Missione Konoha: Zero

Davvo

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    Kenzaburo Sarutobi ( Davvo)


    1° Traccia:
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    Stai partendo per una nuova missione.
    Ti lascio carta bianca su come vieni informato della missione e da chi.
    L'unica informazione che avete è la foto di una donna dai capelli rossicci
    1f4

    L'ultima volta che è stata vista era nel paese degli uccelli ( che ti ricordo essere stato conquistato da Iwa, quindi ti troverai in territorio "nemico")
    Chi vi ha commissionato la missione (non ti verrà detto chi è il cliente, solo che ha pagato una cifra astronomica) vuole che la catturiate e che la portiate in un albergo che si trova in un piccolo villaggio nel paese del fuoco.
    Partirai alla volta della piccola nazione e dopo un viaggio ( che non è obbligatorio tu descriva) inizierai a cercare informazioni su di lei
    Se hai dei Png con cui di solito fai in missione saranno con te.
    All'inizio non scoprirai nulla, se non che pure qualcun altro la stà cercando (Non descrivere il tuo "avversario" in questa caccia alla donna), poi troverai una traccia:
    Qualcuno ti dirà che è ospite del tempio shintoista che si trova a sud del villaggio japan_temple_by_pjynico-d7mfml3
    Il post termina quando arriverai al tempio

    CITAZIONE
    Hai 300 ryo da spendere in armi e medicinali.
    I soldi che non userai andranno persi
    Se Hai qualche dubbio contattami pure tramite Mp.






    //


     
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    Kenzaburo Sarutobi


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    Missione Lv. C: Zero

    [I° Post]


    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Hebisu
    Oste
    Ubriaco
    Vecchia delle Verdure




    Finalmente era stato contattato, iniziava a pensare che fossero sorti dei problemi. Gli era stata passata come una cosa di ordinaria amministrazione, insabbiare la scomparsa del figlio di un consigliere di alto rango del clan Sarutobi, ma poteva essere successo di tutto.
    Ad un'organizzazione che operava in una zona grigia dove la distinzione fra legale ed illegale era talmente labile da risultare insignificante non si poteva applicare il concetto di "ordinario", così come quelli di "giusto" e "sbagliato": finchè il risultato era raggiunto e la missione aveva successo qualsiasi mezzo era lecito. L'esperimento, il mio potere. Kenzaburo lo aveva imparato sulla propria pelle. E' giusto così. Ne era convinto. Senza ombra non ci può essere luce. La cosa poteva piacere o meno, ma qualcuno doveva fare il lavoro sporco.
    Ed era proprio in una delle stanze di quell'organizzazione che si trovava in quel momento, da solo con un uomo intento a fumare appoggiato contro un muro.

    Hebisu... I suoi lineamenti erano ben impressi nella mente del giovane Sarutobi. Perchè mi ha convocato?
    Iniziò a sudare, quando partiva ancora non riusciva a controllarlo. Che l'abbia scoperto?
    La porta si chiuse alle sue spalle; un ultima boccata di fumo Sei qui, bene. Ed iniziò a parlare. Innanzitutto ti farà piacere sapere che Akira Tanaka è stato arrestato per il rapimento e l'uccisione di Amane Sarutobi, nessuno può collegarti agli eventi successi la settimana scorsa... Questa era una buona notizia, ma non quella che voleva sentire. almeno ufficalmente. Hebisu si fermò un momento, forse voleva una risposta ma in quel momento Kenzaburo era teso come una corda di violino: non avrebbe mai osato inserirsi nel suo discorso. Per un po' non potrai entrare nel villaggio, il tempo che le acque si calmino. Non stava tirando in ballo il sigillo, era una buona notizia. Ciò significa che ti avrò a disposizione tutto tuo tempo. Eh?! Aveva capito bene? Lo considerava una risorsa? Inizierai subito. Subito? Possibile che intendesse... Una missione?
    Si avvicinò al centro della stanza e poggiò sulla scrivania una foto. Lei è il tuo obiettivo. Kenzaburo osservò con attenzione l'immagine, cercando di imprimersi nella testa il volto di quella che sembrava una donna intorno ai vent'anni. ...capelli tendenti al rosso... portamento deciso... Hebisu continuò a fornirgli dettagli: il suo compito era quello di rapirla e consegnarla in un albergo di un anonimo villaggio nella parte occidentale del paese del fuoco. Le sue tracce si perdono nel paese degli uccelli. Il paese degli uccelli... Da Konoha era un bel viaggio, intorno ad una settimana a seconda della velocità alla quale si muoveva, ma non era quello il punto. E' stato annesso alla Terra in tempi recenti. Si sarebbe trovato a tutti gli effetti su un territorio straniero, non amichevole, con estrema probabilità senza autorizzazione da Iwa. E non si stava parlando di un semplice ammasso di uomini di mezza età che giocavano a fare i ninja, ma di una delle sei gradi nazioni. Questa... Era una missione pesante, di quelle degne della radice, e finalmente glie ne era stata assegnata una.
    E se... sbaglio qualcosa? Se non riesco a controllare quel potere? No, non poteva vacillare ora, doveva completare quella missione, altrimenti... Kenzaburo.
    La voce di Hebisu riportò il giovane coi piedi per terra ed un monito rieccheggiò nella stanza.
    Ci è stata pagata una grossa cifra per questa missione: tieni a freno gli istinti e porta questa donna battè l'indice sulla foto in quell'albergo. Il fallimento non è contemplato. Non poteva lasciarsi sopraffarre dal sigillo, non questa volta.
    A quelle parole, Kenazuro non potè rispondere che con una sola affermazione: Obbedisco.


