Missione Konoha: L'Attacco dei Giganti

JuJitsu ~; Uggi

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    CITAZIONE
    Narrato - Pensato
    Parlato - Parlato Altri 1
    Parlato Altri 2 - Parlato Altri 3

    Kant faceva l'inseguitore da almeno due anni ma non era mai stato così in difficoltà come lo era ora. Era alla ricerca della sua preda, un certo Sentō Taitan, da circa una settimana e di lui non aveva trovato ancora nessuna traccia, cosa molto inusuale per i suoi standard. Il suo obbiettivo era niente meno che l'ex capo del reparto medico della Foglia, un attuale mukenin nonché rapitore di numerosi bambini. Non si avevano notizie di lui da almeno dieci anni poi, circa una settimana prima, era stato avvistato nella parte settentrionale del Paese del Fuoco. Le alte autorità del villaggio non ci avevano pensato due volte e avevano immediatamente convocato lo Hyuga, anche se era da poco tornato dalla missione. Era diventato il Capo del suo Clan da qualche settimana ma non aveva ancora avuto il tempo di svolgere a pieno il suo nuovo compito. Di certo non per mia negligenza. Fortunatamente con Hanami ci ho visto giusto, è davvero brava, posso assentarmi senza stare preoccupato.
    Il Jonin, avvolto nel suo mantello per proteggersi dal freddo, si mosse agilmente tra gli alberi e avvistò la capanna che cercava. Un leggero fumo usciva dal camino, segno che molto probabilmente la persona che cercava era ancora dentro. Si appiattì contro la parete posteriore poggiandosi con la schiena e si avvicinò lentamente fino a raggiungere una finestra. Si sporse leggermente e vide quella che sembrava un piccolo ingresso seguito da una cucina. Da quella stanza se ne diramavano altre due ma anche quelle sembravano vuote. Non c'è nessuno? Mi sembra davvero improbabile.
    Silenziosamente aprì la porta di casa ed entrò. Il fuoco del camino ancora acceso illuminava l'ambiente e lo riscaldava ma l'interno era veramente vuoto. Perlustrò per qualche secondo la camera da letto ma non vi era anima viva. Attivò il Byakugan e dopo essersi guardato rapidamente intorno notò subito che, sotto un tappetto della stanza vi era una specie di botola che portava a un passaggio sotterraneo.
    I suoi occhi tornarono normali mentre, sempre nel più assoluto silenzio nei movimenti, spostò il tappeto. Se è ancora qui sotto c'è l'ho in pugno.
    Alzò la botola dalla maniglia ma dal momento in cui lo fece i suoni di molti campanelli iniziarono a udirsi dal tunnel. Merda c'era un meccanismo di sicurezza! Spero non sia come penso!
    Scese rapidamente nel passaggio e percorse rapidamente un breve tunnel con alcune torce a illuminarlo fino a raggiungere una sala operatoria di modeste dimensioni. Vide i campanelli che stavano ancora suonando e su un lettino vi era il corpo di un cadavere con il busto aperto e alcuni strumenti ancora infilati in vari punti. Era qui fino a poco fa... Come immaginavo se c'è un campanello d'allarme avrà anche un passaggio segreto per scappare!
    Non gli fu difficile trovarlo. Azionò una leva alla parete e dal muro si spalancò un passaggio verso l'esterno. Una volta di nuovo all'aria aperta gli bastò una rapida occhiata al terreno per localizzare le dovute tracce e intuire la direzione in cui l'uomo si era dato alla fuga e iniziò il suo inseguimento.
    Futaru Kejo, subordinato di Sento, e anche l'unica traccia che possa ricondurmi a lui che ho trovato in questi giorni... Non mi sfuggirai!
    Seguì le tracce che il medico lasciava durante la sua fuga per più di un'ora fino a quando non iniziò a vederlo in lontananza, muoversi disperatamente dagli alberi. Era questione di pochi minuti e gli sarebbe stato addosso e anche la sua vittima lo aveva capito. Proprio per questo, quando raggiunse un centro abitato, si inoltrò tra le strade di esso ma il Jonin aveva vissuto quella situazione decine di volte. Dopo qualche svolta tra le vie del centro abitato gli sbucò improvvisamente di fronte, lo sbatté con la mano sinistra contro un muro mentre con la destra prese un kunai e lo appoggiò alla gola dell'uomo. Ora che lo poteva vedere meglio si rese conto che era piuttosto giovane, sulla trentina, capelli scuri e barba folta. Era parecchio sudato, agitato ma soprattutto spaventato. Quello che Kant non capì immediatamente è che era spaventato non da lui, ma da qualcos'altro.
    Avanti, è inutile fare resistenza, dimmi dov'è il tuo capo.
    L'uomo non rispose e così lo colpì con una ginocchiata allo stomaco.
    Futaru gemette dal dolore. Ti prego, non capisci, non posso dirti niente! Disse quasi in lacrime.
    Prima o poi mi dirai cosa voglio sapere. Possiamo farlo subito, senza perdere tempo e in maniera indolore. Oppure puoi tirarla per le lunghe, ma sappiamo entrambi cosa dovrei farti...
    No ti preg... Improvvisamente cominciò prima a tossire poi a produrre strani versi.
    Eh no! Dimmi di no!
    Gli spalancò la bocca ma non notò nulla di anomalo fino a quando dei sigilli di un fuinjutsu comparvero lungo tutto il suo corpo. Mentre l'uomo perdeva la vita sulla sua fronte comparve la scritta "Bel tentativo, ma non mi troverai."
    Adagiò il suo corpo a terra e gli chiuse gli occhi. E' in gamba, lo ammetto... Sarò ancora più contento quando lo avrò preso.
    Iniziò ad allontanarsi dal villaggio quando venne raggiunto da un falco che lasciò cadere una lettera ai suoi piedi. La raccolse e iniziò a leggerla rapidamente, sapendo che si trattava di una comunicazione per lui dal villaggio.

