Votes taken by tisy16

  1. .
    Kodoku 孤独
    LCiCkZ2¬ Anbu Code Name: Kodoku 孤独

    ¬ Villaggio: Kirigakure no sato

    ¬ Età: 16

    ¬ Grado: Anbu Medico

    ¬ Energia: Rossa
    Legenda
    ~ Parlato
    ~ Pensato
    Parlato ragazza
    Parlato Folla
    Parlato Yamato

    u9tq3Bq















    ~ Delitto al tempio. ~

    Kodoku dovette farsi largo a spintoni, un vociare confuso si alzava dalla massa di persone, non c'era nessuno che non dicesse la sua o esprimesse i propri stati d'animo. L'anbu, grazie al suo abbigliamento riuscì a intimorire chi gli stava intorno arrivando finalmente all'interno della piccola struttura. La stanza era vuota, priva di ogni oggetto che potesse indicarne la sua funzione. A cosa servirà mai questa sala? L'attenzione dell'anbu però ricadde su due uomini, li vedeva appena dato che la stanza sebbene fosse piccola, era illuminata da non più di quattro candele. A giudicare dall'abbigliamento erano monaci. Erano inginocchiati, i capi chini, la schiena che muoveva a ritmo irregolare, come se stessero piangendo e infatti così era. Di fronte a loro, il corpo di un altro monaco giaceva in una posizione del tutto anomala per il corpo di un umano. Era immerso in una grande pozza di sangue che a causa dell'oscurità era nero come pece. Un cadavere? Chi mai puo' essere? Perchè un monaco è stato ucciso? Cosa significa tutto ciò? Tutte le persone presenti nella sala non facevano che commentare l'accaduto, l'anbu disse qualcosa ad alta voce. Chi è il monaco morto? Qualcuno mi sentirà e mi risponderà. Qualcuno sentì la domanda e rispose innalzando la propria voce al di sopra di quelle delle altre persone. Si tratta del monaco anziano. Lo conoscono tutti. Una donna aggiunse altri informazioni. Kotaro Suzumi... lo conoscevano tutti. Domanda stupida, ma ha il volto rivolto a terra e immerso nel sangue, riconoscerlo è impossibile. Kodoku pensò bene di aguzzare le orecchie e tentare di captare quello che dicevano i presenti, fare troppe domande lo avrebbe messo in una situazione spiacevole. Quando lo hanno trovato, dici? Non lo so, ma credo non molto tempo fa... Proprio il nipote di Kotaro, Yamato Hooda ha lanciato l'allarme. Un'altra voce continuò a spiegare. Sisi e quell'altro monaco, non sono molto sicura, ma credo si tratti di un novizio. Kodoku osservò meglio i due monaci "vivi" e notò che uno doveva essere molto giovane, forse più dell'anbu stesso. a quell'età non è bello trovarsi di fronte un cadavere di un conoscente. Un uomo parlò da un angolo della stanza. Il nostro è un villaggio tranquillo, non ci sono omicidi da quando... Qualcuno dall'altro lato della sala finì la frase. Da quando Takeshi, durante una battuta di caccia non è stato martoriato da quel cinghiale! Chi puo' aver commesso tale scempio. Una donna con la voce spezzata dal pianto farneticava frasi sconnesse. Kotaro era una persona tanto buona... tutti lo ammiravano per la sua saggezza e gentilezza... il tempio vive di quel che produce nelle terre intorno... nessuna ricchezza... niente di valore è custodito quì... Chi? Chi è l'artefice di queste scempio. Le voci continuarono a sovrapporsi e Kodoku non fu più in grado di sentire nulla di utile. Le persone continuavano a urlare e parlare fra di loro, la situazione stava degenerando. Qualcuno, le persone con più autorità si separarono dalla massa e mettendosi in luce, provarono a gestire la folla. Prima di tutto bisogna chiamare "qualcuno" per indagare dal villaggio più vicino (OTO) e, secondo Bisogna impedire che il colpevole fugga, quindi non solo i cittadini, ma anche gli ospiti delle due locande del villaggio NON POSSONO lasciare il villaggio. Un coro di commenti positivi si alzò dalla folla, tutti davano ragione a quell'uomo che con la sua brillante idea aveva inchiodato l'anbu al villaggio. Fantastico! Ora non potrò lasciare il villaggio senza sembrare io l'assassino. Uno dei monaci, il nipote della vittima, che fino ad ora non aveva fatto altro che piangere, si alzò in piedi e guardando la folla con occhi colmi di lacrime diede alcuni indicazioni da seguire. Vi prego. Lasciate il tempio. Dobbiamo dare i giusti ossequi al nostro capo anziano. Vi faremo sapere la data della celebrazione funebre dove tutti potrete dirgli addio, ma ora vi scongiuro di lasciare il tempio! La folla, di fronte la richiesta del monaco, convinti dal tono triste e dall'espressione avvilita del nipote del monaco assassinato. Non potè far altro che girare i tacchi e uscire da quella struttura. Chiunque sia stato la pagherà per questo! Mentre tutti tornavano alle proprie case a valle, qualcuno ancora esprimeva le proprie opinioni. Secondo me c'è sotto qualcosa. Qualcuno aveva un conto in sospeso con il vecchio Kotaro. Meglio se torno in albergo e mi rimetto a dormire, domani deciderò se indagare o andarmene di soppiatto... anche se con Kiko uscire dal villaggio di nascosto sarà difficile. Anche Kodoku, mimetizzato fra le persone che scendevano la collina tornò al proprio albergo. Oltre a lui, anche altri stanno tornando in quella locanda, tutte persone, come l'anbu, di passaggio. Fra di loro Kodoku riconobbe Kiko. Cosa ci fai quì? Saresti dovuta rimanere a dormire. Ha il viso contorto in un'espressione di sgomento, è visibilmente impallidita. è...è ORRIBILE !! chi potrebbe aver mai fatto una cosa del genere??? Non ne ho idea... la situazione non è chiara a nessuno. Domani qualcosa si scoprirà sicuramente. Entrarono nella locanda, una mano calda strinse quella dell'anbu. Kodoku cercò di sottrarsi, intimorito da quel contatto, ma Kiko lo tenne forte. Aveva lo sguardo puntato a terra e lentamente parlò. Ti..ti prego....non voglio dormire da sola!!..ho...PAURA!!Kodoku la guardò stranito, non si aspettava quel comportamento nei suoi confronti, non credeva di dare alla fanciulla una tale sensazione di sicurezza. Dannazione! Cosa faccio adesso? Non che mi importi di questa ragazza. Ma cosa dovrei fare? Vorrei fregarmene, ma non ci riesco. Tzè! Questo non è un comportamento da anbu... ma non vedo perchè dovrei comportarmi da senza cuore nei confronti di questa ragazzina. In fin dei conti se rischio la mia vita per Kiri è solo per poter dare a persone innocenti, come lei, un posto sicuro dove stare. Non dovresti temere nulla. Non hai di che preoccuparti, nessuno ti farà male... Kiko sembrava aspettarvi una risposta negativa così assunse un'espressione delusa. ...Dato che io resterò con te questa notte. Un sorriso rallegrato illuminò il volto della fanciulla, aveva gli occhi lucidi.


  2. .
    Kodoku 孤独
    LCiCkZ2¬ Anbu Code Name: Kodoku 孤独

    ¬ Villaggio: Kirigakure no sato

    ¬ Età: 16

    ¬ Grado: Anbu Medico

    ¬ Energia: Rossa
    Legenda
    ~ Parlato
    ~ Pensato
    Parlato ragazza
    Parlato cameriera

