Missione Konoha: L'anello d'oro

Partecipanti: Mokuton

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    Missione Konoha: L'anello d'oro
    Partecipanti: Kodama Horokeu
    Traccia:
    Narrato
    "Lettera"
    Hokage


    Sotto la porta di casa tua troverai una lettera firmata dall'hokage:
    "Kodama Horokeu sei stato appena convocato per una missione di livello D: presentati nel mio ufficio per le 10.00 in punto - L'Hokage"
    Una volta che ti presenterai alla porta del suo ufficio, l'hokage ti inviterà gentilmente ad entrare.
    Ciao Kodama. Sono stato eletto da poco Hokage e non ho avuto il piacere di conoscere tutti i genin del villaggio. Beh, quella che sto per affidarti è una missione abbastanza semplice. Alla moglie del signore feudale del Paese del Fuoco è stato rubato un anello. Il suo valore economico e affettivo è molto alto, quindi ha chiesto a Konoha di recuperarlo. Il tuo compito consisterà nel trovarlo e portarlo a me..
    Dalla scrivania l'hokage prenderà una mappa e te la consegnerà. Sopra vedrai segnato un puntino rosso nei pressi di Konoha.
    Stanto a quanto dice la donna, l'anello lo ha perso in quella zona.. Recati lì e prova ad investigare un po'.. Confido in te.
    Ti darà poi una foto dell'anello; una volta congedato uscirai dall'ufficio passerai dall'emporio del villaggio per fare rifornimenti di armi o farmaci (hai a disposizione 300 ryo da spendere subito altrmenti andranno persi).
    Una volta uscito dal villaggio ti incamminerai per il sentiero seguendo la strada della mappa (hai libera descrizione sul paesaggio). Concludi il post quando arrivi lì.
     
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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato dall'Hokage, Lettera.


    Qualche giorno prima…


    Sudava impazienza. L’ennesima notte irrequieta. Era al limite delle sue possibilità e il suo stato psico-fisico ne stava risentendo. Per sua fortuna non era periodo di missioni, tuttavia aveva perduto alcune giornate che potevano trasformarsi in lavorative.
    Tutto era iniziato con dei sogni improvvisi. Incubi. Vedeva in continuazione il diario che aveva trovato in soffitta anni prima: in qualsiasi scenario possibile. Impressa nella sua mente la frase contenuta all’interno.

    Ti porterò sempre nel mio cuore, D.S.

    Era stanco e stava incominciando a spazientirsi. Non veniva a capo del perché dell’esistenza di quel diario e del perché quei sogni continuavano a tormentarlo.

    Ti porterò sempre nel mio cuore, D.S.

    Istintivamente sapeva che quel quaderno non apparteneva a suo padre ma non sapeva dare un significato a quelle che sembravano iniziali. In cuor suo evitava di pensarci, tuttavia sentiva che quella era una dedica a sua madre. Gli sembrava di ricordare che fosse suo il baule.


    In quel momento...


    Ingerì rapidamente una magra colazione di latte e frutta per poi dirigersi in salotto e aprire le finestre per areare le stanze. Una leggera brezza mattutina lo investì: alcuni brividi lungo la schiena lo fecero esitare.

    Una mattina abbastanza rigida…

    Si voltò lasciandosi alle spalle la vista del giardino e con la coda dell’occhio notò qualcosa a terra, proprio dinnanzi la porta. Si avvicinò e raccolse quella che sembrava una lettera.

    In questi giorni non ho lavorato altrimenti l’avrei…

    Interruppe all’istante i suoi pensieri non appena si rese conto che la lettera proveniva dall’ufficio dell’Hokage e riportava la data di quel giorno.

    Kodama Horokeu sei stato appena convocato per una missione di livello D: presentati nel mio ufficio per le 10.00 in punto - L'Hokage.

    Una convocazione… per le dieci…

    Sapeva benissimo di avere tutto il tempo del mondo, tuttavia controllò l’orologio del salotto.

    Dunque ci siamo. Un’altra missione. Livello D.

    Si sedette su una sedia in cucina e rilesse con calma la lettera firmata dall’Hokage in persona. Il ragazzo sapeva benissimo che si trattava del nuovo Hokage. Un certo Akira Sarutobi. Negli ultimi giorni, anche se si era estraniato più del solito dalla vita del villaggio, non poté fare a meno di sentire le voci che giravano, anche ufficialmente. Era impossibile che per un abitante del villaggio una successione di Hokage passasse inosservata e in silenzio. Non era stato convocato a nessuna manifestazione ed ignorava comunque l’esistenza di eventuali.
    Attese qualche minuto con la mente altrove. Passò in rassegna tutte le finestre precedentemente aperte e le chiuse. Si ritrovò fuori casa, alla luce di un giovane sole. Si incamminò verso la residenza dell’Hokage osservando in silenzio l’apertura delle varie attività che animavano il villaggio.

    Si tratterà di una missione in solitaria?

    Non aveva idea di cosa aspettarsi dal cambio di rotta di Konoha.
    Alle dieci in punto bussò alla porta dell’ufficio.

    Kodama Horokeu. Genin.

    Ad attenderlo vi era un ragazzo dai capelli neri, espressione decisa e seria.

    Ciao Kodama. Sono stato eletto da poco Hokage e non ho avuto il piacere di conoscere tutti i genin del villaggio. Beh, quella che sto per affidarti è una missione abbastanza semplice. Alla moglie del signore feudale del Paese del Fuoco è stato rubato un anello. Il suo valore economico e affettivo è molto alto, quindi ha chiesto a Konoha di recuperarlo. Il tuo compito consisterà nel trovarlo e portarlo a me..

    Una missione di recupero… una missione di recupero?

    Dalla scrivania l’Hokage prese una mappa e la consegnò a Kodama: un punto rosso evidenziato nei pressi del villaggio.

    Stando a quanto dice la donna, l'anello lo ha perso in quella zona.. Recati lì e prova ad investigare un po'.. Confido in te.

    Il ragazzo ricevette anche una foto dell’anello in questione e senza pensare rispose.

    Tutto chiaro.

    Si congedò con una certa fretta che provava solo interiormente. Uscì dalla residenza in preda ad anomali dubbi.

    Devo recuperare un anello… di certo non ha nulla a che fare con le altre missioni che ho svolto…

    Si fermò. Scrollò la testa.

    Sono uno stupido. Le missioni di livello D sono normalmente di questo tipo. In più solo l’unico a cui è stato affidato l’incarico. Generalmente incorrere in rischi come le precedenti volte non è previsto, nemmeno dalle missioni stesse che ho svolto.