    ***


    La neve era ancora presente sulle motagne che dipingevano l'orizzonte; con un ultima occhiata si lasciò alle spalle il paese del ferro. Finalmente era arrivato a destinazione: era partito otto giorni prima da Konoha ed aveva attraversato il paese della pioggia, delle pietre e, qualche ora prima, quello del ferro. Tori no Kuni... è proprio imboscato per bene. Aveva macinato parecchi kilometri per arrivare fin li, sopportato prima l'incredibile pioggia di ame e poi il rigido inverno del ferro, e non erano mancati i problemi. Ad Amegakure la situazione è piuttosto tesa... L'aria che si respirava era completamente diversa dalla prima volta che aveva visitato il paese, probabilmente a causa di Akatsuki. Non che ciò avesse cambiato la sua opinione, non gli piaceva quello sputo di nazione in mezzo a tre giganti. Troppa pioggia.
    Ma non era in un viaggio di piacere. Meglio mettersi al lavoro. Scrutò un'ultima volta la catena montuosa per poi chiudere la finestra, la brezza mattutina portava ancora tracce dell'inverno appena passato; si cambiò ed indosso degli abiti civili tipici di Ishigakure,che aveva comprato durante il tragitto: eccetto per la bruciatura sul viso sembrava proprio un viandante qualsiasi. Non aveva portato con sè il coprifronte e similarmente aveva lasciato al villaggio portakunai e portamedicinali, avrebbero creato più problemi di quanti potessero risolvere.
    Si comincia! Aprì la porta e scese al piano terra della locanda in cui, la sera prima, aveva trovato alloggio.
    Buongiorno, la colazione è quasi pronta! Un piacevole odore di uova precedette il saluto dell'oste. Perfetto, ho una certa fame! Per quanto gli costasse, sorrise. Negli utlimi mesi si era reso conto che la sua inespressività era... particolare, ed attirava l'attenzione: cosa che non voleva assolutamente fare.
    Si sedette in uno dei tanti tavoli vuoti, si era alzato presto e le uniche persone nella sala oltre a lui e all'oste erano una coppia di ubriachi che dormivano alla grande dalla sera prima.
    Giusto, la pillola. Solo allora si ricordò che non aveva ancora preso la sua medicina. In questi giorni sta andando meglio, non si sveglia più per qualsiasi cosa. Sembrava si stesse abituando, riusciva a tenerlo sotto controllo con più facilità e anche gli episodi in cui sentiva quegli impulsi omicidi erano diminuiti. Che abbia iniziato a fare effetto? Guardò la pillola fra le sue dita, scettico. Non ne aveva avuto una grande impressione all'inizio, ma forse si doveva ricredere. Finchè non ci sono problemi... Ingoiò la pillola.
    Ecco qui. In quel momento arrivò l'oste con un piatto fumante a base di uova e pancetta; l'odore stimolò lo stomaco del giovane. Grazie, sembra davvero buono. Fece per iniziare a mangiare ma poi si fermò.
    Senta, si rivolse all'oste vengo da Ishigakure e sto cercando mia cugina era la scusa che si era preparato si è trasferita di recente e non so precisamente dove abita. E' intorno ai vent'anni, i capelli tendono al rosso ed ha un portamento raffinato ma al contempo deciso. Richiamò la foto mostratagli giorni prima. Non è che sa se abita da queste parti? Aveva riflettuto a lungo su come fare per trovarla ed era giunto ad una semplice conclusione: chiedere in giro. Pochi uomini dimenticano una bella donna quando la vedono, e l'inusuale colore dei capelli non passava di certo inosservato.
    Oh? L'uomo parve sorpreso, ma si ricompose subito. Mh... non penso, mi spiace ragazzo... In quel momento uno dei due ubriachi poco lontani si rivolse all'oste HEY JAKUCHU, VUOLE SAPERE DELLA ROSSA? Probabilmente si era appena svegliato, e non doveva sentirsi proprio bene dalla sera prima, perchè iniziò subito ad urlare. La conosce? Dalle parole del secondo uomo sembrava che la conoscesse. Devo andare a fondo! Stava per porre la sua domanda quando l'oste rispose a quello che, probabilmente, era un clente abituale. Hisato, ancora con questa storia? Eri ubriaco marcio, secondo me ti sei sognato tutto. effettivamente l'uomo di mezza età ad una prima impressione non sembrava un gran esempio di affidabilità. TI DICO CHE E' VERO! E' SUCCESSO IERI SERA! Jakuchu sospirò. L'altro ieri sera, Hisato. E' mattina. il secondo sembrò preso in contropiede. Mattina? l'oste sospirò ancora. Esattamente. Visto che insisti tanto, ti ricordi se chi ti ha chiesto della donna era un uomo od una donna? Almeno questo dovresti ricordarlo no? Io... era un uomo! esitò un attimo, poi affermò con sicurezza. No aspetta! Era... una donna? Un terzo sospiro, questa volta da parte di Kenzaburo. Sembra che non si ricordi nulla... Forse qualcun'altro era sulle tracce della donna, ma le possibilità erano estrmamente remote, infondo l'ubriacone neanche si ricordava chi fosse la persona che lo avesse interpellato. Ma ti dico che non mi sto immaginando le cose, non questa volta!
    Ignorando i due uomini il Genin della Foglia si tuffò nella propria colazione. Iniziamo bene la giornata, Jashin...
    Una decina di minuti dopo Kenzaburo si trovava nella piazza del villaggio, deciso a continuare quanto iniziato prima di mangiare. Osservò per qualche minuto la gente, indeciso sul da farsi, per poi entrare in un forno; poco dopo ne uscì con niente in mano. Riproviamo...
    La cosa si ripetè tre o quattro volte, finchè al suo quinto tentativo non ottenne una risposta diversa.
    Una ragazza dal portamento raffinato e coi capelli rossi dici? Una anziana signora sembrava ricordare qualcosa. Si, ho visto una donna simile. Aveva un'aria nobile, penso abiti nei pressi del tempio a sud del villaggio.
    Finalmente con un indizio, Kenzaburo si diresse verso l'area lui indicata: un modesto torii in legno risplendeva nei giochi di luce causati dagli alberi che crescevano tutt'intorno.