    u9tq3Bq















    ~ Il tempio sulla collina. ~

    Kodoku dormì tranquillamente, nulla accadde durante quella notte, si appisolò talmente serenamente che non si accorse che la mattina seguente qualcuno si intrufolò nella sua stanza, Sentì qualcosa smuovergli un braccio, i sensi dell'anbu si attivarono e all'istante e scattò in come una molla, le lenzuola lo coprivano fino alla vita, la maschera, fortunatamente era ancora al suo post a nascondergli il viso. Si guardò intorno e vide Kiko guardarlo un po' spaventata. Cosa c'è? Aveva la bocca impastata di sonno. Ieri ti ho fatto perdere tempo... Aveva un tono dispiaciuto e gli occhi puntavano in basso. Cercherò di essere più veloce!! Va bene. Mettiamoci in marcia subito allora. Le sue parole sembravano sincere. Spero che ce la faccia a stare al passo. Kodoku si sistemò meglio la maschera, si alzò dal letto, riposizionò la katana al suo posto e si coprì con il mantello. Possiamo andare. Kodoku andò nella camera di Kiko per prendere la pesante borsa e scesero nel salone della locanda. Quì fecero colazione in silenzio, sembravano entrambi essere assonnati, d'altronde non è nemmeno l'alba. Dopo aver pagato per i servizi, ovviamente tutto a carico dell'anbu, si rimisero in marcia. La visibilità era buona, il sole aveva dato i premi segni della sua presenza, da una montagna lontana i primi raggi solari illuminavano una piccola porzione di cielo, sebbene il globo infuocato non fosse ancora visibile. Kodoku si stava ormai abituando a quel pesante fardello che portava in spalla e riuscì a camminare con un passo abbastanza veloce, una voce lo fermò. Si voltò a guardare e Kiko era nuovamente rimasta indietro. A quanto pare neanche volendo riesce a tenere il mio passo... non mi resta che stare al suo passo e sperare che sia più rapida di ieri e soprattutto augurarmi che non voglia fare una sosta ogni cinque minuti! Continuarono lungo la strada che portava ad Oto. La strada saliva e scendeva da una collina all'altra, la zona era abbastanza scoscesa. Delle nuvole della sera prima non c'erano più tracce. Quando giunse l'ora di pranzo i due erano in una vallata attraversata da un ruscello. Fermiamoci quì, mi sembra il luogo ideale dove pranzare. Vado a cercare qualche pesce. Lasciò il borsone vicino la ragazza che iniziò a preparare qualcosa per accendere un fuoco. L'anbu passeggiava sul fiume cercando di trovare qualsiasi cosa sarebbe potuta andare bene per mangiare. Il fiume non era molto popolato, di conseguenza ci mise un po' per trovare un pesce della taglia adatta per un pranzo adeguato a due persone. Appena lo vide, si fermò. Estrasse un kunai e mirò alla testa del pesce. Lo infilzò in pieno e potè recuperare il suo "pasto" Tornò dalla ragazza che aveva attrezzato un piccolo fuoco da campo. Così non va bene... L'anbu dovette sistemare meglio la legna e aggiungerne altra per far sì che il fuoco fosse adatto alla cottura di un cibo. Cosa? Vuoi pensarci tu? Nessun problema. Mentre Kodoku affidava l'incarico di preparare il pranzo alla ragazza, si sdraiò in riva al ruscello. Il rumore dell'acqua limpida che scorreva era rilassante. Il sole riscaldava l'aria e sembrava quasi che il vento ti cullasse. Non ci volle molto per farlo addormentare. A risvegliarlo fu un odore di bruciato. Ma che... L'anbu si alzò e vide Kiko impegnata a gestire un pesce ormai carbonizzato. Ma cosa hai combinato? Scusami!! non.. non ho mai dovuto... Era sinceramente dispiaciuta e le parole gli uscivano a fatica ...imparare... Sottolineò questa parola con uno strano tono, Kodoku non capì come mai. ...a cucinare. Mmh... non fa niente. Rilassati ora ci penso io Kodoku andò nuovamente a pesca, stavolta fu più fortunato e trovò quasi subito quello di cui aveva bisogno. Tornò vicino al fuoco, ravvivò la fiamma e cucinò il pesce. Dopo poco fu pronto per essere servito. Fece lavare a Kiko due pietre che ricordava la forma di un piatto. Divise il pasto a metà e porse la razione alla ragazza. Attenta alle spine. Mentre mangiavano, Kiko piluccava nervosamente il proprio pasto, Kodoku se ne accorse. Che ha che non va? Sono originaria di OTO... Mmh? ...ma...per tanti motivi... sono finita a lavorare a Konoha... Perchè mi dice ciò? Ho racimolato un bel pò di soldi e ora vorrei tornare a casa. I... i due... La ragazza sembra in difficoltà, come se le sue stesse parole la sconvolgessero, nel dire quanto segue. ...PORCI li avevo assunti per accompagnarmi... come guardie del corpo.... e come portantini... Ed ecco spiegato come faceva portarsi dietro quella borsa. ...ma alla prima occasione... BEH... Hai visto pure tu! Le ultime parole le rimasero in gola, iniziò a singhiozzare e calde lacrime le rigarono le guance. Abbasò la testa nascondendola tra le braccia e parlò fra un singhiozzo e l'altro. Se non... fossi arrivato... io.... Continuò a singhiozzare ancora più forte. Non pensare al peggio. Le cose sono andate come dovevano andare. Non era destino che quegli animali ti sfiorassero e infatti sono arrivato io. Puoi stare tranquilla. Finchè sarai con me, non permetterò a nessuno di toccarti. L'anbu sorrise dietro la maschera, non credeva di aver detto quelle parole e non sapeva se nel momento del bisogno l'avrebbe aiutata ancora, in fin dei conti quella ragazzina fino ad ora era stata solo un peso. La ragazza ci mise un po' per ricomporsi. Finirono di mangiare, spensero il fuoco e si misero in marcia. Kiko iniziò a sentirsi più a suo agio in quelle terre, Fu lei a fare da guida. Probabilmente siamo vicini Oto per questo conosce queste terre. Ha detto di essere originaria di queste terre. Il sole aveva iniziato il suo declino verso le montagne ad ovest, dove lentamente sarebbe sparito per lasciar spazio all'oscurità notturna, quando la ragazza indicò una via alternativa. Disse che avrebbero trovato un insediamento dove alloggiare. Se siamo già nel paese del suono, abbiamo fatto più strada del dovuto oggi. Va bene. Possiamo andare lì per passare la notte. Dopo una mezz'oretta di cammino arrivarono ai piedi di una collina. Sulla cima si ergeva un tempio shintoista a due piani circondato da altre costruzioni simili per fisionomia, ma più piccole. Sulle pareti scoscese non c'erano strutture, mentre ai piedi della collinetta sorgeva un piccolo villaggio. Entrarono in paese, le persone del luogo sembrarono non far caso ai due. Trovarono un grosso edificio, l'insegna faceva pensare a una locanda. Buonasera! Cosa posso fare per voi? Ad accoglierli fu una sorridente cameriera. Vorremo qualcosa da mangiare e vogliamo prendere anche due stanze per la notte. Abbiamo anche le terme vorreste provarle? Kodoku lanciò un'occhiata a Kiko che sembrava indifferente. No, grazie. Vogliamo solo mettere qualcosa sotto i denti. Come volete voi, signore. Da quando era diventato anbu le persone si rivolgevano a lui sempre in tono formale, forse non si rendevano conto che di fronte avevano un sedicenne. Si accomodarono a un tavolo e poco dopo arrivarono due tazzone di ramen. Era delizioso. Beh... sicuramente meglio del pesce arrostito lo è. Una battuta, che neanche l'anbu si aspettava di fare, infatti si meravigliò di se stesso. Iniziava quasi ad abituarsi alla compagnia della ragazza. Ultimato il pasto portò la borsa nella camera della sua compagna e lui andò nella propria stanza. Erano una di fianco all'altra. L'anbu si tolse mantello e katana e si stese sul letto. Cadde subito addormentato. Un trambusto di voci concitate e gente che correva cresceva sempre più. Quella caciara fece svegliare Kodoku. Si affacciò alla finestra e vide una moltitudine di persone che saliva verso il tempio a gran passo. Sembravano tante lucciole nella notte. Cosa sta succedendo? sistemò la katana dietro la schiena e si avvolse nel mantello. Uscì in strada e velocemente risalì la collina fino a giungere nel perimetro del tempio. Tutti gli abitanti del villaggio sottostante si erano radunate intorno uno degli edifici secondari. Perchè vanno tutti là? Cosa puo' essere accaduto?