    Si mise seduto su un muretto in pietra, lontano da tutti. Ricontrollò il materiale e ripensò alle parole dell’Hokage.

    Si tratta della moglie del Signore feudale del Paese del Fuoco. Quindi l’importanza di questa missione non è per nulla irrilevante. In più mi è stato specificato che è stata derubata… ergo dovrò trovare il ladro.

    Il sole iniziò a farsi più caldo.

    Un ladro che di certo sarà abile, in quanto non si è fatto scoprire… ma allo stesso tempo stolto. Derubare la moglie del Signore feudale non è una cosa che Konoha può lasciar correre.

    Esaminò di nuovo la foto dell’oggetto in questione.

    Valore economico oggettivo, valore affettivo soggettivo.

    Aveva anche la nota autentificata per i rifornimenti per la missione. Infine memorizzò il punto sulla mappa, poco distante dal villaggio. Infilò internamente agli abiti tutto il materiale e si recò verso l’emporio.

    Uscì dall’edificio con il porta-kunai decisamente più saturo: aveva acquistato due sigilli esplosivi, sette kunai, una palla di luce, cinque metri di filo di nylon, tre metri di corda e quattro metri di bende.

    Tornò rapidamente a casa prima di lasciare Konoha.

    Dovrò indagare… sarà meglio farlo con un certo anonimato… Yōkai…

    In camera indossò l’armatura con tanto di arco applicato sulla schiena. Celò il capo sotto l’oscura parte che ricopriva il volto. Uscì dalla finestra e raggiunse il tetto. Si spostò rapidamente proprio sui tetti delle case, in direzione dell’uscita del villaggio.

    Il sentiero principale è uno soltanto.

    Fuori Konoha preferì spostarsi fra i rami degli alberi che costeggiavano quella via che lo avrebbe condotto nel luogo segnalato sulla mappa. Incrociò solo alcuni mercanti con i loro carri, che non si accorsero nemmeno del silenzioso shinobi. Dopo alcune tortuose svolte in terra battuta, si ritrovò costretto a scendere dagli alberi per superare un ponte che custodiva un piccolo ruscello. Arrivato sull’altro argine si fermò. Aveva raggiunto quel fittizio puntino rosso che gli sembrava addirittura di scorgere davanti a lui.
     
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    (mettimi sotto spoiler o inviami un MP con il tuo porta-kunai aggiornato, così ti modifico la scheda)
    CITAZIONE
    Traccia:
    Inizierai a perlustrare la zona, intorno a te ci sono vari alberi e sul prato proverai a vedere se è presente l'anello scomparso. Dopo più di mezz'ora di ricerche a vuoto, un uomo ti chiamerà.
    Ehi, hai perso qualcosa?
    Poi l'uomo si avvicinerà a te.
    Ogni cosa che si perde in questo bosco è perduta per sempre.. E' una zona abitata da un sacco di banditi.. appena perdi una cosa, loro la prendono e la rivendono.. mi dispiace per te..
    Chiederai altre informazioni a l'uomo, il quale ti dirà che esiste un mercato nero nelle vicinanze. Esso si trova al margine opposto della foresta e che si tiene circa ogni due giorni. Proverai quindi ad attraversare la foresta, ma un gruppo di uomini ti fermerà.
    Guarda guarda chi c'è qui..
    Cosa ci farà un ragazzino in una foresta?
    Possiedi per caso della merce preziosa? Se ce la dai non ti faremo nulla.
    Al tuo rifiuto i tre uomini proveranno ad attaccarti, ma grazie alle tue doti ninja avrai tu la meglio su di loro.
    Cosa? Un ninja?
    I tre se ne scapperanno quindi spaventati, sta a te decidere se seguirli o meno.
    Come faccio spesso nelle mie tracce, do libera scelta ai PG su come proseguire la missione. Decidi quindi se seguire i tre o meno (la tua decisione influenzerà le prossime tracce. Potrà servire alla riuscita della missione, come anche ti potrebbe rallentare; lo scoprirai nel prossimo post).
    Segui i tre uomini
    I tre uomini scapperanno seguendo un sentiero secondario del bosco. Ad un certo punto però li perderai di vista e capirai di esserti perso. Camminando a vuoto, cercando il sentiero principale del bosco troverai un edificio. Concludi il post qui.
    Non segui i tre uomini
    Prosegui per il sentiero principale del bosco. Al termine della foresta troverai un piccolo villaggio. Le persone che ci abitano sembrano povere e ci sono molti malviventi. Concludi il post quando inizi a chiedere informazioni sul mercato nero. (fai delle domande a dei PNG, ti risponderò io nella prossima traccia).

    Per ogni dubbio non esitare a mandarmi un MP =)
     
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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato da uomo, Parlato da bandito 1, Parlato da bandito 2, Parlato da bandito 3.


    Qualche giorno prima...


    Non posso credere che abbia tradito mio padre… forse era di prima che si conoscessero…

    Non capiva perché il ricordo del ritrovamento era stato rimosso fino a poco tempo prima.

    Avevo già capito allora?

    Si recò finalmente in soffitta. Ritrovò quello strano diario dalle poche pagine: le ultime due si era polverizzate e ne rimanevano solo tre. Saltò direttamente all’ultima.

    Ti porterò sempre nel mio cuore, D.S.

    Più in basso, la sua data di nascita.

    Perché? Perché è riportato il giorno in cui sono nato?

    Fissò gli altri scarabocchi ma non si potevano leggere, risultando illogici e indecifrabili.

    Chi ha scritto questo diario?

    Sforzò la sua mente senza trovare una soluzione. In quel momento notò qualcosa che lo lasciò di sasso: ancora più sotto della data, proprio al limite della pagina, vi era una scritta quasi invisibile, apparentemente dello stesso colore della carta. Lasciò la soffitta e tornò in camera. Grazie alla luce del giorno notò una piccola scritta in bianco.

    Quella volta non devo averci fatto caso…



    In quel momento...


    Il ragazzo iniziò a guardarsi intorno. Una distesa erbosa contornata da diversi alberi. Cominciò a perlustrare, ispezionando ogni singolo filo d’erba. In ordine divise mentalmente la zona a quadranti mentre il sole fungeva da torcia. Passarono circa trenta minuti ma dell’anello nessuna traccia.

    Sto perdendo tempo. Dovrebbe risplendere… immagino che qualcuno se lo sia già intascato.

    Il bosco sembrava troppo grande per essere ispezionato tutto e la zona individuata sulla mappa era già stata analizzata. In quel momento sentì una voce non troppo distante.

    Ehi, hai perso qualcosa?

