Posts written by Uggi

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    Pensato Mashu
    Parlato Mashu
    Parlato Habiki

    Il colpo andò a segno e l'uomo rimase alquanto scosso. Sembrò capire di non aver possibilità contro il ragazzo, e ferito e spaesato scappò. Mashu decise di non inseguirlo. Avevano già creato fin troppo trambusto e poi non voleva lasciare sola Hibiki. Hibiki stai bene? Non ottenne risposta. La ragazza era in visibile in stato di shock. Guardami, è tutto finito ok? Se n'è andato. Siamo solo io e te. Non corri più nessun pericolo. La ragazza alzò gli occhi ma continuò a non proferire parola. Vuoi che rimanga qui con te per il resto della notte? Ancora nessuna risposta, ma lasciava intendere che avrebbe preferito così. Il resto della notte passò tranquillo. Hibiki si svegliò di soprassalto due o tre volte, ma Mashu era sempre lì ad osservarla e tranquillizzarla. Dopo l'ennesimo brutto risveglio, verso le 5 di mattina, la ragazza non riuscì più a riaddormentarsi e dopo circa mezz'ora i due decisero di ripartire. Sistemarono un po' la camera, per quanto possibile ed uscirono furtivi senza farsi vedere. A quell'ora non era un'impresa ardua, l'intera locanda era immersa nel mondo dei sogni. Il sole non era ancora sorto, ma si riuscivano già ad intravedere i primi raggi e un'arietta pungente si faceva sentire sulla pelle. Qualche falegname era già all'opera, ma per il resto stavano tutti dormendo. Era visibile una leggera foschia che donava una dominanza spettrale alle vie che i due ragazzi stavano percorrendo. Mashu si guardò intorno guardingo, ma dell'assalitore della notte prima neanche l'ombra. Hibiki invece continuava a girarsi e rigirarsi. Non riusciva a rimanere calma. Se ieri aveva dato a Mashu l'impressione di essere agitata, oggi il ragazzo ne aveva la certezza. Povera Hibiki, deve essersi spaventata parecchio. I due si inoltrarono nel bosco seguendo il tragitto prestabilito alla partenza. Mashu avrebbe voluto allungare la strada per evitare di essere prevedibili nel caso qualcuno avesse tracciato un possibile percorso per intercettarli. Ma quella dannata borsa era talmente pesante che sarebbe già stato un miracolo se seguendo il percorso più breve fossero arrivati in tempo a Kumo.
    Gli alberi toglievano quella poca luce emanata da un sole che ancora non voleva alzarsi e fare il suo lavoro, ma Mashu possedeva 5 sensi e li sfruttava tutti. In quel momento l'olfatto e l'udito erano i più attivi. Anche il bosco non si era ancora svegliato. Ogni tanto si sentiva qualche topo scappare al suono dei ramoscelli calpestati dai due ragazzi, ma per il resto il silenzio era preponderante. Hibiki rimase in silenzio per qualche ora e Mashu non volle disturbarla. Era ancor più sull'attenti del giorno prima. Non voleva cadere in un agguato. E se non fosse un caso, se il mio istinto non si fosse sbagliato?! Siamo sicuri che quell'uomo fosse un bandito comune capitato lì per puro caso? Hibiki ieri mi ha dato l'impressione di essere agitata...e questa notte rischia di venire rapita...potrebbe esserci sotto qualcosa...ma forse sto vagando troppo con l'immaginazione. Però meglio non escludere nessuna possibilità. Il viaggio continuò tranquillo, tranne per le gambe di Mashu che iniziavano a risentire della mancanza di riposo del giorno prima. Per quanto si sforzasse faticava a mantenere un passo adeguato, ma tenne duro. Verso le 9 Hibiki sembrò riprendersi un po'. Mashu...Grazie...Grazie mille per ieri notte. Se non ci fossi stato tu...io...io potrei...potrei essere morta.
    Non devi ringraziarmi, è il mio dovere, la mia missione. Te l'ho detto che ti avrei protetto anche costo della vita. I due continuarono a chiaccherare del più e del meno, cercando di non tornare sui fatti della notte precedente. Mashu mostrò a Hibiki vari dettagli che riusciva a cogliere nel bosco, dagli animali, alle piante con forme strane fino a rari fiori. Tutto questo...è bellissimo!
    Lo so...Ogni volta che mi immergo nella natura tutti i pensieri, i dubbi, le angosce spariscono e lasciano il posto a un senso di benessere assoluto. Sorrise, sperando di non sembrare troppo “strano” agli occhi della ragazza. Hibiki stava per rispondere quando Mashu inciampò in una radice sporgente e cadde, faccia a terra, schiacciato dal peso del bagaglio.
    Oddio Mashu, stai bene?
    S...Si st..Ahah...Sto bene. AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAH I due scoppiarono in una fragorosa risata che sembrò durare delle ore. Forse è meglio che mi rialzi. Abbiamo ancora molta strada da fare. Hibiki allungò la mano e l'aiuto a rialzarsi. Il sole era ormai sorto e si prospettava un'altra bellissima giornata. Verso mezzogiorno però la stanchezza e il peso della borsa divennero insopportabili e Hibiki sembrò accorgersene Ehi Mashu...Vuoi che ti aiuti a portare la borsa?
    No Hibiki grazie, ce la faccio.
    Non dire cavolate! Stiamo andando a due all'ora, si vede che sei stanco morto. Se proprio non vuoi darmi la borsa almeno fermiamoci a riposare.
    Va bene fare l'orgoglioso, ma forse ha ragione. Ok. Appena troveremo un buon posto per fermarci ci rilasseremo un pò.
    Perfetto! Inizio anche ad aver fame.. Mashu sorrise e sentì uno scricchiolio in lontananza, ma non ci diede peso. Dopo qualche minuto trovarono un'ampia radura e si fermarono. L'erba era alta all'incirca cinque centimetri, ottima anche per sedersi e stare comodi. Mashu ripose il bagaglio e si lasciò cadere per terra, esausto. Hibiki rise e tirò fuori qualcosa da mangiare. I due si rilassarono per una ventina di minuti ridendo e scherzando. Mashu si sentiva rigenerato dalla pausa ed era pronto a ripartire, quando Mashu... Hibiki gli tirò la maglia. Chi sono quegli uomini?. Il ragazzo non se n'era accorto. Quattro uomini mascherati uscirono dal bosco e si avvicinarono alla coppia. Uno era molto alto e musoloso, faceva quasi paura. Gli altri erano di corporatura normale, senza qualcosa che permettesse di riconoscergli. E questi chi sono?...Di certo non sembrano avere buone intenzioni. Aspetta un attimo, ma quello non è?... Mashu riconobbe prima la maschera, poi vide le bende alle braccia. E' il bastardo con cui ho combattuto stanotte. Non ci fu bisogno di presentazioni, nè di parlare. Le loro intenzioni erano chiare. Siete venuti solo in quattro? Coraggioso da parte vostra. Mashu non conosceva la forza degli avversari, ma anche se fossero stati al livello dell'uomo che aveva sconfitto la notte prima quattro contro uno era un handicap poco colmabile. Se proprio devo morire tanto vale divertirsi un po'. Allora ragazzi chi vuole essere il primo a lasciarci le penne? Quello non era solo un modo per allentare la tensione, voleva cercare di spostare su di sè l'attenzione, magari dando a Hibiki una possibilità di scappare. Sussurò alla ragazza Hibiki scappa. Ma lei sembrava troppo spaventata per muovere anche un solo muscolo. Allora Mashu s'incamminò verso il quartetto, che lo circondò. Allora ragazzi, non mi avete ancora detto chi vuole essere il primo a morire! Detto questo estrasse un fumogeno che lanciò in direzione di due di loro, poi estrasse l'aikuichi e scattò in direzione degli altri due. Se riesco a dividerli magari ho una possibilità. Sentì dei colpi di tosse alle sue spalle. Per qualche secondo saranno fuori gioco. Schivò due shuriken e si lanciò all'attacco del più grosso dei quattro. Se riesco a mandarlo al tappeto magari gli altri si demoralizzeranno. Vibrò un fendente che l'uomo parò con un kunai. Iniziò uno scambio di colpi nel quale nessuno dei due parve sopraffare l'avversario, poi l'arrivo del secondo uomo costrinse Mashu a indietreggiare. Il ragazzo allora estrasse due spiedi. Gli avrebbe lanciati alla gola degli uomini se non fosse stato colpito da un poderoso calcio al fianco che gli strappò il fiato e lo scaraventò per terra. Quando alzò gli occhi si vide accerchiato da tutti e quattro i componenti del gruppo. L'effetto del fumogeno era finito. Le sue possibilità di vittoria calate drasticamente. Con un colpo a sorpresa cercò di tagliare al livello delle caviglie uno degli uomini, che schivò per un pelo il colpo. Poi Mashu venne percosso da altri calci. Ormai era sfinito e se ne accorsero tutti. Tre di loro si allontanarono, lasciando il piacere all'uomo che la notte prima era stato battuto da Mashu di prendersi la propria rivincita, seppur vigliacca. Un colpo alla testa fece quasi perdere i sensi al ragazzo, che si riprese solo sentendo le urla di Hibiki NOOOOOO! FERMI! FERMATEVI!!. Hi...Hibiki. Devo proteggerla. E' la mia missione... Il ragazzo tossì e sputò sangue. Quel sapore gli aveva riempito la bocca. Se non riesco a sconfiggere nemmeno questi quattro non riuscirò mai a riportare a casa papà. Con una sforzo riuscì a rimettersi in piedi e vide come Hibiki stesse cercando invano di rincorrere i quattro uomini che scappavano con l'enorme bagaglio. Allora il bersaglio non era Hibiki! La ragazza disperata si voltò verso Mashu. TI PREGO! Ti prego Mashu recupera la borsa! Quel bagaglio ora è più importante della mia vita! E' il motivo per cui devo raggiunger Kumo...ti prego...Io ti aspetterò qui! Ma tu vai! Mashu guardò Hibiki e sfoderò il migliore dei sorrisi. Riuscirò a riprenderlo! E' una promessa. e si lanciò all'inseguimento dei quattro. Hanno fatto male a non uccidermi e in più scopriranno ben presto quanto quel bagaglio sia pesante. Non possono sfuggirmi.