    Tecnica da imparare:
    Arte dell'Acqua: Massa d'Acqua Viscida
    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: gallo, drago, tigre, drago
    Livello: C
    Descrizione Tecnica: Dal proprio corpo si fa fuoriuscire una grossa quantità d'acqua, che possiede una consistenza piuttosto viscida e leggermente melmosa, che la rende più pesante dell'acqua normale. Si crea un grosso disco d'acqua che viene scagliato contro il nemico per cercare di rallentare i suoi movimenti dando un malus -1 alla velocità per due turni.
    [Consumo: 14]
    [Slot danno: 1-3]
    [Richiede: Elemento Acqua; Destrezza 4; Zen Lv.3; Fisico/Chimiche Lv.3]
    [Costo: 65 Exp]
    [Energia: Verde]


    Edited by tisy16 - 1/8/2014, 18:43
  3. .
    Kodoku 孤独
    LCiCkZ2¬ Anbu Code Name: Kodoku 孤独

    ¬ Villaggio: Kirigakure no sato

    ¬ Età: 16

    ¬ Grado: Anbu Medico

    ¬ Energia: Rossa
    Legenda
    ~ Parlato
    ~ Pensato
    Parlato Kiko

    u9tq3Bq















    ~ Ragazza in difficoltà. ~

    Le urla sembravano provenire al di là di una collina. Kodoku velocemente si portò sulla sua sommità. un soffio di vento gli fece gonfiare il mantello, mentre osservava la vallata: Uno spiazzo erboso si apriva fra due colline, al centro di questo c'era un piccolo lago di acqua cristallina. Non fu il bel paesaggio ad interessare l'anbu, infatti, immerso nell'acqua fino a sotto l'ombelico c'era una ragazza dai capelli bianchi come raggi di luna, completamente svestita. Un uomo, più largo che alto la stava inseguendo con una wakizashi in mano, a lui l'acqua arrivava fino a metà coscia. Un uomo, molto più magro del suo compagno, era seduto su una roccia vicino la riva e se la rideva di gusto. Come ho pensavo... i soliti porci! L'anbu si buttò giù dalla collinetta e in un attimo si ritrovò puntati addosso gli occhi dell'uomo più secco. Gli si avvicinò, forse era realmente intenzionato a sfidare l'anbu. I ninjutsu non sono il mio forte, ma per questi patetici esseri sarà più che sufficiente. L'uomo tentò di colpirlo con un pugno al volto, che Kodoku schivò senza difficoltà per contrattaccare subito con un pugno sullo stomaco, sfruttando il contraccolpo che avrebbe fatto piegare l'avversario in avanti gli sferrò un pugno al mento. Fuori uno. Puntò dritto al bestione, aveva uno strano ghigno sulla faccia, Kodoku non osò immaginare cosa avrebbe fatto a quella povera ragazza. L'uomo tentò di colpirlo con la wakizashi con un fendente ascendente, l'anbu evitò anche questo. Non estrarrò nemmeno la mia katana! Un alto colpo mirato a ferire il petto dell'anbu fu evitato con estrema semplicità, Kodoku sfruttò l'apertura del suo avversario per afferrargli il braccio che reggeva l'arma e dopo averlo bloccato e lo girò e lo costrinse in ginocchio, l'acqua ora arrivava al grassone fino all'addome. Fece leva con il piede sulla spalla del rivale e tenendo sempre saldo con una mano il braccio dell'uomo iniziò a fare pressione fino a quando un sonoro schiocco non si udì per tutta la vallata. Lo lasciò libero di contorcersi e urlare per il dolore. Nessuna pietà per i porci come te! L'idea che sua sorella potesse essere vittime degli stessi mostri, non sfiorò nemmeno Kodoku, forse o per pura indifferenza o per evitarsi inutili sofferenze. I due uomini avevano un'espressione terrorizzata e se la diedero a gambe. Non vale la pena ucciderli. Sono solo dei miserabili. Dubito proveranno a fare altre porcate di questo tipo! Ora il giovane anbu si concentrò sulla ragazza, le sue nudità erano ancora in vista e da dietro la maschera un rossore pervase il volto del ragazzo. Era anche un anbu, ma una ragazza nuda di tale bellezza avrebbe fatto effetto su chiunque. La fanciulla indispettita gli diede le spalle e si avviò verso la riva, dove c'era una grossa borsa. Voltati! Si piegherà per cercare qualcosa al suo interno, frugherà per alcuni istanti fin quando non caccerà un vestitino nero. Devo vestirmi! Aveva un tono di voce piuttosto calmo e pacato considerando il rischio che aveva appena vissuto. Kodoku, si strinse nelle spalle e le diede le spalle per rispettare le sue volontà. Mi vergogno! Con quel fisico non capisco cosa abbia da vergognarti e poi non sembri una ragazzina troppo timida! Forse si stava facendo un bagno quando quei due malviventi l'hanno attaccata. Ma non capisco questa sua freddezza. Quando l'anbu si voltò, la ragazza era vestita e si stava sistemando i capelli. Le si avvicinò. Mi chiamo Kodoku, sono un anbu di Konoha. Mi chiamo Kiko... Il suo tono sembrava essersi addolcito e c'era una sorta di gratitudine sebbene non lo desse a vedere. Grazie per aver... Sembrava non trovare le parole. Quello che hai fatto! Non sentirti in debito. Non ti avrei mai lasciato sola e indifesa in mano a quegli animali. Kiko afferrò la borsa e provò ad alzarla, senza riuscirci. Se non riesce nemmeno ad alzarla come ha fatto a portala fin quì? Ho ancora parecchia strada e il bagaglio è pesante!! Oh... non provarci nemmeno. L'anbu rimase in silenzio, così la ragazza tentò di essere più convincente. Posso pagarti se vuoi. Non lo faccio per soldi, ma sono occupato al momento. Dov'è che stai andando? Dopo aver saputo che la ragazza era diretta nel paese del suono, Kodoku sembrò intenzionato a farle da portaborse. Non credo mi costerà molto accompagnarti, almeno eviterò che qualcuno ti faccia del male. Kodoku, prese la borsa e subito notò che era molto pesante. Cosa diavolo ti porti dietro? I cadaveri dei tuoi antenati? La ragazza non rispose e si metterà in marcia. Nonostante sia l'anbu quello a portare il fardello più pesante riuscirà a essere più rapido della donna che puntualmente rimarrà indietro. La giornata passò lentamente. Il sole splendeva nel cielo, ma all'orizzonte si intravedevano alcune nuvole temporalesche. Per Kodoku portare la pesante borsa fu una vera scocciatura e dato che doveva tenere il lento passo della sua compagna di viaggio, quando ormai fu sera e l'aria inizia a rinfrescarsi, avevano percorso pochi chilometri, fin troppo pochi. Di questo passo non arriverò mai ad Oto. Ho sbagliato a portarmi dietro questa ragazzina. Mi toccherà viaggiare anche di notte, per recuperare tempo. Nell'oscurità notturna, le luci di una locanda illuminavano un tratto di via. La ragazza, appena la vide, la indicò e disse che voleva fermarsi. Ti pareva! Questa vuole fare anche le soste notturne. Kodoku tentò di liberarsi del suo "fardello" inutilmente. Tu dormi pure quì, io continuerò per la mi strada. Kiko non sembrò felice della notizia, di fatti lo supplicò di restare dato che senza di lui non sarebbe riuscita a portare la borsa. Mi chiedo cosa diavolo c'è quì dentro. Entrarono nella locanda, l'anbu prese due stanze, la cena sarebbe stata servita al loro interno. Accompagnò Kiko fin dentro la sua stanza dove lasciò la pesante borsa. A domani. Andò nella sua stanza, poco dopo arrivò la cena: una bistecca di vitello con contorno di verdure. Mangiò e si mise a dormire. Spero di riuscire a fare più strada domani .


  4. .
    Kodoku 孤独
    LCiCkZ2¬ Anbu Code Name: Kodoku 孤独

    ¬ Villaggio: Kirigakure no sato

    ¬ Età: 16

    ¬ Grado: Anbu Medico

    ¬ Energia: Rossa
    Legenda
    ~ Parlato
    ~ Pensato
    Parlato ragazza
    Parlato oste
    Parlato vecchietto