    Un uomo si stava avvicinando, rivolgendosi a lui. Kodama per sicurezza cercò di comprendere i suoi intenti dai movimenti.

    Ogni cosa che si perde in questo bosco è perduta per sempre... E' una zona abitata da un sacco di banditi.. appena perdi una cosa, loro la prendono e la rivendono... mi dispiace per te…

    Uhm…

    Il giovane scrutò perplesso l’uomo. Gli sembrava che sapesse troppo o che alludesse ad altro.

    Ammettiamo che io abbia perso qualcosa. Ammettiamo anche, sempre in via probabile, che alcuni soggetti di poca fede si siano impossessati di questo qualcosa. Dove mi consiglia di andare a cercare questi individui? Per spiegare le mie ragioni si intende…

    Dopo alcune risate e altre allusioni, Kodama riuscì a scoprire quanto bastava: un mercato nero si teneva ogni due giorni ai margini della foresta, dalla parte opposta. Congedò e salutò l’uomo, deciso ad attraversare la foresta.

    Spero di essere abbastanza fortunato ed imbattermi nell’asta.

    Effettivamente il giovane shinobi si imbatté in qualcosa, ma non si trattava di una sessione del marcato nero. Dopo alcuni minuti di camminata, sbucarono dagli alberi tre uomini: chiaramente dei banditi. Kodama si crucciò lievemente; non aveva tempo da perdere.

    Guarda guarda chi c'è qui…

    Cosa ci farà un ragazzino in una foresta?

    Ragazzino?

    Chiuse i pugni.

    Possiedi per caso della merce preziosa? Se ce la dai non ti faremo nulla.

    Immagino siano loro i cercatori d’oro della zona…

    Ai suoi occhi non parvero molto esperti e abili.

    Altrimenti?

    I tre si stizzirono all’istante e si scagliarono su di lui. I primi due tentarono un pugno diretto al viso in contemporanea: destro e sinistro. Il ragazzo saltò in alto schivando i colpi e appoggiò i piedi sulle nuche dei due banditi. Spinse con forza verso il basso: furono costretti con ferocia a terra, perdendo l’equilibrio. L’accumulo dell’energia della spinta sulle ginocchia consentì a Kodama uno scatto in avanti. Colpì con una calcio destro verso l’alto il volto del terzo bandito che era rimasto momentaneamente nelle retrovie. Questo cadde all’indietro.

    Cosa? Un ninja?

    Si rialzarono e fuggirono all’istante verso un punto ignoto della foresta.

    Cosa? Già vi siete stancati?

    Il ragazzo fissò i tre che si stavano allontanando.

    Dubito che possano tornarmi utili. Un oggetto prezioso come l’anello d’oro sarà sicuramente venduto al mercato nero. Anche se fossero loro ad averlo rubato, è improbabile che ce l’abbiano ancora.

    Proseguì per il sentiero principale.

    Una merce che scotta particolarmente non si tiene nelle proprie tasche.

    Al termine della foresta vide un villaggio: poche case e pochi rumori.

    Penserò dopo a come aggiudicarmi l'anello...

    Si incamminò fra le vie e constatò una situazione di degrado sociale ed economico. Gli servivano informazioni. Ad un paio di metri, sul portico di una vecchia casa di legno, se ne stavano due uomini dal fare dubbio. Non sembravano particolarmente aperti al dialogo ma non erano armati. Almeno non visibilmente. Si avvicinò. Farfugliavano scrutando malamente lo straniero.

    Salve. Io e mio padre siamo mercanti. Stiamo cercando della merce da acquistare. Merce particolare… potete darmi indicazioni utili?
     
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    Vorrei che dessi più personalità al tuo post. Di base c'è il giusto narrato, parlato e pensato, tuttavia non riesco a percepire un qualcosa di tuo quando il pg compie un azione o descrivi qualcosa.. giusto per non sembrare che ti limiti a ripetere con frasi di maggiore lunghezza le indicazioni delle tracce che ti do.. Voto 7
    PS: ti ho aggiornato il porta-kunai

    CITAZIONE
    Traccia
    Ehehe.. sei nel posto giusto ragazzo!
    Oggi pomeriggio si terrà nel villaggio un'asta.. se cerchi armi, gioielli, armature e altro ancora puoi venirci a trovare.. dovrebbe iniziare alle 17,00 nei pressi della chiesa del villaggio
    Solo un consiglio: la prossima volta fatti accompagnare da tuo padre, qui non sono tutti gentili come noi due..
    Ti farai un giro per la città facendo passare diverse ore. Qui ti do libertà nel descrivere paesaggio e persone, puoi far parlare chi vuoi e quanto vuoi.. basta che mi dai l'idea di una zona povera, piena di mendicanti e ladruncoli.
    17 in punto: verso un entrata secondaria della chiesa vedrai molte persone dirigersi con una certa impazienza.. Sceso giù anche tu ti ritroverai in una grande sala con qualche torcia a illuminare scarsamente il tutto. Inizierà così l'asta di oggetti rubati.. Si passerà dalla vendita di spade a rotoli ninja, fino ai gioielli.. dopo quasi un'ora di attesa vedrai anche l'anello che ti mostrava la foto. Il prezzo di partenza sarà di 1500 ryo.. dato che non te lo puoi permettere attenderai la fine dell'asta (verrà venduto a 2000 ryo ad un vecchio signore).
    Il problema nascerà poco dopo.. infatti inizierai a sentire diverse persone parlare dell'anello e sul fatto che potrebbe appartenere alla moglie del Daimyo del Paese del Fuoco. Subito dopo sentirai un urlo: è il vecchio acquirente del gioiello, e dirà infuriato di essere stato derubato.
    Uscendo fuori insieme ad altri uomini incuriositi vedrai i tre banditi che ti avevano attaccato scappare via con grande fretta. Sta a te decidere che cosa fare (rimanere lì, inseguirli, parlare con altri uomini, ecc.)
     
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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato da altri.


    Qualche giorno prima…


    Le pagine era già rovinare di loro per gli anni, in più ,la piccola scritta era in bianco, come a significare una mistificazione. “Alla fine troverai la risposta”.

    Eh? La riposta…

    Rifletté.

    Alla fine… un codice? Le ultime pagine però non…

    Gli si accese una lampadina e si sentì stupido.

    La copertina!

    La copertina finale era vergine e ingiallita dal tempo, come quella iniziale. Avvicinò il naso a pochi centimetri ma non scovò nessuna scritta.

    Forse mi sto inventando tutto…

    Strusciò le dita sulla carta rigida: percepì qualcosa. La scritta c’era, ma per qualche motivo si riusciva solo a toccarla come se fosse in rilievo: eppure non si notava alcun segno visibile.