     
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    Kenzaburo Sarutobi ( Davvo)


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    Arrivato al empio LA vedrai.
    E vestita da sacerdotessa ed insieme ad altre donne vestite allo stesso modo è impegnata nei piccoli lavoro quotidiani (pulire il cortile davanti al tempio, lavare le lenzuola nel fiume lì vicino, ecc..)
    La tua missione è chiara: devi portarla (rapirla) al tuo cliente!
    Ora ci sono troppe persone e deciderai di "prelevare" stanotte.
    Il tempo sembrerà essere a tuo favore:
    E una notte senza luna.
    Entrerai nel tempio senza problemi, ma poco prima di arrivare a dove dormono le sacerdotesse TUTTO IL MONDO SARA INGOIATO DA UN ACCECANTE LUCE!!
    Uno dei padiglioni è esploso e ora le fiamme si stanno propagando in tutto il tempio.
    Se prima regnava il silenzio ora è il caos.
    I monaci e le sacerdotesse saranno impegnati i sconfiggere le fiamme e quasi non ti noteranno, ma mentre cerchi la donna tra i ferirti
    Vedrai un uomo enorme in armatura honda
    raccogliere proprio tra i feriti la "tua preda" e poi dirigersi verso il fitto della foresta.
    CHE SIA LUI L'ALTRO CHE STAVA CERCANDO INFORMAZIONI SULLA DONNA??
    Lo seguirai .
    Anche se enorme, l'uomo si dimostrerà molto veloce. e quando lo raggiungerai sarete sulla riva del fiume.
    Lo attaccherai, sperando che in questo modo lasci la donna (permettendoti di prenderla)
    Scheda riassuntiva.