    u9tq3Bq















    ~ Prima missione: recuperare il vaso!. ~

    Il sole è ormai giunto al capolinea. Rischiara il cielo con qualche raggio color rame dando alle nuvole, una volta biancastre, una tonalità di arancione molto intenso. Gli uccelli volano quà e là cinguettando e agitandosi: tutti che si affannano per tornare nei propri nidi prima che l'oscurità gli faccia perdere la via di casa. Una brezza leggera soffia lungo la via di terra battuta, spirando fra gli alberi che la costeggiano. Kodoku avanza affaticato sulla strada. Ha con se diversi bagagli che lo appesantiscano. Lanciò un'occhiata alla sua compagna di viaggio. Tzè! Non solo mi tocca portare tutti i suoi bagagli, ma questa ragazza non è nemmeno di compagnia, ho addirittura scordato che suono abbia la suo voce. La donna, tutto sommato, non era niente male. Aveva dei lunghi capelli dello stesso colore dei riflessi lunari, portava una veste nera che oltre a mettere in risalto il seno, era stretto in vita dandole una forma alquanto aggraziata e sensuale. Gli occhi grandi e marroni sembravano erano grandi e inespressivi. Aveva un'espressione fredda, come se le fosse accaduto di poco piacevole. Poco distante da loro ci stagliano le mura del villaggio. Kodoku, in nome di anbu di Konoha, aveva ricevuto un incarico pochi giorni prima di raggiungere il paese del suono. Ormai non manca molto, fra non molto saremo giunta destinazione. Ti ringrazio.. senza il tuo aiuto non sarei mai arrivata QUI sana e salva. Allora sai ancora parlare. Non preoccuparti, non devi sentirti in debito con me. Ho ritenuto giusto aiutarti e l'ho fatto. Così come il suo sguardo, anche la sua voce è fredda sebbene le sue parole lasciano trasparire un velo di gentilezza, forse dovuta più a un senso di obbligo dato che il ninja l'aveva salvata. Anche Kodoku quindi preferì tenere un tono distaccato nel risponderle. Raggiunsero le porte del villaggio nessuno bloccò l'anbu così oltrepassò il perimetro del villaggio senza alcun problema. Nonostante sia un anbu, credo che nessuno si sia insospettito del mio arrivo. Meglio stare attento, però. Poco distante dall'ingresso c'era una locanda, Kodoku la accompagnò all'interno e poggiò i pensati fardelli in un angolo. Puoi pensarci da sola ora. Cerca di stare fuori dai guai. Finalmente mi sono liberato di quei bagagli, ma cosa diamine si porta dietro? Pesavano una tonnellata! Come sperava di trasportarli da sola? Secondo me sperava proprio di trovare qualcuno che glieli portasse fin quì. L'anbu uscì dal villaggio e si mise in marcia per Oto. Arrivò quando ormai il sole era calato del tutto e a fare luce erano la luce riflessa della luce, che in qualche modo le ricordava quella ragazza. In questo villaggio si respira un'aria strana, sembrano tutti schivi e diffidenti. Allora le leggende erano vere. Questo villaggio è stato veramente fondato da un mukenin di Konoha. C'è da dire che fatto fortuna come villaggio dopo tutto. Sebbene fosse il più giovane villaggio costruito aveva una grande estensione. Kodoku aveva riacquistato a pieno l'uso delle gambe. Aveva passato alcuni giorni ad allenarsi saltando, correndo e facendo ogni esercizio per ridar tono ai muscoli delle cosce. Gli occhi avevano ripreso a funzionare correttamente, sembrava che lo scontro col sannin non ci fosse mai stato. Stava passeggiando senza meta fra le strade di Konoha, quando d'un tratto un chuunin gli portò una lettera. E così devo raggiungere un cliente nella zona commerciale di Konoha? Non mi sembra una missione adatta ad un Anbu, Il giovane si avviò verso il negozio di ceramica indicato sulla lettera, mentre andava passò in un luogo a lui familiare. Quì è dove insegui l'informatore di Zabusa... direi quasi che mi manca andare in missione con lui. Ma ora la mia missione è restare quì a Konoha e fare finta di fare il ninja per bene, quindi prima finisco questa missione, meglio è. C'erano molto botteghe e ancora più persone si affollavano per strada, ansiosi di spendere i propri guadagni. L'anbu entrò nel negozio di ceramiche. Era vuoto, eccetto per un vecchietto in piedi dietro un bancone. Era calvo e appena vide l'anbu un sorriso a trentadue denti gli comparve in volto. Numerose rughe si formarono sul viso dell'uomo. Cosa mai puo' volere quest'uomo da un anbu? Buongiorno signore! Probabilmente lei è stato mandato quì dal kage. Sono felice che abbia scelto proprio un anbu. Già. Sono quì per soddisfare la vostra richiesta, posso sapere di cosa si tratta? Ma certo... L'anziano signore gli porse una foto. Kodoku la prese e la osservò. C'era un uomo seduto su una lussuosa poltrona, osservando meglio anche i suoi vestiti non sembravano economici come anche il resto della sala. Doveva trattarsi di qualche riccone. Il vecchietto indicherà un vaso con un dito rugoso. Kodoku non ci aveva fatto nemmeno caso, sembrava in tono con la stanza Non è il vaso la "cosa" che mi interessa! E cosa, esattamente? Forse vuole che uccida quest'uomo e prenda qualcosa all'interno del vaso. Ma il suo contenuto!!! Lo immaginavo. Cosa contiene esattamente? Il vecchio non apprezzò quella domanda. Non è importante, piuttosto assicurati che il suo contenuto torni fra le mie mani. Devo rubare quindi? No! Mi appartiene, è stato rubato a me qualche giorno fa, credevo che non lo avrei più rivisto fino a quando non sono entrato in possesso di questa foto. Quel viscido deve aver assoldato un ninja per compiere il furto. Chi sarebbe quest'uomo? Si tratta di un facoltoso uomo di Oto, o meglio, di un villaggio vicino Oto! Ok, una missione di recupero insomma. Tornerò con il vaso. TU DEVI RECUPERARLO! Il vecchietto sembrava disperato, Kodoku notò l''agitazione nel suo tono di voce, ma non ci badò. Il suo unico obiettivo era ultimare la missione, poco gli importava di quel che pensava quell'uomo. Meglio che parta subito, odio avere a che fare a gente troppo legata ai beni materiali. Voglio sbrigare la faccenda velocemente. L'anbu si diresse subito alle porte del villaggio. Anche a Kiri era abituato ad essere solo, quando partiva non aveva mai nessuno da salutare. Figuriamoci se in un villaggio straniero aveva dei legami di cui tenere conto. Ormai la solitudine faceva parte del suo essere, ci aveva fatto il callo. Lasciò le porte del villaggio alle proprie spalle. Aveva tutto ciò di cui aveva bisogno. Il portakunai legato alla gamba, il mantello che gli nascondeva tutto il corpo. La katana che sporgeva dalla spalla destra della quale solo l'elsa era visibile. La fedele maschera a nascondere i lineamenti del suo volto. Un anbu a tutti gli effetti! Non si era allontanato di molto dal villaggio quando delle urla lo raggiunsero. L'anbu si fermò e aguzzò le orecchie per capire da dove provenissero. Urla? Sento puzza di mukenin. Qualcuno sta per compiere qualche atrocità... hanno sbagliato momento! Non permetterò che qualche criminale agisca indisturbato! L'anbu, capì la fonte di quegli strilli e di gran passo si avviò per vedere cosa effettivamente stesse accadendo.




    Edited by tisy16 - 1/8/2014, 14:22
  5. .
    CITAZIONE
    Ancora un ottimo post. Hai inquadrato perfettamente il metodo che volevo per entrare nel covo. Prendi 8

    Tutti gli altri? A difesa di questo covo ci sono solo io... ma fidati... sono più che sufficiente! Inizierà il duello. La sala è larga 20 metri e lunga 40, 7 metri in altezza. Non c'è nulla ma le pareti sono fragili e colpire il soffitto potrebbe creare un varco verso l'esterno. Lo shamen ti lancerà contro un kunai e improvvisamente si MaterializzeràDislocazione instantanea. Costa 35 chakra. +2 al calcolo offensivo.di fronte a te, ha la mano carica di chakra di raitonArte del Tuono: Mille Falchi (Chidori) [Tecnica Base]
    Tipo: Ninjutsu/Taijutsu
    Posizione delle Mani: Scimmia - Drago - Topo - Gallo - Bue - Serpente - Cane - Tigre - Scimmia
    Livello: B
    Descrizione: Manipolando il proprio chakra elettrico e concentrandolo nel palmo della mano, si crea una concentrazione di chakra simile ad un fulmine; questo chakra avrà una grande capacità di perforazione e potrà, inoltre, causare leggere paralisi sulla parte del corpo colpita. Questa tecnica sarà in grado di perforare barriere molto resistenti, nel caso colpisca un corpo umano potrà causare danni considerevoli, provocando una paralisi media per un turno alla parte colpita. Il nome deriva dal singolare suono causato dalla concentrazione di chakra, simile allo stridere di numerosi uccelli.
    [Consumo: 40]
    [Richiede: Elemento Raiton; Abilità Zen Lv. 3; Volontà liv 3, Destrezza 6]
    [Slot ferita: 4–6]
    [Costo: 150 Ex]
    [Energia: Rossa]