    Non hai chiesto la scheda riassuntiva, quindi ho impostato un scontro libero facendo muovere anche gli avversari. Spero vada bene.
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    Pensato Mashu
    Parlato Mashu


    La reazione dell'uomo fu lenta, forse troppo lenta per essere quella di un professionista, ma Mashu non ci pensò. L'aveva colpito e non gli importava altro. Schizzi di sangue macchiarono la stanza un pò ovunque. Il rapitore emise un suono acuto, un mugolio, ed iniziò a sanguinare vistosamente. Fa male vero? Pensa che abbiamo appena cominciato. L'uomo sembrò riprendersi e in un batter d'occhio sferzò un veloce calcio al petto del ragazzo. Mashu non se lo aspettava, vide partire l'attacco all'ultimo momento e non riuscì a schivarlo completamente. Era una leggera botta. Niente di preoccupante. Devo stare più attento. Non posso permettermi distrazioni. Poi l'uomo indietreggiò di circa tre metri ed estrasse un kunai. Era sulla difensiva. Pensavo di avergli messo fuori uso le braccia. Beh, poco importa.
    Hibiki non preoccuparti ora ci sono qui io! Ti proteggerò a costo della mia stessa vita, come promesso.
    È ancora troppo vicino ad Hibiki per poter usare armi da lancio. Però la distanza è giusta per quella tecnica e fin'ora i suoi movimenti non sono stati così rapidi... Mashu caricò il chakra nel ginocchio destro. Con questa rincorsa gli sarà quasi impossibile pararsi dall'attacco. Corse rapido verso l'avversario. Gli avrebbe tirato una ginocchiata in pieno petto.

    Non so se per effettuare il Taijutsu devo per forza riporre l'arma. L'ho tenuta perchè il colpo viene portato col ginocchio e il mio avversario ha un kunai in mano e non sarebbe saggio attaccarlo disarmati.


    Tecnica: COLPO DI GINOCCHIO - (Shoushitsu - Knee Strike)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: Tecnica simile al palmo distruttivo che consiste nel concentrare una discreta quantità di chakra nel ginocchio e cercare di colpire il nemico. Il colpo può anche essere portato con una rincorsa di circa 3 metri che conferisce al colpo più velocità e più potere offensivo rendendo difficile porre resistenza. Se l’avversario viene colpito dalla ginocchiata può trovarsi disorientato e sbalzato indietro anche a qualche metro di distanza.
    [Consumo: 6]
    [Richiede: Abilità Corporee uguale o superiore a 2]
    [Slot ferita: 1 – 3]
    [Costo: 25 Ex]
    [Energia: Gialla]


    Scheda riassuntiva:
    Azione difensiva 1: Schivo l'attacco.
    Azione di movimento: corro verso l'avversario.
    Attacco: colpo di ginocchio
    Chakra consumato: 6
    Chakra posseduto : 34/40
    Ferite: 1 slot danno per calcio di striscio. slot danno rimasti: 11/12
    Posizione: a ridosso dell'avversario decentrato rispetto al centro della stanza.
    Distanza dall'avversario: meno di un metro.
    Porta Kunai:
    [Prima sacca]
    Tasca 1: ( 3/8 ) Kunai, ( 2/15 ) Shuriken
    Tasca 2: ( 0/15 ) Makibishi, ( 10/15 ) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: ( 2/2 ) Palla di luce, ( 3/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 0/10 m ) Filo di Nylon, ( 5/5 m ) Bende


    calcoli:
    Difesa semplice, schivare attacco:
    Riflessi 2, [ Destrezza + Velocità ] /2 = (3+3)/2=3
    attacco Taijutsu, colpo di ginocchio:
    [Velocità + Forza ] /2= (3+2)/2= 2,5


    P.s. Ok, scusami! Metterò ogni modifica sotto spoiler a fine post :)
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    Pensato Mashu
    Parlato Mashu
    Parlato Hibiki
    Parlato altri