    Ma… queste sono… coordinate…

    Rapidamente se le appuntò su un foglio e controllò sulla mappa del villaggio che teneva fra alcuni libri. Uno dei pochi lasciti di suo padre. Individuò il punto: una sezione della foresta vicino Konoha. La conosceva bene.

    La… risposta… a non so cosa… forse a tutto questo… si trova nella foresta?


    In quel momento…


    Gli uomini continuarono a squadrarlo. Il ragazzo rimase in silenzio fino a quando quelli sembrarono rilassarsi.

    Ehehe.. sei nel posto giusto ragazzo!

    Oggi pomeriggio si terrà nel villaggio un'asta.. se cerchi armi, gioielli, armature e altro ancora puoi venirci a trovare.. dovrebbe iniziare alle 17,00 nei pressi della chiesa del villaggio.

    Ottimo… quell’uomo diceva il vero.

    Solo un consiglio: la prossima volta fatti accompagnare da tuo padre, qui non sono tutti gentili come noi due..

    Abbozzò un sorriso forzato.

    Certamente. Avete ragione. A presto allora, grazie.

    Si congedò con un cenno di mano e proseguì per quella via. Quando raggiunse una certa distanza dalla casa si fermò.

    È ancora presto… darò un’occhiata in giro e cercherò la chiesa.

    Deviò a destra in una stradina secondaria e si ritrovò in un quartiere ancora più desolante: due locande costeggiavano la strada in terra battuta ricoperta di spazzatura e tavoli delle rispettive taverne. Le poche sedie erano occupate da uomini di mezza età già ubriachi che appoggiavano inesorabilmente il volto sul legno sporco.

    Portami da bere!

    Qualche rutto e imprecazioni.

    Un altro per me e il mio amico!

    Da un locale più avanti proveniva della musica. Nessuno danzava. Appoggiati a dei muri sul procinto di crollare, alcuni uomini incappucciati fissarono il passaggio del giovane. Non si mossero, forse valutandolo come uno spreco di tempo.

    Devo cercare di non attirare l’attenzione prima dell’asta…

    La città non era molto grande e dopo alcune ore ne aveva visitata gran parte. Rimaneva la zona est.

    Immagino che troverò finalmente la chiesa.

    Si incamminò in silenzio mentre rifletteva sulle prossime mosse.

    Spero non ci sia un prezzo di entrata altrimenti dovrò inventarmi qualcosa. In più non posso sicuramente concorrere per l’anello.

    Immaginò la situazione incupendosi un poco.

    Punterò sull’acquirente. Dopo tutto immagino che si tratti di merce rubata, per cui sono dalla parte del giusto.

    Si ritrovò nel nuovo quartiere inesplorato, dove alcuni mendicanti lo tallonarono ad ogni metro. La povertà sembrava dilagare e nel giro di pochi muniti venne accerchiato da una banda di ragazzini dalle dubbie intenzioni. Dopo aver incrociato alcuni sfortunati mercanti che fuggirono, portò la mano destra verso l’arco e si fermò. Tutti intorno a lui si immobilizzarono e in meno di un minuto non vide più nessuno. Erano spariti tutti in delle case dagli infissi mancanti. Attraversò quello che sembrava essere un parco ormai abbandonato e si ritrovò in una grande piazza con al centro una fontana senza acqua. Dall’altra parte si ergeva una vecchia chiesa: il campanile osservava dall’alto tutto e tutti. Si sedette sui resti di un muro e si guardò intorno. Nessuno si aggirava da quelle parti, anche se si sentiva continuamente osservato.
    Attese in silenzio l’ora stabilita. Notò che piano piano, gruppetti di massimo cinque persone si dirigevano nei pressi della chiesa lateralmente senza tornare indietro. L’ora si stava avvicinando e sempre più persone arrivavano camminando frettolosi ed impazienti. Alle 17,00 si unì a un gruppo di losche figure e si diresse verso la chiesa: vi era un’entrata secondaria laterale aperta. Scale. Scesero in silenzio e si ritrovarono in una sala poco illuminata. Alcune vecchie sedie di legno erano rivolte verso un grande e lungo tavolo di metallo, ove dietro, era possibile notare una specie di trono sul quale era seduto un vecchio uomo dalla barba bianca.

    Un’asta del mercato nero in una chiesa… non mi stupirei se quello fosse il parroco…

    Trovò posto e occupò una sedia senza fiatare.

    Da una porta infondo alla sala, accanto al tavolo, entrarono due uomini alti e muscolosi: uno si sistemò dinnanzi la scala e mentre l’altro rimase accanto al vecchio.
    L’asta iniziò in un tacito consenso. Passarono sul grande tavolo, portati di volta in volta da una ragazza per niente attraente, vari oggetti proveniente da qualche parte oltre la porta.
    Spade, armature, vari oggetti da collezione. Anche alcuni rotoli ninja fecero la loro comparsa. Gli acquirenti si limitavano ad alzare la mano per rilanciare quando il vecchio con la barba presiedeva le aste. Il pagamento era immediato come anche la consegna.
    Dopo quasi un’ora il giovane shinobi incominciò a perdere le speranze.

    Sono stati battuti diversi gioielli ma dell’anello nessuna traccia…

    Dopo poco tuttavia si dovette ricredere. Lo stesso anello della foto venne portato dalla ragazza e mostrato al pubblico. Il prezzo di partenza era di 1500 ryo. Dopo alcune mani sparse nella sala, un vecchio uomo vestito di nero si aggiudicò l’oggetto per 2000 ryo. La sala si riempì di voci e sussurri.

    Questo non ci voleva…

    Percepì chiaramente quello che alcuni acquirenti stavano bisbigliando: erano a conoscenza del proprietario precedente dell’anello. I mormori continuarono anche durante le ultime aste. Quando tutto giunse al termine, la sala incominciò a svuotarsi. Kodama non perse di vista il vecchio che si era aggiudicato l’anello: per non farsi notare lasciò alcuni metri di distanza. Mentre stava ripercorrendo le scale, il ragazzo sentì rimbombare un urlo. Accelerò e quando raggiunse l’esterno della chiesa notò il vecchio a terra.

    Dannati… me l’hanno rubato! Aiutatemi!

    Con la coda dell’occhio vide alcune figure muoversi e si voltò. I tre banditi che aveva incontrato nella foresta stavano scappando.

    Cosa? Ancora loro?

    Anche le altre persone giunsero intorno all’uomo ma Kodama aveva una priorità. Si lanciò all’inseguimento con le braccia tese all’indietro.

    Come biasimarli… molto probabilmente avrei dovuto fare la stessa cosa. Hanno comunque bisogno di una lezione. Recupererò l’anello.
     