    CALCOLO:8+2=10
    e tenterà di colpirti al costato. In seguito arretrerà di 10 metri e tenterà di colpirti con jutsu fuutonArte del Vento: Proiettili di Vuoto
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: pecora-drago-tigre
    Descrizione: L'utilizzatore di questa tecnica aspira una grande boccata di aria e poi sparerà dalla bocca dei proiettili di vento che andranno rapidamente verso il nemico.
    I proiettili creabili saranno in base al calcolo tra (destrezza+zen). I proiettili avranno un danno totale, e non a proiettile; l'utilità di creare più proiettili è la possibilità di colpire più nemici se distanti fra loro all'incirca 3 mt o meno.
    Per poter colpire più nemici (max 2) sarà necessario fare almeno 5 proiettili per nemico.
    [Consumo: 13 x 5 proiettili]
    [Danno: 2-4]
    [Richiede: Chakra Fuuton- Destrezza 3]
    [costo: 55 EXP]
    [Energia: Verde]
    CALCOLO: 10
    . Infine lancerà due kunai ognuno verso una delle pareti laterali della sala. Status ninja avversarioDanni fisici: 0/30 Chakra 353/435
  6. .
    L'età deve essere compresa fra 13 e 15 anni.
  7. .
    CITAZIONE
    Valutazioni post:
    Sraeps fai più attenzioni con i codici dei colori. E ricordati che un si apostrofa davanti a parole femminili. Prendi 8
    Tiz: Ottimo post. Mi piace il tuo stile. Prendi 8.5


    Seguirete quelle tracce per un po'. Capirete che si tratta di due persone, una lascia orme più profonde. Finalmente troverete il contadino. Con lui ci sono due strani individui. Uno è più robusto l'altra è una donna, ma ha occhi neri e freddi come il ghiaccio (nell'immagine sono rossi poiche ha lo sharingan attivo). Vi nasconderete, non volete farvi vedere e loro non vi hanno visto. Li spierete. A parlare sarà la donna. Nashimi sei un idiota! Non sei capace nemmeno di rapire un'immondizia come questa. Darà un calcio al corpo inerme del contadino. Kanami non pensavo avesse una moglie! Il problema è quello! Tu non pensi mai! Per colpa tua ho dovuto intrappolare quella donna in un genjutsu. Speriamo non abbia fatto in tempo ad avvisare il villaggio della roccia oppure ci piomberanno addosso dei dannati shinobi Non l'avevi imprigionata nel genjutsu? Idiota! Non so se ho fatto in tempo. In ogni modo se arriveranno dei ninja, noi lo sapremo. La situazione vi sarà più chiara: l'uomo ha rapito il contadino, ma la moglie per sua fortuna non era in casa e ha potuto avvisare Iwa. Kanami, però, quando ha saputo che qualcuno potesse venire a conoscenza del loro misfatto ha catturato la donna in un genjutsu. Penserete a una tattica per sfruttare l'effetto sorpresa. Quando l'avrete escogitata, una donna richiamerà l'attenzione dei due mukenin. Sarà la moglie del contadino. Kanami-sama. Due ninja sono venuti a fare domande Dannazione! Muoviti idiota, dobbiamo andare via. Decidete voi che fare, se intervenire subito o pedinare i due mukenin per scoprire le loro intenzioni.


    Edited by tisy16 - 19/7/2014, 21:34
  8. .
    CITAZIONE
    Inizia il post come meglio credi. L'importante è che verso sera starai passeggiando per le strade di Iwa. Sentirai una bambina piangere. Sarei incuriosito e ti avvicinera, le chiedi cosa le sia successo. Ichi... Ichi... Non capisci. Ichi è sparitooo! Le frasi della bambine sconnesse da un pianto e l'altro non ti faranno capire granchè, cercherai di essere paziente e chiederai ulteriori informazioni. Ichi...il mio cagnoliono... è sparito! Stavamo passeggiando e poi... poi... poi non l'ho visto più. Ti prego riportarmi il mio cucciolo! Non sai che fare non hai idea di come tu possa ritrovare un cane tra le strade di Iwa. Capisci che se si tratta di un cucciolo, sicuramente non sarà andato lontano. Inizia la tua ricerca, ti farai in quattro per trovare questo cane. Concludi il post quando ormai è tarda sera e le tue ricerche sono state infruttuose.
  9. .
    Descrivetemi una vostra giornata tipo. Voglio vedere come vivete differentemente le vostri vite. Sraeps tu hai appena finito una lunga sessione di allenamento che ha portato un notevole aumento delle tue doti ninja. Tiz tu, invece, sei da poco diventata un genin e sai che prima o poi verrai chiamata al dovere. Voglio una bella descrizioni degli stati d'animi dei vostri pg. Si tratta di una traccia molto personale. Scegliete voi il metodo in cui verrete contattati dalla Tsuchikage. Avete carta bianca anche su come vi incontrerete (prima di entrare nell'ufficio del kage, oppure potete fare che uno arriva prima e l'altro dopo... fate come più vi aggrata). Comunque sia entrerete nella stanza del capo del villaggio. Oh finalmente ci siete tuttie due! Il suo sguardo rosso fuoco vi metterà in soggezione, il suo tonio è serio e severo. Non è il tipo di persona che cerca di mettervi a proprio agio. Siete una strana coppia, tu, ragazza, punterà i suoi occhi di fuoco su Tiz è la tua prima missione, mi raccomando non fare casini. SEi uscita con ottimi voti dall'accademia, non mancare di autostima. Nonostante il tono di voce distaccato e lo sguardo inquietante, infonde sicurezza. Ashura, ho saputo che ti sei allenato molto e vorresti essere un chuunin. Questo per te sarà un piccolo test. Sei più esperto della tua compagna, quindi sarai tu a prendere le decisioni. Lo sguardo infuocato paralizzerà il ragazzo. Ricorda: siamo umani e seguiamo gli istinti, ma è la ragione a distinguere un grande ninja da un povero idiota. Sai a dove mirava quella frecciatina, incassi in silenzio. Non lontano dal villaggio abbiamo ricevuto la richiesta di aiuto di una donna, suo marito è scomparso! Recatevi sul posto... si tratta di una piccola fattoria a sud est del villaggio, è 1 giorno di cammino. Indagate sul caso e ritrovate quell'uomo! Avete a disposizione un buono sconto in armeria di 250 ryo usatelo prima di partire o scadrà. Andate e non fallite! Lascerete l'ufficio e vi preparete a partire. Chiudete il post quando mancherà poco più di un'ora di viaggio, ma comunque non vedrete ancora la fattoria all'orizzonte.
  10. .
    CITAZIONE
    Mi è piaciuto come scegli di affrontare il tuo rivale, facendogli credere di essere in inferiorità numerica. Peccato per quegli errori nel riepilogo, ma in fin dei conti sei alle prime armi, quindi è normale sbagliare. Ho dimenticato di dirti che anche il calcolo va inserito anche ai genjutsu. Quando fai una tecnica o attacchi cerca di descrivere più accuratamente i suoi effetti, se spendevi qualche parola in più sul genjutsu la narrazione sarebbe stata più piacevole. Prendi: 7

    Il tuo avversario proverà a schivare i kunai, ma non è abbastanza agile e subirà gran parte dei Danni inoltre cadrà in pieno nel genjutsu. Rimarrà sbigottito di fronte a quel gran numero di ninja. Ma... ma non è possibile! Tutti questi ninja per un semplice bandito come me. Farà pressione con le mani sulle ferite sanguinanti e si imbratterà le mani. Le osserverà e impallidirà vedendo le sua mani ricoperte di sangue. Tu! Viscido ninja, guarda come mi hai ridotto! Ti lancerà una palla di luce e mentre sarai accecato dalla luce scapperà via. Dopo che tu e il mercante avrete riacquistato la vista noterete che davanti a voi del bandito è rimasto solo il sangue gocciolato a terra. Incredibile ragazzo! Lo hai steso! Sei veramente forte! Ora hai due scelte:
    Sai che il bandito non morirà per quelle ferite, quindi potresti inseguirlo seguendo le sue tracce (descrivi bene come lo rintracci). Il percorso che seguirai è tua descrizione, arriverai in una zona montana arida. C'è piccola abitazione e capisci che è lì dentro che si è rifugiato il bandito poichè probabilmente è il suo rifugio. Chiudi il post dopo che avrai pensato a una strategia o per far irruzione nell'edificio o per attirare allo scoperto il tuo avversario.