    Si dice che l'apparenza inganni, beh non sempre è vero. Questa borsa è dannatamente pesante. pensò Mashu mentre camminavano. Probabilmente è veramente più pesante della porta dell'ufficio dell'Hokage. Erano partiti da qualche ora, ma aveva già la schiena a pezzi e l'acido lattico si stava accumulando nei muscoli delle gambe. Il viaggio fin'ora era stato tranquillo e silenzioso. Mashu immerso nella natura non era troppo di compagnia. Di solito sarebbe stato di ottimo umore, ma aveva sulle spalle, oltre a un quintale di borsa, la vita di un altro essere umano. Doveva mantenere costantemente i sensi in stato di allerta. La ragazza sembrò capire lo stato d'animo di Mashu, ma dopo 3 ore di viaggio, per quanto timida, non ce la fece più: Sai...non ci siamo ancora presentati...e...come dire...mi piacerebbe sapere il nome di colui a cui ho affidato la mia vita. Mashu guardò la ragazza negli occhi...Sono un'idiota. Hai ragione...scusami...E' che sono piuttosto sul chi va là. Non mi capita tutti i giorni di dovere badare alla vita di una persona. Ma hai ragione, piacere, mi chiamo Shinmen Mashu. La ragazza sorrise. Ciao Mashu! Posso darti del tu vero? Io mi chiamo Hibiki.
    Certo che puoi darmi del tu! Mashu non volle farle troppe domande, non gli sembrava cortese, quindi la fece parlare. Hibiki col passare del tempo sembrò lasciarsi andare, così come Mashu, anche se sembrava un po' agitata. E dimmi, sei giovane, è da molto che sei un ninja? Mashu arrossì. Non da tanto, no. Purtroppo non sono riuscito a iscrivermi all'accademia quand'ero più giovane. In realtà...questa è la mia prima missione. La ragazza sembrò agitarsi ancor di più. Come la tua prima missione? E...e...sei forte?
    Idiota! Ora vedi di tranquillizzarla! Se non si fida di te è la fine. Non sono uno che si vanta, ma visto che me lo chiedi...Si...sono piuttosto forte. Con me non devi preoccuparti. E Mashu credeva a quelle parole. Si sentiva molto forte, molto sicuro di sè. Hibiki sembrò tranquillizzarsi un po'. Sai Mashu...non sembri un ragazzo comune...e...non so perchè, ma...mi infondì sicurezza. Il ragazzo sorrise, ma Hibiki continuò a sembrargli agitata. E posso chiederti come ti sei procurato quella cicatrice? Mashu non rispose, abbassò lo sguardo e fece passare le dita lungo la cicatrice. E' un argomento delicato?!...Scusami.
    Non preoccuparti. Vecchi ricordi. Li richiamò alla mente e le raccontò degli allenamenti con il padre e dell'agguato dei sicari. Però non le disse che suo padre era poi scomparso. Oh mio Dio! E' orribile.
    No, io non credo sia così orribile. E' la vita dei ninja. E' una scelta che si fa e sai a cosa potresti andare incontro. Guardò negli occhi la ragazza. Quindi tu sei consapevole di poter morire da un momento all'altro?
    Si.
    E moriresti per me?
    Si, proteggere la tua vita è la mia missione, e se fosse necessario metterei in gioco la mia.. Hibiki lo guardò sorridendo. Poi tra i due tornò il silenzio. Mashu era ancora sull'attenti, ma notò comunque che la ragazza sembrava agitata, quindi decise di rompere il silenzio e fare ancora un pò di conversazione. Hibiki tutto bene? Mi sembri strana, agitata. Posso chiederti come mai stiamo andando a Kumo? A quella domanda tutta l'agitazione della ragazza venne a galla, non con le parole, ma con il linguaggio del corpo. Furono sopratutto gli occhi a tradirla. Si Mashu sto benissimo grazie. Il mio viaggio a Kumo? E' una cosa personale, scusami ma preferirei non rivelartelo.
    Certamente, scusami. Non volevo prendere troppa confidenza. Continuarono a camminare in silenzio lungo il sentiero. A un certo punto il bosco si aprì e i due si trovarono davanti al bellissimo spettacolo che solo un tramonto poteva dare. Appena fuori dal bosco spuntò un villaggio. Sembrava formato per lo più da artigiani e falegnami. Era abbastanza piccolo. Mashu non notò niente di strano e vide in lontananza una locanda. Hibiki, direi di fermarci qui per stanotte. Non sarebbe saggio continuare. Mangiamo qualcosa e riposiamoci. Poi domani mattina riprenderemo il cammino. La ragazza lo guardò e annuì. La locanda non era un hotel di lusso. Di certo non si addiceva ad Habiki, ma o questo o la strada. Arrivato alla reception comparve una donna sulla sessantina, dall'aspetto materno. Salve ragazzi! Cosa posso fare per voi?
    Buona sera signora, vorremmo prendere due camere singole per la notte, possibilmente adiacienti.
    Certamente! Nessun problema. Stanza 11 e 12. Mashu pagò e la signora gli porse le chiavi delle rispettive camere.
    Hibiki immagino tu voglia riposare un po'. Ci vediamo per la cena ok?
    Va benissimo. disse la ragazza sorridendo. Prima di lasciarla sola Mashu perlustrò interamente la stanza di Hibiki, poi andò nella sua. Aaaaaaaaaah! Sono distrutto pensò mente si lasciava cadere sul letto. Quella borsa è veramente pesatissima. Mi verrà un'ernia prima della fine del viaggio. Si fece una doccia e l'acqua calda sembrò ridargli energie. Si rilassò mentre rigoli d'acqua gli scendevano lungo il corpo. Strana quell'Hibiki mi è sembrata agitata durante tutto il tragitto. Sarà stata colpa mia, non avrei dovuto dirle che era la mia prima missione. Pensando ad Hibiki gli venne in mente il suo bellissimo corpo e si chiese se anche lei in quel momento si stesse facendo la doccia...nuda...in tutta la sua bellezza. Fantasticò per qualche qualche secondo prima di tornare alla realtà. Meglio dormire un po'. Stasera so già che non chiuderò occhio. La vita di Hibiki è nelle mie mani. Si distese sul letto e si addormentò. Dopo un'ora qualcuno bussò alla porta e Mashu scattò in piedi. Chi è?
    Mashu sono Hibiki! Andiamo a cena! E' tardi. Maledizione ho dormito troppo. Arrivo subito! Si vestì e in men che non si dica era seduto al tavolo insieme alla ragazza. Ordinarono il menù della casa e mangiarono con gusto. Il villaggio non era certo un'ambita meta turistica e non c'era niente da visitare. I due fecero quattro chiacchere e la serata passò piacevolmente. Poi andarono a letto. Mashu come previsto non si addormentò, ma rimase ad attendere furtivo con la luce spenta, la finestra aperta e la porta socchiusa per cogliere eventuali rumori, sperando però che nono accadesse nulla. Passò qualche ora nel silenzio più assoluto, poi sentì un rumore provenire da fuori. Forse è solo un gatto, ma è meglio andare a controllare, non voglio lasciare nulla al caso. Furtivamente uscì dalla finestra per controllare. Cercò nei dintrorni, ma non trovò nulla di sospetto. Solo sacchi della spazzatura rovesciati. Dev'essere stato veramente qualche animale. Meglio così. Poi il suo cuore sussultò. Sentì il rumore di un vaso di porcellana che si rompeva provenire dalla stanza di Hibiki. Cazzo! Contrasse tutti i muscoli e scattò verso la locanda. Irruppe nella stanza della ragazza urlando HIBIKIIII tutto bene? Ma non dovette attendere una risposta, non andava “tutto bene”. Trovò un uomo mascherato che stava cercando di "rapire" un'Hibiki palesemente terrorizzata. Non si trattava di un gioco o di un test. Non poteva sbagliare. Un'istinto assassino esplose in Mashu, come un lupo che deve proteggere il proprio branco. LASCIALA ANDARE! tuonò. Meglio non lanciare armi, se le deviasse potrebbero colpire Hibiki. Senza aspettare risposte estrasse l'aikuichi e si lanciò all'attacco. Stava puntando a colpire entrambe le braccia. Una volta recisi i tendini non potrà più attaccare. Dopo di che l'avrebbe interrogato...e poi...ucciso.



