Missione Kumo: Ronde Notturne

Quel nauseabondo puzzo di bruciato giunse alle narici di Aoki che si sentì quasi mancare, giungendo sul luogo dell'incendio; le fiamme stavano bruciando il legno della baracca, quest'ultima dava l'idea di crollare da un momento all'altro su se stessa e, se mai fosse successo, sarebbe stato più complicato spengere il fuoco... Una folla di persone si era radunata davanti a quell' "infernale spettacolo" nel cuore della notte: alcuni curiosi, altri della zona ma tutti inermi osservavano con spaventoso stupore le fiamme che divampavano, come se stressero bruciando anche la notte stessa.

Fui proprio un incosciente 4 anni fa!...

La ragazza si pietrificò di fronte alle vivide fiamme, quando poi sentì:

- Hey ragazzo..svegliati...non startene li imbambolato...dobbiamo prendere dell'acqua... -

Era Maruda che cercava di richiamare l'attenzione dell'altro pallido ragazzo e sembrava esserci riuscito

Giusto, Maruda ha ragione... Dobbiamo spengerlo l'incendio... Mica dobbiamo esporci... Nervi saldi Aoki! Nervi saldi!

Schiaffeggiandosi appena le gote, Aoki cercò con lo guardo se da quelle parti si potesse attingere a dell'acqua: si ricordava che quei due ninja non possedevano alcun ninjutsu suiton ed anche l'altro ragazzo sembrava impreparato, senz'altro quella era la squadra meno indicata che la Raikage potesse inviare a domare un incendio, quando in quel momento il pallido ragazzo dai capelli rossicci li stava chiamando.

- Li c'è una fontana...non c'è nessun modo per prendere l'acqua e trasportarla?? -

La situazione si faceva complicata: la fontana era distante dall'incendio, l'acqua doveva essere trasportata il più velocemente possibile ed in maggiori quantità.

- A tutti i presenti!! Ci servono dei secchi ed un aiuto da parte di tutti! Presto! -

Poi si rivolse al gruppo

- Non credo ci siano altre soluzioni... Gli abitanti ci aiuteranno portandoci i secchi coi quali noi estingueremo le fiamme... -

I secchi arrivavano troppo lentamente per poter sedare l'incendio, la situazione stava per farsi critica. Konjikikami riusciva a muoversi proprio per l'adrenalina e la tensione, ma più le fiamme prendevano piede e più il timore aumentava

- Maledizione... così non domeremo mai l'incendio! -

In quel momento Aoki vide l'altro ragazzo correre velocemente verso la fontana

Che diavolo ha in mente?

Dalla bocca dello shinobi stava fuoriuscendo quella che sembrava essere una gomma da masticare, ma stava assumendo grosse proporzioni.

Non ci credo...! Che abbia intenzione di usarlo come contenitore?

Non c'era niente da dire, semplicemente geniale, così geniale che la ragazza si chiese perchè diamine il ragazzo non ci avesse pensato prima, ma lei doveva essere l'ultima a lamentarsi in quella situazione, visto l'inadeguatezza che stava dimostrando e di cui si vergognava. Con l'aiuto della speciale gomma del pallido shinobi, in più tentativi, il gruppo riuscì finalmente ad estinguere l'incendio; erano tutti esausti, sopratutto Aoki e quel ragazzo, lei avrebbe voluto ringraziarlo, ma in quel momento la mente della ragazza era come svuotata e le parole non uscirono di bocca, doveva trovarsi in quella situazione anche l'altro, lo poteva capire.
Komatsu e Maruda iniziarono a chiedere in giro se qualcuno avesse visto il colpevole di quel misfatto, ma tutti i presenti sembravano non sapere. Non si sa se ignorassero davvero la verità o se per timore non parlassero.

Data la loro povertà non mi stupirebbe che queste persone siano state minacciate dai piromani... Ma è solo una congettura...

Fatto sta che da lì a poco quella gente avrebbe fatto rientro nelle proprie case e fu allora che Aoki vide un particolare a lei familiare... Un uomo di alta statura era girato di spalle e quindi gli occhi dorati della Genin non poterono vederlo in volto, ma costui portava un mantello rosso amaranto che raffigurava, sventolante, quel simbolo dorato a lei noto: era una stella a 6 punte contenuta in una circonferenza, all'interno della stella vi erano il Sole e la Luna ed una linea separava quei due emblemi, quello era il simbolo dei Konjikikami!