    Il bandito è sconfitto e tu credi che la tua missione sia compiuta quì. Tornerai dallo Tsuchikage e farai rapporto sulla missione. Il kage non sarà felice di quanto gli dirai. Mmh... non va bene ragazzo. I tuoi colpi non erano mortali, il bandito potrebbe attaccare di nuovo. Devi tornare lì e sistemare questa faccenda una volta per tutte. Quel ninja mukenin non puo' rimanere a piede libero! Dovrai o ucciderlo o catturarlo per portarlo quì a Kiri. Tornerai nel luogo dove avete combattuto. Cercherai le tracce del tuo rivale, ma non troverai niente. Stai perdendo la fiducia, quando vedrai un kunai con un sigillo esplosivo piantarsi nel terreno davanti a te. Salterai all'indietro, ma l'esplosione ti investirà e perderai i sensi.
  11. .
    MISSIONE COMPLETATA CON SUCCESSO!

    MEDIA VOTI:

    Maruko: 9+8+8+7.8+7.5+7.5+8+7.5=7.91
    Uggi 9+8+8+8+8+8+8+8.5=8.18

    RICOMPENSA:
    Maruko: 25 PPE 25 EXP 600 RYO
    Uggi: 26 PPE 25 EXP 600 RYO

    RICHIEDETE PURE AGGIORNAMENTO
  12. .
    CITAZIONE
    Valutazioni post:
    Krocut & Sraeps: Mi piace come avete interagito con gli altri png che voi stessi avete create. Prendete 7.5

    Yondaime: Devo chiederti scusa. Ho commesso un grave errore. La tua destinazione era il villaggio delle terme e non quello dell'erba. Resta il fatto che hai fatto un bellissimo post e l'unica pecca è una mia colpa non tua. Prendi 8.5


    Krocut & Sraeps faranno irruzione nella stanza cadendo in pieno nella Trappola. Ora la traccia sarà abbastanza libera. Yonda non ho ben capito dove sei tu nel momento in cui la trappola viene attivata, ma comunque vada saranno Krocut e Sraeps a dar inizio al duello che noteranno prima il bambino e poi te. Fate attenzione al bambino tramortito al centro della sala. La stanza sarà lunga 60 metri e larga 40. l'ambiente sarà diviso in tre parti lunga l'asse X. Quella al centro sarà di 20 metri di lunghezza, quelle ai lati di 10 metri, a "dividerla" ci sarà un colonnato. Non ci sono oggetti per usare la kawarimi. Fight!
  13. .
    CITAZIONE
    Valutazioni post:
    Bei post, entrambi, tuttavia quello di Uggi mi è piaciuto di più
    Maruko: Prendi 7.5
    Uggi: Prendi 8


    Vi sveglierete in un maltenuto scantinato. Sarete legati con delle corde che vi si stringono più volte intorno al corpo rendendo impossibile l'uso delle braccia. C'è poca luce. Non sapete che fare e non riuscite neanche a capire chi vi abbia rapito nè il motivo. Seduto al buio c'è la figura oscura che ti ha teso l'agguato. La noterete solo quando si alzerà per parlarvi. Dovreste ritenervi molto fortunati. La vostra reazione non sarà delle migliori. Calmi ragazzi. Non sono un vostro nemico e forse non sono neanche un vostro amico ma sapete cosa dice in questi casi? Il nemico del nemico è mio amico. Inizialmente non capirete, ma poi capirete che forse anche lui ha avuto qualche "problemino" con il tipo mascherato. L'uomo avrà il volto coperto stile Kakashi, ma l'unica parte del volto visibile sono gli occhi.Vi racconterà la sua storia per guadagnare la vostra fiducia Qualche tempo il vecchio signore di queste terre è morto. Sfortunatamente non fece in tempo a decidere a chi lasciare il comando, così si creò un po' di confusione. Io...ah già mi sono dimenticato di presentarmi... mi chiamo Kashibari. Dov'ero rimasto? Io ero il più idoneo a ereditare il suo titolo, ma Akibishi, l'uomo che vi ha causato tanti problemi, desiderava ottenere quel titolo a ogni costo. Decidemmo che sarebbe un'assemblea a decretare il nuovo capo del villaggio, ma a mia insaputa quel viscido ha corrotto la mente di coloro che dovevano decidere e anche di gran parte dei jonin del villaggio. Non riesco a capire come abbia fatto senza che me ne rendesse conto. Appena è stato eletto, mi ha condannato a morte e sono stato costretto a rifugiarmi in questo tugurio escogitando un piano per riuscire a eliminarlo e liberare la mia gente. Purtroppo non sono mai riuscito ad avvicinarmi a lui: è sempre difeso dalla sua schiera di burattini viventi. Ho seguito ogni sua mossa restando nell'ombra. Si prende una pausa, voi attendere il resto della storia interessati. I suoi piani sono più macabri di quanto pensassi. Non gli baste controllare il paese dell'erba, vuole conquistare anche le grandi nazioni e temo abbia deciso di iniziare proprio dalle vostre. Voi eravate parte del suo piano, sareste le spie e i sabotatori del vostro villaggio. Fortunatamente non sa che io sono ancora in città e non sa che so come spezzare il suo sigillo di controllo! Leggerà il vostro sguardo meravigliato e sorriderà compiaciuto (voi non ci farete caso, perchè è mascherato ma vedrete i lineamenti intorno gli occhi cambiare) Esatto! Non siete più sotto il suo controllo. Lui se ne è sicuramente accorto e ora vi starà cercando Maruko proverà a contattare lo Yonbi, ma non ti risponderà se ti senti di rivelare a un estrano il tuo segreto chiedergli se puo' fare qualcosa per il tuo sigillo, ma ti dirà che non aveva mai visto niente di simile prima di allora e non saprebbe come spezzarlo. Taglierà le corde che vi tengono legati. Credo voi vi fidiate di me, siete la mia ultima speranza! Io vi ho liberato dal controllo di quella mente malata, in cambio vi chiedo solo una cosa: sconfiggetelo! Siete sicuramente degli shinobi più abili di me, non sarà difficile per voi eludere la sicurezza e trovarvi faccia a faccia con lui. Se mi darete la possibilità di avvicinarmi a lui potrò rimediare a tutti i danni che ha fatto. Acceterete la sua richiesta disperata di aiuto, in fin dei conti fermare quell'uomo fa parte della vostra missione. Uscirete allo scoperto e noterete che la città è in subbuglio: vi stanno cercando! Dovrete andare nel palazzo sede del governo, con voi ci sarà anche Kashibari, non è un ninja esperto, ma sa come passare inosservato, qualsiasi tecniche che userete voi (henge ecc...) per infiltravi nel palazzo lui sarà capace di imitarla. Chiudete il post quando entrerete in una grande sale del palazzo. Non è molto decorata, il paese dell'erba non è mai stato molto ricco, ma comunque capirete che è la sala dove il capo del villaggio e i suoi consiglieri siedono in assemblea. In fondo a tutto ad aspettarvi ci sarà il samurai del paese del ferro. Vi guarderà e vi verrà incontro con la mano sulla katana. Riderà. Kashibari Kashibari... pensavo fossi scappato chissà dove. A parlare non è lui, ma è Akibishi che gli fa dire ciò che vuole. E poi cosa hai fatto ai miei due burattini? Ora mi toccherà mettergli di nuovo il sigillo, ma prima voglio vederti morire al centro di questa sale, dove io stesso ti ho condannato a morte. Ragazzi pensateci voi, ma fate attenzione! Mi hanno che si tratta di un samurai del paese del ferro estremamente abile! Lascerà libero il campo di battaglia. Lo Shinmen estrattà la katana e voi vi preparerete al duello. Chiuedete quì il post.
  14. .
    CITAZIONE
    Sarete sulle tracce di un criminale. Seguirlo non vi risulterà difficile visto che ovunque vada semina una scia di morti. Vi incontrerete nel paese dell'erba. Ognuno di voi ha seguito la propria pista di omicidi partendo dal proprio villaggio. Le vittime erano civili e ninja, ma non sembrano avere alcun collegamento tra di loro. Crederete infatti che si tratti solo di un pazzo omicida. Avete entrambi perso le tracce delle persone che seguivate e così starete girando a vuoto in una foresta. Le urla di dolore di un uomo vi attireranno. Troverete un ninja del luogo morto. Arriverete sul corpo più o meno in contemporanea. Dubiterete l'uno dell'altro, poi però capirete che siete sulle tracce dello stesso uomo. Non riuscite però a capire come possa un solo uomo seminare cadaveri in un due nazioni differenti. Converrete che non si puo' trattare della stessa persona. Inoltre anche i metodi di assassinio sono differenti. I cadaveri rinvenuti da Uggi riportavano evidenti segni di katana, mentre le vittime trovate da Last avevano stano segni neri sul corpo e sembravano essere morti dopo un'infinita sofferenza. Il cadavere che avete davanti a voi è "fresco" e ha segni neri su tutto il corpo, Last capirà che è stata la stessa persona che ha inseguito nei giorni precedenti. L'ultimo omicidio è stato compiuto da poco quindi vi adopererete per trovare il suo assassino. Descrivete i giorni precedenti in cui indagavate sugli omicidi fino a quando non vi incontrate e poi come cercate e trovate le tracce di due uomini vicino la zona del delitto.

    i 300 ryo ve li ha dati il vostro kage quando siete avete iniziato le vostre indagini. Potete anche evitare di scrivere quando fate le compere, basta che le aggiungiate a fine post sotto spoiler


    Edited by tisy16 - 21/6/2014, 12:26
  15. .