    Scheda riassuntiva:
    Azione Gratuita 1: estraggo l'aikuichi
    Azione di movimento: scatto verso l'avversario.
    Attacco semplice: Lungo fendente per colpire entrambe le braccie.
    Chakra consumato: //
    Chakra posseduto : 40/40
    Ferite: //
    Posizione: a ridosso dell'avversario, vicino al letto della ragazza al centro della stanza.
    Distanza dall'avversario : meno di un metro.
    Porta Kunai:
    [Prima sacca]
    Tasca 1: ( 3/8 ) Kunai, ( 2/15 ) Shuriken
    Tasca 2: ( 0/15 ) Makibishi, ( 10/15 ) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: ( 2/2 ) Palla di luce, ( 3/4 ) Sigillo esplosivo, ( 2/2 ) Fumogeni
    Tasca 4: ( 0/10 m ) Filo di Nylon, ( 5/5 m ) Bende


    calcoli:
    attacco semplice con aikuichi:
    [Velocità + Forza ] /2= (3+2)/2= 2,5


    Edited by Neji_Hyuga - 16/3/2014, 21:18
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    Pensato Mashu
    Parlato Mashu
    Parlato ragazza
    Parlato Madre


    I minuti passavano e Mashu aveva ormai colto ogni particolare dell'ufficio dell'Hokage. Il pavimento in pietra era formato da 254 ciocchi. Le pareti avevano bisogno di una bella imbiancata, c'erano quattro macchie dovute a delle infiltrazioni d'acqua, due di queste erano abbastanza estese. Un ragno, quelli dalle gambe lunghe e sottili stava riposando sotto la scrivania. Un altro stendeva una ragnatela tra le gambe della sedia su cui era seduto Mashu. Appena fuori dalla finestra doveva esserci un nido di api. Il ragazzo aveva una fobia per quei piccoli essserini gialli e neri volanti. Ogni tanto un'ape entrava dalla finestra e faceva inequivocabilmente sobbalzare Mashu. Volava seguendo il perimetro della stanza una o due volte. Sembrava quasi si divertisse, come se potesse captare la paura dell'essere umano presente nell'ufficio e volesse divertirsi a spaventarlo un pò. Mashu fu tentato più volte di andare a chiudere la finestra, ma il solo pensare di avvicinarsi al nido lo faceva rabbrividire. Ho visto la morte in faccia, non avrei avuto problemi ad uccidere un mio “compagno” e nonostante questo ho paura di insetti grossi quanto l'unghia del mio pollice! Sono un fifone!
    Nel frattempo uno scaffale aveva richiamato l'attenzione del ragazzo. Era colmo di fascicoli color ocra chiusi da un nastro rosso. Sicuramente sono fascicoli top secret...Chissà cosa contengono. Più li osservava e più la tentazione di aprirne uno aumentava. Stava quasi per cedere alla tentazione quando una folata di vento piuttosto forte sparse carte ovunque. Un po' di scartoffie arrivarono fino a Mashu che decise di raccoglierle e riposizionarle sulla scrivania. Non si sarebbe mai permesso di leggerne il contenuto, ma una foto attrasse la sua attenzione. Vide dei capelli neri legati e degli occhi verdi. Non può essere... Lesse: Nome: Shinmen Takezo...Papà...Grado: Jonin...Stato: Disperso...Probabilità di sopravvivenza: < 1%... Dovette rileggere tre volte il foglio prima di riuscire a provare qualsiasi tipo di emozione. Poi una lacrima solitaria scese lungo la guancia e andò a bagnare il fascicolo. Mashu depose di fretta le carte come se fossero infette e si risedette al proprio posto. Altre lacrime iniziarono spontaneamente a scalfirgli il viso. Anche se in silenzio non riusciva a smettere di piangere. Non si sarebbe mai aspettato di trovare dei fogli relativi a suo padre nell'ufficio dell'Hokage dopo così tanto tempo. Ma quel dato era errato...Probabilità di sopravvivenza: < 1%...NO! Mio padre è VIVO! E' VIVO!! Cercò di ricomporsi, sarebbe potuto arrivare qualcuno da un momento all'altro. Prese tutte quelle emozioni e le chiuse in un angolino remoto del suo cuore. In una cassaforte quasi inviolabile. Si asciugò le lacrime, ma rimase molto turbato. Non riusciva a togliersi dalla mente quel dato. Era ormai passata quasi un'ora. Nessuno si era fatto vivo e quel pensiero continuava a tormentalo. Aveva bisogno di un bosco, di un albero, della natura, dell'aria aperta. Si sentiva schiacciare dalle mura di quell'ufficio, avrebbero finito per soffocarlo. Ho aspettato abbastanza! Si alzò e si diresse verso la porta. In quel preciso istante entrò una ragazza. Mashu si bloccò. Non è l'Hokage.... Ma era bellissima, più bella di sua madre. Avrà avuto una decina di anni in più di lui, con dei lunghi capelli biondo cenere raccolti in due trecce che gli cadevano lungo le spalle sfiorandole il seno. Aveva un viso un viso angelico, con degli enormi occhi blu come l'oceano, che sarebbero potuti diventare la droga di qualsiasi uomo. Il mento era appena appena appuntito e aveva uno sguardo da bambina indifesa. Guardò Mashu e disse:....eto...io dovevo incontrare il..... Siete voi il ninja che deve scortarmi??. La sua voce seppur ferma tradiva una spiccata timidezza di fondo. Ecco svelata la missione! Devo scortare questa ragazza. Strano però, pensavo di dover incontrare l'Hokage. Beh...magari l'Hokage non incontra dei semplici genin. S...Si...credo proprio di si! disse Mashu, provando ad abbozzare un sorriso. La ragazza si inchin. I suoi lunghi capelli le sfiorarono il viso e la maglietta, un po' larga, lascio intravedere le sue forme. Poi disse una frase che colpì molto Mashu:
    sarà un onore affidare la mia vita alle vostre mani!!
    Dopo i dovuti convenevoli i due uscirono dall'ufficio dell'Hogake, devo giungere a Kumo entro tre giorni disse la ragazza, poi aggiunse che aveva ancora alcune cose da sistemare prima di poter partire e che si sarebbero incontrati al cancello est per le 16.00. Detto questo si congedò, arrossendo. Mashu rimase a guardare la ragazza andarsene. Anche la sua camminata era angelica. Tutto di lei ricordava un angelo...una Dea. E' la prima missione e già mi viene affdata la vita di una persona! Meglio che vada a fare acquisti e prepararmi al meglio. Devo anche inventare una scusa plausibile per la mamma. Mashu uscì dalla magione dell'Hokage senza incontrare nessuno e si diresse verso l'armeria. Ho 250ryo da poter spendere...sono migliorato molto nell'uso delle armi da taglio...forse è il momento di prenderne una un po' migliore di un kunai... Si diresse verso l'armeria ed acquistò un aikuichi per 200ryo, che ripose in una tasca sulla coscia, e 2 shuriken per 30 ryo. Passò poi in farmacia ed acquistò altri 4 metri di bende per altri 20 ryo. Ottimo! Ora il mio equipaggiamento consta di: 3 Kunai, 10 Spiedi, 2 shuriken, un aikuichi, 3 sigilli esplosivi, 2 fumogeni, 2 palle di luce e 7m di bende. Il tragitto fino a casa lo passò giocando con l'aikuichi. E' leggera, ben bilanciata e semplice da usare. Certo una Wakizashi o una katana sarebbero state meglio, ma non credo sarei riuscito a sfruttarle appieno. Arrivò a casa, fece appena in tempo a mettere via la sua nuova arma, che la madre lo accolse. Ciao Mashu! Ciao mamma. Sorrise. Devo andare a fare compere, hai voglia di accompagnarmi? Mi dispiace mamma, mi sono già messo d'accordo con Basho per usire e forse poi dormo da lui Ah...ok dai! Non preoccuparti, divertiti. Ma i suoi occhi dicevano il contrario...e Mashu se ne accorse...Scusami mamma... Abbassò lo sguardo e corse in camera. Si sedette sul letto e guardò fuori dalla finestra. La vista del bosco lo tranquillizzò. Fece due respiri lenti e profondi e si sentì subito meglio. Ok! Hai la vita di una ragazza nelle tue mani! Concentrati!! Prese il porta kunai, riempì i vari scompartimenti e se lo legò alla vita. Prese una cartina e imparò il tragitto per arrivare a Kumo. Ci metteremo almeno tre giorni per arrivare a destinazione. Sistemò i vestiti e guardò l'ora. Ho ancora due orette prima dell'appuntamento. Non dovette neanche pensare a cosa fare o dove andare, aprì la finestra, uscì e si distese in un prato non troppo distante da casa. Le ore passarono tranquille, la giornata era diventata bellissima. Il vento era calato e il sole era tornato il padrone del cielo. Tutti i pensieri che avevano tormentato Mashu quel giorno erano scomparsi. Ora era completamene concentrato sulla missione. Kumo...Il paese del fulmine... Mashu rise Il fulmine è debole contro il vento. Sono più forte di un'intera nazione! E rise ancora di gusto. Chissà cosa mi aspetta! Spero di essere all'altezza del compito...Anzi, DEVO essere all'altezza! Chiuse gli occhi per un secondo...Andiamo! Il suo sguardo era carico di determinazione. S'incamminò fino alla porta est del villaggio e trovò la ragazza già pronta ad aspettarlo. I raggi del sole facevano risaltare ancor di più il colore azzurro degli occhi e il riflesso dei capelli gli donava un bellissimo colorito. Mashu guardò ai piedi della ragazza e vide un'enorme borsa. Secondo me è più pesante della porta dell'ufficio dell'Hokage. Di certo non gliela farò trasportare. Si caricò il bagaglio in spalla, poi senza dire niente i due si incamminarono...