Ma quello?!?

Corre immediatamente verso la folla, ma quell'uomo si volatilizza tra di essa sparendo agli occhi della kunoichi.

Chi diavolo era quell'uomo?... Come poteva avere quel mantello per giunta? Che fosse nonno Suon!?!?... No, a pensarci bene quell'uomo era troppo alto...

Aoki riflettè distesa sul proprio letto, era tornata a casa verso le 4 del mattino esausta e confusa, dopo aver cercato quell'uomo senza trovarne traccia: non riuscì a chiudere occhio neanche per un minuto, come poteva dopo quanto accaduto nella notte? Molti dubbi le ronzavano in capo tanto da agitarla e farla sudare anche da ferma, così l'orologio segna le 6 del mattino e la banchou decise di scrollarsi il sudore e liberarsi la mente con una bella doccia mattutina; uscita dal bagno come mamma l'ha fatta, Aoki trovò un corvo che se ne stava sul ripiano della cucina, riportava una convocazione diretta dell'Hokage.

Ho la sensazione che questa convocazione quadri con l'inferno di questa notte... Però dovrò tenermi per me quello che ho intravisto... Altrimenti la faccenda verrebbe affidata agli ambu e finirei per non scoprire nulla.

Ufficio del Raikage:

- Ho saputo che ieri sera vi siete uniti alla squadra che ho mandato nel quartiere di Shinogaya... -

- Si... Ho sentito dei rumori... E sono accorso a vedere... -

Aoki annuì semplicemente. Presi dei documenti, la Raikage vi butta un occhio; c'erano i loro nomi chiaramente leggibili.

Jiro... Kotoba eh? Ieri sera ha mostrato un potere molto interessante... Sarà un possessore d'abilità innata?

In quel momento, intanto, i due si diedero un breve sguardo di curiosità, non sapevano nemmeno come si chiamavano; il rossino, come lo è pure lei, vestiva una veste blu tenuta stretta alla vita da una pancera e quei sottili occhi che accennavano a scrutarla con curiosità erano solcati da delle occhiaie, probabilmente per il mancato riposo.

- Ho letto i vostri fascicoli... E so delle vostre esperienze... Ditemi... Avete avuto problemi? -

La voce della famigerata "Taleshi nata dalla tempesta" sembrava avere molta premura. Come se le fosse dispiaciuto che i due si fossero trovati in una situazione del genere.

- No, Raikage-sama, nessun problema. -

In realtà la kunoichi non fu affatto tranquilla e reattiva trovandosi di fronte a qualcosa come un incendio, ma adesso era motivata...

Finamente dopo anni di attesa... Potrei aver trovato una pista da seguire per ritrovare Suon.

- Mmm no...nessun problema... -

Disse quel ragazzo di nome Jiro con una voce molto forzata.

- Ve la sentite di investigare su questa storia? Ho bisogno di qualcuno che vada di nuovo al quartiere stamattina...gli altri sono impegnati a sgombrare la zona e a ripulirla. Se per voi è troppo basta che me lo diciate apertamente. -

I due si guardarono nuovamente e, senza che nessuno cedesse alla paura, decisero di accettare.

- Senz'altro... La faccenda comincia a interessarmi e non poco... -

- Si...non credo ci siano problemi... -

Ai due ragazzi venne consegnato un sacchetto di monete, con cui avrebbero potuto comprare rifornimenti, dopo di che vennero congedati. Insieme uscirono dall'ufficio la cui porta venne chiusa dal compagno, questi si avvicino alla ragazza per presentarsi porgendole la propria mano destra.

- Ciao...non abbiamo avuto modo di presentarci ne ieri ne li dentro...io sono Jiro. -

- Piacere... Konjikikami Aoki. -

In realtà so già come ti chiami... ma non posso mica dirti che ho letto il tuo nome su quei documenti...