    VJihl30
    Nome: Atshushi Nasushimo

    Nome in codice (ANBU): Kodoku

    Villaggio: Kiri

    Data di Nascita: Sconosciuta

    Età: 16

    Gruppo sanguigno:
    0 negativo

    Altezza: 1.75m

    Peso: 65kg

    Segni particolari:Tatuaggio Yin & Yang sul braccio sinistro

    Grado: Anbu Medico

    Energia: Rossa

    Oggetti: Porta kunai - 5m di corda legata in vita - Polsini Richiama Shuriken - Katana dietro la schiena - portamedicinali - maschera anbu - giubba chuunin

    Tatuaggio:

    Maschera: Quella del mio pg,però, non ha quelle ridicole orecchie.

    Senza Mashera:

    Vestiario completo: (il mantello che indossa non è rovinato, ma questa foto rende bene l'idea del mio pg)


    Storia:
    Approdo sull'isola nebbiosa.
    Atshushi è sempre stato solo, o meglio da quanto ricorda è sempre stato solo. Infatti stando ai suoi ricordi lui ha vissuto per 28 giorni passati rinchiuso in una cella. Una vita passata a guardare i piedi di persone che passeggiavano allegre per le strade. La sua cella,infatti, era probabilmente costruita per ¾ sottoterra, e nella parte che fuoriusciva vi era posizionata una minuscola finestra rettangolare dalla quale a malapena entrava la luce del sole. Conosceva i volti di pochissime persone: quelle delle varie guardie che vigilavano il corridoio e il volto della persona dalla quale era portato per essere interrogato. I ricordi di Atshushi hanno inizio in concomitanza con il primo giorno di prigionia. Si svegliò nel letto della sua cella, si sentiva debole e il corpo gli faceva male come se fosse stato malmenato, in particolare sentiva un forte dolore alla testa come se 1000 omini li picchettassero il cervello. Quando la guardia lo scoprì sveglio, fu portato da quell’uomo con lo sguardo severo e freddo che non appena vide Atshushi iniziò a fargli domande che sembravano essere di routine: “Come ti chiami?” ma il ragazzo non sapeva cosa rispondere ed era troppo terrorizzato dallo sguardo truce dell’uomo per parlare e le domande continuavano a scorrere come un fiume in piena “Quanti anni hai?” nessuna risposta. “Da dove vieni?” e ancora silenzio. “Come e con chi sei arrivato al villaggio?” silenzio. “Sei una spia?”. Adesso era tutto più chiaro, il mondo degli shinobi è perennemente in guerra e le nazioni muovevano azioni di spionaggio le une contro le altre, quindi il motivo della prigionia di Atshushi è la diffidenza che si ha nei confronti di uno sconosciuto. Terminato l’infruttuoso interrogatorio, l’uomo spiegò al ragazzo come lo avevano trovato. Atshushi probabilmente si stava dirigendo a Kiri su una nave che per motivi ignoti è naufragata. Sulla costa dell’isola dove è situata Kiri sono giunti, trasportati dalla corrente, i resti della nave. Fra quei relitti vi era anche il ragazzo ridotto piuttosto male, dopo aver subito le cure necessario fu rinchiuso in carcere per precauzione. Egli, infatti, dimostrava di avere un’età sufficiente ad essere genin ma poichè era privo di coprifronte e non erano stati trovati altre naufraghi, vivi o morti, sembravo tutto troppo sospetto. Dopo aver raccontato ciò, l’interrogatore, lasciando trapelare una strana compassione” chiese ancora “Vuoi rispondere o dobbiamo tenerti confinato in prigione?”. Atshushi provò a guardarlo negli occhi, ma appena gli sguardi si incrociarono sentì girarsi la testa e dovette abbassare lo sguardo “Non lo so” balbettò “Non ricordo niente” aggiunse con un filo di voce. L’interrogatore lo guardò, ma stavolta nel suo sguardo qualcosa era cambiato vi era una sorta di compassione, “Riceverai ulteriori cure, sperando che riacquisti la memoria, nel frattempo resterai nella tua cella” E così i giorni passarono lenti. Nella cella non c’era molto da fare e il ragazzo non poteva far altro che dormire o spiare i passanti dalla piccola finestra. Per poter guardare fuori dalla finestra, però doveva salire sul letto e tirarsi su con le braccia per arrivare all’altezza giusta per avere una visuale della strada. Quindi i primi giorni non poté usufruire della finestra in quanto aveva ancora il corpo dolorante per le ferite del naufragio. Passò 28 giorni in completo isoltamento, quando poi la mattina del 28esimo giorno fu portato in quella che doveva essere un’infermeria, dove un uomo e una donna entrambi con camice e mascherina bianca, lo visitarono. Il giovane non provava più dolore in nessuna parte del corpo da quasi 2 settimane, anche se a volte sentiva una strana sensazione in testa, come se formicolasse. I dottori, tuttavia non trovarono alcun segno di ferita sul capo del ragazzo. Terminata la visita fu portato di nuovo nella stanza dove 28 giorni prima era stato interrogato. Ad accoglierlo trovò lo stesso uomo e i due dottori che lo avevano visitato poco prima. Il medico iniziò a spiegare all’interrogatore il risultato della loro visita, Atshushi non capì molto del loro discorso in quanto parlavano con voce bassa. Parlarono non per molto, ma per Atshushi quel tempo sembrava non finire mai. Quando ebbero finito i medici lasciarono la stanza e l’uomo si avvicinò al ragazzo “I medici dicono che stai tornando velocemente in forze” disse “E confermano di aver trovato residui di una ferita sul tuo cranio, quindi se non ricordi nulla sarà per colpa di una qualche sorta di amnesia causata da un colpo ricevuto in testa. Detto ciò, non riteniamo che tu possa essere una spia e vogliamo darti la possibilità di ambientarti nel nostro villaggio. Oggi uscirai finalmente da quella cella e ti faremo visitare il villaggio così potrai lavarti, ti compreremo dei vestiti e ti mostreremo l’appartamento che ti abbiamo riservato. Inoltre domani inizierai l’accademia ninja, anche se alla tua età si dovrebbe già essere genin. Inoltre visto che non ricordi il tuo nome, abbiamo deciso di assegnarti noi un nome.. ti chiamerai Atshushi Nasushimo Ora se vuoi seguirmi la tua nuova vita può iniziare” E dicendo ciò si avviò verso una porta, Atsushi lo seguì con gli occhi lucidi. Il ragazzo aveva vissuto i 28 giorni di prigionia in uno stato di completa insofferenza, non era né triste né felice. Sapeva di essere di solo, ma non ricordava come ci si sentiva ad avere una famiglia o degli amici, ma adesso lui era emozionato: le parole dell’uomo che 4 settimane prima sembrava una figura scura e distaccata dalla sua vita ora trasudava calore, quel calore che sa di speranza. Atsushi non capì a pieno quello che gli disse, in quanto neanche sapeva cosa fosse un genin, ma mentre stavano uscendo dalla prigione e il ragazzo per la prima volta nella sua nuova vita alzò la testa guardò il cielo azzurro macchiato di nuvole di bianco e il sole incandescente, che gli bruciò gli occhi accecandolo. Mentre si stropicciava le palpebre, l’uomo chiese “Almeno sai cos’è l’accademia ninja, sai come è composta la società in cui viviamo?”. Riacquistata la vista guardò il viso della persona che alla luce del sole acquistava un aspetto mite e sereno, notò che sorrideva, e istintivamente Atsushi ricambiò il sorriso dicendo “Veramente non so niente, so solo di che colore sono le pareti della mia cella”. L’uomo rise, poi tornò serio “Non è più la tua cella, ora hai una vera casa” Detto ciò iniziò a spiegare tutto quello che un ragazzino di 13 anni dovrebbe sapere riguardo il mondo degli shinobi. E così da interrogatore l’uomo passò ad essere maestro di vita. Per Atshushi iniziava una nuova vita, e sebbene il ragazzo non sapesse ancora cosa aspettarsi da quella vita, era entusiasta di avere la possibilità di poter vivere come vivano tutte quelle persone che ora gli camminavano di fianco e lui ora poteva guardare in faccia e notò che erano tutti allegre e gioiose. L’unico problema a cui Atshushi ancora non pensava era che nessuna persona riesce a vivere ignorando le proprie origini, e se nel caso di Atshushi non le si conosce, la ricerca di esse sarà inevitabile