    Ottimo!
    I "problemi" del tuo PG lo rendono molto "reale" e tridimensionale .
    Bella la scenetta dell' ubriaco.
    In generale un bel post
    Voto: 7,7



    Edited by white eye princess - 23/3/2018, 06:28
     
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    [II° Post]


    Narrato
    Pensato - Parlato Kenzaburo Sarutobi
    Sussurri del Sigillo




    Un modesto torii in legno risplendeva nei giochi di luce causati dalle fronde dagli alberi, che crescevano tutt'intorno. Occasionalmente il cinguettio degli uccelli accompagnava il rumore delle foglie accarezzate dal vento, spezzando per brevi momenti l'antica pace che trasudava dal terreno.
    Sembra di stare a Konoha. Quella pace gli ricordava le immense foreste del paese del fuoco: non la completa assenza di suono propria della neve, non lo scroscio continuo della pioggia, non il costante acciottolio delle pietre. In quel breve attimo si accorse quanto gli era mancato il rumore della sua terra; per la prima volta dopo una settimana si rilassò completamente.
    Così lontano, eppure così simile... Insindacabilmente si trovava nel paese degli uccelli, a kilometri e kilometri dal villaggio, eppure... in quel momento si dimenticò della missione, della radice, del sigillo; i suoi pensieri erranti verso la foglia.
    Scosse la testa, non era il momento di rilassarsi; aveva un compito da svolgere.
    Andiamo.
    Ovviamente non poteva usare l'entrata principale: un sottilissimo strato di chakra comparve sotto i suoi piedi e, appurandosi di non essere visto, salì su un albero. Vediamo se sei veramente qui. Un sussurro preannunciò l'inizio della ricerca: controllata nuovamente l'assenza di occhi indiscreti si spostò di ramo in ramo seguendo il perimetro del tempio. Ben presto riuscì ad ottenere un quadro generale su quella che, almeno ad occhi esterni, sembrava una normale giornata di tutti i giorni: qui e là piccoli gruppi di novizi si prendevano cura dell'ampio cortile, mentre al fiume delle donne lavavano vestiti e lenzuala.
    Lei non c'è. Il suo obiettivo non era nel gruppo di donne sulla riva del fiume. Non mi sembra il tipo da lavori manuali... La prima impressione che si era fatto lo portava a pensare che la rossa non si sporcava le mani spesso, e la sua mancata partecipazione ai lavori manuali confermavano l'ipotesi che si trovasse all'interno di uno dei numerosi edifici del complesso.
    Devo controllare l'interno... ma come? Non poteva semplicemente saltare su un tetto ed intrufolarsi, non in pieno giorno con così tante persone, sarebbe stato sicuramente avvistato. Posso aspettare e vedere se arriva, magari non è qui al momento.
    Proprio mente lo shinobi ragonava sul da farsi, una melodia troppo distante per essere compresa ma uscita da una bocca femminile attirarono la sua attenzione. Mhh? Dove? Era in una zona relativamente deserta, vicino a ciò che probabilmente era il retro del tempio.
    Incuriosito seguì quella traccia, arrivando nei pressi di un piccolo porticato a superficie quadrangolare: una donna stava riordinando quelli che sembravano attrezzi per la cura della fauna.
    E' lei! Capelli rossi, portamento nobile, movimenti raffinati... tutto combaciava con la foto che gli era stata mostrata.
    Il suo obiettivo era davanti a suoi occhi, non gli rimaneva che prenderlo e consegnarlo. Non posso ora! La costruzione limitava il suo campo visivo e non riusciva ad avere una chiara percezione dell'ambiente intorno alla presunta sacerdotessa, oltretutto non era certo di poterla immobilizzare senza farle emettere alcun suono. C'è troppa gente nei dintorni, troppe cose possono andare storte. Non poteva agire ora, in pieno giorno: avrebbe aspettato la notte, dove presumibilmente tutti avrebbero dormito. Ora che l'aveva trovata non gli sarebbe scappata tanto facilmente.
    Meno attenzione raccolgo meglio è, non posso fallire anche questa volta. Si, ormai era deciso, avvolto nel mantello delle tenebre avrebbe compiuto un lavoro pulito, un lavoro da Radice.