Ricambiata la stretta di mano i due si diressero verso l'uscita della residenza, non che Aoki non volesse parlare, ma a lei risultava parecchio difficile cominciare una discussione

Sembra un ragazzo educato e piuttosto tranquillo... Non ha neanche fatto alcun apprezzamento sgarbato riguardo le mie strane corna...

- Così...ci ritroviamo in una missione... -

- Già... Voglio venirne a capo... Ho un forte sospetto. -

- Un forte sospetto? Che intendi dire? Hai visto qualcosa ieri sera? -

Nel mentre che parlavano i due uscirono dalla residenza per avviarsi in armeria, la banchou, immersa nei suoi pensieri, non accennò alcuna risposta, ma neanche l'avrebbe mai accennata a nessuno.

- Tu hai bisogno di comprare qualcosa? -

- Anche se non abbia gran necessità, verrò con te se devi rifornirti... Forse qualcosa troverò anche io... -

Così il duo entrò in armeria, Aoki si diresse a dare un occhiata ad alcuni tipi di lame, ma sovrappensiero riflette su come condurre le ricerche.

Gli incendi sono stati appiccati tutti nel quartiere di Shinogaya, quindi dovremmo cercare informazioni limitandosi a quella zona? Ma quell'uomo potrebbe nascondersi altrove... Certo, ci sono! Potrei chiedere a Bentei di darmi una mano con le ricerche, in un bar si ha possibilità di incontrare molte persone e potrà raccoglire qualche indisio...

- Piuttosto... Prima di arrivare a Shinobuya vorrei passare da una persona per chiederle di aiutarci sul caso... -

- E' una persona fidata? -

- Si, è il mio datore di lavoro, è proprietario di un bar, ho pensato che lui potrebbe chiedere notizie ai clienti... Tra l'altro il posto di lavoro si trova su strada, quindi non perderemo molto tempo. Che ne pensi? -

- Penso si possa fare...dopo tutto non abbiamo molte piste da cui iniziare... -

Così, riforniti in armeria, i due shinobi si diressero così al Ryuran bar in cerca di qualche indizio o informazione utile che li conducesse ai piromani, che in quelle notti stavano appiccando incendi nel quartiere di Shinogaya... Per strada si potevano udire le chiacchiere preoccupate dei cittadini sull'intera faccenda: nell'aria vi era già abbastanza tensione, a causa delle molte guerre che imperversavano nel continente e, questi problemi interni allarmavano molto. Vicino un'edicola, sulla locandina giornaliera di una famosa testata giornalistica si leggeva:

Gazzetta Kuniana
Da diverse notti oramai il quartiere di Shinogaya è diventato teatro di incendi dolosi e la preoccupazione della popolazione di Kumogakure cresce sempre di più tanto che, tra le voci che corrono tra i civili si pensa che a seguito della recente politica espansionistica del governo di Kumo, un gruppo di insurrezionalisti del villaggio della Brina stia cercando vendetta. Ma il Raikage smentisce "Escludo categoricamente che dietro tutto quanto ci sia un movimento terroristico di alcun genere. La zona presa di mira dai piromani è civile e non militarizzata, se davvero volessero insorgere contro il governo di Kumo, punterebbero alle sue cariche. Questo è un problema interno."
Resta di fatto che l'intero quartiere di Shinogaya sia terrorizzato e già in molti hanno abbandonato le loro case.

- Movimento insurezzionalista?... Lo escludo anche io, anche se... Chi sarà mai la persona che ho intravisto ieri? -

Aoki fissò con sguardo perso la locandina appena letta, con occhi di chi non sa che cosa pensare; la ragazza sa bene che suo nonno è un sospettato Mukenin di Kumo, non conoscendone però i motivi, ma la figura dell'uomo intravisto tra la folla la scorsa notte, non coincideva affatto con quella di Suon... Comunque conclusa la lettura di quel trafiletto d'informazione Konjikikami lo commentò con una certa critica verso l'autore:

- Già... Infatti. Senza contare che gli incendi appiccati sin ora non sono su vasta scala e... Perchè proprio a Shinogaya?. -

- Non lo so... Dobbiamo indagare proprio per capire questo... -

I due giunsero così al bar ed Aoki si avvicinò subito al banco rivolgendosi al signor Bentei con la dovuta discrezione:

- Signor Bentei... Mi scuso per l'assenza dal lavoro, ma stiamo investigando, devo chiederle di collaborare -

- Non ti preoccupare Aoki-san... Dimmi in che modo posso esservi utile... -

- Stiamo raccogliendo informazioni circa il distretto di Shinogaya, è informato al riguardo? -

- Io, personalmente, so quello che riportano i quotidiani... Però -

Avvicinata la bocca all'orecchio della banchou, il barista le disse sottovoce:

- Pare che ci sia qualcuno interessato a quel quartiere per motivi edili, per costruirci sopra qualcosa... E' l'uomo ubriaco, sul 2° sgabello dalla sinistra... E' tutta la mattina che farnetica qualcosa leggendo con preoccupazione l'articolo di stamattina... -

I due ragazzi si guardarono, annuirono con lo sguardo sapendo esattamente di dover interrogare quell'uomo di mezza età che se ne stava a bere della Vodka liscia.

- Andiamo a parlare con lui... -

I due shinobi intimorirono il poveraccio già solo avicinandosi, come se si sentisse minacciato. Era decisamente spaventato spaventato nel vederli in coppia e di certo Aoki, senza neanche volerlo, non aveva un aspetto molto cordiale, sopratutto per le corna che facevano capolino sulla testa.

- Hey...che volete?? -

Vorremmo farti delle domande...il barista dice che stai borbottando qualcosa in merito a questi incendi...

Jiro prese il giornale che aveva l'uomo, mostrando la pagina interessata al caso; sembrava come volerlo interrogare con una certa nota di personale accanimento sul caso. L'uomo madò di traverso un grumo di saliva, l'uomo s'impallidì ancora di più.

- Siamo ninja del villaggio...stiamo indagando...allora sai dirci qualcosa? -

Al sentire che i due erano ninja, l'uomo sembrò tranquillizzarsi, benché il suo sguardo si fece incredibilmente vuoto e triste.

- Io...sono un ex-capo ingegnere...mi era stato commissionato un lavoro...di costruire una zona residenziale... -

L'uomo cominciò a raccontare qualcosa di quella situazione, che a quanto pare sembrava riguardarlo sul serio, così i due ragazzi tesero le orecchie si misero ad ascoltarlo.

- ...E mi vennero date delle misure... Ma nessuno mi aveva detto che la zona era il quartiere di Shinogaya. -

- Una zona residenziale li? -

- Ma quella è già una zona residenziale... Forse mi sono già fatta un idea del perchè stiano appiccando questi incendi... -

L'uomo accennò col capo e continuò a raccontare ciò che Aoki stava per realizzare...

- ... Hanno scoperto però che il quartiere non poteva essere buttato giù... Perché ci vive della gente... E così hanno fatto la pensata di appiccare degli incendi frequenti, così la gente sarebbe andata via per la paura... -

Jiro si girò verso Aoki piuttosto sorpreso, non che anche la ragazza non lo sia, ma ne aveva intuito la dinamica prima di averne la conferma dall'uomo.

- Quindi è questo che sta succedendo! -

- Ho scoperto questa cosa e volevo andare dalle autorità... Ma hanno minacciato me e la mia famiglia... -

SAgli occhi dell'uomo probabilmente i due shinobi parvero come i sicari mandati da chi lo minacciava, ecco il perchè di quella prima reazione, ma adesso tutta la tensione che l'uomo portava negli occhi pare spengersi, tant'è che crollò con la testa sul tavolo, finendo addormentato.

- Signor Bentei... Si occupi di quest'uomo... Lo tenga al sicuro... Kotoba ed io abbiamo una faccenda da sbrigare... -

Bentei accenò positivamente per poi ascoltare le ultime parole sottovoce che Konjikikami aveva da dirgli, ponendogli un foglietto tra le mani:

- Ho un ultimo favore da chiederle... Se vede un uomo di alta statura... Vestire un mantello rosso amaranto con questo simbolo dorato mi faccia assolutamente sapere... E' una richiesta personale... -

Così i due uscirono dal bar con le idee chiare sulla situazione e Kotoba chiese subito alla sua compagna come organizzarsi- Che facciamo? -

Se la stessa persona che ha minacciato quell'uomo fosse il tipo del mantello presente l'altra notte sul luogo dell'incendio... Dovrò evitare di informare il Raikage... Manderebbe gli Ambu in azione e si perderebbe tutto in una bolla di sapone... Non verrei mai a capo di niente. Allora dobbiamo organizzarci da soli sta notte.