    Dal passato non si scappa.
    Atshushi riuscì a superare l'accademia senza troppi problemi. Non se ne rendeva conto, ma aveva ottime doti ninja. Viveva una vita tutto sommato nella norma. Non amava socializzare con altre persone e non amava allenarsi. Era solito passeggiare a Kiri, o come diceva lui "esplorare". Non aveva particolari pretese: non aveva ricordi di chi fosse prima di arrivare a Kiri, ma non si dava problemi per questo. Non era importante per lui conoscere il proprio passato. Essendo diventato genin, fu chiamato al dovere molto presto: il mizukage gli affidò una "semplice" missione di livello D. Sapeva che prima o poi sarebbe dovuto andare in missione, quindi partì contento poichè avrebbe visitato nuovi territori. Fu affiancato da un giovane jonin molto abile: Kagami. L'incarico risultò più difficile del previsto: due mukenin tentarono di ucciderli. Atshushi conobbe la prima vera emozione avesse mai sentito: la paura! Il suo avversario non si sarebbe fermato fin quando il giovane genin avesse ancora aria nei polmoni. Il ragazzo percepì il pericolo e capì che al mondo non vi era nulla di più prezioso della vita e che avrebbe difeso la sua con ogni mezzo pur di non separarsi da essa. L'avversario fu battuto e la missione fu un successo. Tornato a Kiri, si rese conto che per difendersi dai pericoli esterni avrebbe dovuto allenarsi. Durante un allenamento conobbe Akihiro Yamada, duellarono e ancora una volta Atshushi uscì vincitore. Nel vedere il corpo privo di sensi del suo compaesano ebbe una sensazione di rimorso e lo portò in ospedale affinchè potesse essere curato. Nuovamente il ragazzo fu chiamato al dovere, ma stavolta avrebbe avuto un nuovo compagno di squadra: lo stesso Akihiro. Non fu una missione semplice. Atshushi nella precedente aveva affidato la propria vita al suo capitano, Kagami, e questo gli aveva dato la forza di non perdere le speranza. Ora però il suo unico alleato era un genin, e anche più debole di lui. I due scoprirono un orribile verità: Kagami era un traditore. Faceva parte di un'organizzazione ribelle. Atshushi vide il mondo crollargli a dosso. La prima a persona alla quale avesse dato un briciolo di fiducia si era rivelato un impostore. Il mukenin avrebbe ucciso i due genin di Kiri se non fosse stato per l'intervento di Zabusa, sannin del villaggio della nebbia. Il traditore fu catturato e il mizukage decise di formare il team 7 composto dai due genin e il sannin. In Atshushi qualcosa era cambiato, aveva affidato la cosa più cara che aveva ad un uomo che ha tradito la sua fiducia e il villaggio, una sorta di mancanza di fiducia nei confronti di chi gli stava intorno crebbe nel ragazzo. Durante una semplice missione solitaria, Atshushi compì un fatale errore: uccise due uomini dando per scontato che questi fossero dei banditi e potessero ucciderlo. Fu un brutto colpo per il ragazzo, riuscì a passarlo ma quel senso di rimorso continuava a togliergli il sonno la notte. Trovò un posto dove allenarsi in completa solitudine, preferì passare un po' di tempo solo con se stesso. Incontrò, però, una ragazza, Aiko. Questa entrò di prepotenza nella vita del ragazzo e senza che lui se ne accorgesse si formò un forte legame. Fu costretto a partire nuovamente per una missione, non aveva più combattuto da quella volta che aveva ucciso quei due uomini. Quando, però, vide davanti a lui un mukenin determinato a ucciderlo perse il controllo e combattè senza pietà riducendolo in fin di vita. Finito il duello, il senso di rimorso si ripresentò. Non sapeva che fare così chiese consiglio al suo capitano. Zabusa gli fece capire che uccidere non è bello, ma quando una persona mette in pericola la cosa più importante che si ha, uccidere diventa necessario per difenderla. Per il ragazzo non vi era nulla di più importante della propria vita, ma nutriva un senso di protezione verso la vita in generale. Non tollerava che brutali assassini uccidessero solo per scopi personali. Completò altre missioni e si mise in buona luce agli occhi del Mizukage. Fu promosso a chuunin e per un fortuito caso finì nella base degli anbu di Kiri per imparare le tecniche mediche. Non sarebbe voluto diventare un anbu, non ne aveva la stoffa, ma il suo passato, un piccolo frammento, stava per riemergere dall'oscurità. Un uomo, un mercenario, un trafficante di organi, una persona che non ha rispetto per la vita rivelò al ragazzo la tragica storia della sua famiglia. I suoi genitori erano stati uccisi affinchè i loro organi potessero essere venduti e sua sorella fu venduta come prostituta a ricco porco del paese della Terra. Atshushi sarebbe dovuto morire insieme al sangue del suo sangue, ma la sorte volle risparmiarlo. Davanti a quelle rivelazioni, il ragazzo provò nuovi, oscuri sentimenti. Sentì una profonda tristezza crescere nel suo corpo. Aveva sempre sofferto la solitudine, ma cercava di non farsi influenzare da quelle sensazioni. Era solo, non poteva farci niente, non sapeva chi fossero i suoi genitori e non aveva idea del perchè non erano con lui nei momenti difficili, quando tornava a casa dopo una dura missione e avrebbe voluto che qualcuno lo stesse aspettando con la paura di non vederlo arrivare. Ma, quando apprese la cruda verità nascosta dietro la sua solitudine e avendo davanti gli occhi l'uomo che era stato la causa di questo suo grande male qualcosa mutò nel ragazzo. Odio,rancore,rabbia,tristezza,angoscia e solitudine, quel sensazione di essere soli contro il mondo lo faceva impazzire. Non capiva perchè proprio lui, un normale ninja, dovesse avere una vita tanto crudele. Riversò tutti quei sentimenti contro quell'uomo, che era forse la persona più disprezzante della vita altrui che egli stesso avesso mai incontrato. Non riuscì nè a ucciderlo nè a ferirlo e il carnefice scappò. Giurò che lo avrebbe ucciso, giurò che avrebbe servito la giustizia, la sua giustizia: chiunque compie atti malvagi avrebbe pagato con la vita, chiunque avesse agito in modo tale da far sì che persone innocenti perdessero la vita avrebbe assaggiato il freddo metallo della sua katana. Nelle ideologie di Kiri vide rispecchiata questa sua volontà, il suo villaggio, il suo mizukage condividevano la sua idea di giustizia ed entrò nel corpo speciale degli anbu medici. Indossò una maschera, un mantello e si fece tatuare il braccio. Abbandonò il suo vecchio e falso nome per adottarne uno più appropriato a lui: Kodoku (solitudine) Si promise che avrebbe spezzato ogni legame con il mondo, non avrebbe più rivisto Aiko, l'avrebbe protetta da ogni male rimanendo celato nell'ombra. Per lui sarebbe esistito sola la giustizia e il villaggio che la esercitava. Avrebbe servito il villaggio per evitare che altre persone innocenti perdessero la vita per colpa di brutali esseri che pensano unicamente al loro arricchimento personale. Aveva subito un tale trauma venendo a conoscenza della triste storia dei suoi genitori, che sembrò quasi dimenticare le parole del mercenario riguardo sua sorella, c'è una speranza che potesse essere viva, ma, nell'ormai anbu medico, non vi erano tracce nè di speranze nè di qualunque altra sensazione positiva. Kodoku è il mio nome. Korokuna è la mia vita. Non l'ho voluto io, ma la solitudine è incontrollabile quando ci cade addosso. La subiamo inermi e non ci sono armi per combatterla.


    Cronologia:




    Edited by tisy16 - 2/10/2014, 23:16
60 replies since 6/8/2012
.
Top