    ***


    Un freddo vento soffiava, muovendo le fronde degli alberi tutt'intorno a Kenzaburo. Il sole era tramontato da diverse ore, ed in cielo solamente le stelle manifestavano la loro presenza: uno strano silenzio abbracciava il tempio che solo poco tempo prima brulicava di energia. Ora di inziare. Osservando i movimenti delle donne aveva dedotto in quale edificio dormissero; l'ora tarda gli avrebbe assicurato completa libertà d'azione. Raggiungere la struttura, situata vicino al fiume, non era impresa ardua per uno shinobi. Il difficile viene adesso. Avrebbe dovuto orientarsi in una struttura a lui sconosciuta senza fare il minimo rumore: quando necessario avrebbe usato la fiebile luce dello Hōshutsu per distinguere il volto del suo bersaglio. Dopo averla legata ed imbavagliata non sarebbe rimasto altro che tornare a Konoha. Posso farcela. Doveva farcela; appoggiò la mano sulla porta di cipresso e scrutò un'ultima volta l'oscurità intorno a lui.
    In quel momento una luce abbagliante illuminò a giorno l'intero complesso.
    !! Un intenso dolore si propagò dagli occhi del giovane, ma ciò non gli impedì di udire il potente botto di un esplosione e, immediatamente dopo, il profondo rumore di una struttura che ormai sventrata si accasciava gemendo al suolo.
    Che cazzo sta succedendo! Voci da ogni dove iniziarono ad accavallarsi l'una sopra l'altra e prima contorni poi figure poi ombre iniziarono a muoversi freneticamente, mentre tutto prendeva una colorazione rossa. Dannazione, un'esplosione? Mentre un forte odore di bruciato si aggiungeva alle sue percezioni Kenzaburo cercava di riprendere il controllo di sè stesso in mezzo al caos. La donna! Diverse figure incrociarono più volte il suo sguardo, ma nella frenesia generale nessuna di esse sembrò chiedersi chi fosse o cosa ci facesse nel tempio. La donna!
    I pensieri del ragazzo corsero subito al suo obiettivo: poco prima tutte le occupanti del dormitorio si erano precipitate fuori lasciandolo completamente vuoto, ma non aveva visto quella donna.
    Trova la donna! Il suo istinto o forse qualcos'altro gli diede un ordine, categorico ed imperativo.
    Dannazione, forse è rimasta ferita! L'esplosione era stata potente e da quanto aveva capito dalla sua giornata di osservazione aveva interessato uno dei padiglioni principali: c'era la possibilità che avesse un turno notturno vicino alla conflagrazione. Merda! Ingiuriò a denti stretti; se era morta la missione era fallita! PORCO JASHIN! Bestemmiò, questa volta con tutto il fiato che aveva nei polmoni, attirando l'attenzione delle sacerdotesse più vicine. Fortunatamente le urla, il crepitio del fuoco e le grida dei feriti avevano sovratsato la sua voce, impedendo che rieccheggiasse in tutto il complesso.
    Trova la donna! Ancora quella voce, Kenzaburo sapeva che c'era qualcosa che non andava ma per la prima volta si trovava d'accordo con quell'istinto, col suo istinto. Doveseidoveseidoveseidoveseidovesei! Correva, pericolosamente vicino alle fiamme ma non gli importava: doveva trovare quella donna VIVA!
    Improvvisamente con la coda dell'occhio perceoì del movimento. Eccola! Si era lei, i vestiti bianchi velati da un nero strato di cenere bruciacchiati in più punti Quello chi è? Strizzò gli occhi che gli iniziavano a bruciare a causa del fumo, cercando di vedere meglio l'enorme figura sulla quale poggiava la sua donna: una gigantesca armatura brillava riflettendo le fiamme che danzavano tutt'intorno ad essa. ... Tutto sembrò fermarsi, Kenzaburo venne preso in contropiede, la sua mente incapace di contestualizzare il guerriero davanti a lui.
    FERMO! La gola secca per il calore gli doleva; i suoni dell'incendio che arrogantemente pretendeva gli edifici del tempio e gli alberi circostanti sovrastò la voce del giovane mentre la figura sparì nella confusione generale. Merda! In quel preciso istante le parole dell'ubriaco incontrato alla taverna gli risunarono in mente, e la consapevolezza di aver appena assistito al rapimento del suo obiettivo si palesò dirompente nella sua testa.
    Prendi la donna! Ancora quella voce; i suoi muscoli si contrassero di colpo, la sua figura si inabissò fra le tenebre nello stesso punto del rapitore. Il fuoco divampava alle loro spalle.
    Non posso fallire! Hebisu non glie lo avrebbe perdonato, non ancora, non questa volta.
    Non posso fallire! Quella armatura continuava ad allontanarsi sempre di più, quasi incurante del proprio peso.
    Non posso fallire! La donna, il successo della propria missione, il suo futuro si allontanavano sempre di più.
    Non posso fallire! In quella situazione accadde qualcosa di profondamente sbagliato: la mente e la corruzione si allinearono perfettamente, combaciando per un attimo. Bastò quell'attimo, e si ruppe qualcosa; qualcosa di estremamente importante.
    Il dolore pulsante si manifestò ancora una volta, in tutta la sua corruzione, ed il sigillo iniziò a vomitare quel chakra putrido e potente che costituiva il suo potere; la figura iniziò ad avvicinarsi.