Aoki suggerì di mimetizzarsi con la gente del luogo, suggerendo che la tecnica della trasformazione avrebbe fatto al caso loro. Composero i sigilli e mutarono le loro sembianze, così da sembrare due normali residenti della zona povera. Iniziarono a vagare per le viuzze del quartiere, restando con lo sguardo vigile a qualsiasi cosa succedesse.

- Probabilmente prima di sera non si faranno vedere... -

Il fresco della sera cominciava a farsi sentire, ma i due shinobi, travestiti da popolani, continuarono a sorvegliare il quartiere aspettando che i piromani si facessero vivi e, magari, fermarli prima che appicchissero l'ennesimo incendio nella notte; dopo un po di tempo Jiro chiese alla banchou

- Dici che proveranno a bruciare qualche altra baracca? O dovremo fare la ronda ogni notte? -

- Credo che lo faranno, ma l'importante è di trovarsi sul posto al momento giusto... Altrimenti saranno già fuggiti... -

Così si fece piena notte ed i due continuavano a camminare per le strade, cercando di non dare nell'occhio e nel contempo vigilare sul quartiere, ma ancora non accadeva niente.

Dovrò acciuffare il piromane per avere le informazioni che cerco... Devo sapere se il mandante sia lo stesso uomo intravisto...

- Saremo costretti a riutilizzarla...ma qui si sta facendo notte fonda... -

Non che Aoki avesser capito a cosa si riferisse jiro, ma sicuramente se lui se ne fosse andato, lei avrebbe comunque continuato a vigilare la zona, anche per l'intera notte, dato che restare sveglia nelle ore notturne non le avrebbe causato alcuno squilibrio spico-fisico per l'abitudine.

- Beh... Io odio aspettare... Però, nonostante tutto, sono sempre in anticipo... quindi forse ci ho fatto l'abitudine... Li Aspetteremo un altro po... -

In quel momento i due parlavano si sentì un rumore, sembrava il classico suono di vetri che si rompono. I due si diedero un occhiata l'un l'altro.

- Andiamo a vedere... -

- Si, potrebbero essere quei bastardi piromani... -

Si diressero verso la fonte del rumore, fermandosi all'angolo per scrutare la situazione; davanti a loro videro del fumo provenire dagli infissi di una casa, e quelli che presumero fossero i responsabili stavano ammicando dei fazzoletti inseriti al tappo della bottiglia che impugnavano. Uno di quei loschi figuri lanciò una di quelle bottiglie contro l'edificio, spaccandone un'altra finestra; di lì a poco una luce rossastra si propagava da quella finestra, e poi ancora fumo e le fiamme.

- Accidenti...fermiamoli subito! -

- Si muoviamoci! -

Prendendoli di sorpresa i due corsero ad attaccarli senza perdere altro tempo; Jiro diede inizio per primo all'attacco avanzando appena verso i malviventi; giunto di lì a poco a due metri compose dei sigilli di una tecnica sconosciuta alla kunoichi e, posate le mani a terra pronunciò in suo Ninjutsu:

- Arte della Terra...Onda Terrestre!! -

Dal terreno, un onda di fanghiglia prese forma e andò a colpire i nemici allineati tra loro; Aoki aspettava proprio una tecnica simile per poter colpire quei piromani, estratti 3 shuriken li scagliò contro il nemico più lontano, mirandone il torace per ridurne i movimenti improvvisi, poi concentrò il proprio Chakra Raiton sulle proprie gambe e sul pugno destro sempre per lanciarsi contro l'avversatio più distante e colpirlo ulteriormente al petto, sperando di intorpidirgli il corpo.

Più gli staremo addosso meno probabilità avranno loro di colpirci con quelle armi incediarie...