    Edited by Neji_Hyuga - 16/3/2014, 14:16
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    Pensato Mashu
    Parlato Mashu


    Tutte le mattine, da quando aveva passato l'esame all'accademia, al sorgere del sole Mashu andava ad allenarsi. Era diventata quasi un'ossessione, ma tutti quegli sforzi l'avevano ripagato. Ora era più forte, più veloce, più reattivo, aveva più resistenza ed i suoi colpi erano più precisi. Era riuscito anche a padroneggiare l'elemento del vento, lo stesso di suo padre. Chissà quante tecniche avrebbe potuto insegnarmi... Si toccò la fronte. Anzi...chissà quante tecniche mi insegnarà quando lo troverò e lo riporterò al villaggio. Per quanto il fuuton sia un elemento raro era comunque riuscito ad imparare qualche tecnica base. La ferita al fianco era guarita da giorni e non dava più problemi.
    La giornata non era delle migliori. Il cielo era cupo, quasi completamente coperto. Qualche raggio di sole riusciva a passare qua e là attraverso la coltre di nubi creando un effetto chiaro scuro che Mashu rimase a contemplare per qualche minuto...Poi un vento freddo iniziò a spirare da oriente. Meglio che finisco di ripassare ancora una volta tutte le tecniche e poi vado a casa, non vorrei venisse a piovere. La madre non aveva ancora scoperto che Mashu era diventato un genin, e il ragazzo non aveva intenzione di rivelarglielo. Anche se sapeva che non avrebbe potuto mantenere il segreto per sempre. Si posizionò di fronte a un manichino, chiuse gli occhi e si concentrò sul proprio chakra. Lo senti fluire nelle vene. Quella sensazione di calore era inspiegabilmente piacevole, lo faceva sentire estremamente sicuro di sè. Aprì gli occhi pronto a cominciare e vide un corvo accovacciato sulla testa del manichino. Non aveva notato il messaggio che portava alla zampa. Al primo colpo si sposterà. Indietreggiò di qualche metro per prendere la rincorsa, poi sferrò una poderosa ginocchiata al petto del manichino. Il corvo si alzò in volo poco prima dell'impatto per poi riappollaiarsi. Sei ostinato eh?! Mashu scattò indietro di una quindicina di metri e lanciò due shuriken. Il corvo questa volta rimase impassibile. L'hai voluto tu! Si sentì un pò stupido a parlare con un corvo, ma era da solo, quindi non ci diede peso. Caricò il chakra e scomparve. Ricomparì sotto il manichino e gli sferrò un calcio sotto il mento. Questa volta il corvo sobbalzò e si librò in aria. Mashu si spostò di lato poi cogiungendo le mani decise di divertirsi un pò col povero uccello. Lanciò un vortice di vento di bassa potenza che colpì il corvo, che però non sembrò gradire. Si lanciò in picchiata verso Mashu cercando di colpirlo in testa. Il ragazzo schivò l'attacco e lanciò un fumogeno. Poi rimanendo immobile si rese invisibile. Vediamo se riesci ancora a vedermi........... Il fumo si diradò. ...........Oh! Finalmente se n'è and.... Ai! Alzò gli occhi e vide il corvo appollaiato sulla sua testa intento a beccarlo allegramente. Ok! Ok! Ho capito, scusa! Il corvo sembrò accettare le scuse e con un colpo d'ali si portò davanti al ragazzo. Solo in quel momento Mashu notò il rotolo di pergamena legato alla zampa dell'uccello. Ecco cosa voleva! Scusami ancora! Prese il pezzo di carta, lo srotolò e lo lesse. L'hokage mi vuole nel suo ufficio alle 10 in punto! L'hokage???...Wow! Potrebbe essere la mia prima missione!! Speriamo! Guardò in direzione del corvo per scusarsi ancora una volta, ma era già volato via. Meglio che mi sbrighi! Non voglio fare tardi! Aveva comunque un pò di tempo prima che arrivassero le 10. Decise quindi di passare da casa per darsi una ripulita e cambiarsi. Una volta arrivato scoprì di essere in casa da solo. Mamma non c'è, meglio.... Si diedi una lavata, si cambiò i vestiti e si avviò verso l'ufficio dell'hokage.
    La giornata stava migliorando. Il vento era aumentato, ma stava portando via le nuvole, lasciando il sole libero di padroneggiare sulla valle. Mentre camminava per le vie affollate del villaggio Mashu iniziò a fantasticare. Chissà! Potrei creare una tecnica così potente da poter spazzare via persino le nuvole! Persino un intero villaggio! In men che non si dica si trovò all'ingresso della residenza dell'Hokage. Per un momento sembrò bloccarsi di fronte all'imponenza dell'edificio, ma non aveva tempo da perdere ed entrò. Salì le scale ,percorse un corridoio abbastanza lungo e si trovò davanti a una porta di legno molto antica e massiccia. Le profonde venature del legno non facevano altro che aumentare l'imponenza della porta, che sembrava rispecchiare quella dell'edificio. Guardò l'orologio appeso fuori dall'ufficio. Sono le 9.58, direi che posso anche entrare. Bussò ma non ottenne risposta. Provò un'altra volta, ma il risultato non cambiò, allora abbassò la maniglia ed entrò.
    L'ufficio aveva una forma quasi circolare ed era piuttosto in disordine. Una miriade di fogli erano sparsi sulla scrivania. Alcuni fuoriuscivano da cassetti lasciati semi aperti, altri erano appoggiati al pavimento di pietra. Il vento che entrava dalle finestre poi non aiutava di certo a mantenere l'ordine.
    Davanti alla scrivania, anch'essa molto antica, c'erano due semplici sedie in legno, mentre la sedia dell'hokage somigliava più ad una poltrona. E sembrava essere anche molto comoda. Dell'Hokage però non s'intravedeva neanche l'ombra. Ahahahahahahah Sembra quasi uno scherzo! Prima l'accademia e adesso l'ufficio dell'hogake. Sono destinato a dover aspettare. Prese posto su una delle sedie e si mise ad osservare i dipinti dei precedenti Hokage appesi alla parete.