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    7,5 meritato :sisi:

    CITAZIONE
    Traccia:
    Inseguirai i tre uomini nella foresta. Capendo di essere inseguiti cercheranno di confonderti muovendosi a zig-zag fra gli alberi, ma riuscirai comunque a non perderli di vista. Riuscirai a fermarli quando arriveranno tutti e tre alla propria abitazione. Prima che loro possano entrare però li attaccherai tu stesso, ponendo fine alla loro fuga. Come prima ti risulterà semplice metterli KO (non serve che mi specifichi un riepilogo; questo combattimento sarà solo descrittivo).
    Ad un certo punto però dalla casa uscirà una donna.
    Sorella? Ci dispiace.. questo qui è uno shinobi!
    La donna ignorando completamente i propri fratelli feriti, prenderà da loro l'anello e, dopo esserselo infilato al dito, camminerà verso di te.
    In questa zona ci sono per lo più ladri e banditi.. Gente di basso rango che voi shinobi potete eliminare in quattro e quattr'otto.. Non la passerai liscia però.. anch'io come te conosco i ninjutsu, ahaha
    Così dicendo, la donna scaglierà verso di te una grossa palla di fuocoPALLA DI FUOCO SUPREMA - (Katon : Goukakyuu no Jutsu - Flame Type : Powerful Fireball Technique)
    Tipo: Ninjutsu
    Elemento: Fuoco
    Livello: D
    Posizione delle mani: Serpente - Pecora - Scimmia - Cinghiale - Cavallo - Tigre
    Descrizione: Una tecnica di fuoco molto potente, dove chi la utilizza deve aver impastato un buon quantitativo di chakra per utilizzare questo attacco. La tecnica si fa, usando il chakra concentrato nella parte del petto, dove lo si fa mescolare nei polmoni dal quale uscirà con l’aria e poi andrà a verso l’avversario a forma di una palla grande (5 metri quadrati circa) , poi per dare forma e direzione alla fiamma , si mette la mano destra davanti alla bocca.
    [Consumo : 6]
    [Richiede: Chakra Katon]
    [Richiede: Abilità Zen uguale o superiore a 2]
    [Slot ferita: minimo 1 – massimo 4]
    [Costo: 25 Ex]
    [Energia: Gialla]
    generata dalla sua stessa bocca, dopodichè correndo verso di te proverà a sferrare dei fendenti con un kunai: uno diretto verso il tuo petto, un'altro verso la tua gamba destra. Infine indietreggerà di un paio di metri.
    [Ora inizia il combattimento vero e proprio e dovrai specificarmi calcoli e riepilogo di fine post]
     
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  8. Mokuton
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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato da bandito, Parlato da donna.


    Qualche giorno prima…


    Ricontrollò per sicurezza. Stesso risultato. Uno strano entusiasmo si impadronì di lui: sete di sapere. Uscì di casa dalla finestra e iniziò a correre verso il punto individuato: in mano la mappa, il diario e il foglio con le coordinate. Raggiunse in poco tempo la destinazione mentre la sua mente sfornava miliardi di pensieri tutti nello stesso momento.
    La sezione di foresta stabilita si trovava quasi al confine ed era molto isolata rispetto al centro abitato e alle vie di comunicazione.

    Chi sto seguendo? D.S.?

    Iniziò a girovagare in silenzio fra gli alberi. Perso, senza sapere cosa cercare.

    Forse la risposta erano solo le coordinate… ma non capisco il perché indicano questo posto.

    Non ricordava niente di rilevante da quelle parti. Ad un certo punto raggiunse però un grosso albero secolare, al centro di una piccola radura. La vegetazione intorno formava una specie di protezione esterna. Controllò la mappa, sicuramente non si era allontanato dal punto individuato. Fissò incuriosito l’albero, cercando di ricordare se prima di allora lo aveva già visto. Ripose nelle tasche tutta la roba e si avvicinò: con il suo chakra percepiva distintamente l’imponente legno. C’era però qualcosa di strano.

    Qualcosa… al suo interno…

    Chiuse gli occhi.

    Ma come è possibile…

    Li riaprì e non vide nessuna apertura.

    Nessun problema io pos…

    In quel momento capì.

    Lui sarebbe stato in grado di estrarre dall’albero il suo contenuto senza abbatterlo. In più, chiunque aveva messo al suo interno qualcosa, possedeva le stesse sue abilità.

    L’Arte del Legno…


    In quel momento…


    I tre uomini si stavano dirigendo velocemente fuori il centro abitato. Alle spalle il giovane shinobi non gli dava tregua. Per non perderli di vista, quelli si accorsero della sua presenza ed entrarono svelti nella foresta.

    Non mi sfuggiranno…

    Si dovette presto spostare sugli alberi mentre i tre procedevano a zig zag fra la vegetazione per confonderlo: allargò così il suo raggio visivo e notò che la direzione intrapresa dagli uomini era la stessa.

    Perché non si dividono? Mi metterebbero in serie difficoltà visto che solo uno può avere l’anello…

    Erano alquanto veloci, tuttavia Kodama riusciva a guadagnare centimetri preziosi ad ogni metro di inseguimento. Li aveva in pugno.
    In quel momento capì il perché delle loro azioni: si stavano dirigendo verso una posizione precisa. Ecco che si ritrovarono tutti e quattro in una radura dove si ergeva al centro una vecchia abitazione dalle condizioni fatiscenti, almeno esteriormente. Il ragazzo tuttavia non vi prestò attenzione perché aveva ormai raggiunto uno dei banditi: con un calcio al volo dritto nella schiena lo spinse ancora più avanti, con la faccia a terra. Gli altri due si fermarono e, in contemporanea lateralmente, cercarono di placcarlo. Eppure il ragazzo riuscì a balzare all’indietro evitando la presa. Li aveva entrambi dinnanzi. Si mosse rapidamente e colpì l’uomo sulla destra: un calcio circolare basso alla rotula. Gemendo, dovette inginocchiarsi e venne investito da un pugno al volto. Ricadde all’indietro mentre l’ultimo bandito tentò una ginocchiata alta nei confronti del ragazzo. Con le mani giunte e i palmi rivolti verso il basso, Kodama riuscì a parare l’offensiva e contrattaccò con un violento montante destro allo stomaco: il bandito si afflosciò dolorante sopra il compagno.

    Datemi l’anello.

    Voce fredda e distante.

    In quel momento notò una figura uscire dalla porta della casa dagli infissi oscuri.

    Sorella? Ci dispiace.. questo qui è uno shinobi!