    Kant Hyuga, sono il comandante Kinoto degli Anbu di Konoha. So che sei in missione speciale alla ricerca di Sento Taitan e proprio per questo motivo ho inviato un mio subordinato a darti supporto. Gira voce che il covo del nostro bersaglio si trovi proprio in quella zona.
    PS: Il vostro punto di incontro sarà il ponte Tenchi alle 21.00.


    Pensano che non ce la posso fare da solo? Facciamo come meglio credano, un po' di aiuto non mi dispiace, spero mi stiano affiancando qualcuno in gamba.
    Erano le sette di sera, in circa un'ora e mezza raggiunse il luogo dell'incontro e dopo di ché rimase in attesa del suo nuovo compagno fino all'ora prefissata.
    Non dovette attendere molto perché vide una figura avvicinarsi. Dalla maschere e l'abbigliamento sembrerebbe un anbu... è lui il mio compagno?
    Kant Hyuga, sono Ginshikon, anbu assassino di Konoha mandato in missione per affiancarti nell'uccisione del mukenin Senti Taitan. Ai suoi ordini.!
    Chi mi assicura che sei davvero di Konoha?
    Dovresti riconoscermi ora Kant. Il ragazzo si scostò la maschera rivelando un volto ben noto allo Hyuga, il quale sorrise.
    Mashu, che sorpresa. Non immaginavo che saresti entrato nel corpo anbu. Scusa se ho dubitato ma sai com'è, la prudenza non è mai troppa.
    L'anbu risistemò la maschera. Hai fatto benissimo a dubitare, anzi, sono stato incosciente io a non farlo con te...Ah, avresti dovuto capirlo quando mi feci provare la spada che ci sarei entrato ad ogni costo!
    In effetti.
    A proposito. Dsse Mashu inchinandosi. Congratulazioni!...Capo clan...
    Cavolo la notizia si è diffusa davvero velocemente, c'era da immaginarselo.
    Grazie ma non ho fatto nulla di così eccezionale, ormai era solo questione di tempo. Rimase un attimo in silenzio. Meglio mettersi in movimento, ci aspetta un compito tutt'altro che facile.
    Ora però sei un capo clan, hai una gran responsabilità sulle spalle. Ai tuoi ordini, andiamo!
    I due cercarono tracce in quella zona per qualche ora ma verso la mezzanotte non avevano ancora trovato nulla, neanche con l'arte oculare dello Hyuga. Bene, fermiamoci qua, per oggi basta così, meglio riprendere domani.
    I due iniziarono ad accamparsi e prepararsi per la notte.




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    Difesa
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    Attacco
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27 replies since 25/11/2014, 21:31   924 views
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