese conto che il suo andamento non era proprio dei migliori, così per ovviare alla distanza usò un jutsu per catapultarsi in avanti e sferrando una raffica di vento verso il terreno saltò in avanti, spostandosi di altri metri in direzione dell'uomo. - Tu credi di essere un mostro... - Compose velocemente dei sigilli e utilizzò un altra tecnica di elemento vento che si rivelò essere estremamente potente e distruttiva, lacerando ciò che trovava lungo il proprio cammino. Lame di vento furioso si scagliarono contro l'uomo, mentre Mei recuperava le sue tre marionette - ...ma qui il mostro non sei tu... - Mosse in avanti Buruhime, che nonostante i colpi subiti era ancora perfettamente in grado di muoversi. Le fece usare nuovamente la medesima tecnica della sabbia dorata che aveva usato prima e attacco l'uomo con le sfere di sabbia dorata che freneticamente volteggiarono intorno all'avversario per colpirlo. Subito dopo la fece avanzare con le altre sue due marionette, tutte e tre pronte ad attaccarle il ninja. Buruhime e Nosfera attaccarono ai lati con un calcio ciascuna, mentre Ripper saltando sferrava un attracco dall'alto tutte e tre però servirono solo a distrarre l'uomo dall'attacco finale - ...e non lo sono nemmeno io... - Grazie all'attacco portato con il ninjutsu e le sue marionette, Mei aveva dato il tempo necessario a Kirika per recuperare la sua marionetta e e le sue forze grazie alle cure prestatele dal suo amico quetzal, mettendola così nella posizione per un ultimo attacco. - Kurohigi Kiki Ippatsuuuuu!!!! - Spostando Kurotorasuiji, riuscì a farle raggiungere le spalle dell'avversario. Dalle costole della marionetta si aprirono delle assi di legno duro che cercarono di catturare l'avversario, mentre la bambola si scomponeva, staccando arti e testa per sfoderare delle lame nascoste. Catturandolo il colpo finale sarebbe stato di infilzarlo a morte, rendendo però anche lei completamente inerme e sfinita.

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