    Una donna si avvicinò al primo uomo colpito e si prese l’anello dalla mano tesa. Dopo esserselo infilato si incamminò verso il giovane.

    Che intenzioni ha?

    In questa zona ci sono per lo più ladri e banditi… gente di basso rango che voi shinobi potete eliminare in quattro e quattr'otto... non la passerai liscia però… anch'io come te conosco i ninjutsu, ahaha.

    Cosa?

    La vide comporre alcuni sigilli e avvicinare la mano destra alla bocca. Una grande palla di fuoco si formò dall’espirazione della donna. Dritta verso la sua posizione.

    Una palla di fuoco!

    Era un colpo troppo rapido, tentò di scattare sulla destra ma il fuoco lo investì in pieno. Sentì il calore e la forza del colpo spingerlo all’indietro. Cadde in ginocchio sulla gamba destra. Si guardò il corpo: l’armatura non si era incendiata ma era visibilmente danneggiata. Si ritrovò la donna dinnanzi con un kunai in mano: sferrò un fendente al petto e uno alla gamba destra del ragazzo. Vide l’avversario indietreggiare.
    Kodama si alzò in piedi all’istante dolorante.

    Dannazione…

    Aveva l’armatura inutilizzabile. Un altro colpo e si sarebbe rotta irrimediabilmente. La rabbia cresceva in lui.

    In che razza di missione mi hanno cacciato?

    Era solo e doveva vedersela con quella strana donna davvero abile.

    Bene… ti piace il fuoco?

    Arretrò di due metri con uno scatto all’indietro mentre con la mano destra estraeva anche lui un kunai. Estrasse subito dopo due sigilli esplosivi da tre secondi dal porta-kunai e li applicò senza perdere tempo all’arma. Lanciò il kunai mirando al piede sinistro dell’avversario, perpendicolarmente.

    Anche se riuscirà a schivare il colpo, non può evitare l’esplosione…

    La sua più che una certezza era una speranza, ma non era pronto ad accettarlo.




    Riepilogo post



    Azione di movimento 1: Scatto all’indietro di 2m.

    Azione gratuita 1: Estrazione di 1 Kunai dal Porta-kunai.

    Azione gratuita 2: Estrazione di 2 Sigilli esplosivi (3s) dal Porta-kunai.

    Azione gratuita 3: Applicazione di 2 Sigilli esplosivi al Kunai.

    Azione offensiva 1 - Attacco con Armi a distanza: Lancio di 1 Kunai verso il basso, mirando al piede sinistro.
    [ 2,5 (Velocità arma) + 2 (Forza) ] /2 = 2,25



    Chakra consumato: 0

    Chakra rimasto/posseduto: 40/40

    Danni fisici: [ 4 (Palla di Fuoco Suprema) + 1 (ridotto da 3: Attacco Semplice ridotto dall’Armatura) + 1 (ridotto da 3: Attacco Semplice ridotto dall’Armatura)] = 6

    Slot Armatura rimasti/posseduti: 0/8

    Danni psicologici: 0

    Condizioni psico-fisiche: Indolenzito e frustrato.

    Armi rimaste/possedute:
    [Prima sacca]
    Tasca 1: ( 7/8 ) Kunai, ( 3/3 ) Shuriken
    Tasca 2: ( 10/10 ) Makibishi, ( 4/4 ) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: ( 1/1 ) Palla di luce, ( 2/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 5/5 m ) Filo di Nylon, ( 4/4 m ) Bende, (3/3 m) Corda
    [Polsini Richiama Shuriken]
    Descrizione: Si tratta di bende su cui è imposto un piccolo sigillo di richiamo, dal quale si potranno evocare degli shuriken confinati apposta, utilizzando un'azione gratuita.
    Ad energia gialla ogni polsino conterrà un solo shuriken, quindi uno per polso. Da energia rossa, saranno due shuriken per polsino.
    Polso Dx: 1
    Polso Sx: 1
    Energia: Gialla.
    Collocazione: uno per polso.


    Farmaci rimasti/posseduti: //

    Posizione del PG: Nei pressi dell’edificio.

    Distanza dall'avversario: Frontalmente, a 4m di distanza.

     
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    Il post va bene.. nessuna scorrettezza.. il voto lo avrai a fine combattimento
    CITAZIONE
    Traccia:
    La donna non avrà i riflessi pronti per accorgersi del tuo attacco e pertanto verrà travolta dall'esplosione delle due carte bomba che le provocherà diverse ustioni sul corpo.
    Bastardo! Me la pagherai!
    La donna lancerà verso di te il kunai che tiene in mano, dopodichè proverà a fuggire da te correndo per 15m verso la foresta. Infine, per assicurarsi che tu non la raggiunga, prenderà 3 shuriken e te li lancerà contro.
     
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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato dalla donna.


    Qualche giorno prima…


    Si concentrò e manipolò il legno che riusciva a percepire distintamente dinnanzi a sé: fuoriuscì lentamente un telo nero di notevole dimensione. Si appoggiò sull’erba in silenzio. Kodama si chinò e srotolò quello che sembrava un involucro. C’erano degli strani indumenti e un arco.

    Ma cosa…

    Sembrava un’armatura con tanto di cappuccio: resistente, vischiosa e flessibile al tatto. Il materiale non era distinguibile, o almeno lui, non ne aveva mai visto prima. Lo stesso materiale dell’arco.
    L’armatura presentava una faretra sul dorso: al suo interno il ragazzo trovò un piccolo foglio di carta.
    “Armatura dello Spettro della Foresta, Yōkai. Arco dello Spettro della Foresta, Inazuma. I miei secondi ed ultimi doni per te. Abbine cura e fai in modo che il clan Senju non venga mai dimenticato.”
    Il mondo sembrò collassare addosso al giovane.

    Senju…

    Era a conoscenza del fatto che le sue abilità potevano essere legate a quel leggendario clan di Konoha. Tuttavia aveva già escluso tale possibilità, in quanto nessun legame di parentale lo legava a loro. In quel momento però cambiò tutto.

    Mia madre… una Senju? No… nei registri non è riportato niente… eppure la scritta era appena sotto la mia data di nascita, quindi queste cose e questo messaggio erano destinate a me… sapeva che io avrei sviluppato quest’Arte…


    In quel momento…


    Il kunai si conficcò a destinazione. La doppia esplosione si presentò spaventosamente tremenda. Un’onda d’urto lo investì e lo costrinse a proteggersi il volto con le braccia: contemporaneamente fece forza sulle gambe per non venir balzato all’indietro.