    Edited by Neji_Hyuga - 15/3/2014, 17:40
  6. .

    Mini Scheda

    Nome Pg: Mashu Shinmen - Ginshikon


    Energia: Nera


    Grado: Capo degli Anbu (maschera come in foto)


    Innata: Senza innata


    Età: 22


    Altezza: 1,83 metri


    Segni Particolari: Cicatrice su fronte e occhio sinistro



    Storia:

    Capelli argentei, occhi verdi, corporatura normale, non si direbbe che Mashū sia diverso dagli altri ragazzi della sua età e forse così è, ma qualcosa che lo differenzia dal resto dei suoi coetanei c'è. Non ama la compagnia, preferisce stare solo e immerso nella natura: niente lo rilassa più del contemplare un tramonto o del fare una passeggiata tra i ciliegi in fiore.
    E' un ragazzo guardingo e diffidente con gli sconosciuti, come un lupo. Lupo...lupo è la parola adatta per descrivere Mashū. Affidabile e leale verso i suoi compagni, in grado di fare gioco di squadra se necessario, ma in grado di sopravvivere egregiamente anche da solo. Perchè lui, sotto sotto, è solo da quando suo padre Takezo è scomparso e ogni volta che pensa a lui non può fare a meno di toccarsi la cicatrice che ha sul viso. Se lo ricorda come fosse ieri. Lui e il padre si allenavano di nascosto perchè la madre non voleva che suo figlio diventasse un ninja, e quello fu il loro ultimo allenamento. Ansimava ancora, era nascosto dietro a un albero dopo essere riuscito a schivare uno dei famosi jutsu del padre. Schivare era la cosa che gli riusciva meglio, “se non ti possono colpire, non ti possono sconfiggere” gli ripeteva sempre il padre e infatti Mashū, pur non avendo abilità speciali, aveva una velocità e dei riflessi superiori alla media. Cercò di percepire quello che stava accadendo intorno a lui, ma era tutto stranamente silenzioso finchè non sentì un rumore provenire da un cespuglio nelle vicinanze. Conosceva troppo bene suo padre e questa volta non sarebbe caduto in una delle sue solite trappole. Questa volta sarebbe stato lui a sorprenderlo. Ancora coperto dalla polvere sollevata dalla tecnica precedente creò un diversivo lanciando dei sassi e scattò nella direzione opposta. Veloce come il fendente di un samurai e silenzioso come un ninja ruscì nel suo intento, vide una sagoma uscire da un cespuglio e portarsi nella direzione in cui aveva lanciato i sassi. C'era qualcosa di strano, l'uomo immerso nella polvere non sembrava suo padre, ma in fondo erano soli in quel bosco, non poteva essere che lui. Si lanciò a tutta velocità verso l'uomo, ma quando fu a un metro dal bersaglio capì che il suo istinto non si era sbagliato, quello non era suo padre. Come poteva essere? Mashū perse la concentrazione, inciampò e l'uomo si accorse della presenza del ragazzo e con una velocità sorprendete uscì dalla linea di attacco di Mashū, estrasse un kunai e cercò di colpirlo. Il ragazzo rimase pietrificato, non aveva tempo per reagire, sarebbe morto per mano di quello sconosciuto. Sentì la lama penetrare nella pelle in mezzo agli occhi...poi il buio. Al suo risveglio in ospedale scoprì che il padre l'aveva salvato tagliando la testa allo sconosiuto prima che questo potesse affondare il colpo mortale. Insieme allo sconosciuto c'erano altri tre sicari, tutti eliminati dal padre. L'obiettivo non era Mashū, bensì il Takezo Questi, col permesso dell'hokage, formò una squadra e parti in missione per scoprire i mandanti dei sicari, ma non fece più ritorno.
    Sua madre Erena, figlia di mercanti da sempre vissuti a Konoha, un tempo era una bellissima donna dai capeli argento, lisci e lucenti, dai lineamenti eleganti e con uno sguardo ammaliante, sguardo che ora è spento e triste, perso nel vuoto da quando Takezo è scomparso. Non ha mai voluto che Mashū si iscrivesse all'accademia ninja e dopo l'incidente nel bosco e la sparizione del padre non volle più nemmeno sentire pronunciare la parola ninja. Ma Mashū non era d'accordo, si allenava ancora di nascosto, lui voleva e doveva diventare un ninja, voleva andare alla ricerca del padre. Guardava ogni giorno la foto di suo padre, i lunghi capelli neri sempre raccolti, gli occhi verdi e quel suo incancellabile sorriso. Takezo discendeva dal clan Shinmen, da sempre stirpe di eccelsi spadaccini. Non era un clan originario di Konoha, ma bensì della nazione del ferro, terra di samurai. Il nonno di Mashū, Hirata Shinmen, era un uomo possente in grado di incutere timore e rispetto anche nei ninja più potenti, capoclan della famiglia Shinmen, venne marchiato come traditore e bandito dal paese del ferro perchè prese parte, insieme al figlio Takezo, alla terza grande guerra dei ninja per andare in aiuto di amici di Konoha. Durante la guerra Hirata morì per salvare il figlio da un'imboscata tesa da mercenari ingaggiati dal paese del ferro, che non poteva tollerare che uno dei loro uomini migliori e il loro miglior giovane samurai stessero rischiando e sprecando la propria vita per una causa che non riguardava gli interessi della nazione.
    Takezo riuscito a fuggire grazie al sacrificio del padre e si distinse durante la guerra per il suo immenso talento nell'uso della spada che lasciava senza scampo i ninja avversari non addestrati a confrontarsi con tale arte. Concluso il conflitto si rifugiò a Konoha dove il Kage fu lieto di accoglierlo. Ancora giovanissimo venne addestrato nelle arti ninja, perchè ormai Takezo non si sentiva più un samurai, non aveva più niente a che fare con quella nazione che aveva ucciso suo padre. L'unico legame che ancora aveva col paese del ferro era un legame di odio, che solo l'amore di Erena col tempo riuscì a spezzare. Takezo era il miglior spadaccino di Konoha, ex anbu assassino e in possesso di una tecnica segreta da pochi conosciuta.
    Erano ormai passati tre anni dalla scomparsa del padre e Mashū non ce la faceva più ad allenarsi nell'ombra, erano più di sei 6 mesi che non migliorava, aveva bisogno di un allenamento più specifico. Doveva entrare nell'accademia dei ninja e così fece, all'insaputa della madre.