    TI HO DETTO DI FERMATI! Un odio profondo per quella armatura iniziò ad instillarsi nel giovane, un odio motivato, un odio sconfinato. Ma questa volta c'era qualcosa di diverso.
    Raiton: Hōshutsu! Voleva ucciderlo, questo si, con tutto sè stesso.
    Raiton: Denki-kyū Ma questa volta non era in preda all'odio, non era controllato dall'odio.
    Lui controllava l'odio.





    Ho modificato per inserire il link corretto al riepilogo.


    Edited by Davvo - 24/3/2018, 23:37
     
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    Kenzaburo Sarutobi ( Davvo)


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    Entrambi i tuoi attacchi andranno a a segno, bloccando la "fuga " dell' enorme rapitore.
    Lui si girerà verso di te e noterai che i tuoi attacchi hanno aperto un piccolo buco nel suo petto ...e noterai un occhio sbirciare da esso (l'enorme "samurai corazzato" è in realtà una marionetta armatura)
    Il tuo attacco avrà l'effetto anche di "svegliare" la donna, che inizierà a urlare e a dimenarsi.
    Anche il braccio della marionetta è "incrinato" nel tuo attacco e la donna, continuando a muoversi riuscirà a romperla.
    Appena libera scapperà verso di te, per poi abbracciarti!!!
    L' enorme guerriero/marionetta guarderà la scena, sembrerà intenzionata ad attaccarti, ma all' improvviso vi raggiungeranno dei sacerdoti e delle sacerdotesse.
    Vedendo tutta quella gente deciderà di fuggire.
    Tu ora ti troverai circondato dai religiosi, con la "tua preda" avvinghiata al petto.
    Uno dei monaci "anziani" si avvicinerà a te e.... ti ringrazierà!
    Eri venuto per rapire la donna, ma ti ritrovi ad averla salvata da un rapimento!!.
    Verrai invitato al tempio.
    La donna, in lacrime insisterà.
    Sarai costretto ad accettare.
    Quando arriverai noterai che l'incendio è quasi completamente domato.
    Sarete accompagnati a una piccola costruzione dove, una delle giovani sacerdotesse porterà delle tazze di the a te, al vecchio monaco ... e alla ragazza dai capelli rossi (che ti rimarrà appiccicata per tutto il tempo)
    ..La ringrazio per aver salvato AKANE... la situazione è paradossale.
    Che tu lo chieda o meno il monaco ti dirà che NON è la prima volta che cercano di rapirla;
    Da quando l'hanno trovata nel bosco, quasi un mese fà , quello era il quarto tentativo.
    Fino a quel momento erano riusciti a evitare che la prendessero più per fortuna che per altro.
    Anche qui che tu lo chieda o meno il sacerdote ti spiegherà che
    Non sappiamo perchè vogliono rapirla... la ragazza tremerà ...e stringerà ancora più forte il tuo braccio
    ...e purtroppo NEPPURE LEI!!......Akane non è il suo vero nome...soffre di amnesia...

    L'uomo si offrirà di ospitarti, come ringraziamento, per la notte.
    Accetta.
    Stanotte non potrai più tentare di rapirla, ma, se sei già all' interno del tempio , domani, sarà più facile farlo.
    Verrai accompagnato in una piccola e spoglia stanza, dove ti lasceranno solo.
    E ancora buio (crica le 3-4 di notte) quando sentirai bussare alla porta.
    Il post termina in quel momento (quindi non sai chi è che ha bussato)



    "PORCO JASHIN"??? :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:
    Poco da dire:
    Altro bel post.
    Mi piace il tuo PG e come si comporta/pensa, mi dà sempre l'impressione, nei momenti "critici", che "dove controllarsi", sottolineando il fatto che abbia il marchio da poco e no n riesca ancora a usarlo come vorrebbe.
    Voto: 7,7

     
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