    Ho ricambiato…

    In quel momento percepì lo sgretolarsi dell’armatura intorno al suo corpo. Quasi tutte le giunture e le parti recentemente aggiustate avevano ceduto, rendendo vana la funzione principale. Disunione e grave danneggiamento nelle zone principali. Sapeva che non gli sarebbe servita più a nulla.
    Tuttavia la nube dell’esplosione si diradò in fretta lasciando intravedere una donna che aveva subito la doppia fiammata dei sigilli.

    Bastardo! Me la pagherai!

    Non aveva mollato ancora il suo kunai: ne approfittò per lanciarlo furente in direzione del ragazzo. Lo shinobi ebbe tutto il tempo di balzare verso destra schivando l’arma: il suo corpo era ora più esposto agli attacchi, ma meno vincolato nei movimenti.

    Bene, ora devo solo…

    La donna lo stupì scattando verso la foresta in una rapida corsa.

    Cosa?

    Dove credi di andare? Cedimi l’anello!

    Non perse tempo e corse dietro di lei.

    Non ti lascerò fuggire.

    Dopo alcuni metri si voltò di scatto e, dopo aver estratto tre shuriken, li lanciò verso il giovane. Kodama si fermò a pochi metri e reagì d’istinto: rapidamente compose i sigilli e creò una nube di fango intorno a lui. Appena diradata, Kodama estrasse un altro kunai impugnandolo con la mano destra. Tentò di mirare alla gamba destra e lanciò rapidamente l'arma che tagliò l'aria silenziosamente.

    Devo impedirle di fuggire.



    Riepilogo post



    Difesa semplice 1 - Schivata semplice: Balzo verso destra.
    Riflessi 3
    [ 3 (Velocità) + 3 (Destrezza) ] /2 = 3
    Schivata di valore superiore.

    Azione di movimento 1: Corsa rapida dietro l’avversario di 15m.

    Tecnica non offensiva 1 - Parata tramite Ninjutsu:
    Riflessi 3
    Arte della Terra: Parametro Terrestre - (Doton: Doryuuheki)
    Tipo: Ninjutsu
    Elemento: Terra
    Posizione delle Mani: Pecora
    Livello: D
    Descrizione: Tecnica che consiste nel richiamare il chakra terra per erigere una nube di fango che potrà coprire solo l’utilizzatore della tecnica e lo potrà difendere solo da armi comuni e attacchi semplici.
    [Consumo: 5]
    [Richiede: Abilità Zen uguale o superiore a 3]
    [Richiede: Chakra Terra]
    [Richiede: Abilità fisico/chimiche uguale o superiore a 2]
    [Costo: 35 Ex]
    [Energia: Gialla]

    Destrezza 3
    Parata di valore superiore.

    Azione gratuita 1: Estrazione di 1 Kunai dal Porta-kunai.

    Azione offensiva 1 - Attacco con Armi a distanza: Lancio di 1 Kunai verso la gamba destra dell'avversario.
    [ 2,5 (Velocità arma) + 2 (Forza) ] /2 = 2,25



    Chakra consumato: 5

    Chakra rimasto/posseduto: 35/40

    Danni fisici: [ 6 (Precedenti) + 3 (Sigilli esplosivi) ] = 9

    Slot Armatura rimasti/posseduti: Rotta.

    Danni psicologici: 0

    Condizioni psico-fisiche: Indolenzito e intenzionato a non sottovalutare l’avversario.

    Armi rimaste/possedute:
    [Prima sacca]
    Tasca 1: ( 6/8 ) Kunai, ( 3/3 ) Shuriken
    Tasca 2: ( 10/10 ) Makibishi, ( 4/4 ) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: ( 1/1 ) Palla di luce, ( 2/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 5/5 m ) Filo di Nylon, ( 4/4 m ) Bende, (3/3 m) Corda
    [Polsini Richiama Shuriken]
    Descrizione: Si tratta di bende su cui è imposto un piccolo sigillo di richiamo, dal quale si potranno evocare degli shuriken confinati apposta, utilizzando un'azione gratuita.
    Ad energia gialla ogni polsino conterrà un solo shuriken, quindi uno per polso. Da energia rossa, saranno due shuriken per polsino.
    Polso Dx: 1
    Polso Sx: 1
    Energia: Gialla.
    Collocazione: uno per polso.


    Farmaci rimasti/posseduti: //

    Posizione del PG: Nei pressi dell’edificio, verso la foresta.

    Distanza dall'avversario: Frontalmente a 4m.

     
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    ok vedo che ti sei segnato anche i danni per l'esplosione data la tua vicinanza con il bersaglio, va bene e complimenti per l'onesta :sisi:
    Il voto finale del combattimento è 7,6
    Adesso passiamo all'ultimo post.
    CITAZIONE
    Traccia:
    Colpirai la donna, la quale cadrà a terra priva di sensi. Proprio quando starai prendendo da lei l'anello (fai del suo corpo ciò che vuoi), vedrai in lontananza arrivare una trentina di banditi provenienti dall'asta.
    Ehi! Ha lui l'anello!!!
    Prendiamolo!
    Ancora una volta metterai fuori gioco i tuoi aggressori (descrivimi il combattimento; non servirà un riepilogo): puoi ucciderli o metterli semplicemente KO, tieni però conto che questa volta siete 30 contro 1 e tu sei pure ferito, quindi avrai delle difficoltà.
    Una volta sistemati tornerai a casa. Descrivi il viaggio di ritorno dalla foresta a Konoha (circa una giornata), dopodichè vai a fare rapporto all'Hokage descrivendogli tutto ciò che è successo e consegnandogli l'anello.
    Bel lavoro, grazie Kodama.
    Detto ciò ti congederai e tornerai a casa.
     
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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato bandito 1, Parlato bandito 2, Parlato da Hokage.


    Qualche giorno prima…


    Il labbro inferiore tremava leggermente, come anche le gambe. Non poteva accettarlo. La soluzione poteva essere solo una.

    Seto non è mio padre… non era…

    Guardò di nuovo l’albero.

    D.S… S per Senju…

    Respirò a pieni polmoni. Non era un sentimentalista ma tratteneva a stento le lacrime. La famiglia che pensava di aver avuto era mera finzione. E ora si domandava se Seto era a conoscenza di questi fatti. Il diario era pur sempre custodito nel baule di Isis in soffitta.
    Cercò di riprendersi. Imbracciò tutto quello che aveva trovato e si diresse come il vento di nuovo verso casa. Arrivato in camera posizionò sotto il letto il diario, dove inserì il nuovo messaggio e la mappa. Poi stese sul letto tutta l’armatura e l’arco per esaminarli meglio. Anche se erano stati conservati per anni nel legno, non si era rovinati molto. Quello strano materiale aveva proprietà uniche. Tuttavia alcune giunture ed altre parti sembravano non essere più come un tempo si potevano immaginare. Così decise di fare una visita al fabbro del villaggio e prendere il materiale necessario per una riparazione. Non si fece problemi con le spese, voleva ottenere il meglio e in modo autonomo. Quando tornò si mise subito al lavoro e nell’arco di qualche ora completò tutto, comprese le misure giuste. Indossò finalmente l’armatura e agganciò l’arco sul sopporto dietro la schiena. Per il momento non aveva frecce. Era perfetta. Quando si specchiò notò che il suo volto veniva completamente celato: una superficie completamente nera.