    Superata l'accademia Mashu inizia la sua carriera da ninja e con essa inizia attivamente la ricerca del padre, ricerca che lo porta subito a conoscenza di un'organizzazione a Kiri che sta tenendo il padre prigioniero per estrapolargli le informazioni sulle tecniche di spada tipiche dei samurai del paese del ferro. La trama si fa sempre più fitta, questi shinobi spariscono e ricompaiono di tanto in tanto, lasciando poche e fugaci tracce; è veramente difficile per il nostro ragazzo unire tutti i pezzi del puzzle e riuscire a salvare il padre. Fortunatamente per lui conosce Kazuma, un samurai del suo clan più grande di lui che caduto sotto effetto di una potente tecnica che lo ha portato a uccidere diversi innocenti senza alcun motivo. Mashu trova il modo di non permette al samurai di togliersi la vita e lo convince ad aiutarlo a trovare il padre. Solo quando Kazuma capisce che l'uomo da salvare è Takezo ritrova il vigore per andare avanti e decide di aiutare il figlio del legittimo erede alla guida degli Shinmen, facendoli conoscere altri due guerrieri molto fedeli: Sozen e Yuji, che diventeranno amici ed alleati. Più passa il tempo e più Mashu viene a conoscenza dei segreti della sua famiglia, segreti che gli vengono raccontati dalla madre e sopratutto dal suo mentore: Fu. Anziano uomo e braccio destro del nonno di Mashu, che dopo la sua morte e l'esilio dal clan a causa del "colpo di stato" decise di seguire Takezo a Konoha e andare in pensione aprendosi un chiosco di sushi. Fu diventa come un secondo padre e un nonno per il ragazzo, una figura portante per la crescita di Mashu, che viene introdotto all'arte della spada e la sua filosofia e proprio sotto l'ala di Fu il nostro ragazzo riesce ad crescere esponenzialmente. Nel frattempo durante una missione conosce Hanako, sua attuale fidanza e futura sposa, con cui instaura subito un ottimo rapporto; una dei pochi con cui riesce a rapportarsi oltre a Jack e Tonou, a dire la verità, due Uchiha conosciuti nel tempo; Mashu tende infatti ad essere un ragazzo solitario e introverso verso chi non gli va a genio a prima vista, particolarità caratteriale che perde pian piano nel tempo anche se non del tutto. Col tempo riesce comunque a stringere legami con diversi altri Shinobi.

    La sua vita ha un svolta quando sua madre Erena viene rapita da dei banditi che a causa della ricchezza della famiglia e del loro lavoro della donna trovano in lei una preda e un guadagno facile. Mashu senza pensarci due volte decide di buttarsi di petto nel pericolo e nel tentativo di salvare la madre rimane gravemente ferito, ed è in quel frangete che Erena si dimostra essere una ex kunoichi con una speciale connessione con i lupi. Preoccupata delle condizioni del figlio lo fa curare da uno dei suoi lupi, Ryu. La donna successivamente rimprovera il figlio per aver corso un pericolo del genere, si sarebbe potuta liberare senza troppi problemi in qualsiasi momento, ma non aveva pensato all'eventualità che i rapitori chiedessero il riscatto al figlio, ma pensava piuttosto che avrebbero contattato i genitori, che Erena voleva sfidare apertamente non essendo la prima volta che accadeva una cosa del genere. Superato l'accaduto Mashu parte alla ricerca dei lupi e conquistata la loro fiducia riesce a entrare a far parte del branco.
    Durante una breve parentesi riesce anche a recuperare quella che si crede (erroneamente) essere la spada leggendaria degli Shinmen e a causa di ciò viene rapito anche dallo zio usurpatore, illegittima guida degli Shinmen, il quale tenta di rubare l'arma, senza successo.

    Nel frattempo la guerra imperversa su Konoha e l'Hokage decide di attaccare il villaggio del vortice, ma la guerra si rivela essere un totale fallimento, nonostante la missione principale affidata a Mashu e al suo team andò ottimamente a buon fine. Konoha ne uscì indebolita agli occhi del mondo dei ninja e il figlio di Takezo entra in una spirale di negatività da cui nessuno riesce a strapparlo. Solo un combattimento amichevole durante una fiera si trasforma in vero e proprio massacro ai danni di Mashu che rimane totalmente inerme e senza rispondere ai colpi, risveglia qualcosa e quel qualcosa viene animato ancor di più dal fuoco ardente del suo mentore, offeso nell'orgoglio nel vedere il proprio allievo arrendersi ancora prima di iniziare il combattimento. La rivoluzione arriva nei mesi successivi, durante il periodo di convalescenza Mashu viene contattato dalle alte cariche del villaggio che lo introducono negli anbu assassini dove prende il nome di Ginshikon (Zanna d'Argento). Mashu rimarrà per sempre legato agli anbu, li sentirà suoi in tutto e per tutto fino a diventare capo dell'intera divisione. E' proprio durante il periodo nelle forze speciali che il nostro mezzo samurai scopre ulteriori dettagli sulla prigionia del padre, dettagli che sempre gli erano sfuggiti, ma ancora una volta le ricerche si arenano.
    Sempre durante la carriera negli anbu Mashu viene a conoscenza della morte del suo amico Jack, morte avvenuto per mano di Uriah Uchiha, mukenin di alto livello che Ginshikon decide di andare uccidere, ma non gli viene assegnata la missione. Dopo reiterate e continue richieste e discussioni con il suo capo di divisione Mashu decide di scappare da Konoha per vendicare il compagno, e ci riesce. Dopo qualche mese si "riconsegna" al villaggio, con un occhio in meno, ma con uno Sharingan in più. Reintegrarsi a Konoha risulta difficoltoso, nessuno gli da fiducia, nemmeno una sua vecchia conoscenza: Tonou Uchiha, ora diventato uno dei maggiori esponenti del clan che scoperto il segreto nascosto in una delle due cavità oculare di Mashu lo sfida per accertarsene la reale fedeltà al villaggio. E' proprio durante quello scontro che il nostro ragazzo si chiede se sia giusto avere lo Sharingan per sé.
    Durante la fase di reintegro ritrova anche un suo secondo compagno, più giovane ma molto affidabile: Kazemaru Shimura, che scoprirà poi far parte di un'organizzazione segreta di Konoha, la radice. Organizzazione che opera nell'ombra con missioni non ufficiali e non "comuni". I mesi passano e l'Hokage decide di tentare un nuovo assalto al paese del vortice e questa volta Mashu, Tonou e Kazemaru riescono nell'intento finale, facendo prigionieri le più alte cariche del villaggio del vortice e permettere l'annessione a Konoha. Mashu diventa il più giovane shinobi ad avere combattuto in due guerre in così poco tempo e sempre in primissima linea, l'Hokage non può far altro che riconoscere le sue abilità e decide di reintegrarlo nel corpo anbu, dove grazie ai suoi incessanti successi e un cambio generazionale diventa capo della divisione degli assassini.