    In quel momento…


    Il kunai colpì la gamba della donna che gemette. Si accasciò a terra: sembrava aver perso i sensi. Kodama si avvicinò con cautela cercando di scorgere ogni minimo movimento.

    È svenuta…

    Un sospiro di sollievo. Se l’era vista brutta, ma era andato tutto per il meglio.
    Fissò l’avversaria, impotente ai suoi piedi.

    Non ha visto la mia abilità… e non conosce la mia identità… non è necessario che io…

    Si chinò e tolse l’anello d’oro dalla mano e se lo mise in una tasca interna.

    L’obbiettivo della missione è raggiunto.

    Ehi! Ha lui l'anello!!!

    Si voltò di scatto.

    Prendiamolo!

    Un gran numero di uomini lo stavano raggiungendo. Troppi per combattere. Troppo vicini per scappare.
    Prima di aver tempo di studiare un piano di azione, i primi quattro lo aggredirono. Riconobbe i volti dei banditi all’asta. Tutte le persone dell’asta lo stavano per attaccare.
    Schivò alcuni pugni incerti e con rapidità utilizzò un calcio ad ascia a testa, scagliandoli a terra. Colpì con un calcio al volto uno dei quattro che si stava rialzando.
    Poi alzò lo sguardo.

    Saranno venti… trenta!

    Un respiro profondo.

    Va bene… non mi tirerò indietro.

    Urlò con voce glaciale.

    Fatevi sotto!

    Si lanciò in corsa cercando di anticipare il gruppo di testa: un diretto destro al volto di un bandito, un calcio medio al ventre di un altro. Gli altri lo accerchiarono. Venne bloccato da dietro da un energumeno mentre altri due lo stavano picchiando al basso ventre. Con una testata all’indietro si liberò dalla presa e schivò un altro pugno chinandosi. Buttò a terra uno dei due ed iniziò a colpirlo al volto con feroci pugni. Si rialzò e annichilì con una ginocchiata l’altro. L’energumeno intanto tentò di nuovo di afferrarlo, ma questa volta riuscì a schivarlo con un balzo all’indietro. Il giovane scattò in avanti e con un montante destro centrò il mento dell’uomo: dovette saltare vista l’altezza. Come un albero abbattuto, cadde a terra in un tonfo.
    La stanchezza e le ferite si stavano facendo sentire, ma lo shinobi strinse i denti. Si fece strada colpendo dietro la nuca con un colpo di mano un piccolo uomo tarchiato, e si preparò ad affrontare una decina di banditi armati di pugnali e spade corte. Evitò alcuni affondi usando la sua scioltezza nei movimenti ma incominciò a divenire più lento: così usò l’Arte della Terra e creò altre nubi di fango per proteggersi dagli attacchi. Presi alla sprovvista, vennero atterrati da una serie rapida di pugni, diretti al volto, e calci frontali. Uno ad uno, cadevano come in una tetra danza di morte. Alcuni urlavano infuriati mentre altri si rotolavano a terra doloranti. Rimaneva l’ultimo gruppo. Tentò di disorientarli con una Tecnica della Moltiplicazione per poi gettarsi all’attacco: venne colpito da diversi calci, ma li restituì con il doppio della forza. Due uomini tentarono di bloccarlo, ma con una capriola si portò dietro un terzo bandito: colpì alle ginocchia con due calci e quello gemette cadendo. Quando si rialzò, fulminò con lo sguardo i due precedenti avversari e li colpì al volto con una sequenza di ginocchiate: gli fece sanguinare perfino le orbite, mentre tentava di allontanarsi da altri eventuali attacchi, ruotando di novanta gradi. Bloccò altri pugni e atterrò gli ultimi due uomini con un braccio teso ed esteso. Una gomitata a testa nella nuca e persero i sensi.
    Si rialzò dolorante, quasi zoppicava, e si guardò intorno: nessuno era in grado di rialzarsi. Sorrise sotto i baffi e si incamminò verso la foresta.

    Non posso perdere altro tempo.

    Si avviò nelle ombre della vegetazione mentre passo dopo passo il sole si nascondeva sempre di più. Quando raggiunse il ponte, era ormai sera. Approfittò dell’acqua fresca per darsi una rinfrescata e recuperare un poco le forze. Si accertò di non essere seguito. Il silenzio della notte avvolgeva tutto. Si spostò fra gli alberi senza correre, tentando di non pensare alla fatica. Raggiunse la via principale: non vedeva l’ora di arrivare al villaggio. La mente colma di pensieri riguardanti gli accadimenti delle ultime ore e, inesorabilmente, degli ultimi giorni. Non lo ammetteva, ma era ancora molto scosso dalle recenti rivelazioni.
    Si riposò per un’ora quando ormai era già mattina. Non chiuse occhio. Nel primo pomeriggio trovò una radura poco distante, dove alcuni alberi da frutto regalavano gentilmente i propri figli. Mentre mangiava si accorse di non provare più dolore, anche se muscolarmente era ancora abbastanza debilitato.
    Quando nel tardo pomeriggio si ritrovò alle porte di Konoha non gli sembrava vero. Senza fare ulteriori soste si recò alla resistenza dell’Hokage: lo trovò nel suo ufficio.

    Si avvicinò e consegnò l’anello d’oro mentre con voce distante fece un breve e sommario rapporto su tutta la missione. Tentò di evitare direttamente lo sguardo dell’Hokage.

    Bel lavoro, grazie Kodama.

    Per una cosa tanto piccola, aveva rischiato grosso. Ma era consapevole dell’importanza dell’incarico, così si congedò in fretta e si diresse a casa mentre scivolava silenziosamente sui tetti del suo villaggio.
     
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    Mi è piaciuto molto il combattimento, forse potevi descrivere maggiormente il rapporto all'hokage, ma è comunque un bel post: Voto 7,8
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    MISSIONE CONCLUSA

    (7,4 + 7 + 7,5 + 7,6 + 7,8)/5= 7,46 --> 22 ppe, 20 exp, 400 ryo
     
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