    Grazie alla sua nuova carica riesce a riprendere la ricerca di suo padre e finalmente lo trova, viene allenato dal suo branco in una particolare tecnica segreta, la sennin modo e grazie ad essa riesce a salvare il padre, ma per riportarlo perde due persone a lui carissime, Sozen e Fu. La perdita di questi due samurai risulta essere un colpo durissimo per Mashu che riesce a superare la cosa solo grazie all'aiuto della sua famiglia e dei suoi amici e compagni.
    La vita di Mashu continua tranquilla, sempre preso dagli anbu e dalle missioni, ed è in questo periodo di tranquillità che non l'aiuto di Kazemaru decide di privarsi dello Sharingan, non sentendolo suo e non sentendosi degno, donandolo a Tonou e agli Uchiha. Chiusa questa parentesi, come detto sembra anche un periodo tranquillo fin quando l'Hokage non inizia ad avere comportamenti sempre più strani. C'è una strana trama e uno strano burattinaio a tirare i fili, ma ciò che accade è che la massima carica del villaggio della foglia sembra voler ingaggiare uno scontro di petto con Uchiha ed il corpo anbu. Il clima si fa sempre più teso e Mashu, insieme a Tonou e Kazemaru decidono di intervenire, cercano di tenere a bada il tutto, ognuno facendo il possibile e sembrano riuscirci. I tre decidono che è ora di fare la loro mossa, se l'Hokage è contro di loro, loro non staranno a guardare e decidono apertamente di allearsi per contrastare questa crescente tensione, ovviamente allo scuro degli occhi dell'Hokage e dei suoi fedeli. Grazie all'aiuto del compagno della radice Mashu riesce anche ad ottenere la carica di capo dell'intera divisione degli anbu e Tonou diventa protettore dell'intero clan Uchiha. Ora Kazemaru deve riuscire a farsi strada nella radice e solo a quel punto i tre potranno provare a fare la loro mossa...

    Nel frattempo anche su lato Shinmen e paese del ferro bisogna fare qualcosa, bisogna finalmente fermare Etsuya, lo zio di Mashu ed illegittimamente alla guida del clan. Dopo diversi mesi di studio, dove anche Takezo decide di scendere in prima linea, Mashu e i suoi fedeli tendono un'imboscata allo zio. L'attacco va a buon fine e mentre Mashu combatte lo zio, Takezo riconquista il villaggio. La missione è un successo, ma gli Shinmen non possono continuare senza una guida e proprio Takezo, che voleva rimanere fuori dal tutto, dopo essere sceso in prima linea decide anche di riprendere la guida del suo clan e lascia Konoha, seguito da Erena.

    La vita continua e Mashu è sempre più occupato a causa sue mansioni da capo degli anbu, mentre gli screzi con l'Hokage non fanno altro che aumentare, ma solo sottobanco. Il figlio di Takezo riesce a ristabilire l'ordine all'interno della divisione anbu, nomina un nuovo capo degli assassini a lui da sempre fedele e inizia a circondarsi di compagni fidati, tra cui Jack e Aoi Uchiha divenuti ormai degli anbu esperti e insieme a tutti coloro che ne hanno abbastanza della gestione dell'attuale Sarutobi a capo del villaggio forma un'armata di anbu silenti alleati agli Uchiha che si muove al motto di:"le foglie marce cadranno". Nel frattempo però Tonou e Kazemaru spariscono, lasciando un buco nell'alleanza e creando dei problemi che Mashu non ha il tempo di chiudere anche a causa della decisione di Konoha di scendere in guerra contro il paese delle Té. Al nostro ragazzo viene assegnato il compito di gestire l'intera armata della foglia e come se non bastasse dopo la guerra Mashu venne inviato nel paese della nebbia come ninja infiltrato dove è tutt'ora sotto copertura con il nome di Ken Kira

    Come continuerà la storia del nostro ragazzo? Nessuno può dirlo...però potete scoprirlo seguendo le sue gesta!

    Cronologia:


    Parte I: Classe Konoha: nuovi inizi

    Parte II: Missione lv D: un viaggio inaspettato

    Parte III: Missione lv D: lotta contro il tempo

    Parte IV: Duello: Roccia contro Foglia

    Parte V: Resto del Villaggio: Confessioni

    Parte VI: Addestramento Kage Bunshin no Jutsu

    Parte VII: Missione lv C: Iwa no shiren

    Parte VIII: Addestramento Vortice Ciclopico

    Parte IX: Quest: Banditi in fuga

    Parte X: Addestramento Fontana Tagliente

    Parte XI: Duello: Quando le foglie si incendiano

    Parte XII: Duello: Foglie d'autunno

    Parte XIII: Missione lv C: Sulle tracce dell'omicida

    Parte XIV: Esame grado Chunin

    Parte XV: Missione lv C: Fuggiaschi

    Parte XVI: Resto del Villaggio: Rivelazioni notturne

    Parte XVII: Resto del Villaggio: Fermare un sannin...

    Parte XVIII: Esame spada leggendaria, occhi del drago

    Parte XIX: Missione lv B: Conseguenze...

    Parte XX: GUERRA! Invasione al paese dei vortici

    Parte XXI: Addestramento tecnica del richiamo

    Parte XXII: Missione lv B: Segreti tra le montagne

    Parte XXIII: Duello: Duello di beneficenza

    Parte XXIV: Infermeria per Duello

    Parte XXV: Esame Specializzazione assassino

    Parte XXVI: Missione lv A: L'Attacco dei Giganti

    Parte XXVII: Infermeria post missione

    Parte XXVIII: Missione lv B: The Butcher of the Mist

    Parte XXIX: Resto del Villaggio: Una nuova storia

    Parte XXX: Addestramento Chidori

    Parte XXXI: Addestramento Jikon no Kanki

    Parte XXXII: Missione lv C: La foglia spezzata

    Parte XXXIV: Fuga dal villaggio della foglia - Vendetta personale

    Parte XXXV: Missione lv C: Le fiamme della vendetta

    Parte XXXVI: Infiltrazione a Kiri: Visita oculistica...o qualcosa in più?

    Parte XXXVII: Resto del Villaggio: Il ritorno di Ginshikon

    Parte XXXVIII: Duello: Il rispetto per un clan

    Parte XXXIV: Addestramento Danza del Vento

    Parte XXXV: Missione lv C: Un cimitero in mare (est)

    Parte XXXVI: Esame Segreta: I sentimenti di un figlio

    Parte XXXVII: Guerra: Nella Spirale del Vortice

    Parte XXXVIII: Duello: Prova di Forza

    Parte XXXIX: Duello: Tagliare la Sabbia

    Parte XL: Missione lv A: Trapasso

    Parte XLI: Duello: L'eredità del Gallo

    Parte XLII: Apprendimento Tecnica Personale Energia Viola

    Parte XLII: Missione lv C: Cuori che Battono

    Parte XLIV: Missione lv S: Prendere una Posizione

    Parte XLV: Esame energia Nera: La Parola Fine

    Parte XLVI: Missione lv A: Nebbia di Morte congelata

    Parte XLVII: Addestramento: Bushin no Yoroi

    Parte XLVIII: Quest lv C: In Santuario dei Folli I - The Beasts

    Parte XLIX: Addestramento Rasengan

    Parte L: Duello: Ali di Sabbia & Zanne di Ferro

    Parte LI: Missione lv S: Eredità dei Draghi

    Parte LII: Quest Lv S: La tomba del Re senza nome

    Parte LIII: Apprendimento Quarto Elemento

    Parte LIV: Quest: Infiltrazione (Kiri)

    Parte LIV: Esame Arma Leggendaria (Kiri)


    Missioni Svolte


    Missioni Lv D2
    Missioni Lv C6
    Missioni Lv B3
    Missioni Lv A3
    Missioni Lv S2
    Guerre2
    Duelli in Arena9



    Edited by Uggi - 9/12/2021, 08:37
  7. .
    Grazie :D
  8. .
    Nome PG: Mashū (nome) Shinmen (cognome)
    Villaggio di appartenenza: Konoha
    Età: 16
    Clan di appartenenza:*
    Personaggio a cui vi ispirate:*
    Abilità Innata/Demone :

    Spero di non aver omesso niente! Questo gioco di ruolo mi attira veramente molto :brucelee:
1133 replies since 25/2/2008
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